sabato 8 marzo 2025

Da Nosso Lar: Messaggio a tutti dal Dr. André Luiz




Sebirblu, 8 marzo 2025

Penso che in molti ormai conoscano il magnifico film brasiliano "Nosso Lar" (La Nostra Dimora, QUI) tratto dalle comunicazioni ricevute dal medium Francisco Cândido Xavier, detto Chico, nell'arco della sua lunga vita, dedicata interamente al prossimo. (Cfr. anche QUI).

Per questo, a gioia e riflessione di tutti coloro che ne sono giustamente rimasti affascinati, pubblico l'importante messaggio, lasciato ai viventi sulla Terra, dal dottor André Luiz (pseudonimo per rispettare la memoria di un personaggio famoso, realmente esistito in Brasile) affinché si traggano le dovute considerazioni intorno alla nostra esistenza nel tempo.

E la Verità avanza...

La vita non cessa. Essa trova la sua sorgente nell'eternità e la morte non è che l'oscuro gioco dell'illusione. I grandi fiumi fanno il loro percorso, prima dell'immenso mare.

Conforme a tale concetto, anche l'anima percorre cammini e tappe diverse; qua e là riceve affluenti di conoscenze; si arricchisce nella sostanza e si purifica in qualità, prima di trovare l'Eterno Oceano della Sapienza. (Cfr. QUI, molto importante!).

È operazione semplice chiudere gli occhi carnali. Il cambiamento delle sembianze fisiche non influisce sulla luce animica, come il mutar d'abiti non incide sulle soluzioni  profonde  del  destino  e  dell'essere.

Oh! I sentieri dell'anima sono strade arcane del cuore... È un mistero da percorrere, prima di comprendere la suprema equazione della Vita Eterna! È indispensabile vivere il proprio dramma, conoscere dettaglio e dettaglio nel lungo processo di perfezionamento spirituale.

Sarebbe estremamente infantile credere che il semplice "abbassamento delle cortine" risolva le trascendenti questioni dell'Infinito.

Un'esistenza è un atto.
Un corpo è una veste.
Un secolo è un giorno.
Un servizio è un'esperienza.
Un trionfo è una conquista.
Una morte è un soffio rinnovatore.

Di quante esistenze, corpi, secoli, servizi, trionfi, morti necessitiamo ancora?




E il letterato in filosofia religiosa parla di liberazione finale e posizioni definitive! Ahi! In buona parte i colti in dottrina sono gli analfabeti dello Spirito!

Necessita di così tanto sforzo l'uomo per entrare nell'accademia del Vangelo di Cristo! Ingresso che si verifica quasi sempre in modo anomalo, lui da solo in compagnia del Maestro, partecipando alla difficile lezione, ricevendone gli insegnamenti senza cattedra visibile ed ascoltando quelle profonde argomentazioni prive di parole pronunciate.

Si protrae molto, dunque, la laboriosa giornata umana! Il nostro povero impegno si riduce soltanto ad un'idea di questa verità fondamentale.

Grato, dunque, amici miei! Manifestiamoci insieme, nell'anonimato che obbedisce alla carità fraterna. Nell'esistenza degli uomini sono presenti in gran numero i "vasi" fragili che non possono ancora contenere la verità intera.

Anzi, attualmente ci interessa solo l'esperienza profonda con i suoi valori collettivi. Non tormenteremo nessuno col concetto d'eternità. Che i "vasi" si rinforzino prima di tutto.

Forniremo unicamente qualche piccola notizia allo Spirito assetato dei nostri fratelli sulla via della realizzazione spirituale, affinché comprendano con noi che "lo Spirito soffia dove vuole".

Adesso amici, che i miei ringraziamenti calino sul foglio (quello della psicografia di Chico; ndr), immergendomi nel grande silenzio della simpatia e della gratitudine. Concordia e riconoscenza, amore e giubilo abitano la mia anima. Siate certi che custodirò simili valori con me, per rispetto vostro, nel santuario del cuore.

Che il Signore ci benedica.

André Luiz




Nelle Zone Inferiori

Avevo l'impressione di aver perso il concetto di tempo. L'idea dello spazio era svanita da un po'. Ero convinto di non appartenere più alla folla umana nel mondo, anche se i miei polmoni respiravano ancora profondamente.

Da quando ero tornato giocattolo di forze irresistibili? Impossibile comprenderlo. Mi sentivo, in verità, un folletto amareggiato oltre le oscure cancellate dell'orrore.

I capelli ritti e il cuore palpitante... una terribile paura mi padroneggiava, molte volte ho urlato come un pazzo, ho implorato pietà e ho gridato contro quel doloroso scoraggiamento che soggiogava il mio Spirito.

Ma quando la mia voce forte non era soffocata da quel silenzio implacabile, lamenti più commoventi dei miei rispondevano ai miei clamori.

Altre volte sinistre sghignazzate stracciavano la tranquillità circostante. Qualche sconosciuto compagno sarebbe rimasto, a mio parere, prigioniero della follia.

Forme diaboliche, visi biancastri, espressioni animalesche sorgevano di quando in quando, aggravando il mio stupore... Il paesaggio, quando non era completamente oscuro, sembrava bagnato da una luce fioca indebolita da una densa nebbia, come se i raggi del Sole la riscaldassero da molto lontano.

E lo strano viaggio proseguiva... Con che fine? Chi lo potrebbe dire? Sapevo soltanto che fuggivo sempre... La paura mi spingeva innanzi di colpo. Dov'erano la mia casa, mia moglie, i miei figli? Avevo perso interamente il senso della direzione.

Il timore dell'ignoto e il panico delle tenebre avevano assorbito tutte le mie facoltà di raziocinio non appena mi ero divincolato dagli ultimi impedimenti fisici, in pieno sepolcro!

La coscienza mi tormentava: avrei preferito l'assenza totale della ragione, il non esistere... All'inizio le lacrime mi tergevano incessantemente il viso e soltanto in rari momenti la benedizione del sonno mi quietava.




Però, quella sensazione di sollievo si interrompeva bruscamente. Esseri mostruosi mi svegliavano ironici, era indispensabile fuggire da loro.

Intravvedevo, in quel momento, una sfera diversa alzarsi dalla polvere del mondo, tuttavia era tardi. Pensieri angosciosi sconvolgevano la mia mente. Riuscivo a malapena a delineare una possibile soluzione, e numerosi incidenti mi costringevano a considerazioni sbalorditive.

Mai il problema religioso era apparso così profondamente ai miei occhi. I principi puramente filosofici, politici e scientifici si rivelavano, nel loro aspetto, estremamente secondari alla vita umana.

A mio modo di vedere, potevano rappresentare un ricco patrimonio per lo scenario terrestre, ma urgeva riconoscere che l'umanità non è costituita solo da generazioni transitorie, bensì da Spiriti eterni che camminano verso una gloriosa destinazione.

Constatavo che qualcosa resta, soprattutto il mero pensiero intellettuale. Questo quid è la Fede, manifestazione divina dell'uomo.

Infatti, conoscevo le pagine del Vecchio Testamento e parecchie volte avevo sfogliato il Vangelo, ma è doveroso ammettere che mai avevo letto quelle sacre parole con la luce del cuore.

Le comprendevo attraverso l'osservazione di scrittori meno avvezzi ai sentimenti e alla coscienza, o in pieno disaccordo con le verità essenziali.

In altre occasioni, le interpretavo secondo la dottrina del clero, senza mai uscire dal circolo di contraddizioni dov'ero rimasto volontariamente.

In verità non ero stato un malfattore dal mio punto di vista. La filosofia di ciò che è transitorio mi aveva assorbito. L'esistenza terrena, che la morte aveva mutato, non era  stata  segnata  da  avvenimenti  tanto  diversi  da  quelli  comuni.

Figlio  di  genitori  forse  fin  troppo  generosi,  ho conquistato  i  titoli  universitari senza eccessivo sacrificio, e condiviso i vizi della gioventù di allora;  avevo organizzato la mia dolce casa, avuto figli e raggiunto quella situazione stabile che garantiva la tranquillità  economica  al  mio  nucleo  familiare...




Ma analizzando con attenzione me stesso, percepivo una sensazione di tempo perso, una silenziosa accusa della mia coscienza.

Avevo abitato la Terra, ne avevo goduto i beni e raccolto le benedizioni della vita, ma non avevo restituito un centesimo dell'enorme debito... Avevo avuto dei genitori la cui generosità e i cui sacrifici verso di me non avevo valutato mai, come la moglie e i figli che avevo scelto e preso a possesso tra le tele rigide del mio egoismo.




Possedevo un focolare domestico che avevo chiuso a tutti quelli che avanzavano nel deserto dell'angoscia. Mi ero deliziato con le gioie familiari, scordando di estendere tale benedizione divina all'immensa famiglia umana, sordo ai semplici doveri della fraternità.

Infine, nell'Oltre, come un fiore nella stufa, non sopportavo quel clima di realtà eterna. Non avevo sviluppato in me stesso i germi divini che il Signore della Vita aveva collocato da sempre nell'anima mia.

Li avevo soffocati criminosamente nel desiderio di un benessere ambizioso. Non li avevo affatto considerati, affinandoli, quali strumenti per una nuova vita.

Era giusto quindi, che mi risvegliassi come uno storpio ritornato al fiume dell'eternità infinita, che può soltanto lasciarsi andare convulsamente allo scorrere vorticoso delle acque; oppure come un mendicante infelice che, esausto in piena landa desolata, vaga inerme in balia dei venti impetuosi.

Oh! amici fraterni della Terra! Quanti di voi potrebbero evitare questa penosa esperienza del rammarico con una preparazione maggiore negli intimi spazi del cuore? Accendete la vostra Luce prima di attraversare la grande ombra!

Cercate la Verità, prima che la Verità vi sorprenda. Faticate adesso per non piangere poi!




Post Scriptum di Sebirblu


Ecco alcuni link dei post più significativi pubblicati a sostegno della continuità di Vita dopo la "Morte":





Relazione, adattamento e cura: Sebirblu.blogspot.it

Estratto dal libro Nosso Lar, scaricabile QUI.

mercoledì 5 marzo 2025

De Rouvroy: l'Imminente Riconnessione Galattica




L'Imminente Riconnessione Galattica 

Il passaggio alla quarta o alla quinta dimensione (4D e 5D) sarà, per la nostra Umanità, l'occasione di grandi riunioni con la nostra Famiglia galattica originale. Si tratterà infatti di ricongiungimenti e non di una prima presa di contatto.

Esseri della Comunità Galattica sono già venuti più volte sul nostro Pianeta al fine di trasmetterci una parte della loro Scienza. Purtroppo queste conoscenze,  sino ad oggi, sono sempre state requisite e sottratte dall'Élite che continua a controllare il genere umano.

Ma ormai, niente potrà più impedirci di riappropriarci di ciò che i Galattici chiamano "Il Nostro Regno" che è anche la nostra patria comune d'Origine.

L'elevazione progressiva della nostra Coscienza dallo stato di egoismo a quello della compassione (4D), all'Amore incondizionato (5D), è la leva che utilizzeranno le nostre Guide della Grande Comunità per condurre la loro Missione d'assistenza fino al suo termine.

Il programma che hanno messo a punto funziona come un meccanismo ad orologeria in cui il movimento di ciascuna rotellina influisce e determina quello dell'insieme. E questa volta, tutto è orchestrato in maniera tale che nulla può essere vanificato.

La Terra non è soltanto un pianeta fisico. È un grande Essere che vive e vibra simultaneamente su molteplici bande di frequenza dove la 3D occupa un posto, sommato tutto, molto limitato. Questi livelli vibratori si sovrappongono un po' come gli strati di un  millefoglie.

Le dimensioni non si limitano a cinque, né a dieci o dodici. Ne esistono in realtà migliaia, per non dire miriadi. (Esistono infatti innumerevoli sotto-piani diversi; ndt).



Josephine Wall - Multidimensionalità

Spesso d'altronde, ci capita di percepire a nostra insaputa dei messaggi e delle informazioni provenienti da livelli molto al di là della quinta dimensione.

Questa costituisce, tuttavia, la soglia a partire dalla quale l'energia si esprime in modo non lineare: non esistono più passato, né presente, né futuro, ma semplicemente delle espressioni multidimensionali dell'Unità Primordiale.

È impossibile per Anime incarnate in 3D accedere direttamente a tale Unità, sarebbero istantaneamente disintegrate. 

Mentre al contrario, gli abitanti dei mondi di Luce sono in grado di adattarsi alla nostra densità e alla nostra banda di frequenza. (Condensando le loro energie; ndt).

Quando questo si produce, ne rimaniamo "scossi"! L'Amore che questi Esseri ci portano può rivelarsi un po' destabilizzante! Il caso si verifica specialmente in presenza di Entità di livello Angelico.

Quando la loro energia ci tocca, accarezzandoci, la soavità è così dolce, così squisita e coinvolgente che ci si sente come aspirati da una sorta di "ebbrezza da altitudine", da cui è estremamente difficile ritrarsi.

Siamo a nostra insaputa guidati dalla nostra nascita (Cfr. QUI; ndt) non soltanto dai membri della nostra Famiglia galattica, ma da una vera Squadra Celeste di Gerarchie di Luce. 




Per comunicare con noi, questi Esseri meravigliosi attendono semplicemente che noi lo si decida. Ci è sufficiente in genere domandare la loro assistenza o chiedere l'aiuto del nostro Angelo custode perché questo si produca effettivamente.

Qualsiasi  espressione  esistenziale  si  manifesta  su  una  gamma  elettromagnetica ed ha necessità di un'onda per esprimersi. È interamente composta da energie che circolano su quella fascia vibratoria.

Consiste in una combinazione alchemica di differenti vibrazioni, di diverse frequenze che spetta a noi decodificare al fine di poterne prendere i comandi.

La vibrazione più elevata è quella dell'Amore incondizionato, e per questo è anche quella del Mondo degli Arcangeli con cui possiamo connetterci attraverso le nostre preghiere e meditazioni.

Noi attiriamo per risonanza tutto ciò che corrisponde alla nostra emanazione, e vibriamo secondo la Legge di azione-reazione.

Una calamita attrae non il suo contrario, ma il suo complemento. È l'illusione della separatività. L'emisfero destro del nostro cerebro non è l'opposto del sinistro, ma il suo complementare; senza l'altra parte non siamo completi.

L'alto non esiste che in rapporto al basso così come il caldo non esiste che in rapporto al freddo. Anche le tenebre non sono che assenza di luce.




Le religioni sono solo dei riti. Esse non ci insegnano nulla, se non a pregare un Dio esterno o a credere in un'illusione basata su idee assurde. La prova ne è che gli umani continuano ad abbattere agnelli e a massacrarsi tra loro nel nome di Dio.

Dall'Origine, noi siamo tutti delle Emanazioni dell'Assoluto e abbiamo accettato liberamente la nostra sorte condensandoci nella materia. (Cfr. QUI e QUI; ndt). Ora dobbiamo ritornare all'Unità di coscienza frantumando la dualità che ne è seguita.

È  questo  il  cambiamento  di  dimensione.  In realtà,  il  nuovo  paradigma  è  già  lì, dietro al velo opaco che abbiamo costruito nella nostra densità. Ci troviamo in piena trasformazione alchemica, quella in cui ci apriremo ad una visione più ampia della consapevolezza, assisa su una nuova concezione cosmica.

La Terra è un pianeta sperimentale. Noi siamo limitati dal nostro ambiente e obbligati  a  seguirne  le  leggi  fisiche  imposte  dai  quattro  Elementi.

Contrariamente a ciò che supponiamo nella nostra vita quotidiana, non abbiamo ancora la possibilità di scegliere liberamente di andare in tale o tal altro luogo né di incontrare quella o quell'altra persona; qualsiasi esperienza tridimensionale poggia su questa illusione di scelta.

In realtà, non facciamo che attirare le cose o gli esseri di cui abbiamo bisogno per la nostra evoluzione. Nel senso fisico di 3D, siamo noi che ci portiamo da una parte all'altra o facciamo i nostri viaggi.

Sul piano quantico o parallelo, gli oggetti che rispondono alla nostra risonanza si manifestano ai nostri occhi in automatico e le situazioni che corrispondono al nostro stato vibratorio si presentano a noi conseguentemente, all'insaputa della nostra coscienza e senza essere state invitate.




Dato che il caso non esiste, noi non inventiamo mai nulla, perché tutto esiste già simultaneamente in altri piani vibrazionali. Anche i nostri più grandi scienziati non hanno mai creato niente.

Nikola Tesla, il "pioniere" dell'energia libera (cfr. QUI; ndt), non era un inventore, era semplicemente un canale molto brillante. Era stato contattato a più riprese dagli Andromediani e dai Pleiadiani. Ciascuno di noi è portatore e depositario della Conoscenza Universale.

Quando i nostri obbiettivi sono dediti all'interesse collettivo, questa è la prova che siamo stati guidati e ispirati da Esseri che appartengono alle sfere superiori di esistenza, che hanno scelto di servirsi di noi per contribuire alla realizzazione dei progetti che, in realtà, sono i loro e non ancora i nostri.

Gli scrittori non fanno che stilare libri che sono stati dettati loro da individualità che hanno attirato a sé. I grandi compositori non fanno che riscrivere delle musiche che hanno captato nelle dimensioni più sottili.

Beethoven, per esempio, era talvolta avvilito, non a causa della sua sordità ma perché, malgrado il suo genio, sentiva che le sue più grandiose composizioni non erano che delle pallide e insipide imitazioni di ciò che gli era stato dato di percepire nei piani più elevati della coscienza.

Quando gli scienziati presumono di aver realizzato una invenzione importante, depositano a volte un brevetto con lo scopo di proteggere ciò che stimano essere di proprietà loro. 

Veramente, non hanno fatto che scoprire un modello che già esiste dall'eternità fuori dallo spazio-tempo di 3D, nell'ambito della Matrice multidimensionale (si chiama Mondo delle Idee; ndt).



Adam Scott Miller

Questo, perché quello che accade a livello quantico, si traduce a livello energetico. È per questa ragione che i più grandi Maestri spirituali non esitano ad affermare che "Tutto ciò che è immaginario è reale".

La nostra immaginazione è un'enorme riserva energetica dove noi captiamo delle informazioni adeguate alla nostra frequenza. Non inventiamo mai nulla, il nostro mentale si limita ad esprimere dei fattori tratti dalla nostra memoria cellulare (DNA).

Un individuo risvegliato, vale a dire consapevole della Sua Divinità non sente mai la necessità di giustificarsi, perché Egli È, molto semplicemente. Ha raggiunto il Punto Zero. Il suo Cammino Interiore gli ha permesso di rivestire il suo abito di Luce.

Quando abbiamo l'impressione che degli amici si allontanino da noi, ignoriamo che in realtà, siamo noi che ci allontaniamo da loro, poiché i nostri campi energetici hanno cessato di essere compatibili. Non siamo più "sulla stessa lunghezza d'onda", come si dice spesso.

Ci è indispensabile passare oltre. Non dobbiamo in alcun modo colpevolizzarci, perché sentiamo tutti la necessità di incontrare persone diverse e di sperimentare differenti situazioni per poter continuare ad evolverci. Le separazioni e i divorzi sono talvolta delle benedizioni.

Siamo liberi di attrarre verso di noi colui o colei con i quali potremo vivere in armonia. Abbiamo tutti diritto alla felicità, e se noi siamo incarnati, è per provare che questo è possibile, anche nella terza dimensione.

Il nostro corpo fisico deriva dai nostri genitori umani. In ciascuna incarnazione, noi indossiamo un abito terreno diverso. Ma nella nostra Essenza originaria (Lo Spirito o Monade; ndt) siamo e rimaniamo sempre delle Scintille Divine.

Tutte le conoscenze scientifiche, metafisiche, alchemiche e teurgiche attualmente disponibili sul nostro Pianeta furono importate già da altri sistemi solari della nostra galassia da Esseri Cosmici di cui noi siamo tutti eredi e depositari.




La Terra riunisce tutti i tipi di specie animali e vegetali provenienti da altri sistemi. I gatti, i cavalli, gli elefanti e i cetacei  derivano dalla costellazione di Sirio. Anche altre numerose varietà di fiori e piante sono state portate da Venere (da cui provengono pure le api; ndt) e da Aldebaran.

Le dodici tribù d'Israele menzionate nella bibbia simboleggiano l'Adam Kadmon, l'Uomo cosmico originario che fu un tempo formato ad immagine dei nostri Genitori galattici a partire dagli archetipi delle dodici costellazioni zodiacali che essi avevano importato e poi trasferito, per partenogenesi (vale a dire con la potenza del pensiero; ndt), alle dodici eliche (di allora) del nostro DNA.

Una volta che queste verranno riattivate, permetteranno ai Terrestri di ascendere e ritornare alla loro iniziale Patria Celeste.

Siamo dunque lontani dall'essere delle piccole creature apparse "per caso" nel bel mezzo del vuoto siderale e abbandonate al loro triste destino in un universo ostile, ma dei re e delle regine in esilio che si apprestano a ritrovare la loro Famiglia cosmica.

Le Piramidi Egizie furono edificate dai Kadistu di Orione (gli Architetti Pianificatori) in collaborazione con gli Andromediani e i Centauriani. La teoria di Robert Bauval conosciuta sotto il nome di "Correlazione di Orione" continua ad essere messa all'indice dai sostenitori dell'egittologia tradizionale.

Esiste pertanto una vera connessione cosmica fra le tre più grandi piramidi di Gizah: Cheope, Chefren e Micerino, e le tre stelle della Cintura d'Orione: Mintaka (Delta d'Orione), Al Nilam (Epsilon d'Orione) e Al Nitak (Zeta d'Orione). Per convincersene è sufficiente paragonare la carta del cielo a quella del delta del Nilo.




I cosiddetti "condotti di aerazione" della camera dei Re nella piramide di Cheope furono in realtà costruiti in modo da essere orientati verso le stelle circumpolari per ciò che concerne il condotto nord, e verso quelle della Cintura di Orione nel momento del suo passaggio al meridiano, per ciò che riguarda il condotto sud.

L'apertura a nord era destinata a favorire la trasmigrazione dell'anima dei faraoni verso le immutabili stelle circumpolari, mentre quella a sud era uno "stargate" interdimensionale con destinazione Orione.

Malgrado gli sforzi delle nostre Guide, noi siamo stati progressivamente trasformati in schiavi a causa della paura e della diffidenza che le sette religiose e politiche, agli ordini di Belial (demone; ndt), sono riuscite ad instillare nelle nostre coscienze, con lo scopo di distruggere il nostro libero arbitrio ed appropriarsi della nostra volontà.

È per questo che il termine "extraterrestre" continua ancora oggi a fare paura alla maggioranza di noi, ma non più per molto tempo; i giorni di dominio di questa governance  abbietta  sono  ormai  contati.

Alcuni tra noi, specialmente gli eredi delle grandi famiglie, discendenti aristocratici dell'Antico Regime, sono molto orgogliosi di poter esibire il loro albero genealogico, mentre non raggiungono nemmeno la longevità di un cedro o di un olivo.

Essi fanno gli spacconi e si pavoneggiano delle armi gentilizie che ornano i loro blasoni grotteschi. Ma non sono che foglie morte che penzolano miseramente alla estremità dei rami delle loro illusioni!

I nostri più lontani antenati conoscevano perfettamente le loro origini galattiche. Sapevano che apparteniamo tutti ad un lignaggio vivente e indistruttibile. Presto potremo ritornare alla nostra Famiglia di Luce, alla nostra grande Famiglia Cosmica.

E coloro che continuano ad aggrapparsi ai loro privilegi non avranno altra soluzione che di rinunciarvi definitivamente o di emigrare verso sistemi planetari dove le loro condizioni di vita diventeranno estremamente difficili.

Fintanto che rifiuteremo di ridiventare bambini nel nostro cuore ("In verità vi dico: chi non riceverà il Regno di Dio come un fanciullo non vi entrerà" - Lc. 18,17 - ndt), non riusciremo a comprendere che la dolce e armoniosa vibrazione dell'Amore Universale è il nostro più prezioso patrimonio comune.



Simon Dewey

È  inciso  per  sempre  nella  nostra  memoria  collettiva  che  tutti  siamo  nati  per  un atto d'Amore, che tutti siamo stati emessi dal medesimo Padre Celeste e che, per conseguenza, tutti siamo fratelli e sorelle. 

Allora perché, una volta adulti, cominciamo a lasciarci andare a tristi pensieri e non osiamo più sognare un mondo migliore?

La felicità è la chiave evolutiva della nostra razza umana. Ascendere, entrare nella quarta e nella quinta dimensione è avere accesso ad essa. Questo è possibile ed è raggiungibile ORA!

Quando ci svegliamo alle nostre origini galattiche, attiriamo a noi dei nuovi amici, ma ne perdiamo anche altri, diventati inutili alla nostra evoluzione.

Niente di cui sentirsi in colpa! Questi antichi amici sono soltanto dei vecchi specchi che non hanno più nulla da proiettarci! La cosa più importante è di continuare ad amarli, pur proseguendo sulla nostra via. L'Umanità  necessita del  nostro coraggio.

Accettando  di  evolverci,  noi  apriamo   il  cammino di redenzione a tutti coloro che non sono ancora pronti ad impegnarvisi, a coloro che i nostri Genitori galattici continuano a chiamare affettuosamente "leurs enfants terribles" (i loro bambini monelli; ndt).

Così, noi contribuiamo all'avvenimento planetario della Nuova Era della Felicità.



sabato 1 marzo 2025

L' Asteroide profetizzato muterà il cuore umano?

 


Sebirblu, 27 febbraio 2025

"Un piccolo asteroide identificato il 24 febbraio è passato vicinissimo alla Terra ieri, mercoledì 26. L'oggetto spaziale, chiamato 2025 DN6, è sfrecciato ad oltre 21.000 chilometri orari ad una distanza inferiore a quella che ci separa dalla Luna." (QUI).

Ho voluto riportare questa notizia per dare il via all'argomento che intendo trattare in questo post, visto che da un po' di tempo il pericolo d'impatto con la nostra Terra, a causa di corpi celesti vaganti nello spazio, è aumentato in modo esponenziale.

Ne hanno scritto ed annunciato  anche  diversi  mistici e veggenti dell'intero  pianeta, relativamente ai "tempi ultimi" già in atto, distinguibili dalla turbolenta compagine politico-religiosa che ora più che mai si trova nel caos più totale.

Stranamente, l'intensità di queste precipitazioni è iniziata quattro giorni più tardi delle "dimissioni" di Benedetto XVI, colpendo la località russa di Chelyabinsk (QUI), seminando feriti e distruzione.

"Le nazioni si solleveranno l'una contro l'altra, al punto che sarà necessaria una illuminazione delle coscienze per salvare il maggior numero di persone. Questi saranno giorni come non ce ne sono mai stati prima sulla Terra!" (22 giugno 2024, messaggio della Madonna a Padre Michel Rodrigue, Canada).

Ed è riferendomi a tale illuminazione, descritta da me QUI, QUI, QUIQUI e QUI che emergono tre strane "coincidenze" con l'articolo pubblicato QUI e quanto sto scrivendo adesso:

‒ Innanzitutto l'11 ottobre scorso, proprio come a febbraio di due anni fa, nei cieli d'Italia si è manifestata l'aurora boreale;

‒ un asteroide ha lambito la Terra (citato sopra), esattamente come quello chiamato 2023 DZ2 passato il 27 marzo 2023;

‒ l'allineamento planetario del 28 febbraio, analogo alla "parata" celeste avvenuta dal 24 al 31 marzo 2023. Davvero incredibile!


Saturno, Mercurio, Nettuno, Venere, Urano, Giove e Marte in allineamento planetario

il 25 febbraio 2025, visto dall'Emisfero Nord.
©Vito Technology, Inc.

Ebbene, l'importante di quel post, relativo all'ultimo link, è che Conchita* parlando dell'Avvertimento disse: «il "segno" che lo identificherà avrà come inizio la lettera "A" del dizionario». Si riferiva forse al vocabolo "asteroide"? Lo sapremo... un giorno non lontano...

(Conchita è una delle veggenti delle apparizioni di Garabandal. Cfr. sui link sopra). 

Di questo accadimento, di un corpo celeste che si abbatterà all'improvviso sul nostro pianeta ne ha trattato Giovanni al cap. 9, 10-11 dell'Apocalisse dicendo così:

«Il terzo angelo suonò la tromba, e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e delle sorgenti. Il nome della stella è "Assenzio".»

Poi ne ha parlato Nostro Signore nel suo famoso "Discorso Profetico", QUI, e in seguito si sono avvicendate molte profezie al riguardo nel corso dei secoli, di cui ora menziono soltanto quelle più specifiche e recenti di Giuseppe Auricchia QUI, e di Luz de Maria Bonilla nella pagina apposita, QUI.

Nel frattempo, questo "visitatore celeste" riveste sempre più le caratteristiche di un messaggero che, solcando i cieli al momento stabilito da Dio, produrrà all'umanità sconcerto, paura o grande gioia, a seconda dello stato evolutivo in cui si troverà l'individuo in quell'attimo che, se pronto, non sarà toccato da alcunché.

E quel momento per molti, soprattutto per gli astronomi e gli studiosi che indagano di continuo sugli spostamenti astrofisici dei corpi stellari, arriverà il 7 agosto 2027, come data certa del passaggio pericoloso di un asteroide di 1 km minacciante la Terra.

Se qualcuno volesse scientificamente rendersene conto, legga le varie pubblicazioni QUI, QUI, QUI, ma soprattutto QUI che in italiano ragguaglia minuziosamente tutti i passaggi tecnici di tale bolide spaziale chiamato "1999 AN10".

Ma a questo punto, se non fosse per una breve quanto lapidaria risposta telepatica, ricevuta durante il sonno dal noto ufologo "contattista" peruviano Ricardo Gonzàlez Corpancho, io non sarei qui a scrivere sul tema degli asteroidi e sulle loro traiettorie a rischio per tutto il globo.

Lascio quindi a lui la parola...




Un "sogno" nel deserto di Chilca o Marcahuasi

È accaduto 25 anni fa, ma ho questo "sogno" inciso nella memoria. Era il dicembre 2000. Ancora una volta, ero là, nel deserto di Chilca, accampato da solo nel bel mezzo del nulla.

Trascorrere diversi giorni in quella parte desolata della costa peruviana fu una specie di allenamento mentale. E ciò non avvenne "a caso": era stata una raccomandazione arrivata da parte "loro" quella di esaminarci profondamente nel silenzio, guardandoci all'interno.

Che senso avrebbe, infatti, entrare in contatto con gli extraterrestri quando sul piano personale ci si trovasse disconnessi? Ne ho già parlato in altri libri: queste escursioni rappresentano per me una sorta di preparazione intellettiva all'incontro.

Il potere del silenzio.

E fu un pomeriggio, durante una pausa spontanea in quella landa desolata, che mi arrivò uno strano "messaggio".

Mi ero sdraiato sul mio sacco a pelo, all'aria aperta, con l'intenzione di contemplare il paesaggio delle colline spoglie che mi attorniavano e le nuvole basse che disegnavano figure fantasiose.

Ma dopo un po' di tempo caddi in un sonno profondo, ed ebbi un sogno molto lucido  che mi scioccò parecchio. Assistetti ad una scena drammatica: molte persone agitate osservavano il cielo dalle strade di una città che non riuscii a identificare.

Percepivo che stava approssimandosi qualcosa che generava paura ed inquietudine. Nella visione non potevo osservare cosa fosse ma potevo captare il sentire degli astanti, il loro forte timore, lo sconcerto. Avvertivo la brutta sensazione di essere intrappolato... come in una guerra, seppur non vedessi veicoli militari, soldati od esplosioni, ma solo una forte tensione, simile ad un ipotetico conflitto.

In mezzo a tutto quel caos, inoltre, riuscii a distinguere nel cielo numerose attività di UFO. Ma non erano le loro luci a spaventare la gente. Ciò che mi allarmava era di non poter individuare di cosa si trattasse. 

Cosa si nascondeva nel mio "sogno"? Iniziai a diventare ansioso. Le immagini mi sembravano familiari. Le conoscevo già. Allora chiesi con veemenza: "Quando tutto ciò accadrà?" ‒ E nella mente udii la voce di un uomo che parlava con grande autorità – mi disse: "nell'agosto 2027".





Gog di JJ Benitez 

Nell'agosto 2013, Sol (la moglie; ndt) ed io conoscemmo una coppia che apprezziamo molto: il giornalista spagnolo Juan José Benítez e la sua adorabile sposa, Blanca (*).

L'incontro ebbe luogo a Madrid. E, "guarda caso", ma insisto a dire che a questo non credo (ogni evento è sotto il controllo di Dio; ndt), perché tutte le condizioni si erano unite per poterci incontrare.

Juanjo e Blanca, infatti, per motivi familiari avevano ritenuto necessario passare per la città, nell'attimo in cui atterravamo in Spagna dopo un viaggio in Grecia.

La congiunzione fra noi ci avrebbe poi condotti fino all'orizzonte del 2027.



Al centro la coppia Gonzàlez (Ricardo e Sol) e ai lati i Benitez (Blanca e Juan José)

Me lo aveva già stranamente suggerito la mia cara amica Rosa Mary Paraíso, dopo aver ascoltato una delle mie conferenze a l'«Espacio Ronda» di Madrid. "Bisogna che tu parli con Juanjo... lui ne è al corrente da molto tempo..."

E Rosita aveva ragione.

A quel tempo, la sola mia fonte d'informazione sul 2027 era il "sogno" di Chilca nel 2000 e certi messaggi che gli extraterrestri mi avevano fornito successivamente.

Per me, Ivika, (come da link QUI; ndt) era ancora una sconosciuta allora, avendola incontrata più tardi, nel 2015, anno del contatto a "Ichic Puna".

Juanjo chiamava un certo asteroide, responsabile di un massacro, «Gog». Con questo nome aveva intitolato un libro, breve ma sconvolgente, pubblicato presso le edizioni "Planeta", nel 2018. Un «romanzo».

"Benítez gioca con la menzogna", mi avevano riferito alcuni miei amici ricercatori: "È tutta un'invenzione, uno scherzo... egli ha persino posizionato un timer sul suo sito web con il conto alla rovescia fino al 2027", avevano dichiarato.

Per loro, il giornalista navarrese stava realizzando una sperimentazione sociologica: creare una falsa storia di catastrofi e vedere come avrebbero reagito i suoi lettori.

A tal proposito, l'unica cosa che posso dire è che, indipendentemente dalle ricerche di Benítez e dei suoi testi, e fuori dalle esperienze che ho vissuto io stesso viaggiando per il mondo, ho incontrato numerose persone non influenzate da nessuna di codeste informazioni, che hanno ricevuto messaggi dello stesso tipo indicanti il 2027 come un momento cruciale per l'umanità. E noi ne abbiamo parlato con Juanjo quando l'abbiamo incontrato a Madrid.

Gog, nella Bibbia, è una figura che emerge dalle terre di Magog per confrontarsi con Dio e il suo popolo alla fine dei tempi. È una parola che si ritrova in ebraico ‒ e nella lingua sumera con il nome di Gug ‒ e che significa, tra le altre cose, "oscurità", "alto", "tetto". Gog è quindi solamente un nome simbolico associato agli eventi descritti nell'Apocalisse, (ma anche in Ezechiele 38; ndt) come l'arrivo del temuto Assenzio.


Per approfondimenti, leggere QUI.

Altro contesto

Come già menzionato precedentemente, Ivika aveva avvisato dell'arrivo di un corpo celeste. Secondo la donna di Alpha Centauri, l'intruso stellare colpirebbe la Terra nell'emisfero settentrionale, senza specificare il luogo esatto; una catastrofe che aggraverebbe ancor più la delicata crisi di coesistenza dell'umanità.

L'impatto innescherebbe, pertanto, massicce migrazioni verso sud. E quando ciò dovesse accadere, gli scienziati accelereranno il passo perché constateranno che il genere umano sarà entrato in una fase estrema di sopravvivenza.

Ritornando al tema delle profezie: ‒ come facevano le diverse culture autoctone del mondo a sapere che un "punitore" sarebbe sceso dal cielo? Si tratta semplicemente della superstizione dei nostri antenati che osservavano con stupore il passaggio delle comete, o le spettacolari eclissi, senza capire cosa stessero vedendo? Non credo che la paura dell'ignoto spieghi tutti i casi.

Continuo quindi a credere che certe comunità indigene avessero accesso a conoscenze privilegiate, ben lontane da qualsiasi credo religioso o culto irrazionale. La domanda spinosa è come le abbiano ottenute.

Nel caso degli Hopi, erano forse gli dei Kachina delle Pleiadi, come descritto dal capo indiano Orso Bianco allo sconcertato Joseph Blumrich?

Questi, un ingegnere aerospaziale della NASA, si convinse che l'umanità fosse stata visitata da entità non umane esaminando vari testi sacri antichi. Erano questi esseri ad avvertirci di ciò che stava arrivando? Se è così, sembra che tutti noi non li stiamo ascoltando.

Nel "contattismo" sono numerosi i riferimenti a questa "stella invasiva" che alcuni autori collegano a Nibiru, il mitico pianeta dei Babilonesi associato al dio Marduk. Nibiru significa "luogo che passa attraverso" e si dice che non sia altro che un mondo vagabondo che transita ciclicamente attraverso il nostro sistema solare.

Dal punto di vista scientifico una tale affermazione non ha fondamento, tuttavia gli esperti in mitologia sumera sostengono che il cosiddetto Pianeta X esiste, che è stato effettivamente nominato dai nostri antenati e che è solo questione di tempo prima che possa essere catturato dai nostri telescopi (ved. QUI e QUI; ndt). Si vedrà.




In questo contesto, non posso fare a meno di accennare all'astro intrusivo descritto dal medium brasiliano Hercilio Maes, canalizzatore dello spirito "Ramatis", nel suo libro "Messaggi dall'Astrale" (1956).

Poco dopo, fu il controverso esoterista colombiano Samael Aun Weor, del moderno movimento gnostico, a riferirsi al suddetto corpo celeste come Hercobulus, parola che anche il rosacrociano del Perù, José Rosciano Holder, avrebbe utilizzato nella sua famosa opera "Ho visitato Ganímede" (1972) ‒ scritta sotto lo pseudonimo di Yosip Ibrahim. (Ved. QUI).

Un accenno speciale in questo settore va all'eccentrico Maestro Rabolú, il colombiano Joaquín Amórtegui Valbuena, legato anche lui al gruppo Samael, che ha pubblicato un testo con evidenti connotazioni catastrofiche, in cui fa riferimento all'arrivo del pianeta rosso e alla fine dell'umanità.

In breve, devo sottolineare che tutte le previsioni che annunciavano la comparsa del temuto pianeta gigante nel nostro cielo si sono rivelate false, comprese quelle che annunciavano l'anno 1999 e, naturalmente, il 2012.

Ma queste assurdità indicano che non c'è alcuna minaccia nello spazio? Ancora una volta, dobbiamo stare attenti a non "fare di tutte le erbe un fascio".

Ricardo Gonzàlez Corpancho

(*) [Durante il processo di pubblicazione di questo libro, Blanca Rodríguez è mancata il 26 gennaio 2021. Buon viaggio a casa, amica mia. È stato un privilegio conoscerti.]

Traduzione, relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it