Christiane Vleugels (l'Intuizione sceglie fra le "Idee"... più luminose...) |
Prima ancora di iniziare a stendere questo mio articolo è necessaria una premessa che avevo già evidenziato in un altro scritto anni addietro (ved. QUI). Riguarda certe espressioni di uso comune che vengono utilizzate sovente in modo improprio per mancanza di conoscenza specifica sui "corpi sottili" dell'uomo (QUI per saperne di più). Eccole:
L'Istinto viene dal corpo fisico.
L'Impulso viene dal corpo eterico-astrale o emozionale.
L'Ispirazione viene dal corpo mentale inferiore come da quello superiore, dunque bisogna riconoscerne la provenienza per non esserne ingannati.
L'Intuizione viene dal corpo causale influenzato dall'IO superiore o Spirito. Essa trascende la Ragione che risiede nel mentale inferiore e quindi il suo prodotto è sempre limpido e sicuro. L'Intuizione SA.
«Non sapete che tutte le scoperte umane sono nate dalla profondità dello Spirito che ha toccato l'aldilà? Da dove viene il lampo del genio, la creazione dell'arte, la luce che guida i condottieri dei popoli, se non da questo Mondo di cui io parlo? Le grandi idee che muovono e fanno avanzare il mondo le trovate forse nell'ambiente delle vostre competizioni quotidiane, o in quello dei fenomeni che la scienza osserva? E allora da dove vengono?»
Queste parole, nello stesso testo, fanno seguito ad un altro capitolo molto importante che specifica meglio l'argomento di oggi:
L'Intuizione
«Non spaventatevi di questa incomprensibile Intuizione. Incominciate a non negarla ed essa apparirà.
Il grande concetto che la scienza ha affermato (seppure in forma incompleta e con conseguenze sbagliate) ‒ l'Evoluzione, non è una chimera e sospinge il vostro sistema nervoso verso una sensibilità via via sempre più accentuata che prelude all'Intuizione, appunto.
È così che tale psiche più profonda si manifesterà, apparirà in voi, per legge naturale di evoluzione, per una maturazione fatale che è prossima.
Voi lascerete da parte, per gli usi della vita pratica, quella vostra psiche esteriore e di superficie che è la ragione, perché solo con questa psiche interiore, che è nel vostro intimo, potrete comprendere la realtà più vera, esistente nel profondo delle cose.
Questa soltanto è la strada che porta alla conoscenza dell'Assoluto. Solo tra simili è possibile comunicare, e per comprendere il mistero insito ovunque dovete saper scendere nel vostro mistero, dentro di voi.
Ciò non vi è del tutto ignoto; voi guardate stupiti a tanti elementi che affiorano da una vostra coscienza più complessa, senza poterne rintracciare le origini: istinti, tendenze, attrazioni, repulsioni e sprazzi intuitivi.
Di là nascono irresistibili tutte le più grandi affermazioni della vostra individualità. Là è il vostro IO vero ed eterno; non l'Io esteriore della personalità figlio della materia che con essa muore, quello che voi, avendo un corpo, maggiormente sentite e che nel continuo volger della vita si espande, si porta verso quella coscienza latente che tende a salire e a rivelarsi.
I due opposti dell'essere, la coscienza esteriore chiara (il piccolo Io) e la coscienza interiore latente (il grande IO), tendono a fondersi. La prima sperimenta, assimila e passa alla seconda le cognizioni acquisite attraverso il movimento-vita; distillazione di valori, automatismi che saranno gli impulsi e le ispirazioni dell'avvenire.
Quale delle due coscienze ascoltare? |
Approfondiremo in seguito tale questione. Lo studio delle scienze psichiche è il più importante che voi oggi possiate fare (cfr. QUI; ndr). Il nuovo strumento di indagine che dovete raggiungere e che naturalmente si sta sviluppando, è appunto la grande coscienza latente (che corrisponde al "Nosce te ipsum" di socratica memoria; cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
Avete guardato abbastanza fuori di voi; ora risolvete il problema al di dentro e avrete risolto tutti gli altri. Abituate pian piano il vostro pensiero a seguire questo nuovo ordine di idee, e se saprete trasferire il centro della vostra personalità in questi strati profondi, sentirete rivelarsi in voi dei sensi nuovi, una percezione animica, una facoltà di visione diretta che è quella Intuizione che fa capo all'Infinito.
Purificatevi moralmente, raffinate la sensibilità dell'«oggetto d'indagine» che siete voi e solo allora potrete vedere. Quelli che non sentono per nulla queste cose ‒ gli immaturi ‒ si mettano da parte; tornino pure a voltolarsi nel fango delle loro basse aspirazioni e non chiedano la Conoscenza, premio prezioso concesso solo a chi lo ha duramente meritato.»
Gli fa eco l'Entele Guida rispondendo:
«Ogni idea, ogni pensiero che voi ritenete di plasmare attraverso un vostro sforzo è latente oltre il limite. Solo la degenerazione, cioè il pensare e l'agire infecondi sono il frutto di una storpiatura voluta, studiata e cesellata dal moto umano arbitrario.
L'individuo, ad esempio, di fronte al concetto "musica" (suono vibrante nell'anima) si porta nel "Mondo delle Idee" e sceglie quelle armonie che sono sintonizzate col proprio grado spirituale evolutivo, come avviene per un qualsiasi altro evento analogo nella vita degli uomini.
Ossia l'Essere, tramite un filo radioattivo, lega il cerebro a tale Mondo e rapidamente seleziona e cerca quel concetto ritenuto più confacente alla propria necessità e con esso in sintonia. Vi sono infinite idee a disposizione armonizzanti con la Legge di Amore.»
Continua l'Entele:
«Avete "pescato" un'idea fra le tante e la portate nella vostra mente, entro un ambito finito, dove comincia la lotta Spirito-materia. L'individuo evoluto estrinseca l'idea recepita mediante un'azione corretta, positiva: manifestazione d'Amore. L'involuto, invece, la deforma cerebralmente e cerca di attuarla a danno del fratello, del suo prossimo.
Il "Mondo delle Idee" è il palpito dell'Universo creato per voi umani, è quindi un ambiente costituito unicamente per l'umanità. Oltre esso vibra la Sapienza Infinita ed ogni Ente superiore, che ha acquisito il conoscere assoluto, sa ciò che deve fare nel Nome della Divinità.
Voi disponete perciò di una massa di cognizioni che si moltiplicano e dalle quali potete attingere, pur restando sempre circoscritte al piano fisico. Infatti, cosa potrebbe interessare ad un mondo stellare il sapere come si guarisce una malattia organica o come si compone una gamma di colori in seguito all'unione di vari componenti?
Per accedere a tale "Mondo" è necessario sapersi ritrarre dalle umane fatiche e dal contesto in cui siete immersi con le vostre preoccupazioni quotidiane. Laddove, però, la manifestazione dell'intelligenza tende ad avere un'impronta più alta, in cui la fatica del vivere viene staccata dalla normalità corrente (arti, lettere), allora l'isolamento dalla gravosità della materia è necessario sia assoluto.
Ecco l'artefice di un poema (voi lo definite sognatore) che, astraendosi, seguendo il volo di una libellula, il rintocco di una campana, il profumo di un fiore, il mormorio di un fiume, suoni e fragranze, sale verso l'Infinito in cui l'armonia è somma, e lì, palpitando, raccoglie, trattiene, plasma e crea, unendo la serie di note sonore, parole o tinte, sino a formare un'eccelsa opera che ha l'impronta del Divino.»
Prosegue l'Entele:
«Seguiamo ora minuziosamente la via che unisce, attraverso la potenza e la sapienza dell'Eterno, il "Mondo delle Idee" al vostro globo. L'intelletto umano capta un concetto da quell'ambiente, perché la cognizione stessa è perfettamente in sintonia con il mentale di colui che cerca.
La mente, captata l'idea, la trasferisce quindi al Pensiero che la elabora, la modifica e spesso la ottimizza, compiendo un'azione di rifinitura nel concretizzarla in forma definitiva.
Per giungere a questo risultato, il Pensiero è obbligato a ricorrere alla Ragione, per cui l'idea ricevuta viene ragionata per essere accolta ed attuata.
Siamo adesso arrivati al momento cruciale, in quanto la trasformazione dell'idea stessa in fatto concreto è già avvenuta, ma manca il nulla osta, ossia il vaglio finale della Coscienza: se ne può nascere danno per qualcuno, essa deve rimanere tale e la sua attuazione non può avvenire, come nel caso di un ordigno atomico.
[Già ho parlato ampiamente, QUI e QUI, di questi tre elementi donatici dall'Eterno per utilizzare bene il nostro libero arbitrio in ogni occasione esistenziale; ndr].
Ricapitolando la sequenza: "Mondo delle Idee", mente, Pensiero, Ragione, Coscienza; l'unione fra la Legge divina e le capacità degli uomini è un fatto ininterrotto, e conferma inequivocabilmente che il pensiero più infantile, più insignificante, non dovrebbe nemmeno essere formulato senza passare prima al vaglio di questa triade.
La vostra superficialità, invece, usa creare problemi a non finire, senza preoccuparsi di enunciarli dopo aver avuta la preventiva sanzione della Coscienza superiore (la Voce divina in noi; ndr) cioè della trinità umana.
Il Pensiero è al vertice, mentre alla base vi sono la Coscienza a destra e la Ragione a sinistra. |
Se sgombrerete lo Spirito da ogni pesantezza umana, da ogni fatica e preoccupazione, lasciando tersi e trasparenti mente e cerebro, limpida la coscienza e ardente la fede, potrete effettuare le ricerche che vi interessano e persino comunicare con gli abitanti di altri mondi, come ad esempio gli indù, che hanno la possibilità di intrecciare colloqui a centinaia di chilometri di distanza.
Tutto ciò è possibile; solo la materia e l'egoismo ve lo vietano; la superbia vi toglie tutta l'energia necessaria, ma la possibilità sussiste. Rammentate: prima pregare e rinunciare... dopo, tutto si vince, ogni conflitto di idee, ogni conflitto di uomini ed ogni conflitto di Spiriti.»
Conclusione
Ritornando alla premessa iniziale, vorrei ribadire che l'uomo non è un corpo soltanto, bensì il riflesso dello Spirito. I sensi di per sé sono materiale inerte, è l'IO superiore che li muove perché possano agire ed operare.
Colui che si ferma a guardare unicamente il mutare e il perire delle forme, e non sa identificarsi con la Vita che non muta, avrà una visione distorta ed errata e, per compagnia, la sofferenza.
L'IO Spirituale, che è l'«Uomo eterno», impalpabile e invisibile, si riveste di "guaine" eteree per manifestarsi ed essere percepito. Questo avviene per ogni esperienza reincarnativa (ved. QUI, QUI, QUI e QUI), ricoprendo la sua divina Essenza di una serie di involucri "sottili", costituiti da energia gradualmente più "densa" man mano che compenetrano e abbracciano il corpo di materia.
L'IO superiore compie questa operazione utilizzando e plasmando, con il pensiero, l'energia peculiare relativa ad ognuno di essi, traendola cioè dal piano mentale, astrale, eterico e fisico, per poi modellare il suo organismo seguendo lo "schema" contenuto nel corpo causale che resta, invece, sempre lo stesso per l'intero ciclo delle esistenze. Per ulteriori approfondimenti, ved. QUI.
Sarebbe davvero assurdo pensare che il Moto infinito non debba essere imperniato su un mirabile Piano Divino ed ogni cosa fosse abbandonata a sé stessa, senza scopo e coordinamento.
Nell'uomo, l'IO Spirituale, che è Intelligenza individualizzata, agisce mediante la sua trinità umana, come mostrato sopra, per evolversi dopo la "Caduta" (ved. QUI, QUI e QUI) e tornare alla purezza iniziale.
Per questo l'Eterno Padre, nella sua immensa Bontà, ha munito i figli ribelli dei mezzi necessari per l'ardua fatica del ritorno a "Casa" e, tra questi, come perla splendente vi è l'Intuizione, atta ad attingere nel "Mondo delle Idee" le cognizioni giuste per orientarsi, discernere e decidere la Via da seguire, sia per sé che per il bene degli altri.
Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Brani da: "La grande Sintesi" di Pietro Ubaldi