martedì 31 dicembre 2019

"Gridare la Verità dai tetti" Questo è il momento!




Sebirblu, 30 dicembre 2019

Gli oltraggi blasfemi sempre più efferati soprattutto verso la Vergine Maria, ma anche contro Suo Figlio, dilagano ovunque; Satana è scatenato (ved. QUI e QUI), e dal momento che è lui, ora, a governare in Vaticano, gli scrupoli di tanti individui sono venuti meno, svelando la grande ignoranza delle ultime generazioni e una sorta di rancore interno, apparentemente inspiegabile, verso di loro.

L'accanimento,  mai  visto  prima  nella  storia  della  Chiesa,  ha  raggiunto  livelli  tali che persino i non credenti o gli atei ne rimangono scandalizzati, ved. QUI. Un emblematico  esempio  accaduto  nel  2015  a  Perugia  QUI.

Poi c'è il party organizzato ad hoc per il 6 dicembre scorso, due giorni prima della Vergine Immacolata, promosso a Bologna da alcuni collettivi universitari con una locandina che chiamare diabolica è un eufemismo... (ved. QUI).




E sempre in questo periodo, ecco apparire in "Netflix" (video online a pagamento) un film con Gesù omosessuale (ved. QUI e QUI la petizione per bloccarlo).

Addirittura QUI, viene mostrato il Cristo da pedofilo in un manifesto osceno apparso all'esterno del Museo di arte contemporanea della Capitale e rimosso per le richieste indignate di Giorgia Meloni di "Fratelli d'Italia" al sindaco di Roma, Virginia Raggi, che per ovvi motivi rifiuto di pubblicare.

Come se non bastasse, poco prima della notte di Natale, Roberto Saviano su Fb ha ritenuto opportuno inviare i propri auguri pubblicando un post, preceduto da uno scritto, che ha innescato una marea di proteste per la inusitata durezza insieme a diverse accuse di blasfemìa.

La foto esposta, scattata dall'inglese Natalie Lennard, mostra una raffigurazione della "Madonna" in preda ai dolori, mentre in piedi e con le gambe divaricate mette al mondo "Gesù", aiutata da un "San Giuseppe" troppo giovane e impacciato... (Per chi volesse rendersene conto, perché non riporto nemmeno questa immagine, veda QUI e la cruda scena QUI).

Ecco le parole di Saviano:

"Stanotte la nascita di un bambino, nato tra contrazioni, dolori e sangue, come tutti. Da una madre carica di una responsabilità troppo grande, come tutte le madri.

Con un padre spaventato, incerto su ciò che è giusto fare, come tutti i padri. Nato povero, in una famiglia costretta dalla burocrazia del censimento a un viaggio sfiancante.

Celebro la nascita del Gesù uomo che, come tutti, viene scaraventato senza chiederlo nella vita e che, a guardarlo così, mi fa sentire meno solo. Buon Natale!".

«Che voleva dire? Si sono chiesti in molti. Semplice: che Gesù non ha nulla di divino ma che la Sua è solo una storia "umana", come tante altre. Quale momento migliore per proferire una cosa così irritante per i cattolici? La notte di Natale, of course.» (secoloditalia.it).

Appunto questo "non aver nulla di divino", perché quella di Gesù "sarebbe solo una storia umana", rappresenta, come per Saviano e moltissimi altri ignoranti al pari di lui, la terribile e gravissima eresia neo-ariana di 'colui' che da quasi sette anni (ved. QUIQUI e QUI) si fa chiamare "papa", indegnamente assiso sul soglio di Pietro.

Ciò che è accaduto il 18 dicembre scorso durante la sua ultima udienza generale lo conferma.

Scrive "Il Riformista" QUI:

«Il Pontefice ha raccontato che nel giorno del suo compleanno gli era stata donata un'immagine della Natività, unica nel suo genere, in cui si vede Maria che dorme mentre Giuseppe, poco più in là, tiene in braccio un Gesù Bambino che sembra stiracchiare le braccia, forse nel sonno.




"Ieri mi hanno regalato un'immaginetta di un presepe speciale, piccolina, che si chiamava: 'Lasciamo riposare mamma'. C'era la Madonna addormentata e Giuseppe con il Bambinello lì, che lo faceva addormentare". [...]

Francesco si è detto commosso da quella immagine così intima e domestica e ha spiegato che questo è il messaggio del Presepe...».

Ah, sì? Ma allora per questo miscredente apostata, che ci ritroviamo a capo della Chiesa, dov'è finita la Verginità di Maria e la Divinità del Cristo? Aveva forse la Madre purissima la necessità di "riposarsi" dopo i "dolori" e le fatiche del parto?

Le mie domande sono a ragion veduta, e non per una semplice credenza fideistica inculcatami in gioventù! Vado a spiegarmi.

Partendo semplicemente da un dato trasmesso dalla dottrina cattolica, e quindi incontestabile per i "fedeli" che si dichiarano tali, ma che in effetti NON lo sono (visto che troppi ormai pensano o accettano quello che dice Bergoglio in quanto "sommo pontefice"), nel giardino dell'Eden per i due progenitori è stata emessa da Dio la duplice sentenza.

Alla donna venne detto: "Moltiplicherò la sofferenza delle tue gravidanze e tu partorirai figli con dolore" e all'uomo: "Ti procurerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tornerai alla terra dalla quale sei stato tratto: perché tu sei polvere e alla polvere tornerai." (Gen. 3, 9-24).


"L'espulsione di Adamo ed Eva" di Benjamin West

Ma prima di completare il mio pensiero su questo fatto, è importante dire che i dogmi promulgati dalla Chiesa riguardanti la S.S. Vergine sono quattro:

1) Il Concilio di Efeso del 431 d.C. decretò solennemente che Maria è la Madre di Dio ‒ la Theotòkos ‒ in quanto dette alla luce non un uomo, ma Dio stesso come Uomo.

2) Il II Concilio di Costantinopoli,  nel 553 d.C.  sancì la perpetua verginità di Maria, la "Aeipárthenos", ossia la "semprevergine", simbolicamente espressa da tre stelle, specialmente nelle icone russe, una sul capo e le altre due sulle spalle poste sul Suo mantello, stanti ad indicare la perenne verginità ‒ prima, durante e dopo il parto. Se ne ha riscontro in Isaia 7:14, dove il profeta dice che "la Vergine concepirà e partorirà un figlio".

3) Il dogma dell'Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 per mezzo della Bolla "Ineffabilis Deus" (quattro anni prima delle apparizioni di Lourdes a Bernardette Soubirous nel 1858, dove la Vergine stessa si presentò alla veggente con queste parole: "Io sono l'Immacolata Concezione").

Si consideri però che "Immacolata Concezione" non si riferisce alla "Nascita" di Gesù, bensì al suo stato di "Piena di Grazia", "sine macula" (senza macchia), ossia priva del peccato d'origine, così come l'Angelo si è rivolto a Lei quando le ha annunciato che sarebbe diventata Madre del Salvatore.

4) Il dogma dell'Assunzione di Maria fu proclamato da Pio XII nel 1950 con la Bolla "Munificentissimus Deus", che spiega come la Vergine Maria fu esente dal peccato originale, quindi anche dal suo castigo, che in questo caso riguarda la morte, il ritorno alla terra, come scritto sopra.

(Il quinto dogma, quello di Maria Corredentrice, Mediatrice ed Avvocata è stato chiesto  da  Lei stessa  durante le apparizioni a Ida Peerdeman in Olanda,  ved. QUI, e negato apertamente da Bergoglio QUI).


Maria Corredentrice, la Signora di tutti i Popoli.

Ora, sempre dalla stessa prospettiva ecclesiale e riprendendo il discorso lasciato in sospeso, emerge un quadro ben diverso dalle parole usate da Saviano e dalla sua esposizione blasfema, e men che meno, ma molto più grave, dalle considerazioni ipocrite e ambigue di Bergoglio sull'immagine della Madre che "si riposa" dopo gli "sforzi" del parto!

Non avendo peccato originale, la TUTTA PURA, NON poteva soggiacere alla condanna inflitta ad Adamo ed Eva con la cacciata dal Paradiso Terrestre! Perciò NON ha avuto NÉ DOGLIE, NÉ CONTRAZIONI, NÉ PERDITA DI SANGUE, e NEMMENO DOLORI!!!

L'azione riprovevole di Saviano,  che ha dato il "Buon Natale" sul web  con lo scritto e la  dura  immagine  del  parto,  ha suscitato  una profonda  indignazione  sui  credenti e  non,  come  Marco Cosmo,  il "Decimo Toro",  di  cui  metterò  il video  dopo  quello di don Minutella che, a sua volta, si è scagliato violentemente contro lo scrittore di "Gomorra", a tutto titolo, con forza inaudita. QUI per gli smartphone.






Riprendendo il discorso sotto un'altra angolatura, non più focalizzata solo sulla tradizione cattolica, debbo dire che la situazione ormai fuori controllo nell'ambito della Chiesa di Roma non è che la conseguenza di un appesantimento nella materia, a discapito della Trascendenza, che ha caratterizzato i primi Concili insistendo troppo sull'aspetto umano del Cristo e la sua carnalità.

Sin da quelle  prime assemblee  si  è pensato erroneamente  che  usando il linguaggio del mondo ‒ le cui "delizie" papi, cardinali e vescovi non disdegnavano ‒ si potesse beneficiare di più del consenso generale che avrebbe portato lustro, credibilità e ricchezze. 

Se menti illuminate come il teologo alessandrino Origene (185-254 d.C.), uno dei più grandi Padri della Chiesa, scrittore eccelso ed esegeta profondo, è arrivato al punto (dopo morto però, perché prima nessuno aveva il coraggio di toccarlo) di avere l'ostracismo per le sue presunte "eresie" che guarda caso coincidono con il VERO (la "Caduta" d'origine, ved. QUI, QUI e QUI; la "preesistenza delle anime", ved. QUI, QUI e QUI; nonché l'allegoria riferentesi alla prima coppia, Adamo ed Eva), vuol dire che l'Istituzione bimillenaria ha seguito le orme di Pietro, sia nella durezza di cervice che nel tradimento attuale (cfr. QUI, QUI, QUI e QUI)

Considerando che la "Rivolta" di un gruppo di Scintille Divine capeggiate da Lucifero (ved. link soprastanti), ha portato all'involuzione e alla condensazione energetica della materia, possiamo dedurre che la massa angelica precipitata si era talmente abbrutita nell'arco incalcolabile delle ere che necessitava di un intervento diretto e provvidenziale di Dio atto a risollevarla dall'abisso in cui era piombata.

Ed ecco, al tempo stabilito dalla Legge Eterna, il RAGGIO UNICO (DIO STESSO) "manifestarsi", "costringersi" per AMORE in una piccola, esile forma umana, laddove l'Oriente evoluto (Budda era apparso 500 anni prima di Cristo) si congiungeva con l'Occidente ancora immerso nel buio dei suoi riti pagani.

Un  Serafino  purissimo,  che  non  aveva  partecipato  alla  "Ribellione" iniziale,  aderì alla richiesta dell'Altissimo di offrirsi come "Arca Santa" per l'avvento del Dio-Salvatore, e scese da una santa coppia anziana impossibilitata a procreare. (cfr. QUI, QUI e QUI).

Giunse Maria, come Stella di rara bellezza nella casa di Gioacchino ed Anna, la quale concepì per "Intervento Supremo" e non per amplesso coniugale, ved. QUI, nascendo come fanno tutti i bambini del mondo.



"Anna e Gioacchino con Maria Bambina" di Francesco De Nura.

Le energie che componevano il suo organismo fisico erano diafane, pur apparendo strutturate in forma di bimba normale. Erano radianti, cristalline, non appesantite dall'aggregazione atomica della materia conseguente alla "Caduta" originaria.

Dopo essere stata istruita al Tempio, perché offerta a Dio sin dall'infanzia da sua madre come ringraziamento alla sua prodigiosa maternità, era tornata a casa giovinetta per essere data in sposa.

Era promessa a Giuseppe quando ricevette l'annuncio che sarebbe diventata Madre dell'Atteso, del Messia. Il Raggio Divino la pervase, e al compimento delle nove lune, mentre mostrava tutti i segni gravidici di una donna incinta, una Luce ineffabile, leggiadra e intensissima uscì dal suo grembo prendendo all'istante la forma di un neonato. E si fece silenzio su tutta la Terra... (ved. QUI e QUI).

Tutto questo, teologicamente parlando, potrebbe scambiarsi per "Docetismo", "Monofisismo" o "Miafisismo" ‒ concetti bollati come eretici nei primi secoli dopo Cristo, ma non è assolutamente così, perché queste concezioni, sebbene tendenti ad ammettere soltanto la Nascita apparente del Redentore, negano ad esempio che ci sia stata Crocifissione, perché Simone di Cirene ne avrebbe preso il posto, oppure asseriscono, come i miafisiti copti, che la stessa Natura Divina avrebbe assorbito quella umana e via... via... via... con le congetture...

Per chiarezza, ne ho dato soltanto un piccolo accenno, poiché qualcuno sentendomi parlare di "Manifestazione" cristica non abbia a dedurre che quanto trasmetto si discosti  dalle  Verità  basilari  dei  Vangeli,  e dico Vangeli,  non  Rito,  decreti  e  bolle della Chiesa Cattolica che spesso ha "inscatolato" la Sostanza Vera togliendole il Soffio Vitale ed appiattendo nella razionalità e nell'immanenza l'Esempio fulgido e trascendente del Cristo!

Nondimeno, essa rimane senza alcun dubbio l'unica depositaria della Fede reale insegnataci da Nostro Signore.

Compenetrare la Sostanza vuol dire crescere, vuol dire staccarsi dalle pastoie umane che invischiano, che impantanano, che bloccano il volo dell'anima verso il suo Dio che si è reso visibile come Uomo proprio per insegnare all'uomo la Via, la Verità e la Vita da seguire e da mettere in pratica per tornare a Casa!

Tutte le altre prolisse  disquisizioni,  cavilli e meandri dottrinali  sovente confondono, e impediscono all'Essere di cercare profondamente in sé stesso, come Spirito, le risposte.

Se le condizioni dell'anima sono basate sull'Umiltà e sull'Amore è impossibile che l'Eterna Sapienza non le risponda! Solo allora la foschia della valle scomparirà rendendo visibile e semplice il Cammino da percorrere verso la Vetta, sulle orme di Nostro Signore.

Come si vede,  da qualsiasi parte si consideri: o dal lato cristiano propriamente detto o da quello più esoterico, trascendente e sostanziale, il risultato è il medesimo:

la Vergine Santissima dette al mondo la Luce, 
la LUCE VERA! 
QUELLA CHE LE TENEBRE ANCORA NON ACCETTANO!

NON, dunque, nelle contrazioni, nel dolore e nel sangue per poi aver necessità di riposo, come dicono i vari Saviano o i Bergoglio, entrambi accecati dal Maligno con chi li segue...

MA NEL FULGORE DELL'AMORE del PADRE 
CHE IN VESTE DI FIGLIO,

si è calato in questo putridume
PER INNALZARE L'UOMO

e renderlo degno di riappropriarsi della sua dignità originaria
ATTRAVERSO LO SPIRITO di VERITÀ che TUTTO ILLUMINA.


domenica 22 dicembre 2019

TUONA ALTA la VOCE di MONS. VIGANÒ verso BERGOGLIO




Sebirblu, 22 dicembre 2019

Finalmente, con una chiarezza ed una sintesi encomiabili, un ministro di Santa Romana Chiesa (quella che un tempo era VERA), ora in clandestinità, l'Arcivescovo Carlo Maria Viganò, ha formulato una precisa accusa a Bergoglio, riprovandone il comportamento con una serie di asserzioni che stanno causando molto scalpore in rete.

Già alcuni cardinali hanno divulgato più o meno recentemente il loro disappunto su certe espressioni non solo eretiche, ma anche fuorvianti nella fede, dello pseudo papa, facendosi destinatari di un accorato appello di don Minutella (ved. QUI) che si è rivolto a loro invitandoli ad una maggiore coerenza nell'assumere una posizione ferma per sconfessare l'«impostore».

È proprio questo il nodo! Si continua a dissertare, come ho scritto QUI, ma è inutile insistere a denunciare i «misfatti» e le incoerenze dell'«argentino», quando non si trova il coraggio di esautorarlo dalla sua carica abusiva e deporlo!

Ben venga comunque lo scritto di mons. Viganò che, se non determinante per l'uscita di scena del «distruttore» (ved. QUI), per lo meno varrà ad aprire gli occhi a coloro che cominciano ad avere dubbi sull'autenticità di questo pontificato. Le virgolette messe al termine "papa" o ciò che lo indica sono mie.

Salto a piè pari l'estratto iniziale del brano di Isaia 42, 5-17, posto dall'Arcivescovo come prefazione dello scritto, che si potrà trovare al link di provenienza.




Maria Immacolata Vergine Madre – Acies ordinata, ora pro nobis

"Vi è forse nel cuore della Vergine Maria altra cosa oltre il Nome di Nostro Signore Gesù Cristo? Anche noi vogliamo avere nei nostri cuori un solo nome: quello di Gesù, come la Santissima Vergine."

La tragica parabola di questo Pontificato avanza con un susseguirsi incalzante di colpi di scena. Non c'è giorno che passi: dal trono più elevato il "Sommo Pontefice" procede allo smantellamento della Sede di Pietro, usando ed abusando della suprema autorità, non per confessare ma per negare; non per confermare ma per fuorviare; non per unire ma per dividere; non per edificare ma per demolire.

Eresie materiali, eresie formali, idolatria, superficialità di ogni sorta: il "Sommo Pontefice" Bergoglio non cessa di umiliare pervicacemente la più alta autorità della Chiesa, "demitizzando" il Papato, come magari direbbe l'illustre compagno Karl Rahner.

La sua azione mira a violare il Sacro Deposito e a sfregiare il Volto Cattolico della Sposa di Cristo, con il dire e con il fare, con le dissimulazioni e con le bugie, con quei suoi gesti plateali, di ostentata spontaneità, ma meticolosamente ideati e pianificati, attraverso i quali esalta se stesso, in una continua autocelebrazione narcisistica, mentre viene umiliata la figura del Romano Pontefice, oscurata quella del Dolce Cristo in terra.

La sua azione si serve dell'improvvisazione magisteriale, di quel magistero a braccio, liquido, insidioso come le sabbie mobili, non solo ad alta quota, in balía dei giornalisti di tutto il mondo, in quegli spazi eterei che possono evidenziare un patologico delirio di illusoria onnipotenza, ma anche nell'ambito delle più solenni funzioni che dovrebbero incutere sacro tremore e riverente rispetto.

In occasione della Memoria della Vergine di Guadalupe, "papa" Bergoglio ha dato sfogo ancora una volta alla sua evidente insofferenza mariana, che evoca quella del Serpente nel racconto della Caduta, in quel Proto-evangelo che profetizza la radicale inimicizia posta da Dio tra la Donna e il Serpente, e l'ostilità dichiarata di questo ultimo che, fino alla consumazione dei tempi, cercherà di insidiare il Calcagno della Donna e di trionfare su di lei e sulla sua posterità.


Emblematico! Bergoglio scivola davanti alla Madonna di Guadalupe il 13 febbraio 2016.

Quella del "Pontefice" è un'aggressione manifesta nei confronti delle prerogative e degli attributi sublimi che fanno dell'Immacolata Semprevergine Madre di Dio il complemento femminile al mistero del Verbo incarnato, intimamente associata a Lui nell'Economia della Redenzione. 

Dopo averla declassata a "vicina della porta accanto", o alla migrante in fuga, oppure alla  semplice laica  con i difetti e le crisi  di una donna qualsiasi  segnata dal peccato,  o ancora alla discepola, che ovviamente non ha nulla da insegnarci; dopo averla banalizzata e desacralizzata, alla stregua di quelle femministe che stanno acquisendo terreno in Germania con il loro movimento "Maria 2.0", volto ad ammodernare la Madonna  per  farne un simulacro,  a loro immagine e somiglianza,  "papa" Bergoglio ha ulteriormente infierito sull'Augusta Regina e Madre Immacolata di Dio, che "si meticciò con l'umanità… e meticciò Dio stesso".

Con un paio di battute, egli ha colpito al cuore il dogma mariano e quello cristologico ad esso collegato. (Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI; ndr).

I dogmi mariani sono il sigillo apposto sulle verità cattoliche della nostra fede, definite nei concili di Nicea, Efeso e Calcedonia; sono l'infrangibile baluardo contro le eresie cristologiche e contro lo scatenamento furibondo delle Porte degli inferi. Chi li “meticcia” e li profana mostra di essere dalla parte del Nemico. Attaccare Maria è avventarsi contro Cristo stesso; attaccare la Madre è insorgere contro il Figlio e ribellarsi contro il mistero stesso della Santissima Trinità.

L'Immacolata Theotokos, "terribile come schiere e vessilli spiegati" – acies ordinata – (cfr. QUI; ndr) darà battaglia per salvare la Chiesa e distruggerà l'esercito del Nemico sciolto dalle catene che Le ha dichiarato guerra, e con lui tutte le pachamama demoniache ritorneranno definitivamente nell'inferno.

"Papa" Bergoglio sembra non più contenere la sua insofferenza verso l'Immacolata (ved. QUI; ndr), e neppure riesce a nasconderla sotto quell'apparente quanto ostentata devozione, sempre sotto i riflettori delle telecamere, mentre va disertando la celebrazione solenne dell'Assunta e la recita del Rosario con i fedeli, che riempivano il cortile di San Damaso e la loggia superiore della Basilica di San Pietro con san Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.

"Papa" Bergoglio si avvale della pachamama per sgominare la Guadalupana. L'intronizzazione di quell'idolo amazzonico fin sull'Altare della Confessione in San Pietro è stata niente meno che una dichiarazione di guerra alla Signora e Patrona di tutte le Americhe, che con la sua apparizione a Juan Diego ha distrutto gli idoli demoniaci ed ha conquistato a Cristo e all'adorazione del "Verissimo ed Unico Dio" gli indios, grazie alla sua Mediazione materna. E questa non è una leggenda! (Ennesima frase infelice espressa da Bergoglio, ved. QUI; ndr).




A poche settimane dall'epilogo dell'evento sinodale che ha segnato l'investitura di pachamama nel cuore della Cattolicità, abbiamo appreso che il disastro conciliare del Novus Ordo Missae subisce ulteriori ammodernamenti, tra i quali l'introduzione della "Rugiada" nel Canone eucaristico al posto della menzione dello Spirito Santo, terza Persona della Santissima Trinità. (Cfr. QUI; ndr).

Si tratta di un ulteriore passo nel senso della regressione verso la naturalizzazione e l'immanentizzazione del culto cattolico, verso un Novissimus Ordo panteistico e idolatra.

La "rugiada", entità presente nel "luogo teologico" dei tropici amazzonici, – come abbiamo appreso dai padri sinodali – figura come il nuovo principio immanente di fecondazione della Terra, che la "transustanzia" in un Tutto panteisticamente connesso, a cui gli uomini sono assimilati e sottomessi, a gloria di pachamama.

Ed eccoci ripiombati nelle tenebre di un nuovo paganesimo, mondialista ed eco-tribale, con i suoi demoni e le sue perversioni. Da quest'ennesimo stravolgimento liturgico, la divina Rivelazione decade dalla pienezza all'arcaismo; dall'identità ipostatica dello Spirito Santo si scivola giù verso l'evanescenza simbolica e metaforica propria alla rugiada, che la gnosi massonica ha fatto sua già da tempo.

Ma ritorniamo un istante alle statuine idolatriche, di rara bruttezza, e alla dichiarazione di "papa" Bergoglio all'indomani della loro rimozione dalla chiesa in Transpontina  e  dal  loro  "annegamento"  nel  Tevere.

Anche questa volta, le parole del Pontefice hanno il sentore di una colossale bugia: ci ha fatto credere che le statuine furono prontamente esumate dalle luride acque grazie all'intervento dei carabinieri.

Ci si chiede attoniti come mai una troupe di VaticanNews, coordinata da Tornielli e Spadaro di Civiltà cattolica, con reporters e cameramen della stampa di corte, non siano accorsi per filmare le prodezze dei sommozzatori ed immortalare il salvataggio delle pachamama.

Ha pure dell'inverosimile il fatto che una simile spettacolare operazione non abbia catturato l'attenzione di qualche passante, munito di un telefonino per filmare e rilanciare poi lo scoop sui social. Siamo tentati di girare la domanda a colui che tale dichiarazione ha proferito. Certamente, anche questa volta, ci risponderebbe con il suo eloquente silenzio.


Per altre vignette molto significative ved. QUI

È  da ormai  più di sei anni che siamo avvelenati  da  un  falso magistero,  sorta di sintesi estrema di tutti le equivoche formulazioni conciliari e degli errori post-conciliari che si sono inarrestabilmente propagati,
senza che la maggior parte di noi se ne accorgesse.

Sì, perché il Vaticano Secondo ha aperto, oltre che il Vaso di Pandora, anche la Finestra di Overton, e in maniera così graduale che non ci si è resi conto degli stravolgimenti messi in atto, della natura autentica delle riforme, delle loro drammatiche conseguenze, e neppure ci è venuto il sospetto di chi realmente si trovasse alla regia di quella gigantesca operazione sovversiva, che il modernista cardinale  Suenens  definì  "il 1789 della Chiesa cattolica". (Data in cui iniziò la Rivoluzione francese; ndr).

Così, nel corso di questi ultimi decenni, il Corpo Mistico è stato lentamente prosciugato della sua linfa vitale attraverso un'inarrestabile emorragia: il sacro Deposito della Fede è stato gradualmente dilapidato, i dogmi denaturati, il culto secolarizzato e via via profanato, la morale sabotata, il sacerdozio vilipeso, il Sacrificio eucaristico protestantizzato e trasformato in Banchetto conviviale...

Ora la Chiesa è esanime, coperta da metastasi, devastata. Il popolo di Dio brancola, analfabeta e derubato della sua Fede, nelle tenebre del caos e della divisione. In questi ultimi decenni, i nemici di Dio hanno fatto progressivamente terra bruciata di duemila anni di Tradizione.

Con inaudita (quanto solerte; ndr) accelerazione, grazie alla carica eversiva di questo pontificato supportato dal potentissimo apparato gesuitico, si sta sferrando alla Chiesa un micidiale colpo di grazia.

Con "papa" Bergoglio – come con tutti i modernisti – è impossibile cercare chiarezza, fermo restando che il marchio distintivo dell'eresia modernista è proprio la dissimulazione.

Maestri dell'errore ed esperti nell'arte dell'inganno, "si adoperano per fare universalmente accettare ciò che è ambiguo, presentandolo dal suo lato innocuo, il quale servirà come passaporto per introdurre il lato tossico, che all'inizio si teneva nascosto". (P. Matteo Liberatore S.I.)

Così la menzogna, ostinatamente ed ossessivamente ripetuta finisce col diventare "vera" ed accettata dalla maggioranza.


"Allegoria della Menzogna" di Salvator Rosa (1615-1673)

Tipicamente modernista è anche la tattica di affermare quanto si vuole distruggere, usando termini vaghi ed imprecisi, promuovendo l'errore senza mai formularlo chiaramente. È esattamente ciò che fa "papa" Bergoglio, con il suo amorfismo dissolutore dei Misteri della Fede, con l'approssimazione dottrinale che gli è propria, mediante la quale "meticcia" e demolisce i dogmi più santi, come ha fatto con quelli mariani della Semprevergine Madre di Dio.

Il risultato di questo sopruso è quello che ora abbiamo sotto gli occhi: una Chiesa cattolica che non è più cattolica; un contenitore svuotato del suo autentico contenuto e riempito con merci d'accatto. (Cfr. QUIQUIQUI e QUI; ndr).

L'avvento dell'Anticristo è inevitabile (cfr. QUIQUI e QUI; ndr), esso fa parte dell'epilogo della Storia della Salvezza. Ma sappiamo che è la premessa per il trionfo universale di Cristo e della sua gloriosa Sposa.

Quanti fra noi non si sono lasciati ingannare da questi nemici della Chiesa, infeudati nel Corpo ecclesiale, devono unirsi e far fronte comune contro il Maligno, da lungo tempo sconfitto, tuttavia ancora in grado di nuocere e di provocare la perdizione eterna di moltitudini, ma a cui la Vergine Santissima, nostra Condottiera, schiaccerà definitivamente la testa. 

Ora tocca a noi. Senza equivoci, senza lasciarci scacciare da questa Chiesa di cui siamo  figli  legittimi  e  nella quale  abbiamo  il  sacrosanto  diritto  di  sentirci a casa, senza che l'odiosa orda dei nemici di Cristo ci faccia sentire emarginati, scismatici e scomunicati.

(Sì, ma se questa casa è ormai infestata da serpenti velenosi, non vi si può stare! Bisogna uscirne e compattarsi per espellerli tutti! Ndr).

Ora tocca a noi! Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria – Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie (come da Lei stessa sostenuto, QUI, checché ne dica Bergoglio!; ndr) – passa attraverso i suoi "piccoli", fragili certamente, e peccatori, ma di segno assolutamente contrario ai membri arruolati nell'esercito del Nemico.

"Piccoli" consacrati, senza limite alcuno, all'Immacolata, per essere il suo calcagno, la parte più umiliata e più disprezzata, più odiata dall'inferno, ma che insieme a Lei schiaccerà la testa del Mostro infernale.


Caravaggio: "Madonna dei Palafrenieri" (con Sant'Anna).
L'interessante storia
 QUI.

San Luigi Maria Grignion de Montfort si domandava: "Ma quando avverrà questo trionfo? Dio solo lo sa". Compito nostro è vigilare e pregare come raccomandato ardentemente da Santa Caterina da Siena:

"Oimè! Ch'io muoio e non posso morire. Non dormite più in negligenzia; adoperate nel tempo presente ciò che si può. Confortatevi in Cristo Gesù dolce amore. Annegatevi nel Sangue di Cristo crocifisso, ponetevi in croce con Cristo crocifisso, nascondetevi nelle piaghe di Cristo crocifisso, fatevi bagno nel sangue di Cristo crocifisso." (Lettera 16).

La Chiesa è avvolta dalle tenebre del modernismo, ma la vittoria appartiene a Nostro Signore e alla sua Sposa. Noi vogliamo continuare a professare la fede perenne della Chiesa di fronte al fragore del Male che l'assedia. Vogliamo vegliare con Lei e con Gesù, in questo nuovo Getsemani della fine dei tempi; pregare e fare penitenza in riparazione delle tante offese loro arrecate. 

+ Carlo Maria Viganò

Arciv. tit. di Ulpiana
Nunzio Apostolico

Post Scriptum

Aggiungo un video del Decimo Toro (Marco Cosmo), pubblicato soltanto 4 ore fa, che conchiude perfettamente quanto descritto nella lettera di monsignor Viganò.


Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it


Fonte principale: aldomariavalli.it

giovedì 19 dicembre 2019

Il Settennato papale sancirà la MORTE della MESSA?



"Il Sacrificio di Melchisedech" ante 1545, di Lorenzo Lotto.
Museo Antico Tesoro della S. Casa di Loreto (ved. QUI).

Sebirblu 18 dicembre 2019

Sin dal Concilio Vaticano II, poco a poco... silenziosamente... strisciando come serpe, e perciò non dando troppo nell'occhio, si è andato imponendo in tutto il mondo il veleno del "Modernismo" e di una contraffatta religione cristiana "all'acqua di rose" nella Chiesa Cattolica. (Cfr. QUI e QUI).

Ma quello che ora è più basilare da mettere a fuoco è l'iter sempre più subdolo e stravolgente della Messa che, nonostante il calo esponenziale delle presenze per l'apostasia e l'indifferenza dei più, continua ad essere frequentata e seguita da quei cattolici che, o sono completamente ciechi su quanto sta accadendo in Vaticano, o cercano di "resistere", accettando il compromesso, speranzosi che qualche cardinale si decida prima o poi ad esautorare lo pseudo papa.

Sono passati 50 anni (un giubileo), conclusisi il 30 novembre scorso, dal tempo in cui la nuova Messa vernacolare (ossia in italiano e non in latino) entrò in vigore per volontà di Paolo VI. Un diabolico colpo al cuore, lungamente auspicato sin dai tempi di Lutero e portato quasi a compimento, dalla Massoneria ecclesiastica. (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI). 

Questa azione lenta, ma inesorabile, è iniziata con l'«oscuramento» del concetto stesso di "Sacrificio",  come offerta a Dio-Padre del sacerdote  «in persona Christi» nel momento della Consacrazione, per favorire la concezione di "banchetto" (ad memoriam) condiviso con gli "invitati alla Cena del Signore", ossia con tutti i presenti.

"Ciò è avvenuto, perché il «concilio» introdusse una nuova modalità di porsi in rapporto a Dio: con la pretesa che l'uomo fosse cambiato, i Padri conciliari dedussero che bisognava modificare la relazione tra l'uomo e Dio, passando dal teocentrismo all'antropocentrismo.

Un'inversione radicale dei fini: la religione, ora, non è più al servizio di Dio, ma al servizio dell'umanità, come ebbe a dire Paolo VI nel suo sbalorditivo discorso di chiusura del Vaticano II:

"L'uomo, il quale in terra è la sola creatura che Iddio abbia voluto per se stessa", "tutto quanto esiste sulla terra dev'essere riferito all'uomo, come a suo centro e a suo vertice". [...]



Il Concilio Vaticano II (1962-1965) presieduto da Paolo VI

Da questo si capisce perché la liturgia moderna abbia la celebrazione dell'umanità come obiettivo (non solo la liturgia, ma anche la politica, ved. QUI e QUI; ndr), si capisce perché gli altari siano stati girati verso l'assemblea dei fedeli... di cui il prete è l'animatore, il presidente... [...]

Si capisce anche perché i confessionali siano abbandonati, se non addirittura ridotti ad armadi per le scope; le balaustre per la comunione smantellate, perché non è più il caso di inginocchiarsi in segno di adorazione del nostro Creatore e Salvatore... (Bergoglio docet; ndr); ci si comunica in piedi e sulla mano; la cattedra soppressa o declassata, a significare simbolicamente la rinuncia al potere di ammaestramento della Chiesa, dato che con la religione conciliare non siamo più nel quadro della Chiesa maestra  di  verità  che  insegna  al mondo  la Via,  la Verità e la Vita,  ma in quello di una (falsa) chiesa istruita dal mondo, che apprende standone a contatto e reagisce all'unisono. [...]

Un altro mezzo sottile (del Maligno; ndr) per neutralizzare la resistenza al Vaticano II e al modernismo, è quello di far celebrare la Messa tradizionale in comunione – una cum – con  gli  intrusi  che  occupano  la  Sede  di Pietro,  i quali distruggono  la  fede e la morale, benedicono i sodomiti, visitano le moschee e le sinagoghe per rendere omaggio ai falsi culti (tipo Pachamama; ndr), promuovono il mondialismo.

Ora, non si può essere al tempo stesso "una cum Christo" e "una cum Bergoglio"; appellarsi a Dio tre volte Santo e rivolgersi in segno di sottomissione nel Canone della Messa ad un eretico e apostata, citare con deferenza il suo nome nella parte più sacra di essa e riconoscerlo come regola vivente e prossima della fede, come fosse «il dolce Cristo in terra», secondo l'espressione usata da Santa Caterina da Siena per il papa. Così come bisogna scegliere fra Cristo e la Shoah, come bisogna optare o per Dio o per Giuda." [...] Per l'articolo completo ved. QUI.

Sembra di sentir parlare don Alessandro Maria Minutella! Ma allora, come si legge, egli non è il solo a pensare che recarsi a Messa "in unità con Bergoglio e i suoi ministri" sia dannoso e inconcepibile! (Cfr. QUI e QUI; ndr).




Ma c'è dell'altro, che continua sistematicamente ad insinuarsi per stravolgere del tutto l'assetto sacro del Santo Sacrificio dell'Altare e farlo diventare invalido nel suo punto più profondo: la Transustanziazione.

I giorni scorsi, QUI, è stato pubblicato l'audio (disturbato) e QUI la cronologica trascrizione, dell'intervento effettuato il 4 dicembre da monsignor Franco Magnani, direttore dell'ufficio Liturgico Nazionale, sul 3° nuovo testo per la Messa che sarà utilizzato a partire dalla seconda settimana di gennaio 2020.

Capisco benissimo che alla gran parte dei lettori un argomento così specifico può anche non interessare, ma consiglio ugualmente di documentarsene perché in un tempo molto breve, ormai, il mondo sarà sconvolto dalla comparsa dell'Anticristo, collegato al Nuovo Ordine Mondiale.

NON verrà riconosciuto subito dalla grande maggioranza, come si legge QUI e QUI, ed è per tale ragione che, anche se non credenti, sarebbe il caso che molte persone cominciassero  a  realizzare  quanto i cambiamenti  introdotti a dosi  "omeopatiche" sin dal Concilio Vaticano II  li riguardino da vicino, semplicemente perché abitanti di questo pianeta.

Dicevo dunque del nuovo Messale che, a parte piccole ma significative modifiche rintracciabili al link sopra indicato, ne contiene una in particolare che comincia ad intaccare astutamente, solo come Satana è capace di fare, la sostanzialità stessa della richiesta allo Spirito Santo di convertire le specie (pane e vino) nel Corpo e nel Sangue del Signore:

Il "Veni, Sanctificator omnipotens, aeterne Deus, et benedic hoc Sacrificium tuo sancto Nomini praeparatum" (Vieni Santificatore Onnipotente, Eterno Dio, e benedici questo Sacrificio preparato nel Tuo santo Nome...) di antica memoria (espressione eliminata da Paolo VI), diventato poi "Scenda o Signore il Tuo Santo Spirito su questi doni che ti offriamo, perché diventino il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo nostro Salvatore", ha subito l'ultimissima trasformazione in: "SCENDA O SIGNORE LA TUA "RUGIADA"...

«Ora, nella Bibbia la rugiada è sempre stata usata ‒ dice Maria Guarini nel sito "Chiesa e post concilio" QUI ‒ di volta in volta, come metafora dello Spirito, della misericordia divina o comunque di elemento fecondante; ma perché usare la metafora quando è già in uso il riferimento specifico allo Spirito Santo?»

La stessa domanda se la pone "indignatissimo" don A. Minutella nel video a seguire: 

 


Ma una precisazione è doveroso farla da parte mia: lo SPIRITO SANTO SAPIENZA (ved. QUI e QUI) in modo specifico è sempre stato più rappresentato dall'elemento FUOCO che è LUCE, perciò è Intelletto e Discernimento, è AMORE che riscalda consolando, è AGENTE PURIFICATORE che brucia le "scorie" e il "vecchiume" spirituali rinnovando ogni cosa... ma soprattutto è TRASCENDENZA che attrae e trasforma irresistibilmente!

In quale maniera è possibile dunque attribuire all'ACQUA RUGIADA, pur come "IRRORAZIONE" dello Spirito [dal lat. irrorare, comp. di in e rorare «bagnare di rugiada», derivato da ros roris «rugiada»]  l'intervento  sacro  di  "SCENDERE" sul pane e sul vino per il cambiamento REALE in CORPO e SANGUE di Gesù nella TRANSUSTANZIAZIONE quando la stessa ACQUA è IMMANENZA?

Al fine di chiarire meglio, quando il Sacerdote (alla prima epiclèsi o canone della Messa), pochi attimi prima della Consacrazione, impone le mani sulle sacre specie, chiama e supplica lo SPIRITO SANTOFUOCO ad intervenire per compiere l'Azione del cambio di sostanza del frumento e dell'uva e non lo Spirito Santo-Acqua o Rugiada che sia.

Il punto maggiore da considerare, però, è il fatto che tutti questi cambiamenti e rettifiche si stanno sempre più avvicinando pericolosamente alle parole-chiave della Consacrazione vera e propria, ossia: "Hoc est corpus meum" e "Hic est sanguis meus" o "Hic est calix sanguinis mei" che, seppure di poco mutate, annullerebbero la validità del Sacrificio eucaristico, come annunciato dal profeta Daniele al 9,27:



"Il profeta Daniele" di Francesco Trevisani (1656-1746).

«Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e,
nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione e ciò sarà sino alla fine,
finché la distruzione segnata non piombi sul devastatore».

Tenendo conto che il Falso profeta, Bergoglio, nel marzo prossimo, concluderà sette anni del suo disastroso pseudo governo (cfr. QUI) e supponendo che il "patto con molti" sia avvenuto il 31 ottobre 2016 (guarda 'caso' proprio ad Halloween) a Lund per i 500 anni di Lutero, nella primavera entrante si compiranno 3 anni e mezzo (equivalenti alla metà settimana di Daniele), in cui con molta probabilità la Messa sarà equiparata a quella dei protestanti, diventando invalida.

Se poi si pensa che da quel momento potrebbero iniziare i 42 mesi (o 1260 giorni) di 'Tribolazione' inflitti dal Dragone (l'Anticristo) alla Donna vestita di Sole fuggita nel deserto, la quale rappresenta anche la Chiesa fedele costituita dal 'piccolo resto', come descritto in Ap. 12, QUI e QUI, allora tutto ciò coinciderebbe con innumerevoli profezie antiche e moderne sugli ultimi tempi.

Certo, sono solo ipotesi perché la Verità resta sigillata, ed inoltrarsi nel computo delle date è sempre un azzardo, ma i segni incalzano e rendono plausibili le considerazioni.

D'altra parte nel discorso profetico di Gesù vi sono molte attinenze col periodo che stiamo vivendo oggi (ved. QUI), compresi i segni di mare e di terra (ved. QUI e QUI) ma anche di cielo, nelle stelle, come ho esposto QUI e QUI, perciò non è peregrina l'idea che molto presto, in concomitanza con tutto quello che sta accadendo ora sul pianeta a livello politico, sociale e climatico, Babilonia la Grande crollerà (Ap. 17; ved. QUI), per dare inizio, finalmente, all'Era di Pace tanto auspicata dagli uomini giusti.