mercoledì 28 dicembre 2016

XI secolo: un Rabbino predice la Fine per il 2017!


Alfred Lakos

Innanzitutto è necessario tener presente che il Messia atteso dagli Ebrei sarebbe ormai "dietro l'angolo" per la maggioranza della popolazione israelita (e d'altra parte anche molti cristiani pensano che il Ritorno del Cristo sia imminente; ndt).

Un Rabbī nato nel 1140 d.C. predisse la Fine dei Tempi nel 2017!

Judah ben Samuel fu un leggendario rabbino tedesco del dodicesimo secolo d.C. (1140-1217) che lasciò ai posteri diverse profezie sorprendenti e specifiche sul futuro di Israele e di Gerusalemme, puntualmente realizzatesi.

Conosciuto pure con il nome di Judah he-Hassid (Juda il Pio), questo personaggio visse e lavorò a Regensburg (Ratisbona) fino ai primi anni del 1200 e fu l'autore di numerosi libri in lingua teutonica.

Ludwig Schneider, fondatore della rivista "Israel Today", ha tradotto alcune delle sue opere nel corso degli ultimi anni, compreso "Il Libro del Devoto – Sefer Hassidim" e il "Libro dei calcoli – Sefer Gematriyot".

Dopo le crociate cristiane in Terra Santa, tra l'XI e il XIII secolo, si sviluppò una corrispondenza regolare tra gli Ebrei di quei luoghi e i Cristiani d'occidente. Così, ad esempio, i rabbini di Worms e di Regensburg, in Germania, erano a conoscenza che gli Ayyubiti di Saladino comandavano in Palestina dal 1187 d.C.

A quell'epoca, Judah ben Samuel pubblicò i risultati dei suoi calcoli biblici (Gematria) e le sue osservazioni astrologiche riassumendole come segue:

"Quando gli Ottomani, i Turchi – che erano già una potenza da non sottovalutare sul Bosforo a quel tempo – conquisteranno Gerusalemme, vi regneranno per otto giubilei. In seguito, la stessa Gerusalemme diverrà terra interdetta nel corso del nono, poi la città sarà di nuovo dominata dalla Nazione ebraica, che darà inizio al tempo messianico finale."

Un giubileo è un arco cronologico di 50 anni – dice il Levitico al par. 25, 8-13. È il cinquantesimo anno dopo il sette volte sette, periodo in cui ogni persona deve riprendere possesso della propria Terra.

I calcoli di Judah ben Samuel erano puramente teorici ai suoi giorni; non v'era assolutamente alcun segno del loro compimento. Era impossibile prevederne l'esito, visto che la prima delle sue predizioni si sarebbe dovuta realizzare 300 anni dopo il suo trapasso.

Ai Mamelucchi, che avevano regnato su Gerusalemme dal 1250 d.C., succedettero i Turchi-Ottomani che conquistarono il territorio nel 1517 e lo mantennero per 400 anni, corrispondenti appunto (50 x 8 = 400) ad otto giubilei, fino al 1917.


Francisco Goya - La Carica dei Mamelucchi alla Porta del Sole 

In quell'anno, con una precisione profetica impressionante, i Britannici, forti del mandato internazionale ricevuto, rovesciarono l'egemonia turca e in virtù di tale diritto la Terra Santa divenne libera.

Anche dopo la Guerra di Indipendenza (dal 1948 al 1949), avvenuta tra la neonata Israele e le nazioni arabe attaccanti (Egitto, Siria, Libano, Irak e Transgiordania) ribellatesi alla nuova "presenza" nel loro territorio, Gerusalemme rimaneva ancora divisa da una striscia di terra che passava esattamente al centro della città, con la Giordania che deteneva il controllo della sua parte orientale ed Israele che controllava quella ad ovest.

Tale striscia era chiamata "terra di nessuno" sia dagli Ebrei che dai Giordani. Chiunque vi si fosse introdotto sarebbe stato fucilato.

E così rimase fino al 1967 (precisamente a 50 anni dal 1917, come compimento del nono giubileo) allorché, nella famosa "Guerra dei Sei Giorni", Israele si appropriò della Cisgiordania, e l'intera Gerusalemme venne conquistata dall'esercito israeliano per ritornare ad essere, ancora una volta totalmente ebraica.

Da allora, secondo Judah ben Samuel, sarebbero cominciati i tempi messianici, vale a dire il decimo ed ultimo giubileo.

Diversi ricercatori e studiosi si sono occupati degli scritti di questo rabbino per cercare di comprendere come poteva aver raggiunto queste conclusioni, ma senza risultati. (Non ne riporto l'elenco per non tediare chi legge, ma lo si può trovare nel testo d'origine; ndt).

Il segreto con cui Judah "il Pio" ha potuto arrivare a predizioni così precise, almeno a guardare dai calcoli reali, sta nel fatto di aver dedicato la propria vita all'Altissimo.

I suoi discepoli, come il Rabbino Isaac ben Moshe (Vienna), il Rabbino Baruch ben Samuel (Magonza) e il Rabbino Simcha (Spira), riportano che Judah ben Samuel era un modello di astinenza e di abnegazione, pervaso dall'ardente desiderio della venuta del Messia.

Egli veniva spesso chiamato "Luce di Israele", tanto che persino i vescovi andavano a chiedergli consiglio. Se qualcuno gli domandava da dove provenisse la sua saggezza, lui rispondeva:

«Il profeta Elia, precursore del Messia, mi apparve e mi rivelò molte cose dicendomi che la condizione preliminare della preghiera è di essere alimentata dall'entusiasmo e dalla gioia verso la Grandezza e la Santità di Dio».



"Elia rapito su un carro di Fuoco davanti 
ad Eliseo–  di Giuseppe Angeli  (Venezia, 1712-1798)

Conclusione di Sebirblu

Ecco la sintesi delle sorprendenti profezie di questo rabbino, come da schema successivo.

Nell'anno 1217 d.C., egli vaticinò che i Turchi-Ottomani avrebbero regnato su Gerusalemme per 400 anni (8 giubilei); lo annunciò addirittura tre secoli prima, dal momento che tale occupazione ebbe inizio nel 1517.

Compiutosi questo tempo con un'esattezza che ha del miracoloso, nel 1917 il generale George Allenby, al comando delle forze militari alleate, entrò nella Città Santa "a piedi", come segno di rispetto alla sacralità del luogo.




Durante i 50 anni successivi (nono giubileo), benché gli Ebrei decimati dall'olocausto della seconda guerra mondiale avessero preso possesso della loro antica Terra, in quel momento "di nessuno", come la chiamò il rabbino, fondando lo Stato di Israele nel 1948, le profezie di Judah ben Samuel si compirono in pieno.

Infatti, nel 1967, all'inizio del decimo giubileo, gli Israeliti, di nuovo provocati dagli Arabi, si impadronirono di Gerusalemme Est e di molti dei loro territori, ampliando considerevolmente la Nazione che si ricompose dopo la storica invasione romana del 70 d.C.

Il 2017, dunque, segnerà il termine dell'ultimo cinquantennio profetizzato con l'avvento dell'Era messianica e il nuovo millennio di Pace annunciato dall'Apocalisse di Giovanni.



La sigla E.V. sta per Era Volgare.

A questo proposito invito i Lettori ad "unire i puntini" andando a confrontare quello che ho scritto QUI, QUI e QUI con le strane "coincidenze" astrologiche e gli eventi dell'anno alle porte.

Come si vede, è innegabile che il mosaico formantesi davanti agli occhi dei ricercatori si faccia sempre più interessante, sapendo leggere però ed interpretare nel modo giusto anche le Scritture.

Certo è che Judah "il Pio", santo lo era davvero, se ha potuto ben 800 anni prima della sua dipartita, lasciarci in eredità calcoli così precisi sulla fine dei tempi.

Traduzione, adattamento e cura di Sebirblu.blogspot.it


giovedì 15 dicembre 2016

Richiesta a Putin/Trump l'Edificazione del Tempio!



Distruzione 
di Gerusalemme e del Tempio di Erode nel 70 d.C.
di Wilhelm von Kaulbach (1804-1874)

Sebirblu, 15 dicembre 2016

Prima di proporre l'articolo centrale di questo post, proveniente da un sito israeliano il cui argomento riguarda la millenaria aspirazione del "popolo eletto" a ricostruire il Terzo Tempio sul Monte Moriah a Gerusalemme (cfr. QUI), espongo dei brevi estratti  da  altre  fonti  per  completare  il  quadro  generale.

"Sono trascorsi oltre duemila anni, ma il Monte del Tempio è rimasto fonte di grandi tensioni geopolitiche e religiose. Il Santuario ebraico non esiste più e al suo posto, quattordici secoli fa, i Musulmani ne edificarono altri due, trasformando l'intera Spianata nel terzo luogo santo dell'Islam. 

Nel 1948 gli Ebrei fondarono un loro nuovo Stato in Palestina. Nel giugno 1967 si impadronirono della Cisgiordania (la famosa guerra dei 6 giorni, QUI; ndr). Come al tempo dei Romani, divennero maggioranza nella Terra di Israele.

La differenza è che adesso sono loro ad occupare i territori di un altro popolo, l'area rimanente di quello spazio, che nel novembre 1947 l'Onu aveva assegnato ai Palestinesi, e  la  zona  Est  di  Gerusalemme  destinata  ad essere  internazionalizzata.

Il fatto che si tratti delle bibliche regioni di Giudea e Samaria e della parte di Città Santa comprendente i Santuari più noti delle tre religioni monoteiste contribuisce a rendere estremamente difficile la soluzione del conflitto israelo-palestinese.

Con lungimiranza politica, subito dopo aver conquistato Gerusalemme, Israele decise di lasciare il Monte del Tempio ai Musulmani. Si riservò però il controllo degli accessi al luogo e il diritto di schierarvi proprie forze di polizia per garantire l'ordine pubblico e l'ingresso a Cristiani ed Ebrei.

Da quel momento – e in particolare dopo l'inizio della prima Intifada (cfr. QUI, ma soprattutto nella seconda, in seguito alla disastrosa "incursione" di Ariel Sharon nella Spianata, con un'enorme schiera di soldati, il 28 settembre 2000; ndr), l'area è diventata teatro di gravi scontri.



Lanciatori di pietre (Intifada) davanti alla Cupola della Roccia

Recentemente (cioè verso la fine del 2015; ndr) la battaglia per il suo possesso è entrata in una nuova fase. Sono infatti cresciuti esponenzialmente i gruppi ebraici nazional-religiosi che domandano di potervi esercitare il diritto di culto ascendendo sempre più numerosi nel luogo sacro, come primo passo per l'edificazione del Terzo Tempio.

Nell'ultimo anno, le crescenti tensioni relative al sito conteso hanno grandemente contribuito a provocare l'inedito fenomeno della sollevazione araba a Gerusalemme Est. Tra l'agosto e il novembre 2014, in città sono morte ventiquattro persone, equamente divise tra civili ebrei e attentatori o manifestanti palestinesi.

Placatisi a partire dal dicembre 2014, i violenti scontri sulla Spianata sono ripresi nel corso dell'estate 2015, in occasione delle celebrazioni di Tisha Be'Av (26 luglio) e Rosh Hashanah (13-15 settembre) e quelle di inizio autunno dello Yom Kippur e di Sukkot. (QUI, il significato delle festività ebraiche; ndr).

Per dar modo agli estremisti ebrei di esercitare il diritto di entrata, la polizia ha dovuto impiegare la forza, penetrando talvolta all'interno della Moschea al-Aqṣā.

Quel luogo di preghiera è infatti regolarmente usato come fortino dal quale giovani arabi incappucciati lanciano attacchi a suon di bombe molotov, pietre ed altri oggetti contundenti verso gli Ebrei nazional-religiosi e le forze dell'ordine che cercano di proteggerli.

I Palestinesi considerano queste visite come il preludio di una reale presa di possesso dell'area da parte d'Israele, seguito dalla sua spartizione tra i fedeli delle due religioni, se non della sua trasformazione in un luogo esclusivamente ebraico."

Tratto da "limesonline.com"



Gerusalemme: la Spianata delle Moschee e il Muro del Pianto nella parte occidentale.

A questo punto, come viene anche citato nell'articolo principale, il 13 ottobre scorso  «L'Unesco ‒ l'agenzia  Onu  per  la  Cultura ‒ ha  approvato  una  risoluzione  che nega l'evidenza  dei  legami storici  di  Ebrei  e  Cristiani con  i  luoghi  santi  della Città Vecchia  di  Gerusalemme,  menzionandoli  solamente  con  i  loro  nomi arabi, e condanna una presunta "escalation di aggressioni" ai luoghi santi islamici da parte di Israele, definita "potenza occupante".»

«Quale sarà il prossimo passo? – si è chiesto su Facebook il parlamentare israeliano Micki Levy (di Yesh Atid)Proclamare che i Cattolici non hanno alcun legame con il Vaticano e i Musulmani con la Kabaa della Mecca?»

E il primo ministro Benjamin Netanyahu gli ha fatto seguito dicendo:

«Il teatro dell'assurdo continua all'Unesco, che oggi ha ratificato la sua decisione più strampalata dicendo che il popolo d'Israele non ha alcun collegamento con il Monte del Tempio e il Muro Occidentale!

Evidentemente non hanno mai letto la Bibbia, ma vorrei consigliare ai membri delle Nazioni Unite di visitare l'Arco di Tito, a Roma, dove possono vedere ciò che i Romani portarono nell'Urbe dopo aver distrutto e saccheggiato il Monte del Tempio duemila anni fa.



L'Arco di Tito a Roma attestante la Caduta di Gerusalemme nel 70 d.C. 

Sulla struttura si può vedere scolpita la Menorah (candelabro) a sette bracci, che è il simbolo del Popolo ebraico ed oggi è l'emblema dello Stato. Sicuramente l'Unesco dirà che l'imperatore Tito fa parte della propaganda sionista...

Dichiarare che Israele non abbia alcun legame con il Monte del Tempio e il Muro Occidentale – ha continuato Netanyahu – è come asserire che la Cina non sia correlata alla Grande Muraglia, e che l'Egitto non abbia alcun nesso con le Piramidi.

Con questa insensata decisione l'Unesco cancella la poca legittimità che le restava. Sono convinto che la verità storica è più forte e prevarrà. Ed è appunto della verità che stiamo parlando oggi.»

Tratto da "Israele.net".

Mentre la signora Miri Regev, ministro israeliano della Cultura, ha commentato:

«Abbracciando la falsa narrazione palestinese, del tutto infondata rispetto ai dati della storia, l'Unesco si è coperta di ridicolo.»

Tratto da "Il Foglio.it".



Manifestazione organizzata da "Il Foglio" a Roma contro la sede dell'Unesco

Queste citazioni stanno ad indicare che il clima, sulle profonde divergenze che separano gli Ebrei dagli Islamici, riguardanti la Spianata delle Moschee (per i Musulmani) e il Monte del Tempio per gli Israeliti, è sempre più rovente.

Come sarà possibile, pertanto, che costoro appaghino l'antico e fervente desiderio di ricostruire il loro Terzo Tempio senza scatenare una guerra sanguinosa con l'Islam?

Dico questo perché, sebbene la suddetta risoluzione sia stata votata in ottobre, gli Ebrei ortodossi, che dal 1987 si preparano in grande stile alla riedificazione del loro Santuario avendo fondato addirittura un Istituto apposito (cfr.  QUIQUI e QUI), continuano imperterriti e sicuri a pensare che tutto ciò si attuerà secondo le Scritture.

Ed eccone la dimostrazione nell'articolo seguente:

Il Sinedrio ha domandato a Putin e a Trump l'adesione
per riedificare il Terzo Tempio di Gerusalemme




di Adam Berkowitz Eliyahu

"Così  parla  l'Eterno  al  Suo  unto,  a Ciro,  che  ha  preso  per  mano  la  sua  destra per atterrare le nazioni davanti a lui, e sciogliere le cinture ai fianchi dei re (disarmarli); per aprirgli le porte, in modo che nessuna gli rimanga chiusa". (Isaia 45, 1).

Il Nascente Sinedrio ha inoltrato domanda al presidente russo Vladimir Putin e al presidente americano eletto, Donald Trump, di unire le singole forze ed assolvere i rispettivi ruoli, biblicamente scritti, per la ricostruzione del Terzo Tempio ebraico a Gerusalemme.

Rabbi Hillel Weiss, portavoce del Sinedrio stesso, prendendo contatto con la nostra redazione ha riferito di aver invitato la nuova Istituzione giuridica ad inviare due lettere sia a Trump (che ha promesso di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele), sia a Putin, il quale ha manifestato il suo consenso ad edificare il Santuario.

Le  missive  offrono  la  possibilità  ai  due  premier  di  agire  come  moderni  "Ciro":  i re non ebrei che riconoscono l'importanza di Israele e del relativo "Luogo Sacro di preghiera".

Nel VI secolo a.C. infatti, Ciro il Grande, durante il primo anno come re di Persia, annunciò che Dio gli aveva chiesto di emettere un decreto immediato per la ricostruzione del Tempio di Gerusalemme.

"Così proclama Ciro, re di Persia: ‒ L'Eterno, il Dio dei cieli ‒ mi ha dato tutti i regni della Terra. Egli mi ha comandato di edificargli una Casa a Gerusalemme, che è in Giuda." (Esdra 1, 2).



"Ciro il Grande, re di Persia, con gli Israeliti" di Jean Fouquet

Il re dunque dotò gli Ebrei, che erano sottoposti al suo governo in Israele, di una considerevole somma onde innalzare il Tempio.

Per questo, il Sinedrio prevede di domandare ai due leader mondiali di mettere in atto l'antico decreto biblico per sostenere il Popolo ebraico nella sua sacra missione.

Sempre lo stesso rabbino Weiss ha spiegato che le elezioni statunitensi hanno contribuito  a  rendere  più  che  plausibile  l'eterno  sogno israelita:

"Siamo pronti a ricostruire la Casa di Dio. Le condizioni politiche di oggi, in cui i due più importanti leader del mondo avallano il diritto giudaico sulla città di Gerusalemme come intrinseca eredità spirituale, non hanno precedenti storici." ‒ ci ha detto l'uomo.

La lettera del Sinedrio, d'altronde, sottolinea che la vittoria a sorpresa di Trump è in gran parte dovuta al suo personale sostegno a Gerusalemme e alla promessa elettorale di spostare l'ambasciata americana da Tel Aviv a tale città, riconoscendola di fatto come capitale di Israele.



Donald J. Trump e Benjamin Netanyahu

Questa disposizione era già stata approvata dal Congresso nel 1995, ma da allora ha ricevuto il veto da ogni presidente americano. Il Sinedrio, perciò, invita Trump ad astenersi dal bloccarla dopo il suo insediamento.

Anche nella lettera inviata al leader russo, il nuovo Tribunale ha rammentato il suo legame con il Tempio.

Nel corso del suo terzo viaggio ufficiale a Gerusalemme nel 2012, Putin effettuò una visita a tarda notte al Kotel (Muro Occidentale). Quando arrivò al luogo santo, rimase in silenzio per alcuni minuti offrendo un'orazione personale; poi lesse dei Salmi da un libro di preghiere russo-ebraiche.

Uno spettatore israeliano gli rivolse la parola nella sua lingua: "Benvenuto, signor Presidente." Questi gli si avvicinò e l'altro gli descrisse l'importanza per loro del Monte Moriah e del Tempio.

Il Chadrei Charedim, un sito ortodosso di notizie ebraiche, riferì che in quel momento Putin replicò: "Questo è esattamente il motivo per cui sono venuto qui: pregare affinché il Santuario venga costruito di nuovo."




Dopo questo interessante scambio di parole, il Sinedrio inviò una lettera a Putin invitandolo a persistere nella preghiera.

Allora, il premier non rispose alla richiesta ebraica, ma adesso che il nuovo leader degli Stati Uniti si mostra come un potenziale alleato nel progetto, i Sinedristi ritengono sia arrivato il momento per il leader russo di assumere un ruolo più attivo nell'edificazione della "Struttura Sacra".

Oltre a tale richiesta, il Sinedrio chiede a Putin e a Trump di rinnovare la Società delle Nazioni risalente al 1920, ossia il "Trattato di San Remo", che ha permesso la creazione di uno Stato ebraico dividendo l'Impero ottomano.

Esso incorpora la "Dichiarazione Balfour", emessa dalla Gran Bretagna nel 1917, che le ha dato un riconoscimento ufficiale e il sostegno per la nuova Nazione.

Il presidente degli Stati Uniti, Calvin Coolidge, ratificò questo accordo nel 1925, rendendo così vincolante giuridicamente il riconoscimento di Israele per mezzo della legge americana.

Il Sinedrio ha precisato che ritiene imperativo ora, proprio nel momento in cui l'Autorità Palestinese tenta di riscrivere la storia del mondo con una campagna ostile alla Dichiarazione Balfour, rafforzare lo storico impegno americano verso lo Stato di Israele mediante un riaggiornamento del Concordato stesso.

Infine, il rabbino Weiss ha messo in risalto che sostenendo la domanda ebraica a favore di Gerusalemme ne beneficerebbero la Russia e l'America, così come il Pianeta intero:

"I due premier possono guidare le nazioni del mondo verso la pace globale tramite la costruzione del Tempio, fonte esso stesso di pace" ‒ ha spiegato. "Questo compenserà le vergognose delibere dell'Unesco che sono la causa maggiore di incremento al terrore e alla violenza".

Ecco il breve video del presidente Putin a Gerusalemme.




Traduzione adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it

mercoledì 7 dicembre 2016

Quando Cardinali e Vescovi rinnegano la loro Croce


Il Tradimento del Cristo di Giuseppe Cesari, detto Cavalier d'Arpino

Sebirblu, 7 dicembre 2016

Precedo l'articolo che segue con due parole che mi fluiscono dal cuore dopo aver letto due commenti sotto il mio ultimo post (QUI) riportato dal prestigioso sito "Apostati si diventa" (QUI) condotto da Sauro Brontolo, che stimo e ringrazio per l'ospitalità che ogni tanto mi accorda.

Scrivo questo, perché è giunta l'ora di svegliarsi davvero dal lungo sonno in cui è caduta la gente nel considerare la Religione (dal latino "religio", cioè "legare") come un "guscio" chiuso, dal quale se ci si azzarda ad uscire e sempre con l'aiuto di Dio al fine di conoscere ed entrare in un maggior discernimento, subito si è sottoposti al pubblico ludibrio e al "Dagli all'untore!"

Certo, questo sito rispecchia il mio pensiero libero, frutto di una ricerca continua e mai allontanatasi dalla Guida costante in cui ho confidato in tutta la mia vita: il Cristo Signore, che riconosco quale Unico Maestro in mezzo al marasma che ora più che mai, purtroppo, emerge dalla Chiesa Cattolica e dal suo Vicario.

Non si comprende che SOLO cercando dentro di noi e chiudendo le porte al mondo e al suo frastuono, come ha dimostrato Gesù nel deserto, si può raggiungere quella Luce dello Spirito, equiparato al "tesoro del campo" o alla "perla di grande valore"? (Mt 13, 44-46).

Ed è proprio la Sua Luce che mi autorizza ad "occuparmi delle cose del Padre" e a "mettere in guardia SPECIALMENTE i cattolici" dal GRANDE INGANNO a cui sono fatti segno senza che minimamente se ne rendano conto!

Come ci si permette di darmi dell'«oscuro personaggio» senza conoscere nulla di me? Di "consigliare" tutti sollecitamente, in modo ottuso e sommario, a "cestinare" e ad "ignorare" Sebirblu perché apporterebbe solo "confusione"?

"Guai a voi guide cieche, che filtrate il moscerino ed ingoiate il cammello!" (Mt. 23,24). Sì, perché la frase di Gesù rivolta agli scribi e ai farisei, si attaglia anche a colui che, sicuro, perché "cattolico", pensa di vederci chiaro solo per questo! (Cfr. QUI). 

Chi è illuminato dalla Luce Vera, la riconoscerà ovunque Essa si trovi!




Detto questo, ecco l'articolo di cui ho accennato sopra e che dimostra, ahimè, come i cosiddetti "Pastori Cristiani" siano caduti in basso cedendo alle richieste del culto islamico nel togliersi la Croce dal petto, in nome di un falso ecumenismo!

Non sanno forse costoro che il Cristo ha detto: "Chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'Io lo rinnegherò davanti al Padre Mio che è nei Cieli"? (Mt. 10, 33).

Qui sì, che è doveroso menzionare la "confusione", dietro cui Satana agisce!


Il card. Reinhard Marx e il vescovo luterano bavarese Heinrich Bedford-Strohm

Quando Cardinali e Vescovi rinnegano la loro Croce

Anche da piccoli gesti si nota l'apostasia che impera nella Gerarchia.
di Mauro Faverzani

Ci sono un cardinale cattolico, un vescovo evangelico ed uno sceicco musulmano... Sembra l'inizio di una barzelletta, invece la storiella che stiamo per raccontarvi non fa ridere, anche perché è purtroppo vera, per quanto paradossale. Sin dall'inizio.

Dal 16 al 22 ottobre si è svolto in Terra Santa un pellegrinaggio congiunto catto-protestante, per festeggiare il Giubileo della Misericordia da una parte ed il quinto centenario della Riforma luterana dall'altra.

La singolare delegazione, di cui han fatto parte 9 vescovi da una parte e dall'altra, è stata guidata dal presidente della Conferenza episcopale tedesca, il card. Reinhard Marx, e dal presidente del consiglio evangelico in Germania, il vescovo luterano bavarese Heinrich Bedford-Strohm. Tutto bene sino al loro arrivo, a Gerusalemme, al Monte del Tempio.

Qui la tradizione individua il luogo del sacrificio di Isacco; qui nel X secolo a.C. re Salomone fece erigere il famoso Tempio, distrutto e ricostruito dagli ebrei nel VI secolo a.C., ampliato da Erode, più volte ed in varie occasioni frequentato da Nostro Signore Gesù Cristo, infine distrutto dai Romani nel 70 d.C.




Qui, per i musulmani, Maometto sarebbe stato assunto in cielo proprio dalla roccia sita sulla cima, oggi all'interno della grande Cupola: per questo vi edificarono tutt'attorno le moschee ancora visibili. Per motivi diversi è dunque un luogo sacro per tutti. Ma c'è qualcuno che vuol farla da padrone.

Osserviamo la foto, che ritrae il card. Marx ed il vescovo luterano Bedford-Strohm davanti alla Cupola della Roccia. Con loro c'è lo sceicco Omar Awadallah Kiswani. E qui sembra di cimentarsi con la rubrica "Aguzzate la vista" de "La Settimana Enigmistica": cosa manca? Ebbene sì, manca la croce pettorale.




Non a caso. Le autorità musulmane hanno esplicitamente ordinato ai propri ospiti di levarsela, prima di metter piede lì dentro. Ed i catto-protestanti hanno prontamente obbedito, senza fiatare, né opporre alcuna resistenza.

Ben strano senso dell'accoglienza, quello islamico: cercare di metter a proprio agio chi faccia loro visita, pretendendo che si vergogni dei propri simboli più cari, quelli religiosi, e costringerlo a toglierseli.

Ma ancor più strana, anzi umiliante è la remissiva accondiscendenza con cui un cardinale e diversi vescovi hanno subito accolto l'«invito», pronti a metter tra parentesi il Segno per eccellenza della loro fede per una questione di «rispetto», come hanno spiegato.

Anzi, sarebbe parso loro addirittura sbagliato agire diversamente. Salvo poi sorbirsi, imperturbabilmente in silenzio, il fervorino di una storia davvero bislacca, quella propinata dalla guida musulmana, assolutamente pronta a negare che sul Monte del Tempio, nonostante il nome, vi sia mai stato alcun tempio ebraico, tanto meno quello di Salomone:

«Non v'è alcuna prova archeologica», ha assicurato, spiegando come la sola presenza di ebrei e cristiani in questo luogo sia semplicemente contro il volere di Dio. In realtà, la Storia dice l'esatto opposto: il Tempio ci fu, eccome e ben prima che l'Islam esistesse.




Ma per questo, nella faziosa lezioncina di storia, non c'era posto. Del resto, non sarà parso vero di vedere gli attenti interlocutori catto-protestanti ascoltare in silenzio e senza colpo ferire.

Michael Wolffsohn, editorialista di Bild, ha ricordato come negli ultimi anni i fedeli cristiani abbian potuto visitare il Monte del Tempio, senza che portar la Croce facesse problema. 

Non si capisce pertanto la novità, se non in un'ottica mediatica a favore di obiettivo: la foto, che ritrae il cardinale, il vescovo luterano e lo sceicco musulmano, parla amaramente da sola.

«Ci  sono  immagini,  di cui vien spontaneo verificare prima se si tratti di un falso», ha commentato in merito, comprensibilmente, l'editorialista di Der Spiegel, Jan Fleischhauer, sconcertato.

Perché il cardinale, i vescovi, tutti quanti hanno il dovere morale e spirituale di tener sempre presente come per quella Croce, che loro hanno prontamente messo tra parentesi, ci siano milioni di Cristiani che ogni giorno, in diverse aree geografiche del mondo, pagano la loro fede con la propria vita, senza però deflettere per un solo istante dalla testimonianza, nonostante le discriminazioni, le persecuzioni ed i massacri di cui sono vittime, spesso (ma non solo) proprio per mano islamica.

La storia del Cristianesimo è fatta, invece, proprio da questi martiri che, in ogni epoca, non rinunciano mai alla Croce, pronti per Essa a sacrificarsi contro il proprio interesse, contro i propri comodi e contro il proprio tornaconto.

Sono i nostri santi, coloro che hanno edificato la Chiesa col loro sangue e non certo con gli accomodanti tatticismi di chi, al timor di Dio, preferisce il timore e il "rispetto" umano. Con gente priva di spina dorsale non si andrebbe da nessuna parte...

Relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it


Fonte originaria: corrispondenzaromana.it

lunedì 5 dicembre 2016

ALLERTA! CON TRUMP, ORA IL MALE È SALITO SUL TRONO




Sebirblu, 5 dicembre 2016

La scoperta dell'articolo seguente, di Henry Makow, avvenuta dopo aver pubblicato le mie deduzioni personali sui "Tarocchi" apparsi sulla copertina dell'Economist 2017 (QUI), mi ha portato a tradurlo, poiché convalida a tutto campo le intuizioni avute, ma soprattutto aiuta a non "abbassare la guardia", crogiolandosi nella speranza di "scampato pericolo" per il mondo, con l'elezione di Donal Trump.

A questo proposito, ecco un breve messaggio della Vergine, ricevuto il 5 novembre 2016 (tre giorni prima della scelta presidenziale USA) da una famosa mistica tedesca il cui sito viene riportato anche in lingua italiana, QUI.

Il Male ora sta per prendere il Potere

"Figlia Mia. Cara bambina. I tempi sono difficili, ciò che vi ho detto si prepara, e con l'elezione americana verrà avviato qualcosa di nuovo, di demoniaco.

Rimanete vigili, perché Satana ora si appresta a salire sul trono. Tenete gli occhi aperti, perché i suoi gregari acquisiranno sempre maggiore potenza sull'intero pianeta.

Pregate, figlioli Miei, perché soltanto la preghiera ha il potere di bloccare i mali peggiori.

Pregate figli, perché la preghiera è la vostra protezione e la vostra arma nella battaglia di questi ultimi giorni che diventano sempre più allarmanti per tutti coloro che sono fedeli e devoti a Mio Figlio.

State all'erta perché il Maligno adesso assumerà il potere.

La vostra Mamma Celeste.
Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Redenzione.
Amen."




La Missione reale di Trump: Rendere di nuovo grande Israele

"Mentre veniamo distratti da questioni di politica interna, tutti gli impegni di Trump suggeriscono che siamo diretti in basso, da un ameno giardino ad un conflitto con l'Iran che ci porterà alla guerra mondiale."

Henry Makow, 30 novembre 2016

L'elezione di Trump annuncia un ritorno al risanamento generale, ma un'allarmante dissonanza cognitiva esiste ancora riguardo all'Iran e alla cosiddetta guerra al terrore.

Tutti i funzionari nominati da Trump sostengono la lotta contro «l'Islam militante» ed accusano l'Iran di "sponsorizzazione terroristica".

Ignorano totalmente il fatto che siano l'Arabia Saudita e il Qatar a finanziare l'ISIS, e non l'Iran, e che tale "Stato Islamico" sia stato addestrato, armato e sostenuto dal Mossad, dalla CIA e dall'Occidente.

Tutte le mire di Trump puntano ad un confronto con l'Iran orchestrato da Benjamin Netanyahu, e ciò potrebbe facilmente condurre alla terza guerra mondiale. Nel numero attuale del "The Atlantic", Uri Friedman scrive:

"Diversi dirigenti nominati dal Presidente eletto e destinati alla Sicurezza Nazionale hanno sostenuto che gli Stati Uniti sono in guerra con il "terrorismo islamico radicale" o "Islam fondamentalista", se non con qualcosa di ancor più vasto, come l'«Islamismo» fine a sé stesso.

Essi hanno descritto questa guerra come principio ideologico che preserva la civiltà occidentale, al pari delle lotte contro il nazismo e il comunismo. Lo scontro non si limita agli estremisti sunniti o ai radicali musulmani sciiti; Stato islamico e Repubblica  islamica  dell'Iran  sono  visti come  due  facce  della  stessa medaglia."

Mentre Trump è occupato a salvare posti di lavoro in Indiana, la Camera dei Rappresentanti chiede il "divieto di sorvolo" sulla Siria e il Senato programma di ripristinare le sanzioni contro l'Iran.

E allorché i Cabalisti planetari (Soros) sono responsabili di saturare l'Occidente di musulmani, gli ebrei sionisti (Mossad) attizzano il fuoco dell'islamofobia e organizzano attacchi terroristici. Possiamo aspettarcene una serie, provocati dall'ISIS, come quello di lunedi in Ohio, con la finalità di aumentare l'isteria di massa a favore dello scontro.

Tutto ciò fa parte della pianificazione a lungo termine degli Illuminati, perpetrata per innescare una "guerra di civiltà" tra Islam e Occidente, come profetizzato da Albert Pike riguardo alla Terza Guerra Mondiale.




Trump, finora, ha dimostrato d'essere poco più di un agente sionista. Ha fatto rapidamente marcia indietro sulla promessa fatta nel corso delle elezioni di mantenersi "imparziale" con i palestinesi, impegnandosi a spostare l'ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme.

Ha preteso che i musulmani si rallegrassero per il suo annuncio di fare chiarezza sull'11 settembre, quando tutti sanno che alcuni agenti israeliani del Mossad sono stati arrestati per questo.

Trump è colui che ha nominato Steve Bannon suo "consigliere strategico", il quale viene da "Breitbart.com" (ved. nota), sito fondato a Gerusalemme, gestito da ebrei, e senza alcun dubbio fronte del Mossad (allineato con la destra populista europea; ndt). Il lavoro di Bannon è di persuadere il popolo americano con l'inganno.

Trump, inoltre, ha designato Michael Flynn "Consulente alla Sicurezza Nazionale", che dopo il suo pensionamento, si è fatto notare per le posizioni estreme assunte contro gli islamici.

Nel mese di giugno è entrato nel consiglio di amministrazione del "ACT per l'America" che fa parte del "nucleo interno" dell'industria islamofobica USA: una rete nazionale di organizzazioni non governative di estrema destra con accesso a centinaia di milioni di dollari destinati a diffondere la paura e la disinformazione sulla fede islamica e i musulmani.

In un discorso pronunciato a nome di tale movimento, il 9 agosto ‒ in una chiesa di San Antonio in Texas ‒ Flynn ha riportato delle notizie tendenziose ed erronee sui musulmani, compreso il falso annuncio che essi vogliono imporre la "sharia" agli americani.

"Non vedo l'Islam come una religione. Piuttosto, la valuto come un'ideologia politica" ‒ ha detto al pubblico. "Ho studiato, ho guardato... e la vedo proprio come un'ideologia politica."

Gli altri incarichi conferiti da Trump si distinguono per la loro fedeltà ad Israele, non agli Stati Uniti. L'estratto seguente viene da Mondoweiss (sito indipendente di notizie pro-Palestina; ndt):

"Dopo il discorso tenuto da Netanyahu al Congresso del marzo 2015, Tom Price, il nuovo Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, nonché parlamentare della Georgia e membro del gruppo "alleati per Israele" alla Camera, ha approvato il pensiero critico del Premier israeliano sull'intenzione di Obama di accordarsi con l'Iran, dicendo:




«Nel momento in cui esistono serie preoccupazioni per il perseguimento di un'arma nucleare da parte dell'Iran, è mia speranza che il Parlamento, e soprattutto l'amministrazione Obama, ascoltino con attenzione il punto di vista del primo ministro Netanyahu.

Non possiamo chiudere un occhio o tentare di conciliarci con un Paese che destabilizzerebbe ancor più il Medio Oriente minacciando la sopravvivenza di Israele. Una tale situazione sarebbe profondamente pericolosa per il popolo americano,  per i nostri  interessi e quelli  dei  nostri  partner.»"

Riguardo, invece, a Nikki Haley, governatore-donna della Carolina del Sud che Trump ha scelto come ambasciatrice delle Nazioni Unite, ecco cosa riporta Haaretz (testata giornalistica israeliana, QUI; ndt):

"Sotto la sua direzione, la Carolina del Sud è diventata uno dei primi due stati ad adottare una legge che vieta il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele...

Nel mese di gennaio, la Haley ha difeso le obbiezioni di Benjamin Netanyahu sull'intesa con l'Iran del 2014 (cfr. QUI; ndt) nella risposta ufficiale del Partito Repubblicano alla relazione del presidente Obama all'ultimo «Stato dell'Unione».

Senza menzionare Israele per nome, ella ha dichiarato che se il GOP (il Partito Repubblicano; ndt) controllasse la Casa Bianca, "noi avremmo raggiunto accordi internazionali che si sarebbero celebrati in Israele e rigettati in Iran, e non il contrario."

E il genero (ebreo) di Trump (ricchissimo "figlio di papà"; ndt) Jared Kushner si è espresso così sul controverso Steve Bannon:


Jared Kushner con sua moglie Ivanka, figlia di Trump 

"Tutto quello che so di Steve è la mia esperienza di lavoro con lui. È un incredibile sionista ed ama Israele", ha dichiarato a Forbes (altra prestigiosa testata QUI; ndt).

Mentre, in rapporto al procuratore generale scelto ‒ senatore Jeff Sessions ‒ il "Jewish News Service" scrive:

"Lo scorso anno, la «Federazione Ebraica Mobile Area» ha presentato il senatore Jeff Sessions, con il suo primo premio "Yedid L'Yisrael" [amico di Israele], una scultura realizzata con un razzo di Hamas che era stato sparato contro lo Stato sionista.

La federazione ha applaudito la sua coerenza a votare sempre per gli ebrei e la sua difesa al «principio secondo cui è interesse nazionale degli Stati Uniti allearsi con Israele.» Le sessioni hanno ottenuto un apprezzamento pari a zero dall'Istituto arabo-americano."

(Proseguendo nelle citazioni; ndt), il "Times" di Israele (QUI) parla della scelta di Mike Pompeo per la CIA:

"Pompeo è un sostenitore credibile di Israele; lo scorso novembre, in visita al Paese, ha elogiato il primo ministro Netanyahu durante un incontro con lui.

E su twitter, il giorno 17 dello stesso mese, ha dichiarato: «Sono impaziente di annullare questo accordo disastroso con il paese più grande del mondo come sponsor del terrorismo». E ancora, l'anno scorso, aveva ammonito che tale patto con l'Iran «avrebbe abilitato un regime che ha l'intento di distruggere l'America.»

Ovviamente, questo pensiero è reciproco: i politici israeliani di destra asseriscono che l'elezione di Trump lascia intendere che non ci sarà mai uno Stato Palestinese, e che il popolo ebraico a Gerusalemme loda il cielo per questo presidente."

Conclusione

Ora, non c'è nulla che possa impedire agli Illuminati di distruggere la Cupola musulmana della Rocca e riedificare il Tempio ebraico sulla spianata del monte Moria (cfr. QUI e QUI), un atto che inaugura il regno dell'Anticristo.

Noi veniamo manipolati da un gruppo settario satanico il cui obiettivo è, secondo le parole del banchiere Otto Khan (cfr. QUI; ndt): "Purificare il concetto [di Dio] identificandolo con lo Stato di Israele, il quale è diventato il Messia di sé stesso... e l'avvento di quest'ultimo sarà facilitato dal trionfo finale della Nazione ebraica..."

I traditori interni hanno sempre cercato di inventarsi un nemico esterno. Gli americani non saranno mai liberi fintantoché non si renderanno conto che soltanto gli Illuminati Sionisti e i Massoni, non i musulmani, rappresentano il loro nemico vero.




Nota:

Cos'è Breitbart? Il sito della discordia. Con un nuovo ufficio di corrispondenza a Parigi, la longa manus di Donald Trump tende un braccio a Marine Le Pen. Breitbart, la "velina" dell'ultradestra che ha sostenuto la campagna del tycoon (magnate, grande imprenditore; ndt), aprirà avamposti in Europa dove sono imminenti le elezioni e dove l'ondata populista sta crescendo.

Il regista dell'operazione dal superattico della Trump Tower è Stephen Bannon, il Ceo di Breitbart (l'amministratore delegato; ndt) che lo stesso Presidente eletto ha nominato "senior counselor" e capo stratega della West Wing: segnale che l'abbraccio con l'ideologia nazionalista bianca e spesso razzista di cui Bannon con Breibart News si è fatto vettore, è tutt'altro che finito.

Estratto da: huffingtonpost.it 

Traduzione, adattamento e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte dell'articolo: henrymakow.com