Gentili Lettori, vi propongo altri
quattro brani delle "Lettere dall'aldilà" dettate
dall'Avv. Gino Trespioli, post mortem, alla signora Remigia Cusini.
QUI, il primo post con relativi link e spiegazioni; QUI e QUI, il secondo e il terzo.
Sia questo piccolo libretto "Lettere
di Gino Trespioli per via ultrafànica" come l'Opera più grande "LA VITA" ‒ scaricabili QUI il primo, e QUI il secondo, che è di importanza assoluta per chi volesse seriamente approfondire il concetto di Aldilà nei vari livelli evolutivi o "Biotesi" (QUI, QUI e QUI).
Varie Entità, famose e non, vissute
sulla Terra, si sono avvicendate per dare la propria testimonianza
eccezionale, con il permesso della Legge Divina, per far sì che
l'Umanità ne prendesse Conoscenza.
Il contenuto dei testi è altissimo, lo
è sempre quando si tratta di "Ultrafanìa", rimasta
purtroppo sconosciuta ai più (vedere QUI). Trattasi di Alta Scuola
Spirituale e non, come molti potrebbero pensare di normali canalizzazioni!
Trespioli, nella prima lettera che
segue, accenna a Miris, mondo etereo che risiede nella più elevata delle Biotesi, quella della "Sapienza" (come da schema),
dove vibrano le Purissime Intelligenze (mai rivestitesi di corpo
denso) e gli Enteli (Entità purificate o Perfette). Per approfondire, nelle note QUI e nel post scriptum QUI.
Schema delle Biotesi e di Miris dal libro "La Vita" di Gino Trespioli |
Ebbene, eccovi come esempio un
breve stralcio, tratto dall'Opera "La Vita", dove l'Autore
menziona tale ambiente fluidico:
"Un improvviso anche più intenso
sfolgorìo. Una danza di Mondi intorno ad un Sole cui il Maestro
aveva fatto cenno con parole grandi: Miris. Non si descrive. Gli
Enteli non sono nella possibilità di tradurre umanamente una
bellezza che trascende tutte le fantasie più audaci.
È uno sfolgorìo che si manifesta,
inondando di fiammelle vertiginosamente scorrenti in un'atmosfera dai
colori più vari e vivi, dai profumi più delicati e inebrianti,
dalle armonie eccitatrici l'Anima verso grandezze che vanno oltre il
pensabile.
...L'Amore è il Sole centrale di tutti
i Soli spirituali della biotesi della Sapienza; è il Sole che
irradia la propria Luce direttamente dal Centro e illumina il
Superlativo dove la mia mente non può penetrare.
Non può penetrare, ma l'infinita Bontà
consente che dal Superlativo vengano Voci di Eletti che vedono la
faccia di Dio."
Ribadisco ancora l'invito a non
soffermarsi sulle date perché la nozione «tempo» è un concetto
riguardante la nostra dimensione, visto che nell'Oltre, esiste
soltanto l'Eterno Presente in atto.
Cara amica,
Peregrinando di strato in strato e soffermandomi soprattutto ad osservare l'aura che avvolge ogni mondo,
reso visibile dalla luce siderale, trovo l'ammirabile trasformazione
che si manifesta ogni volta che i mondi si preparano alla metamorfosi
d'ambiente. Chiamo ambiente, quelle masse circoscritte di energia,
che formano respiro, vita.
Soffermandomi nel mondo Miriaco (nel
pianeta "fluidico" Miris; ndr), ho raccolto delle
vibrazioni provenienti dalla Terra; erano onde psichiche pensative
giunte frastagliate da altrettante onde vibratorie appartenenti allo
strato etereo.
Le onde psichiche venivano tradotte in
forma pensiero, individualmente, da noi che eravamo là in massa.
Io ho raccolto quella dichiarazione
proveniente da un individuo abitante la Terra, assai colto, e nello
stesso tempo molto semplice nella sua veste di scienziato.
Costui si trovava a conversare in una
sala con altri individui, e si esprimeva così: «Non può esservi
nell'Eternità il tempo, perché laddove è tempo, esiste vita
fisica. Non si può conciliare l'Eterno Presente se affermiamo
l'esistenza del passato e del futuro».
L'onda psichica è arrivata a me come
il chiarore di un lampo; avrei voluto rispondere a costui se in
quell'istante ci fosse stata un'antenna ultrafàna (come Bice
Valbonesi; QUI, ndr).
Ho cercato di fare vibrare l'onda mia
perché egli la raccogliesse, ma mi sono accorto che non riuscivo a
compenetrare il suo intelletto.
Mi riprometto di visitare questo amico
a cui molto interessa il nostro mondo. Come vedi, amica cara, il
cerchio Verità si dilata, si formano nuclei di pensatori che
cercano rifugio nel mondo Infinito.
Ormai essi percepiscono esistere un
«quid» potenziale sfuggente alle loro analisi positive; pure essi
non possono respingere ciò che si rivela mediante moltiplicate
manifestazioni.
La forma stessa suggestiva, che
acquisisce la Verità nello scintillìo delle Sue espressioni
infinite, attrae e dà un senso di leggerezza al cuore.
Eccoti cara amica qualche appunto sui
miei viaggi. Ti lascio per ritornare più tardi.
Gino
Cara amica,
Sono ancora nel mondo Miriaco, vi
soggiorno volentieri, perchè l'aura che mi circonda è
deliziosamente armonica.
Tutto è suono, senza che si produca
stanchezza e, ti spiego, io amo l'Armonia e la desidero, ne assorbo
le vibrazioni sottili così come potrei assimilare una buona lettura,
se fossi nel tempo.
Ma se volessi respingerla, mi sarebbe
facile, dovrei soltanto emettere un pensiero di isolamento, e mi
troverei subito in una condizione piana.
Ricordati che tutta la vita è basata
su questa capacità di sentire e di pensare. Sulla Terra riceviamo
idee e su queste fantastichiamo per renderle concrete; qui nel mondo
spirituale, il pensiero non ha necessità di fantasticare, perché
tutto ciò che si pensa è in atto.
Quale gioia maggiore vi potrebbe
essere?
Sono molto lieto di ricevere il ricordo
degli amici. Ve ne sono alcuni che hanno desiderato visitare la
tomba, per un omaggio al mio spirito.
Questo ti dico, amica cara, affinchè
tu venga a conoscenza di tutto quel particolare interesse che ancora
si vuol dare, non alla memoria di un uomo, ma all'Opera compiuta.
E tu sai che tale Opera mi fu imposta,
con dolce fermezza, da Colui che tu conosci col nome di Maestro (QUI)
- veramente fui io a classificarlo così, in realtà la definizione
"Maestro" si perde in minuscoli pulviscoli, mentre
giganteggia al disopra di tutto il Sole.
Sii lieta di lavorare sotto questo
Raggio, sii serena per tutto ciò che può formare la tua vita, il
Raggio non mancherà di illuminare, e così serenamente ti saluto,
nell'attesa di ricongiungermi a te
Gino
Cara amica,
Ho voluto spostarmi dal centro del
mondo Miriaco per portarmi al limite, laddove pareva ci fosse una
specie di orizzonte; giunto proprio sull'estrema parte di una linea
arcuata, mi sono accorto che l'orizzonte si era portato più in là.
(Esattamente come accaduto nell'esperienza di premorte QUI; ndr)
Ho compreso che vi è come una
moltiplicazione all'infinito di questa linea curva. Il colore
dell'ambiente è talmente variato, da strabiliare se tu fossi qui.
Quando tu vedi un bel cielo terso, ne
sei estasiata, e gioisci della bellezza di questo luogo terrestre;
qui l'estasi non ha confronto, la beatitudine è un tale appagamento
d'anima che io non dispongo di espressioni per potertela tradurre.
Solo desidererei che per un istante ti
fosse dato di annullare il tempo per poter ridire agli amici, e a
tutti, che cosa sia l'immensità della gioia infinita.
Al mio prossimo ritorno ti intratterrò
sull'argomento "eternità" in rapporto al "tempo",
che già abbiamo trattato, così completeremo la cognizione.
Visito spesso gli amici, senza che essi
se ne rendano conto materialmente. Ti assicuro che mi fanno un triste
effetto. Sono chiusi in crucci di ogni genere ed io cerco di scuoterli per far loro comprendere l'inutilità di tale stato
d'animo.
Prima che io conoscessi il Maestro
facevo parte di questa categoria di gente. Ma una volta conosciuto Lui, sono uscito da tale strettoia. Sia quindi benedetto l'istante in
cui mi si è aperta la Porta del Cielo!
Perciò esorto anche te ad essere
tranquilla, eviterai così l'invecchiamento delle energie
intellettuali nonché di quelle fisiche; è un segreto che ti
comunico, tientelo caro; se qualcuno vorrà seguirti, tanto meglio, è
un elisir che costa poco e non presenta alcun pericolo.
Sono felice di rivederti fra non molto
- è un'espressione anche questa errata. Se io vivo nell'eterno
presente, dovrei sempre vederti (così direbbe il Professore
sofista). Ma sì che ti vedo! E se uso queste frasi umane, è
unicamente per mia volontà.
Arrivederci, mi distacco senza
lasciarti.
Gino
Carissima,
La promessa non viene mai a mancare,
eccomi a te, e se tu mi potessi vedere certamente saresti colta da
stupore. Ho buttato gli occhiali, ciò significa che la mia vista si
è perfezionata.
Il vedere è proprio dello Spirito e mi
convinco essere la vista, nel senso umano, un semplice mezzo ottico
paragonabile a cannocchiale o ad occhiali, secondo le necessità.
Quante cose meravigliose sono per me
rese visibili dall'acutezza e dalla vibrazione impercettibile di
quell'energia entro la quale vivo e per la quale mi muovo. Ti
assicuro che è veramente stupendo l'ambiente, quando da un istante
all'altro si trasforma, sia come colore che come potenzialità.
Cerco di rendere chiaro il mio pensiero
perchè tu possa vedere e sentire con le mie stesse capacità,
immedesimandoti nella mia vita.
Quando io dico: "trasformazione di
ambiente" puoi pensare al guizzo di un lampo in pieno cielo sereno.
Queste metamorfosi sono dovute alla mirabile Potenza di una Legge
senza limiti e confini.
Conosci la mia tendenza all'analisi,
all'indagine; non ho abbandonato questa prerogativa, anche qui
scruto, medito, perché voglio introdurmi sempre più sul piano della Conoscenza. È un atto di libertà che posso compiere, senza urtare
l'ordine mirabile della Legge.
Ti dicevo che ho buttato gli occhiali,
ciò significa che mi sono ancora alleggerito di altre scorie; più
mi innalzo col pensiero e più acquisisco la capacità di vedere e di
conoscere.
Troverai un po' strano questo mio
stile, ma il tuo udito ha preso l'abitudine e può raccogliere questo
linguaggio che dà armonia alla mente e al cuore.
Ti lascio per un istante, ritornerò
dopo aver perlustrato altri ambienti; ti sia caro il mio saluto, così
come a me è cara la tua dedizione. Sono certo che i lettori, faranno
congetture su di noi e sulla nostra amicizia che non ha nulla di
umano.
Molti nostri conoscenti e amici si
chiederanno: "Erano così intimi la Signora Cusini e l'Avv.
Trespioli?"
Io rispondo ai primi e ai secondi: "Il
nostro incontro sulla Terra, lo preparò il Maestro, le nostre brevi
conversazioni furono permeate da uno stesso argomento e tendenza «La
ricerca della Verità» con le relative manifestazioni fenomeniche".
Chi cammina sullo stesso Sentiero
diventa amico, per la stessa vicinanza che ci accomunava allora e
adesso verso la salita.
La nostra vera intimità si è
determinata dopo la mia uscita dalla Terra, anche perché tu hai
dimostrato di possedere forte intelligenza, ma anche il desiderio di
dare agli altri la possibilità di conoscere la Verità tanto cercata
e desiderata.
Il Bene è un frutto che viene raccolto
dall'Anima eletta; tu raccoglierai questo frutto, in un giardino
astrale, dove l'impronta Divina è sempre manifesta.
Nessuno pensa che cosa voglia significare "Eternità", né tanto meno desidera veramente immedesimarsi in essa durante il soggiorno sulla Terra, mentre ogni movimento umano viene traslato nell'ambiente eterno così come lo schermo fotografico riproduce una figura presa all'istante.
Pare che il mondo umano sia un bivacco
di ubriachi (non trovare strana, questa mia espressione);
dall'ambiente terreno giunge a noi, come un ronzìo, un vociare
scomposto ed una fumosità simile a quella di un vulcano quando sta
per iniziare a ribollire.
Negli altri mondi fluidici dove la vita
è soltanto frequenza di pensiero, la vibrazione sopraggiungente è
simile ad un tiepido soffio primaverile, è un dolce arpeggio di note
che si rincorrono nel Ritmo Eterno. È un fatto, che l'Eternità non
stanca.
L'alba che si intravvede sulla Terra,
nella migliore stagione, può essere paragonabile al luogo dove io
sono attualmente, e ti assicuro che non desidero tornare indietro.
Così ti lascio, con l'immagine viva della Bellezza Infinita.
Accogli il mio saluto
Gino
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