venerdì 29 settembre 2017

M. Valtorta: la SPLENDIDA VISIONE dei 3 ARCANGELI



I tre Arcangeli (dettaglio) di Pietro Vannucci detto il Perugino (1446-1523)

Sebirblu, 29 settembre 2017

Già altre volte ho riportato scritti della grande mistica Maria Valtorta, che potrete leggere cliccando il suo nome sulle etichette (l'ultimo QUI, in ordine di tempo), ma per avere di lei un quadro più completo, rimando i Lettori all'ottimo articolo di Antonio Socci ‒ QUI ‒ che, sebbene datato, rende veramente onore a questa donna eccezionale. (QUI, tutti suoi scritti).

Tra le sue innumerevoli visioni, ve n'è una che riguarda i tre Arcangeli maggiori, Michele, Gabriele e Raffaele, venerati secondo la tradizione il 29 settembre. La descrizione che ella ne fa è come al solito precisa, dettagliata e affascinante, tanto da strappare un moto di ammirazione a chiunque voglia immergersi nella piacevole lettura.

Ma prima compirò un rapido excursus soprattutto attingendo ad alcune precisazioni espresse da papa Ratzinger (a tutt'oggi ancora il Vero Pontefice) nell'omelia del 2007, tenuta per la solenne Ordinazione di sei nuovi Vescovi, proprio nel giorno di tale ricorrenza. (Ved. QUI).



Papa Benedetto XVI, nato il 16 aprile 1927

"Celebriamo questa Ordinazione episcopale nella festa dei tre Arcangeli che nella Scrittura sono chiamati: Michele, Gabriele e Raffaele." [...]

"Tutti e tre i loro nomi finiscono con la parola "El", che significa "Dio". Dio è iscritto nei loro nomi, nella loro natura, ossia nell'esistenza in vista di Lui e per Lui.

Proprio così si spiega anche il secondo aspetto che caratterizza gli Angeli: essi sono Suoi messaggeri. Portano Dio agli uomini, aprono il Cielo e così aprono la Terra. Proprio perché sono presso l'Altissimo, possono essere anche molto vicini all'uomo.

Dio, infatti, è più intimo a ciascuno di noi di quanto non lo siamo noi stessi. Gli Angeli parlano all'uomo di ciò che costituisce il suo vero essere, di ciò che nella sua vita tanto spesso è coperto e sepolto. Essi lo chiamano a rientrare in se stesso, toccandolo da parte dell'Eterno." [...]

"Tutto ciò diventa ancor più chiaro se ora guardiamo le figure dei tre Arcangeli la cui festa viene celebrata oggi. C'è innanzitutto Michele (ossia «Chi è come Dio?» capo delle Milizie Celesti; ndr). Lo incontriamo nella Sacra Scrittura, soprattutto nel Libro di Daniele, nella Lettera dell'Apostolo Giuda Taddeo e nell'Apocalisse.

Dai testi di questo Arcangelo, emergono due funzioni. Egli difende la causa della unicità di Dio contro la presunzione del drago, del "serpente antico", come ci riporta Giovanni.

È il continuo tentativo del serpente di fare credere agli uomini che l'Eterno debba scomparire, affinché essi possano diventare grandi; che Dio ci ostacola nella nostra libertà e che perciò noi dobbiamo sbarazzarci di Lui.

Ma il drago non accusa solo Dio. L'Apocalisse lo chiama anche "L'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusa davanti a Dio giorno e notte" (12,10). Chi accantona Dio, non rende grande l'uomo, ma gli toglie la sua dignità. Allora l'uomo diventa un prodotto mal riuscito dell'evoluzione.

Chi accusa Dio, accusa anche l'uomo. La fede nell'Altissimo difende l'uomo in tutte le sue debolezze ed insufficienze: il Suo fulgore risplende su ogni singolo." [...]



L'Arcangelo Michele di Claudio Coello (1642-1693)

"L'altra funzione di Michele, secondo la Scrittura, è quella di protettore del Popolo di Dio (cfr. Dn 10,21; 12,1)." [...]

Incontriamo l'Arcangelo Gabriele («Fortezza di Dio»; ndr) soprattutto nel prezioso racconto dell'annuncio alla Vergine sull'incarnazione divina, come ci riferisce Luca (1, 26-38). Egli bussa alla porta di Maria e, per suo tramite, il Padre stesso le chiede il suo "Sì" alla proposta di diventare la Madre del Redentore. [...]

"Ripetutamente il Signore bussa alle porte del cuore umano. Nell'Apocalisse dice all'«Angelo» della Chiesa di Laodicea e, attraverso di lui, agli uomini di tutti i tempi:

«Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, Io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.» (3,20). Il Signore sta alla porta – alla porta del mondo e alla porta di ogni singolo cuore." [...]

[Ma tale Arcangelo è anche uno dei 7 Spiriti che risiedono davanti al Trono di Dio (Lc. 1,19), che ha rivelato a Daniele i segreti del piano divino (Dn 8,16; 9, 21-22), e che ha annunciato a  Zaccaria  la nascita  di Giovanni il Battista. (Lc 1, 11-20); ndr].

"Raffaele («Medicina di Dio», anch'egli davanti al Suo Trono ‒ Ap 8,2 ‒ ndr) ci viene presentato soprattutto nel Libro di Tobia (Tb 12,15 ‒ ndr) come l'Angelo a cui è affidata la mansione di guarire." [...]

"Egli guarisce la comunione disturbata tra uomo e donna. Scaccia i demoni che, sempre di nuovo, stracciano e distruggono il loro amore. Purifica l'atmosfera tra i due e dona loro la capacità di accogliersi a vicenda." [...]

"In secondo luogo, il Libro di Tobia parla della guarigione agli occhi ciechi. Sappiamo tutti quanto oggi siamo minacciati dalla cecità spirituale. Quanto grande è il pericolo che, di fronte a tutto ciò che sulle cose materiali sappiamo e con esse siamo in grado di fare, diventiamo ciechi per la Luce di Dio.

Guarire questa cecità, mediante il messaggio della fede e la testimonianza dell'amore, è dunque il servizio di Raffaele." [...]



L'Arcangelo Raffaele di Josè Agustin Arrieta (1803-1874)

Eccoci giunti, dopo l'augusto chiarimento di papa Benedetto XVI sulle missioni che caratterizzano le tre potenti Luci angeliche, alla loro ispirata descrizione tramite la veggenza di Maria Valtorta:

"Da un punto messo fra il nord e l'est vengono incontro a me, camminando come comuni mortali su campi di zaffiro, tre splendidissime figure dall'incedere maestoso e dignitosissimo.

Eppure non hanno alcuna altezzosità. Tutt'altro. Camminano sciolte, senza perdere imponenza. Sorridono guardando me e si sorridono fra loro, accennandomi, con un linguaggio fatto di sguardi.

Man mano che si avvicinano vedo i guizzi dei bellissimi occhi (iridi azzurro intenso nel primo, nerissime nel secondo, castano dorato nel terzo) splendere nel sorriso e alla luce del Paradiso.

Vengono fino al limite del campo celeste, oltre il quale è il vuoto, fino allo scaglione inferiore dove sono io, venerante e rapita.

E lì si fermano guardandomi, sorridendo come solo un angelo può sorridere, stando allacciati alla vita come tre fratelli che si amano e che passeggiano insieme. Sono i tre arcangeli: Gabriele, Michele, Raffaele. E tento di farne un ritratto.

Sono splendidi Esseri. Mi appaiono come aventi dai 18 ai 30 anni. Il più giovane è Raffaele, il più anziano (nell'aspetto) Michele dalla terribile bellezza.

Il primo a destra è Gabriele, dall'apparente età di 24-25 anni. Alto, snello, molto spiritualizzato nei tratti, da adoratore perpetuo. Biondo di una tonalità oro zecchino, dai capelli ondanti fino a toccare appena le spalle, trattenuti da un sottile cerchio diamantato: pare una fascia di luce incandescente più che metallo e gioielli.



L'Arcangelo Gabriele di Tiziano Vecellio (1490-1576)

Abbigliato  con quelle vesti  di luce tessuta – diamanti e perle – che  numerose  volte ho visto nei corpi gloriosi. Una tunica lunga, sciolta, castissima, che nasconde interamente i piedi e lascia a malapena scoperta la mano destra pendente lungo il fianco, bellissima nella sua forma.

Mi guarda con i suoi occhi cerulei, con un sorriso talmente soprannaturale che, per quanto semplice, mi intimorisce.

L'altro al centro, anch'esso molto alto come il compagno, è tremendo nella sua bellezza austera.

Bruno  di  capelli,  ma più corti  del  compagno e più ricciuti,  maggiormente  robusto  di membra, con la fronte nuda da ogni diadema ma con sul petto una specie di medaglione in oro e pietre sostenuto da due catenelle auree al collo.

Le gioie incastonate formano caratteri, forse un nome, ma io non so leggere quelle parole... le lettere non sono come le nostre. È vestito d'oro acceso, un abito che abbacina tanto è splendente. Pare una fiamma chiara (non rossastra ma dorata) che ne fascia la figura agile e forte. Il suo occhio scuro è severo e getta raggi.

Non mi impaurisce, perché sento che non è in collera con me, e che anzi mi ama. Il suo sguardo è di una terribilità che deve risultare angosciosa ai peccatori e a Satana.

Michele non ha né spada né lancia, all'opposto di come lo raffigurano, ma le sue armi sono i suoi occhi. Anche il sorriso è severo, molto rigoroso.

Il terzo, avvolto in una veste di un delicato color verde-turchino, cinta da una fascia gemmata, sembra proprio del colore di uno smeraldo in controluce. È alto, morato nei capelli lunghi come quelli di Gabriele. Una preziosa tonalità di bruno piena di spruzzetti d'oro cupo.

Sembra il più giovane di tutti, e mi ricorda un poco S. Giovanni apostolo, per il dolce giovanile sorriso. Però Raffaele ha gli occhi di un dolcissimo colore castano, uno sguardo placido, paziente, simile ad una carezza. Sorride più umanamente degli altri. Tutto in lui è più vicino a come siamo noi.



"L'Arcangelo Raffaele cura la cecità del padre di Tobia" - di Simon Henrixz 

È proprio il "buon giovane" del libro di Tobia. Viene voglia di mettergli la mano nella mano, con fiducia, e di dirgli: "Guidami! in tutto!".

Mi guardano, sorridono, si sorridono. Poi mi salutano.

Gabriele canta, con la sua voce d'arpa spiritualissima (e ogni nota porta all'estasi): "Ave, Maria", e nel dire "Maria" raccoglie le mani sul petto e curva il capo alzandolo poi con un sorriso che aumenta lo sfavillìo del suo essere verso il più alto Paradiso.

Capisco che più che salutarmi ha voluto indicare chiaramente sé stesso. È l'Arcangelo annunciante il grande mistero... e sembra che sappia dire soltanto quelle parole e venerare la Vergine...

Michele tocca il suo monile sul petto. Lo prende fra le dita della destra e lo alza per mostrarmelo, e con voce piena di risonanze bronzee dice: "Chi è con Dio tutto può. E nulla può Satana su chi è con Dio. Perché, chi è come Dio?" e queste ultime parole paiono far vibrare l'aura celeste di un possente ed armonioso tuono.

Riadagia  il suo  medaglione  sul  petto e si inginocchia  adorando  l'Eterno  (che  Io però non vedo, ma che direi, dallo sguardo dell'arcangelo, trovarsi a perpendicolo o immediatamente  dietro  alle  mie  spalle, su, su,  ben in alto).

Raffaele, dalla voce d'oro, apre le braccia come per abbracciarmi e alza nel contempo il viso splendente di gioia nella contemplazione a Dio dicendo: "La gioia sia sempre con te".

Somiglia un poco all'angelo che ho visto in due visioni, ma è meno spiritualizzato di quello. Ha alla radice dei capelli una luce a forma di stella, una luce mite che conforta, come rincuora la sua veste di splendente smeraldo chiaro. 

[Questo colore, infatti, spesso abbinato al rosa indica un'energia di guarigione; cfr. anche QUI nel film Nosso Lar; ndr].

Mi guardano ancora. Poi si uniscono più stretti nell'abbraccio alla vita ed aprono le ali di perla, di fiamma, di luce verdolina (che non avevo ancora notato) e svelti salgono all'Empireo, intonando un'irripetibile armonia.

Ed io resto qui. Anzi scendo dalle sfere dove ero e rientro in me stessa, nei miei spasimi, nel mio letto. Però la gioia resta... e mi accorgo pure che, stupida stupida, non ho saputo dire una parola ai tre Arcangeli... Però la mia anima ha parlato con loro."

Relazione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it

Fonte: Quaderni dal '45 al '50 di Maria Valtorta. Visione del 21 dicembre 1945.

martedì 26 settembre 2017

SVEGLIAMOCI! SATANA ORMAI SI MOSTRA A VISO APERTO!




Sebirblu, 26 settembre 2017

Lunedì scorso, in Inghilterra, è successo un fatto gravissimo durante la settimana dedicata alla  moda (cfr. anche QUI).

È stato dato il permesso ad una delle più antiche chiese di Londra, la St Andrew Holborn Church, di presentare una sfilata per la collezione primavera-estate 2018, ideata dalla stilista turca Dilara Findikoglu  (collaboratrice di Marylin Manson) che ha scatenato un putiferio in tutto il mondo.

Si tratta, infatti, di una sequenza di modelli, a dir poco agghiaccianti, per la gioia del Maligno e dei suoi seguaci, degni di una perfetta Messa Nera.




La Chiesa coinvolta (vista la valanga di critiche ricevute) si è scusata di aver pianificato l'evento, per mezzo della sua portavoce Eno Adeogun, adducendo il fatto di non esserne stata messa al corrente:

«Noi abbiamo preso questa decisione in buona fede... abbiamo sempre sostenuto la settimana londinese della moda... non conoscevamo il programma prima della manifestazione...

È stato certamente un errore, perché il contenuto di questo spettacolo non riflette la fede cristiana della Chiesa.

Riesamineremo i nostri metodi di assenso all'ospitalità degli eventi per assicurare che questo non si ripeta più».

Questo è stato detto al dr. Adrian Hilton, fondatore del blog "Archbishop Cranmer", nel colloquio avuto con la suddetta responsabile. (QUI l'audio in inglese).




Lo stesso Hilton, dal suo sito, ha scritto una lettera aperta alla signora Adeogun che riporto in alcuni cenni:

«Cara.

Seriamente, cosa succede a St Andrew Holborn? Cosa c'è di coerente con la sua missione? Il Clero del luogo ha approvato questa manifestazione? Lo sapeva il Rev. Jonathan Baker, vescovo di Fulham?

Com'è possibile che uno spazio sacro possa essere utilizzato soltanto per ciò che si rivela essere un inno a Lucifero? Come può l'accoglienza ad una sfilata satanica glorificare Dio?

"Si è avuta una Chiesa sul territorio di St Andrew Holborn per 1000 anni" dichiara il relativo sito web sotto la voce "Venue Hire" (QUI). E poi leggiamo: "Le ampie finestre offrono una cornice maestosa per ogni evento".

"Ogni evento" è da intendersi anche come celebrazione a Satana?

Le condizioni per i potenziali clienti sono che si debba chiedere il consenso scritto all'istituzione ecclesiale prima di poter disporre dello spazio richiesto e ciò, previa approvazione del consiglio interno.

Ma quest'ultimo avrebbe acconsentito ad addobbare l'altare profanandolo con teste di capra, croci invertite, pentagrammi e simboli massonici (cfr. QUI) in grande quantità?»

Ed ha aggiunto: «Come si può pretendere che i parrocchiani rigettino Satana durante la liturgia del Battesimo quando organizzano questo genere di spettacoli?»





Ecco la Chiesa di St Andrew Holborn e l'altare con il Crocifisso che è stato coperto
 per mostrare i simboli massonici della foto soprastante.

Di questo ennesimo scandalo nell'ambito di una chiesa cristiana ne ha parlato per primo il "dailymail" QUI, poi via via tutti gli altri, i francesi QUI, gli americani QUI, gli spagnoli QUI ecc.

Ma il punto non è, come sottolineano molti commentatori, che la vicenda non sia accaduta in una chiesa cristiana cattolica ma in una anglicana, come se questo fosse meno grave!

Il punto è che al di là di qualsiasi corrente religiosa, il demonio (che esiste davvero, ved. QUI) ha deciso, e lo ha dichiarato QUI, di sferrare l'ultimo attacco al Cristo e ai Suoi seguaci (cfr. QUIQUI) con l'abbattimento totale della Sua Istituzione più sacra fondata su Pietro, tramite il Falso Profeta! (Cfr. QUI).

Che importa dunque che si tratti di una chiesa anglicana piuttosto che cattolica quando il bersaglio è solo e soltanto il Cristo venerato ed ossequiato da entrambe?

La devastazione diabolica perciò continua (cfr. QUI) sotto gli occhi ostinatamente chiusi di chi, nonostante lo sfacelo in atto ovunque, insiste a scorgere unicamente l'ingannevole aspetto dolciastro e melenso di una falsa misericordia a buon mercato, ignorando il ferocissimo scopo satanico di distruggere il maggior numero possibile di anime!


sabato 23 settembre 2017

La NDE di un Prete Fucilato e Miracolato da P. Pio




Sebirblu, 23 settembre 2017

A  distanza di tre anni e in occasione della ricorrenza del Santo del Gargano, Padre Pio da Pietrelcina, ripropongo questo articolo interessantissimo che più volte è stato riportato anche da alcuni siti cattolici. Ne segnalo pure altri due QUI e QUI ed uno sulla persecuzione subita dal Santo Frate QUI.


San Pio da Pietrelcina  (1887-1968)

Il personaggio che vi presento oggi, cari Lettori, è degno di nota in quanto si tratta di un sacerdote protagonista di un'eccezionale esperienza fuori dal corpo, dopo essere stato "fucilato" come cappellano militare in Algeria.

Ma quello che è davvero sorprendente è il fatto che sia stato miracolato da Padre Pio di cui era "figlio spirituale".

L'accaduto è stato anche raccontato da lui stesso, invitato alla trasmissione televisiva "Porta a Porta" un po' di anni fa e di cui vi riporto il video.

In aggiunta, oltre ad una breve sua biografia, vi sottopongo un curioso aneddoto che lo riguarda, nel momento in cui, ancora giovane studente di teologia a Roma, decise di recarsi a San Giovanni Rotondo per conoscere il famoso frate cappuccino.


Mario Duguay

La NDE di Padre Jean Derobert

Ecco la sua testimonianza sull'evidente protezione di cui fu oggetto da parte del Cielo, grazie all'intervento di Padre Pio da Pietrelcina (oggi Santo).

Caro Padre,

Lei mi ha domandato una relazione scritta a proposito dell'evidente protezione di cui sono stato oggetto nell'agosto 1958 durante la guerra d'Algeria.

In quell'epoca, ero al servizio del Corpo Sanitario delle Forze Armate e avevo notato come ad ogni momento importante della mia vita, Padre Pio, che mi aveva accettato nel 1955 come figlio spirituale, mi facesse pervenire una cartolina che assicurava la sua preghiera e il suo sostegno.

Uno di questi casi fu prima del mio esame all'università Gregoriana di Roma, così come al tempo della mia partenza per l'esercito, oppure quando dovetti raggiungere i combattenti in Algeria.

Una sera, un commando del F.L.N. (Fronte di Liberazione Nazionale Algerino) attaccò il nostro villaggio e fui ben presto fatto prigioniero, messo davanti ad un portone con cinque altri militari e là fummo fucilati.

Mi ricordo che non ho pensato né a mio padre, né a mia madre di cui ero, tra l'altro, figlio unico, ma provavo solamente una grande gioia perché «andavo a vedere ciò che esisteva dall'altro lato».

Avevo ricevuto, la mattina stessa, una cartolina da Padre Pio con due righe manoscritte: «La vita è una lotta, ma porta alla Luce» (sottolineato due o tre volte).

Immediatamente, feci l'esperienza dell'uscita dal corpo, e lo vidi accanto a me riverso e sanguinante in mezzo ai miei compagni, anch'essi uccisi. Ho allora iniziato ad ascendere e ad entrare stranamente in una sorta di tunnel. (Per approfondimenti QUI e QUI; ndt)




Dalla densa nube che mi circondava, emergevano dei visi conosciuti e non. All'inizio, questi volti erano tenebrosi; si trattava di persone poco raccomandabili, peccatori con poche virtù. Però, man mano che salivo, ne incontravo altri sempre più luminosi.

Ero sorpreso di come potessi camminare... e mi dicevo esser fuori dal tempo, dunque già resuscitato... Mi stupivo di poter osservare tutt'intorno alla mia testa senza voltarmi indietro.

Ero sbalordito di non aver sentito nulla per le ferite riportate dalle pallottole dei fucili e compresi che erano entrate nel mio corpo così velocemente da neutralizzare qualsiasi dolore.

Subito, il mio pensiero andò ai miei genitori... E in un lampo mi sono ritrovato ad Annecy, a casa mia, e li ho visti dormire nella loro camera. Ho provato a parlare loro, ma senza successo.

Ho visitato l'appartamento notando il cambio di posizione di un mobile. Molti giorni dopo, scrivendo a mia madre, le ho domandato perché lo aveva spostato. Nella risposta che mi inviò mi chiese: «Come fai a saperlo tu?»

Ho pensato pure a Papa Pio XII, che conoscevo bene (ero stato studente a Roma), e immediatamente sono arrivato nella sua stanza. Si era appena messo a letto. Abbiamo comunicato per mezzo dei pensieri (telepatia; ndt), perché era un grande spiritualista.

Ho proseguito la mia ascensione fino a trovarmi circondato da un paesaggio meraviglioso soffuso di una luce azzurrognola molto delicata... Non c'era tuttavia il sole «perché il Signore è la loro Luce...» come dice l'Apocalisse.

Ho visto là migliaia di persone, tutte con un'età approssimativa di trent' anni, e ne ho incontrate alcune che conoscevo mentre erano in vita... La tale era morta a 80 anni... e sembrava averne 30... La tal altra era morta a 2... ed entrambe apparivano coetanee...

Ho lasciato questo «paradiso» costellato di fiori straordinari e sconosciuti quaggiù. Sono salito ancora più in alto... Là, ho perso la mia natura umana e sono diventato una «goccia di Luce».




Ho veduto molte altre Scintille luminose e sapevo che una era San Pietro, un'altra Paolo oppure Giovanni, o un apostolo, o quel tal Santo... Poi ho visto Maria, meravigliosamente bella nel suo mantello di Luce, che mi accoglieva con un sorriso indicibile...

Dietro di Lei c'era Gesù, di una bellezza indescrivibile, e alle Sue spalle splendeva una zona di Radianza, che sapevo essere il Padre, e in cui mi sono immerso...

Ho sperimentato, così, l'appagamento totale di tutto ciò che potevo desiderare. Ho conosciuto la felicità perfetta... e, bruscamente, mi sono ritrovato sulla Terra, il viso nella polvere, in mezzo ai corpi insanguinati dei miei compagni.

Ho preso contezza che il portone davanti al quale mi trovavo era crivellato dai colpi che avevano attraversato il mio corpo; che il mio abito era perforato e intriso di sangue; che il mio petto e il dorso erano macchiati anch'essi di sangue a metà coagulato, un po' vischioso... ma io ero incolume!

Sono andato allora dal Comandante così com'ero. Mi venne incontro gridando al miracolo. Era il comandante Cazelle, oggi deceduto.

Quest'esperienza mi ha segnato molto, senza alcun dubbio. Ma quando, affrancato dall'Esercito, mi recai da Padre Pio, egli mi scorse da lontano nel salone San Francesco. Mi fece segno di avvicinarmi e mi diede, come sempre, un piccolo buffetto affettuoso.

Poi mi disse queste semplici parole: «Oh! Come mi hai fatto correre! Ma quello che hai visto, era talmente bello!» E chiuse lì la sua osservazione.

Si può capire, ora, il motivo per cui io non abbia più paura della morte... poiché SO cosa c'è dall'altra parte!

Padre Jean Derobert




Questo documento fa parte degli atti del processo per la canonizzazione di Padre Pio. La relazione scritta ci è stata concessa a condizione di non renderla pubblica prima della canonizzazione stessa.

Suor Benjamine




Breve biografia di Padre Derobert

Jean Derobert è nato il 25 ottobre 1934 ad Annecy; ha ricevuto l'Ordinazione sacerdotale il 30 giugno 1962 a Notre-Dame de Paris.

Ha compiuto i suoi studi ecclesiastici al seminario francese di Roma e nominato vicario alla parrocchia Sainte Louise di Marillac di Drancy nel 1993; ha rivestito, l'anno dopo, il ruolo di Direttore agli Studi nel collegio Albert de Mun de Nogent-sur-Marne.

Successivamente è diventato Cappellano alla basilica del Sacro Cuore di Montmartre e responsabile dei pellegrinaggi in Terra Santa.

Poi, spostatosi a Marsiglia nel 1996, Padre Derobert ha esercitato il suo ministero alla casa di riposo delle religiose del Buon Pastore.

Dal 2011 ha risieduto presso le Piccole Suore dei Poveri, dell'Ordine dei Certosini, da dove ha raggiunto la Casa dell'Altissimo, il venerdì 24 maggio 2013.

Ecco dunque il piccolo aneddoto che lo riguarda:


Padre Jean Derobert e San Pio da Pietrelcina

Padre Pio e l'Angelo di Jean Derobert

L'Angelo custode costituisce una realtà costante nella vita di Padre Pio e un mezzo insostituibile del suo apostolato. Una presenza invisibile, che per lui era visibilissima, tanto che si meravigliava come qualcuno non scorgesse quello che vedeva lui.

«Se hai bisogno di me, mandami il tuo Angelo custode»: era il ritornello che ripeteva ai suoi innumerevoli "figli spirituali" sparsi in tutto il mondo.

Ma cominciamo con un episodio riferito dal protagonista stesso, Padre Jean Derobert, cappellano della basilica del Sacro Cuore di Parigi.

Anno 1955. Jean Derobert è studente di teologia a Roma. Avendo sentito parlare di Padre Pio, decide ad un certo punto, con una discreta dose di ingenuità, di prendere il treno e andarlo ad incontrare, in modo da farsene un'idea precisa e verificare l'esattezza delle voci che circolano su di lui.

Arriva a San Giovanni Rotondo il 2 ottobre. In preparazione della festa di San Francesco, si svolge nella piccola Chiesa una cerimonia pomeridiana con predica, canti e recita del rosario.

Quella particolare espressione di fede popolare, in versione meridionale, provoca una certa irritazione, quasi un'idiosincrasia insopportabile nel giovane con la mente satura di testi scolastici.

Non c'è da stupirsi. L'impatto con un devozionalismo bigotto, spinto fino alle sue manifestazioni parossistiche, chiassoso, disordinato, scomposto, estroverso, spesso travalicante nella superstizione, deve essere risultato particolarmente sgradevole ed ostico ad un futuro sacerdote alquanto esigente con vezzi intellettualistici.

Comunque, approfittando del lasciapassare rappresentato dalla veste clericale, riesce a guadagnare una posizione strategica in una specie di tribuna. Ma eccone il racconto proprio dallo stesso:

«Scorsi un posto libero in prima fila e mi ci sistemai. Il mio vicino di sinistra tossiva, espettorava, si soffiava il naso in continuazione, e ciò mi infastidiva non poco. Lo guardai di sottecchi. Mi venne da pensare: "Ma questo viso non mi è nuovo, debbo averlo già visto da qualche parte…"

All'improvviso, il cappuccino sconosciuto posò bruscamente una mano sulla mia testa, con un gesto che doveva essergli familiare.

Quella mano era guantata… Mi ritrovai in ginocchio ai piedi del personaggio il cui incontro, al solo pensarci, mi incuteva tanta paura: si trattava di Padre Pio in persona!




Il fatto mi provocò un'impressione terribile, qualcosa di analogo ad un pugno sullo stomaco. Non riuscivo più a rimanere in quella posizione prona. Dovetti sedermi, perché le gambe cedevano e non avevo più forze.

Continuavo a fissarlo, affascinato da quel volto proteso verso un "aldilà" che a me rimaneva sconosciuto.

Assistevo, nel mio intimo, al sorgere di un sentimento d'affetto per quest'uomo che, in maniera evidente, soffriva molto.

Sentimento che, d'altra parte, era stranamente in contrasto col disprezzo che nutrivo per la folla che ascoltava un frate denunciare il comunismo, parlare della Madonna e di altro ancora che non saprei dire…»

Ma è il seguito quello che ci interessa più da vicino.

Come premessa, va detto che i sacerdoti erano esenti dalla lunga trafila a cui veniva assoggettata la gente comune, ossia, non dovevano munirsi del fatidico numerino ed aspettare pazientemente due o tre giorni prima di essere confessati da Padre Pio.

Derobert, intellettuale in erba, non era certo il tipo da rinunciare ai privilegi derivanti dall'appartenenza alla casta sacerdotale. Così era andato in sacrestia alle sette del mattino e si era posizionato al quinto posto di una lunga fila. Ma sentiamo da lui:

«Mi trovavo in attesa con una certa ansietà e mi perveniva, a tratti, la voce robusta del Padre che iniziava a gridare: "Quante volte?" – ed ogni tanto scacciava un penitente – "Via, via! Vai a cercare un altro confessore!", incurante delle suppliche: "No, no, Padre…"

Al mio turno, presi posto al confessionale.

"Padre, sono francese".

"Bene, e che cosa hai fatto?" mi domandò in latino.

"Parli pure italiano Padre, perché la capisco".

"Bene, che cosa hai fatto?"

"Non so!"

Poi, cominciando a confondermi, iniziai ad infastidirmi. Mi sentivo ridicolo, dal momento che non sapevo cosa dire. Il vuoto. Soltanto dopo venni a sapere che Padre Pio metteva a nudo l'Anima. (Per i suoi carismi leggere QUI; ndt). Durante tutto questo tempo, sorrideva.




"Padre, ho fatto questo… e questo…"

"Sì, è vero", mi disse, "ma ti è già stato perdonato venerdì scorso"

Ed era verissimo. Lui proseguì:

"Ma tu dimentichi questa cosa e quest'altra… Due anni fa, in quel posto. Perché hai fatto ciò? E quell'altro? È vero o no?"

Con le lacrime agli occhi, mi mostrò la gravità di certe azioni, una gravità alla quale, devo riconoscere, non avevo mai pensato. Ma proprio nel momento in cui ascoltavo le spiegazioni che uscivano dalla sua bocca, quelle mancanze assumevano per me le loro vere dimensioni.

"È una cosa grave… molto grave…". E si metteva a piangere e a soffrire.

Mi trovavo parecchio a disagio, tanto più che i fatti menzionati da lui corrispondevano a verità. Vi aveva aggiunto anche dei dettagli che io stesso avevo totalmente dimenticato. Succede a volte che si agisca per riflesso, senza avere il senso di una qualsiasi colpevolezza.

Mi impartì l'assoluzione, e mi domandò:

"Credi all'Angelo custode?"

"Beh! Non l'ho mai visto..."

Fissandomi con uno sguardo penetrante, mi rifilò un paio di ceffoni, scandendo gravemente queste parole:

"Guarda bene! È là ed è bellissimo!"

Mi voltai, ma ovviamente non vidi nulla. Ciò nondimeno, lui, il Padre, aveva negli occhi l'espressione di qualcuno che invece vede qualcosa. Non guardava nel vago, ma in un punto preciso.

"Il tuo Angelo custode è là e ti protegge! Pregalo molto… Pregalo molto!"

Gli occhi di Padre Pio erano luminosi. Riflettevano la Luce della mia Guida celeste».

A conclusione di questo fatto, restano da aggiungere soltanto alcuni particolari. 

Innanzitutto la testa del giovane penitente, chino sull'inginocchiatoio, si trovava così vicina al Santo confessore, che era seduto sulla tradizionale sedia di paglia, da sfiorargli quasi la fronte.




In secondo luogo, lo studente era dotato di una corporatura che lo faceva rassomigliare ad un giocatore di rugby, quindi non dev'essere stata un'impresa facile, per Padre Pio, assestargli quei due sonori ceffoni, considerando lo stato dolente delle mani segnate da stigmate.

Possiamo dedurre, con una punta di ironia, che Padre Pio sebbene "angelico" fosse anche un po' manesco e che l'uso delle mani "alla don Camillo" probabilmente gli procurava anche delle fitte acutissime. (Ma come diceva Trilussa: "Quanno ce vò, ce vò..."; ndr).

Traduzione, relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it

Fonte: myriamir.wordpress.com

e dal libro di Alessandro Pronzato  "Padre Pio - Mistero glorioso". 

mercoledì 20 settembre 2017

Ecco i reiterati Avvisi che giungono dal Cielo!




Sebirblu, 18 settembre 2017

Robert Brasseur è un quebecchese (del Québec in Canada) che riceve locuzioni dal 1981, il cui tema centrale è stato a lui trasmesso dalla Vergine Maria sin dall'inizio:

"Questi messaggi saranno un conforto e un balsamo per coloro che li leggeranno."

Ed è per tale valida ragione che ne ho tradotto alcuni, a mio avviso, i più significativi dell'anno in corso. So che diversi lettori li apprezzeranno e ne faranno tesoro...

Ma esulando un attimo dal tema presente, colgo l'occasione per chiedere a tutti, con rinnovato e vigoroso appello, di pubblicare e diffondere il più possibile nei social network due dei miei ultimi post che toccano da vicino la drammatica situazione umana nella quale si trovano molte persone, affinché prendano coscienza della realtà vera, e riescano ad uscire dal tunnel tenebroso che hanno imboccato.

È un DOVERE cercare di aiutare i nostri simili nella sofferenza e nei gorghi nei quali sono caduti! Allora FACCIAMOLO! D'altra parte, non ho mai chiesto nulla in modo così accorato, e vorrei che ciò venisse preso in considerazione per il bene di tutti. Qui di seguito i link:





Ma tornando a noi, ecco i messaggi di Robert Brasseur:

Venerdì, 17 febbraio 2017

"Figlio Mio, molti dei Miei consacrati non credono più alla Mia Presenza Reale nella Santa Eucaristia... (Ora le cose stanno precipitando, ved. QUI e QUI; ndt).

In tantissimi non rispettano più le direttive di base, così come i riti Sacri di un Sacerdote... Oggi si tende a gettare Me nella spazzatura per dare spazio alla Chiesa moderna.

È arrivato il tempo in cui si deve pregare più che mai per ricevere la Luce dello Spirito Santo (la Nuova Pentecoste o Avvertimento; cfr. QUI; ndt).

Cari figli, se voi non pregate, o se lo compite con poca fede, non potrete distinguere il Vero. Sarete nella confusione perché vi presenteranno delle menzogne spacciate per Verità.

Pregate, dunque, per ricevere le grazie e la Luce. L'Oscurità si sta facendo sempre più densa; non allontanatevi soprattutto dai Miei insegnamenti.

PREGATE SOPRATTUTTO PER I VOSTRI PRETI!

Essi verranno indotti ad affievolire il loro sacro compito che è quello di guidare i Miei figli alla Salvezza dell'Anima; Salvezza che è stata loro donata per l'intensità delle Mie Sofferenze nel momento della Passione.

Il Cammino che sono venuto a tracciare su questa vostra Terra NON PUÒ ESSERE CAMBIATO! Le Mie Leggi permangono e non mutano.

Dovrete battervi per rischiarare i vostri fratelli e sorelle che sono nel Buio, ma Io sarò Presente per illuminare coloro che si uniranno nel Mio Nome.

Non dimenticate che i Dieci Comandamenti non cambieranno mai! Dovrete anche difenderli!

Figlio Mio, grazie del tuo ascolto.

Il tuo Gesù nel Padre."


Simon Dewey

Venerdì 17 marzo 2017

"Caro figliolo, sono Maria tua Madre.

Numerosi tra i Miei figli non realizzano la gravità delle offese arrecate a Dio... I loro comportamenti sbagliati superano di molto la pazienza del Padre!

Presto voi sarete sollevati ("rapiti", come dice san Paolo QUI al par. 5; ndt) affinché l'Altissimo purifichi questa Terra.

Chiedo a ciascuno di voi di pregare con intensità e di non lasciarsi prendere dallo sconforto. La purificazione è già iniziata nel cuore dei Miei figli.

Attraverserete dei periodi difficili ma Io, Maria, verrò in soccorso delle famiglie che saranno unite nella preghiera.

Non indietreggiate davanti all'Avversario, ma combattetelo con la forza dello Spirito unito al Cielo, e non rimandate a domani quello che potete fare OGGI per consolare Mio Figlio Gesù da tutti gli oltraggi che ancora Gli vengono inflitti.

PREGATE PER OTTENERE LA GRAZIA NEL MOMENTO PRESENTE!

Tenete sempre una candela benedetta nelle vostre case, in modo che quando il tempo «FINALE» della catarsi giungerà, voi sarete uniti nella Luce, sia nel vostro cuore come nel vostro ambiente.

Pregate per coloro che soffriranno e che non potranno trovare rifugio perché saranno scossi dalla Mano del Padre che sarà inflessibile con coloro che l'avranno rigettato.

Caro figliolo, prevengo tutti affinché si convertano.

IL TEMPO DELLA MISERICORDIA SI È CONCLUSO!

Ti amo e ti benedico con coloro che sono uniti attraverso la preghiera.

Tua Madre dal Cielo."




Venerdì 21 aprile 2017

"Figlio Mio, non disperare se l'ora attuale riserva un periodo di espiazione per molti Miei figli.

Il Padre vi prepara per la Terra Nuova. Presto voi sarete "rapiti" sulle nuvole (cfr. anche QUI e QUI; ndt) e tutto si svolgerà in un batter di ciglia; non avrete alcuna coscienza della transizione.

Il vostro corpo sarà mutato e non sarà più il medesimo. Sarà una trasformazione radicale.

L'Altissimo sta per concedervi questo cambiamento affinché possiate gustare una "piccola frazione" della Nuova Terra, che sarà soltanto una parte infinitesimale del Paradiso.

ASSAPORERETE SOLTANTO L'AMORE E TUTTO NON SARÀ CHE AMORE!

Per chi sarà rimasto fedele, ogni cosa accadrà nell'armonia, ma per quelli che non avranno confidato nel divino Genitore ci sarà sofferenza. Il cammino si scinderà tra buoni e reprobi.

Questo ti spieghi quanto sia importante pregare per i tuoi fratelli e sorelle. Sia sempre il tuo cuore colmo d'Amore e di lodi. Benedetti coloro che incontri, affinché la Grazia di Dio li tocchi nel profondo di loro stessi.

Figlio Mio, ti benedico. Sii coraggioso nel combattimento. La tua perseveranza è fondamentale. Ti amo.

Maria, la tua Mamma."


"... l'uno sarà preso e l'altro lasciato..." (Lc. 17, 30-37)

Sabato 27 maggio 2017

"Caro figliolo, sono Maria, la Mamma che ti ama moltissimo.

Desidero ridirti tutto l'Amore che Noi abbiamo per tutti voi, e perciò ti chiedo di scrivere quanto il Mio Cuore Materno sia triste all'ultimo stadio!...

Al presente, siete sull'orlo dell'abisso figli Miei, e quello che si annuncia non sarà di tutto riposo. Voi avrete presto bisogno della Luce dello Spirito Santo e attraverso di essa verrete illuminati sugli accadimenti che si svolgeranno durante l'anno in corso.

Tutto sta preparandosi per uno scontro spietato tra le forze del Bene e quelle del Male. Non siate dunque sorpresi dalle turbolenze che si produrranno in questo periodo.

NON MANCA CHE LA SCINTILLA PERCHÉ TUTTO SI SCATENI.

Ma voi che pregate, non allarmatevi; abbiate fiducia in Dio poiché Egli ha preparato la vostra sicurezza. Siate benevoli verso coloro che saranno sprovvisti di ogni bene materiale, e pronti a soccorrere chi sarà nella miseria.

Non preoccupatevi del domani! DONATE E DIO VI RICOLMERÀ! (Consiglio tutti di leggere QUI il post sulla Provvidenza Divina di Pietro Ubaldi; ndt).

Ci saranno persone che saranno sfornite: non siate ostili o indifferenti verso di esse, ma guardatele con grande amore e pazienza, pregando per loro, e tutto vi sarà dato in sovrappiù (Mt. 6,33). È arrivato il tempo in cui ogni cosa scritta deve compiersi.

Voi assisterete a tutti questi eventi. Vi resta soltanto pochissimo tempo per prepararvi al «GRANDE DILUVIO DI FUOCO».

Sarete testimoni, ma sarete protetti. In tanti saranno nella sofferenza e numerosi periranno, ma per ciascuna vostra preghiera troverete il conforto di cui avrete bisogno e la forza di perseverare fino al «SOLLEVAMENTO» (come suddetto; ndt).

Figliolo, ti benedico insieme a tutti gli altri Miei figli che sono uniti nella preghiera.

Maria, tua Madre."




Giovedì, 8 giugno 2017

"Caro figlio, sono la tua Mamma del Cielo.

È giunto il periodo in cui ogni cosa deve compiersi. Vi trovate negli ultimi mesi in cui tutto sta per realizzarsi.

La Luce dello Spirito di Verità è in procinto di scendere su ciascuno di voi per PURIFICARVI al Fuoco dell'Amore.

Per  quelli  che  sono  in stato di grazia,  l'«Evento» si compirà  in un attimo  ineffabile di gioia; ma coloro che non saranno pronti, percepiranno l'intensità del lavacro e l'angoscia sarà compatibile alla gravità delle loro colpe.

VOI SARETE TUTTI TESTIMONI, NESSUNO ESCLUSO, DI QUESTA CATARSI.

In molti non potranno sopportare la trasformazione intima, e non saranno in grado di oltrepassare il limite che li condurrebbe ad un mondo migliore.

In seguito, l'intensità del Male sarà ridotta al suo più basso livello... Ma, ahimè, per tanti non sarà che una «visione» ingannevole e resteranno nei loro peccati, cosa che li condurrà in un istante alla morte d'anima.

Nessuno potrà schivare la "Collera" del Padre fra coloro che avranno RIFIUTATO il Fuoco del Suo Amore.

Caro piccolo, benedico Te, insieme a quanti sono vicini nella preghiera.

Mamma Maria."




Venerdi 18 agosto 2017

"Figlio Mio, sono tua Madre che ti ama tanto.

Caro figliolo, è venuto il tempo in cui tutto deve svolgersi. Gli eventi stanno precipitando assai rapidamente e voi sarete testimoni di intense mutazioni.

Il cuore dei Miei figli sarà trasformato dalla Potenza dello Spirito Santo. Vi trovate all'alba di questi cambiamenti.

Perseverate nella preghiera, affinché Io possa il più possibile toccare i cuori per alleggerire le sofferenze quando la Possanza dello Spirito di Verità si riverserà su di essi onde mostrare a tutti lo stato della propria Anima.

I giorni che vivete sono bui, ma l'Eterno Padre è in procinto di purificare la Terra perché possa riappropriarsi dell'Amore e della Magnificenza celeste. Allora, il Cielo e la Terra saranno di nuovo Uno.

Preparate il vostro cuore ad unirsi al Mio e a Quello di Mio Figlio e tutto si svolgerà nell'armonia.

Sarete portati in salvo (come suddetto; ndt), mentre Dio procederà con i mutamenti annunciati.

VOI SIETE ORA ARRIVATI A QUESTO TEMPO!

Ti benedico figlio Mio.

Tua Mamma Maria."




Sabato 16 settembre 2017

"Figlio Mio, Io sono Colui che ti ha creato! Sono Colui che ti guida e che guida ciascuno dei Suoi figli.

Purtroppo, molti non Mi conoscono, perché nessuno ha parlato loro dell'Amore che ho per essi...

Ora desidero che tutti i Miei figli ‒ senza eccezione! ‒ possano ricevere tale Amore, ed è tramite la Potenza dello Spirito Santo che il Mio Cuore di Padre sta per riversarlo su ciascuno di essi.

In diversi rigetteranno questo «DONO» ma tantissimi, accettandolo, saranno mutati e Mi riconosceranno come loro Padre e Creatore.

Tutti saranno testimoni del prodigio che compirò. Siete prossimi a sperimentare la Mia Potenza e l'Amore che ho per ognuno di voi.

Vedrete scorrere sotto i vostri occhi l'intera vostra vita con ciò che avete fatto di male ed ogni omissione di soccorso che avete trascurato di compiere.

Trasmetterò una grazia speciale a coloro che Mi accetteranno ed IO, loro Padre, sarò lì presente a consolarli.

Auspico che tutti accettino questo Mio «DONO». Preparatevi per tale immensa trasformazione!

VOI SIETE SUL PUNTO DI VIVERE CIÒ CHE IO,
VOSTRO PADRE, 
STO PER COMPIERE NEL PIÙ PROFONDO DEL VOSTRO ESSERE.

Figlio Mio, grazie del tuo ascolto.

Il tuo Creatore e Padre dal Cielo."




Traduzione, adattamento e cura: Sebirblu.blogspot.it