Sebirblu, 27 febbraio 2021
Ripropongo, a distanza di quasi quattro anni, un articolo che sul web ha fatto molto scalpore,
ma che soprattutto oggi con i suoi riferimenti a Fatima, agli extraterrestri positivi e negativi
ed anche a Nibiru, il misterioso pianeta X (cfr.
QUI,
QUI e
QUI), è più che mai attuale.
Questa ripubblicazione vuol essere un ulteriore contributo alla presa di coscienza generale che ormai sta
emergendo in tutto il mondo,
al fine di mostrare il grado di nascondimento inaccettabile a cui è stata sottoposta l'Umanità
e la totale mancanza di rispetto nei suoi confronti, solo per i più meschini interessi.
"SECRETUM OMEGA"
Un Gesuita
confessa il patto fra Extraterrestri e Vaticano
Il cosiddetto Secretum Omega (dalla
lettera greca "omega" che intende anche "la fine"),
è stato rivelato per la prima volta dal giornalista Cristoforo
Barbato e divulgato e approfondito dallo scrittore Luca Scantamburlo.
Si riferisce alle conoscenze
segrete possedute dai Gesuiti su un gigantesco pianeta, che Barbato
chiama pianeta X, e che si troverebbe oltre l'orbita di Nettuno
(viene denominato da varie fonti con i nomi di Hercobulus, Nibiru,
Nemesi).
Secondo le previsioni si dovrebbero già
"sentire"
gli effetti di quel pianeta... (e vedere, visto che oggi è stato già fotografato in vari luoghi. Cfr. le foto ancora QUI; ndr).
PREMESSA
Cristoforo Barbato, Roma - 2001
Nel 2000 lavoravo a Roma in qualità di
redattore della rivista "Stargate", dove pubblicai una
serie di articoli riguardanti le mie ricerche sulle apparizioni di
Fatima e il famoso Terzo Segreto, i vari misteri coinvolgenti il
Vaticano, nonché le possibili implicazioni extraterrestri delle stesse
apparizioni portoghesi avvenute nel 1917.
In seguito alla pubblicazione, iniziai a
ricevere una serie di e-mail da un personaggio che si definiva un
"insider" del Vaticano, il quale fu spinto a contattarmi
(anche se in maniera anonima lo aveva già fatto sporadicamente in
precedenza) perché attratto proprio dalle mie ricerche inerenti all'inchiesta su gli eventi di Fatima, e non solo.
Dalle lettere, inviatemi da questo
personaggio, emergeva che il Vaticano annoverava una struttura
di Intelligence, chiamata dal mio interlocutore Servizio
Informazioni del Vaticano (in breve S.I.V.).
Nelle e-mail erano contenute delle
relazioni interessanti, ed in una di esse mi fu preannunciato che
molto presto avrei ricevuto del materiale tra cui un video, fattomi
recapitare in seguito per posta, sull'osservazione del
presunto decimo pianeta in avvicinamento al sistema solare...
La ripresa sarebbe stata effettuata da
una sonda spaziale inviata nello spazio remoto, facente parte di un
programma spaziale avviato nei primi anni '90, denominato "Siloe".
Da tali indicazioni e non solo, ho
capito che lo scrivente era a conoscenza di notizie molto più dettagliate di quelle rilasciatemi per iscritto.
Per un anno circa vi furono contatti
informali via e-mail e per posta, nei quali mi rivelò di essere un
Gesuita membro del S.I.V. e di lavorare a Roma presso alcune strutture
della Santa Sede, cosa che in seguito verificai essere vera,
informandomi a sua insaputa.
In seguito e con una certa difficoltà
riuscii ad avere un primo colloquio in un luogo pubblico della
capitale, dove iniziò a rivelarmi alcune cose interessanti.
L'incontro, avvenuto nel 2001, fu
voluto fortemente da me, in quanto "conditio sine qua non"
per il proseguimento dei nostri rapporti, dato che fino ad allora il
mio atteggiamento, nonostante il videotape, fu contraddistinto da un
ovvio scetticismo e diffidenza nei suoi confronti.
Fu in quell'occasione che i miei dubbi
si dissiparono, quando mi mostrò le sue credenziali, alcune delle
quali corrispondevano in buona parte con quanto da me precedentemente
appurato.
Inoltre mi rivelò di usufruire di un pass alla supervisione denominata «Secretum Omega», che è la più alta categoria di classificazione di segretezza in Vaticano equivalente al «Cosmic Top Secret» della NATO.
Il dialogo si svolse sotto forma di
continue domande e risposte, in quanto durante l'ultima
comunicazione era stato concordato che sarei stato molto preciso nelle richieste.
Difatti, ad incontro avvenuto, il Gesuita
ribadì tale impostazione anche se, nonostante il mio vivo desiderio di porre più quesiti e il poco tempo a disposizione,
alcune sue risposte ne hanno stravolto l'assetto originario.
Nondimeno la conversazione stessa, anche se costituisce la summa di quanto rivelatomi, non è del tutto
completa in quanto alcune informazioni e dettagli aggiuntivi, ricevuti sia in precedenza che in seguito all'incontro, ho preferito
non rivelarli, almeno per il momento.
[Barbato] Come è entrato a far parte
del S.I.V.?
[Gesuita] Il S.I.V. annovera elementi che provengono da diverse realtà, tutte strettamente connesse alla Chiesa e composte soprattutto, almeno nella parte dirigenziale, da sacerdoti in maggioranza aderenti all'ordine dei Gesuiti, monaci Benedettini e Religiose; in tutto poco più di un centinaio di individui.
Possono sembrare pochi ma non è così se si considera che in ogni parte del mondo dove c'è un sacerdote o una suora c'è una potenziale fonte di informazioni preziose.
Altre persone sono state, e tutt'oggi vengono seguite, in ambienti ed istituzioni di carattere laico interne alla Chiesa come ad esempio: associazioni umanitarie, schieramenti politici vicino alla Santa Sede, movimenti cattolici giovanili, ecc.
Il mio iter è stato molto simile a questo. In sintesi gli individui come me sono stati segretamente seguiti, indirizzati e formati secondo determinati criteri noti in certi ambienti.
Ognuno di noi oggi si rende conto di aver avuto in passato un suo "angelo custode" nonché mentore, successivamente.
[B] Potrebbe fornirmi maggiori elementi
sul S.I.V.? Perché è stato creato, da quanto tempo opera…
[G] La struttura è top secret ma per ora posso dirle che è organizzata in maniera analoga alle altre strutture di Intelligence come CIA, MI6 l'ex KGB ecc.
Non ha una sede ufficiale fissa ma sceglie di volta in volta un sito dove riunirsi, in strutture però sempre sotto la giurisdizione della Città del Vaticano.
Da un punto di vista cronologico la scintilla che ha innescato l'avvio di tale organizzazione scaturisce da un evento avvenuto nella prima metà degli anni '50 negli Stati Uniti, per l’esattezza nel Febbraio del 1954.
L'evento in questione fu l'incontro di una delegazione aliena avvenuto in California nella base di Muroc Airfield (divenuta poi la sede della base aerea di Edwards) con il presidente Dwight Eisenhower, a cui presenziò James Francis McIntyre, l'allora Vescovo di Los Angeles.
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Generale Dwight D. Eisenhover |
L'incontro venne opportunamente filmato dai militari con tre cineprese 16mm, dislocate in vari punti, caricate con pellicola a colori e motore con caricamento a molla.
Quest'ultima soluzione piuttosto scomoda, perché costringeva ogni operatore a cambiare bobina ogni 3 minuti circa di ripresa, fu necessaria in quanto in presenza degli extraterrestri e delle loro astronavi i motori elettrici delle cineprese più grandi non riuscivano a funzionare.
Furono girati in tutto sette rulli da trenta metri, per un totale di circa venti minuti di ripresa. Al termine dell'incontro ogni membro della delegazione terrestre giurò solennemente di non rivelare a nessuno quanto visto e sentito in quella circostanza.
Non mi chieda che fine ha fatto il film perché credo che conosca già la risposta. Comunque, nei giorni a seguire McIntyre, probabilmente contrariato per aver prestato un giuramento che in coscienza riteneva iniquo, partì di gran fretta per Roma al fine di incontrare il Santo Padre Pio XII per riferirgli dell'incredibile evento.
Ma il Vescovo McIntyre per poter giungere in Italia doveva effettuare uno scalo prima a New York per poi ripartire alla volta di Roma, il tutto con l'ausilio di un aereo privato.
Il velivolo decollato in un primo momento da Los Angeles dopo circa un'ora e mezzo di volo a causa di improvvisi problemi tecnici fu costretto ad atterrare nel cuore della notte su una pista dell'aeroporto "Skyhaven" sito a Las Vegas.
Durante il periodo necessario alla riparazione dell'aereo, circa un'ora e mezzo, salì sull'aereo un personaggio che chiese di conferire con il Vescovo.
L'uomo che mostrò credenziali militari delle forze armate USA, era un colonnello dell'USAF, fu ricevuto da McIntyre.
La conversazione durò circa venti minuti durante i quali quest’uomo diffidò il Vescovo dal riportare
con esattezza tutta la vicenda a cui aveva assistito, in quanto l'intera questione aliena era già oggetto di studio e controllo da alcuni anni e doveva rimanere d'esclusivo appannaggio USAF.
Il militare sottolineò che il Presidente aveva chiesto solo un parere di carattere spirituale e soprattutto di discernimento in quella situazione assai anomala e che il giuramento non si riferiva soltanto ad una possibile divulgazione di un tale evento al mondo intero ma che si estendeva anche al Santo Padre.
Non ultimo il problema delle infiltrazioni di spie sovietiche all'interno dello stesso Vaticano.
Il Vescovo rispose che era suo preciso
dovere riferire al Papa di tale incredibile evento. Oggi si è propensi a dedurre che quel guasto fu voluto preventivamente per dar seguito a quell'incontro, probabilmente organizzato da alcuni militari all'insaputa dello stesso Eisenhower.
Prima di congedarsi il militare disse al Vescovo che la scelta di riportare quella notizia a Roma avrebbe creato seri problemi e a lui personalmente sarebbe potuto costare molto.
Tra l'altro, quanto di quel convegno con gli alieni fosse stato predetto in qualche messaggio di carattere divino non c'è dato sapere.
Due giorni dopo il Pontefice Pio XII
ricevette il Vescovo McIntyre.
Dopo aver meditato molto sulle implicazioni che avrebbe potuto avere un rapporto esclusivamente militare con gli alieni, il Papa decise di istituire un servizio di informazioni segreto con una denominazione sulla falsa riga di quello militare fascista, il S.I.V. appunto.
Questo avrebbe dovuto raccogliere tutte le notizie possibili sulle attività degli Esseri extraterrestri e sui ragguagli che su di loro avrebbero raccolto gli americani.
Era di fondamentale importanza tenere aperto il canale di comunicazione con il presidente Eisenhower.
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Papa Pio XII - al secolo Eugenio Pacelli Roma 1876 - 1958 |
Il S.I.V. sostanzialmente venne costituito per acquisire e gestire tutte quelle notizie riservatissime che riguardavano soprattutto l'ambito extraterrestre coordinandosi con gli organismi di Intelligence di altri paesi.
La neonata struttura si proponeva fondamentalmente di gestire gli aspetti dal punto di vista morale, filosofico, etico e religioso.
[B] Cos'è che ha fatto pensare a Pio
XII che i militari americani avrebbero condiviso informazioni così
delicate con il Vaticano? Come la mettiamo con il colonnello incontrato
all'aeroporto di Las Vegas?
[G] Vede, essere convocati dal presidente degli USA nel cuore della notte per un aiuto ed un supporto spirituale in una situazione che potremmo definire unica nella storia dell’uomo moderno, credo sia solo segno di stima e fiducia.
A conferma di ciò, le dico che una volta tornato negli Stati Uniti McIntyre e l'Arcivescovo di Detroit Edward Mooney in un secondo momento, furono i principali coordinatori delle operazioni di passaggio delle informazioni al Vaticano.
Gli eventi però presero una piega inaspettata in quanto lo stesso McIntyre ed altri esponenti del S.I.V. iniziarono ad avere degli incontri diretti, in assenza e all'insaputa dei militari, con una etnìa stellare di tipo nordico, apparentemente positiva, proveniente dalle Pleiadi.
Questi Esseri misero in guardia dagli
alieni (Grigi; ndr) che erano stati contattati in precedenza dagli americani nel deserto della California.
Tali incontri con esponenti del S.I.V. si verificarono più volte negli USA e due volte anche all'interno dei Giardini Vaticani presso la Pontificia Accademia delle Scienze, alla
presenza dello stesso Papa Pio XII.
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Giardini Vaticani |
[B] Allora, quello che asserì Padre
Pio da Pietrelcina sull'esistenza di Esseri viventi in altri mondi
che non avevano peccato e che per tale motivo hanno raggiunto un
grado d'evoluzione elevatissimo, è vero?
[G] Certamente, ma queste Entità a cui adesso si riferisce vivono su un piano dimensionale, se così si può dire, diverso pur non essendo Angeli nel vero senso della parola, mentre gli ET nordici di cui ho parlato sono Esseri con organismi meno compatti dei nostri che, seppure più evoluti di noi da un punto di vista tecnologico e spirituale, hanno la loro corporeità.
Tali Creature asserirono di aver scoperto nella Chiesa Cattolica, o meglio nel Messaggio Cristico, la Presenza autentica di Dio e si dichiararono disponibili alla collaborazione per il bene dell'Umanità.
Fu proprio l'affermazione di questi Esseri che convinse Pio XII a collaborare con loro, considerandoli addirittura autentici convertiti alla fede cristiana.
Probabilmente il Pontefice pensò che la Chiesa Universale doveva cominciare ad estendere il suo Messaggio anche a Creature provenienti da altri mondi.
Comunque sia, queste Entità negli anni a seguire furono d'aiuto determinante per la Chiesa di Roma nel portare avanti specifici compiti nel mondo.
In particolare intervennero in determinate situazioni di carattere politico e sociale di portata planetaria (su questo punto invito a rileggere quanto scritto a suo tempo dal console Alberto Perego in alcuni dei suoi libri, NdA).
In seguito anche Papa Giovanni XXIII
beneficiò dell'appoggio di questi Esseri che avevano condiviso la Causa Cristiana ma preferì rendere sempre comunque il merito a più vaghi "interventi angelici".
Papa Giovanni aveva ereditato, se così si può dire, un accordo di collaborazione tra la Santa Sede e gli individui positivi Pleiadiani, che era stato stipulato dal suo predecessore.
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Papa Giovanni XXIII con Monsignor Capovilla |
La cosa andò avanti per tutta la durata del pontificato di Roncalli il quale però aveva più volte espresso ai vertici del S.I.V. il suo disappunto per l'estrema fiducia
che si stava riponendo in quelle Creature.
Tanto che oggi si è portati a pensare che uno dei motivi che diede il via al Concilio Ecumenico Vaticano II sia stata proprio la necessità di fare un primo e concreto passo verso il rinnovamento della Chiesa, anche in vista di un possibile ed imminente "contatto".
[B] In riferimento a questi interventi
o 'mediazioni celesti', possiamo includere anche l'incontro
avvenuto nel 1963 tra il contattista americano George Adamski e il
Papa?
[G] Ci stavo proprio arrivando. Adamski
incontrò realmente il Papa. (Cfr. QUI; ndr).
Si recò a San Pietro una volta soltanto per incontrare l'allora Pontefice, il quale aveva già deciso che la Chiesa non doveva più intrattenere rapporti diretti e collaborazioni con gli extraterrestri, seppur positivi.
Giovanni XXIII riteneva inaccettabile che una simile relazione venisse rivelata al popolo cristiano.
Il compito affidato dagli alieni ad Adamski fu quello di tentare un estremo ed ultimo accordo con il Pontefice ormai morente. Egli fu un messaggero per conto degli stessi Esseri che incontrarono Pio XII.
Queste Entità incaricarono lo stesso Adamski di consegnare al Papa un dono contenente una sostanza liquida che avrebbe fatto sparire in pochi giorni l'eteroplasia gastrica da cui era affetto, peggiorata in quelle ultime ore da una peritonite acuta.
Il Papa non bevve quella sostanza; disse in punto di morte guardando il Crocifisso; "Quelle braccia allargate del Cristo sono state il programma del mio pontificato. Un pontificato umile e modesto quanto volete, ma di cui mi sono assunto tutte le responsabilità. Sono contento di quello che ho fatto e di come l'ho fatto…".
Tuttavia questo gesto da parte degli alieni fece concludere al Papa, con quel poco di lucidità ed energie che gli erano rimasti, che questi "Fratelli del Cosmo"
avrebbero potuto condurre un'attività sicuramente positiva e
benevola verso l'Umanità.
Ma essi avrebbero dovuto operare
autonomamente e distintamente dalla Chiesa e, in generale, dall'operato dell'uomo che, con la preghiera, agisce secondo la Legge di Dio e, in particolare, sotto l’azione dello Spirito Santo.
Con il tentativo di Adamski terminò il
rapporto diretto tra queste Creature ed il Papa stesso e i suoi
successori, i quali fidandosi dell’illuminazione di Giovanni XXIII stabilirono che non era più opportuno avere rapporti diretti.
Successivamente in un manoscritto riservato di Papa Roncalli per il suo successore, con allegato un dossier riservato sul S.I.V., il Pontefice menzionò un passo del Vangelo che chiudeva e spiegava chiaramente l'atteggiamento della Chiesa nei confronti degli Esseri positivi provenienti da altri mondi:
Dal Vangelo secondo Marco (9,38-41)
Giovanni disse a Gesù: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel
Tuo Nome e glielo abbiamo impedito, perché non era dei nostri".
Ma Gesù disse: "Non glielo
proibite, poiché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel Mio
Nome e subito dopo possa parlare male di Me. Chi non è contro di noi
è per noi.
Chiunque vi darà da bere un bicchiere
d'acqua nel Mio Nome perché siete di Cristo, vi dico in Verità che
non perderà la sua ricompensa".
Il senso, in estrema sintesi, è che l'attività positiva di questi Esseri, che avevano aderito al
Messaggio Cristico, non doveva essere ostacolata, bensì "benedetta",
avrebbe dovuto essere però un'attività disgiunta e parallela a quella
della Chiesa.
Essi, di conseguenza, erano da considerarsi alla stregua dello straniero che guarì nel Nome di Cristo, e Questi non gli impedì di farlo.
In tal senso andrebbe inserito il discorso che il neo Pontefice, succeduto al defunto Pio XII, fece il 5 Aprile 1961 quando rivolgendosi alla folla riunitasi in Piazza San Pietro per l'udienza generale disse: "…alcune voci che prima ci erano ignote... ma si tratta sempre di voci che dal Cielo scendono sulla Terra, hanno il riflesso dell'Onnipotenza del Padre Celeste".
[B] Parliamo dei suoi incarichi in seno
al S.I.V.
[G] I miei incarichi erano di carattere puramente tecnico, i più importanti erano ad esempio quelli di ricevere informazioni segretissime provenienti da un radiotelescopio del Vaticano situato in Alaska e girarle ai rispettivi destinatari…
[B] Un attimo solo, ma di quale
radiotelescopio sta parlando? Non sapevo che il Vaticano possedesse
una struttura del genere in tale area geografica.
[G] Il Vaticano possiede e gestisce un
radiotelescopio avanzatissimo, che adotta sistemi e tecnologie
all’avanguardia, gestito solamente da personale appartenente
all'Ordine dei Gesuiti.
Esso è ubicato all'interno di un
impianto industriale per il recupero del petrolio, apparentemente
dismesso, sito nello stato americano dell'Alaska.
Il complesso è mimetizzato perché
ufficialmente le attività che vi si svolgono non sono le stesse
della struttura VATT (Vatican Adavanced Technology Telescope) in Arizona e sono coperte dal massimo
segreto.
[B] Quando è stato costruito tale
apparato e soprattutto con quali finalità visto che il Vaticano
possiede già altri siti dedicati all'astronomia in varie parti del mondo?
[G] Quello che posso dire è che è stato costruito nel 1990 con lo scopo di studiare i corpi celesti 'anomali' in avvicinamento alla terra, analogamente a quanto fatto per esempio dalla CIA, che tra i tanti suoi 'occhi segreti' annovera il telescopio gemello di Hubble, SkyHole 12.
Inoltre il S.I.V. fu avvisato durante gli incontri con Pio XII dell’approssimarsi di un corpo celeste al sistema solare ospitante una razza aliena progredita e molto bellicosa.
Seppi ben presto che il materiale che dovevo ricevere qui a Roma ed elaborare al computer era molto interessante e segretissimo.
Fu durante l'elaborazione di alcuni dati e informazioni provenienti da questo radiotelescopio che una sonda inviata nello spazio remoto, inserita all'interno di un programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni '90 denominato SILOE, aveva fotografato un pianeta di dimensioni enormi in avvicinamento al sistema solare.
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Foto scattata in Brasile il 19 aprile 2015 |
I dati furono ricevuti in Alaska nel mese di ottobre del 1995. Qui cominciarono i miei problemi. Scoprii che non dovevo decriptare io i dati provenienti da quella sessione di trasmissione e si creò una situazione pericolosa.
Fu allora che il mio referente mi rivelò che all'interno del Vaticano coesistevano due correnti che si contendevano la gestione di un tipo di informazioni con un livello di segretezza di gran lunga superiore al TOP SECRET.
[B] Potrebbe fornirmi ulteriori
dettagli sul programma spaziale SILOE? Chi ha progettato la sonda, da
dove è stata lanciata…
[G] La sonda denominata "Siloe" prende il nome proprio dall'omonimo progetto di esplorazione spaziale avviato nei primi anni '90. Inoltre posso aggiungere che tale programma è a sua volta inserito in un altro e più vasto piano, denominato Kerigma.
(Sulla natura di quest'ultimo e degli altri sotto-programmi che lo compongono non mi e stato rivelato nulla, NdA).
Per ora posso solo dirle che "Siloe" è stata assemblata presso l'Area 51, disponeva di un motore a impulsi elettromagnetici e, una volta completata, fu collocata in orbita da un velivolo del tipo Aurora.
La sonda non disponeva di calcoli e indicatori sulla traiettoria e l'ubicazione precisa di Nibiru, per cui il suo scopo era di approssimarsi al pianeta correggendo la rotta il più possibile per poi riavvicinarsi al Sistema Solare ad una distanza tale da poter trasmettere dati e immagini al radiotelescopio segreto posizionato in Alaska.
Essa fu lanciata appena ultimato il radiotelescopio stesso ed eseguì la trasmissione delle riprese nel 1995.
[B] Quanto da lei affermato mi spinge a
rammentare alcune delle teorie formulate dal ricercatore Zecharia
Sitchin in merito al noto 12° pianeta e di un suo futuro ritorno.
Conosce tali studi?
[G] Si, almeno negli aspetti principali; ciò che posso dirle di sicuro è che il S.I.V. in collaborazione con la Lockheed Martin inviò quella sonda che realizzò le immagini da me elaborate.
Si tratta di un corpo celeste molto
grande che nel giro di tre anni al massimo, a partire dal 2001, farà "sentire" la sua presenza all’interno del sistema solare. (E che oggi si fa osservare ampiamente come indicato da me all'inizio; ndr).
[B] In che modo ha avuto accesso a
simili informazioni?
[G] Attualmente usufruisco di un'autorizzazione alla supervisione denominata 'Secretum Omega'.
Questa è la più alta classificazione di segretezza in Vaticano, equivalente al 'Cosmic Top Secret'
della NATO. Esso è suddiviso in tre livelli d’informazione: dal meno dettagliato Secretum Omega livello III al Secretum Omega livello I che è il più completo.
Il mio compito attualmente è di formare nuovi elementi del S.I.V. e di avviarli all’uso dei sistemi di comunicazione propri di tale organismo.
[B] In Italia le informazioni raccolte
dal radiotelescopio in Alaska come giungono?
[G] Nel nostro territorio esistono impianti radio e antenne, unitamente a due satelliti geostazionari al di sopra di esso, appartenenti ad una compagnia di telecomunicazioni americana, la Sprint International, che ha parabole nel Nord e nell'estremo Sud della Penisola.
Tale compagnia ha un contratto speciale
con il S.I.V. e su un canale riservato invia e riceve dati cifrati con un algoritmo di criptografia riservato e personalizzato, in uso dal 1994.
Prima il S.I.V. usava un sistema di criptografia ideato da una società svizzera che in seguito fu abbandonato, perché uno dei membri di questa società lo rivendette clandestinamente agli israeliani. Altre informazioni di carattere tecnico per ora non posso fornirle.
[B] Vorrei porle una domanda su un noto
religioso italiano legato alla Chiesa, mi riferisco a Monsignor
Balducci che ha pubblicamente rilasciato determinate affermazioni
sulla tematica extraterrestre. Balducci per caso opera in accordo con
il S.I.V.? È a conoscenza della sua esistenza?
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Padre Ernesto Balducci |
[G] Sicuramente Padre Balducci ha condotto i suoi studi e le sue ricerche in maniera totalmente autonoma senza seguire alcun tipo di programma stabilito in precedenza. Non è mai stato ostacolato, anzi in qualche circostanza è stato in un certo modo incoraggiato.
[B] Un attimo solo, mi è sembrato di
aver capito dalle sue parole che esisterebbe un progetto di
divulgazione. È forse per tale ragione che ha deciso di incontrarmi
e rivelarmi tali informazioni?
[G] Siamo 'schegge impazzite' secondo il sistema, ma consapevoli che certi fatti che stanno per verificarsi coinvolgeranno tutti gli Esseri viventi del Pianeta, nessuno escluso.
L’Umanità intera in questa attuale fase storica sta vivendo un periodo molto particolare e strettamente collegato ad alcuni eventi 'chiave' contenuti nel libro dell’Apocalisse.
Il genere umano deve affidarsi completamente al messaggio di Salvezza e di Redenzione del Cristo, quello che San Paolo ha definito il Kerigma, e che Giovanni Paolo II cerca di portare in tutte le Nazioni del mondo. Crede che il Papa non sappia quanto siano vicini certi avvenimenti?
[B] Ma di tutte queste informazioni
l’attuale Pontefice quanto conosce, alla luce anche delle accorate
dichiarazioni rilasciate da un anno a questa parte?
[G] All'interno del Vaticano esistono
due fazioni opposte; una è fautrice di questo programma di informazione ed è difesa anima e corpo da Wojtila, l'altra è tutta protesa ad ostacolarlo con ogni mezzo, a tal punto che alcuni elementi di questa corrente fanno parte anche di gruppi di potere
occulti. (Cfr. QUI, QUI e QUI; ndr).
Questi, per fare un esempio, controllano il mercato petrolifero mondiale che oggi sta incidendo sulle varie economie internazionali, con l'unico obiettivo di soffocare ogni iniziativa legata alla diffusione di energie pulite alternative.
Gruppi di potere a cui si può ricondurre la vicenda del famoso e controverso caso ufologico 'Guardian' che lei conosce, drammaticamente autentico in gran parte, tranne in quella relativa ai fotogrammi della presunta Entità aliena.
(Per chi non conoscesse la storia, può conoscerne il contenuto QUI, e QUI, il video).
Comunque, la documentazione cartacea e le informazioni relative descrivono una situazione reale. La Realtà spesso supera la fantasia più sfrenata; purtroppo è così. Ma di tali organizzazioni occulte, il vertice è il SVS (il Servizio Segreto Vaticano).
Relazione, adattamento e cura: Sebirblu.blogspot.it