Le Astronavi Cosmiche di Hariton
Il grande mistico e chiaroveggente
colombiano Samael Aun Weor (il suo vero nome è Victor Manuel Gomez),
considerava la sua esistenza presente come un segmento, un anello di
una lunga catena di esistenze successive.
Diceva di esserne completamente
cosciente, perché formavano ai suoi occhi una sola, ininterrotta e
medesima vita. Ha d'altronde disseminato le sue opere (e ne ha
prodotte veramente tante, vedere QUI; ndt) di numerosi riferimenti
alle sue vite passate.
Nato il 6 marzo 1917 a Bogotà
(Colombia), in una famiglia modesta, manifestò sin dall'infanzia
doni mistici e paranormali incredibili. Amava molto giocare con i
bambini del vicinato, ma preferiva riflettere: seduto spontaneamente
all'orientale, meditava per ore.
Il suo momento preferito era l'alba.
Saliva sul tetto dalla casetta familiare, malgrado il divieto di sua
madre che rabbrividiva di terrore ogni volta che lo vedeva camminare
sulle tegole del tetto, e contemplava in profonda estasi la levata
del Sole.
Il giovane Victor Manuel apprese molto presto ad uscire coscientemente dal suo corpo, a viaggiare in
fase di sdoppiamento e a visualizzare le navi che percorrevano lo spazio infinito.
Aveva anche un potere innato di
concentrazione che gli permetteva di sviluppare la sua veggenza e di
percepire gli Spiriti di Natura: gnomi, silfi, ondine, elementali
delle piante, e così via! E queste creature innocenti e gioiose
"cantavano e gli parlavano nei toni purissimi della loro divina
lingua originaria".
Gilbert Williams |
Alla scuola della Società Teosofica,
verso la fine della sua adolescenza, studiò le opere di Annie
Besant, Leadbeater, Mario Roso de Luna, e soprattutto di Helena
Petrovna Blavatsky, la fondatrice dell'Ordine, immergendosi rapito
nella sua monumentale "Dottrina Segreta".
Si mise pure a praticare diverse forme
di Yoga: Raja-yoga, Bhakti-yoga, Jnani-yoga, Karma-yoga, trascurando,
come l'eclettica autrice, l'Hatha-yoga che considerava alla stregua
di una semplice ginnastica corporale...
Acquisì la convinzione che la nostra
capacità d'amare sia tarpata dal nostro ego oscuro e che soltanto la
neutralizzazione di quest'ultimo sia capace di liberare la pienezza
del nostro potenziale d'Amore.
Non è sufficiente ripetere a sé
stessi: "Io devo amare, amerò, amo l'Umanità" per amarla
realmente. Dissolviamo l'ego inferiore (confrontare QUI; ndt) e l'Amore irradierà
da noi naturalmente. Questa è la conclusione alla quale arrivò
molto presto, pertanto la estese in tutte le sue opere, specialmente
dal 1965.
Durante le sue meditazioni profonde
incontrò il suo guru o guida, chiamato da lui affettuosamente
Adolfito, il quale gli trasmise il suo nome iniziatico, Samael Aun
Weor. Samael (o Kamael) è il nome che gli antichi Saggi hanno dato
all'Arcangelo reggitore della sfera di Marte.
Donandogli tale nome, Adolfito trasmise
a Victor Manuel una parte dell'energia attiva e dinamica ad esso
associato, al fine di assisterlo nella sua futura Missione, che
consisteva nell'Opera di preparazione all'avvento della Nuova Era
sulla Terra, quello della Fraternità.
Samael Aun Weor nel luglio 1977 |
Sperimentò allora il Samadhi (termine
sanscrito che significa "congiungersi al Tutto"; ndt). Nel
corso di quest'esperienza mistica si sentì trasportato fino ai mondi
superiori della Coscienza Cosmica.
Penetrò nel "Regno dell'Amore e
della Felicità pura". Proiettato nello spazio infinito, si
ritrovò su un pianeta radioso dove bussò ad una porta, tre colpi.
Il giovane uomo che era dietro
l'ingresso e che gli aprì era Chang, con il quale si sentiva legato
da stretta amicizia sin da una passata reincarnazione in Cina, per l'appartenenza all'Ordine del Drago Giallo, all'epoca della dinastia
Tcheou.
Samael era ormai un Maestro,
perfettamente cosciente della sua Missione come Messaggero del Nuovo
Mondo.
Dopo aver vissuto il Maha-Samadhi (il
grado superiore di congiungimento al divino che certi chiamano
«Illuminazione»), il suo proposito a servire l'Umanità sofferente
si rafforzò perché sentiva che doveva aprire la porta
dei Grandi Misteri iniziatici e sollevare il velo del Santuario.
Fu dunque con ardore raddoppiato che
approfondì la sua ricerca sulle cause dell'attuale degradazione umana e principalmente sulle chiavi concrete da usarsi, affinché possiamo compiere la nostra redenzione, rigenerarci e far
riaffiorare la nostra Vera Natura Divina.
La genialità di Samael Aun Weor è di
aver fondato il suo immenso sapere su una dottrina coerente e
pratica, in un linguaggio semplice, diretto ed efficace. La sua
stessa esperienza gli è servita da guida, da filo conduttore.
E questa, congiunta con le informazioni
canalizzate dai piani trascendenti dove vibrano gli Angeli e gli
Arcangeli, gli ha evitato di perdersi nell'orgoglio, perché quando
si leggono le sue opere ciò che colpisce è la concisione e la
splendida semplicità dei suoi insegnamenti.
Ecco la straordinaria descrizione di
Samael Aun Weor concernente le Entità superiori, specialmente di
Hariton, nell'ideazione dei Vascelli Cosmici. Questo rapporto è
di interesse talmente attuale che è difficile dedurre che sia stato
scritto nel 1964, proprio 50 anni fa!
"Vi ho parlato dei dischi volanti
per la prima volta nel 1950. Vi avevo allora rivelato che essi sono,
di fatto, delle navi cosmiche manovrate da abitanti di altri piani d'esistenza.
A quei tempi, la maggioranza delle persone ha ridicolizzato le mie
asserzioni. Oggi, gli avvenimenti mi danno pienamente ragione.
Negli Stati Uniti esiste un
dipartimento che si occupa ormai esclusivamente dell'investigazione
scientifica di tali velivoli spaziali che hanno talvolta anche degli
incidenti; gli americani custodiscono i resti di molti che si sono
schiantati o esplosi in pieno volo. (Ovviamente appartenevano agli Oscuri; ndt).
Questi dischi hanno la loro
storia, perché inizialmente furono creati da Esseri evoluti con
sembianze umane. Numerose tradizioni menzionano San Venone e il suo
sistema di navigazione cosmica. Nacque sul pianeta Soort, dove studiò
per tutta la vita "La Legge della Caduta".
Ecco ciò che lui stesso formulò a
proposito di questa Legge:
«Tutte le cose di questo globo cadono
verso il fondo. Esso rappresenta il punto di stabilità più vicino
di qualsiasi sistema; base verso la quale convergono le linee di
forza provenienti da tutte le direzioni.
Il centro di ciascun Sole e di ogni
pianeta del nostro Universo funge da nucleo assoluto d'attrazione per
i flussi energetici dell'intero spazio circostante. Questi punti sono
la fonte d'equilibrio che permette a tutte le Sfere celesti di
mantenere la loro posizione nell'Infinito.»
San Venone, allorché annunciò il suo
principio, spiegò che tutte le cose in apparenza cadenti o erranti
nello spazio, si dirigono in realtà verso i centri dei mondi da cui
dipendono e che indicano la loro stabilità di fondo.
Dopo lunghe ricerche, egli utilizzò
questa formula e l'applicò al sistema di navigazione dei vascelli,
basandosi sulla "La Legge di Caduta". L'atmosfera dei mondi
presentava però un solo grave problema: impediva l'attrazione
diritta degli oggetti vaganti nello spazio.
Quando ebbe risolto questo problema,
San Venone costruì delle magnifiche navi. Eviterei di stancarvi con
lunghe spiegazioni tecniche sul loro complesso meccanismo. I suoi
lavori furono approvati da una commissione ispettiva diretta da
un'Entità di Luce, l'Arcangelo Adossia.
I velivoli di San Venone, mossi dalla
forza magnetica delle Sfere si spostavano a strabilianti velocità.
Bisognava tuttavia porre molta attenzione nel momento in cui si
avvicinavano ad un pianeta o ad un Sole.
Era necessario compiere difficili
manovre per evitare il peggio. Solo un piccolo numero di Esseri
preparati poteva pilotarli. Il suo sistema, malgrado le difficoltà,
rappresentò una vera rivoluzione tecnica che soppiantò tutti i
precedenti.
Dopo parecchi anni di attività
cosmica, il metodo fu sostituito con quello di un'altra Essenza
spirituale altissima, l'Arcangelo Hariton che appariva in forma
umana.
I lavori fantastici di questo Signore
furono anch'essi sottoposti all'ispezione del grande saggio Adossia,
molto in alto nella scala gerarchica.
L'Arcangelo Hariton
La creazione dei moderni mezzi stellari
di spostamento si basa sui progetti di Hariton. L'elemento principale
di questa tecnologia è fondato sul "moto perpetuo".
Milioni di vascelli, tanto numerosi come i granelli di sabbia degli
oceani, viaggiano per lo spazio infinito.
Le astronavi interstellari sono
immense. Esse accolgono flottiglie di piccoli veicoli cosmici che a
loro volta esplorano i pianeti dei sistemi solari. Tutto ciò fa
pensare, per analogia, ai grandi transatlantici e alle loro scialuppe
di salvataggio.
Quando un popolo arriva ad un certo
grado evolutivo acquisisce la facoltà di utilizzare i mezzi
spaziali. Da principio, gli Esseri superiori aiutano i meno
progrediti, i quali perciò vengono visitati dai popoli delle stelle
che insegnano loro a spostarsi per il Cosmo.
Nel periodo atlantideo le astronavi
atterravano negli "aeroporti" della città di Samlios. I
loro equipaggi rendevano visita ai re dirigenti e soggiornavano nei
loro palazzi. Quando l'Umanità si corruppe moralmente cessarono di venire da noi.
La nostra epoca sta sperimentando una
profonda crisi di valori spirituali, e noi saremo ancora una volta
aiutati dai Fratelli di altri mondi.
Abbiamo la necessità di essere
soccorsi, perché la nostra civiltà è in un vicolo cieco ed un
grande sconvolgimento si avvicina. Il genere umano è arrivato ad un
punto culminante di degenerazione ed ha urgente bisogno di
risollevarsi.
Diversi uomini terrestri sono stati
invitati a compiere viaggi su altri pianeti. Due messicani sono stati
recentemente condotti su Venere. Uno di loro vive nello
stato di Jalisco e l'altro nella capitale.
Io so che pure un brasiliano è stato
portato su Marte. È certo che, in futuro, tutti potremo recarci in
altri mondi dello spazio.
Ci troviamo alla vigilia di un'enorme
mutazione cosmica e saremo avvertiti, prima del grande riassetto
finale. Le individualità fraterne extraterrestri si adopreranno per portarci in salvo. Saranno presenti ufficialmente nelle nostre città
principali per avvertirci del pericolo.
Ma se insisteremo a far esplodere
bombe atomiche, se le guerre continueranno, e se non porremo fine ai
vizi di ogni genere, un'enorme catastrofe sarà inevitabile.
È utile sapere che un piccolo gruppo
di Lama tibetani possiede già numerosi vascelli cosmici ben tenuti nel sottosuolo dei monti Himalayani.
Abitanti di altri pianeti camminano in
questo momento stesso nelle vie delle nostre metropoli e passano
totalmente inosservati. Studiano le nostre lingue, i costumi e le
abitudini con lo scopo di poterci aiutare. Noi saremo soccorsi su
vasta scala.
Attualmente, numerose navi spaziali
atterrano in modo regolare nella foresta amazzonica brasiliana e nel
sud dell'Argentina, in aeroporti segreti. Alcuni membri dei loro
equipaggi restano fra noi.
Molte persone credono che i visitatori
delle stelle vengano per invadere il nostro Pianeta e per distruggerci, ma commettono un
grave errore. I Fratelli dello spazio non conoscono la perversità. (Dipende da quale piano dimensionale vengono! Ndt)
È naturale, però, che possiedano
strumenti di difesa atti a paralizzare chiunque; si proteggono
talmente bene da essere praticamente invulnerabili. Se avessero
l'intenzione di soggiogare il mondo, potrebbero farlo in brevissimo
tempo.
Sarebbero in grado di annientare il
nostro globo e ridurlo in frantumi, ma non lo faranno mai perché
non sono dei distruttori, al contrario, rispettano profondamente la
vita cercando solamente di aiutarci, e ognuno di noi dovrebbe
prepararsi a riceverli.
Diversi abitanti di Marte, Venere e
Mercurio vivono oggi nei nostri agglomerati urbani dove imparano a
conoscerci meglio. Numerose persone li immaginano con una forma
insolita e bizzarra. I tratti generali e le loro caratteristiche sono
simili a quelle degli umani, per non dire più belli e più perfetti.
Conosco personalmente qualcuno del
Messico che ha effettuato un viaggio di andata e ritorno con
destinazione Venere. Ho avuto un giorno l'immensa gioia di fargli
visita e sono stato ricevuto dalla sua famiglia.
Quest'uomo non è un occultista, né
uno spiritualista, e nemmeno cerca di atteggiarsi a saggio. È
semplice, umile e buono; l'avventura straordinaria che ha vissuto
non l'ha reso vanitoso...
Ecco cosa mi ha detto a proposito della
sua esperienza:
«Individui dalla pelle d'un bel colore blu, di
altissima spiritualità e grande scienza compiranno nel futuro una
Missione trascendentale.
Esiste al Polo Sud una città che si
trova all'interno della Terra; là vive una razza venuta
dalla Galassia Blu. Questi Esseri hanno conservato i loro vascelli
cosmici. Si nutrono di prodotti marini, specialmente di alghe.
Ma comprendetemi bene; gli uomini che
provengono da tale Galassia non hanno degli igloo come
gli esquimesi, né alcunché di questo genere; sarebbe assurdo pensare che queste
Creature vivano dentro blocchi di ghiaccio.
È necessario abituarsi all'idea che la loro
vita si svolga in una città sotterranea, costruita sotto la
superficie terrestre. Se ci sono ghiacciai al di sopra delle rocce e
del suolo, ciò non influenza minimamente il luogo dove risiedono.
Infatti, gli uomini blu non hanno alcun
tipo di problema climatico. È evidente che se sono riusciti a
conquistare lo spazio infinito, è perché possiedono una tecnologia
avanzata, realmente superiore. Da questo, non è difficile comprendere
che abbiano potuto edificare un ambiente ideale nella loro misteriosa
città.
Posso testimoniare che si tratta di una
metropoli assai vasta, molto somigliante per le sue dimensioni a
Città del Messico. È costituita da diversi milioni di abitanti ed
ha un gran numero di strade e viali. Vi si scorge anche un ampio
territorio adibito alle navi intergalattiche.
Ovviamente, i loro studi sono di tipo
molto avanzato; si tratta di scienze cosmiche, di elevate materie spirituali, di approfondimenti sulla natura, e via dicendo. Non è
superfluo rivelarvi che in un tale esteso luogo mistico e
ineffabile, risplende la Sfinge, simbolo della Saggezza iniziatica.
I membri di questa razza blu sono
vestiti con eleganza e distinzione; indossano morbide tuniche di
foggia antica, veli e mantelli ammirevoli, e calzano sandali di stile
classico.
Vanno e vengono per le vie della città.
Sono di corporatura media e di piacevole aspetto. Si spostano a piedi
o con vetture diverse da quelle che noi conosciamo, perché sono
azionate da motori silenziosi.
Immagine tratta dal fantastico film "NOSSO LAR" che consiglio di vedere QUI, e di scaricare perché l'hanno già oscurato una volta. |
Gli Uomini veri, gli uomini cosmici, non
necessitano del denaro per vivere, sono dotati di un sistema
economico immensamente superiore a quello di cui disponiamo noi, poveri "animali intellettualizzati" della superficie della
Terra.
Nel giusto tempo ed ora, questi Esseri
entreranno in azione per aiutare il genere umano in modo concreto. Ci
è stato detto che andranno ovunque per le vie, pubblicamente, per
chiamare le persone al ravvedimento. Sono estremamente spirituali.
Gli Istruttori di questa Galassia,
guidati dall'Amore Universale, si sono occupati molto della nostra
Umanità "terricola", offrendoci senza posa il loro
soccorso dalla notte dei tempi.
In realtà, furono loro che istruirono
gli architetti delle piramidi, che insegnarono la Dottrina Segreta
agli Atlantidei e agli Egiziani e che instaurarono i più gloriosi
Misteri delle potenti civiltà Caldea ed Assira.»
Le astronavi viaggiano in un continuo
andirivieni attraverso l'immutabile infinito, ed è quindi assurdo
supporre che la nostra sfera sia l'unico corpo celeste abitato. In
realtà, è paragonabile ad un granello di mais nello spazio.
Perché dovrebbe essere il solo a
possedere la vita? Credere questo, vorrebbe dire tornare
all'antichità in cui si affermava che la nostra Terra fosse piatta e
terminasse alle mitiche Colonne d'Ercole, l'odierna Gibilterra.
Così dunque, noi dobbiamo cercare di
comprendere che esistono altri pianeti abitati e che le loro genti
spesso ci visitano.
Purtroppo la realtà è che noi, qui,
siamo estremamente barbari, delle specie di antropofagi in smoking e,
invece di riceverli a braccia aperte, li accogliamo a cannonate, o
inviamo gli aerei da caccia ad inseguirli come è già successo varie
volte negli Stati Uniti e non solo.
I vascelli viaggiano ad una velocità
superiore a quella della luce. Nessun dubbio che al di sotto di
questa delimitazione ci sia il mondo tridimensionale d'Euclide
(lunghezza, altezza e larghezza; ndt).
Ricordiamoci della formula della
relatività di Einstein: E = MC², la quale stabilisce che la massa è
il risultato di una modifica o di una moltiplicazione della velocità
della luce al quadrato.
Al di là di questa equazione
matematica si entra nella quarta coordinata, in verticale.
Le navi spaziali si immergono nella
quarta dimensione per viaggiare ad enormi distanze. E ciò avviene
non appena superano la barriera dei 300.000 chilometri al secondo che
è la velocità della luce.
Dunque, è soltanto quando riusciremo
ad attraversarla che ci sarà possibile conquistare lo spazio
entrando in un livello superiore. Ma per raggiungerlo è necessario
tracciare un programma, perché fintanto che non lo avremo stabilito
continueremo ad avere una visione tridimensionale.
Di conseguenza dovremo istituire una
meta-geometria e, partendo da lì, sarà fattibile elaborare una
nuova fisica basata su quattro dimensioni. Una volta raggiunto
questo, avremo la possibilità di costruire velivoli
tetradimensionali capaci di superare all'istante la velocità della
luce.
Evidentemente, dovranno essere
alimentati dall'energia solare; non credo proprio che si possa
conquistare lo spazio infinito con un combustibile liquido.
So con certezza che questi vascelli
cosmici, guidati da extraterrestri, possono portarsi in un attimo in
quarta dimensione per viaggiare attraverso il Cosmo.
Quando giungerà il momento finale,
questi Esseri accoglieranno a bordo un certo numero di umani. Non c'è
dubbio che al tempo giusto ed opportuno, prenderanno con sé ciò che
la Terra ha di migliore, di più realizzato e perfetto.
Solleveranno tutti coloro che saranno in linea con certi parametri spirituali. In ogni caso, si renderanno perfettamente disponibili a soccorrerci fino all'ultimo minuto.
Sono grandi Uomini, nel vero senso
della parola, conoscono molto bene il livello evolutivo in cui ci
troviamo; hanno i mezzi precisi per localizzare qualsiasi persona,
indipendentemente da dove viva o in quale posto si trovi, è
impossibile nascondersi ad essi, sfuggire alla loro vista penetrante.
Sanno molto bene chi cercare, e quali
individui potranno essere "presi", perché le loro facoltà
superiori sono totalmente sviluppate.
Nei tempi antichi, in Egitto, Assiria,
e Babilonia, questi visitatori furono ricevuti come Dei. Oggi, ma
ancora per poco, ci troviamo in un'epoca oscura, ed è questa la
ragione per la quale non si mostrano ancora alle popolazioni di
superficie."
Estratto dal libro di Samael Aun Weor,
"Les Vaisseaux Cosmiques"
Relazione e cura di Olivier de Rouvroy.
Relazione e cura di Olivier de Rouvroy.
Traduzione: Sebirblu.blogspot.it
Fonte: erenouvelle.fr
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