Sebirblu, 18 gennaio 2020
Della reincarnazione, sotto un punto di
vista scientifico, se ne è occupato pure il Corriere della Sera in
un articolo di qualche anno fa, redatto da Paolo Valentino.
Riprendo questo argomento, nonostante
ne abbia già parlato ampiamente QUI, QUI e QUI, perché non è mai
abbastanza insistere sulla NECESSITÀ DI SFATARE, una volta per
tutte, la CONVINZIONE ERRATA ‒ di stampo cattolico ‒ che essa non
esista! Altri casi descritti QUI e QUI, ma con vista chiaroveggente e ultrafànica QUI e QUI.
E pensare che ne parlano
abbondantemente persino le Scritture! Ma come si diceva un tempo:
"COMPAGNO, L'UNITÀ NON LO DICE" ‒ ossia per traslato LA
CHIESA ‒ che, se nega la reincarnazione, bisogna darle credito... ciecamente...
Tuttavia, arriverà pure quel tempo, tanto sospirato, in cui ognuno si deciderà a CERCARE e a DOCUMENTARSI
sul serio, aprendo gli occhi!!!
Ora, riportando quasi per intero il suddetto pezzo giornalistico ed aggiungendo una parte di un post
pubblicato da "Anticorpi", dò un'ulteriore possibilità ai
"DORMIENTI" di svegliarsi e comprendere che il brevissimo
tratto di vita che affrontiamo rispetto all'eternità, non supporta
alcuna logica che possa stabilire un destino definitivo di gioia o di
tormento. (Cfr. QUI).
Ma se questa semplice considerazione
non bastasse, ci sono ben altre ragioni e testimonianze che la
convalidano, abbattendo qualsiasi resistenza! Basta VOLER SCENDERE
dalla roccaforte sulla quale ogni cattolico si è abbarbicato "con
le unghie e con i denti", sorretto da una cocciutaggine così
ostinata che solo la cecità in cui è immerso può scusarlo!
Ma ecco l'articolo in questione,
preceduto da un'interessante intervista-video fatta al prof. Jim
Tucker ‒ di cui ho già parlato QUI ‒ direttore della clinica psichiatrica infantile all'Università
della Virginia, nonché autore del libro "Vita prima della
vita". (Per maggiori approfondimenti QUI).
Memorie di Vite remote analizzate...
"con serietà"
Charlottesville (Virginia) ‒ Nei suoi
incubi notturni, James Leininger sognava aerei colpiti che
precipitavano ed esplodevano ancora in aria, prima di inabissarsi nel
mare.
Di giorno ricordava di essere stato
nella US Air Force, pilota di un caccia in forza alla portaerei
Natoma Bay. Parlava della sincera amicizia con un altro aviatore,
Jack Larsen.
E raccontava in dettaglio la propria
dipartita, dopo che il suo aereo era stato abbattuto dai giapponesi nel
cielo di Iwo Jima. All'epoca in cui evocava graficamente queste
memorie James aveva due anni.
I fatti cui si riferiva il bambino
della Louisiana erano successi più di mezzo secolo prima. Nella
battaglia di Iwo Jima, proprio la portaerei Natoma Bay perse in effetti un
solo pilota.
Costui si chiamava anch'egli "James" e il suo cognome era Huston; veniva dalla
Pennsylvania (cioè quasi 2000 km lontano dalla casa dei
Leininger) e le circostanze della morte coincidevano esattamente con
i ricordi del bimbo, compresa quella che il nome dell'aviatore in volo dietro di lui, al momento dell'incidente, era Jack Larsen.
James Leininger da piccolo. |
Ma nessuno le aveva mai rese pubbliche. Furono necessari al padre del piccolo quasi tre anni di ricerche negli archivi della Marina, per mettere insieme questi elementi.
«È assolutamente impossibile che un
bambino di due anni possa aver assorbito queste informazioni attraverso
mezzi normali» dice il dottor Jim Tucker.
Quello di James Leininger è solo uno
delle migliaia di casi di cui il professore si occupa. Nel prestigioso
college di Charlottesville dirige la Division of Perceptual Studies,
meglio nota con l'acronimo di Dops.
Fondata nel 1967 da un altro
accademico, Jan Stevenson, l'istituto ha per missione
«l'investigazione scientifica ed empirica di fenomeni che
suggeriscono quanto le attuali assunzioni scientifiche e le teorie
sulla natura della mente o della coscienza possano essere
incomplete». [...]
[...] È dagli anni Settanta che Tucker
lavora al Dops, il cui nome d'origine era Division of Personality
Studies, occupandosi soprattutto di bimbi che, come James
Leininger, hanno ricordi vividi e spesso
di gente realmente esistita nel passato.
Sono testimonianze che suggeriscono la
possibilità di una «sopravvivenza della personalità (la psiche o
anima; ndr) oltre le morte». Il Dops ha analizzato e catalogato in
un database più di 3000 casi, e non solo di bambini, nei quali i
pazienti raccontano di essere stati altri.
La scienza ortodossa ha sempre guardato
al laboratorio di ricerche paranormali di Charlottesville con scetticismo, quando non con sospetto.
André Brouillet: "Una lezione clinica alla Salpêtrière" 1887 - Parigi |
Stevenson, il fondatore, venne accusato di non rispettare standard d'analisi rigorosi, di voler per forza vedere evidenza scientifica dove altri vedevano superstizione e, non ultimo, di aver tenuto in vita l'istituto grazie alle donazioni di ricchi filantropi, ossessionati dalla reincarnazione.
Uno di questi fu Charles Carlson,
l'inventore della xerografia, che lasciò 1 milione di dollari al
Dops, probabilmente su richiesta della moglie, di cui era nota la
passione per il paranormale.
Ma i suoi sostenitori non mancano. E
senza dover risalire a Max Planck, padre della fisica quantistica e
teorico della coscienza universale, o a Carl Sagan, per il quale la
reincarnazione «era un'area di ricerca parapsicologica degna di
seria indagine», studiosi d'oggi hanno valutato positivamente
i metodi di Stevenson e Tucker.
Già nel 1977, scrivendo su una rivista
specializzata, lo psichiatra americano Harold Lief aveva lodato
l'approccio del Dops. E precisando di voler sospendere il giudizio su
telepatia e reincarnazione, si era detto «vero credente nei metodi
di Stevenson».
Su Scientific American, lo psicologo
Jesse Bering ha definito «per nulla scontato il fatto che il lavoro
del Dops sia privo di senso» e si è chiesto perché i dati raccolti
dall'equipe di Stevenson e Tucker non vengano presi più seriamente.
«Forse che il nostro rifiuto anche di
guardare a questi risultati, men che meno discuterne, sia
riconducibile alla paura di sbagliarci?».
Certo siamo davanti ad informazioni
fuori del comune. Ma nulla toglie al fatto che alla Division of
Perceptual Studies in Virginia si lavori con rigore, metodo e serietà
pari a quelle di altre celebri istituzioni come la Nasa o il Mit.
Che poi non vogliate credere a James
Leininger e alle memorie di una vita non sua, è un'altra storia.
Paolo Valentino
Il DOPS o Divisione di Studi Paranormali a Charlottesville in Virginia - USA |
Qui di seguito, come precisato all'inizio, ecco una parte dell'articolo di "Anticorpi", sempre valido anche se datato 2011. (QUI il testo completo, perché nel frattempo, il sito originale è sparito).
L'Evento Reincarnativo
La reincarnazione è il nocciolo comune
di ogni religione antica o moderna, sebbene alcune se ne siano
momentaneamente dimenticate. È anche uno degli aspetti più
innovativi delle moderne terapie psicologiche, oltre ad essere del
tutto compatibile con le leggi della fisica.
Che sia presente nella religione
buddhista ed induista lo sanno tutti, ma pochi sanno che lo sia anche
nell'Islam, ossia nella sua branca esoterica, il Sufismo.
L'Ebraismo exoterico non ne parla, ma
la Cabala ‒ da cui l'Ebraismo è nato ‒ contiene questo
principio, e qualunque cabalista lo confermerà.
L'esistenza della reincarnazione ai
primordi della religione cristiana è tema su cui si impernia una forte
polemica, anche perché i cristiani oggi negano con forza tale
connessione.
Il motivo è che essa fu condannata nel
553 d.C. durante il Concilio di Costantinopoli, convocato non da una
figura religiosa, ma fortemente voluto dall'Imperatore Giustiniano.
Si può presumere che questi si muovesse per motivi politici più che
per amore di verità teologiche.
Dopo la sconfitta dello Gnosticismo da
parte del Cristianesimo istituzionalizzato nell'Impero Romano, la
corrente che discendeva da Origene ‒ uno dei Padri della Chiesa ‒
che incorporava nei suoi insegnamenti la Dottrina delle Rinascite, fu
così dichiarata eretica.
Nei Vangeli, però, è contenuto (tra
gli altri) questo passo:
«La Legge e i
Profeti hanno profetizzato fino a Giovanni. E se lo volete accettare,
egli è quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda.
Allora i
discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono che
prima deve venire Elia?" E Gesù rispose: "Sì, Elia verrà
e ristabilirà ogni cosa."
Ma io vi dico:
"Elia è già venuto e non lo hanno riconosciuto; anzi, lo hanno
trattato come hanno voluto." Allora i discepoli compresero che
egli parlava di Giovanni il Battista." (Mt 17, 10-13)».
Da qui si potrebbe desumere che il
Cristo, il Quale per Sua stessa ammissione parlava per parabole così
che ognuno capisse solo ciò che era pronto a ricevere, conoscesse
questa realtà.
Il che appare ancora più evidente se si prendono i Vangeli "apocrifi", cioè quelli scartati dai costituendi poteri ecclesiali con metodi molto discutibili.
Nel Cristianesimo mistico-esoterico
vien detto che: "Ogni grande legge naturale deve necessariamente
essere in armonia con tutte le altre."
Le tre concezioni a cui esso si
riferisce sono le seguenti:
I. ‒ La Teoria
Materialistica, la quale sostiene che la vita è un viaggio dalla
culla alla tomba; che la mente è il risultato di certe correlazioni
della materia; che l'uomo è la più grande intelligenza del Cosmo e
che il suo intelletto scompare col disintegrarsi del corpo dopo la
morte.
II. ‒ La Teoria
Teologica, che asserisce come ad ogni nascita una nuova anima entri
nel contesto fisico direttamente dalla mano di Dio manifestandosi
nell'esistenza visibile; che attraverso la
soglia della morte se ne vada nel mondo invisibile dal quale non farà
più ritorno; che sulla Terra la sua felicità o la sua sofferenza
verrà decisa "in eterno" dalle sue azioni compiute nel
brevissimo periodo di tempo che intercorre fra la vita e la morte.
III. ‒ La
Teoria Reincarnativa, che insegna come ogni Spirito sia parte di Dio
e comprenda tutte le facoltà divine (sebbene relative; ndr)
similmente al seme che racchiude la pianta; che per mezzo di ripetute
esistenze in un corpo terreno suscettibile di perfezionamento, le
possibilità latenti vengano pian piano sviluppate in potenza
dinamica; che nessuno si perde durante questo processo, ma che tutta
l'umanità raggiungerà infine la meta della perfezione e della
riunione con Dio.
La prima di queste teorie è monistica.
Tende a spiegare tutti i fatti dell'esistenza come processi limitati
al mondo materiale. Le altre due concordano nel loro dualismo,
ossia ascrivono alcuni elementi e fasi dell'esistenza ad uno stato
super-fisico invisibile, ma differiscono largamente su altri punti.
Se studiamo il rapporto fra la teoria
materialistica e le leggi conosciute dell'Universo, troviamo che la
continuità dell'energia è altrettanto ben stabilita quanto quella
della materia, e che né l'una né l'altra hanno bisogno di
delucidazione.
Marcello Ciampolini: "Parto Cosmico" |
Sappiamo anche che materia ed energia sono inseparabili nel Mondo Fisico. Ciò è contrario alla teoria materialistica la quale ritiene che la mente perisca con la morte. Se nulla può essere distrutto, neppure la mente può esserlo.
Inoltre sappiamo che la mente è
superiore alla materia, poiché modella i lineamenti del viso così
che questo diviene un riflesso o specchio di quella.
Abbiamo scoperto che le molecole del
nostro corpo cambiano continuamente; che almeno una volta ogni sette
anni avviene un mutamento in ogni atomo di materia che lo compone.
Se la Teoria Materialistica fosse
corretta, la coscienza dovrebbe essere sottoposta ad un radicale
cambiamento con nessuna memoria di ciò che precedette, e l'uomo non
potrebbe perciò ricordare un qualsiasi evento per più di sette
anni.
Sappiamo che così non è. Noi
rammentiamo gli eventi della nostra infanzia. Molti dei più banali
incidenti, anche se dimenticati dalla coscienza ordinaria, sono stati
distintamente ricordati nella visione della vita trascorsa (ved. QUI; ndr), da
persone in procinto di annegare che hanno raccontato l'esperienza
dopo essere state salvate.
Esternazioni simili, in stato di
trance, sono comuni. La Teoria Materialistica non è in grado di spiegare
queste fasi di sub e super-coscienza (cfr. QUI; ndr). Essa le
ignora.
Allo stato attuale delle ricerche
scientifiche, quando studiosi eminenti hanno stabilito senza dubbio
l'esistenza di questi fenomeni, cercare di ignorarli è molto
imbarazzante per una visuale (cieca; ndr) la quale pretende di risolvere i maggiori
problemi della vita, anzi la vita stessa.
Tomasz Alen Kopera |
Possiamo dunque liberamente passare da questa prima concezione ‒ inadeguata a risolvere il mistero della vita e della morte ‒ alla seconda.
Una delle più serie obiezioni alla
Teoria Teologica ortodossa è la sua insufficienza. [...]
E qui intervengo io, perché il segmento dell'articolo pone la questione irragionevole soltanto sui 144.000 salvati descritti nell'Apocalisse (7, 4-8) che il Lettore, se incuriosito, può andarsi a leggere nel sito di cui ho indicato il link a fondo pagina.
Invece l'obiezione, di gran lunga più importante, è la totale assenza di spiegazioni plausibili al senso del dolore, alla nascita di bambini mal formati, alle loro sofferenze indicibili in paesi poverissimi e martoriati da calamità di tutti i generi e via dicendo.
Quello che scandalizza è che persino Bergoglio (ma non c'è da meravigliarsi, perché è il Falso Profeta) abbia detto a un bimbo che gli aveva rivolto la domanda che tutto ciò è un mistero!
Ecco le sue parole:
"Perché soffrono i bambini? Si può soltanto alzare gli occhi al Cielo e aspettare risposte che non si trovano. Non ci sono risposte per questo, Rafael." (Cfr. QUI).
Riprendo ora l'articolo in corso:
[...] Consideriamo ora la Teoria Reincarnativa che implica un processo evolutivo, condotto con inflessibile continuità attraverso numerose rinascite, in forme di crescente efficienza per le quali tutti sono, col tempo, portati ad una crescita di splendore spirituale che per ora non ci è possibile concepire.
(Concetto che non ha nulla a che vedere con la "metempsicosi" che sostiene anche l'incarnazione in animali; ndr).
Non vi è nulla di irragionevole né di
difficile ad accettare tale teoria. Guardando intorno a noi troviamo
ovunque nella natura questo sforzo nella ricerca della perfezione in
maniera lenta, ma persistente. Non esiste alcun improvviso processo
di creazione o di distruzione come il teologo afferma; ma soltanto «Evoluzione».
L'evoluzione «è la storia del
progresso dell'anima nel tempo». Ovunque, vedendo intorno a noi i
fenomeni dell'Universo, ci rendiamo conto che il sentiero ascendente è
caratterizzato da una spirale.
Marcello Ciampolini: "Nel Tempo e fuori dal Tempo" |
Ogni sua spira è un ciclo. Ogni ciclo si immerge nel successivo, poiché le volute sono continue; ogni spirale essendo il prodotto perfezionato delle precedenti è la creatrice degli stati più perfetti che la seguono.
Una linea retta non è che l'estensione
di un punto. Non occupa che una dimensione nello spazio. La teoria
del materialista e quella del teologo sono simili nel concetto. Il
materialista fa cominciare tale linea dalla nascita e, per coerenza,
ritiene che termini all'ora del decesso.
Il teologo fa iniziare la sua linea con
la creazione dell'anima ‒
al concepimento ‒
poco prima della nascita. Dopo la morte, essa continua a vivere, e il
suo destino è irrimediabilmente determinato dalle azioni di pochi
brevi anni di vita. Non c'è nessun ritorno per correggere gli
errori. La linea continua diritta; essa comporta un minimo di
esperienza, e nessuna elevazione animica dopo il trapasso.
Il progresso naturale, invece, non
segue una linea retta come queste 2 teorie indicano, e nemmeno un
sentiero circolare, poiché equivarrebbe ad un ciclo infinito delle
stesse acquisizioni e l'uso di solo due dimensioni nello spazio.
Tutto si muove in cicli progressivi, e
per avvantaggiarsi di ogni occasione di avanzamento offerta dal
nostro tridimensionale piano, è necessario che la vita evolventesi
segua un percorso in ascesa (spiraliforme, appunto) che prosegua di
continuo verso il trascendente.
Ovunque v'è la spirale: avanti, verso
l'alto, sempre! E' mai possibile che questa Legge, così universale
in ogni regno, non operi nella vita dell'uomo? La terra si risveglia
ogni anno dal suo sonno invernale, gli alberi e i fiori si riformano
nuovamente, mentre l'uomo deve morire e basta? Ciò non può essere!
La stessa Legge che sospinge la vita
della pianta verso una nuova crescita, risveglierà l'essere umano a
nuove esperienze per avanzare sempre più verso la Perfezione.
Perciò la Teoria Reicarnativa, che postula ripetute rinascite in "veicoli" corporei gradatamente perfezionantisi, è in perfetto accordo con l'evoluzione e i fenomeni della natura, mentre le altre due concezioni non lo sono.
Perciò la Teoria Reicarnativa, che postula ripetute rinascite in "veicoli" corporei gradatamente perfezionantisi, è in perfetto accordo con l'evoluzione e i fenomeni della natura, mentre le altre due concezioni non lo sono.
Considerando l'esistenza sotto un aspetto etico, troviamo che è sempre accomunata alla Legge di
Conseguenza (o Karmica) dalla quale è inseparabile e, d'altronde,
è la sola che soddisfi il nostro senso di giustizia, in armonia
con gli eventi che osserviamo intorno a noi.
Il vero Cristianesimo Esoterico non è
stato ancora pubblicamente insegnato e nemmeno lo sarà fintanto che
gli uomini non avranno superato la fase materialistica per essere in
grado di riceverlo.
Questa consapevolezza avverrà molto
presto, perché saranno gli stessi eventi ormai alle porte ‒ dei
quali uno in particolare (ved. QUI) ‒ che indurranno tutti, che lo
vogliano o no, a rivolgere la propria attenzione sul senso della vita
e della morte e sulla richiesta di sperimentare ancora e ancora per
non ricadere negli stessi errori di prima, anche se nell'attuale
dimensione non sarà più possibile.
Relazione, adattamento e cura:
Sebirblu.blogspot.it
Fonti: corriere.it
" : anticorpi.info
" : theatlantic.com (questo è il primo articolo originario, completo, in inglese)
" : theatlantic.com (questo è il primo articolo originario, completo, in inglese)
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