"Manipolazione" di Ben Goossens |
Sebirblu, 5 settembre 2019
Sei giorni fa "l'Avvocato del
diavolo" pardon... "del popolo" ‒ Giuseppe Conte ‒
ha concluso il suo discorso al Quirinale con le parole:
«Molto spesso negli interventi
pubblici pronunciati ho evocato la forma di un nuovo umanesimo: non
ho mai pensato fosse lo slogan di un governo, ma un orizzonte ideale
per il Paese».
Ecco come a Davos il Presidente del Consiglio si è arruffianato la Merkel... che nausea!!!
Ora, se gli italiani
non lo avessero ancora intravisto, emerge in tutta la sua
drammaticità lo scenario voluto e desiderato dall'élite dominante
che da tempi immemorabili aspira a governare il mondo. (Cfr. QUI, QUI e QUI, interessante articolo dell'ultimo minuto su Macron "umanista e anticristiano"; ndr).
Lo ha descritto molto bene padre Livio
Fanzaga, direttore di Radio-Maria che, sebbene finora non abbia
assunto alcuna chiara posizione su quello che sta succedendo alla
Chiesa di Roma (perché questa gli chiuderebbe subito l'emittente
"con sollecita misericordia"), ha mandato in onda un video
in cui allerta tutti ‒ dormienti e non ‒ a prepararsi all'ultimo
"colpo di coda" assestato dall'Anticristo.
Come da lui esposto, il termine "nuovo
umanesimo" non è solo presentato al pari di una «impostura
religiosa» descritta nel Catechismo della Chiesa Cattolica al n°
675, QUI (che non interessa quasi più a nessuno, compresi vescovi e
cardinali nominati dal Falso Profeta argentino, gongolante per il
nuovo esecutivo) ma viene citato anche nelle profezie straordinarie
lasciate da mons. Fulton Sheen, arcivescovo di Newport ‒
Inghilterra (cfr. QUI), oggi in via di beatificazione, che nel 1947
(QUI), in uno dei suoi più celebri sermoni, disse:
Mons. Fulton Sheen (1895-1979) |
"Perché così poche persone si accorgono della gravità della nostra crisi presente?... Solo quanti vivono secondo la Fede sanno davvero che cosa sta accadendo nel mondo intero." [...] (È esattamente quello che ha detto papa Ratzinger alcuni giorni fa! Ved. QUI, e QUI; ndr).
"Conosciamo noi i segni dei nostri
tempi? Essi indicano due verità ineluttabili, la prima delle quali è
che siamo giunti alla fine dell'epoca post-rinascimentale che fece
dell'uomo la misura di tutte le cose. I tre dogmi fondamentali del
mondo moderno si stanno dissolvendo davanti ai nostri occhi.
Primo, stiamo assistendo alla
liquidazione dell'uomo economico, o dell'assunto per cui egli, in
quanto animale altamente evoluto, non ha altre funzioni nella vita se
non produrre e acquisire ricchezza, e poi come le bestie da pascolo
invecchiare e morire.
Secondo, stiamo assistendo anche alla
liquidazione dell'idea della naturale divinità dell'uomo, che non ha
bisogno di alcun Dio che gli dia dei diritti, o di un Redentore che
lo salvi dalla colpa, perché il progresso è diventato automatico
grazie alle scienze, all'educazione e all'evoluzione, che un giorno
lo renderà una specie di dio.
Stiamo assistendo inoltre alla
liquidazione del razionalismo, o all'idea secondo cui il compito
della ragione umana non è scoprire il significato e lo scopo della
vita, e cioè la salvezza dell'Anima, bensì creare nuovi avanzamenti
tecnici per fare in modo che la città dell'essere umano su questa
terra prenda il posto della Città di Dio.
Può benissimo essere che il
liberalismo storico sia soltanto un'epoca di transizione tra una
civiltà che una volta era cristiana ed una che sarà decisamente
anticristiana.
"Battaglia fra Angeli e Demoni" di Alexei Steele |
La seconda grande verità che i numerosi segni
dei tempi fanno presagire è che siamo decisamente alla fine di
un'era non-religiosa della civiltà. Con ciò, intendo quella che
considerava (e considera ndr) la religione come un'appendice alla
vita, una devozione extra, un costituente morale per l'individuo, ma
di nessuna rilevanza sociale.
Dio è solo un compagno silenzioso il cui nome
è usato dall'«azienda» per darsi una rispettabilità ma che non ha
niente da dire quando riguarda la gestione del lavoro.
L'era nuova in cui stiamo entrando è
quella che potremmo chiamare la fase religiosa della storia umana.
Non fraintendetemi; "religiosa" non vuol dire che gli
uomini si rivolgeranno a Dio, ma piuttosto che l'indifferenza
all'Assoluto, che ha caratterizzato la fase liberale della civiltà,
sarà seguita dalla passione per (un altro) assoluto.
D'ora in avanti lo scontro non sarà
per le colonie e i diritti delle nazioni, ma per le Anime degli
uomini. Le linee di battaglia sono tracciate chiaramente e non v'è
più alcun dubbio su quali siano le questioni fondamentali. Da oggi in poi
gli uomini si divideranno in due religioni concepite ancora come
abbandono ad un (certo tipo) di assoluto.
Il conflitto del futuro è tra
l'Assoluto che è il Dio-Uomo e l'assoluto che è l'uomo-dio; tra Dio
che si è fatto Uomo e l'uomo che si fa dio; tra i fratelli in Cristo
e i compagni dell'Anticristo.» [...]
"La Caduta di Icaro" di Jacob Peter Gowi |
Altri due esseri straordinari,
menzionati da padre Livio e da me descritti QUI e
QUI, hanno profetizzato il "nuovo umanesimo" del nostro
tempo in modo impressionante:
L'uno è Vladimir Sergeevič Solovëv
che, con "Il Racconto dell'Anticristo" (pdf QUI), mette in evidenza
i tre principali attributi del personaggio: ecologista, animalista ed
ecumenista. Limitandosi a valutare solo questi aspetti e tralasciando
il resto, seppur determinante, si possono rintracciare subito le
incredibili analogie con la corrente bergogliana in atto e trarne le
dovute considerazioni.
L'altro è mons. Robert Hugh Benson,
autore del libro "Il Padrone del Mondo" (pdf QUI), che
profetizzò la persecuzione anticristiana in nome dell'umanitarismo
professato dall'Anticristo nei tempi ultimi. Anche questo romanzo
distopico raffigura e delinea in modo sorprendente il corso degli
eventi attuali, come attestano le parole espresse da Giuseppe Conte
sul "nuovo umanesimo".
...le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia... ved. QUI |
"Ma che cos'è in realtà questo "nuovo umanesimo"? ‒ scrive Gianfranco Amato, QUI:
È molto semplice: siamo ancora una
volta di fronte alla prospettiva antropocentrica e anticristiana che
considera l'uomo come misura di tutte le cose.
Secondo questi «nuovi umanisti», la
ragione, invece di essere considerata come lo strumento con cui
l'uomo si apre alla verità fino al suo possibile orizzonte di
mistero, viene concepita come misura, come garanzia ultima
dell'esistenza stessa del reale, come gabbia entro cui ridurre la sua
inesauribile natura (divina, perché lo Spirito supera di gran lunga
la Ragione; ved. QUI, molto importante; ndr).
Ma l'esito di questa prospettiva è
disastroso: l'uomo che si erige a misura di tutte le cose pretende,
in ultima analisi, di ridurre tutte le cose al 'metro' delle sue
capacità e del suo potere su di esse.
"L'espulsione di Adamo ed Eva" di Benjamin West |
Per i «nuovi umanisti», infatti, lo
Stato moderno è l'incarnazione del potere auto-referenziale: una mera realtà che si presenta come assoluta e che conferisce dignità
all'uomo.
Essi cadono nello stesso errore
condannato dalla preposizione 39 del Sillabo di Pio IX: «Lo Stato,
come quello che è origine e fonte di tutti i diritti, gode un certo
suo diritto del tutto illimitato». Per questo inquieta un
personaggio come Conte, quando parla di «valori» e di «nuovo
umanesimo»." [...]
E ancora:
[...] "Nell'ambito dei problemi
umani, dunque Dio – se c'è – è come se non ci fosse. Si
realizza così la divisione tra sacro e profano, invocata dai nuovi
umanisti nel principio della laicità dello Stato".
"Vale davvero la pena vivere per i
valori invocati dal nuovo umanista Giuseppe Conte, ovvero per «il
lavoro come supremo valore sociale», per «l'uguaglianza nelle sue
varie declinazioni», per «il rispetto delle Istituzioni e il principio di laicità», per «il primato della persona» inteso
nell'accezione prometeico-umanistica del «faber est suae quisque
fortunae», ovvero dell'uomo artefice del proprio destino?
"Predicazione dell'Anticristo" (dettaglio) di Luca Signorelli |
Duemila anni di cristianesimo ci hanno
rivelato qual è il vero significato ultimo dell'esistenza umana per
cui, davvero, vale la pena, in fondo, vivere."
Ed ecco una parte significativa
dell'articolo letto da Padre Livio su "Fanpage" del 29
agosto, QUI:
"Il Nuovo Umanesimo secondo
Giuseppe Conte:
‒ Quando il premier parla di "nuovo umanesimo" cita, innanzitutto, il filosofo
e pedagogista Edgar Morin, che nel volume «Insegnare a vivere.
Manifesto per cambiare l'educazione» usava l'espressione 'nuovo
umanesimo', a proposito della necessità del genere umano di tornare
proprio a quell'umanesimo ‒ concetto di origini rinascimentali ‒
che rimetteva al centro l'uomo e le sue naturali inclinazioni, contro
le storture (medievali all'epoca, del capitalismo sfrenato oggi).
Così scriveva Morin:
Come fare a riunire i saperi delle
varie discipline? Serve un pensiero complesso che permetta di unire
ciò che è separato. Oggi serve un 'nuovo umanesimo'... Come
apprendere a vivere? La conoscenza non si ha con la frammentazione ma
con l'unione.
È necessaria una riforma della
conoscenza del pensiero, un 'nuovo umanesimo' globale che sappia
affrontare i temi della persona e del pianeta.
I giovani oggi si sentono persi, non
trovano le ragioni dell'essere. Durante la seconda guerra mondiale i
ragazzi dovevano resistere al nazismo, divennero partigiani,
contribuirono a liberare le loro vite e le loro nazioni. E oggi?
Oggi i giovani sono chiamati ad
affrontare un compito ancora più ampio: la salvezza del genere
umano. Hanno una missione grande davanti a loro e dobbiamo educarli
ad apprendere e a maturare una conoscenza adeguata ad assolvere
questo compito fondamentale a cui sono chiamati."
...e Bergoglio si congratula con Giuseppe Conte per tutto ciò!!! Avanti popolo... |
Si è capito bene? Giustamente padre
Livio ha ribadito con veemenza, sdegnato e preoccupato, che è uno
sproposito madornale asserire che il compito precipuo dei giovani sia
quello di salvare l'umanità!
E chi salverebbe loro dall'educazione
che questo governo 'umanitario' sarebbe intenzionato ad impartire
nelle scuole italiane?
Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonti già presenti nei link indicati negli estratti
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