martedì 19 ottobre 2021

La Scienza scopre l'immenso potere della preghiera



Sebirblu, 19 ottobre 2021

Il tempo drammatico e triste che sta vivendo l'Italia ora richiede sicuramente nervi saldi ma soprattutto la Fede in Dio, dal momento che intorno a noi non v'è alcun punto di riferimento umano per far valere i diritti inalienabili dei cittadini, sanciti anche dalla Costituzione.

Purtroppo in ogni settore: governativo, sociale, sanitario, religioso e quant'altro, la "musica" è la stessa, dunque l'unica valida possibilità è di appellarsi ad un Potere Superiore a Tutto e a Tutti.

Sebbene fino ad oggi sia stato sempre più "temerario" parlare di "preghiera" visto che rientra, inevitabilmente, nel gran calderone rigettato dai più a causa dell'insipienza e del lassismo generale, ho deciso di ripubblicare questo interessante articolo perché, finalmente, se ne attesta la validità assoluta.

Tengo però a precisare che non si intende di sicuro, per preghiera, l'enunciazione distratta e frettolosa di una sequela interminabile di parole senza la partecipazione del cuore e dell'anima, e solo per acquietare la coscienza.

Ci si riferisce invece ad un intimo, spontaneo e meraviglioso rapporto con il Divino Interlocutore permeato di Fede vera, Speranza sicura ed Umiltà disarmante, requisiti indispensabili per compiere miracoli. D'altronde è già accaduto varie volte che la Vergine Maria sia intervenuta, come, ad esempio, per la Battaglia di Lepanto di cui abbiamo recentemente celebrato i 450 anni.

Ecco dunque cos'è stato scoperto dalla Scienza.




Il premio Nobel per la Medicina Alexis Carrel (cfr. QUI) ha dichiarato che la preghiera è la più potente forma di energia…

Esperimenti sugli effetti della preghiera

Un ricercatore di fama, lo scienziato americano Dr. N.J. Stowel, ha misurato l'effetto della preghiera. Egli racconta:

"Ero un cinico, un ateo e credevo che Dio fosse solo un'immaginazione della mente. Un giorno lavoravo in un grande laboratorio patologico di una clinica. Ero occupato a misurare la lunghezza d'onda e l'intensità di irradiamento dei cervelli umani.

Con i miei collaboratori decidemmo di studiare quello che succede nel cerebro durante il passaggio dalla vita alla morte. A tale scopo avevamo scelto una donna che soffriva, proprio lì, di un tumore maligno. La donna era perfettamente normale fisicamente e mentalmente.

La sua serenità ci colpiva tutti. Sapevamo che doveva morire, e anche lei lo sapeva. Poco prima della sua morte mettemmo nella sua stanza un apparecchio di registrazione ultrasensibile che doveva indicarci quello che sarebbe accaduto nel suo cervello negli ultimi minuti di vita.

Sopra al letto aggiungemmo un piccolo microfono nel caso avesse detto qualcosa negli ultimi momenti. Nell'intervallo ci recammo nella stanza accanto. Eravamo cinque scienziati ed io ero quello più insensibile.

Nell'attesa restammo in piedi davanti ai nostri strumenti. L'ago era sullo zero e poteva oscillare a 500 gradi a destra nei valori positivi e 500 gradi a sinistra in quelli negativi.

Qualche tempo prima, con l'aiuto dello stesso apparecchio, avevamo misurato una stazione radio il cui programma si irradiava nell'etere con una potenza di 50 chilowatt, era una notizia che doveva essere trasmessa in tutto il pianeta. Durante questa prova constatammo una misura positiva di 9 gradi.

L'ultimo istante dell'ammalata sembrava avvicinarsi. Ad un tratto sentimmo che si mise a pregare e a lodare Dio. Gli domandò di perdonare tutte le persone che le avevano fatto dei torti nella vita e poi disse: «So che Tu sei l'Unica Sorgente di vita degna di fiducia per tutte le Tue creature».




Lo ringraziò per la Sua forza, con la quale l'aveva guidata in tutta la sua esistenza. Affermava che il suo amore non era diminuito malgrado tutte le sue sofferenze. E nella prospettiva del perdono dei suoi peccati per mezzo di Gesù emanava una gioia inesprimibile.

Frementi restammo intorno ai nostri apparecchi senza vergognarci delle nostre lacrime. Improvvisamente mentre la donna continuava a pregare sentimmo un tintinnio sul nostro apparecchio: l'ago si era posizionato a 500 gradi a destra e si agitava a più riprese contro l'ostacolo.

Avevamo fatto una scoperta prodigiosa: il cervello di una morente in contatto con Dio sviluppava una potenza 55 volte più forte di tutto l’irradiamento universale della radio diffusione. Per verificare le nostre osservazioni decidemmo di fare un altro esperimento.

Chiedemmo all'infermiera di stimolare in tal senso un ammalato. L'uomo reagì con delle ingiurie e delle imprecazioni e si rivolse a Dio in maniera blasfema. Vi furono dei tintinnii sul nostro apparecchio.

Eravamo sbalorditi: l'ago battendo contro l'ostacolo si era rotto al di sotto dei 500 negativi a sinistra. Eravamo riusciti incontestabilmente a dimostrare in modo scientifico la potenza positiva di Dio ma anche la forza negativa dell'avversario. Da quel momento la mia concezione atea cominciò a crollare.

In un ospedale furono fatti esperimenti per verificare l'efficacia della preghiera nella guarigione degli ammalati. Un gruppo di persone si rese disponibile a pregare per alcuni degenti scelti a caso. Il risultato fu che questi guarivano prima di altri.

Furono fatte ulteriori prove, ma questa volta si associarono dei numeri alle persone ammalate in modo che non si sapesse per chi stessero pregando. Anche in questo caso i risultati furono sorprendenti. Gli individui abbinati a dei numeri erano guariti prima di altri, a loro stessa insaputa,  

Negli Stati uniti e in Giappone sono stati effettuati esperimenti sugli effetti della meditazione profonda. Questa faceva diminuire i livelli di ansia, colesterolo e adrenalina mentre faceva aumentare i livelli di serotonina.

Inoltre i benefici dimostrati erano: diminuzione della pressione sanguigna, del mal di testa, miglioramenti connessi a disturbi del colon irritabile, calo della produzione del cortisolo (ormone dello stress), e riduzione della noradrenalina, (neurotrasmettitore prodotto dallo stress).

In più, si sono avuti incrementi sulla produzione notturna della melatonina, sul Dhea (ormone che agisce sul sistema immunitario), e sul testosterone, oltre all'aumento della coerenza cerebrale tra emisfero destro e sinistro.




Ma la preghiera non fa bene solo al «destinatario», giova soprattutto a se stessi perché consente il rilassamento neuromuscolare, favorisce la calma, la serenità, la pace interiore.

All'inizio degli anni Novanta, l'Accademia delle Scienze di Mosca riferì una stupefacente relazione tra il DNA e le qualità della luce, misurata in fotoni.

Nel rapporto su questi studi iniziali, il Dr. Vladimir Poponin ha descritto una serie di prove secondo cui il DNA umano influenza direttamente il mondo fisico.

Poponin, leader riconosciuto nel campo della biologia quantistica, era ospite di una istituzione di ricerca americana quando tali esperimenti vennero svolti.

I test erano iniziati con la misurazione di strutture di campo della luce nel vuoto, all'interno di un ambiente controllato.

Dopo aver rimosso tutta l'aria da una capsula appositamente predisposta, l'assetto e la distanza fra le particelle di luce prendevano una distribuzione casuale, come ci si attendeva.

Queste figure furono controllate e registrate due volte, per essere usate come riferimento nella sezione successiva della sperimentazione.

La prima sorpresa si verificò quando dei campioni di DNA vennero posti all'interno della capsula. In presenza di materiale genetico, distanza e struttura di campo delle particelle di luce cambiarono.

Anziché assumere la conformazione diffusa che i ricercatori avevano rilevato in precedenza, le particelle cominciarono ad acquisirne una nuova, che rassomigliava agli avvallamenti di una forma sinusoidale.

Il DNA stava chiaramente influenzando i fotoni, dando loro l'aspetto regolare di una composizione ondulatoria attraverso una forza invisibile. La sorpresa successiva si verificò quando i ricercatori tolsero il DNA dalla capsula.




Poiché erano fermamente convinti che le particelle di luce sarebbero ritornate al loro stato originario di distribuzione arbitraria, osservarono con stupore il verificarsi di qualcosa di molto inatteso:

i modelli erano molto diversi da quelli osservati prima dell'inserimento del DNA. Poponin affermò che la luce si comportava «in modo sorprendente e insolito».

Dopo aver ricontrollato la strumentazione e avere rifatto gli esperimenti, i ricercatori si trovarono a dover fornire una spiegazione su ciò che avevano osservato.

In assenza di DNA, cosa influenzava le particelle di luce? Il DNA si era forse lasciato dietro qualcosa, una sorta di forza residua che permaneva anche dopo che il materiale biologico era scomparso?

Poponin scrive che lui e gli altri ricercatori furono «costretti ad accettare l'ipotesi che venga eccitata una specie di nuova struttura di campo...»

Per sottolineare che l'effetto era collegato alla molecola fisica di DNA, il nuovo fenomeno fu denominato «effetto fantasma del DNA».

La «nuova struttura di campo» di Poponin suona sorprendentemente simile alla «matrice» della forza citata da Max Planck, e agli effetti a cui accennano le antiche tradizioni.

Questa serie di esperimenti è importante perché dimostra chiaramente, forse per la prima volta in condizioni di laboratorio, l'effetto della preghiera sul mondo fisico.

Il DNA usato nell'esperimento era un agglomerato passivo di molecole non collegate al cervello di un essere vivente cosciente.

Anche in assenza di sentimenti diretti che pulsassero attraverso l'antenna della doppia elica del DNA, si rilevavano una forza e un effetto misurabili nelle loro immediate vicinanze.

Se ogni cellula dell'organismo di una persona di taglia, peso ed altezza medi, cioè ogni segnale di sentimenti ed emozioni, ha la stessa proprietà di influire sul mondo circostante, allora quanto viene amplificato l'effetto?

Quindi, cosa succederebbe se, anziché parlare di percezioni che passano attraverso le cellule di una singola persona, parlassimo di un sentire risultante da una forma specifica di pensiero ed emozione? 

Sentire regolato dalla preghiera di ogni individuo, e moltiplicato anche solo per una frazione dei sette miliardi di persone viventi oggi sulla Terra? Cominceremmo a realizzare il potere che la nostra volontà collettiva rappresenta!




Si tratta del potere di porre fine a tutta la sofferenza e di allontanare il dolore che ha caratterizzato il ventesimo secolo. La chiave sta nel lavorare insieme per raggiungere un simile obbiettivo. Questa potrebbe rivelarsi la più grande sfida del terzo millennio.

La lingua che parliamo ci fornisce le parole per descrivere il rapporto dimenticato degli Esseri umani con le connessioni del mondo, con l'intelligenza del Cosmo e con il prossimo.

Usando alcuni dei più sensibili strumenti oggi disponibili per misurare dei campi di energia che cinquant'anni fa non erano neppure conosciuti, la scienza ha convalidato un rapporto che gli antichi conoscevano già duemila anni or sono.

Abbiamo accesso diretto alle forze del nostro mondo, e siamo ritornati al punto di partenza. Questo è il linguaggio che fa muovere le montagne.

È lo stesso linguaggio che ci permette di scegliere la vita anziché tumori maligni, e di creare la pace in situazioni in cui crediamo che non esista.

Quando leggiamo di guarigioni miracolose avvenute in passato, perché non credere che gli stessi miracoli possano avvenire anche oggi?

La preghiera mi ha mostrato che alcune cose esistono, a prescindere dalla nostra abilità di fornirne le prove. SO che siamo in grado di emettere una profonda ed inespressa capacità di amare.

Cosa forse più importante, SO che esiste la possibilità di porre fine alla sofferenza di tutte le creature, rendendo onore alla sacralità della vita. Questo scenario è già con noi qui ed ora.

SO che queste cose sono vere, perché le ho viste. Il momento in cui ammettiamo queste possibilità su una scala di massa, diventa una Nuova Grande Speranza."



L’ASSOLUTO

Tutto nel Cosmo è vita, movimento, armonia
e tutto dice che la nostra esistenza è destinata
ad altre dimensioni, in luoghi di sogno,
dove regnano luci ed aurore profonde ed inestinguibili.

Tutto vibra affinché tutto giunga alla sua perfezione
e a Te ritorni nella sfolgorante bellezza dell’esistere.

Tutto è in Te e Tu sei nel Tutto:
ogni frammento racchiude la Tua Infinita Sapienza
ed ogni Essere è da Te conosciuto
come se fosse l’unico esistente.

Nelle Tue leggi severe e ineluttabili
ogni disarmonia subisce l’urto dell’onda di ritorno.

La Tua Potenza si manifesta incessantemente
nel numero infinito di mondi e di universi
e il volo della libellula non è meno stupefacente
dell’espandersi delle galassie.

L’esplosione di mille supernove
è un bagliore per Te simile alla lucciola;
la trasparenza dell’acqua sconvolge la logica dei più miscredenti;
la semplice tela del ragno mette in crisi i più arditi ingegneri.

Davanti a Te si eclissa ogni bellezza.

Tu sei il Perfetto, l’Inimmaginabile:
al di là del tempo e dello spazio
trascendi ogni percezione sensoriale.

Stupefatto Ti ammiro o Dio di tutte le dimensioni,
chiunque Tu sia.

(Franco Libero Manco)

                                                                                       

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