mercoledì 6 settembre 2017

SOLO L'IGNORANZA SPAVENTOSA SCEGLIE L'EUTANASIA!


Tomasz Alen Kopera

Sebirblu, 6 settembre 2017

Caro Angelo,

ti scrivo dal momento che tutti noi siamo Angeli da tempi immemorabili. Da quando, cioè il Divino Genitore, l'Eterno, ha deciso di partorire miriadi e miriadi di Scintille aventi le Sue stesse prerogative: POTENZA, SAPIENZA, AMORE.

La gravissima dimenticanza di questo fatto straordinario, conseguenza della "Caduta" alla quale sono incorsi tutti gli Spiriti ribelli che hanno voluto trattenere per sé le energie che avrebbero dovuto emanare (cfr. QUI, QUI e QUI), ha condotto l'umanità sotto l'influsso maligno che sin dal principio ha capitanato la "rivolta".

L'oblio, sicuramente provvidenziale per non abbandonarsi alla disperazione del tragico atto compiuto (al quale se ne sono aggiunti innumerevoli altri), è dovuto all'adombramento della Luce di ogni singola Essenza che l'ha racchiusa in una sorta di bozzolo impenetrabile.

Non a caso parlo di bozzolo, in quanto ad evoluzione avvenuta, la larva che esso contiene si trasformerà in farfalla pronta a spiccare il volo.

Col passare del tempo e dei millenni, l'Oscurità si è talmente impadronita degli Esseri, facendoli schiavi dei sensi e delle chimere materiali, tanto da convincerli che dopo la morte vi sia soltanto il vuoto assoluto.

Ed è proprio questo il punto! Domina il pensiero, radicatosi come una metastasi che, nel caso la "qualità" della vita non risponda più ai canoni prescritti dal senso comune, il cui campo sia stato invaso dalla sofferenza, dalla malattia o dal disagio psichico, sia un bene rinunciarvi per non soffrire più.

Ma il dolore NON È MAI INUTILE, ed è sempre commisurato alla capacità singola di sopportazione, forgiando l'individuo nel suo cammino evolutivo che in esso subisce l'effetto di cause lontane.

È un pagamento di "debiti" pregressi, fatti in opposizione all'Ordine divino che, per Legge di Causa ed Effetto, ritornano su chi li ha contratti come un boomerang più o meno violento a seconda della spinta iniziale ricevuta.




E per chi dovesse obbiettare presentando come ingiusta la sofferenza dei bambini in quanto "innocenti", cosa a cui nemmeno Bergoglio sa dare risposta (ved. QUI), né tanto meno la Chiesa con la sua cieca insistenza di attribuire ai capostipiti – Adamo ed Eva – i triboli dell'intera umanità (ved. QUI), consiglio di leggere in questi post il vero motivo:


È veramente allarmante constatare quanto l'ignoranza, non supportata da una seria ricerca ed inasprita sempre più da angosce e patimenti, senza ricercarne mai la causa, possa abbattere tutte le barriere etiche che un'anima possiede!

Ma non si riconosce che tutto ciò è diabolico e che dietro il desiderio di "farla finita" agisce una forza subdola, devastante e distruttiva che non desiste mai, pur di maledire Colui che ha dato Origine a tutta la Creazione?

Sì, perché la vera minaccia nel raggirare gli uomini attirandoli crudelmente, e "sghignazzando" alle loro spalle per l'inganno riuscito, è solo quella di Lucifero e dei suoi accoliti che ora hanno invaso drammaticamente il mondo grazie all'indifferenza verso Dio e alla fede ridotta ad un lumicino insignificante.

L'Essere umano si è così tanto indebolito nello Spirito, che non ha più alimentato, preoccupandosi soltanto degli affari mondani, che i suoi "anticorpi" sostanziali non sono più in grado di difenderlo dagli attacchi diabolici in continuo aumento.

E in particolare, per quanto riguarda l'eutanasia o suicidio assistito, come rimarranno coloro che, cadendo nel tranello, si ritroveranno fuori dal corpo ormai esanime (senza anima, appunto) trovandosi più vivi che mai e destinati a sofferenze molto più pesanti ed atroci dalle quali volevano scappare?

Andranno direttamente nei piani abissali dove, come dice la Scrittura, saranno nel pianto e nello stridor di denti... (ved. QUI) finché non capiranno l'impossibilità di sfidare impunemente le Leggi di Dio.

Nel mondo subumano, il dolore è sconfitta senza pietà, l'essere soffre nella tenebra, pieno d'ira in uno stato di miseria assoluta, senza luminosità spirituali compensatrici. Tale è il dolore di chi è immoto nella dimensione o "biotesi" del "Letargo"... cieco, senza speranza alcuna.




E l'uomo, con la "dolce morte" come ipocritamente viene chiamata dalla stoltizia umana, è libero di procedere verso questo inferno se non vuole accettare la fatica del suo riscatto evolutivo attraverso il dolore che lui stesso ha richiamato.

Per avviarsi alla soluzione del problema è necessario il perfezionamento morale; è necessario salire con Cristo sulla croce e rifare sulle basi dell'amore il percorso individuale e collettivo; è necessario saper ritrovare nel dolore una forza amica di cui si comprendono cause e funzione e che si utilizza per ascendere a più alti livelli.

Ma la scienza, superbamente serva del maligno, continua ad agevolare gli uomini, freddamente, sulla possibilità immediata di un "sollievo" ultimo, muovendo guerra al dolore anche a costo di qualsiasi prostituzione morale.

La miope mentalità moderna si limita al gioco della pronta difesa dalla sofferenza, eliminandola  persino al prezzo di annientare la vita.  Povera scienza,  muta di fronte ai problemi sostanziali, ma colpevole di trascinare in un pozzo senza fondo gli inconsapevoli  che  in  essa  credono  e  si affidano!

E ognuno, in mezzo a tanto progresso, va nascondendo il fardello di pene segrete illudendosi di potersene liberare, magari imprecando per l'assenza di leggi pro-eutanasia, e indotto a pianificare un "bel viaggetto" oltre confine per porre fine al suo incubo.

È necessario, quindi, non concepire il dolore come un male dovuto al caso, ma come una forma di giustizia, una funzione equilibratrice che insegna all'uomo, pur rispettandone la libertà, le vere vie dell'esistenza e lo "costringe", facendolo ripiegare su sé stesso, a ricercare l'unico cammino possibile per la sua crescita interiore.

Ma non è così semplice... l'umanità d'oggi non ha ricevuto le basi, purtroppo, da coloro che erano preposti a dargliele: famiglia, stato e chiesa, perché anch'essi ottenebrati (e quest'ultima, ora più che mai) dal materialismo dirompente in cui impera ancora il "mors tua, vita mea".

Che fare allora? L'essere umano deve sapere che al suo interno possiede delle risorse formidabili perché di origine divina, dunque può, mettendo in espansione sé stesso e facendo leva proprio sul dolore, chiedere umilmente a Dio, non solo una maggiore forza di sopportazione, ma un profondo aiuto per comprenderne le cause remote esorcizzandolo e sublimandolo.




Si accorgerà allora di quanto la croce, se saputa portare, sia potente e definitiva per condurlo fuori dalla palude e scoprirà pure, sorprendentemente, di avere delle energie in sopravanzo da donare a chi sta peggio di lui.

Questa è la via da intraprendere! Questa è la via dei coraggiosi che non intendono porgere ascolto alle sirene ingannatrici che li accompagnano, "dolcemente però", all'annientamento spirituale.

Post Scriptum

Per saperne di più sull'Aldilà e sulla vita dello Spirito, QUI c'è un libro eccezionale quanto introvabile di Gino Trespioli, messo a disposizione dei lettori, che consiglio vivamente di leggere e consultare.

Per quanto riguarda invece questo articolo, ne è gradita un'ampia diffusione perché l'incremento delle richieste sul "suicidio assistitoè diventato davvero preoccupante (cfr. QUI). Grazie della collaborazione.


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