martedì 28 aprile 2020

Il "CASO AMICIZIA": Baiata, Wilcock e un Testimone


"La Domenica del Corriere" del 15 aprile 1962 che parla del "Caso Amicizia".
Disegno ad opera del celebre e bravissimo Walter Molino.   

Sebirblu, 28 aprile 2020

Ho voluto, gentili Lettori, "rispolverare" questo "Caso" perché, nonostante gli anni, rimane più che mai attualissimo, soprattutto per noi, dal momento che ha avuto inizio in Casa nostra.

L'articolo inizia con una breve prefazione del giornalista e scrittore Maurizio Baiata, già molto noto nel campo ufologico, per passare ad alcune parti tratte dalla relazione di David Wilcock che esprimono il suo parere sull'argomento in questione.

Infine, ho riportato la documentazione completa, sebbene abbastanza corposa ma interessantissima per chi non l'avesse mai letta, di un testimone oculare dei fatti avvenuti allora e che, per sua scelta, ha preferito mantenere l'anonimato.




"Caso Amicizia": un cover-up "sui generis" e tutto all'italiana

di Maurizio Baiata

La divulgazione delle informazioni sul fenomeno UFO è controllata dai servizi segreti dei Paesi coinvolti nell'UFO cover-up internazionale, Italia inclusa.

Tale azione viene svolta da strutture operative che insabbiano le prove e, nel contempo, stabiliscono e determinano quali dati e informazioni siano da rilasciare al pubblico, dopo averli epurati di tutti i contenuti compromettenti e disinnescati nel loro potenziale di impatto sulla società civile e di crescita di consapevolezza dei singoli individui.

In altri termini,  un sistema capillare di collegamenti di 'Intelligence'  decide  se,  come e quando vadano divulgate certe informazioni inerenti al fenomeno UFO e alla possibile presenza di entità aliene sulla Terra.

Affinché la macchina funzioni a dovere è necessario operare nel contesto, non al di fuori di esso, quindi servirsi di paludati esponenti di spicco delle organizzazioni civili specializzate in studi ufologici, ovvero, di quelli che hanno "l'ultima parola" e sanno stare al gioco.

La loro attività di "filtro" si esplica nella valutazione della qualità delle informazioni, delle testimonianze e delle documentazioni, onde preventivamente indicare quali siano da diffondere attraverso i media, in primis i network TV.

Tale selezione viene effettuata anche per conto delle grandi case editrici, per le quali essi fungono da consulenti editoriali nell'analisi di manoscritti e di titoli esteri eventualmente da tradurre, o meno. Il meno è il caso che ricorre con maggiore frequenza.

Qualcosa di assai simile avviene all'interno delle associazioni di settore, laddove l'insabbiamento si applica alle ricerche e ai dati ottenuti dai singoli iscritti. Prova ne sia che per decenni diversi casi non vengono a galla, le documentazioni cine-video-fotografiche spariscono, le testimonianze finiscono in celle mortifere.

In questo scenario si colloca il "Caso Amicizia", rimasto sepolto per quasi 40 anni e venuto alla luce nel 2006 grazie all'ingegner Stefano Breccia, che gli ha dato visibilità nel libro "Contattismi di Massa", pubblicato in Italia dalla Nexus Edizioni e negli USA dalla Author House con il titolo "Mass Contacts", su spinta della giornalista italo-americana Paola Harris.

Una vicenda incredibile e della quale nessuno si sarebbe accorto, nonostante tutto fosse avvenuto in quella terra d'Abruzzo dove gli UFO sembrano essere stati sempre di casa e dove tante persone, nella massima segretezza e per lungo tempo avrebbero avuto contatti diretti con extraterrestri insediatisi nella regione.

QUI, troverete il resto dell'articolo.


Paola Harris e Stefano Breccia

Ed ecco alcune parti significative dell'articolo di Wilcock 

L'Ing. Bruno Sammaciccia chiamò gli alieni W 56. Stefano Breccia, ingegnere anche lui, precisò nel suo libro che "W" sta per "doppia W di evviva", e il '56 fu l'anno in cui tutto ebbe inizio. I W 56, dunque, erano un gruppo di extraterrestri provenienti da diverse parti dell'Universo.

Avevano sembianze simili a quelle degli esseri umani della Terra, ma con una statura che variava da un metro di altezza fino a sei!

Il primo incontro ebbe luogo nell'aprile del 1956. Bruno Sammaciccia si trovava con due amici, Giancarlo e Giulio. Essi stavano perlustrando il castello di Rocca Pia di cui avevano acquisito una mappa misteriosa e sentivano che c'erano dei segreti da scoprire.

Una notte a Rocca Pia, apparvero due persone che si rivolsero loro. Il "capo" del gruppo fu chiamato Dimpietro.[…] I visitatori installarono varie basi in Italia, una a Rocca Pia, un'altra sottomarina, nell'Adriatico, quasi a contatto con la piattaforma continentale, tra Ortona e Rimini.


La base dei W56, che misura 300 km di lunghezza e 150 di larghezza. 

Gli "Amici" chiesero assistenza logistica per le loro attività: domandarono che fossero loro procurate quantità industriali di frutta e di metalli tra cui nitrato di bario e stronzio. I contattisti non avevano idea di quale potesse essere l'uso di tali metalli, ma ora sappiamo che sono comuni nell'elettronica.

Nel libro di Breccia è spiegato che i W 56 non mangiavano frutta, ma che la usavano come materia prima per estrarne i nutrienti necessari per il proprio sostentamento.

II gruppo dei W 56 descrisse un conflitto con altri individui che essi chiamavano "Weiros", ma che Bruno Sammaciccia ribattezzò i CTR , ossia i Contrari.

Questi esseri non erano etici, ma materialisti, praticamente l'opposto dei W 56 che non evocarono una vera e propria guerra con i rivali, quanto un attrito. Uno dei motivi  per  cui  gli  Akrji  (i W 56)  erano  approdati  sulla Terra  era  quello  di  tenere sotto  controllo  i  CTR.

Gli "Amici" li definirono "adoratori della scienza" e li dipinsero come del tutto privi di scrupoli. Il più grande timore dei W 56 era che gli esseri umani potessero seguire lo stesso percorso autodistruttivo su cui si erano incamminati i Weiros.

È interessante notare che nel libro di Breccia è scritto che alcuni extraterrestri benevoli provenivano dalle Pleiadi, mentre quelli "cattivi" erano originari della costellazione di Orione.

Questa è un'ulteriore conferma che i galattici negativi, operanti nel nostro spazio aereo, hanno la loro sede nel sistema di Orione. (Ossia i Rettiliani e i Grigi; ndr).

I W 56 effettivamente intervennero per mezzo dei loro dischi volanti e della loro tecnologia, con l'ausilio di operatori terrestri previamente addestrati, per bloccare una situazione che sembrava potesse portare a qualcosa di irreparabile.

L'incidente avvenne nel 1967. Quando fu attuata un'operazione gestita da esseri umani, che era stata progettata per disabilitare tutte le testate nucleari in Unione Sovietica e negli Stati Uniti, a cagione di uno scenario molto pericoloso che sarebbe potuto degenerare da un momento all'altro.

(Per approfondimenti sulla disattivazione di armi atomiche da parte extraterrestre, leggere QUI; ndr).

Un'altra finalità  della presenza dei W 56 fu  di  aiutare  il nostro processo evolutivo per spingerci ad un livello superiore di comprensione. Ecco perché erano stati sul nostro pianeta per un tempo tanto lungo, condividendo con noi alcune delle nostre sofferenze. 

Stefano Breccia menziona alcune storie-chiave del contattismo negli Stati Uniti: sono episodi che stabiliscono chiaramente che i visitatori sono qui per la nostra evoluzione, per condurci nell'Età dell'Oro. (Cfr. QUI e QUI; ndr).





La Rivelazione di un Testimone Giurato

La storia di "Amicizia" ‒ o molto semplicemente "la Storia", come l'abbiamo sempre chiamata ‒ è vera, ed ha coinvolto un gruppo di individui per molti anni, italiani e non, fra il 1956 e il 1990.

Alcuni di questi, fra cui il sottoscritto, sono ancora vivi, ed hanno avuto rapporti diretti (vis a vis) con gli "Amici" (chiamati anche W56), che sono extraterrestri provenienti sia da pianeti della nostra Galassia (alla distanza di duecentomila anni luce), sia da altri agglomerati stellari.

Qui sulla Terra, essi hanno raggiunto un massimo di 200 unità, residenti in basi sotto terra (a volte vastissime) ad una profondità di circa 20 km, sotto il mare, e certune lungo la fascia adriatica, con la prima postazione "storica" nei pressi di Ascoli Piceno.

Quello che ora brevemente dirò è tratto esclusivamente da eventi a cui ho partecipato nel corso di una lunga parte della mia vita e dalle nostre conversazioni dirette con questi Esseri. Ne ho le registrazioni, con la loro viva voce.

Il gruppo "Amicizia" racchiude popoli diversi fra loro, sia per le caratteristiche fisiche (alti, piccoli, giganti, ecc.), che per la provenienza (persino da altri Universi ed altre dimensioni), ma uniti dalla stessa scelta fondamentale verso il Bene.

È una sorta di confederazione trasversale, in nome di un comune ideale di vita e di pensiero pur rimanendo grandi le diversificazioni fra popoli, individui, e scelte singole. Siamo agli antipodi della massificazione ideologica.

Le persone con cui abbiamo interagito sono Esseri (uomini e donne come noi) assai belli fisicamente, molto alti (circa tre metri), o estremamente piccoli. Ma questi sono aspetti secondari.


Uno dei W 56, o "Amici", fotografato e paragonato all'altezza di un uomo medio.
L'extraterrestre, misurato con l'apposito righello di Google, sarebbe alto 307 centimetri.

Altre  aggregazioni  che  fanno  parte  di "Amicizia"  sono  parecchio  diverse  da  noi. Ciò che conta è la sostanza, che va oltre alle svariate tipologie e alle innumerevoli particolarità somatiche e folcloristiche.

Gli Amici sono nostri Fratelli maggiori. Sono "umani", anzi siamo noi che non siamo umani rispetto a loro. Sono di gran lunga più "umani" di noi, per questo non si fanno vedere. Lo sono "troppo"… È facile per noi ammirarli, ma è più facile invidiarli per la loro compiuta umanità…

Altre specie degli Universi, invece, hanno optato per il Male, spesso rappresentato dal culto dell'Energia e della Conoscenza-Scienza, e questo dualismo fra Bene e Male è fondamentale per comprendere lo scontro, tuttora in corso, e le enormi complicazioni nello svelamento della verità agli abitanti del nostro pianeta.

La lotta fra il Bene e il Male è reale ed originaria, non è il frutto di un'invenzione. Gli individui malvagi non sono il risultato di un esperimento scientifico mal riuscito, tant'è vero che possono liberamente scegliere di non essere più negativi.

(Per documentarsi leggere QUI sull'Origine del Male e QUI sulle sue azioni invisibili ndr).

Questo conflitto tra forze contrarie ha riguardato anche la vita dei Terrestri del nostro gruppo, rendendoli particolari.

Le nostre esperienze sia fenomeniche (incontri diretti con alcuni Amici, conversazioni con loro, dischi ed altri oggetti volanti di altre forme, visioni molto ravvicinate di materializzazioni e smaterializzazioni, visite e permanenze anche lunghe nelle basi sotto terra, ecc.) che mentali e morali, hanno segnato in modo assai profondo ed indelebile le nostre esistenze.

Sì, perché spesso ci hanno reso vulnerabili rispetto alle leggi, alle regole ed alle convenzioni della realtà sociale in cui abbiamo continuato a vivere e a lavorare, salvo coloro tra noi che hanno scelto di passare il resto della loro vita con questi Esseri.

Ciò che abbiamo vissuto con essi supera ogni immaginazione, e il silenzio assoluto con gli altri, il continuo pensiero interiore, per anni e decenni, sono stati in noi la reazione più normale.




Un continuo rimuginare ed una crescita costante della consapevolezza e della indicibilità. Alcuni di noi hanno pagato un prezzo molto alto per la loro "diversità", uscendo dai circuiti della normale vita sociale e lavorativa.

Certuni hanno mantenuto un segreto totale o quasi, aprendosi solo con pochissimi intimi, altri hanno riferito, ma volutamente hanno fornito una versione solo parziale o modificata.

Le ragioni sono molteplici e complesse, perché ci sono cose che non si possono dire neppure quando si è deciso di parlare.

Inoltre, è successo che parecchi degli eventi rivelati siano stati oggetto di gravi distorsioni, banalizzazioni, manipolazioni e interpretazioni del tutto arbitrarie, ossia di comunicazioni scisse o schizofreniche, che affermavano una cosa e subito dopo l'esatto contrario, ingenerando dubbio e, in definitiva, incredulità.

Questo  ha  riguardato  anche  aspetti  e  ragioni  fondamentali  della  presenza  degli Amici fra noi, e per questo motivo è necessario intervenire rettificando, e soprattutto dicendo l'essenziale che non è stato menzionato, o di cui è stato riferito l'opposto.

Il fatto è che questa vicenda è estremamente complessa. In essa l'ambiguità, la disinformazione voluta o no, la mescolanza del vero e del falso svolgono un ruolo importantissimo.

Inserire un solo elemento chiaramente non credibile ‒ per esempio contraddittorio o sarcastico ‒ in una storia vera, la rende inattendibile del tutto, il che può essere anche l'obbiettivo, conscio o inconsapevole, di chi la riporta.

Ciò non è casuale, e non dipende solo dalla personale volontà di chi scrive, parla o rivela, oppure millanta di essere un protagonista mentre non lo è stato, ma rientra in una delle leggi che regolano la presenza nascosta dei Fratelli stellari sulla Terra.

È sempre avvenuto così anche in altre epoche. A causa di motivi che appartengono ai piani invisibili ‒ cioè ai livelli non fisici della realtà ‒ e che sono difficili da verbalizzare, la presenza degli Amici fra noi, purtroppo, è subordinata ad alcune debolezze umane, come l'ambiguità, la doppiezza e l'inganno che caratterizzano la condizione degli uomini terrestri.

Tutte queste negatività non sono elementi estranei, periferici o secondari, ma fanno parte peculiarmente dello stesso sistema. Ciò avviene ogni volta, compresi i momenti in cui si tenta di svelare, come questo ora in corso.

Gli Amici non sono i soli extraterrestri presenti sulla Terra, individui di diverse altre etnie galattiche sono fra noi, perché il nostro è un pianeta particolare nell'economia di questa parte dell'Universo.




Il loro scopo non è quello di studiarci (ci conoscono assai bene, meglio di noi stessi!), ma di soccorrerci, perché le nostre condizioni generali non appaiono loro molto soddisfacenti, soprattutto per l'incidenza elevatissima globale di odio, violenza ed ingiustizia e per la piega anti-umana assunta dalla nostra scienza e tecnologia.

Potendo percepire i nostri pensieri e sentimenti, essi ravvisano ciò che nascondiamo dietro le maschere apparenti, le parole e i sorrisi…

Altre razze sono qui per i più disparati motivi, e i rapimenti di umani da parte di extraterrestri, come la creazione di ibridi, sono una realtà rivelataci dagli Amici fin dagli anni '60.

Dico questo, perché oggi ne discutono i media, ed io ricordo quello che ci dissero i Fratelli dello spazio, ma di parecchi altri fatti di cui sento l'eco sono all'oscuro, e non ho alcun giudizio da esprimere perché essi non ce ne hanno parlato. Per esempio, non so assolutamente nulla dei cerchi nel grano.

Penso che essi, pur rivelandoci tante cose, ci abbiamo messo al corrente solo di una piccolissima parte di ciò che conoscevano, comprese le attività fra noi e le altre specie aliene.

Del resto, la mia mente fa già molta fatica a comprendere e ad assimilare quello che ho visto o di cui gli Amici mi hanno parlato, figuriamoci se ci avessero riportato tutto…

Credo, tuttavia, di aver ricevuto da loro le cose più essenziali per capire e per orientarmi, sapendo che sono vere e non soltanto delle "informazioni", su cui non si può non sospendere il giudizio.

Posso asserire che tali cose sono autentiche perché ho avuto un rapporto ravvicinato con gli Amici e la forte sensazione che mi dicessero la verità, come quando si percepisce che il nostro migliore amico, o la persona che ci ama e che contraccambia, stia dicendo il vero.

Questa è stata la mia fortuna nella vita: quella di potermi fidare, in un campo in cui è difficilissimo farlo, grazie ad uno stretto contatto personale.

Oggi, con le possibilità offerte dalla tecnologia di alterare o creare le prove cosiddette "oggettive" (foto, ecc.), il fattore "testimonianza-credibile" assume un valore molto più grande che in passato.

Gli Amici, rispetto a tutti gli altri Esseri che sono in visita sulla Terra, offrono una caratteristica assai particolare e preziosa: sono legati ai piani sottili che regolano il destino della Terra, e a quella che essi chiamano l'Anima dell'Universo.

Agiscono al di là del piano fisico o fenomenico, per cui hanno una sorta di controllo generale su tutto ciò che accade, anche se possono intervenire ed interferire solo a particolari condizioni, come in una complessa partita a scacchi di cui non è possibile, per ora, anche solo un piccolo accenno alle regole principali.




Definiscono loro stessi come non ancora appartenenti al mondo dello Spirito, ma suoi "preannunciatori". Si pongono insomma come intermediari fra noi e i piani spirituali.

Rispetto alla scienza e alla tecnologia di altre popolazioni extraterrestri, quelle degli Amici sono del tutto specifiche e diverse, perché si basano sulle leggi dello Spirito.

Non sono certo commensurabili alle nostre, anche con gli aspetti più innovativi della nostra fisica quantistica; ma essi dispongono pure di un'altra più comune conoscenza scientifica che in parte hanno tentato di condividere con noi: l'elettromagnetismo.

Questo, però, ha scatenato negli uomini soprattutto desideri di avidità, di possesso, di competizione e di onnipotenza, il che li ha indotti a ritirarsi da questo progetto di condivisione.

Gli Amici hanno vinto una grande guerra nell'Universo contro i popoli del Male, ma la partita da giocare sulla Terra è ancora del tutto aperta.

Le menti umane del nostro gruppo, legate per sempre agli Amici da un antico patto, e quelle dei terrestri a cui ci rivolgiamo, come sto facendo adesso, sono implicate in questa guerra, che si svolge anche nelle nostre sfere più intime e inconsapevoli, e ciò rende tutto assai difficile, al limite della indicibilità.

La razionalità è assolutamente necessaria, ma non è sufficiente per dar conto di fenomeni, interazioni e conseguenze che vanno  al di là  di tutto quello a cui la società e la scienza ci hanno abituato e condizionato.

In realtà, la logica necessaria per affrontare questa vicenda e le sue implicazioni è molto più ricca e composita di quella abitualmente utilizzata dai nostri scienziati e dai sistemi filosofici, come il buddismo ha la sua legge karmica, che costituiscono solo un tassello di una spiegazione generale enormemente più complessa ed articolata.

Gli "ammaestramenti" degli Amici non sono ancora stati divulgati, e consentono di affrontare con una nuova consapevolezza questa intricatissima matassa concettuale ed esperienziale.

Alla base di essi c'è la Trascendenza di quello che anche noi chiamiamo Dio, e che non va confuso con l'Anima dell'Universo di cui ho parlato prima.

Ci troviamo all'opposto del panteismo, ma qui mi devo fermare, anche se questo è il punto più importante in assoluto e il motivo principale della presenza degli Amici fra noi, secondo le loro stesse parole.

La foto qui riprodotta, scattata con una Polaroid negli anni ’60, rappresenta l'aspetto fondamentale del rapporto fra il nostro gruppo e gli Amici: essa ritrae la proiezione del corpo eterico di un gigante.




Ma l'elemento più in vista è il punto all'altezza del cuore, come parte centrale, che evidenzia l'Amore come fattore essenziale negli Esseri terrestri o extraterrestri.

Viene chiamata "Uredda", in uno dei loro linguaggi, l'energia prodotta dall'Amore tra persone, in particolare fra gli Amici e il nostro gruppo, in seguito al patto fra loro e noi e a tanti eventi che ci hanno unito.

Grazie a particolari strumentazioni che agiscono sui piani sottili (ve ne sono a decine), l'Uredda viene trasformata dai nostri Fratelli galattici in altre energie e oggetti, persino in ossigeno, che essi respirano nelle loro basi sotto terra e sotto il mare.

In mancanza di Uredda, questi Esseri, resisi volutamente vulnerabili per Amore, periscono, e per lo stesso motivo avevano accettato di dipendere anche dagli aiuti materiali (cibo, soprattutto frutta e ortaggi) che noi gli procuravamo.

Ciò avveniva mediante smaterializzazioni, guidate a distanza, cui ho personalmente assistito e partecipato moltissime volte nell'arco degli anni.

Le  chiamavamo  i "prelievi" degli Amici...  quantità  enormi  di  cibo  ogni  volta, che si smaterializzavano ad un metro dai nostri occhi, per poi immediatamente ri-materializzarsi nelle loro basi.

(In termini appropriati si chiamano rispettivamente "asporti ed apporti", ndr).

In altri casi, con lo stesso sistema essi ci inviavano degli oggetti, piccoli o grandi, che si formavano in nostra presenza.

Per poter stare qui con noi, tra l'altro, hanno dovuto accettare il concetto di Tempo e soprattutto quello dell'avere, che regolano il destino del nostro pianeta.

L'Uredda è un'energia, ma questi Esseri non la divinizzano, come altri galattici. Essi seguono l'Amore, che è la Fonte delle energie buone come l'Uredda, ma l'Amore stesso è al di là di ogni energia.




Ignorare, o non comprendere fino in fondo la volontaria amorevole dipendenza degli Amici dalla legge dell'avere, e in definitiva dai nostri pensieri e dalle nostre azioni, preclude di cogliere il vero significato della "storia" per come si è svolta, ed impedisce di essere preparati se dovesse ripresentarsi, magari in forma più ampia.

Oggi, i nuovi paradigmi "post-moderni" della conoscenza terrestre, aggiungendosi ai paradossi della fisica quantistica, aprono le menti verso il riconoscimento che la realtà non è quella che appare, o almeno non solo.

E l'idea che possiamo essere come bambini che giocano in una stanza, ignari di tutto ciò che avviene intorno ad essi, e persino di ogni altro elemento presente al di là dei giocattoli, può oggi non apparire assurda come in passato.

Tuttavia, la vera accettazione del mondo extraterrestre fra noi (non solo a livello ludico o virtuale, ma di reale consapevolezza) rappresenta una grande  rivoluzione antropologica e conoscitiva ancora sconvolgente, di gran lunga maggiore della rivoluzione  copernicana.

Solo a titolo di esempio, la Terra in passato (centinaia di milioni di anni fa) ha conosciuto altre sei civiltà evolute più della nostra, che si sono estinte per propria colpa. Questa  fine  minaccia  anche   noi  oggi.

Gli Amici non vorrebbero che si ripetesse ancora una volta il nostro passato auto-distruttivo, al quale essi hanno assistito con dolore. Possono aiutarci, e lo fanno, ma all'interno di vincoli e condizioni imposte dai piani sottili della Terra e del nostro Universo. Termini di cui tutti noi ignoriamo l'esistenza.

La complessità  delle  variabili in gioco,  rispetto allo svelamento,  è tale  che  neppure gli Amici hanno azzardato "profezie" su di esso. Hanno semplicemente detto che sarebbero  ritornati.




È vero che quelli come me (ormai rimasti pochissimi) hanno aderito ad un patto speciale con loro, un solenne giuramento di fedeltà reciproca, anche se sono passati moltissimi anni.

Ma, per il momento, io non so se e quando torneranno, o forse sono già qui e di nuovo  all'opera  con  altri  terrestri  in  qualche  parte  del  mondo.

Non so se mi contatteranno. Non credo, penso che rapportare queste cose che oggi comincio a dire a Nikola Duper (il croato che gli ha fatto l'intervista; ndr) sia il mio unico compito, come del resto mi dissero loro stessi tanto tempo fa.

Alla fine degli anni '40, gli Amici offrirono una cooperazione ai vertici del Governo USA, ma in cambio chiedevano l'abbandono del programma di armamento nucleare.

La loro offerta e richiesta vennero respinte, ed altre razze extraterrestri collaborarono con gli americani ed altre potenze; i risultati furono e sono stati del tutto negativi, e pesano tuttora sul nostro destino collettivo.

Una delle ragioni che ritardano lo svelamento (ma la questione è assai intricata, e si tratta davvero di un solo motivo) è che gli Stati Uniti dovrebbero assumersi, davanti all'intero pianeta, la responsabilità di aver rifiutato una collaborazione buona e di averne attivata un'altra cattiva, o pessima, basandosi esclusivamente su valutazioni di potere e dominio.


L'Area 51 - Nevada - Stati Uniti

A seguito del rifiuto politico-militare americano, questi Esseri hanno portato avanti la strategia dei contatti riservati con piccoli gruppi di Terrestri, cercando di valorizzare la qualità dei rapporti umani personali, dell'Amore e dell'Uredda, in rapporto alla quantità e alla visibilità.

Tuttavia, neppure tali incontri qualitativi hanno dato i frutti sperati, per cui oggi si deve ricominciare. Con essi, comunque, non vi è mai una sconfitta definitiva, perché le loro risorse sono veramente straordinarie.

Quando perdono una battaglia, è perché l'abbiamo persa noi, e loro, assoggettandosi alle leggi del nostro piano dimensionale, devono perderla con noi, e pagare con noi e per noi.

La mancanza di Uredda per loro, a causa nostra (la disarmonia instauratasi fra noi), ha provocato nel novembre 1978 la morte di molti Amici e la loro provvisoria sconfitta ‒ da loro prevista e conteggiata ‒ da parte del popolo nemico, chiamato CTR;  ma  tutto  ciò  è  ancora  reversibile.

Questa vicenda è uno straordinario dramma nascosto con risvolti imprevedibili. Impensabili in parte anche per loro, stante l'incredibile complessità delle varianti possibili, se così vogliamo chiamarle, e l'imponderabilità delle libere scelte. Gli Amici rispettano infinitamente la volontà delle persone.

I loro collaboratori terrestri e quelli che coadiuvano le razze ostili agli Amici (e quindi nemici nostri) sono silenziosamente in lotta fra loro ogni giorno.

I popoli nemici stanno tentando una conquista del pianeta molto graduale e in apparenza indolore, influenzando soprattutto le menti. Purtroppo, non si tratta di fantascienza.  Magari lo fosse.  Purtroppo,  non  è  paranoia.  Magari lo fosse.

Tuttavia, solo accennare a queste cose induce alla disistima di chi le dice, e questa è una potente arma in mano a chi vuole il nostro male. I condizionamenti mentali e sociali in questo ambito sono potentissimi. È facile denigrare chiunque, quale che sia il suo ruolo sociale o culturale, se vi sono forti motivi per farlo.

Chi ha avuto esperienze segretissime come questa con gli Amici, e poi è riuscito, malgrado ciò sia inusuale e "strano", ad occupare un ruolo importante nella società e ad essere rispettato come persona affidabile, teme di essere ridicolizzato se dovesse rivelare il suo segreto; e teme, soprattutto, che lo svelamento denigri anche il segreto stesso.


Tomasz Alen Kopera

Egli sa che quei condizionamenti saranno comunque più forti del suo ruolo e della considerazione da lui conseguita in un'intera vita. Così, egli tace, mentre parlerebbe solo per dire la verità, e non volendo altro per sé.

Invece altri, che non sanno o non vogliono dire il vero e che non rischiano di essere screditati perché non hanno nulla da perdere, parlano per scopi protagonistici o lucrativi.

Oggi, questo è vero in tutti i Paesi, e viene utilizzato a fondo da tutte le persone e le istituzioni che non vogliono la divulgazione della realtà.

Di fatto, la gente tende a non credere "davvero" alle rivelazioni (o finge con se stessa di credervi) oppure, al massimo, "sospende il giudizio", sapendo che esse provengono da persone che agiscono con motivazioni egoistiche e che non temono di essere additate.

Cercherò di fornire al più presto un'esposizione sistematica articolata in punti. Lo scenario totale è estremamente complicato, perché include anche la presenza e le attività fra noi delle altre entità extraterrestri.

Considerare però questa visuale nella prospettiva offertaci dagli Amici consente di avere almeno un filo rosso e un senso generale.

Questo è possibile perché il punto di vista degli Amici è di carattere privilegiato a motivo della loro relazione del tutto speciale con i piani sottili e con la Coscienza dell'Universo.

Osservato da altre angolature, il quadro non è soltanto troppo complesso, ma è addirittura  indecifrabile  e,  in  definitiva,  avvilente.

Uno del Giuramento (per ora in incognito).

Fonte; nexusedizioni.it

Relazione, adattamento e cura; Sebirblu.blogspot.it

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