Maurizio Blondet, 26 settembre 2015
Che bravo El Papa. È piaciuto al
Congresso. Ad Obama. È piaciuto all'ONU al completo. A Castro, anzi a tutt'e due i Castro.
In Italia piace a tutti: a Scalfari, a
Pannella e Bonino, a Bertinotti, ai gay militanti che si aspettano
grandi novità da lui. Piace ai valdesi, ai massoni. Piace anche a
Marchionne per lo "spottone" che ha fatto alla Fiat 500.
È logico che piaccia a tutti quelli
che erano nemici della Chiesa, che la sentivano come ultima istanza
antagonista.
Ma oggi essa "tace del peccato,
dell'errore, del «guai a voi», della redenzione, del giudizio, del
fine trascendente: il cristianesimo è ridotto a qualche cosa di
marginale, di sussidiario, di cooperante": una ONG (organizzazione non governativa; ndr), insomma.
Per un cattolico, questo successo
mondano è un segno bruttissimo, terminale: "Guai quando tutti
gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i
loro padri con i falsi profeti" (Luca 6, 25-26).
Ma chi non è credente farebbe male ad
infischiarsene o a rallegrarsene, perché – essendo ogni politica
l'emanazione di un pensiero teologico (nota), lo si voglia o no –
un rovesciamento della teologia cattolica, di questa misura, avrà
conseguenze anche sulla vostra vita.
Strascichi negativi per la libertà stessa, e orribili per un più profondo motivo.
El Papa ritiene che la dogmatica (il
contenuto di conoscenze specifiche del cattolicesimo, ciò che lo
distingue dalle altre religioni) sia un ostacolo "all'incontro",
"all'accoglienza verso tutti gli uomini", "al costruire
ponti".
La vede come un ostacolo alla
pastorale, all'amore che deve venire prima di ogni altra cosa, verso
tutti gli uomini senza distinzione.
Perché, per esempio, i divorziati
risposati non dovrebbero avere la Comunione? E le coppie gay essere
"accolte nella Chiesa"? Non bisogna "perdersi in vuote
riflessioni teologiche", perché urge "la carità,
l'incontro".
Per noi vecchietti che hanno passato la
prima metà della vita a combattere il marxismo, non sono novità.
Come il marxismo, quella di Bergoglio è una "filosofia della
prassi".
L'azione (prassi) è tutto, il pensiero
non conta niente. "Basta interpretare il mondo, bisogna
cambiarlo!", urlava Karl Marx.
Bergoglio dice esattamente la stessa
cosa: "Niente più «diatribe dottrinali»; andate verso le
periferie esistenziali!"
Come il marxismo, ha dentro un ricatto morale: se vuoi pensare prima di agire, è perché sei un servo delle classi sfruttatrici; se insisti a distinguere l'ortodossia dall'eresia, vuol dire che non t'importa dei poveri.
Ogni ideologia contraddistinta dalla prassi è un
anti-intellettualismo. Conoscere la verità ("interpretare il
mondo", per Marx) è una perdita di tempo o peggio, un alibi.
Bisogna "fare", agire, per il
bene e l'amore; anzitutto "bisogna impegnarsi nella società".
Se la verità non aiuta la lotta di classe, tanto peggio per la
verità...
A cosa abbia portato il trionfo del
marxismo, l'abbiamo visto: alla dittatura sovietica, al totalitarismo
della menzogna – coi gulag, milioni di morti, la perdita della
libertà, e la rovina economica.
Questo già ci dovrebbe far temere
sull'esito di questo "primato dell'Amore sulla Verità" che
sta affermando El Papa.
Per il cattolicesimo, è un rovesciamento particolarmente maligno, perché il rifiuto della Verità se ostacola l'azione è il rifiuto del Logos – ossia del Cristo.
Per il cattolicesimo, è un rovesciamento particolarmente maligno, perché il rifiuto della Verità se ostacola l'azione è il rifiuto del Logos – ossia del Cristo.
Ma anche chi non crede al Cristo farà
bene ad allarmarsi. Ogni filosofia della prassi, infatti, induce
all'azione senza ragione. L'intelletto, nella primalità
dell'Amore, rimanendo sconnesso alla Verità, perde ogni norma,
diviene insensatezza.
Prima di agire, uno dovrebbe pensare a cosa vuole, e quali possono essere le conseguenze delle sue azioni, eventualmente avventate. Qui, l'azione senza ragione viene elevata addirittura al livello di carità suprema.
Il "vissuto" deve precedere il pensato, anzi deve sostituire il pensato. Dio non è Amore? Certo, certo. Ma è Intelligenza: ci ha stabilito cosa è bene e cosa è male, cosa è vero e cosa è falso.
Un "amore" senza intelligenza
– attenti, non credenti – giustifica ogni arbitrio del potere
costituito, sbocca in oppressione e odioso soffocamento della libertà
personale, se diventa dottrina pubblica.
E già lo è, in quel mostro freddo che
è l'Unione Europea: "L'accoglienza senza limiti dei profughi"
(«carità» sragionante) si accompagna alla «punizione»
per i piccoli paesi che vi si oppongono, in ludibrio e
demonizzazione: siete xenofobi! (Leggere QUI; ndr).
E subito leggi e direttive vengono
emanate contro la "xenofobia". Già ne sono vigenti contro
la "omofobia", sul modello di quelle che incriminano
il "negazionismo della Shoah": il divieto di cercare la
verità avanza.
Nel cattolico progressista, si sta già
manifestando una vera forma di "aletofobia": parola difficile,
che significa «fobia della verità». Nelle parrocchie, basta ricordare
un dogma cattolico, che magari smentisce quel che Bergoglio ha detto
la mattina, per essere aggrediti dagli stessi parrocchiani.
Ciò perché anche i "cattolici"
oggi sentono la fede come "un sentimento" e non come la
credenza in contenuti a cui la mente deve aderire.
Anche il primato dei sentimenti è
pericoloso: come nel mondo orwelliano, sono le masse che già fanno
la guardia alle menzogne ufficiali, e si fanno spontaneamente
psico-polizia contro i devianti – senza carità, e quindi senza
diritti.
Questa è già dittatura totalitaria.
Sotto l'apparenza di "carità" si giustificheranno i
peggiori delitti, perché "il sentimento" d'accoglienza si
rovescia facilmente in quello di antipatia, e quindi di repressione
dell'antipatico. El Papa è simpatico, e chi non è d'accordo con lui
è antipatico... tanto basta a farvi escludere.
Le categorie "vero-falso"
sono state sostituite da "simpatico-antipatico", ed è
questo che guida i giudizi dei più.
Papa Bergoglio insieme ai rappresentanti delle Religioni. Cfr. QUI |
L'Intolleranza si chiama Pluralismo
Il fenomeno dilaga nella vita pubblica.
Comicamente, con il termine di "pluralismo" – siccome
deve esserci – nessuno deve pretendere la verità.
Se osi dire che l'accoglienza senza
limiti è un male, o che lo sono le manifestazioni del gay pride,
allora sei "contro il progresso" (o le direttive europee) e
– per te, il pluralismo finisce: non ti è più permesso di dire
nulla, perdi i diritti politici.
Gioverà sapere che questa forma di
totalitarismo viene dall'alto dei salotti buoni mondialisti e
massonici che hanno applaudito El Papa; e non da oggi.
Già l'Unesco – la sigla sta per
Organizzazione delle Nazioni Unite per la Scienza e la Cultura –
prescriveva, nel suo Rapporto del 1972, che lo scopo a cui dovevano
attenersi gli Stati nel loro settore educativo, e nella politica in generale, era di educare a far sì "che lo Spirito non si fermi
in persuasioni definitive", ma divenga "estremamente pronto
a cambiare".
Non semplicemente pronto, ma
"estremamente pronto a cambiare". Il titolo del rapporto
era, nientemeno, che «Apprendre est Être», ossia: apprendere è
essere.
Essere, per l'Unesco, è non fissarsi
in alcuna persuasione definitiva: per esempio sul bene come opposto
del male, e del male come cosa negativa, deleteria anche per la
società.
È il gran successo del sistema oggi
vigente, per cui le verità sono punite per legge (negazionismo,
xenofobia) mentre i comportamenti aberranti sono, non solo
legalizzati (aborto, droga), ma prescritti, resi obbligatori:
l'accettazione del pervertito che deve essere considerato "normale",
per esempio.
Questo è totalitarismo. Anche se si
proclama "libertà" e a molti di voi può sembrarlo.
Specificamente, è il totalitarismo della dissoluzione – per il cristiano è l'Anticristo che avanza: colui che unirà in sé il potere politico e quello religioso, che prescriverà il male e vieterà il bene.
Sotto l'aspetto della "carità",
naturalmente... l'Anticristo si presenterà come "più buono"
del Cristo: "Nessuno tocchi Caino", e giù umanitarismo,
buonismo, ecologismo, pauperismo, ecumenismo...
Gesù, per esempio, a Pasqua mangiava
l'agnello; non era vegano. Orrore... E Giuda, quando la peccatrice
versò sui piedi del Nazareno un profumo costosissimo, lamentò che
quei soldi erano sprecati, si sarebbe potuto vendere la boccetta e
dare il ricavato ai poveri...
Giuda, quindi, era più buono di
Gesù... E già... egli si preoccupava dei "poveri", voleva
che la Chiesa andasse verso le periferie esistenziali, accogliesse le
coppie gay, non la facesse tanto lunga sui peccati che commettiamo
tutti, in fondo... l'importante è il cambiamento climatico.
Nella realtà, l'Anticristo farà
vigere la "legge dell'amore", ossia: abolirà il diritto
penale. L'omicida, il prevaricatore, il pedofilo, non vanno toccati.
Va messo in galera invece chi eccepisce, chi si è mostrato "incapace
di perdono" e di "accoglienza": vale a dire, cattivo.
Credete che esageri? Ma
tendenzialmente, il diritto vigente in Italia si muove in quella
direzione.
Già ora, la pena detentiva viene
inflitta avendo come giustificazione non il contrappasso che spetta
come diritto al colpevole – ma la "protezione della società"
da un essere "pericoloso" (come se il colpevole fosse un
cane) e per di più da "rieducare" – appunto come un cane
– affidandolo quanto prima "ai servizi sociali".
È ovvio che, avanzando la mentalità
anticristica, lo sbocco sarà: «Perché questa inutile sofferenza
per l'omicida?»
E il farabutto di ogni tipo? Diamolo
direttamente ai servizi sociali, dove si rieducherà. Lasciamolo
libero... Moriremo di buonismo. Ammazzati da Caino che nessuno deve
toccare...
Per questo dovete spaventarvi anche voi
miscredenti o indifferenti della "teologia" che El Papa
sta dando alla "politica" mondiale. Ma questo non esaurisce
ancora il discorso, non abbiamo ancora toccato il rischio peggiore
che fa correre all'Umanità.
Dovrò riparlarne...
Dovrò riparlarne...
Posto qui un articolo-rivelazione de La
Stampa: se la sua elezione è stata "preparata per anni" in
riunioni "segrete" di cardinali "organizzati da Carlo
Maria Martini" – un gruppo che uno dei suoi animatori, il
cardinale Danneels, chiama "mafiaclub" – allora
davvero la sua elezione si può dichiarare invalida, come sostiene da
tempo Antonio Socci , perché avvenuta fuori del Conclave.
Francesco: elezione preparata da anni
Marco Tosatti – La Stampa – 24
settembre 2015
L'elezione di Jorge Bergoglio è stata
la conseguenza, il frutto, di riunioni segrete che cardinali e
vescovi, organizzati da Carlo Maria Martini, hanno tenuto per anni a
San Gallo, in Svizzera.
È quanto sostengono Jürgen
Mettepenningen et Karim Schelkens, autori di una biografia appena
pubblicata del cardinale belga Godfried Danneels, che chiama quel
gruppo di cardinali e vescovi "mafiaclub". (QUI, l'originale, e QUI, in italiano; ndr).
Danneels secondo gli autori, avrebbe
lavorato per anni a preparare l'elezione di papa Francesco, avvenuta
nel 2013.
Egli stesso d'altronde, in un video
registrato durante la presentazione del libro a Bruxelles ammette di
aver fatto parte di un club segreto di cardinali che si opponevano a
Joseph Ratzinger. Ridendo, lo definisce "un club mafia che
portava il nome di San Gallo".
Il gruppo voleva una drastica riforma
della Chiesa, molto più moderna ed attuale, con Jorge Bergoglio
–Papa Francesco – alla testa. Come poi è accaduto.
Oltre a Danneels e a Martini, del
gruppo – secondo il libro – facevano parte il vescovo olandese
Adriaan Van Luyn, i cardinali tedeschi Walter Kasper e Karl Lehman,
il cardinale italiano Achille Silvestrini e quello britannico Basil
Hume, in aggiunta ad altri.
Alcuni cardinali dissidenti dal Magistero della Chiesa: Kasper, Lehman, Danneels e Murphy O'Connor |
Scrive il giornale belga "Le Vif":
«Il 13 marzo 2013, una vecchia
conoscenza era al fianco del nuovo papa Francesco: Godfried Danneels.
Ufficialmente, era là in quanto decano dei cardinali-preti, ma in
realtà ha operato per anni come promotore discreto dei re, di un
pontefice capace di dare un avvenire alla "sua" Chiesa».
Danneels è stato invitato di nuovo, da
papa Francesco, al Sinodo sulla Famiglia che si svolgerà in ottobre
a Roma. La sua figura è stata però molto criticata.
Ha cercato di dissuadere una vittima di
abusi sessuali dal denunciare l'autore, un vescovo (zio della
vittima), e per questo motivo, all'epoca del Conclave 2013, in Belgio
c'era chi chiedeva che non fosse ammesso ad eleggere il nuovo Papa.
Inoltre le sue posizioni sul matrimonio
omosessuale e sull'aborto (secondo la rivelazione di due
parlamentari, avrebbe scritto al re del Belgio esortandolo a firmare
la legge che lo consentiva) non sembrano in sintonia con il Magistero
della Chiesa.
Nota
1) L'affermazione "essendo ogni politica l'emanazione di un pensiero teologico" non dovrebbe
stupirvi adesso che la minaccia attuale viene dal wahabismo
(movimento fondamentalista saudita, leggere QUI e QUI; ndr), e in un
Occidente dominato dai neocon, ossia da una setta messianica
ebraico-protestante.
Naturalmente, però, viene fatto
credere che viviamo in un'epoca di laicità e di secolarizzazione...
Post Scriptum di Sebirblu
Un commento da "frank10" – inerente all'articolo sul sito originario – fa notare che utilizzando il codice ASCII dei computer dove le lettere corrispondono a numeri (QUI), il nome BERGOGLIO dà come somma proprio il 666! Incredibile, vero?
Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonte: progettoatlanticus.net
Origine: maurizioblondet.it
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