giovedì 16 agosto 2018

Con la "TAVOLA OUIJA" dilaga l'INSIDIA SPIRITICA!




Sebirblu, 16 agosto 2018

Alla cortese ATTENZIONE dei lettori, ripresento ancora il tema che già affrontai nel novembre 2015,  qui:


che consiglio di leggere a tutti per le dettagliate e preziose chiarificazioni sul tipo di "presenze" che vengono attirate in certe sedute spiritiche.

Ho descritto i gravi pericoli e i rischi a cui si espongono tutti coloro che, soprattutto giovani, incautamente decidono di "giocare" con la "Tavola Ouija" chiamata anche "Planchette"  correlata al suo naturale  "indicatore"  oppure ad un  "bicchiere".

Per una serata adrenalinica, molte volte spinti dal desiderio malsano e borioso di emergere sugli altri, ostentando un coraggio spocchioso solo di facciata (forse per impressionare meglio le ragazze, come dice l'articolo che segue), ci si butta a capofitto nell'attraente fascino misterioso dell'ignoto, con la più totale incoscienza. 

Naturalmente sono esclusi da queste considerazioni i ricercatori seri, ma sprovveduti, ai quali consiglio dapprima di documentarsi al link soprastante ed anche QUI e QUI, preparandosi spiritualmente ad eliminare il più possibile ogni più bassa vibrazione della materia.

Costoro devono sapere però che tale metodo non è dei migliori per comunicare con i propri cari, perché dà adito a molte infiltrazioni, travisamenti ed inganni dal basso piano astrale che sono costantemente in agguato. (ved. anche QUI).

La  decisione  di  reiterare  l'argomento  deriva  dalla  pletora  di  persone  interessate  al suddetto articolo, sempre all'apice dei post che, fino ad oggi, ha indicato una vasta tendenza a livello planetario  con ben 116.795 visite.

Tutto ciò, senza che un solo sito italiano abbia riproposto il mio lavoro e che stabilisce chiaramente quanto il tema non si conosca, sottovalutando perciò l'ampiezza del fenomeno e la sua estrema pericolosità. (Per documentarsi sull'origine del Male, e le sue azioni invisibili, leggere  QUIQUI e QUI).

Non si è dato neppure tanto peso, d'altronde, al "giochino" apparentemente innocuo diffusosi in modo allarmante nelle scuole nazionali dal 2015 in poi, "Charlie, Charlie, ci sei?" (cfr. QUI e QUI), che ha dato seri problemi a tante famiglie per gli strani comportamenti dei loro figli che ne avevano appreso l'uso dal web.






Quello che vi sto per raccontare è un altro gravissimo caso accaduto ad un gruppo di giovani rimasti anonimi, ma la cui accurata descrizione non lascia dubbi sulla sua autenticità, proprio al fine di allertare chiunque voglia seguirne le orme.

Con il Mondo Invisibile Non si Scherza!

Non si disturbano gli spiriti in questa maniera, e talvolta essi lo fanno comprendere molto bene!! Voglio mettere in guardia tutti dai pericoli inerenti alla pratica dello spiritismo, quando non si conosce nulla... 

Faccio pervenire questa testimonianza per mostrarvi che la vita non è un gioco e la morte nemmeno...

"Otto anni fa, con dei compagni, decidemmo di trascorrere una serata "divertente" per impressionare le "gonnelle"; cosa che all'epoca evidenziava la nostra immaturità (nonostante avessimo 20 anni), ma esse non ci seguirono nel luogo dove andammo per la seduta spiritica: una vecchia casa disabitata da anni...

Eravamo dunque sei ragazzi senza alcuna paura e vi entrammo. Salimmo al piano superiore per dar prova di essere uomini e disponemmo la "Tavola Ouija" e il "bicchiere".

Riuniti intorno ad essa, venne pronunciata la frase tipica: "C'è qualcuno?" Appena detta, sentii qualcosa di strano, come una corrente d'aria fredda, ma proseguimmo ed iniziammo con le domande. Sciocche, di sicuro, per riscaldare un po' lo spirito, ed è lì che cominciò il finimondo...

Oggetti vari presero a volare in tutte le direzioni con una forza incredibile; rumori inquietanti si fecero sentire, simili a gargarismi... poi violentemente si aprì una finestra ed uno dei miei compagni ne fu proiettato fuori... (ribadisco che eravamo al piano superiore).

Urlai, e in quell'attimo un vetro andò in frantumi, colpendomi l'avanbraccio col quale tentavo di proteggermi.




Benedico il cielo di aver avuto i riflessi pronti in quel momento, perché non sono certo che avrei potuto offrirvi questa testimonianza se non avessi posto il braccio davanti al viso...

Non sapevo cosa fosse accaduto agli altri, ero troppo dolorante per pensarvi ma ne sentii gridare uno: "Ti scongiuro di entrare in questo bicchiere!" E un istante dopo mi precipitai per capovolgerlo al fine di imprigionarvi lo spirito. E tutto si calmò...

Quindi, corremmo alla casa più vicina per chiamare i pompieri; il conduttore della cerchia era in stato confusionale e l'altro nostro amico era volato giù...

I vigili del fuoco arrivarono, ma accompagnati dalla polizia, che era stata allertata dalle persone che avevano sentito esplodere i vetri e i giovani urlare.

Fummo portati in ospedale, e quelli che ne poterono uscire furono condotti subito al comando per dare chiarimenti.

Siccome tutte le nostre deposizioni coincidevano (ovvio, perché era la verità!), ci lasciarono andare dicendoci che eravamo stati bravi a montare l'intera storia perché le testimonianze erano identiche in ogni punto... e loro non avevano alcun interesse a ricominciare!!!

L'indomani mattina ritornai in quella casa per recuperare la tavola Ouija. Non c'era più alcun rumore, né anima viva.

Tuttavia, stranamente, quando la mia mano toccò la "planchette" sentii un acuto dolore in corrispondenza del braccio ingessato su cui avevano messo dei perni per ricomporre il muscolo lacerato e l'osso rotto in più punti.

Ma riuscii lo stesso ad afferrare il "bicchiere" tenendolo premuto e capovolto contro la tavoletta "per non liberare lo spirito che si trovava all'interno".

Raggiunsi poi i miei amici nel bel mezzo di una foresta dove avevano scavato un buco di 3 metri per interrarvi il "gioco" affinché nessuno potesse un giorno rivoltare quel satanico "bicchiere"... Lo ricoprimmo di terra e la storia sembrò finire lì.




Adesso, dopo otto anni, sebbene non abbia più il gesso, né i perni, talvolta la cicatrice si gonfia ed ho l'impressione che mi bruci il braccio senza sapere il perché... Il fatto va e viene... lo sfregio assume una forma leggermente curva come uno spicchio di luna...

Noi  tutti  abbiamo  incubi  durante  il  sonno  dei  quali  non  ci  ricordiamo  nulla;  la mia compagna sostiene che a volte piango la notte ed urlo... senza che al risveglio rammenti  alcunché...

Ma il segno che ancora porto dice che qualcosa succede nei miei sogni: la ferita si presenta "rilassata" e calda, sapendo che  normalmente non si dovrebbe sentire più... Con me, invece, è tutto il contrario.

Il mio amico, volato dalla finestra, ha riportato un leggero trauma cranico e se l'è cavata con dei lividi e graffi... Gli è andata bene!

Gli altri hanno avuto soltanto delle scalfitture, ma per quanto concerne il conduttore della seduta, si trova in un ospedale psichiatrico estraniato dal mondo: non ci parla più, non mangia e non dorme; gli vengono somministrati di continuo dei sonniferi potenti.

Ha tentato di impiccarsi due volte, perché preferisce morire piuttosto che vivere tutti i giorni nella paura che l'entità lo perseguiti ancora.

Egli conosce il nome dello spirito che ci ha attaccato, ma non vuole rivelarlo perché dice che se ne dovesse parlare, esso lo ucciderebbe essendo chiuso con lui nella stessa camera dov'è ricoverato.

È in quell'istituto da 7 anni e penso che non ne uscirà mai più... Vive nel suo mondo; non ha la minima coscienza della realtà; è così alterato dagli psicofarmaci che non sa più quello che racconta... Per lui, lo spirito è sempre presente e noi non lo avremmo rinviato da dove veniva..."




Nota di Sebirblu

«Prima di proseguire nella storia vorrei esprimere qualche perplessità sulla scelta fatta dai ragazzi per risolvere la terribile situazione nella quale si sono trovati, ossia la ricerca di una sensitiva.

Sarebbe stato meglio cercare un valido esorcista ed inoltrarsi decisamente nel cammino spirituale! Affermo, perciò, che "Dio scrive diritto su righe storte" perché è molto difficile in questo campo trovare la persona giusta che risolva davvero tali problemi, e loro sono stati provvidenzialmente aiutati!»

E la narrazione prosegue...

"Mi sono recato allora da una medium affinché mi dicesse qualcosa sull'«irrequieta» cicatrice e sugli incubi che tutti continuavamo ad avere. E mentre toccava la parte alzandomi il braccio, ho notato dal suo sguardo che lì v'era qualcosa di anomalo.

Mi ha detto subito che avevamo a che fare con qualcuno di gran lunga più forte di quanto non pensasse. Non mi ha posto molte domande perché penso che solamente toccando il punto della ferita si fosse accorta di cosa attendersi.

Ella ha voluto rivedermi insieme agli altri compagni d'avventura per indicarci quale comportamento tenere sul da farsi.

L'appuntamento è stato preso dalla mia migliore amica (chiamata "Piccola Strega" per le sue facoltà particolari), che non era presente otto anni fa alla tragica riunione, ma che è stata capace di contattare gli amici, sostenuta dall'aiuto a distanza della sensitiva.

Tutti hanno voluto venire molto volentieri, perché suppongo che fossero stanchi di questa vita.

Arrivati dalla medium, la donna non è andata per il sottile nel dirci che la prima cosa necessaria era di dissotterrare la "Tavola Ouija" e riprendere la seduta dal punto in cui si era arrestata.




Facile a dirsi... dopo tanti anni passati e la sofferenza seguita... principalmente per la paura che avevamo tutti di ricominciare da capo.

Ella ha chiesto pure di incontrare "Piccola Strega" al fine di accertarsi se sotto il profilo psicologico fosse abbastanza forte per sostenere il ruolo di conduttrice nel cerchio spiritico.

Entrambe si sono dunque trovate, ma la medium ha preferito rinunciare all'idea di affidarle l'incarico, per tema che il male si ritorcesse su di lei, visti i legami molto stretti esistenti fra noi. La sensitiva, dunque, ha optato per la sicurezza, e ha deciso di guidare lei stessa l'intervento di rito...

Arrivato il giorno fatidico, mi sono recato all'incontro in anticipo per cominciare a scavare dove era stata sepolta la "Ouija".

Ho fatto anche una telefonata a "Piccola Strega" (il mio sostegno morale a distanza!) per dirle che mi trovavo sul luogo in compagnia della medium e che fino a quel momento tutto procedeva bene.

Nel frattempo, sono arrivati pure gli altri, anch'essi un po' prima. (La sensitiva aveva deciso che la seduta si sarebbe fatta proprio nell'area in cui avevamo abbandonato la "Ouija", a tre metri sotto terra nella foresta.)

Ci siamo messi a corona intorno alla fossa ed io vi sono sceso per rintracciare la "planchette". L'avevo appena sfiorata quando ne ho ricevuto una scarica, come se non volesse essere presa, ma tutto è proceduto molto rapidamente.

In qualche modo l'ho acchiappata nonostante il male, e l'ho posta al suolo nel mezzo del cerchio. Quando l'ho lasciata, la cicatrice ha cominciato a gonfiarsi in modo assai strano: si deformava in certi punti, come se qualcosa si agitasse sotto la cute; si increspava, formando delle piccole onde che mi arrecavano un intenso dolore.

La medium aveva già dato inizio al rituale; parlava poco, probabilmente comunicava con il pensiero. Poi ha afferrato il "bicchiere" per romperlo, ma esso non ha mostrato la benché minima incrinatura una volta gettato al suolo.

Allora gli si è rivolta in latino (almeno mi è parso) e in quell'istante, sollevandosi in aria, l'oggetto le si è lanciato contro come se "qualcuno" lo avesse tirato.




È riuscita a schivarlo, restando impassibile. Ammiravo la sua concentrazione e la sua calma, perché noi eravamo tutti terrorizzati!

Poi lo ha raccolto, ed esso sfuggendogli dalle mani si è scagliato dritto verso di me. Per un soffio l'ho evitato... Ella mi ha intimato di raccoglierlo e di scaraventarlo a mia volta per terra col massimo della forza possibile.

Cosa che ho tentato di compiere ma che è fallita, perché la cicatrice iniziando a bruciare è letteralmente esplosa per metà della sua lunghezza ed io mi sono sentito proiettare contro un albero da una forza eccezionale.

La donna è corsa per prendere il "bicchiere", ma il suo impeto è stato bloccato di netto, come se fosse rimasta paralizzata, mentre un graffio le si formava sulla guancia sotto gli occhi esterrefatti del gruppo.

Ha lottato, ma è riuscita ugualmente ad impadronirsene... poi, formulando una frase che in parte ho dimenticato, lo ha semplicemente lasciato cadere a terra senza nessuno sforzo e finalmente esso è andato in frantumi in una miriade di pezzi.

Abbiamo visto una sorta di luce giallastra illuminare la "Tavola Ouija"... e una sensazione di calore ci ha investiti. 



Stavamo bene, come se stessimo vivendo un sogno lucido; personalmente ho avuto l'impressione di rinascere, di trovarmi ancora nel ventre di mia madre... ero sereno... e lo eravamo tutti....

Poco dopo la sensazione s'è attenuata e siamo tornati alla realtà (nel mio caso, è stato il dolore della ferita ad avermici richiamato).

La medium ci ha detto che saremmo rimasti tranquilli da quel momento, che non bisognava più temere alcuno spirito perché lei ce ne aveva liberati.

Ho afferrato il mio portatile, per chiamare "Piccola Strega" la quale, prima ancora che aprissi bocca, mi ha detto d'aver percepito l'avvenuta liberazione quando ha provato lo stesso senso di benessere che avevamo sperimentato noi. E questo prova quanto fossimo connessi anche a distanza!

In seguito, abbiamo di nuovo impacchettato candele ed incensi e siamo usciti della foresta. Sono stato accompagnato in ospedale per richiudere la mia piaga e da quel giorno non ho più avuto nessun segno, né incubo, né cicatrice che si gonfiasse; e questo vale anche per i miei amici.

Quella donna ci aveva rassicurati ed ha agito veramente come un capo!

In quanto al nostro compagno Nico (ammalato da sette anni), per la prima volta dal suo internamento ha passato la notte successiva alla seduta finale in modo pacifico.

Naturalmente, i medici non hanno capito nulla, e io credo che non cercheranno di saperlo mai. Egli non ha avuto bisogno di sedativi quella sera, né in quelle seguenti.

Il suo desiderio di morire è cessato; ha ricominciato a nutrirsi correttamente e a voler parlare di cose pertinenti alla vita, ma soprattutto ha smesso di essere molestato dallo spirito. Noi ci siamo tutti recati a turno e in giorni diversi a fargli visita.

Anche "Piccola Strega" è andata a trovarlo, e non hanno avuto bisogno di parlarsi per comprendersi; egli l'ha abbracciata ringraziandola mille volte. Ha compreso che se ella non avesse contattato i compagni, come richiestole, lui non sarebbe stato lì dove si trova attualmente.

Infatti Nico non è più in camera d'isolamento da tre settimane. È seguito da un neurologo e il prossimo fine settimana potrà uscire e tentare di reinserirsi nella vita "normale" anche solo per il tempo di un week end.

Per lui è già il massimo e noi saremo là per sostenerlo. Adesso siamo sicuri che il peggio sia ormai alle sue spalle.




Ecco la mia testimonianza; spero con questa di poter dissuadere molta gente dal praticare certi "giochi" di cui essa ignora il potere e la forza. È pericoloso quando non si conoscono le conseguenze di tali atti.

Non mettete a rischio le vostre vite per un brivido fugace... ne potreste portare i segni per sempre.

So di cosa parlo, non c'è giorno in cui non pensi a ciò che abbiamo vissuto, e posso dirvi solo quanto sia contento d'essere ancora in vita per avvertirvi delle insidie a cui può condurre lo spiritismo ed ogni pratica sul paranormale quando non si sanno dominare correttamente!!! Pensateci!!"

Traduzione, adattamento e cura: Sebirblu.blogspot.it

Fonte: EuroGhost

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