sabato 7 aprile 2012

Spariti $ 15.000 Mld? Consigli antipanico






Sebirblu, 6 Aprile 2012

Durante le scorse settimane abbiamo sentito spesso citare il nome di un nuovo personaggio che è salito alla ribalta delle cronache: Lord James Blackheath. Lo si è dato per morto, assassinato in una congiura, e la notizia poteva anche essere credibile visto ciò che aveva scoperto, poi si è saputo che ha sempre goduto di buona salute, ben per lui.

Naturalmente scrivendo “ribalta delle cronache” non mi riferisco certo alle tv o ai quotidiani nazionali e nemmeno ai network mondiali perché sono troppo impegnati a compiacere i potenti di turno e gli investitori pubblicitari invece di andare alla ricerca di notizie interessanti e vere che segnalino i numerosi cambiamenti in atto nella nostra società.

Lord Blackheath è intervenuto ufficialmente, il 16 febbraio 2012, durante una seduta della Camera Alta del Parlamento inglese, di cui è membro, per rendere noti i risultati di un'inchiesta che ha compiuto lui stesso e che ha messo in luce un colossale traffico illecito di denaro: 15.000 miliardi di dollari, sufficienti a sanare il più alto debito pubblico del mondo, quello degli Stati Uniti.

Le sue carte, inclusi i documenti originali firmati da Alan Greenspan (ex presidente di Federal Reserve) e Timothy Geithner (attuale Segretario al Tesoro), mostrano il trasferimento illegale da parte della Federal Reserve Bank di New York di 15 trilioni di dollari ($ 15.000 miliardi) verso, inizialmente, HSBC (Hong Kong Shanghai Banking Corporation), quindi a Londra e poi alla Bank of Scotland.

Quest'ultima avrebbe semplicemente “dato” il denaro a 20 banche europee, da utilizzare in un sistema di scambio altamente redditizio di titoli a medio termine, generando migliaia di miliardi di dollari di profitti nell’arco di tre anni, nessuno dei quali è mostrato in libri contabili o è stato tassato o ha ricompensato gli azionisti di quelle banche.

Da dove vengono tutti questi soldi? Il nobile inglese dice che potrebbe essere la collateralizzazione (termine con il quale si indica un valore che, in sostanza, funge da garanzia per l'emissione di titoli di credito in complicate transazioni finanziarie; è spesso usata nel mercato dei derivati) di una cospicua riserva d’oro in Brunei che, di fatto, non è mai esistita.

Quindi in nessun modo questi fondi sono relativi al Sultanato asiatico, la transazione che ad esso li fa risalire è falsa cioè un piano di copertura come potrebbe architettare, per esempio, un’organizzazione di intelligence.

In ogni passaggio di questa oscura vicenda si può rinvenire la violazione di innumerevoli leggi.

La ricezione e l’utilizzo di tali beni da parte delle venti banche, di cui due sono le maggiori di Wall Street, e l’uso degli stessi per generare profitti extra-contabili, gli utili nascosti e “lavati” rendono qualsiasi parte coinvolta complice di un'impresa criminale.

A questo punto, mancando l'indicazione della fonte di tutta questa ricchezza, qualcuno ha pensato di affermare che sia tutto frutto della fantasia di un gentiluomo britannico, comprese le ricevute originali e i documenti autentici.

Così non è sembrato però a Gordon Duff.


Gordon Duff

Gordon Duff ha fatto parte del Corpo dei Marines durante la guerra del Vietnam.
È un giornalista noto per le frequenti partecipazioni a discussioni politiche in programmi radio e Tv e per gli articoli che appaiono nelle maggiori testate all-news sul web. È stato un diplomatico presso le Nazioni Unite, in veste di esperto in questioni di difesa militare.

Attualmente è l’editore capo di Veterans Today, nota testata online dei veterani americani; è certo quindi che abbia legami, anche ad altissimo livello, con ufficiali in servizio attivo (e questo ci è utile per fare un po' di chiarezza in questa intricata vicenda).

Di seguito riporto ampi stralci di un suo articolo del 21 Febbraio 2012; l'originale lo si trova qui http://www.veteranstoday.com/2012/02/21/intel-exclusive-trillion-dollar-terror-exposed/

Il noto giornalista ha collegato i risultati di Lord Blackheat con ciò che sta emergendo nel corso di un processo in corso presso la Corte Federale del Distretto Orientale della Virginia, presieduta dal giudice Lee.

Oggetto della causa: 27.000 miliardi di dollari (che “assomigliano” a 15.000 più gli interessi maturati), guadagnati surrettiziamente in operazioni segrete contro l’Unione Sovietica e poi rubati, con accuse rivolte a George H. W. Bush come autore del reato.

“Ho parlato” – dice Gordon Duff – “con due persone: un coordinatore dei servizi segreti del Presidente Reagan e il Capo del Consiglio legale per la Central Intelligence Agency (CIA) in merito a questi fondi.

Entrambi hanno indicato che l’ex presidente Bush aveva chiesto che essi venissero trasferiti sotto il suo controllo, che minacce sono state fatte a molti dei coinvolti in questa operazione, che hanno subìto pesanti conseguenze, tra le quali: omicidio, arresti illegali, torture e detenzioni.

Le persone di cui parlo hanno più volte incontrato il presidente Bush, hanno contestato la sua pretesa di possesso e reclamano che la maggior parte di quei valori sono di proprietà del popolo degli Stati Uniti.

Questi denari sono i misteriosi fondi “Wanta”, denaro guadagnato con anni di commercio valutario mirato a far crollare l’Unione Sovietica, in base ad un progetto, nato durante la presidenza Reagan, dell’allora Coordinatore di Intelligence della Casa Bianca Leo Wanta e del direttore della CIA William Casey.


Leo Wanta

Mi è stato detto che mentre questa operazione procedette con Reagan, egli aveva ordinato che il suo successore, George H. W. Bush, non dovesse esserne informato, a causa della “sfiducia” per quest'ultimo.

Il guadagno si è prodotto attraverso un sistema di compravendita di rubli dal profitto enorme, una pratica che alla fine fece crollare il governo russo.

Ho più di 2.000 pagine di documenti su questo caso che dimostrano che una percentuale dei fondi era stata trasferita alla Federal Reserve Bank di Richmond dalla Bank of China (una fase della prassi del commercio citato), nel 2006 e viene rivendicata come totalmente di sua proprietà da AmeriTrust Corporation.

Tale importo era di $ 4,5 trilioni (4.500 miliardi di dollari) e abbiamo le ricevute di trasferimento SWIFT. (Nota 1).

Gli altri soldi, che “probabilmente” compongono la parte non spesa dei $ 27.000 miliardi mancanti, possono costituire tutto ciò che è attualmente recuperabile.

Wanta, unico azionista di AmeriTrust, ha offerto la sua quota della società, valutata dal giudice ora a 7.200 miliardi dollari, interamente al popolo americano, così come avrebbe voluto il Presidente Reagan.

L’origine dei fondi aggiuntivi, emessi dalla Federal Reserve negli anni ’80 e ’90, per un totale di quasi 8.000 miliardi dollari è sconosciuto.

Alte fonti di rango all’interno del governo degli Stati Uniti indicano che questo può essere solo il resto dei fondi Wanta, maggiorati degli interessi o utili realizzati, dopo che la maggior parte di essi è stata rubata.

Alcune storie, piuttosto veritiere, unite alle mie personali interviste e all'esame dei documenti, connetterebbero il furto o la conversione di questi fondi inizialmente a:

La famiglia Bush

La “P2″, una loggia massonica coinvolta in decine di attentati terroristici legati alla “Operazione Gladio”

I collaboratori di Wanta, compresa la CIA stessa.

Ciò che manca è una fonte per la metà di questi fondi. Tecnicamente non esistono, in quanto non vi è alcuna traccia di dove traggano origine né come vengano trasferiti alla Federal Reserve Bank di New York, anche se ci sono documenti chiari e riconoscibili di come siano stati portati fuori da tale istituzione, che non li possedeva, secondo una loro verifica del 2010.

Il trasferimento di fondi Wanta si può presumere che non abbia avuto origine e traccia nel sistema bancario della Federal Reserve mentre ora sono in deposito e in attesa di pagamento, in base agli ordini del presidente Obama e in conformità con i verdetti della corte federale. Ma tutto è complicato dal trasferimento scozzese (che ha distribuito quote del capitale alle venti banche).

La pretesa proprietà dell’intero importo è quindi o di Wanta o del governo degli Stati Uniti.

Il fatto che nessuno sforzo sia stato compiuto per assicurare i fondi o imporre rimedi penali e civili per recuperare il denaro, sufficiente a saldare il debito nazionale degli Stati Uniti, e anche più (con gli utili maturati finora ci stiamo avvicinando a oltre 30.000 miliardi di dollari), è un’indicazione che sia coinvolta un'associazione a delinquere con l’influenza sufficiente ad annullare il potere del nostro governo.

La mancanza di azione qui, o come richiesto da Lord James in Gran Bretagna, è di per sé la prova sia della gravità che dell’attualità di questi eventi e del fatto che vi siano potenze che possono impedire qualsiasi richiesta quando i documenti inconfutabili quali i trasferimenti SWIFT sono disponibili.

In realtà, Lord James ha offerto una ricchezza di documenti che, quando combinati con le 2000 pagine di Wanta “scoperte” dal Tribunale federale, costituisce più che una prova di riciclaggio di denaro, di appropriazione indebita, di terrorismo o peggio. Così l’inerzia di fronte a una prova schiacciante e indiscussa è inspiegabile.

Attualmente, Wanta è nello stato giuridico sia di conservatore tecnico che di proprietario di 7.200 miliardi dollari. Comunque, siccome quasi la metà è dovuta in tasse e vi è lo stanziamento giudiziario per l’acquisto di 1.000 miliardi dollari in buoni del Tesoro, il governo federale dovrebbe mostrare più interesse, oltre a quello del presidente Obama e pochi altri.

Molti ancora stanno per fare ostruzionismo rispetto ai 3.000 miliardi di riduzione del debito degli Stati Uniti.

Inoltre, il primo ministro russo Putin ha comunicato che si attende il concordato del 3% per il pagamento delle imposte russe, inizialmente su 7.200 miliardi dollari.

Putin vorrebbe essere liquidato calcolando come imponibile 15.000 miliardi dollari, più gli interessi, e la Russia e/o gli Stati Uniti hanno diritto agli interessi poiché la Bank of Scotland, come già detto, ha trasferito questi fondi senza alcuna autorizzazione o accordo e senza pagare le tasse.

Ciò che rende temibile, per chi è sotto accusa, il fondo Wanta è che ha iniziato a distribuire i denari ad enti governativi, contee e stati, e alle forze dell’ordine, spingendoli ad occuparsi di perseguire chiunque sia coinvolto ad interferire con il corso della legge o tenti di deviare i fondi.

La vicenda Wanta/AmeriTrust/fondi stanziati per la protezione delle frontiere potrebbe in tal modo portare all'incriminazione di alti funzionari degli Stati Uniti.

E questo è solo l’inizio.

Se la Royal Bank of Scotland si aspetta che nulla accada in merito, non oso immaginare il loro shock per quello che sarà il risarcimento più grande nella storia del mondo”.

Gordon Duff

(1): Nell’ambito dei sistemi di pagamento internazionali, il codice SWIFT identifica la banca beneficiaria del pagamento. Esso è l’acronimo di “Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication”, società che si occupa dell’assegnazione del codice SWIFT ad ogni banca, per permettere il riconoscimento ufficiale dell’istituto bancario nelle transazioni che avvengono in rete.


Ringrazio NuovAurora per la splendida e premurosa traduzione di questo video molto interessante; piacevole anche per la musica appropriata del Dies Irae. Vorrei contraccambiare la gentilezza sollecitando tutti voi, cari letttori del mio blog, a visitarne un altro nuovo, che è proprio quello di NuovAurora con altre Traduzioni dall'inglese come quelle, a volte, anche di Sheldan Nidle. Qui il relativo link:  http://oltreil2012-nuovaurora.blogspot.it/

Grazie e Buona visione




 Istruzioni antipanico all'evento planetario The Big One

La prima fase dell’evento planetario che cambierà letteralmente il volto del mondo che conosciamo consisterà nell’arresto in massa di funzionari corrotti ai vertici dei governi e delle istituzioni finanziarie delle maggiori potenze mondiali: in tutto più di 10.000 persone verranno prese in consegna ed informate delle loro responsabilità.

La notizia di tale operazione avrà una forza d’urto tale che i media, ancorché controllati in modo centralizzato ed istruiti a negare alla popolazione la conoscenza dei reali accadimenti, non potranno ignorarla per molto tempo.

Si verificherà la seguente situazione: un piccolo gruppo di testate sia della carta stampata che della TV, che hanno preventivamente firmato accordi con la coalizione che sta gestendo le operazioni di THE BIG ONE romperanno il silenzio per prime, dando la notizia degli arresti eccellenti e spiazzando tutte le altre testate.

Per qualche tempo – ore o giorni, dipende da molti fattori – vi sarà una situazione mista, con una atmosfera molto strana, in cui la popolazione impreparata sarà totalmente in preda alla confusione, mentre chi, anche solo leggendo queste righe, avrà già avuto anticipazione degli eventi, saprà come muoversi.





Importante in quell’intervallo di tempo è guardarsi attorno con attenzione per vedere quali siano gli schieramenti dei media e capire la reale funzione di indottrinamento da loro condotta in tutti questi anni: le ultime testate di informazione ad abbandonare il silenzio sugli arresti eccellenti si auto-smaschereranno, mostrando con certezza di essere state fino ad allora le più controllate dall’organizzazione criminale al potere. Poi tutte batteranno la notizia per stare al passo.

A questo punto la popolazione, rendendosi conto dell’enormità dell’evento, potrebbe pensare con orrore ad un colpo di stato globale, effettuato per porre in vigore un governo mondiale centralizzato, quello di cui i vari leader hanno già parlato in varie occasioni pubbliche ed istituzionali denominandolo “Nuovo Ordine Mondiale”.

È di fondamentale importanza comprendere che l’operazione che abbiamo qui chiamato THE BIG ONE è esattamente il contrario: con essa viene infatti chirurgicamente sventato tale folle progetto di governo mondiale basato sulla legge marziale.

Come incontrovertibile prova della natura positiva dell’operazione e del fatto che sia a nostro totale vantaggio, immediatamente dopo la fase degli arresti verrà resa nota l’introduzione del nuovo sistema finanziario, con il quale verranno azzerati quei debiti che costituiscono la base dell’attuale situazione di crisi globale, debiti che sono frutto di elaborati artifici contabili ma del tutto privi di qualunque fondamento e legittimità.

Come sappiamo, le banche per poter rendere possibile il funzionamento di moneta telematica mediante carte magnetiche in tutto il mondo e il funzionamento stesso dell’intero sistema finanziario, devono essere connesse telematicamente ad una rete bancaria globale attraverso determinati protocolli software.

Ormai da tempo il denaro non si sposta più fisicamente da un punto all’altro del globo, ma attraverso protocolli bancari cifrati ciò che accade fisicamente è che delle cifre vengano detratte da un conto bancario in un luogo geografico della terra e aggiunte ad un altro conto in un altro luogo.

Ad autenticare tali attività di ovvio valore strategico è l’elaboratore centrale che gestisce la rete, da cui è possibile quindi controllare totalmente i flussi finanziari globali.

A tale proposito esiste un altro sistema finanziario, una rete globale costruita e messa a punto in lunghi anni di attività coperta dal massimo livello di riservatezza, che verrà messo “on line” dopo avere messo “off line” quello attuale, che numera, custodisce e certifica l’immensa situazione debitoria che tiene sotto scacco le economie del pianeta.

Facile immaginare che una “sostituzione” del genere, effettuata immediatamente dopo gli arresti dei leader, costituisce il colpo di grazia all’organizzazione, che viene così privata della sua principale leva di “governo”: nel nuovo sistema finanziario infatti la situazione debitoria verrà azzerata e dissolta così nel nulla la principale fonte di angoscia e paura del futuro da parte della popolazione.

Per questo motivo sono possibili azioni di rappresaglia di vario genere, tali da creare potenzialmente disagi tra la popolazione.

Essendo l’organizzazione in quel momento ancora insediata al potere e controllando centralmente l’erogazione di servizi essenziali, alla prima ondata massiva di arresti dei leader eccellenti le frange non immediatamente disattivate potrebbero sospendere tali servizi come acqua, luce, gas, elettricità, telefoni fissi e cellulari per un periodo che può variare da poche ore a 2 settimane.

Team specialistici sono per questo già allertati per ridurre al minimo la durata di tali disservizi, che in alcuni casi e luoghi potrebbero addirittura non verificarsi.

In ogni caso, data l’impossibilità pratica di prevedere tempi e modi in tutti gli ambiti geografici di una operazione così globale, è opportuno che ogni gruppo familiare abbia almeno un minimo di scorta di viveri non deperibili e facilmente consumabili (cereali, scatolame, barrette energetiche), acqua e candele o lampade a batteria, per poter far fronte appunto alla possibile sospensione dei servizi.





















Ovviamente chi abita in aree rurali, con acqua potabile propria e coltivazioni, è interessato in misura molto minore ad una eventualità del genere rispetto a chi abita in un monolocale in città e dipenda per l’approvvigionamento dalla spesa al supermarket di quartiere.

Gli accadimenti che seguiranno questa fase “d’urto” non presenteranno più criticità pratiche del tipo qui descritto, ma di altro genere, visto che la prima fase delle operazioni aprirà la strada a trasformazioni di più vasta portata, per affrontare le quali sarà indispensabile maturare una buona disposizione d’animo verso il cambiamento anche radicale delle nostre convinzioni, concezioni ed abitudini consolidate.


Fonte: iconicon.it/blog

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