Sebirblu, 9 novembre 2024
Caro Angelo,
ti scrivo dal momento che tutti noi
siamo Angeli da tempi immemorabili. Da quando, cioè il Divino
Genitore, l'Eterno, ha deciso di partorire miriadi e miriadi di
Scintille aventi le Sue stesse prerogative: POTENZA, SAPIENZA, AMORE.
La gravissima dimenticanza di questo
fatto straordinario, conseguenza della "Caduta" alla quale
sono incorsi tutti gli Spiriti ribelli che hanno voluto trattenere
per sé le energie che avrebbero dovuto emanare (cfr. QUI, QUI e
QUI), ha condotto l'umanità sotto l'influsso maligno che sin dal
principio ha capitanato la "rivolta".
L'oblio, sicuramente provvidenziale per
non abbandonarsi alla disperazione del tragico atto compiuto (al
quale se ne sono aggiunti innumerevoli altri), è dovuto
all'adombramento della Luce di ogni singola Essenza che l'ha
racchiusa in una sorta di bozzolo impenetrabile.
Non a caso parlo di bozzolo, in quanto
ad evoluzione avvenuta, la larva che esso contiene si trasformerà in
farfalla pronta a spiccare il volo.
Col passare del tempo e dei millenni,
l'Oscurità si è talmente impadronita degli Esseri, facendoli
schiavi dei sensi e delle chimere materiali, tanto da convincerli che
dopo la morte vi sia soltanto il vuoto assoluto.
Ed è proprio questo il punto! Domina
il pensiero, radicatosi come una metastasi che, nel caso la "qualità"
della vita non risponda più ai canoni prescritti dal senso comune,
il cui campo sia stato invaso dalla sofferenza, dalla malattia o dal
disagio psichico, sia un bene rinunciarvi per non soffrire più.
Ma il dolore NON È MAI INUTILE, ed è
sempre commisurato alla capacità singola di sopportazione, forgiando
l'individuo nel suo cammino evolutivo che in esso subisce l'effetto
di cause lontane.
È un pagamento di "debiti"
pregressi, fatti in opposizione all'Ordine divino che, per Legge di
Causa ed Effetto, ritornano su chi li ha contratti come un boomerang
più o meno violento a seconda della spinta iniziale ricevuta.
E per chi dovesse obbiettare presentando come ingiusta la sofferenza dei bambini in quanto "innocenti", cosa a cui nemmeno Bergoglio sa dare risposta (ved. QUI), né tanto meno la Chiesa con la sua cieca insistenza di attribuire ai capostipiti – Adamo ed Eva – i triboli dell'intera umanità (ved. QUI), consiglio di leggere in questi post il vero motivo:
È veramente allarmante constatare
quanto l'ignoranza, non supportata da una seria ricerca ed inasprita
sempre più da angosce e patimenti, senza ricercarne mai la causa,
possa abbattere tutte le barriere etiche che un'anima possiede!
Ma non si riconosce che tutto ciò è
diabolico e che dietro il desiderio di "farla finita"
agisce una forza subdola, devastante e distruttiva che non desiste
mai, pur di maledire Colui che ha dato Origine a tutta la Creazione?
Sì, perché la vera minaccia nel
raggirare gli uomini attirandoli crudelmente, e "sghignazzando"
alle loro spalle per l'inganno riuscito, è solo quella di Lucifero e
dei suoi accoliti che ora hanno invaso drammaticamente il mondo
grazie all'indifferenza verso Dio e alla fede ridotta ad un lumicino
insignificante.
L'Essere umano si è così tanto
indebolito nello Spirito, che non ha più alimentato, preoccupandosi
soltanto degli affari mondani, che i suoi "anticorpi"
sostanziali non sono più in grado di difenderlo dagli attacchi
diabolici in continuo aumento.
E in particolare, per quanto riguarda
l'eutanasia o suicidio assistito, come rimarranno coloro che, cadendo
nel tranello, si ritroveranno fuori dal corpo ormai esanime (senza
anima, appunto) trovandosi più vivi che mai e destinati a sofferenze
molto più pesanti ed atroci dalle quali volevano scappare?
Andranno direttamente nei piani
abissali dove, come dice la Scrittura, saranno nel pianto e nello
stridor di denti... (ved. QUI) finché non
capiranno l'impossibilità di sfidare impunemente le Leggi di Dio.
Nel mondo subumano, il dolore è
sconfitta senza pietà, l'essere soffre nella tenebra, pieno d'ira in
uno stato di miseria assoluta, senza luminosità spirituali
compensatrici. Tale è il dolore di chi è immoto nella dimensione o
"biotesi" del "Letargo"... cieco, senza speranza
alcuna.
E l'uomo, con la "dolce morte" come ipocritamente viene chiamata dalla stoltizia umana, è libero di procedere verso questo inferno se non vuole accettare la fatica del suo riscatto evolutivo attraverso il dolore che lui stesso ha richiamato.
Per avviarsi alla soluzione del
problema è necessario il perfezionamento morale; è necessario
salire con Cristo sulla croce e rifare sulle basi dell'amore il
percorso individuale e collettivo; è necessario saper ritrovare nel
dolore una forza amica di cui si comprendono cause e funzione e che
si utilizza per ascendere a più alti livelli.
Ma la scienza, superbamente serva del
maligno, continua ad agevolare gli uomini, freddamente, sulla
possibilità immediata di un "sollievo" ultimo, muovendo
guerra al dolore anche a costo di qualsiasi prostituzione morale.
La miope mentalità moderna si limita
al gioco della pronta difesa dalla sofferenza, eliminandola persino
al prezzo di annientare la vita. Povera scienza, muta di fronte ai
problemi sostanziali, ma colpevole di trascinare in un pozzo senza
fondo gli inconsapevoli che in essa credono e si affidano!
E ognuno, in mezzo a tanto progresso,
va nascondendo il fardello di pene segrete illudendosi di potersene
liberare, magari imprecando per l'assenza di leggi pro-eutanasia, e indotto a pianificare un "bel viaggetto" oltre
confine per porre fine al suo incubo.
È necessario, quindi, non concepire il
dolore come un male dovuto al caso, ma come una forma di giustizia,
una funzione equilibratrice che insegna all'uomo, pur rispettandone
la libertà, le vere vie dell'esistenza e lo "costringe",
facendolo ripiegare su sé stesso, a ricercare l'unico cammino
possibile per la sua crescita interiore.
Ma non è così semplice... l'umanità
d'oggi non ha ricevuto le basi, purtroppo, da coloro che erano
preposti a dargliele: famiglia, stato e chiesa, perché anch'essi
ottenebrati (e quest'ultima, ora più che mai) dal materialismo
dirompente in cui impera ancora il "mors tua, vita mea".
Che fare allora? L'essere umano deve
sapere che al suo interno possiede delle risorse formidabili perché
di origine divina, dunque può, mettendo in espansione sé stesso e
facendo leva proprio sul dolore, chiedere umilmente a Dio, non solo
una maggiore forza di sopportazione, ma un profondo aiuto per comprenderne le
cause remote esorcizzandolo e sublimandolo.
Si accorgerà allora di quanto la croce, se saputa portare, sia potente e definitiva per condurlo fuori dalla palude e scoprirà pure, sorprendentemente, di avere delle energie in sopravanzo da donare a chi sta peggio di lui.
Questa è la via da intraprendere!
Questa è la via dei coraggiosi che non intendono porgere ascolto alle sirene
ingannatrici che li accompagnano, "dolcemente però",
all'annientamento spirituale.
Post Scriptum
Per saperne di più sull'Aldilà e
sulla vita dello Spirito, QUI c'è un libro eccezionale quanto
introvabile di Gino Trespioli, messo a disposizione dei
lettori, che consiglio vivamente di leggere e consultare.
Per quanto riguarda invece questo
articolo, ne è gradita un'ampia diffusione perché l'incremento delle
richieste sul "suicidio
assistito" è diventato davvero preoccupante (cfr. QUI). Grazie della collaborazione.
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