Sebirblu, 19 giugno 2023
Ripropongo questo articolo perché in questi giorni si fa un gran parlare del decesso di Silvio Berlusconi e la conseguente decisione di far cremare il suo corpo, presa da lui stesso per poterne tumulare le ceneri nel "mausoleo di famiglia" a Villa San Martino, accanto a quelle di mamma e papà.
Come viene titolato QUI "la scelta della cremazione ha in parte stupito, data la profonda fede cattolica che l'ex premier non ha mai tenuta nascosta e il forte legame che ha sempre mantenuto con la Chiesa", ed è questo il punto, dal momento che tale pratica è stata "liberalizzata" con norme precise proprio durante lo pseudo pontificato di Bergoglio (ved. QUI e QUI) che è totalmente prono all'Oligarchia occulta.
Ed ecco il post...
Prima di occuparmi a fondo di cosa
succede a quasi tutti gli Spiriti dei trapassati che in vita avevano
richiesto la cremazione o che l'hanno dovuta subire per decisione
altrui, vorrei chiarire che anche questa tendenza sociale,
globalizzata e diffusa dai mezzi di comunicazione, è da anni
fortemente voluta dall'Élite massonico‒sionista.
È indispensabile che io affronti
questo tema perché l'impiego del procedimento è in continua
crescita, specialmente nel Nord Italia dotato di un numero maggiore
di impianti, benché sia il Sud con la Puglia e la Sicilia ad aver
registrato, negli ultimi due anni, un incremento impressionante.
A cosa dobbiamo imputare questo fenomeno? Se lo
domandassimo alle persone, ci risponderebbero che la loro scelta è
motivata dagli aspetti ecologici, dal risparmio familiare, dal non
creare problemi logistici ai cimiteri... e via dicendo.
Naturalmente, quasi nessuno si pone il
problema dalla parte del "defunto", poiché quasi tutti
ormai sono sprovvisti del senso dello Spirito e della realtà
ultraterrena, nonostante si moltiplichino i segni e le testimonianze
di pre-morte (NDE) nel mondo intero.
Ed anche la Chiesa, non aiuta più...
non può farlo, preda com'è da circa cinquant'anni del "fumo di
Satana", ossia della Massoneria ecclesiastica che ormai ne ha
pure raggiunto il Vertice! (Cfr. QUI e QUI).
Per essa, infatti, un tempo costituiva
colpa grave intervenire contro il corpo umano, anche se privo di
vita, poiché era stato donato all'uomo da Dio e sarebbe dovuto
risorgere (sic!) insieme all'anima dopo il Giudizio finale...
La Santa Sede, poi, si era fatta
conscia che la cremazione avrebbe condotto ad una laicizzazione della
cerimonia funebre e che proprio per tale ragione era divenuta una
delle bandiere ideologiche della Massoneria tesa a scristianizzare la
società.
Si giunse perciò ad una proibizione
posta da un'ordinanza della Congregazione del Santo Uffizio il 12
maggio 1886 e confermata successivamente da papa Leone XIII.
Proibizione che nel 1963 (in pieno
Concilio Vaticano II) venne tolta, risolvendo l'aspra e dura diatriba
in atto con gli anticlericali per mezzo di un ambiguo e ipocrita
compromesso che se l'incinerazione non fosse stata scelta in aperta
offesa a tutto il mondo cattolico e in chiara negazione dei dogmi cristiani,
non sarebbe stata «cosa intrinsecamente cattiva o di per sé
contraria alla religione stessa».
La Fenice: il suo motto è: "Post fata resurgo" (dopo la morte risorgo) |
Ma ad attestare quanto dico, eccovi qualche breve excursus sull'influenza che le Logge ebbero sulla gente in rapporto a questa pratica.
Massoneria e Cremazione
[...] Il G.O.I. (il Grande Oriente d'Italia)
istituito nello stesso anno, 1861, in cui nacque lo Stato Italiano,
in data 26 Maggio 1874 deliberò che i "Fratelli" si
sarebbero impegnati a promuovere l'uso della cremazione presso i
Comuni.
Ecco il testo della proposta:
"La Massoneria Italiana, augurando
che i cimiteri diventino esclusivamente civici, senza distinzione di
credenze o riti, mentre lascia ai singoli Fratelli e alle loro
famiglie piena libertà per determinare il luogo e il modo di deporre
le salme dei loro defunti, si propone di promuovere presso i Municipi
l'uso della cremazione, da sostituirsi all'interramento.
Raccomanda perciò tale concetto a
tutte le Officine e ai singoli Fratelli, lo studio di sistemi atti a
raggiungere l'intento in modo cauto, igienico e poco dispendioso. Le
urna contenenti le ceneri dei Massoni e delle loro famiglie
potrebbero così essere raccolte nei Templi o nelle loro adiacenze
come in un sepolcreto di famiglia."
Fu poco dopo il 1901 che la "Rivista della Massoneria Italiana", suo organo ufficiale, cominciò a trattare il tema della secolarizzazione della morte, evidenziando la necessità di rendere assolutamente autonomi i cimiteri sacri perché, si scrive, "Se il prete ne tiene in mano le chiavi, rifiuterà con cristiano amore, di aprire le porte a coloro che non siano trapassati con tutti i sacramenti della religione ortodossa." [...]
Nella scelta cremazionista dei
Massoni del secolo scorso si deve ricercare, oltre alle motivazioni
scientifiche, tecniche ed igieniche, una concezione esoterica della
dipartita, che consiste nella consapevolezza della potenzialità
insita in alcuni uomini di potersi reintegrare nell'Essenza Prima. [...]
Il trapasso non è che l'iniziazione ai
misteri di una risurrezione che si attua nel contesto di una
metamorfosi naturale, di cui il Fuoco ne è principio e simbolo.
In tale processo rituale nulla può essere
lasciato alla materialità profana. Un'ulteriore prolungata fase di
decomposizione rallenterebbe o arresterebbe il movimento
trasmutatorio.
L'opera compiuta nel Tempio è reale,
non virtuale, perciò le spoglie mortali devono essere autenticamente
purificate, cioè penetrate e consumate dall'elemento igneo, per
essere strutturalmente da esso modificate.
Solo così si realizza il "Consummatum est", la parte più eterea della materia mortale ed immortale.
Il significato mitico del Fuoco si
perde nella notte dei tempi: nel linguaggio alchemico è sostanza
pura, eterna, indispensabile per il compimento della Grande Opera.
È lo strumento della modificazione dei
fattori che nella natura appaiono di primo acchito stratificati e
insuperabili; è il mezzo affinché la vita, trascorrendo dall'una
all'altra forma, si riveli.
Attraverso il Fuoco l'uomo dovrebbe
bruciare tutte le sue scorie e, divenuto Scintilla pura, unirsi alla
Fonte da cui si è separato.
Il valore dei riti funebri che
utilizzano tale elemento sta nel modificare ciò che è mortale
trasformandolo in ciò che non può morire."
Ad avvalorare questi concetti sono le
assemblee segrete che, da più di un secolo, ogni anno vengono tenute
in California nella contea di Sonora.
Il "Bohemian Grove" ‒ il
Club Satanico dell'Élite
II nome può evocare quello di un
circolo di annoiati dandy ottocenteschi, ma del Romanticismo i membri
del Bohemian Club hanno assai poco.
Costoro sono nomi altisonanti della
politica, dell'economia e della finanza planetaria (Italia
compresa) e persino del jet-set: i Bush, Dick Cheney, Tony Blair,
Colim Powell, Donald Rumsfeld, Karl Rove, Henry Kissinger, David
Rockfeller, lo statista israeliano Shimon Peres, l'ex vice-presidente
Al Gore.
E ancora: l'ex vice portavoce della
Casa Bianca Newt Gingrich, l'ex presidente dell'Università di
Harvard Lawrence Summers, il cantante degli U2 e benefattore
internazionale Bono Vox, nonché l'attore ed ex governatore della
California Arnold Schwarzenegger.
Il Club Boemo annovera solo persone che
contano e comandano: presidenti, generali, banchieri, leader di
compagnie petrolifere, vertici di multinazionali, proprietari di TV,
tutti uniti dal discutibile gusto per i raduni notturni in una
località inaccessibile ai più, denominata Boschetto Boemo, una
pineta che dà il nome a questo gruppo massonico.
Là, per due settimane di fila, ogni
seconda metà di luglio, i potenti si siedono sulle rive di un
laghetto in una foresta nel nord della California, davanti ad un gufo
gigante di pietra, ai piedi del quale un feticcio umano viene cremato
con un rito sacrificale officiato da sacerdoti che indossano mantelli
da druidi.
Il luogo della macabra cerimonia si richiama alla ritualità pagana: è la boscaglia di Monte Rio Redwoods, foresta nella contea di Sonora, a 120 km da San Francisco. Il Bosco Boemo (Bohemian Grove) è in realtà una foresta di altissimi abeti rossi secolari (i sequoia) che ricopre oltre mille ettari, tutti di proprietà della setta politica.
Il richiamo al "rosso sangue"
pare non sia casuale: Bohemian Grove si trova al centro di un
territorio storicamente chiamato la "sacra Sonoma", un
tempo abitato dai tenebrosi pellerossa Pomo, adoratori della "Via
della Morte", un percorso "magico" ove si compivano
cerimonie divinatorie e di cremazione.
Questo ed altri luoghi di Sonoma sono
tuttora oggetto di grande interesse da parte dei seguaci di riti
satanici e neopagani, che attribuiscono al Bohemian Grove un
singolare significato poiché credono sia posto all'incrocio di due
"linee esoteriche" che collegano tra loro i principali siti
sacri dell'area.
Lungo questo percorso "stregato"
sarebbe possibile evocare forze demoniache ed energie sataniche
potenti al punto da controllare l'intero pianeta.
Sia come sia, il raduno estivo annuale
del Club è una tradizione iniziata nel 1899. Dell'antico Bohemian
Club (B.C.) hanno fatto parte molti presidenti degli Stati Uniti,
prevalentemente repubblicani.
Reagan e Nixon al Bohemian Grove |
Oltre ai già citati Bush, tra i presidenti e i petrolieri vi hanno figurato anche Herbert Hoover (che amava definire il B.C. "Il più grande party maschile della Terra", perché le donne ‒ a parte le prostitute d'alto bordo ‒ vi sono rigorosamente escluse), Dwight Eisenhower, Richard Nixon, Gerald Ford, Ronald Reagan e Bill Clinton.
Tutti si sono seduti dinnanzi al
laghetto al centro della boscaglia; quel laghetto sulle cui sponde si
svolgono tuttora, ogni anno, sia la cerimonia sacrificale notturna in
onore del Grande Gufo, che le adunanze in occasione dei "Discorsi
sulla riva del lago" dove si parla di religione, filosofia,
scienza, economia e politica, ovvero il miglior modo di controllare
il mondo.
A raduno finito, i "boemi" si
ritirano nei venti lussuosi "accampamenti" dislocati nel
bosco. Ma in realtà, secondo il "S. Francisco Chronicle",
gli incontri non terminano così, ma si consumano "rituali
pagani" e si partecipa a conferenze e a spettacoli di
intrattenimento di vario genere.
Il "Cremation Care"
Al campo estivo, il primo sabato
ricorrente viene celebrato il tradizionale rito del "Cremation
Care" chiaramente di origine occulta: una processione funebre a
lume di torcia con uomini vestiti di rosso e con legni appuntiti
addosso che concludono la cerimonia con l'apertura di una bara
contenente uno scheletro ligneo nero vestito da donna, rappresentante
appunto il "Care".
Goliardate, rispondono i diretti
interessati. Ma è credibile che gli uomini più potenti del mondo si
riuniscano segretamente per giocare come matricole di primo pelo? In
realtà, al B.C. si consumerebbe ben altro: decisioni segrete, tra
strani riti e sesso, spesso con minorenni per nulla consenzienti,
molti dei quali sarebbero addirittura sacrificati al diavolo.
Il tutto verrebbe filmato e le
pellicole hard, o snuff movies, girerebbero tra gli adepti altolocati
e, affermano i maligni, servirebbero alla FBI e alla CIA per ricattare i
potenti a causa delle loro devianze sessuali. Alcuni di questi riti
comporterebbero l'adescamento di giovani legati a membri appartenenti
a gruppi esoterici o satanici.
di
Alfredo Lissoni - il SEGNO del soprannaturale, n° 239 maggio 2008
Ed ora, dopo quest'ampia panoramica mostrante le ragioni per cui la Massoneria da più di un secolo cerca di condizionare e indurre il genere umano a farsi cremare, contrastando così il Cristianesimo e gli effetti occulti sui defunti che conosce benissimo, mi accingo a spiegare quanto annunciato all'inizio di questo articolo.
Non è vero che la cremazione non
produca alcuna conseguenza su chi trapassa ed è ancora presente in
spirito, perché la maggioranza delle persone non è al momento
sufficientemente evoluta per rimanere indifferente e impassibile
davanti al corpo che brucia contorcendosi e sussultando tra le
fiamme.
Un profondo turbamento, e a volte il
terrore, coinvolgono le anime non consapevoli di essere trapassate e
che continuano ad identificarsi con il proprio organismo sino a
spasimare orribilmente sotto l'attacco del fuoco.
Nel 1940, un predicatore di nome
Moschinger lasciò scritto:
«Quel giorno morì all'improvviso un
mio amico, che abitava a Basilea, dove venne cremato. Anch'io
assistetti alla cerimonia funebre e poi andai impensierito verso la
stazione. All'improvviso ebbi la netta sensazione di essere
accompagnato da qualcuno.
Non potevo vedere nessuno, ma poi udii
la sua voce che ben conoscevo. Dovetti fare uno sforzo per
controllarmi e poter continuare a camminare. La sua voce mi seguì
dicendomi:
"Permettimi di spiegare le mie
vicissitudini durante la cremazione. Erano le più terribili che si
possano immaginare. Lo spirito non può sciogliersi così velocemente
dal corpo terreno dopo essere stato strettamente legato per così
lungo tempo a questo. Dovresti vedere come questo fuoco infernale
distrugge in poco tempo il suo involucro terreno".
Continuò dicendomi di non trovare le
parole per spiegare in quale modo terrificante si svolge questo
processo di distruzione, e che era bene avvertire tutti gli uomini
contro questa terribile esperienza».
"Meglio
seppellire in terra o cremare?" La risposta fu:
«Ricorda uomo che "Pulvis es et in pulverem reverteris!" ‒ Sei di terra e alla
terra devi tornare! ‒ Chi vi dà il diritto di distruggere così
violentemente il corpo che è dono di Dio? Il processo di
decomposizione, un procedimento voluto in tutta la natura, ha un
significato profondo per l'anima, che va sovente alla ricerca del
proprio corpo in decomposizione, e dovrà imparare a liberarsi dalla
carne. Esistono più entità nei cimiteri di quante ne potreste mai immaginare, o uomini ciechi!».
(Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
(Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
E ancora:
«Certamente lo Spirito non viene
distrutto dal fuoco, esso è indistruttibile, ma l'anima (la psiche,
ossia l'insieme dei corpi sottili; cfr. QUI; ndr) vive a volte
un grave shock durante la cremazione che il defunto sente altamente
doloroso.
C'è anche una certa differenza se un
cadavere prima di essere sepolto viene incenerito dopo un tempo
prolungato, oppure viene bruciato in paesi con alte temperature dove
la decomposizione inizia già velocemente su cataste di legna invece
che in un crematorio moderno.
E nel caso di persone che trapassano
durante una guerra, allora sono sempre presenti "Aiutatori
invisibili" (cfr. QUI; ndr) che soccorrono, accelerando
l'immediato distacco dell'anima. Qui da noi, ci sono dunque altre
condizioni!»
Ed infine, ecco il pensiero di un
grande Maestro, Omraam Mikhaël Aïvanhov, al riguardo:
Omraam Mikhaël Aïvanhov - (1900 - 1986) |
"Pensando ai membri della propria famiglia, o anche a se stesse per il futuro, capita che alcune persone mi chiedano se sia meglio seppellire un defunto oppure cremarlo. È difficile rispondere a questa domanda in modo categorico.
Per la maggioranza degli esseri umani,
la sepoltura è sicuramente preferibile, perché la loro anima ha
bisogno di parecchio tempo per lasciare il corpo fisico: costoro
sono talmente attaccati ai beni materiali e ai piaceri della
Terra che la loro anima resta lì a vagare attorno al corpo
fisico.
Alcuni non credono neppure ad una
vita dopo la morte, e quindi non possono capire
nemmeno dove si trovano. Bisogna che delle Entità del mondo
invisibile vengano ad illuminarli e a guidarli.
Perciò, se si bruciasse il loro
organismo dopo il trapasso, la brutale separazione dell'anima dal corpo li lascerebbe disorientati.
Invece, un Essere molto elevato
spiritualmente, che durante tutta la propria vita ha imparato ad
affrancarsi dalla materia, può essere cremato: il fuoco lo aiuta a
recidere più rapidamente tutti i legami con la materia.
Coloro che procedono ad effettuare la
cremazione, però, devono possedere certe conoscenze spirituali, in
modo da essere coscienti di ciò che fanno. Non si brucia il corpo di
un uomo, anche se deceduto, come si brucerebbe un vecchio mobile!"
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Relazione, adattamento e cura di:
Sebirblu.blogspot.it
Fonti: reteccp.org
" : facebook.com
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