Roberto Fantuzzi - 1936 |
Sebirblu, 1 maggio 2015
Questa è la testimonianza di un
medico, il Dr. Giuseppe De Pace (ortopedico ospedaliero), che dopo
vent'anni di attività, ha messo in discussione la Medicina
Ufficiale, chiamata allopatica, in quanto incapace di curare le malattie.
Consiglio vivamente i lettori di
leggere anche QUI, come argomento correlato, affinché ci si renda conto di quale rete diabolica sia stata tesa sull'intera Umanità,
già da diversi anni, attraverso le multinazionali del farmaco.
Cari Amici, non diamo nulla per
scontato, poiché proprio quando crediamo di saperne a sufficienza,
scopriamo invece che non c'è limite alla malvagità del Potere
Occulto che governa questo mondo... speriamo ancora per poco!
Esculapio, padre della medicina, con il suo bastone simbolico. |
Ecco a voi, dunque, l'articolo quanto
mai illuminante, scritto dal dottor De Pace:
"Sono un chirurgo ortopedico con
circa vent'anni di professione (di cui quindici in ospedale) svolti
nella continua ricerca di terapie efficaci.
Ho trascorso parecchio del mio tempo
studiando strategie terapeutiche e nuovi farmaci, a volte provandoli
addirittura su me stesso per saggiarne l'efficacia.
Ho raggiunto degli obbiettivi di
rilievo, ma la conquista più importante che ho ottenuto, è l'aver
capito che la «Medicina Ufficiale» è falsa, ed è solo uno
strumento di potere nelle mani delle Multinazionali della Salute.
Noi medici siamo plagiati, fin
dall'inizio, dagli insegnamenti universitari che ci vengono propinati
da un manipolo di "professori", il cui scopo sembra quello
di lasciare gli studenti nell'ignoranza sulla vera origine delle
malattie.
Molto spesso loro stessi ignorano la
verità. Alcuni di noi, tuttavia, alla fine raggiungono la
Consapevolezza e allora mettono in moto grandi energie che provocano
reazioni positive nel «Tutto».
Anch'io, come altri, da molto tempo
mettevo in discussione la cosiddetta «medicina ufficiale» in quanto incapace di curare le malattie. Al massimo, essa riesce a
lenire i sintomi apparenti spostandoli su altri organi.
Ed è proprio su questo equivoco che si
basa tutta la piramide della "medicina della malattia". Ad
esempio, se la malattia "A" ha come sintomi – x, y, z – sopprimendoli si ritiene che il paziente sia guarito.
Non interessa che, come conseguenza, si
sia sviluppata la malattia "B" con i sintomi – j, k, w – in
quanto avremo il farmaco per bloccare anche questi ultimi, e così
via.
Non si capisce, o non si vuole capire,
che la malattia "B" è solo l'espressione del blocco della
malattia "A", cioè di un meccanismo di difesa
dell'organismo, che cerca una nuova via per disintossicarsi.
In definitiva, come dice Tilden, le
malattie non sono altro che sintomi di un'unica malattia: la
tossiemia.
Ho vissuto in prima persona il dramma
di un paziente bambino di undici anni, affetto da linfoma non-Hogkin.
La letteratura internazionale, in
questi casi, parla di sopravvivenza pari all’80% con i nuovi
protocolli chemioterapici: una notizia molto confortante anche per
me, che vivevo per la prima volta da vicino questa esperienza.
L'equivoco, questa volta, si gioca sul
fatto che se il paziente muore, anche dopo un solo mese, per
insufficienza renale o epatica, super-infezioni e via dicendo, provocati
chiaramente e palesemente dalla chemio, per la statistica non è
morto di linfoma!
Ritornando al caso del bambino…
questi fu sottoposto per diciotto mesi a dosi massive di
chemioterapia ed irradiazioni total-body, per cui nei periodi in cui
non faceva terapia, rimaneva in ospedale per curare gli effetti
devastanti della chemio.
Il suo ultimo mese di vita lo ha
passato paralizzato nel letto, intontito dagli stupefacenti e quasi
cieco.
A cosa è servito tutto ciò? Come si
può pensare di eliminare i pidocchi da una persona dandole fuoco?
Questa triste esperienza è stata per me fondamentale e
chiarificatrice, in quanto mi ha definitivamente risvegliato la
Consapevolezza.
Come conseguenza – grazie anche
all'aiuto delle persone dell'Associazione S.U.M.: Stati Uniti del
Mondo (di cui oggi sono membro) – ho compreso che per risolvere
ogni problema è necessario individuare i fattori scatenanti.
Quindi, anche per quanto riguarda le
malattie, ciò che bisogna fare è risalire alle cause e agire su di
esse, combattendo o correggendo i comportamenti errati che ne hanno
determinato l'insorgenza.
Il concetto di "salute"
quindi non è "assenza di malattia", come ritiene la
Medicina Ufficiale, ma rappresenta un perfetto equilibrio tra mente e
corpo ("mens sana in corpore sano").
Infatti, non ci si spiega perché un
farmaco non abbia la stesso effetto su tutte le persone o una
infezione non colpisca la totalità dei soggetti esposti. Ci deve
essere per forza una "variante" fondamentale!
Ultimamente ho sentito dire da alcuni
(per così dire) "autorevoli colleghi" che una terapia è
efficace se dà almeno il 55-60% di risultati positivi, vale a dire
all'incirca la stessa percentuale che si ottiene con l'astensione dal
trattamento!
Se un'auto non frena le vengono
sostituiti i freni, e per tutte le vetture che hanno lo stesso
problema il rimedio è lo stesso. Se una persona ha mal di testa,
invece, non è affatto detto che prendendo un antalgico possa stare
meglio!
Quindi ci deve essere, necessariamente,
un secondo motivo che interferisce sul processo di guarigione. Questo
motivo è la Mente!
Mentre il Corpo lo curiamo con una sana
alimentazione, disintossicandolo e dandogli i supporti necessari per
reagire alle aggressioni esterne (radiazioni, inquinamenti, ecc.), la
Mente la preserviamo stando in pace con noi stessi e con gli altri,
amando Tutto e Tutti, senza fare differenze e ponendoci veramente al
posto dell'altro.
Solo dal perfetto equilibrio tra Mente
e Corpo scaturisce la vera Salute.
Sono stato operato un anno fa di
lobectomia tiroidea per ipertiroidismo e condannato, come d'altronde
è la regola, a prendere il farmaco Eutirox a vita.
Tuttavia, nonostante seguissi
scrupolosamente le indicazioni datemi, continuavo a soffrire di
dolori muscolari agli arti e di astenia (considerate che avevo smesso
di fumare da oltre un anno, proprio perché soffrivo di dolori agli
arti).
Cambiando dentro sono cambiato fuori,
ho modificato completamente la mia alimentazione abolendo la carne e gran
parte delle proteine animali e immettendo sostanze basilari e non
raffinate, combinando quindi bene gli alimenti.
Ho anche eliminato completamente l'Eutirox e gli altri farmaci, rivolgendomi a rimedi naturali. Il risultato è stato la scomparsa dei dolori muscolari e la normalizzazione dei valori ematici, non solo tiroidei.
Inoltre, ho sempre sofferto di
influenza e raffreddori frequenti, specie nella stagione invernale, e
mi è stato sempre obbiettato che ero un soggetto "linfatico",
perché nato prima del tempo e quindi senza un sistema immunitario
ben sviluppato!
Ebbene, oggi non soffro più di
raffreddore o influenza, anche stando a contatto con soggetti
influenzati. Non prendo più niente (…ma allora la teoria sui germi
di Pasteur forse non è proprio esatta!!) e mi sento pieno di energia
e vitalità.
Soffrivo anche di "verruche piane"
al volto, che ho trattato con crioterapia ripetutamente senza grandi
risultati. Dopo sei mesi di "giuste abitudini alimentari"
non è più presente alcuna verruca.
Perché nel popolo statunitense vi è una altissima incidenza di infarto da ipercolesterolemia, mentre nel popolo
giapponese è bassissima? Perché nei paesi più industrializzati è
in crescente aumento il diabete, mentre nei cosiddetti paesi
sottosviluppati è pressoché assente?
È lampante che la variabile è
l'alimentazione, ma i padroni della Sanità non lo dicono,
raccontandoci la favola della genetica e della predisposizione
familiare!
Tutto ciò si è evidenziato anche con
il fenomeno dell'immigrazione, che ha messo in luce come individui
appartenenti a popolazioni non soggette a determinate malattie,
tipiche invece, dei paesi industrializzati, una volta trasferitisi in
quei paesi e assumendone le abitudini alimentari, abbiano
incominciato ad ammalarsi.
Spero, in conclusione, che non ci siano
dubbi sulla veridicità e onestà di queste mie dichiarazioni,
provenienti da un intelletto estremamente razionale, che si è sempre
mosso nei canoni della scienza e della ricerca.
Tutto è ulteriormente avvalorato dal
fatto che – tengo a sottolinearlo – ho parecchi anni di
professione alle spalle, svolti sempre attivamente, e ho raggiunto
obbiettivi ragguardevoli, almeno secondo i canoni della Medicina
Ufficiale.
C’è purtroppo tanta gente che non
vuole cambiare le proprie abitudini sbagliate; ma ci sono
fortunatamente molte altre persone che, al contrario, sono alla
ricerca di qualcosa di concreto e di vero su cui basarsi e a cui
riferirsi.
Egidio Antonaccio |
A costoro, noi medici "risvegliati", abbiamo il dovere di dare il nostro aiuto a percorrere la strada della Sanità e della Consapevolezza.
Giuseppe De Pace
Relazione e cura di:
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: Fisicaquantistica.it
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