Sebirblu, 28 gennaio 2020
Ecco un articolo dedicato alla paura
del contagio, un balsamo offerto a tutti coloro che si lasciano
"influenzare" (nessun verbo può essere più azzeccato di
questo...) dalle notizie allarmanti di TV, giornali e web che
arrivano per il coronavirus.
Il titolo, infatti, esprime molto bene
la situazione, ma pochi conoscono quanto corrisponda al vero. Bisogna
dire che i "Poteri Occulti" al comando del mondo e diretti
da Satana, hanno la necessità assoluta di "nutrirsi" in
continuazione di energie quali il terrore, l'odio, l'ansia,
l'agitazione, il timore di ammalarsi e di morire.
Pertanto, cosa c'è di meglio che
scatenare ad ogni piè sospinto la paura di una epidemia globale, di
una guerra catastrofica oppure il rilascio ‒ a fini "terapeutici"
‒ di alcuni milioni di zanzare OGM in Brasile (450.000 maschi a settimana, ved. QUI) solo per
fare qualche esempio?
Oltre a questa "esigenza
famelica", l'obbiettivo principale delle Forze Oscure è quello
di bloccare o rallentare l'evoluzione animica dell'uomo, impedendogli
di pensare e di "risvegliarsi" prendendo coscienza della
propria identità spirituale e sfuggendo in tal modo al loro dominio.
(Cfr. QUI).
Allora, l'unico rimedio veramente efficace per non lasciarsi condizionare dagli eventi consiste
nell'attivare la "Ricerca" interiore e scoprire,
improvvisamente, la "PERLA" meravigliosa che alberga dentro
l'ostrica, ossia il corpo fisico, come ha insegnato la splendida
parabola di Nostro Signore in Matteo 13, 45-46.
Ma andiamo per ordine, prima di parlare
della "profilassi" è meglio focalizzare con più chiarezza
la potenzialità insidiosa della "malattia" da curare per non soccombere al
suo manifestarsi.
Mi avvalgo, per questo, della
"diagnosi" perfetta condotta e scritta da un autore molto
conosciuto nell'ambito degli operatori spirituali di altissimo profilo,
ossia Amadeus Voldben (Amedeo Rotondi; biografia QUI) che
con i suoi libri – consigliatissimi – ha contribuito al
"Risveglio" di un immenso numero di coscienze, offrendo a
tutti le sue peculiarità di educatore, insegnante e guida davvero
illuminata. (Altri post dedicati in parte a lui QUI e QUI).
«Se gli uomini conoscessero davvero l'enorme
forza distruttiva della paura quando si impadronisce di qualcuno, la
fuggirebbero come tra i peggiori malanni. Ben pochi sanno quanto essa
sia responsabile delle tante sciagure che affliggono l'umanità.
Essa è un'autentica bomba asfissiante e
dirompente che quando entra nell'uomo ha l'effetto dalle peggiori
conseguenze. La sua azione devastante è inesorabile, se non si ha la
cura di rigettarla subito lontano da sé, come si fa per un ordigno
pericoloso.
Chi teme è sicuramente colpito, perché
fa da calamita al male: lo risucchia e attira l'oggetto. Non si deve
mai reagire col timore. Il male va affrontato con animo sereno, non
pavido o incerto.
Nel caso si diventasse preda di una
reazione di paura, di odio o di vendetta, l'aura energetica multicolore che
circonda il corpo eterico-astrale (ved. QUI; ndr) verrebbe lacerata,
permettendo così l'ingresso al fattore attaccante o a qualche Entità (cfr. QUI; ndr).
Si devono assolutamente superare gli
impulsi emotivi o istintuali. Nella calma l'aura rimarrà compatta e
impenetrabile e farà da barriera ad ogni assalto psichico. Quando si
è tranquilli e decisi a difendersi rigettando il nemico, la partita
è vinta.
La paura è un vortice vuoto, una sorta
di buco nero tra i più pericolosi, che attira a sé la cosa che
teme; è un tutto negativo, per cui l'uomo che ne è preso diventa un
nulla lasciando ad altro o ad altri l'azione contro di lui.
La sua volontà è azzerata ed egli
diventa, di fatto, una massa di energie simili ad una mucillagine
inerte sulla quale si ripercuotono le vibrazioni che lo circondano,
mentre è incapace di qualsiasi reazione.
Il panico, l'ansia e l'inquietudine
sono i nemici più deleteri perché fanno vacillare il muro di
protezione naturale dell'aura lasciando in tal modo entrare il male
che vi trova accesso libero.
Chi supera la reazione istintiva ed
emozionale rimarrà saldo con l'aura inaccessibile ed opporrà una
barriera sicura ad ogni assalto psichico. Chi è deciso a difendersi
ad ogni costo e a respingere la minaccia avrà la vittoria in ogni
caso.
Per godere di buona salute, l'uomo ha
bisogno di essere calmo, sereno e gioioso. La condizione dello
Spirito occupa un posto importantissimo in tutte le manifestazioni
della vita. La sua influenza è primaria.
La preoccupazione agisce negativamente
sulla vitalità generale perché questa è determinata dall'energia
psichica che ognuno porta in sé. Quando questa si abbassa per
qualunque motivo, si determina una condizione per la quale le forze
assalitrici possono avere il sopravvento.
Infatti, l'agitazione interna
indebolisce le difese del corpo, proprio perché produce effetti
dannosi sul dinamismo complessivo.
Le emozioni spiacevoli, derivanti da
paura ed apprensione, come pure da tristezza e angoscia, per il loro
riflesso sul corpo fisico abbassano il tono dell'organismo, lo
indeboliscono e lo deprimono. L'opposto avviene per quelle gioiose,
entusiastiche, felici ed euforiche che imprimono forza, vigore ed
esaltazione.
Medici e infermieri nelle cliniche e
negli ospedali hanno dovuto constatare che chi teme di contrarre una
malattia è più soggetto a prenderla. Questo, è stato riscontrato principalmente in occasione di influenze ed epidemie (proprio come quella in corso ora con il "coronavirus"
asiatico; ndr).
Coloro che temono di infettarsi, spalancano
le porte al male che più fortemente paventano. La forza dello
Spirito, l'ottimismo e il coraggio accrescono invece la refrattarietà
ad ogni attacco, poiché il corpo subisce la diretta influenza dello
stato d'animo.
Colui che non si dà alcun pensiero del
contagio, a parità di condizioni esterne, non ne viene assalito
restando immune (non solo, ma se poi effonde amore e
comprensione verso i "colpiti" rimane protetto ancor più,
proprio come una cascata che respinge qualsiasi corpo estraneo
controcorrente; ndr) mentre chi lo teme ne è vittima.
(Come nell'evenienza attuale, in cui si
prospetta un pericolo di pandemia planetaria; ndr) ...l'apprensione
indiscriminata fiacca il fisico, predisponendolo, per così dire, ad
un eventuale attacco.
Conviene, quindi, esercitarsi a
mantenere la calma di fronte a qualsiasi circostanza fino
a raggiungere l'impassibilità, non quella relativa soltanto ad una maschera, ma
all'imperturbabilità vera, prodotta dalla serenità interiore di chi
conosce che nessun male può incoglierlo se non facente parte dello
schema d'esperienze da lui stesso scelto (ved. QUI e QUI; ndr), per evolversi nella sua
vita terrena.»
Ed ora, eccoci arrivati al rimedio accennato
sopra. Ho parlato di "perla" e di "ostrica"
prendendo spunto dall'insegnamento di Gesù, che così dice: "Il
Regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di perle
preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi
averi e la compra."
La parabola si riferisce, come si
legge, al Regno dei cieli che cerca perle preziose, e cos'altro c'è
di valore immenso se non lo Spirito, la Scintilla Divina che dimora
in ognuno di noi?
Già avevo trattato questo tema così
basilare QUI e QUI, ma
ora, per coerenza, preferisco esporre di nuovo il pensiero di Amadeus
Voldben che, come si leggerà, non si discosta per nulla dal mio.
Rob Gonsalves |
«Il punto di contatto più alto che
l'uomo possa conquistare è il suo Io spirituale: è la dimora nella
serenità più pura dove niente e nessuno potranno giungere.
È la nostra Vera identità, la
Scintilla Divina, noi siamo Quella. Il resto non conta, è il
bagaglio che portiamo con noi per le vie dei mondi e che cambiamo di
volta in volta come veste mutevole ed effimera. (Cfr. QUI e QUI; ndr). Su tale vetta è pace
che non conosce turbamento.
Se i nostri pensieri sono rivolti
all'Io spirituale, noi realizziamo il collegamento più proficuo per
la vita dello Spirito. Concentrarsi sulla propria Essenza Divina è
toccare il punto d'accensione che illuminerà l'intera nostra
esistenza, è il Faro verso cui rivolgerci per non perdere di vista
il punto d'approdo.»
Ed è questo Faro a darci la fede e il
coraggio di fronte ai pericoli che ci minacciano. Dobbiamo affrontarli,
e non sfuggirli; avere paura equivale a fuggire.
Come dinnanzi al cane, colui che fugge è
inseguito e addentato, così chi ritiene di difendersi con la paura,
cioè scappando, ignora che la fuga è un invito all'aggressione,
favorendola di più per colpirlo alle spalle.
Che fare allora? Due sono le vie: una è
la difesa in chiusura per i principianti dello Spirito e l'altra, al
contrario, è in apertura totale come accennato sopra.
Con la prima si agisce di pensiero,
concentrando le proprie energie a guisa di uovo intorno a noi in modo
da formare una barriera invalicabile a qualsiasi elemento esterno, ma
avendo però l'accortezza di lasciare aperto il varco alla sommità
del capo per il collegamento col Divino.
Con la seconda si agisce emanando
potenti flussi d'Amore (ovviamente connessi al Cielo) verso tutto ciò
che è negativo e insidia la nostra incolumità fisica e spirituale.
Così, piuttosto che essere dominati dal male, siamo noi a padroneggiarlo con
il Bene sciogliendone qualsiasi virulenza.
Ma tutto ciò, ripeto, è possibile
ottenerlo soltanto se, finalmente, ci decidiamo ad uscire dal
torpore, abbandonando le nostre paure e comportandoci come veri Figli
di Dio, Figli della Luce che illumina le Tenebre perché, in questo
caso, sono esse a fuggire da noi.
Relazione libera di: Sebirblu.blogspot.it
Brani tratti da: "Le influenze negative" di Amadeus Voldben
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