venerdì 16 settembre 2022

Ratzinger, Tyconio, Fatima: ANELLO FINALE di Cionci




Sebirblu, 15 settembre 2022

Andrea Cionci, proseguendo sulla scia della sua formidabile inchiesta ‒ il "Codice Ratzinger" ‒ e prendendo spunto da uno scritto di una certa "Anima Mariana" esposto da Marco Tosatti, ha scoperto un particolare decisivo per comprendere meglio l'«Enigma della Rinuncia» di Benedetto XVI al Ministero attivo, serbando per sé quello Divino, il Munus, da Papa regnante. (Cfr. QUI e QUI).

Già  nel 1956,  Joseph Ratzinger  era stato incuriosito  dal teologo africano  del  IV secolo "Tyconio" quando, giovane sacerdote e professore in erba, elaborò e pubblicò un saggio intitolato "Osservazioni sul concetto di Chiesa" di Tyconio nel «Liber Regularum».

Prima di lui, con tutto il rispetto possibile per papa Benedetto XVI, questo dotto cristiano quasi sconosciuto attirò l'attenzione di Sant'Agostino da Tagaste, anch'egli originario dell'Africa, tanto che ne condivise il pensiero, scrivendo poi "La Città di Dio" contrapponendola a quella di Satana.

Ma meglio di me farà il bravo Cionci ad esporre l'incredibile nesso fra Ratzinger, Tyconio e Fatima con ciò che sta accadendo oggi in quella che era e che non è più la Chiesa «Una, Santa, Cattolica, Apostolica, Romana» fondata da nostro Signore Gesù Cristo.




Il Tyconio di Ratzinger svela la "sede impedita" e Fatima:
Bergoglio è un vescovo bianco.

«Pochi giorni fa, il Santo Padre Benedetto XVI, in una lettera indirizzata al centro Studi Gioacchino da Fiore ha scritto: "Nell'agire storico di Dio, la verità si svela gradatamente".

Laici o cattolici che siate, è un fatto oggettivo che la verità della sua sede impedita si è svelata gradatamente, in un processo di montaggio logico di tanti fatti e documenti indagati su questa pagina e poi riordinati nel libro inchiesta "Codice Ratzinger" (Byoblu ed. maggio 2022).

Oggi, però, si aggiunge un'altra importantissima tessera alla ricomposizione di questo mosaico.

Sul blog dell'autorevole vaticanista Marco Tosatti è stato pubblicato QUI un testo sulla predilezione di Joseph Ratzinger per Tyconio, un teologo romano del IV secolo autore di un commento all'Apocalisse.

Questo conferma in toto la questione della sede impedita e del futuro annullamento della falsa chiesa bergogliana, ma chiude anche il cerchio sul terzo Segreto di Fatima.

Spiega papa Benedetto nell'udienza del 22 aprile 2009 (QUI; ndr): "Tyconio era giunto alla convinzione che la Chiesa fosse un corpo bipartito: una parte, egli dice, appartiene a Cristo, ma c'è un'altra parte della Chiesa che appartiene al diavolo".

Per Tyconio, da sempre nella Chiesa alberga una parte maligna, formata dai cristiani impostori che, insieme ai pagani, costituiscono la città del diavolo.

Il problema è che l'antichiesa, questa fronda di traditori, è nascosta, si mimetizza benissimo all'interno della vera Chiesa, e Tyconio la individua con le espressioni bibliche "mistero d'iniquità" (San Paolo) e "abominio della desolazione" (profeta Daniele).



"Sant'Agostino e il diavolo" di Michael Pacher

Secondo Tyconio, questa entità abominevole e avversa sarà pienamente smascherata solo quando ci sarà la grande DISCESSIO, dove il termine latino sta per "caduta" o "separazione". 

Solo allora appariranno chiari gli schieramenti: da un lato, la città di Dio con la vera Chiesa, e dall'altro la città del diavolo costituita dagli impostori dell'antichiesa uniti ai pagani.

Il paradosso è che questa Discessio non comporterà l'espulsione della parte marcia dalla vera Chiesa come è stato per secoli, fino al 2013, con i tanti scismi che hanno cacciato gli eretici.

Avverrà, invece, il contrario: sarà la vera Chiesa, RITIRANDOSI, a far sì che venga alla luce l'antichiesa da sempre rimasta nascosta al suo interno come un parassita maligno.

Come spiega Tyconio: "È necessario che l'Anticristo sia rivelato in tutto il mondo, e che allo stesso modo sia sconfitto ovunque dalla Chiesa... Ma ora è nascosto nella Chiesa".

Ma chi è che porterà l'antichiesa a un potere tale da costringere la vera Chiesa a ritirarsi? Tyconio è categorico: sono alcuni falsi fratelli che si trovano tra i dirigenti della Chiesa: "I vescovi, sotto l'apparenza di un dono della Chiesa, fanno ciò che fa avanzare la volontà del diavolo".

E questo è PRECISAMENTE quello che è avvenuto nei fatti. Costretto a togliersi di mezzo dall'alto clero modernista infedele, (vescovi e cardinali della Mafia di San Gallo) il Santo Padre Benedetto XVI l'11 febbraio 2013, con quel mirabile documento della Declaratio, non ha affatto abdicato, come sapete, ma si è RITIRATO in sede impedita QUI(Cfr. QUI e QUI, per approfondimenti; ndr).

Gli alti prelati dell'antichiesa, nella loro bramosia di potere, hanno frettolosamente convocato ‒ a papa non morto e non abdicatario ‒ un conclave invalido eleggendo un antipapa.  E così,  nel giro di nove anni,  l'antichiesa è venuta fuori,  come un ascesso in suppurazione, e si è manifestata per quello che è: eretica, apostata, inversiva, distruttrice del Cattolicesimo e fedele alleata dei pagani, cioè dei poteri novo-mondialisti.

Esattamente come nella previsione di Tyconio, papa Benedetto XVI si è ritirato, rinunciando all'esercizio del potere pratico ed autoesiliandosi in Vaticano. Poco a poco, dietro di lui sono venuti dei sacerdoti fedeli, guidati da preti-eroi, QUI, che si sono tirati dietro decine di migliaia di fedeli: un nuovo esodo, una nuova fuoriuscita dalla sinagoga.

[Ecco il video della serata "storica" in cui don Minutella ha riunito intorno a sé i sacerdoti coraggiosi che si sono staccati dalla Falsa Chiesa di Bergoglio. Poco dopo se ne è aggiunto un altro che qui non compare. Ndr].



Continuava papa Benedetto nella sua udienza: "Agostino lesse questo commento (di Tyconio n.d.r.) e ne trasse profitto, ma sottolineò fortemente che la Chiesa è nelle mani di Cristo, rimane il suo Corpo, formando con Lui un solo soggetto, partecipe della mediazione della grazia. Sottolinea perciò che la Chiesa non può mai essere separata da Gesù Cristo".

Infatti: la vera Chiesa è giuridicamente solo quella in comunione con Benedetto XVI che non ha mai rinunciato al munus petrino, l'investitura di origine divina.

Ora, come vedete bene, qui siamo ad un INCASTRO PERFETTO FRA TEOLOGIA, STORIA, ATTUALITÀ, LATINO E DIRITTO CANONICO.

Non solo: anche l'aderenza all'aspetto profetico è oggettivamente plastica.

L'autore dell'articolo sul blog di Marco Tosatti commenta: "Alla luce della teologia tyconiana, i vari commenti di Benedetto XVI sul significato del messaggio di Fatima assumono un nuovo significato.

Diventa evidente che Benedetto XVI comprende il messaggio di Fatima nel contesto dell'affermazione di Tyconio secondo cui il male più grande per la Chiesa nei tempi finali è il male nascosto dentro di lei. [...]

Considerando che la Santa Sede aveva sostanzialmente chiuso la porta al Terzo Segreto di Fatima, la risposta di Benedetto è stata a dir poco stupefacente. Ora può anche essere percepita come "tyconiana". Disse papa Ratzinger: "…oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa".

E a questo punto, si chiede l'autore dell'articolo: "Benedetto si è reso conto che, come Papa, ha dovuto avviare il «ritiro» della vera Chiesa da quella falsa per inaugurare la grande apostasia e iniziare l'esposizione dei falsi fratelli che si sono infiltrati nella Chiesa ai massimi livelli?".

CERTO CHE SE NE RENDE CONTO! Lo stiamo scrivendo da due anni! Già in aprile 2021 avevamo ipotizzato come Benedetto si fosse ispirato allo specchio citato nel terzo Segreto di Fatima (ved. QUI; ndr), per impostare la dicotomia munus-ministerium (tratta dal diritto dinastico tedesco) ovvero un ente-soggetto e il suo riflesso. QUI.

Ritirandosi genialmente dal ministerium, facendo in modo che, con un conclave invalido, lo collocassero formalmente in sede impedita, papa Benedetto XVI ha portato con sé la vera Chiesa e ha lasciato che l'antichiesa si smascherasse da sola ‒ e platealmente ‒ con nove anni di pazzie, eresie e stravaganze.



Continua l'autore: "Riflettendo sulla visione di suor Lucia, Antonio Socci propone che il "vescovo vestito di bianco" e il "Santo Padre" siano in realtà due persone distinte.

Egli chiede provocatoriamente: «Il segreto che ha al centro due figure – il vescovo vestito di bianco e un vecchio papa – ci parla del presente? Chi sono queste due figure?». Inoltre, Socci nota uno sviluppo davvero sorprendente: «Il 12 maggio 2017, a Fatima, è stato lo stesso Papa Bergoglio a dire di essere il vescovo vestito di bianco»".

Infatti, Bergoglio è ESATTAMENTE UN VESCOVO VESTITO DI BIANCO dal punto di vista canonico perché è antipapa, in quanto eletto in un conclave invalido, e sia col papato che con l'antipapato SI PERDE LO STATUS CARDINALIZIO.

Questo è confermato in modo "logico-matematico" dal cosiddetto "Rompicapo della mozzetta rossa", uno dei Codici Ratzinger più raffinati nel quale il Santo Padre spiega che Bergoglio ha scelto di vestirsi abusivamente di bianco perché non intendeva accontentarsi della veste rossa da cardinale. QUI.

Ma allora nel Terzo Segreto si parla di due personaggi diversi, come affermava Antonio Socci? Un vescovo vestito di bianco e un vero papa, quel Santo Padre che, nella seconda parte, sale faticosamente la montagna verso la croce di sughero e poi viene barbaramente ucciso? 

NO, a nostro giudizio. Il personaggio è sempre lo stesso: all'inizio, infatti, si specifica che il vescovo vestito di bianco è visto dai pastorelli ALLO SPECCHIO, quindi tutta la seconda parte del segreto, che apparentemente sembra riguardare un vero papa che viene trucidato da soldati, deve essere interpretata A ROVESCIO.

Ciò che sembra fisico-descrittivo-letterale va interpretato, quindi, in modo metaforico e rovesciato, specchiato. Così, quel "Santo Padre" non è il vero papa, ma è il falso papa, il vescovo vestito di bianco che, giunto quasi a realizzare la falsa religione mondialista, privata del sacrificio di Cristo (la croce di friabile sughero che non potrebbe mai sostenere un uomo) viene smascherato, delegittimato da un gruppo di militanti.

E questo avviene, cosa assai curiosa, quando l'antipapa è "prostrato in ginocchio": interpretato a rovescio, nello specchio, non si tratterebbe di una vera posizione devozionale, ma il falso papa può essere considerato prostrato NEL ginocchio, cioè dal dolore al ginocchio.

E ci saremmo anche qui: Bergoglio, piegato dal dolore al ginocchio si sta recando in sedia a rotelle ad Astana (ved. QUI; ndr), in Khazakistan, per realizzare qualche pasticcio teologico interreligioso sincretista per dare la mazzata finale al vero Cattolicesimo. Potrete trovare QUI, la nostra interpretazione dell'intero terzo Segreto.



Adesso saremo sicuramente attaccati per la "fuga in avanti" sull'aspetto profetico. Cancellate pure queste ultime considerazioni, se volete.

Resta il dato oggettivo che quanto giuridicamente predisposto da papa Benedetto XVI è completamente sovrapponibile con quanto aveva teorizzato Tyconio 1700 anni fa: ritirarsi per smascherare la falsa chiesa.

Il papa è uno solo, ed è Benedetto XVI. Se siete cattolici, rimanete in comunione con lui e gridate la verità dai tetti.»

Chiosa di Sebirblu

Allo stato attuale delle cose perciò, coloro che seguono il coraggioso don Minutella, che si è allontanato dalla "Falsa Chiesa" subendone di tutti i colori fino all'ingiusta riduzione allo stato laicale, nel rimanere UNITI al vero papa Benedetto XVI hanno contribuito con lui allo svelamento del Male insediatosi fin sul Soglio di Pietro!

Trovo assolutamente geniale QUESTO RITIRO che, tra l'altro, dà una solenne lezione ai caparbi "UNA CUM", che non hanno il coraggio di allontanarsi da una "pseudo-chiesa" che «fa acqua da tutte le parti», ma soprattutto ai SACERDOTI che si ostinano a permanere "IMBOSCATI", mettendo seriamente a rischio la propria integrità spirituale davanti a Dio, per l'enorme responsabilità da LUI STESSO loro affidata.

D'altronde papa Ratzinger, nella sua ispirata profezia (ved. QUI), aveva predetto che in ultimo i veri cristiani sarebbero rimasti in pochi, solo un "piccolo resto fedele" al fine di rappresentare il CORPO MISTICO di nostro Signore, pronto ad entrare gloriosamente nel TEMPO NUOVO.

Corono questo mio dire con il video di don Minutella che spiega bene quest'ultimo clamoroso intervento epistolare di Benedetto XVI, indirizzato al Centro Studi Gioacchino da Fiore in Calabria.



Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte: liberoquotidiano.it


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