Corinaldo (AN) - Halloween 2017 - madre e figlia |
Gesù non ha mai turbato il sonno di nessuno, il Demonio sì.
...le Sue ricchezze non le tengo solo per me. Per gli uomini esse sono un tesoro inesauribile. Sap. 7, 13-14
Corinaldo (AN) - Halloween 2017 - madre e figlia |
Già in altri tre sorprendenti articoli, QUI, QUI e QUI, ho parlato della clamorosa inchiesta svolta per ben due anni dal bravo giornalista Andrea Cionci, di "Libero Quotidiano" e "Roma It", concernente il "Codice Ratzinger", termine da lui concepito e scelto come titolo sul proprio libro bestseller, per definire il geniale sistema utilizzato da papa Benedetto XVI onde comunicare col mondo esterno, visto il suo stato di "sede impedita", cioè prigioniero dei "Poteri forti massonici" dopo essere stato "sospinto" a dimettersi. (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI).
Questo scritto di Cionci è, secondo me, il più risolutivo, in quanto proprio Benedetto XVI avrebbe fatto sapere, specialmente in risposta a don Alessandro Minutella e ai sette sacerdoti a lui aggregatisi, che il VERO PAPA è con loro e li incoraggia, sebbene NON POSSA esprimersi. (Cfr. QUI). Ecco quindi il suo pensiero:
Perché avviene questo? Circa due settimane fa, Mons. Gänswein, in una telefonata con un sacerdote bergogliano tedesco, si è espresso con una serie di frasi che, all'apparenza, sembravano parole durissime verso don Minutella e gli altri sette sacerdoti fedeli a Benedetto, del Sodalizio Sacerdotale Mariano, mentre invece, a una lettura più attenta, tali espressioni si sono rivelate dei clamorosi elogi verso questi preti-eroi.
Ad esempio, Mons. Gänswein ha dichiarato che Don Minutella è "teologicamente pazzo", ma, visto che Gesù vieta esplicitamente di dare del pazzo al proprio fratello, pena l'essere gettati nella Geenna (Matteo, 5,22), questa espressione riprende univocamente la "follia in Cristo", tema teologico – appunto – di cui parla San Paolo nella I Lettera ai Corinzi (4,10). QUI.
Alcuni degli otto sacerdoti del Sodalizio Mariano sono però rimasti abbastanza scossi da questa bordata di Codici Ratzinger (di seguito il video; ndr) e allora il Santo Padre Benedetto ha deciso di calcare la penna – per quello che gli è consentito dal suo stato giuridico di prigionia – per rassicurarli, facendo piazza pulita degli ultimi dubbi.
E così, giovedì scorso, ha inviato alla Lumsa (Università di Roma; ndr) il fedelissimo Mons. Georg Gänswein alla presentazione del libro del matematico ateo Piergiorgio Odifreddi corredato con qualche pagina di Benedetto XVI, di cui abbiamo già scritto QUI.
Innanzitutto, l'arcivescovo Gänswein ha esordito con una meravigliosa anfibologia: "Prima di venire qui ho pregato con Papa Benedetto, come ogni sacerdote cattolico fa, i vespri. E questo dice tutto", QUI.
Infatti: dice tutto. La sapiente costruzione della frase, fa sì che possa essere intesa perfettamente anche come: "Prima di venire qui, ho pregato i vespri, come fa un vero sacerdote cattolico, cioè IN UNIONE CON PAPA BENEDETTO".
Quindi, sta dicendo ai preti del Sodalizio che fanno bene a restare "una cum" papa Benedicto. QUI, per leggere l'intera trattazione della frase, con il contributo del prof. Gian Matteo Corrias.
Ma entriamo nel vivo e lasciamo proseguire Mons. Gänswein, come da video QUI, "Papa Ratzinger mi ha detto per prima cosa:
«Lei non faccia un saluto istituzionale, ma un saluto personale da parte mia e dica a tutti: "Non ho meritato questa illustre lista di presentatori".
Io (prosegue Gänswein; ndr) gli ho detto: "Santo Padre, se riferisco questo non mi credono, però obbedisco" (e il Papa ha risposto; ndr): «O credete o non credete, se non credete leggete, o Geremia o Isaia. Non dico quale versetto e capitolo, ma lì è la risposta»".
Ormai avvezzi al linguaggio del Santo Padre, abbiamo colto al volo il riferimento alla Scrittura, tipico del Codice Ratzinger che, come sapete, ricalca in toto il metodo comunicativo di Gesù, QUI.
Vi lasciamo immaginare il sobbalzo quando, al capitolo 36, versetto 5, lo scrivente ha letto la frase:
Il Santo Padre, del quale da due anni diciamo che è in sede impedita, ha scelto fra 73 libri biblici l'unico in cui compare l'espressione «io sono impedito».
Guarda caso, questa è esattamente la chiarificazione finale di cui avevano bisogno i sacerdoti del Sodalizio Mariano e tutti gli altri veri cattolici che pregano in unione con papa Benedetto (e NON come gli "una cum di papa Franciscus"; ndr).
Ma, ora, allacciate le cinture perché il Codice Ratzinger diventa ancora più strepitoso.
No, in effetti non si meritava proprio di essere presentato, fra gli altri, dal super-ateo Paolo Flores d'Arcais che, nel suo libello "La sfida oscurantista di Ratzinger" del 2010 ecco come osava parlare del Santo Padre Benedetto XVI:
"Contro lo sfondo di virile austerità di Giovanni Paolo II assumono pesantissimo rilievo le svenevoli attenzioni dell'arcigno teologo tedesco per estenuanti frivolezze estetiche, dagli elaborati e sontuosi berretti, alle babbucce rosse, a un segretario che sembra uscito da Beverly Hills".
Vi rendete conto?
Forse, Papa Benedetto non meritava nemmeno che l'iper-ateo Odifreddi presentasse il suo libro – quasi un monologo – come uno scambio paritario col Santo Padre, dato che su 150 pagine di verbose riflessioni del matematico, quelle di papa Benedetto in risposta sono meno di una ventina, di cui la metà circa, biglietti di auguri.
Peraltro, Odifreddi dopo la pubblicazione di questo articolo, QUI, non ha detto o fatto nulla per soccorrere il suo "amico papa" in sede impedita, ma ha ignorato bellamente la questione.
Né Benedetto XVI meritava di essere presentato dal "gayfriendlyssimo" Mons. Vincenzo Paglia, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che si è fatto ritrarre nudo in un affresco omo-erotico nella cattedrale di Terni, e che non mette minimamente in discussione la legge 194 sull'aborto, come leggete QUI.
Né forse si meritava di essere presentato dal vaticanista del Tg1 Fabio Zavattaro che, come tutti gli altri vaticanisti del resto, finge di non sapere nulla della annosa e stranota "Magna Quaestio". Ma... quindi?
ALLORA, PAPA BENEDETTO XVI NON STAVA FACENDO UN COMPLIMENTO AI RELATORI? NO. STAVA DICENDO LA VERITÀ (COME SEMPRE).
Rembrandt van Rjin (1630) "Il profeta Geremia piange la distruzione di Gerusalemme" |
Oppure: «Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel Tempio del Signore. Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà» (17,26).
E ancora: «Poi venite e vi presentate davanti a me in questo Tempio, sul quale è invocato il Mio Nome, e dite: "Siamo salvi!", e poi continuate a compiere tutti questi abomini.» (7,10).
Ecco perché il Santo Padre non meritava quei "presentatori" che giovedi alla Lumsa si sperticavano in salamelecchi verso il Papa emerito, lasciandolo però tranquillamente impedito.
Dal momento che, fra i relatori, il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano è però un galantuomo e un valentissimo professionista, gli chiediamo ufficialmente di dare spazio a tale questione ormai molto conosciuta per non passare alla storia come i "presentatori" descritti dal profeta Geremia e da Benedetto XVI. Il medesimo invito lo rivolgiamo al Prof. Bonini, stimato rettore della Lumsa.
Barolomeo Gennari - "Il profeta Isaia" |
Ricorre continuamente il tema della loro vittoriosa scarcerazione. – I prigionieri che devono uscire dalle tenebre: «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre» (42,6).
Sembra proprio un chiarissimo invito a quei sacerdoti fedeli a Benedetto, che però vivono ancora nel nascondimento, ad uscire dalle tenebre e a gridare la verità, cioè che il papa è solo Benedetto XVI.
Ancora, i prigionieri liberati metteranno in prigione i loro carcerieri: «... così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari» (14,2).
Pare un cenno al ribaltamento canonico-escatologico che porterà all'annullamento dell'antipapato di Bergoglio... ma ci ha colpito un punto, in particolare al cap. 51, versetto 14:
Ora, anche Voi, come precisa il Santo Padre Benedetto XVI, «potete credere o non credere»: i bergogliani e gli "una cum" potranno dire che "è solo un caso", che "l'emerito non ha specificato il capitolo o il versetto", che "si vuole leggere solo quello che fa comodo".... E va benissimo così, perché il Papa, il Vicario di Cristo, non ha affatto bisogno di costoro.
Abbiamo quindi l'ennesima conferma che il Codice Ratzinger – inteso come corpus delle dichiarazioni velate del Santo Padre (o anfibologie; ndr) – è uno strumento di conversione, un seme di verità che attecchisce solo in chi ha "orecchie per intendere".
E, davvero, per non comprendere questi messaggi ormai clamorosamente patenti bisogna essere veramente duri d'orecchio, in completa malafede, o totalmente accecati.»
Fonte: liberoquotidiano.it
John Everett Millais (1829-1896) |
Quando le malerbe invadono i campi e il contadino cerca di arginarle con tutti i mezzi, alla fine deve passare alle maniere drastiche per espellerle e bonificare i terreni.
Ho appreso da un sito americano che l'«Hordeum Jubatum» detto anche «orzo coda di volpe o setaria» come da immagine qui sotto, è una pianta infestante che cresce specialmente in terreni salini ed è molto pericolosa per i pascoli dove vanno a nutrirsi mucche o cavalli.
Gli animali la gradiscono ma le sue lunghe "lame o barbe taglienti" si conficcano nelle mucose della bocca o dell'esofago causando loro ferite che si infettano, conducendoli talvolta addirittura alla morte.
Quest'erba ospita anche dei virus provenienti dalla ruggine dei cereali e causa gravi danni alle colture che ne sono toccate. Secondo un agronomo, la sua presenza nei campi è un segno preciso del pessimo stato del suolo. È l'ultima pianta a crescervi prima che non vi sorga più nulla.
Infine, è terribilmente difficoltoso combatterne in modo naturale la proliferazione, a meno che non si usino diserbanti chimici ancora più nocivi per la pastura e le coltivazioni.
Adesso questa distinzione non esiste più, in particolare negli ultimi due secoli, partendo dalla Rivoluzione francese (1789) e dall'«Illuminismo», l'erba infestante della Massoneria, dopo un po' infiltrata dal Sionismo talmudico, è andata sempre più radicandosi nell'habitat planetario contaminando ogni cosa.
Così, ci ritroviamo nello stato in cui l'aberrazione è norma: il male è diventato bene e il bene, male. È l'ora dell'anarchia!
Anche nella Chiesa è accaduto lo stesso. Malgrado il primo documento di condanna ai "liberi muratori" sia arrivato da parte di Clemente XII nel 1738, a cui ne sono seguiti altri, fino al culmine raggiunto nel 1917 con il Diritto Canonico che comminava la scomunica ipso facto agli iscritti alle logge, gli ecclesiastici massoni sono riusciti sempre più ad infiltrarsi nella Sacra Istituzione. (Cfr. QUI e QUI).
Bergoglio con i componenti del B'nai B'rith e il Rabbi Alejandro Avruj |
«Excita, Domine, potentiam tuam, et veni» ‒ (ossia «Ridesta, Signore, la tua Potenza e vieni»). Sono invocazioni formulate probabilmente nel periodo del tramonto dell'Impero Romano».
Allora come oggi si disgregava quel consenso etico senza cui «le strutture giuridiche e politiche non funzionano».
«Il disfacimento degli ordinamenti portanti del diritto e degli atteggiamenti morali di fondo, che ad essi davano forza, provocavano la rottura degli argini che fino a quel momento avevano protetto la convivenza pacifica tra gli uomini.
Il sole stava tramontando sulla totalità del mondo. Frequenti cataclismi naturali aumentavano ancora questa esperienza di insicurezza. Non si vedeva alcuna forza che potesse porre un freno a tale declino. Tanto più insistente era l'invocazione della Potenza propria di Dio: che Egli venisse a proteggere gli uomini da tutte queste minacce.»
La voce del Papa era sommessa ma il tono estremamente solenne: «È in gioco il futuro del mondo».
E l'allora cardinale Karol Wojtyla, il 9 novembre 1976 al Congresso eucaristico della Pennsylvania, rivolto a vescovi e cardinali, diceva:
«Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l'umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l'abbia compreso totalmente. Siamo oggi di fronte alla lotta finale tra la Chiesa e l'anti-Chiesa, tra il Vangelo e l'anti-Vangelo».
Giovanni Paolo II, con le sue parole profetiche, sembra proprio alludere all'evangelica zizzania rappresentata dall'erba infestante di cui sto parlando, sparsa appositamente da Satana per distruggere l'umanità e l'intero pianeta.
Giovanni Paolo II nel 1979 in Asia. |
«La minaccia del castigo concerne anche noi, la Chiesa in Europa e l'Occidente in generale... il Signore grida alle nostre orecchie... "Se non vi pentite, Io verrò a voi e ritirerò il vostro candeliere (il Sole) dal suo posto".
La Luce, quindi, può esserci tolta, e noi faremmo bene ad accogliere questo monito in tutta la sua gravità, mentre gridiamo al Signore: "Aiutaci a pentirci!"».
Poi, nel febbraio 2013, un fulmine sulla cupola di San Pietro annunciava l'inizio della tragedia finale della Chiesa con le parziali dimissioni di Ratzinger (soltanto dal Ministero attivo, non dal Munus divino col quale rimane ancora il Sommo Pontefice: cfr. QUI, QUI e QUI) e l'insediamento del Falso Profeta argentino sul Soglio petrino.
Nei lunghi dieci anni in via di conclusione il 13 marzo prossimo, l'Usurpatore non ha fatto altro che "misericordiosamente ingannare", distorcere e demolire la tradizione bimillenaria della Cristianità Apostolica Romana sin dai suoi albori, portando a termine il piano diabolico orchestrato da lungo tempo dalla Massoneria e dalla Oligarchia occulta di questo mondo. (Cfr. QUI).
Dunque, come si vede e come diverse volte ho scritto, il Nemico del genere umano è riuscito, non soltanto ad unire Chiesa e Mondo (le due Bestie apocalittiche) in un solo pensiero "umanista", "ecologista" e pseudo-pacifista, come profetizzato molto bene QUI, QUI, QUI e QUI, ma soprattutto a far precipitare per quasi tre anni l'ignara umanità in un baratro profondo di cui non si vede ancora la fine.
Ora, che cosa dovrebbe fare nostro Signore di fronte alla micidiale semina d'erba infestante compiuta dal Maligno sull'intero pianeta, che ha invaso, soffocato e ucciso tutto e tutti? "Chi semina vento raccoglie tempesta" dice il proverbio... e infatti il Castigo, il tremendo Castigo sta per arrivare sui colpevoli, i negatori e gli apatici, per tale scempio, come avverte il messaggio che segue.
Esso proviene da una consacrata belga, "Suor Beghe", che ha voluto restare nel nascondimento rilasciando però diversi annunci trasmessigli da Gesù onde avvisare gli uomini che, se non cambiano contegno nel proprio modo di essere e di rapportarsi col prossimo, in totale assenza d'amore, rischiano davvero qualcosa di talmente grande da non potersi nemmeno immaginare.
"Miei cari figli...
Sono molto triste di fronte allo stato dell'umanità, talmente peccatrice da affondare sempre più nella sua ostinazione. Ella si chiude e si annienta, ma non se ne cura.
Può guarire, ma solo con l'aiuto di Dio. Lo farà, ma a costo di grandi sofferenze e grandi sconfitte. Cosa accadrà, dunque, e quando?
Allorché il mondo smetterà di credere in Dio ‒ e sono già pochi gli uomini che hanno preservato la propria vera Fede ‒ nel tempo in cui le nazioni si solleveranno per combattersi fra loro e confideranno soltanto in sé stesse, Io non le lascerò auto-distruggersi, cosa che farebbero se non intervenissi.
Sì, interverrò, ma tale azione sarà improvvisa, inaspettata e terribile.
La Mia Possanza si avvarrà del firmamento: «gli astri cadranno dal cielo e le potenze celesti saranno sconvolte». (Cfr. QUI; ndt).
Sì, gli astri si eclisseranno, e voi non vedrete più le stelle del cielo che si sarà oscurato, e i vostri strumenti non bucheranno più l'atmosfera per sondare lo spazio.
La caduta di una meteora e diversi frammenti avverrà senza preavviso. Il loro ingresso nel campo terrestre squarcerà un poco la tenebra che avvolgerà la Terra e il sordo rimbombo dell'impatto sarà sentito ovunque sul globo.
Sarete scioccati, storditi, stravolti e terrorizzati, ma la vostra ansia aumenterà davanti all'ampiezza della sciagura subita dalla Terra.
Essa oscillerà sul suo asse e rimarrà fuori equilibrio per un po'. Non fermerà la sua rotazione ma sarà sbilanciata. Questo periodo di scuotimento verrà percepito dai sopravvissuti come se il pianeta fosse barcollante e voi stessi non più in sicurezza poiché la forza di gravità sarà modificata.
Pressoché ogni struttura sarà in rovina; la maggioranza delle abitazioni sarà al suolo o distrutta e l'indigenza generalizzata.
È in quel momento di sommo disordine che sarà necessario il ricorso a Dio e agli Angeli Suoi, perché solo l'Altissimo vi aiuterà a superare la vostra estrema fragilità e la grande miseria. Vi troverete incapaci di alzarvi da soli e pregherete... e l'Eterno Padre vi soccorrerà.
Allora verrà il rinnovo promesso, quello che già implorate nella vostra richiesta allo Spirito Santo:
"Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei Tuoi fedeli
Sì, Io rinnoverò la faccia della Terra dopo questa catastrofe stellare, e coloro che assisteranno a quel periodo della storia terrestre rimarranno sbalorditi davanti alla Potenza di Dio; certo, Egli merita bene il Suo attributo di Onnipotente!
Figli miei, dopo avervi spiegato quel che Dio prepara per voi, al fine di porre termine ad ogni guerra e rinchiudere Satana nell'abisso per mille anni (Ap 20, 1-2), desidero che vi prepariate con la massima devozione a vivere i tempi a venire.
Non saranno lunghi, perché non sopravvivreste ad essi, ma saranno sufficientemente angoscianti da farvi esercitare fin d'ora la più totale fiducia in Dio: nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, ossia nella Trinità Santissima, come vi insegna la Fede predicata dal Cristo stesso. (Ved. QUI; ndt).
Quando qualcosa vi turba, accoglietela senza amarezza; quando qualcuno vi affligge, non abbiate alcun risentimento. Accettate ogni angustia, ringraziate l'Altissimo per tutto ciò che permette, poiché Lui è la Potenza, l'Amore e la Sapienza ASSOLUTE, ed esige la vostra fiducia così come ogni padre la pretende dal proprio figlio. (Cfr. QUI).
Accettate ogni cosa perché Dio l'ha acconsentito e voi acquisirete la santità tanto essenziale per entrare nei Cieli infiniti.
Vi benedico figli miei, vi amo, la condanna degli empi è meritata, senza di essa regnerebbe il demonio, ma Io non lo permetterò.
Vi amo, vi proteggerò perché voi siete Miei figli.
L'Universo si regge sull'Amore... Immaginiamo quanto Dio possa amare l'uomo... tanto da aver dato la Sua Vita per lui! |
È necessario diffondere questo testo perché è indispensabile che tutti siano avvertiti di ciò che accadrà. In tal modo la Terra sarà rinnovata e gli empi polverizzati.
Anche dei 'giusti' trapasseranno... perciò invito tutti ad essere pronti per entrare nel Mio Cielo, come tanti altri prima di loro. E che così sia."
Chiosa di Sebirblu
Quando si considera l'eroismo della Chiesa originaria, i martiri dei primi secoli e i sacrifici generosi dei santi, in confronto a quella dei nostri giorni, non emerge forse la sua grande tiepidezza?
L'essere umano, specialmente di natura occidentale, sembra aver perso l'interesse per Gesù, fulcro vitale della sua esistenza (Via, Verità, Vita) senza il Quale non si può fare NULLA! (Gv. 15, 1-8).
La quasi totalità del mondo cattolico pare essersi infettato (ecco l'erba infestante!) da una strana apprensione che si preoccupa dapprima di non offendere gli altri piuttosto che Dio: si tace, infatti, per conservare le amicizie; si evita di difendere ciò che è giusto per mantenere la pace; non si espone la Verità che aiuterebbe il prossimo ad elevarsi, perché la propria fede è un fatto personale... sì, ma non è privato!
Gesù ha insegnato ai Suoi ad essere "Sale" e "Luce" per gli altri... non a nascondere la lanterna sotto il moggio (antico recipiente che faceva da misura per il grano od altro), bensì a porla sopra il lucerniere affinché diffonda il suo chiarore a tutti... (Mt. 5, 13-16).
Il monito del messaggio, quindi, di primo acchito appare eccezionalmente duro, ma l'arroganza, l'ingratitudine e la smemoratezza colpevole dell'umanità verso il suo Dio è arrivata ormai ad un punto tale da attirarsi l'equo e meritato castigo, se non altro per capire quanto è miserabile l'uomo quando pretende di equipararsi al suo Creatore nel proprio stolto agire!
Traduzione, relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonte del messaggio QUI.