Sebirblu, 10 ottobre 2017
Manca ormai poco al termine dei cento
anni da quel lontano 13 ottobre 1917 in cui nella gremitissima "Cova
de Iria" a Fatima (circa 70.000 persone) si compì, di fronte
allo sbigottimento generale, il Miracolo del Sole.
Ora, di fronte al terribile spettacolo
(per coloro che hanno occhi per vedere) della Chiesa allo sbando,
guidata dal Falso Profeta (ved. QUI e QUI) in totale sintonia con lo spirito del
mondo, non possiamo che implorare per tutte le popolazioni del pianeta
l'arrivo dell'«Avvertimento» (cfr. QUI e QUI) affinché illumini le
coscienze e con esse la Realtà Vera.
E mentre la Polonia si è mobilitata
lungo i suoi confini, con MILIONI di persone in preghiera recitando
il Rosario a protezione sua e dell'Europa, a Fatima si è indetto un
concerto (sic) in occasione del centenario (cfr. QUI), probabilmente sotto
l'influenza della nuova Chiesa modernista guidata da Bergoglio. (Leggere QUI, documentandosi anche sui post con l'etichetta a suo nome).
Pur tuttavia, in Italia c'è una bella
iniziativa che segnalo ai Lettori QUI, per venerdì 13 ottobre, al
fine di chiedere alla Madonna di "salvare l'Italia e il
continente europeo dal nichilismo islamista e dal rinnegamento della
fede cristiana".
Mi permetto di suggerire di elevare
anche una richiesta accorata per il pericolo incombente di guerra,
visto che Trump ha espresso quattro giorni fa, davanti a tutti i suoi
generali invitati alla Casa Bianca con le rispettive mogli e ai
giornalisti presenti, questa frase sibillina: "È la calma prima
della tempesta"... aggiungendo poi... "Quale tempesta?"
‒ "Lo scoprirete!" (Cfr. QUI).
Ma tornando al tema di questo articolo,
che fa seguito agli altri due pubblicati QUI e QUI (e che è
necessario leggere per comprendere l'intero susseguirsi degli
eventi), non è altro che la "ciliegina sulla torta" a
conferma di quanto le dichiarazioni di padre Dollinger fossero vere!
Altro che smentita vaticana con parole messe in bocca a Benedetto
XVI!
1997 - L'allora cardinal Ratzinger insieme al suo amico prof. Dollinger |
Fatima. Non tutto è stato rivelato: un'ulteriore conferma.
Ricordate quando l'anno scorso il sito
web cattolico americano OnePeterFive riportò le dichiarazioni di
padre Ingo Dollinger, il quale raccontò che l'allora cardinale
Ratzinger gli aveva riferito che non era stato rivelato integralmente
il Terzo Segreto di Fatima?
La Santa Sede smentì immediatamente,
ma il padre ribadì la sua testimonianza. A distanza di quasi
un anno, OnePeterFive presenta un'altra prova a sostegno di Ingo Dollinger. Riportiamo l'articolo, la cui traduzione è
interamente nostra:
di Maike Hickson (10 marzo 2017).
Nel maggio del 2016, OnePeterFive ha
ricevuto una smentita pubblica dalla Sala Stampa Vaticana per quanto
riguarda una vicenda che avevamo pubblicato sulla parte
ancora mancante del Terzo Segreto di Fatima.
Il 15 maggio 2016, il prof. Ingo
Dollinger, un santo sacerdote, amico di lunga data dell'allora
cardinale Joseph Ratzinger, ci aveva confermato che lo stesso
Ratzinger – poco dopo la pubblicazione del 26 giugno 2000 del terzo
segreto di Fatima – gli aveva confidato che una parte di quel
Segreto non era stata ancora resa nota.
Ciò nonostante, il 21 maggio 2016, il
Vaticano ha diramato un annuncio a nome di Benedetto XVI, in cui si
affermava che il papa emerito «non ha mai parlato con il prof.
Dollinger riguardo Fatima», e che «la pubblicazione del Terzo
Segreto è completa» (cfr. QUI). Subito dopo questa precisazione, il prof.
Dollinger ha ribadito ancora una volta la sua testimonianza.
Sulla scia di questo sviluppo un po'
inquietante, dobbiamo dire che egli è stato un intimo collaboratore di San Pio da
Pietrelcina, e ciò al fine di dare più credito e certezza morale alla
sua testimonianza.
21 giugno 1967 - San Pio da Pietrelcina e il prof. Ingo Dollinger |
È con immensa gratitudine, dunque, che
oggi siamo in grado di riferire che il signor Giuseppe Nardi, editore
del sito cattolico Katholisches.info, ha ricevuto un'ulteriore
conferma che il Terzo Segreto di Fatima non è
stato interamente pubblicato.
Giuseppe Nardi ha incontrato e
intervistato un caro amico di lunga data del prof. Dollinger, il
signor Gottfried Kiniger, un cappellaio che abita in un minuscolo e
bellissimo villaggio di Sillian, nel Tirolo orientale austriaco.
Kiniger, nel suo paese, fu molto attivo
politicamente negli anni '80, essendo stato favorevole alla causa
monarchica e al movimento paneuropeo (Paneuropa Bewegung) di Otto von
Habsburg, nonché strenuo difensore del ruolo della Chiesa cattolica
nella vita pubblica.
Ha raccontato a Nardi di aver
conosciuto il prof. Dollinger a Salisburgo nel 1990; da allora si
incontravano regolarmente due volte l'anno, ma negli ultimi tempi
questo non è stato più possibile a causa delle reciproche età
avanzate ma, nonostante ciò, i due amici non hanno mai interrotto i loro rapporti.
Quando padre Dollinger si ritirò nel
2004, andò a vivere in Wigratzbad, in Germania (dove è ubicato il
seminario della Fraternità Sacerdotale di San Pietro), ed è in quel luogo che Gottfried lo raggiungeva spesso.
Nardi racconta di aver incontrato
Kiniger il 21 dicembre 2016 e di aver avuto con lui un colloquio
molto informale e caloroso. Quest'ultimo, non usando internet, non
sapeva nulla della polemica sulle dichiarazioni di Dollinger.
Gottfried Kiniger con la moglie nel 2009 e nella sua bottega da cappellaio. |
«Dopo aver saputo della smentita da
parte di Roma – continua Nardi – Kiniger rimase molto turbato.
Non poteva credere che Benedetto XVI avesse fatto una simile
negazione, perché ciò che la signora Hickson aveva riferito era
proprio quello che lo stesso Dollinger gli aveva confidato nel 2000.
Per questo motivo, ho registrato il secondo colloquio con Kiniger».
Questo è avvenuto circa tre settimane più tardi, il 17 gennaio 2017. Gottfried ha dato
di tutto cuore il permesso per la registrazione e la pubblicazione
della propria testimonianza riguardo al "caso Dollinger".
Di seguito, riportiamo la trascrizione delle sue parole fatta
da Nardi.
«Non ricordo la data esatta – ha
detto Kiniger – ma eravamo ancora nel 2000, di questo sono sicuro.
Ricordo ancora la conferenza stampa in Vaticano trasmessa dalla televisione.
In autunno, come al solito, sono andato
a visitare padre Dollinger, di cui sono amico da molti anni. In
quell'occasione, mi disse di aver parlato con il cardinale Ratzinger
(all'epoca Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede,
ndr) poco dopo quel comunicato al mondo. (Era il 26 giugno del 2000; ndr).
In quel frangente hanno anche
concelebrato insieme – cosa che normalmente Dollinger non fa, ma
Ratzinger ha insistito. Padre Ingo ha voluto parlare con quest'ultimo riguardo al problema del Terzo Segreto di Fatima.
Ratzinger gli ha risposto: "Era
Wir haben Veröffentlicht, ist nicht das Geheimnis ganze (Quello che
abbiamo pubblicato non è tutto il Segreto)". Nella sacrestia
erano presenti anche altri sacerdoti – alti sacerdoti – con cui
Ratzinger interagì poco.
Rivolgendosi di nuovo a Dollinger,
continuò: "Es ist uns così aufgetragen worden (Siamo stati
incaricati di fare così)". Questa stessa frase la ripeté una
seconda volta: "Es ist uns così aufgetragen worden (Siamo stati
incaricati di fare così)".
Padre Dollinger interpretò le parole
come segue: "Giovanni Paolo II ha voluto e ha ordinato che si
facesse in tale modo".
Mons. Schneider con il suo vecchio professore - padre Dollinger - nel febbraio 2017, deceduto poi l'11 giugno. |
In quell'incontro con Dollinger, quando
questi mi confidò il suo colloquio col cardinale, erano presenti
altre persone, tra cui anche mia moglie.
Nel corso degli anni, il padre ha
raccontato questo episodio ripetutamente durante i nostri incontri.
Nella maggior parte di questi, erano presenti anche altre persone.
Non era un segreto, lui non ha mai voluto tenerlo nascosto.
Questo è ciò che il Cardinale gli ha
detto e che lui ha riferito ad altri. Ogni tanto, erano seduti a
tavola con noi anche alcuni sacerdoti e seminaristi della Fraternità
Sacerdotale di San Pietro, ma non ricordo i loro nomi.
In ogni caso, diversa gente ha ascoltato questo racconto col passar del tempo. Io personalmente
posso testimoniare che lo sentii già nel 2000, quando Dollinger me
ne parlò per la prima volta.
Per me non c'è dubbio che il prof.
Dollinger – del quale ho piena fiducia – abbia riportato il fatto
in modo veritiero. Quale motivo avrebbe avuto nell'inventarsi un tale
svelamento durante quella conversazione – proprio dopo la
conferenza stampa – e raccontarla a tutti coloro che lo
ascoltavano?
Che Benedetto XVI abbia improvvisamente
negato dopo 16 anni, mi riesce difficile immaginarlo. Questo mi pare
poco plausibile. Non conosco il motivo per cui Roma lo abbia fatto.
Proprio non lo concepisco... Sembra quasi che si voglia mettere il
coperchio su Fatima e chiudere finalmente il caso. Ma non funziona...
Non so proprio perché Roma abbia agito così».
Possano questa testimonianza e quelle
precedenti dare un ulteriore sostegno alla affidabilità delle parole del
prof. Ingo Dollinger. Che questi due amici passino alla storia
per aver contribuito a far emergere tutta la verità sul Messaggio
misterioso che la Vergine affidò ai pastorelli.
Che la Santa Sede, alla fine, si decida
a rendere pubblico ai fedeli e al mondo questo benedetto Terzo
Segreto! Ne abbiamo terribilmente bisogno proprio in
questo tempo di profonda confusione e diffidenza.
Relazione e adattamento:
Sebirblu.blogspot.it
Fonte originaria: onepeterfive.com
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