Sebirblu, 25 dicembre
2022
Ripropongo nella Santa Notte magica di Nostro Signore una chicca preziosissima lasciataci da Pietro Ubaldi (ved. QUI) affinché chiunque desideri innalzarsi verso il Sublime, abbia una traccia per poterlo fare:
Ripropongo nella Santa Notte magica di Nostro Signore una chicca preziosissima lasciataci da Pietro Ubaldi (ved. QUI) affinché chiunque desideri innalzarsi verso il Sublime, abbia una traccia per poterlo fare:
‒ A ricordo del passato, una dolce Luce
albeggia all'orizzonte del mondo fenomenico. Nel triste grembo della
sua indifferenza, il pianeta si prepara ad accogliere, ancora una
volta, la Ricorrenza Sacra che i più ormai rigettano, trattenendone
soltanto il lato formale.
Il momento è solenne. L'Universo
assiste alla genesi della Meraviglia suprema, maturata nel suo seno
attraverso incommensurabili periodi di lenta preparazione, quasi
conscio da quale sforzo titanico della Sostanza scaturisca nel suo punto
culminante, la sintesi massima: la Via, la Verità, la Vita.
Viene alla luce il Raggio regale più
mirabile e bello, in cui limpido traspare il concetto della Legge
d'Amore e il pensiero dell'Altissimo.
Dio, sempre presente nel profondo delle
cose, si mostra chiaramente, e la Sua strabiliante apparizione, nella fitta oscurità raggiunta dal genere umano, si avvicina alle Sue creature.
Il cuore e la mente, sfioranti regioni
sempre più alte, erompono in un inno di lode al Creatore; la voce si
fonde nel canto immenso di tutto il Creato.
Di fronte al Mistero, nell'attimo
supremo della Manifestazione, tutto diventa espansione mistica, l'arida enunciazione si accende pervasa dal soffio sublime.
Nel momento più buio della notte
aleggia negli spazi un alito divino. Seguendo il cammino della
Stella, la vibrazione-pensiero si illumina percorsa dall'Immenso... e
si raccoglie in preghiera:
"Ti adoro, recondito Io
dell'Universo, Anima del Tutto, Padre mio e Padre di tutte le cose,
respiro mio e respiro di tutte le cose.
Ti adoro, indistruttibile Essenza,
sempre presente, nello spazio, nel tempo ed oltre, nell'Infinito.
Padre, ti amo, anche quando il Tuo
respiro è dolore perché il Tuo dolore è Amore; anche quando la Tua
Legge è fatica, perché la fatica che la Tua Legge impone è la via
delle ascensioni umane.
Padre, mi immergo nella Tua Potenza, in
essa mi riposo e mi abbandono, alla Sorgente io chiedo l'alimento che
mi sostenga.
Ti cerco nel profondo ove Tu sei, donde
mi attrai. Ti sento nell'Infinito ove non giungo e donde mi chiami.
Non Ti vedo, eppure mi accechi con la
Tua luce; non Ti odo, eppure sento il suono della Tua voce; non so
ove Tu sia, eppure Ti incontro ad ogni passo; Ti dimentico e Ti
ignoro, eppure Ti ascolto in ogni mio palpito.
Non so individuarti eppure verso di Te
gravito, come gravitano tutte le cose, verso di Te, centro
dell'Universo.
Potenza invisibile che reggi i mondi e
le vite, Tu sei nella Tua Essenza, al di sopra di ogni mia
concezione.
Che sarai Tu mai, che io non so
descrivere e definire, se il solo riflesso delle Tue opere mi acceca?
Che sarai Tu mai se già mi stupisce
l'incommensurabile complessità di questa Tua emanazione, piccola
scintilla spirituale che tutto mi anima?
L'uomo Ti insegue nella scienza, Ti
invoca nel dolore, Ti benedice nella gioia. Ma nella grandezza della
Tua potenza come nella bontà del Tuo Amore Tu sei sempre oltre,
oltre tutto il pensiero umano, al di sopra delle forme e del
divenire, un lampo nell'Infinito.
Nel muggito della tempesta è Dio,
nella carezza dell'umile è Dio; nell'evoluzione del turbine atomico,
nel lancio delle forme dinamiche, nel trionfo della vita e dello
Spirito è Dio.
Nella gioia e nel dolore, nella vita e
nella morte, nel bene e nel male è Dio; un Dio senza confini, che
tutto comprende e stringe e domina, anche le apparenze dei contrari,
i quali guida ai suoi fini supremi.
E l'Essere sale, di forma in forma,
anelante di conoscerTi, ansioso di una sempre più completa
realizzazione del Tuo pensiero, traduzione in atto della Tua Essenza.
Io Ti adoro, supremo Principio del
Tutto, nella Tua veste di materia, nella Tua manifestazione di
energia; nel perenne rinnovellarsi di forme sempre nuove e sempre
belle, io adoro Te, Concetto, sempre nuovo e buono e bello,
inesauribile Legge animatrice dell'Universo.
Ti adoro, gran Tutto, sconfinante oltre
tutti i limiti del mio Essere.
In questa adorazione mi anniento e mi
alimento, mi umilio e mi accendo, nella grande Unità mi fondo, e
nella grande Legge mi coordino, perché la mia azione sia sempre
armonia, ascensione, preghiera, amore."
Così pregate, nel silenzio delle cose,
guardando soprattutto verso il profondo che si trova dentro di voi.
Pregate con animo puro, con slancio
intenso, con fede potente, e la radiazione animica, armonicamente
sintonizzata con la grande vibrazione, conquisterà gli spazi.
E una voce udrete, di conforto,
raggiungervi dall'Infinito.
Pietro Ubaldi
Post Scriptum di Sebirblu
Auguro a tutti voi, gentili Lettori, un sereno S. Natale ed un migliore anno nuovo, ringraziandovi della squisita attenzione che prestate al mio blog, onorando così il mio lavoro.
Vi offro altresì, in questo speciale tempo critico, un particolare e toccante ricordo della notte di Natale 2016 nella Cattedrale di Notre-Dame de Paris, quando ancora la bellissima Basilica era intatta dalla devastazione subita. (Cfr. QUI e QUI).
Relazione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it
Fonte: "La Grande Sintesi" di Pietro Ubaldi ‒ Ed. Mediterranee
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