Il G7 del 2014 in Olanda. Il Grande escluso è Putin. |
Sebirblu, 13 ottobre 2022
Ripubblico questo mio post risalente a più di otto anni fa (ossia al 4 giugno 2014), perché in molti purtroppo hanno la memoria corta o sono decisamente in malafede sugli eventi venutisi a creare con la tragica situazione che stiamo vivendo oggi.
Lo scritto arricchisce di dati le altre mie relazioni, partendo dalla più recente QUI e andando a ritroso QUI e QUI, ma soprattutto QUI e QUI perché riportano alla Russia e all'Ucraina, in modo particolare riferendosi al Terzo segreto di Fatima, di cui oggi ricorre il 105° anniversario del Miracolo del Sole.
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Un articolo del 2008 evocava già la
strategia del caos che si sarebbe dovuta applicare in Ucraina per
mezzo dell'amministrazione Obama.
Questa relazione compromettente
aggiunge una tessera in più al puzzle che evidenzia le mire della
Governance presidenziale per integrare l'Ucraina all'Unione Europea e
alla NATO e utilizzare la Crimea come base militare avanzata.
Ma quello che è particolarmente
interessante è la datazione, che risale al 26-12-2008.
In modo analogo, l'anno scorso Roland
Dumas riferì che l'azione in Siria era stata menzionata dagli inglesi
prima che le ostilità si verificassero in quel luogo e il rapporto seguente rivela che anche quell'intrusione era stata voluta da molto
tempo.
"Uno scenario di conflitto armato
sarà condotto durante il mandato del nuovo presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama" - sono le parole pronunciate dal politologo
Andrej Okara ad una tavola rotonda a Kiev.
A tale proposito, anche il «Novyj
Region» riporta: "Questo è il quadro americano, e sotto Obama,
la probabilità è molto superiore a quella di McCain".
E scrive ancora - "È risultato chiaro
all'annuncio delle persone che avrebbero rappresentato la squadra di
Obama. Tali persone sono professionalmente «targate» Wall Street.
Tutte sviluppano un disegno chiamato «Strategia del caos
controllato»."
Secondo Okara, dopo la Georgia, l'area
di tale «caos controllato» dovrebbe essere innanzitutto l'Ucraina,
e più specificamente la Crimea.
Yalta - Castello neogotico chiamato "Nido di Rondine" - Repubblica Autonoma di Crimea |
"È un possibile punto caldo per
un eventuale vasto dissenso che potrebbe degenerare in guerra
mondiale. Ciò costituisce, purtroppo, una delle scene la cui
realizzazione oggi fa parte della sfera concreta." Ha affermato
il politologo.
Il suo collega dell'Istituto ucraino di
Studi sulla Russia, Andrej Blinov, è del parere che la nazione
sovietica non sia interessata ad una tale collisione e dichiara:
"Considero questa prospettiva marginale nel momento in cui si parla di guerra in Crimea o nel
distretto di Mikhailovsky; tuttavia la possibilità di un concorso maggiormente attivo di capitali russi è ben più
reale qui. Dipende da quando la crisi finirà. Se sarà nel 2010, la
Russia sarà già molto più indebolita."
Le ambizioni degli Stati Uniti verso la
Crimea sono confermate dalla recente firma della Carta
ucraino-americana sulla cooperazione strategica.
Tale Carta prevede il riconoscimento
incondizionato della sua sovranità nazionale insieme
all'integrazione nella NATO, l'aumento della presenza statunitense
nella penisola e altre forme di cooperazione.
L'ambasciatore degli USA in Ucraina,
William Taylor, rassicura però: "La Carta non obbliga alcuna
delle due parti a venire in aiuto all'altra tramite mezzi militari"
- poi aggiunge: "Se dovesse esserci una violazione dei confini,
ci riuniremo e discuteremo le misure da adottare."
Nella seconda parte del documento
dedicata all'àmbito della salvaguardia e della tutela, è riportato
l'interesse di entrambi i paesi per una «Ucraina indipendente, democratica e forte», la cui integrazione nella struttura
europea è «una priorità comune». E si sottolinea ancora che la
nazione diventerà un membro della NATO.
Flotta Russa a Sebastopoli - Crimea |
Intanto - "Considerando le minacce
globali alla stabilità nel mondo e al fine di contrastarle,
l'Ucraina e gli Stati Uniti rafforzeranno la loro cooperazione in
materia di difesa e sicurezza" - ha asserito l'ambasciatore.
Inoltre, Taylor ha menzionato misure
concrete per potenziare sia il livello di addestramento delle forze
armate ucraine che delle forniture militari.
La quinta sezione è dedicata allo sviluppo dei contatti e dell'intesa culturale:
La quinta sezione è dedicata allo sviluppo dei contatti e dell'intesa culturale:
«L'Ucraina - riporta il testo
presentato da Taylor - si felicita dell'intenzione degli Stati Uniti
di aumentare la loro presenza diplomatica in Crimea; le modalità per
questo sono in fase di negoziazione, ma potrebbe trattarsi soltanto
di una struttura con determinate funzioni consolari».
Il documento fa riferimento anche al
sostegno di Kiev contro Mosca per il ritiro della Flotta russa
posizionata sul Mar Nero nella penisola ucraina.
Il fattore che la Crimea sia il terreno
più promettente per la destabilizzazione del quadro generale,
risulta vantaggioso per gli americani e Kiev, sottolineano gli
osservatori da alcuni mesi.
Nei media, vengono presentati di quando
in quando diversi teatri secondo cui gli ucraini «democratici» con
le loro rivendicazioni verso la Russia tentano di far esplodere alla
lunga questa «polveriera».
I deboli sforzi degli attivisti
peninsulari a favore della nazione sovietica (come il tentativo di
restituire la Crimea alla Russia per via giuridica) sono severamente
repressi, ma la vittoria completa dello SBU (Servizio di Sicurezza
Ucraino; ndt) sui «dissidenti» è ancora lontana, secondo numerosi
segnali.
I comunisti ucraini sono anche convinti
che è impossibile sfuggire alle provocazioni del «movimento
crimeano».
Resti della Fortezza Genovese e Chiesa di S. Giovanni Battista - Feodosiya l'antica Caffa - Crimea |
"Gli USA si preparano per un
intervento ad Est (avendo come obbiettivo la Russia naturalmente), ma
prima devono frantumare la Crimea filo-russa" - dice l'ex
portavoce parlamentare della penisola e deputato nazionale Leonid
Grach.
L'apertura, progettata per l'anno prossimo, di una rappresentazione americana a Sinferopoli è parte del
disegno.
Gli analisti avevano ben previsto che
l'Ucraina sarebbe stata la zona che avrebbe mantenuto vivo
l'interesse del nuovo presidente degli Stati Uniti.
"Obama farà dell'Ucraina il contrappeso
della Russia" - dichiara il politologo Sergej Taran: "Dapprima gli
ucraini saranno privati della considerazione USA, perché Obama sarà
occupato a risolvere i problemi all'interno degli Stati Uniti.
Ma in qualche tempo, a motivo
dell'impegno presidenziale a lungo termine per rafforzare l'autorità
americana in Europa, i leader statunitensi presteranno una
particolare attenzione all'Ucraina che potrebbe diventare
l'equilibratore della Russia nella regione e, successivamente, anche
della vecchia Europa, sull'esempio della Polonia attuale."
Per l'analista politico ucraino Andrei
Yermolaev, il suo paese rimarrà per gli Stati Uniti uno strumento di
dissuasione nei confronti della Russia. Secondo lui, l'Ucraina è per
la politica americana il mezzo utilizzato in strategie piuttosto
ciniche.
I più sagaci «veggenti» ripetono già
a gran voce la prossima annessione della penisola all'Europa: una
delle arie di quell'Opera è stata la lezione impartita recentemente
a Kiev, dal posto di comando, sul tema «Azioni delle unità
volontarie sul teatro di Crimea dopo l'aggressione militare della
Russia».
Gli organizzatori dei festeggiamenti
(Il Comitato di Salvezza Nazionale, insieme ai partiti «Fratellanza»
e «Forza Nuova», e all'associazione «Confraternita del Nord»)
affermano che nello scontro tra Ucraina e Russia, che avverrà al più
tardi nel 2011, il peso della resistenza dipenderà dalle
organizzazioni benevole.
I «protagonisti» sono certi che lo
scenario strategico dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe sia
già stato programmato.
Traduzione: Sebirblu.blogspot.it
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