martedì 18 gennaio 2022

MESSAGGIO di Mons. CARLO M. VIGANÒ per TUTTI!


"La Crocifissione" di Giambattista Tiepolo (1696-1770)

Sebirblu, 17 gennaio 2022

Riporto le parole chiarissime ed inequivocabili di questo PASTORE VERO, espresse l'altroieri, affinché ogni Anima si renda conto il prima possibile che senza Dio non uscirà affatto dal tragico incubo che la rinserra!

Mons. Carlo Maria Viganò, ex Nunzio apostolico negli Stati Uniti d'America, ora appartato in luogo anonimo, è la Voce più alta e coraggiosa di tutta la gerarchia vaticana che, pur non dichiarando Bergoglio FALSO PAPA, in quanto ancora cardinale eletto invalidamente dalla massoneria ecclesiastica ‒ ved QUI, QUI e QUIpur tuttavia non si sottrae all'alta Missione di prendersi cura delle genti, soprattutto quelle italiane come lui.



Mons. Carlo Maria Viganò - nato a Varese il 16 gennaio 1941

Ecco il suo messaggio:

"Sia lodato Gesù Cristo!

Cari fratelli e sorelle, permettetemi di rivolgermi a voi tutti come Pastore che ha a cuore anzitutto la salvezza delle anime.

Le mie parole sono per ciascuno di voi: per chi ha la grazia di essere Cristiano e per chi ancora è lontano da Dio; per chi ha compreso la dimensione spirituale di questa battaglia e per chi crede che si tratti solo di un attentato alle libertà civili; per chi è consapevole della matrice anticristica di quanto avviene e per chi è esasperato dalle assurde restrizioni imposte dai governi asserviti al Great Reset.

La vostra protesta si unisce a quella di milioni di altre persone. Una protesta coraggiosa che parte dalla condivisione di alcuni principi fondamentali quali il diritto alle libertà naturali, alla scelta consapevole delle cure e al rispetto delle proprie convinzioni in materia sanitaria e civile.

Se saprete manifestare con fermezza e pacificamente per difendere i vostri diritti inalienabili, questo giorno potrà essere ricordato quando tutto questo sarà finito. Vi esorto quindi a non cedere alle provocazioni di chi non aspetta che di reprimere il vostro dissenso con la forza.

Questa battaglia non può e non deve esaurirsi in una rivendicazione di diritti e di libertà, prescindendo dalla Verità e dalla Giustizia. Come ho già detto in altre occasioni, la libertà è tale solo se si compie nei limiti del Bene.

Chi oggi vi discrimina, chi vi impedisce di lavorare, di andare a scuola, di viaggiare e di entrare nei ristoranti e nei negozi è lo stesso che vi dice da decenni che siete "liberi" di offendere Dio, di infrangere i Suoi Comandamenti, di divorziare, di uccidere i bambini nel ventre materno, gli anziani e i malati nel letto d’ospedale; che siete "liberi" di decidere quando vivere e quando morire, di stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato; che potete rinnegare il vostro passato, la civiltà cristiana, la vostra identità di Cattolici e di Italiani. Purché tutto questo risponda all'ideologia di morte, di peccato e di vizio che ispira il loro agire.

Ma questa non è libertà! La libertà a cui dovete aspirare, cari fratelli e sorelle, si fonda in Nostro Signore Gesù Cristo, che ha detto: «La Verità vi farà liberi» (Gv 8, 32), riferendosi a Sé Stesso, «Via, Verità e Vita» (Gv 14, 6).


Gustave Dorè


Ritornate a Dio!  FateLo regnare innanzitutto  nei  vostri  cuori,  conservandovi  nella Sua grazia tramite la preghiera e i Sacramenti.  FateLo regnare  nelle vostre famiglie, dove la fedeltà degli sposi, l'educazione dei figli, la cura degli anziani e dei deboli costituisce una difesa formidabile contro chi vuole distruggere il tessuto sociale.

FateLo regnare nella società civile, conformando le leggi dello Stato alla Legge di Dio, ad iniziare dal rispetto della sacralità della vita e del bene comune. FateLo regnare nelle aule dei tribunali, nella scuola, nell'università, nel posto di lavoro, nelle corsie degli ospedali.

Se credete di potervi liberare dalle catene di questa tirannide con le vostre sole forze, vi sbagliate: perché è proprio nel mettere da parte il Signore che vi condannate al fallimento di ogni vostra azione, anche lodevole.

Abbiate al contrario il coraggio di rivendicare con fierezza la vostra identità, di testimoniare la vostra Fede, di far valere i vostri diritti di Cristiani. E soprattutto, cari fratelli e sorelle, abbiate il coraggio di porvi sotto la protezione di Gesù Cristo: «Io ho vinto il mondo» (Gv 16, 33), ha detto il Signore.

Se la vostra battaglia spirituale sarà sotto le insegne di Cristo Re, la vittoria è sicura, e i servi di questa dittatura infernale si ritireranno, perché Satana non può vincere Colui che con il Suo Sacrificio ha distrutto il suo potere, e Colei che per decreto divino gli schiaccerà il capo.

Vi prego, vi imploro: stringetevi sotto la Croce di Cristo, e ponetevi tutti sotto il manto della Vergine Santissima. Non sarà la Costituzione, né la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo a salvarvi, ma la Fede.

Quella Fede che ha reso grande l'Europa, che ha edificato la civiltà cristiana, che ha fatto fiorire le arti e le scienze.  Quella Fede che ci porta a tendere la mano al povero, a dare conforto al malato e al moribondo, a rinsaldare nella Carità quei vincoli di fratellanza che oggi vediamo distrutti e negati da un'ideologia che tutto ammette, tutto tollera, fuorché il Bene.

Rivolgo un appello anche a chi inizia a riconoscere gli inganni e le menzogne che da due anni denunciamo: abbiate un sussulto di orgoglio, un moto di onestà e di onore!



Nathan Greene

Voi medici e paramedici, non rimanete in silenzio dinanzi a quanto accade negli ospedali, in violazione al giuramento che avete prestato.

Voi magistrati e forze dell'ordine, non rendetevi complici di traditori e corrotti che obbediscono all'oligarchia globalista per distruggere la Nazione e rendere schiavi i cittadini.

Voi politici e rappresentanti delle istituzioni, denunciate le intromissioni di poteri che nessuno ha eletto e che cospirano contro i popoli.

Voi giornalisti, difendete la verità e non siate conniventi con un potere che si fonda sulla menzogna e sul crimine.

Voi negozianti, ristoratori, esercenti: aprite i vostri negozi e le vostre botteghe e smettetela di assecondare il delirio di un'autorità che si legittima solo con l'uso della forza e dell'intimidazione.

E voi sacerdoti, parroci e vescovi, continuamente pronti ad accogliere immigrati e clandestini: ricordatevi che il Signore ha ordinato di amare il nostro prossimo, ossia colui che ci è più vicino: non assecondate la narrazione pandemica, non chiudete le vostre chiese ai fedeli, e soprattutto ricordatevi che è Nostro Signore Gesù Cristo che salva, non un siero sperimentale prodotto con feti abortivi!

Ciascuno di voi, oggi, in questa piazza e in tutta Italia, ritrovi quell'umanità che è stata compromessa da questi mesi di follia collettiva. Cessino le discriminazioni, e con esse l'odiosa emarginazione dei sani, la ghettizzazione dei dissenzienti, la criminalizzazione di chi fino a ieri era nostro fratello e che oggi si trova privato del lavoro e dei mezzi di sussistenza. Usciamo da questo delirio, nel nome di Dio!

Quando l'autorità cospira contro la Nazione e abusa del proprio potere contro i cittadini, la disobbedienza civile e l'obiezione di coscienza sono doverose. I vostri figli vi ringrazieranno per quanto fate, a condizione che la vostra azione sia illuminata dalla Fede e infiammata dalla Carità.

Se volete solo tornare ad essere liberi di offendere Dio e di infrangere la Sua Legge, non uscirete mai da questa infernale distopia.

Quando chiediamo al Signore «dacci oggi il nostro pane quotidiano», prima di queste richieste materiali diciamo: «venga il Tuo regno, sia fatta la Tua Volontà». Perché solo dove Cristo regna vi è la giustizia, la pace, la concordia, la prosperità.

Ecco perché vi invito a recitare tutti insieme, con Fede e con filiale fiducia nell'aiuto di Dio, la preghiera che il Signore ci ha insegnato: Padre nostro..."

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

15 gennaio 2022

(Dedicato alla grande manifestazione di Roma, sabato scorso, in piazza San Giovanni; ecco il video a seguire, e subito dopo quello di Don Minutella di ieri mattina; ndr).






Relazione di Sebirblu.blogspot.it

Fonte: aldomariavalli.it 


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