mercoledì 18 settembre 2019

Per "Foreign Affairs" Salvini tornerà al potere!




Sebirblu, 18 settembre 2019

Ecco un interessante articolo che rincuora gran parte degli italiani, i quali hanno assistito impotenti al vergognoso colpo di mano del nuovo direttivo. (Cfr. anche QUI e QUI).

Foreign Affairs stronca il Conte bis: "Un trionfo precario"

Roberto Vivaldelli, 17 settembre 2019

Il governo giallo-rosso? Se non riuscirà a migliorare sensibilmente le condizioni di vita degli italiani Matteo Salvini e la Lega torneranno al potere, più forti di prima.

L'autorevole Foreign Affairs, pubblicato dal Council on Foreign Relations americano, smorza  con  un'analisi  pubblicata  nelle ultime ore  tutti  gli entusiasmi sul Conte-bis e sul ritorno del leader leghista all'opposizione celebrata da numerosi quotidiani stranieri di orientamento progressista.

"Se il nuovo governo fermerà l'ascesa del populismo di destra dipenderà dalla sua capacità di migliorare il tenore di vita italiano e invertire alcune tendenze negative che hanno reso il Paese uno degli anelli deboli dell'Unione europea.

Fare questo sarebbe un compito arduo per qualsiasi governo, per non parlare di uno composto da due partiti – entrambi segnati da divisioni interne – che erano acerrimi rivali fino a poche settimane fa", scrive Alexander Stille, docente presso la Columbia Journalism School di San Paolo.

Come nota Stille, all'inizio degli anni Novanta, il Pil italiano era simile a quello del Regno Unito. Ora è inferiore di oltre il 30%. Ai problemi economici, si è aggiunta l'immigrazione di massa. Nel 2012, solo 13.267 immigrati sono arrivati nei porti italiani. Quel numero è salito a 170.000 nel 2014 e a 181.436 nel 2016. (cfr. QUI; ndr).

Nello stesso periodo, altrettanti giovani italiani hanno lasciato il Paese per cercare fortuna altrove, "il che riflette il pessimismo diffuso tra molti italiani sul loro futuro". Un malessere che ha spianato la strada all'ascesa della Lega di Matteo Salvini e del Movimento 5 stelle contro l'establishment politico incarnato dal Partito democratico.


Matteo Salvini a Roma il 29 agosto 2019

"Al governo, il Pd – osserva Alexander Stille su Foreign Affairs ha disperatamente tentato di riformare l'economia italiana nel rispetto delle restrizioni di spesa imposte da Bruxelles e dalle banche europee, imponendo misure di austerità che ne hanno indebolito la popolarità".

"Ecco perché Salvini non è stato sconfitto"

Pur  riconoscendo  a  Matteo  Salvini  e  alla Lega  l'errore  tattico  di  aver  staccato  la spina al governo giallo-verde sottovalutando ingenuamente i suoi avversari, e pur contestando allo stesso Salvini "una demagogia vuota" nell'affrontare problemi reali, per Foreign Affairs il leader leghista potrebbe presto tornare al potere.

"Il debito pubblico dell'Italia è pari al 132% del suo Pil – circa 50 punti in più rispetto alla media Ue – il che lascia il Paese con un margine di spesa molto basso per stimolare la crescita" sottolinea Stille.

"Solo il 23% degli italiani si laurea all'università, rispetto al 33% degli americani e al 40% dei cittadini britannici. Allo stesso tempo, le aliquote fiscali italiane sono tra le più alte al mondo. 

Invertire il declino economico del Paese prima delle prossime elezioni sarà un compito erculeo. Sarebbe difficile anche per un governo coeso con un mandato popolare chiaro, figuriamoci per uno composto da due partiti con una lunga storia di sfiducia reciproca".

La prestigiosa rivista americana, dunque, non crede affatto che il governo "giallo-rosso" possa riuscire nell'impresa di arrivare a dei risultati concreti che possano migliorare la vita degli italiani. Inoltre, Matteo Salvini potrebbe contare su un improbabile  e  inconsapevole  alleato:  l'Unione  europea.

Secondo Stille, infatti, il populismo di destra è cresciuto a causa dei "ciechi burocrati" della Ue, apparsi "più preoccupati del rigore fiscale" che non "della qualità della vita dei Paesi membri".

Allo  stesso tempo, la Ue  ha  lasciato  l'Italia – e altri Paesi come la Grecia – da  sole nel far fronte all'immigrazione di massa proveniente dall'Africa. E nonostante il trionfalismo della stampa liberal, l'accordo sui migranti con Francia e Germania sulla ridistribuzione appare più come un grande bluff che una soluzione.




"Crescita e lotta al traffico di essere umani"

Invece di scaricare tutto sul nostro Paese, scrive Foreign Affairs, l'Europa dovrebbe rivedere integralmente il regolamento di Dublino, che stabilisce che le domande d'asilo vengano gestite dai Paesi in cui arrivano i migranti, gravando ingiustamente su Italia, Grecia e Spagna e agire in maniera sinergica per ridurre il flusso di migranti e combattere la tratta di essere umani.

"Con lo stesso spirito, l'Ue deve mostrare una maggiore flessibilità riguardo ai limiti di spesa, preoccuparsi meno dell'inflazione e perseguire una politica economica più orientata alla crescita" sottolinea la rivista americana.

Difficile che questo possa accadere con il governo "giallo-rosso" e i segnali sono già chiari ed evidenti.

Oltre alle pesanti divisioni interne destinate a palesarsi in maniera sempre più eloquente nelle prossime settimane, basti pensare, per quanto concerne l'economia e la speranza di ottenere una maggiore flessibilità da Bruxelles, a come il nuovo commissario italiano Paolo Gentiloni sia stato velocemente commissariato, nella nuova squadra di Ursula von der Leyen, dalla nomina a suo supervisore di Valdis Dombrovskis,  superfalco  lettone  dell'austerità.

Gentiloni, infatti, non avrà reali poteri sostanziali e questo la dice lunga su quanto, al di là di certa retorica, il "Conte-bis" conti veramente in Europa. Cioè quasi nulla.

Relazione a cura di Sebirblu.blogspot.it


domenica 15 settembre 2019

N. Dougherty: Un'Onda Gigante Inghiottirà New York




Sebirblu, 15 settembre 2019

Questo articolo fa seguito, in un certo senso, a quelli che ho postato QUI e QUI, visto che delle predizioni di questo ormai famoso personaggio (dopo la sua incredibile esperienza di premorte),  ne  ho  soltanto  accennato  brevemente.

A mio parere è giusto, quando diverse profezie coincidono nei minimi particolari, porvi la dovuta attenzione, non tanto per una sorta di morbosità verso il sensazionale, ma per eventuali precauzioni da prendersi, come i ripetuti inviti dal Cielo ad allontanarsi  definitivamente  da  determinate  coste  a  rischio.




Profezia sulle Torri Gemelle

Circa sei mesi prima degli attentati dell'11 settembre 2001, nell'indifferenza pressoché generale, apparve negli Stati Uniti il libro autobiografico di Ned Dougherty intitolato "Fast Lane to Heaven" cioè "Corsia rapida per il Paradiso".

Avvenne infatti che nell'anno precedente quella data fatidica, un Angelo gli prospettò sotto varie angolature la visione terribile delle due torri gemelle del World's Trade Center che crollavano in un ammasso di macerie, di polvere e di fumo.

Ned osservò l'abominio di quello spettacolo. Compenetrò la paura di tutti coloro che si trovarono brutalmente di fronte alla morte senza esserne pronti. (Cfr. QUI e QUI).

Percepì anche la sofferenza dei feriti sopravvissuti, il dolore dei familiari delle vittime e riportò ogni minimo dettaglio nel suo libro.




Profezia sull'Onda gigante che inghiottirà New York

Poco tempo dopo, lo stesso Angelo gli espose un secondo evento (anch'esso riportato nel testo) presentandoglielo come la prima volta sotto diverse inquadrature, scene di un realismo impressionante. Vide un potente sisma sottomarino al largo delle isole Canarie.

Il maremoto provocava un'onda tellurica tale da scatenare in superficie uno tsunami gigantesco che, spostandosi, impiegava otto ore per raggiungere la parte orientale degli Stati Uniti.

Si rafforzava e si espandeva lungo l'intero suo percorso fino a raggiungere più di un centinaio di metri d'altezza all'impatto con la costa in prossimità di Washington, dove tutto fu distrutto, ogni forma di vita annientata, e non soltanto lì, ma si riversò pure sulle grandi città costiere, dal nord di New York fino a Miami!

Gli fu mostrato anche il fallimento delle compagnie assicurative, incapaci di far fronte agli indennizzi massivi dei quali avrebbero dovuto farsi carico, trascinando nel loro crollo l'insieme della compagine bancaria, finanziaria ed economica mondiale.

"Quando si produrrà questo terremoto, non avremo che otto ore per evacuare l'intero litorale prima dell'arrivo della grande ondata. La distruzione totale influenzerà anche tutti gli scali marittimi e le basi militari sulle coste della Virginia e della Carolina del sud.

La perdita di quei beni sarà un disastro per le assicurazioni che, depositando i loro bilanci, coinvolgeranno l'insieme delle banche. In seguito, si avranno enormi guasti alla rete elettrica.

Ci sarà una catastrofica reazione a catena a partire dal Maine fino alla Florida passando per New York, che colpirà alla fine tutti i paesi. L'ondata si solleverà tra gli 80 e i 100 metri al di sopra del livello del mare."

"Ho anche visto come l'asse di rotazione della Terra cominciava a spostarsi in modo significativo.

Non saprei dire quanto tempo sia necessario per il suo assestamento, non mi è stata mostrata alcuna data precisa inerente a questo. Posso soltanto dire che significativi cambiamenti geofisici della superficie del pianeta si verificheranno proprio a causa dello spostamento assiale terrestre.




Si scateneranno grandissimi terremoti in tutto il mondo che muteranno in modo considerevole i principali continenti. Eruzioni vulcaniche di vastissima portata proietteranno nuvole di fumo e cenere nell'atmosfera causando alla Terra un periodo di oscurità. (Cfr. QUI e QUI; ndt).

Ho veduto anche immense inondazioni provocate dallo scioglimento delle calotte polari, tanto che parecchie aree territoriali più basse venivano inghiottite da altissime onde di marea. La visione di questi eventi che si svolgeva davanti ai miei occhi era raffigurata come un film in bianco e nero.

Ho potuto osservare una scena riguardante New York, da una posizione collinare sulla costa di Long Island, che mostrava una continua sequenza di enormi cavalloni abbattersi sul litorale e sommergerlo completamente.

Da un altro punto di vista, un crocevia della stessa città, ho scorto un muro d'acqua precipitarsi giù per l'ampio viale e i palazzi circostanti con i loro uffici cominciavano a crollare.

Da un'ulteriore diversa prospettiva, ho veduto la terrificante montagna liquida colpire la linea costiera di Miami Beach mentre, nella sua scia, emergeva dall'oceano una nuova massa di terra."

Il Punto di Vista Scientifico

Il maremoto del 2004 nell'Oceano Indiano provocò uno tsunami che raggiunse i 35 metri d'altezza devastando l'Indonesia, la fascia costiera dello Sri Lanka, il sud dell'India e l'ovest della Thailandia.

Ebbene, nel 2000, alcuni scienziati inglesi e svizzeri si recarono nell'arcipelago delle Canarie per studiarne l'attività vulcanica.

L'isola di La Palma possiede due vulcani. Uno di questi al presente è spento, ma il secondo, il Cumbre Vieja, è sempre in azione e particolarmente instabile.


Isola La Palma (Canarie) con il vulcano Cumbre Vieja di cui è visibile la traccia lavica.

Durante l'ultima eruzione, nel 1949, i geologi notarono che si era formata una fessura di quattro metri di larghezza su una distanza di due chilometri. Ciò significa che una parte di questo grande vulcano, mezzo miliardo di tonnellate di roccia, minaccia di schiantarsi nell'oceano. (Documentarsi anche QUI; ndt)

Se questa sezione dovesse sprofondare in un blocco unico, gli studiosi prevedono che ciò produrrebbe un mega-tsunami la cui prima onda, la minore, avrebbe un'altezza di 65 metri. In seguito, essa sarebbe spinta dalla sua stessa energia ad una velocità di 720 km/h fino al litorale est degli Stati Uniti.

In otto ore, questo enorme tsunami attraverserebbe l'oceano Atlantico e inonderebbe tutta la costa americana, inghiottendo la città di Miami, una parte di Boston e di New York. Una catastrofe talmente smisurata che è difficile da immaginare. I geologi, loro, vi credono...




Intervista di Ned Dougherty

Ed ecco ora un estratto della sua intervista realizzata a Parigi l'11 gennaio 2004, poi aggiunta all'edizione francese del suo libro.

Domanda: "Ned, lei beneficia di doni spirituali, e se sì, quali?"

Ned Dougherty: "Grazie alla mia esperienza, ho acquisito una sorta di «dono medianico». Ma si è rivelato insopportabile da vivere in questo mondo ed ho pregato intensamente affinché mi fosse tolto.

Vedevo, per esempio, il futuro dei miei amici e provavo a far di tutto per impedir loro di compiere quella tale o talaltra azione, ma mi prendevano per matto.

Una volta, ho visto la morte di uno di essi e questo mi ha procurato così tanti problemi che non voglio nemmeno parlarne. Il dono che mi è rimasto è quello di poter curare e guarire con le mie mani."

Domanda: "Le sue visioni le hanno permesso di vedere la caduta economica degli Stati Uniti. Ma questo crollo è collegato anche a quello del resto del mondo... Cosa ne pensa alla luce delle sue percezioni?"

Ned Dougherty: "Il nostro colossale deficit che si accumula da anni, associato alle spese militari astronomiche non presagisce niente di buono.

Viene ad aggiungersi a questo lo tsunami impressionante che ho visto abbattersi sulla parte est del continente americano. L'immagine di questo avvenimento è chiara e molto precisa e mi porta a pensare che sia imminente, che si posizioni in un futuro vicinissimo.

Solo molti anni dopo la mia esperienza di premorte ho appreso che esistono delle fenditure sotto l'oceano Atlantico, specialmente dal lato delle isole Canarie.


Ned Dougherty

Secondo i sismologi, le faglie stanno per muoversi e la questione non è di sapere come, ma quando. Allorché si produrrà questo maremoto, noi avremo soltanto otto ore per abbandonare la costa prima dell'arrivo dell'onda catastrofica.

La distruzione che ne seguirà travolgerà tutto (e qui ripete quello che è già stato detto sopra sulle istallazioni portuali e le basi militari ecc. - ndt).

Ho visto questo tsunami così chiaramente come vedo lei. L'ondata sarà terrificante! Immagini che ho veduto la medesima scena sulla 57ª strada di Manhattan. New York era inondata. La Florida spariva da Key Biscayne fino al sud di Miami. Un muro d'acqua alto come un edificio di venti piani... "

Domanda: "Lei dice che le coste americane saranno distrutte e che unicamente coloro che vivono sulle montagne avranno delle probabilità di sopravvivenza. Può precisare meglio?"

Ned Dougherty: "Nel corso delle mie visioni, ho potuto vedere l'onda anomala sotto tre prospettive diverse:

a partire dal santuario di East Port con una vista di parecchie centinaia di metri al di sopra del mare; poi, dall'incrocio della 57ª strada con Lexington Avenue a New York; infine ho avuto, ripeto, una sorta di panoramica globale da Key Biscayne fino al sud di Miami Beach.

La mia percezione è stata che l'inondazione investirà tutta la costa orientale americana, dal Maine fino alla Florida.

Coloro che vi abitano saranno, come dire... cancellati. Sarà infatti impossibile in un arco di tempo così breve ‒ otto ore soltanto ‒ allontanare 80 milioni di persone a ridosso delle spiagge oceaniche. Immaginate quello che un'evacuazione di questo genere può significare!"




Post Scriptum

È interessante notare che questo terribile evento viene annunciato pure nei messaggi di molti mistici, eccone alcuni:

Valentina Papagna ‒ Sidney, Australia; nel 2012 da un Angelo:

...l'Angelo allora disse: «Sappiate che ci sarà un grande disastro a Miami. Uno tsunami si abbatterà sulla zona costiera dove vivono numerose persone».

Oggi l'Angelo è apparso e mi ha detto: «Ti ricordi del messaggio che ti ho dato due settimane fa a proposito di Miami concernente lo tsunami? Questo di certo accadrà ma, nel frattempo, tu non l'hai ancora diffuso per avvertire le popolazioni...».

John Leary ‒ Stati Uniti; nel 2011 da Gesù:

«Popolo mio, ci sono delle buone ragioni per osservare gli ultimi sviluppi nelle isole Canarie riguardanti un grande vulcano...

Se l'attività aumenta ad un ritmo rapido con grandi terremoti, si potrebbe avere un'eruzione maggiore capace di inviare uno tsunami sulla costa est dell'America. Pregate perché questo vulcano non esploda violentemente».

«Così come avete dei sistemi d'allerta per i maremoti nell'Oceano Pacifico, allo stesso modo dovreste averne uno anche per l'Oceano Atlantico. In altri messaggi, vi ho avvertito di non vivere vicino agli oceani o ai grandi fiumi dove questi immensi disastri d'acqua potrebbero prodursi».

Jennifer ‒ Filadelfia, USA; nel 2005 dal Signore Gesù:

«Una grande onda avanzerà presto sulle terre dove abbondano in gran numero le persone; un'onda che comincerà dalle isole e terminerà in un'altra isola che rappresenta la libertà (Manhattan), ma in cui tantissimi figli miei saranno privati della loro».

«...perché le montagne dormienti si risveglieranno, anche quelle sottomarine, e mentre dal lato ovest gli Stati Uniti d'America saranno devastati da un grande terremoto (vedere QUI e QUI; ndt), dal lato est verranno inondati da un imponente muro d'acqua che formerà un nuovo litorale».


Fonte: neotrouve.com 

Fonte del Post Scriptum: vincent.detarle.perso.sfr.fr

giovedì 12 settembre 2019

Così l'Europa ha rinunciato a SALVARE LE API!




Non ci sarà tregua per le api.
L'Unione europea ha deciso di ignorare i consigli dei propri esperti
e della più ampia comunità scientifica per fermare il declino di tali insetti...
Nel cuore dell'estate, il 17 luglio scorso,
ha rinunciato a salvare subito questi impollinatori.
(Le Monde, 27 agosto 2019, QUI).


Sebirblu, 11 settembre 2019

Ho riproposto l'articolo precedente (QUI) per dar modo a tutti coloro che volessero documentarsi sull'importanza massima della vita delle api ‒ che sono in stretto rapporto con la sopravvivenza umana e la sua alimentazione ‒ di prendere coscienza di quanto siano preziose per noi e per l'intero ambiente circostante.

L'incremento massiccio della loro sparizione è dovuto principalmente all'irrorazione insensata, avida e funesta delle più potenti multinazionali del pianeta che, presiedute dall'oligarchia occulta, proseguono imperterrite a "seminare morte" pur di soddisfare i loro cinici interessi.

L'inchiesta condotta da un prestigioso giornalista francese, Stéphane Foucart, autore di diversi testi scientifici (QUI e QUI due interessanti saggi in italiano; ndt) ha portato alla luce il modo in cui i grandi colossi dell'industria agrochimica avvelenano le colture e l'habitat del mondo, mettendo a rischio l'incolumità del genere umano e raggirando tutti: media, governi ed esperti!

Vincent Lucchese è l'autore della relazione che segue. Egli sintetizza molto bene l'opera investigativa condotta da Foucart ed esposta sul suo ultimo libro "E il mondo divenne silenzioso".


Reminiscenza archeologica dell'Angelus di Jean François Millet (cfr. QUI)

Come l'agrochimica distrugge la biodiversità e manipola la scienza

Da  trent'anni  gli  insetti spariscono  ad una  velocità  siderale.  Il disastro in corso è stato codificato da uno studio apparso nell'ottobre 2017 nella rivista PLoS One, evidenziando un declino in aree protette tedesche del 76% di insetti volanti in soli 27 anni.

I ricercatori stimano che l'ordine di grandezza è lo stesso nel resto dell'Europa occidentale. Nell'insieme del mondo, pressoché il 40% delle specie d'insetti stanno diminuendo e più del 30% sono sotto minaccia di estinzione, secondo un altro rapporto  2019  presentato  in  Biological  Conservation.

Una pletora di ricerche locali conferma questa tendenza, con una caduta del 70% di farfalle pratensi in Olanda; l'85% di coleotteri in Francia, senza parlare del continuo allarme degli apicultori sull'estinzione esponenziale delle api domestiche.

Tale catastrofe ecologica, già allarmante in sé, lo è ancor di più per l'insieme degli ecosistemi che dipendono da questi insetti, come dimostra la scomparsa di un terzo degli uccelli dalle campagne francesi in appena quindici anni.

È preoccupante altresì per le attività umane, poiché i ¾ delle principali colture alimentari che occupano più di un terzo delle aree agricole mondiali dipendono dagli insetti impollinatori in agonia.

Non solo, ma è anche scandaloso perché la causa maggiore di questa grandissima sparizione è conosciuta, almeno dagli specialisti del settore.

Si tratta di un certo tipo particolarmente devastante di insetticidi, detti sistemici, che invadono il mercato e i campi sin dagli anni '90, ossia l'epoca in cui è iniziata la morìa degli invertebrati.




I venditori di queste sostanze velenose, cioè i "néonicotinoidi e il fipronil", hanno condotto per più di vent'anni gigantesche campagne di manipolazione dell'opinione pubblica, delle politiche e della ricerca per continuare a vendere i loro prodotti.

Hanno appiccato incendi, influenzato, corrotto e addirittura minacciato i ricercatori, infiltrandosi nelle agenzie di regolamentazione «fino a riuscire in tale straordinario "tour de force" a farci dimenticare che gli insetticidi... uccidono gli insetti», scrive Stéphane Foucart.

Nel suo libro-inchiesta "E il mondo divenne silenzioso", il giornalista di "Le Monde" ha analizzato le strategie del'industria agrochimica per evitare ogni messa al bando dei suoi lucrativi "néonicotinoidi e fipronil".

Lo strapotere della lobby agrochimica è nota. I "Monsanto Papers" (i documenti della Monsanto) hanno già ampiamente dimostrato la sua forza d'attacco.

Nondimeno, l'analisi di Foucart è una lettura molto preziosa, indispensabile per comprendere da quali fattori sottili il grande pubblico, i media, la classe politica e persino diversi scienziati hanno potuto e possono essere ancora vittime di uno stravolgimento dei fatti e di un'alterazione del loro giudizio a profitto degli interessi privati.

Al di là delle semplici correlazioni tra l'impiego di queste sostanze e l'improvviso crollo delle popolazioni di api o di farfalle nelle zone corrispondenti, il libro enumera i diversi studi che mostrano l'impatto potenzialmente mortale dei suddetti pesticidi sugli insetti: sia che vengano sottoposti a livelli d'esposizione immediata in dosi letali misurate nei campi, o ad una irrorazione cronica in piccole quantità, ma capaci di uccidere un'ape in soli otto giorni.




"Sono sufficienti solo alcuni miliardesimi di grammo d'imidaclopride per uccidere immediatamente un'ape bottinatrice (raccoglitrice di polline; ampia e approfondita documentazione QUI; ndt), ma lo stesso risultato si ottiene con pochi picogrammi (millesimi di miliardesimo di grammo) somministrati pressoché ogni giorno per una settimana!" ‒ dice il giornalista.

Ora, soltanto nell'anno 2010, sono state utilizzate nel mondo 20.000 tonnellate di questo veleno, senza parlare dei néonicotinoidi.

Particolarmente nocivi, i pesticidi sistemici sono anche quelli più soggetti ad entrare in contatto con gli insetti; contrariamente ad altri prodotti che rimangono sulla foglia irrorata, i sistemici si diffondono su tutta la pianta, dalle radici al fiore, fino al polline e al nettare. Essi inoltre sono estremamente persistenti nell'habitat, vi permangono per diversi mesi.

E i metodi applicativi, specialmente quello più praticato di polverizzarli rivestendone i  semi  prima  della  semina (detto concia, ved. foto; ndt),  ne favorisce la dispersione in tutto l'ambiente: terre, corsi d'acqua, fiori selvatici, colture biologiche... Così, i prodotti tossici per invertebrati si possono rintracciare ovunque!




Dall'inizio degli anni 2000, i fatti sono ben noti e comprovati, ribadisce Stéphane Foucart: i néonicotinoidi e il fipronil sono mortali per gli insetti e lo sono anche a dosi infinitesimali, perché distruggono il loro sistema nervoso, li disorientano rendendoli incapaci di ritornare all'alveare o di alimentarsi; indeboliscono pure il loro sistema immunitario esponendoli all'attacco di malattie e parassiti letali.

Come hanno potuto, dunque, gli industriali continuare a vendere questi prodotti? "Ispirandosi a strategie utilizzate dall'industria del tabacco", risponde il giornalista. Piuttosto che opporsi alla scienza, si è trattato di impiegarla ai propri fini. Così l'agrochimica ha finanziato moltissime ricerche con un leitmotiv (= ritornello; ndt), ossia suscitare dubbi là dove i fatti erano a priori già limpidi.

Poco importa che gli studi siano viziati o disonesti, i politici e i giornalisti hanno solo il tempo di leggere i sunti finali. Ed anche se altri ricercatori ne criticano a posteriori i risultati, la conclusione sarà che l'argomento "crea dibattito", che "non v'è consenso" e che, di conseguenza, necessitano altre verifiche. E mentre la disputa si impantana, le vendite esplodono.

I "mercanti del dubbio" non hanno forzatamente bisogno di fomentare della cattiva scienza. È sufficiente talvolta finanziare molto di più le ricerche sulle cause reali ma minori della caduta degli insetti, non imputabili ai pesticidi, per nascondere la loro responsabilità.

Proprio come l'enorme profusione di lavoro sui legami tra genetica, inquinamento atmosferico e cancro ai polmoni è riuscita da tempo a nascondere le responsabilità delle multinazionali sul tabacco, così l'agrochimica insiste oggi sul lato multiforme del declino degli insetti, sul ruolo delle malattie, del riscaldamento planetario e sulla scomparsa del loro habitat naturale.

Gli scienziati, troppo contenti di trovare finanziamenti che così spesso mancano, possono così in buona fede lavorare sulla loro specializzazione, ad esempio sulla 'varroa' (parassita dell'ape realmente problematico) senza essere consapevoli di partecipare ad una vasta strategia di diversione della lobby agrochimica.




Molti altri ricercatori, meno scrupolosi, rasentano tentativi di corruzione più o meno diretti. Il libro di Stéphane Foucart è saturo di aneddoti dal profumo scandalistico: un certo studioso entra a far parte del direttivo dell'agrochimica DuPont soltanto poco dopo aver pubblicato un rapporto sdoganante i néonicotinoidi; un altro viene assunto dalla Syngenta in una situazione analoga, e via dicendo...

Gli scienziati che continuano ad interessarsi dei gravi disastri procurati dai pesticidi summenzionati subiscono talvolta pressioni dalla loro direzione, minacce di azioni legali da parte delle aziende, o perdono stranamente i loro posti di lavoro insieme ai finanziamenti alcuni mesi dopo.

Ancor più inquietante è il fatto che l'inefficienza degli organi di regolamentazione, riguardante gli insetticidi in questione, emerga chiaramente dalla lettura del libro-inchiesta del giornalista di Le Monde.

Nel 2012, l'EFSA (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, con sede a Parma) sottolineava le sue stesse carenze nei criteri di valutazione per immettere sul mercato un certo tipo di prodotto.

È una vera e propria "macchinazione" quella che Stéphane Foucart denuncia. Non ha nulla di sorprendente, spiega, perché numerosi istituti di ricerca preposti a definire i test sono per metà composti di impiegati dell'azienda agrochimica e per l'altra metà esperti che saranno "assorbiti" dalla multinazionale medesima.

Senza contare che gli stessi test vengono finanziati o realizzati dai produttori delle sostanze da analizzare. È come chiedere alla Philip Morris di esprimersi dichiarando se il tabacco sia nocivo o no per la salute...


Stéphane Foucart (classe 1973) e il suo ultimo libro.

"Questa prossimità di vedute tra i laboratori di ricerca e le società agrochimiche ‒ né sistematiche, né generalizzate ‒ segnala un preoccupante indebolimento dell'integrità e/o dell'efficacia delle competenze scientifiche"  scrive Foucart.

La carenza di un ente regolatore si nota anche quando quest'ultimo decide di agire: nel 2013 l'Europa votò una moratoria su alcuni néonicotinoidi, corredata però di numerose deroghe, in modo che il loro utilizzo non solo non è mai diminuito ma, al contrario, ha continuato ad aumentare.

I tre principali "veleni" di tale classe (imidaclopride, clothianidine et thiaméthoxame) alla fine sono stati ritirati dal mercato europeo nel 2018, mentre la Francia ne ha bandito tutto l'insieme.

Ma i negoziati europei per rivedere le procedure fallimentari di test riguardanti nuovi prodotti si trovano ora ad un punto morto e sono stati rinviati all'estate 2021.

Le nuove sostanze, per sostituire quelle vietate, hanno quindi tutte le probabilità d'essere altrettanto nocive e di terminare di distruggere la vita selvatica. Perché con gli insetti, rischiano di diventare vittime di questo avvelenamento di massa anche gli uccelli, gli anfibi e i pesci ‒ allerta il giornalista.




Trenta anni fa, avremmo potuto prevenire pure il riscaldamento globale, ha scritto qualche mese fa un altro giornalista, lo statunitense Nathaniel Rich, nel suo libro "Perdere la Terra" (Seuil, 2019).

Gli scienziati, negli anni '80, conoscevano già tutto del problema, ma le lobby dei combustibili fossili sono riuscite perfettamente a creare dubbi e a ritardare la presa di coscienza.

"E il mondo divenne silenzioso" non fa che confermare questa urgenza vitale: liberare la competenza scientifica dal dominio degli interessi industriali, o reclameremo ancora di approfondire la ricerca quando non ci saranno più insetti da osservare.

Traduzione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte: usbeketrica.com

lunedì 9 settembre 2019

Vita Sconosciuta, Preziosa ed Invisibile delle Api


Favo naturale

Sebirblu, 9 settembre 2019

Ripropongo un articolo di cinque anni fa, dopo averne cambiato il titolo a pro di una maggiore comprensione dei lettori, perché riprenderò l'argomento con il suo risvolto drammatico nel prossimo post.

Penso, infatti, che la maggioranza non conosca sufficientemente la vita delle api e l'incidenza massima che questa strabiliante piccola creatura ha sulla sopravvivenza delle altre specie e sull'intera umanità.

Esse detengono un ruolo essenziale negli ecosistemi: un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di impollinazione.

Se questi preziosissimi insetti dovessero estinguersi, le conseguenze sulla produzione alimentare sarebbero devastanti: "Se le api scomparissero, all'uomo resterebbero soltanto  quattro  anni  di  vita" sembra aver detto Albert Einstein.

Da qualche tempo è in atto la loro decimazione a causa delle politiche agricole criminali con i terribili pesticidi (come i néonicotinoidi di cui mi occuperò presto), gli OGM e le monocolture intensive.

Per non parlare delle scie chimiche (ved. QUI), dell'inquinamento elettromagnetico QUI, e di molti altri folli interventi antropici basati soltanto su cinici interessi di parte che stanno distruggendo, e quel che è peggio a volte consapevolmente, la nostra Terra e con essa la razza umana.

Da questo mio lavoro emergerà sicuramente una più grande considerazione per l'Opera perfetta del Creatore che contribuirà sempre più a risvegliare le coscienze sulle magnifiche e sorprendenti manifestazioni che si svolgono, nonostante tutto, ancora intorno a noi.

E per coloro che vedono oltre il frutto del "caso", ecco un'immagine emblematica che dice molte cose! Uno sciame d'api si è andato a posare proprio sulla mano destra del Cristo, come a chiedere protezione dal costante sterminio perpetrato contro questa portentosa specie di insetti, così utile all'intero pianeta.


La Cassaigne nell'Aude - Francia - (Piccolissimo villaggio di soli 208 abitanti.)

Estratto da "La Vita delle Api" di Maurice Maeterlinck

"Da dove viene lo Spirito dell'Alveare? Non si può compararlo all'istinto particolare degli uccelli che sanno costruire il loro nido in un dato posto e cercano altri cieli quando arriva il giorno di una nuova emigrazione.

Non esprime una sorta d'abitudine reiterata della specie a vivere solo ciecamente, per imbattersi nel caso, allorquando una circostanza imprevista sconvolge la serie dei fenomeni consueti.

Al contrario, egli segue passo dopo passo gli influssi del potere superiore, come un servo intelligente e alacre, che sa trarre profitto dagli ordini più temibili del suo Signore.

Appare discreto, subordinato ad un grande dovere, ma arbitro inesorabile delle ricchezze, della felicità, della libertà, della vita di tutto un popolo alato. 

Regola giorno per giorno il numero delle nascite mettendole strettamente in rapporto con quello dei fiori che illuminano la campagna.


La regina controlla che la celletta sia pulita e adatta per ospitarvi un uovo. Ne valuta anche le dimensioni, perché ne deporrà uno fecondato in quelle di grandezza normale, dove nascerà una femmina; mentre le celle più spaziose, con uova non fecondate, le riserverà ai maschi, ossia ai fuchi. 

Annuncia alla regina il suo decadimento o la necessità di partire, la forza di mettere al mondo le sue rivali, di allevarle regalmente e proteggerle contro l'odio politico della loro stessa madre.


La regina depone un uovo introducendo l'addome nella celletta. Nel pieno della bella stagione, ne può emettere fino a duemila al giorno.

Permette o difende, secondo la generosità dei calici multicolori, l'età della primavera e i probabili pericoli del volo nuziale riguardanti la primogenita tra le principesse vergini che si reca a sopprimere, nella loro culla, le sue giovani sorelle che intonano il canto delle regine.

Altre volte, a stagione inoltrata, allorché le ore fiorite sono meno lunghe, per chiudere il tempo degli scompigli ed affrettare la ripresa del lavoro, ordina alle operaie di mettere a morte tutta la discendenza imperiale.

Questo Spirito è prudente ed economo, ma non avaro. Conosce le leggi fastose e un po' folli della natura e tutto ciò che riguarda l'amore.

Così, durante i giorni prosperosi dell'estate, tollera, perché la regina futura sceglierà il suo amante tra i fuchi, la presenza ingombrante di tre o quattrocento maschi sbadati, maldestri, inutilmente affaccendati, pretenziosi, scandalosamente e assolutamente oziosi, rumorosi, ingordi, grossolani, sporchi, insaziabili ed enormi.


Volo di accoppiamento della regina che si unisce a parecchi fuchi per assicurarsi a lungo termine le uova  fecondate. Per i maschi ciò è fatale, perché il loro organo riproduttivo si strappa e cadono a terra.
Questa, d'altra parte, è la loro unica funzione.
 

E in quel mattino in cui i fiori tardano ad aprirsi e si chiudono prima, quando l'ape regale è fecondata, decreta freddamente il loro massacro generale e simultaneo.


L'ape maschio, il fuco, non è dotato di pungiglione, il suo compito è di fecondare la regina e vive circa una stagione.

Egli regola anche l'opera straordinaria di ciascuna delle api operaie e, secondo la loro età, distribuisce i compiti:

alle nutrici che alimentano le larve e le giovani...


Le nutrici alimentano le larve alle quali, per i primi tre giorni, viene somministrata gelatina reale e in seguito polline e miele. La pappa reale è secreta dalle loro ghiandole ipofaringee e mandibolari.

alle dame d'onore che provvedono alle cure della regina e non la perdono mai di vista...


Le ancelle della regina si occupano della sua alimentazione e pulizia. Essa, nel continuo contatto con le proprie dame di compagnia, trasmette i suoi messaggi chimici (feromoni) a tutto l'alveare.

alle ventilatrici che con il battito delle loro ali arieggiano, rinfrescano o riscaldano l'alveare ed accelerano l'evaporazione del miele troppo madido d'acqua...


Le api ventilatrici, con il battito delle loro ali, regolano la temperatura interna dell'alveare.

agli architetti, ai muratori, alle api ceraiole, alle scultrici che fanno la catena e costruiscono i favi...


Le api ceraiole producono la cera per costruire e riparare i favi.

alle bottinatrici che vanno a cercare nella campagna il nettare dei fiori che diventerà miele, il polline che è il nutrimento di larve e ninfe... 


Ape bottinatrice su campanula.

la propoli che serve a turare e a consolidare le strutture dell'arnia...


Propoli che serve a sigillare le fessure dell'alveare.

l'acqua e il sale necessari alla gioventù della colonia...


Api raccoglitrici d'acqua.

Sempre lo stesso Spirito impone il lavoro:

alle api-chimico, che assicurano la conservazione del miele instillando per mezzo del pungiglione una goccia di acido formico, alle "opercolarie" che sigillano le cellette (con la cera; ndt) in cui il tesoro (la larva; ndt) è maturo...


Dopo 21 giorni dalla deposizione dell'uovo, la giovane ape rompe con le sue mandibole l'opercolo. (Il coperchio di cera che chiudeva la celletta).

alle spazzine che mantengono una pulizia meticolosa delle vie e dei posti pubblici...


La pulizia delle cellette è uno dei primi lavori che svolgono le api operaie, poiché devono essere sempre perfettamente pulite per accogliere la covata, il polline e il miele.

alle necrofore che portano fuori i cadaveri alle amazzoni del corpo di guardia che vegliano notte e giorno alla sicurezza della soglia, controllano l'andirivieni...


L'ape spazzina spinge fuori una compagna morta.

riconoscono gli adolescenti alla loro prima uscita, impauriscono i vagabondi, i malintenzionati, i saccheggiatori, espellono gli intrusi, attaccano in massa i nemici terribili e se occorre, barricano l'entrata.


L'ape guardiana scaccia una saccheggiatrice.

Infine, è lo "Spirito dell'alveare" che fissa l'ora del grande sacrificio annuale alla genialità della specie – mi riferisco alla sciamatura.

Un popolo intero, cioè, arrivato alla vetta della sua prosperità e della sua possanza, abbandona improvvisamente alla generazione futura tutte le sue ricchezze, i suoi palazzi, le sue dimore e il frutto delle sue fatiche, per andare a cercare lontano l'incertezza e la miseria di una patria nuova.

Ecco  uno  strano  atto  che,  cosciente o no,  supera  certamente  la  morale  umana. Rovina talvolta, impoverisce sempre, disperde a colpo sicuro una comunità felice per ubbidire ad una legge più alta del benessere dell'intera colonia."




Estratto da "Il Regno delle Api" di Geoffrey Hodson 

"Le mie indagini sul piano invisibile, mi hanno portato a constatare l'esistenza di Angeli custodi che proteggono e dirigono le api.

Una volta, mentre osservavo alcuni alveari, mi resi conto della presenza di un Ente di grado elevatissimo, una sorta di coscienza direttiva in cui è racchiusa tutta la forza vitale che anima questi insetti, e che lo rispecchiano in tutte le sue espressioni.

Appartiene alla gerarchia angelica e, se percepito come forma, appare come una grande ape la cui aura mostra i suoi colori tipici: striature che vanno dal giallo al marrone-dorato con il più alto livello di intensità luminosa e delicatezza cromatica.

Questa Intelligenza mi apparve come Agente di un Arcangelo che presiede l'insieme della vita, della coscienza, della forma e dell'evoluzione delle api dell'intero pianeta.

Le annotazioni fatte allora precisano che una gerarchia di Esseri presta i propri servigi alle dipendenze di tale Arcangelo con grande serietà e immensa gioia ed è rappresentata, sul piano eterico, dagli Spiriti di Natura costruttori dei loro corpi fisici. (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).

Questo Agente-custode era connesso all'arnia sulla quale veniva effettuato lo studio e ne esiste uno preposto ad ogni colonia attiva per dirigerne, proteggerne e vivificarne la coscienza e la crescita.




La sua presenza è talmente essenziale alla vita terrestre quanto le stesse piccole "eroine volanti" lo sono per il processo produttivo vegetale planetario.

Una parte del suo lavoro è la preservazione dell'unità interattiva di questi imenotteri che non sono originari della Terra ma provengono da Venere da cui sono stati importati nei primi tempi della nostra storia.

Vista astralmente, l'ape regina appare come un centro dorato di luce, è il nucleo ardente dell'anima-gruppo dell'alveare. Le forze fluiscono continuamente per mezzo suo all'intero organismo che viene in questo modo profondamente unificato, e si estendono intorno al complesso di circa 70 centimetri per lato.

Le riceve dai piani superiori e le emana sotto l'aspetto di minute ondulazioni, che da essa si dipartono verso la periferia, producendo con il loro incessante movimento un suono superfisico simile al noto ronzio.

Ogni ape è visibile esotericamente, ovunque si trovi, apparendo come un piccolissimo punto luminoso, mentre la luce della regina è assai più grande e splendente di tutte le altre.

Sebbene completamente istintivo, il controllo dei suoi sudditi, evidenziato dalla loro sottomissione, è assoluto perché li influenza interiormente. Potrebbe essere chiamata l'«ego» del gruppo.




Ogni individualità dipende da lei per la singola vita e intelligenza; ognuna ha la propria aura e sperimenta definite sensazioni, ma la mentalità e talune emozioni sembrano essere comuni a tutto l'insieme.

Quando l'impollinatrice esce dall'alveare, si scorge una linea di luce tra la regina ed essa, ovunque voli. Questo filamento luminoso è costituito da tre elementi diversi: la forza vitale, la coscienza centralizzata e certe energie elettromagnetiche.

Il primo agisce all'interno sotto la guida del secondo (la direttiva principale) e, con l'ausilio delle energie elettromagnetiche all'esterno, il triplice filo connette l'ape alla sua casa, alla sua regina e alle altre individualità sorelle, così da ritrovare sempre la via del ritorno dopo le escursioni in cerca di nutrimento.

Il suo moto sicuro viene dall'istinto e le numerose prove effettuate sulle comunità ne rivelano lo sviluppo accentuato piuttosto che un qualche tipo d'intelligenza. Infatti la celletta esagonale è un'espressione geometrica della frequenza vibratoria dell'ape che corrisponde alla sua coscienza e alla sua nota caratteristica.

Invece, l'azione riunita delle energie trine, sopra descritte, produce delle linee di forza delineanti delle forme eteriche dove, istintivamente, le api costruiscono i loro favi.

A questo punto, si può benissimo dire che la regina è il fulcro assoluto della colonia e l'Agente-custode ne è l'Intelletto coordinatore. Egli unifica la sua mente con l'anima-gruppo dell'arnia ed è, in un certo senso, vincolato e sottomesso a tale limitazione per amore del servizio che riesce a compiere.




Nondimeno, egli ha una certa misura di libertà al di fuori dell'alveare, anche se soltanto a livello emozionale e mentale dato che resta costantemente legato al suo lavoro, come se la sua completa ritirata potesse causare, in assenza di controllo, il conseguente disordine della colonia.

Questo Essere è responsabile del progresso della vita e della forma, ed è felice perché ha la consapevolezza di contribuire alla perfezione dell'arnia nel grande schema evolutivo, e come risultato delle mie investigazioni, appare realmente compiaciuto della sua opera.

L'anima-gruppo delle api si trova al maggior livello di coscienza di qualsiasi altra specie di questo pianeta, anche di quello animale.

Il suo senso di unità e di cooperazione è esemplare, e colpisce l'osservatore per essere più avanzato dell'Umanità stessa. Se ne trae una sensazione di grande e febbrile attività, ma non si rileva quel senso gioioso che ci si aspetterebbe di trovare nei suoi componenti.

Lo sviluppo mentale e fisico appare molto più importante dell'emozionale; la spinta per l'unione e la cooperazione proviene normalmente dai piani più alti dello spirito che si manifesta tramite l'azione intuitiva e quindi è molto strano trovarla nelle piccole ed umili api.

Queste considerazioni ci inducono a mutare l'attitudine di pensiero verso il regno degli insetti e particolarmente verso i membri della razza di Venere.




Benché apparentemente inferiori agli animali e agli uomini, la loro coscienza viene influenzata da piani di gran lunga superiori a quello della Terra.

Il fatto che la vita sul pianeta Venere sia molto più evoluta della nostra, fa sì che anche le sue forme inferiori, siano eguali o addirittura più avanzate di quanto non lo siano quelle relativamente progredite del nostro mondo.

Possiamo perciò concepire che minerali, vegetali ed insetti del futuro potranno essere più altamente sviluppati degli uomini del presente i quali, a loro volta, avranno la possibilità di vivere in un contesto del tutto nuovo e trasformato."

Post Scriptum

Sebirblu ringrazia sentitamente il Signor Luca Mazzocchi per l'uso concessogli delle sue splendide foto professionali, augurandosi che in molti possano apprezzarne il sito così amorevolmente curato e trarre esempio organizzativo dalle umili api per un mondo migliore.

Traduzione, cura e adattamento di: Sebirblu.blogspot.it

Fonti: "La vie des Abeilles" di Maurice Maeterlinck
            "La Venuta degli Angeli" di Geoffrey Hodson
            "mondoapi.it" per le foto e didascalie.