sabato 20 dicembre 2014

GRAZIE A TUTTI! RAGGIUNTO UN MILIONE DI VISITE!




Sebirblu, 18 dicembre 2014

Cari Amici, grazie a tutti voi, questo blog ha raggiunto un milione di visite al compimento preciso di due anni e undici mesi. Infatti, il 17 gennaio 2012 ho pubblicato il primo post a cui hanno fatto seguito innumerevoli altri.

Vi esprimo quindi tutta la mia gratitudine perché senza di voi non avrei mai potuto raggiungere un traguardo così importante.




Importante non per la mia persona, ma per la diffusione e il servizio reso a centinaia di migliaia di coscienze che forse, con il mio contributo, potranno aprirsi ad una maggiore consapevolezza e compiere così il gran salto dimensionale.

Ringrazio in modo particolare i lettori che mi inviano i loro apprezzamenti sinceri, e ne cito uno a nome di tutti, perché recentissimo.

Diego978, commentando il post «COMUNICATO per indurre Tutti a Intensa Riflessione» scrive:

"Seguo con interesse il suo blog che ritengo molto illuminante spiritualmente e, la ringrazio di tutto cuore per questo aiuto che dà alle nostre anime, ricordandoci periodicamente la strada dell'Amore Cristico.

L'unica via per un'umanità che fa dell'indifferenza il proprio credo, purtroppo, è duro ammetterlo, fa male, ma è quello che vedo e sento. Grazie un abbraccio."

Sono le parole come queste, semplici e spontanee, che mi incoraggiano a fare sempre meglio, infondendomi l'entusiasmo di proseguire, soprattutto a beneficio di coloro che, sfiduciati, non scorgono ancora nessuna via d'uscita dal labirinto nel quale si trovano.

Uniti, però, riusciremo a fugare l'ombra e a far risplendere la Luce!





martedì 16 dicembre 2014

Fidarsi e dipendere dai Mass Media ben manovrati?























Sebirblu, 16 dicembre 2014

Questo articolo della giornalista e scrittrice francese Sylvie Simon, cari Lettori, che purtroppo è trapassata l'8 novembre 2013, mi è parso degno di essere tradotto e pubblicato, almeno nella parte da me scelta, perché riflette pienamente la situazione planetaria riguardante il condizionamento che i media esercitano sugli Esseri umani.

Il periodo speciale che stiamo vivendo richiede, nel modo più assoluto, che l'Umanità inizi a sviluppare maggiormente il senso critico e il discernimento personale, sottraendosi così all'influenza nefasta e tendenziosa dei mezzi di comunicazione di massa.

Questo lo si può ottenere decidendo risolutamente di "non seguire più l'onda" ma fermandosi a riflettere «da soli» in sé stessi, altrimenti saremo sempre come "nave senza nocchiere in gran tempesta" di dantesca memoria. (E il sommo Poeta, fra l'altro, si riferiva proprio all'Italia! - Purgatorio, Canto VI, vv. 76-78).




"L'Opinione attuale è mantenuta dalla stampa, dalla propaganda e dalle risorse finanziarie messe a sua disposizione."

Nel momento in cui fece questa dichiarazione, il "buon medico" Albert Schweitzer, non conosceva ancora la portata del disastro e l'asservimento totale dei mass media al potere del denaro.

Nei primi anni del XIX secolo, l'informazione si è gradualmente trasformata in una merce il cui valore poteva variare in funzione della domanda e dell'offerta, per arrivare al punto estremo della disinformazione presente o sicuramente peggio, della contro-informazione.

Allora, i giornalisti avevano come obiettivo principale la notizia autentica e non il desiderio di fare "audience" al fine di apportare sempre più denaro ai proprietari dei giornali.

Così, nessun giornalista si sottrae alla diffusione del sensazionalismo, spesso a detrimento della vera comunicazione. Il termine "l'ho sentito alla TV" viene considerato come punto di riferimento. Infatti, il luogo comune è: "se la TV non ne parla vuol dire che non esiste".

Ma non dobbiamo mai perdere di vista i grandi media che sono al soldo di importanti gruppi finanziari e non possono quindi pretendere di essere indipendenti.

Fortunatamente, esistono ancora dei giornalisti onesti, desiderosi di informarsi e di rendere edotti i loro lettori, ma la maggioranza è obbligata ad auto-censurarsi per conservare il suo posto.

Una buona parte delle pubblicazioni economiche è controllata da azionisti industriali mentre quelle di medicina sono distribuite dalle grandi compagnie farmaceutiche.

Questa dipendenza non può che nuocere all'obiettività delle notizie. Pochi giornali sono completamente indipendenti e i giornalisti incontrano molte difficoltà nel condurre lunghe indagini su potenti aziende, perché la reputazione del giornale chiude loro le porte.






















Per quanto riguarda la stampa medica, è del tutto prezzolata dai laboratori scientifici e maschera, con articoli dotti, intere pagine di pubblicità redazionale.

È noto che i rari dissidenti che si rifiutano di condividere questa "torta", o insorgono contro tali procedimenti, non incontrano che disagi sul loro cammino e nessuno si arrischia a venir loro in aiuto.

I metodi utilizzati per bloccare un giornale o sanzionare un giornalista che osa allontanarsi dal pensiero dominante sono molti e vari. Vanno dalle molestie alle pressioni economiche e fiscali, e possono anche ledere i benefìci necessari per l'esercizio della sua professione.

Ma le persone non si lasciano ingannare. Abbiamo recentemente appreso che la percentuale di fiducia accordata ai media non smette di abbassarsi.

Questa diffidenza mette in risalto la missione della notizia che dovrebbe essere principalmente obiettiva e non tendente ad orientare l'opinione dei cittadini.

Tutto questo aggrava la crisi che dilaga nella stampa internazionale. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti, i maggiori quotidiani hanno riscontrato un calo di vendite negli ultimi anni.

In Francia, il gruppo Havas, proprietario di una compagine di agenzie di pubblicità, si è alleato ad Alcatel per dirigere alcuni giornali influenti come L'Express, Le Point, o lo stesso Corriere internazionale.

La stampa, che si è finora eretta contro il potere politico, tende sempre più a identificarsi con esso, facendo così regredire la democrazia, talvolta in maniera scandalosa.

Tuttavia, se i giornalisti svolgono il ruolo dei disinformatori, vuol dire che sono condizionati al punto da non rendersene conto.

I finanzieri e i commercianti che hanno tratto vantaggio dalla maggior parte dei media non sentono la necessità di "suggerire" loro quello che devono dire o mostrare, né violare la loro coscienza o trasformarli in pubblicitari.

Infatti, basta affidare le redini del potere giornalistico a individui conosciuti come i "grandi professionisti" che hanno sempre dato prova di sottomissione ad una visuale del mondo condivisa con i loro datori di lavoro.










































Questo dispositivo viene impostato dall'arrivo nelle scuole di giornalismo per continuare nelle redazioni.

In questo modo, la maggioranza dei reporter agisce di concerto senza consultarsi, condividendo in pieno il punto di vista corrente che è di mostrare una continua banalizzazione onde impedire l'analisi critica e usarla invece per commuovere.

Indubbiamente, ci sono ancora relatori onesti e coraggiosi, desiderosi di riferire ai loro lettori, ma molti sono costretti ad auto-censurarsi per conservare il posto di lavoro. In certi casi difficili, alcuni di loro preferiscono astenersi, mentre altri non esitano a diffondere le contro-informazioni.

Negli Stati Uniti, si parla del quarto potere direttivo per analogia con gli altri tre: esecutivo, legislativo e giudiziario del Governo Federale americano.

A questa lista, alcuni ne hanno aggiunto un quinto: quello dell'opinione pubblica. Tali considerazioni portano a chiedersi se occorre essere stranieri per "osare" denunciare le carenze dei nostri governanti.

I Mass Media non sono gli unici responsabili.

Come spiega Noam Chomsky, filosofo radicale di fama internazionale e professore al MIT (Massachusetts Institute of Technology): "I media non rappresentano che una piccola parte dell'immensa macchina dedicata alla propaganda.

Esiste un sistema di indottrinamento e di controllo molto più vasto, di cui essi non sono che un ingranaggio: la scuola, l'intellighenzia ed un'estesa gamma di istituzioni che cercano di influenzare e di controllare le opinioni e i comportamenti e, alla fine, di mantenere la gente nell'ignoranza."

I numerosi scandali che segnano la nostra quotidianità, ai quali siamo talmente abituati che nessuno protesta veramente, sono generati dalla sola legge del profitto. Gli uomini, in realtà, non sono cambiati dai tempi antichi perché continuano ad adorare il vitello d'oro.

Per giunta, tutti i poteri utilizzano la paura per meglio dominare, e coloro che professano di "sapere" praticano abilmente tale strategia molto efficace per ottenere la dipendenza dei cittadini.

Questo strumento di manipolazione, che consente di eliminare ogni senso critico e di sfruttare la credulità dei popoli tenendoli nell'ignoranza dei fatti essenziali dell'esistenza, è sempre stata utilizzata ma, al presente, opera su una più grande scala grazie ai molteplici canali di distribuzione.

Alcuni anni fa, il professor Jean Paul Escande ha denunciato queste profonde inquietudini, astutamente mantenute, nel suo libro "Io accuso i mercanti della paura": «Se non stiamo in guardia, ci faremo risucchiare dalle sabbie mobili dei timori folli».




















Possiamo esserne distrutti, noi e tutte le nostre ricchezze. In un tempo che ridiventa pagano e onora i due idoli primari - il denaro e la figura - era inevitabile che scoprissi, al centro di questo fenomeno, tali "mercanti".

Tutto è in vendita. Il panico è in vendita. L'acquisto è obbligatorio. E ciascuno, dirigente o lavoratore, deve acquisire la sua "dose" per essere autorizzato a sperare in un piacere qualsiasi."

In effetti, ogni giorno, mentre vengono ribaditi reiteratamente i progressi e soprattutto le "speranze" scientifiche, economiche e sociali del nostro tempo, che dovrebbero arrecarci felicità e sicurezza, i media infondono poi, e la mantengono accuratamente, la paura tra i cittadini.

La paura del cancro, dell'AIDS o del colesterolo ma anche della vecchiaia, della morte, e persino della vita.

Troviamo sempre un nemico da combattere: microbi, virus, insetti, erbe "cattive", geni "aggressivi", ed anche "altro", tutte le volte che ci sembra diverso da ciò che viene accettato o dichiarato pubblicamente.

Ci viene ripetuto che siamo continuamente minacciati da fattori esterni, che le nostre vite somigliano ad un percorso disseminato di trabocchetti e di calamità pianificate contro le quali dobbiamo essere difesi e che, fortunatamente, ci sono i nostri governi a proteggerci...

Mentre i veri pericoli, quelli che dovrebbero, se non spaventare ma almeno far riflettere i cittadini, sono quasi sempre omessi o a malapena accennati.

Così, si parla troppo raramente dei rischi connessi con lo sfruttamento abusivo del Pianeta perpetrato da una manciata di individui pazzi pericolosi che se la ridono dell'inquinamento mondiale e delle scorie nucleari.

Essi giocano agli apprendisti stregoni con il gas di scisto (il fracking), la clonazione, la genetica e i virus (per non parlare delle scie chimiche; ndt).


Il fraching, per il quale (in tempi non sospetti), ho ricevuto un "Avviso" a livello astrale. Vedere QUI.  




















In ogni caso, però, i media promuovono spesso una massiccia campagna pubblicitaria relativa alle malattie che possono generare fondi per la ricerca, come quelle "genetiche", ma si guardano bene dal mettere l'accento su quelle di cui la nostra civiltà è responsabile.

I geni sono perfetti capri espiatori e non sono suscettibili di protesta...

Non pensiamo più con la nostra mente

In quest'epoca di "sovra-alimentazione mediatica" l'uomo non è più abituato a pensare con la propria testa, allora, altri si incaricano di farlo per lui. Quanti di noi obbediscono ciecamente agli ordini del potere e alle norme di una morale che la società ha fatto suoi!

Per pensare "giusto" ai nostri giorni, occorre avere lo stesso pensiero altrui, anche se gli altri sono lontani dall'essere dei modelli nel loro genere.

L'Essere umano ama imitare i suoi simili. È questa necessità che permette alle mode di influenzare il comportamento di migliaia di individui, che si tratti di abiti, di cibo o di opinioni politiche, artistiche o musicali.

Quanti di noi hanno veramente delle idee personali su questi temi e, nel caso, in che modo osano esprimerle?

Nel suo libro "Le opinioni e le credenze", Gustave Le Bon ha dichiarato che: "Solo a motivo della sua appartenenza ad una folla organizzata, l'uomo decresce di parecchi gradi sulla scala della civiltà.

A sé stante, potrebbe essere una persona saggia e riflessiva, mentre nella massa diventa un barbaro, vale a dire un istintivo. Egli ha la spontaneità, la violenza, la ferocia, ma anche gli entusiasmi e gli eroismi degli esseri primitivi.

Tende ad identificarsi con la maggioranza per la facilità con la quale si lascia impressionare dalle parole e dalle immagini che lo portano ad atti contrari ai suoi interessi più evidenti e alle sue abitudini più conosciute.

Cose queste che su ciascun essere, autonomo nel pensiero, non avrebbero assolutamente nessun effetto. L'individuo in sintonia con la moltitudine è un granello di sabbia in mezzo ad altri che il vento solleva a suo capriccio."


Il Business farmacologico
























Fortunatamente una parte della popolazione comincia a prendere coscienza che coloro i quali detengono un potere ne approfittano impunemente e che la maggior parte dei politici è, per amore o per forza, ostaggio delle compagnie industriali che hanno un'influenza sostanziale sulle loro stesse carriere.

In quanto ai tecnocrati, come i cartelli dell'industria, non ragionano che a breve termine e rifiutano di prendere in considerazione gli effetti perniciosi generati dalle loro decisioni attuali che appariranno soltanto molto più tardi.

Questi profittatori ignorano del tutto la gente che rischia di pagare molto cara questa incoerenza e mancanza di responsabilità.

Solo una piccola percentuale di persone è perfettamente conscia di questo stato di cose, e si impegna per approfondire le conoscenze degli avvenimenti in corso.

Una parte più rilevante, ma pur sempre una minoranza, non è realmente aggiornata, tuttavia cerca di esserlo.

Infine la maggioranza di tutte le popolazioni mondiali, è contenta di non essere informata e non cerca particolarmente di colmare le lacune.

Questo le causerebbe molti problemi, l'obbligherebbe a riflettere quando non ne ha il minimo desiderio, provocherebbe in essa degli stati d'animo, delle paure e dei sensi di colpa, ma soprattutto rischierebbe di causarle la rimessa in discussione di tutto un sistema di vita e di pensiero e questo oltrepasserebbe la sua stessa misura.

E come dice la biologa Jacqueline Bousquet: "La Verità non è riducibile a ciò che possono comprendere gli uomini in base alla loro evoluzione".

Sylvie Simon

Traduzione libera a cura di: Sebirblu.blogspot.it