Ecco un dettato senza tempo dai Piani Infiniti (proveniente da "La Voce" ved. in etichette), che i VERI risvegliati di Spirito comprenderanno di sicuro.
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«Camminando lungo un sentiero io vidi scritto a caratteri di fiamma: AMORE.
Osservando le vie del cielo negli agglomerati stellari, nelle associazioni e dissociazioni delle energie, io scorsi cader del fuoco sopra un astro denso, e questo fuoco era: AMORE.
L'astro denso sussultò, ed io vidi scritto a caratteri oscuri: TERRA.
Scendendo verso il centro di questo astro vidi gli uomini che apparivano mesti e grevi, sotto un peso non visibile. Un uomo d'alta proporzione, con occhi di fiamma, disse a me: "HANNO PERSO L'AMORE!".
E dal lato d'Oriente vidi una figura bianca simile ad ANGELO, non aveva spada, dai suoi occhi cadevano perle; erano lacrime contenute per l'affanno dell'umanità. (Cfr. QUI; ndr).
Dal lato d'Occidente un'altra figura, ieratica, portava una grande corona d'oro, teneva in mano un arbusto con bacche d'oro, e diceva: "QUESTO È IL MIO REGNO". Allora io vidi offuscarsi il cielo per tremito convulso.
Scomparve l'Oriente dal mio occhio. L'umanità fu avvolta da un fumo grigio e udii cantare l'inno dell'egoismo, fratello dell'odio.
Vidi ancora, dal Centro, scendere una grande colonna di fuoco, la Terra si scosse per sussulto interno, gli elementi sconvolti dalla tempesta si congiungevano a colonne e si disgiungevano, allora si formò all'istante, per vento folle, un'alta montagna, e su di essa apparve il più grande dei Soli.
Una Voce tuonò: "Sarete divisi a tre a tre, sarete moltiplicati a sette a sette, fino a che raggiungerete l'unico gradino che porta il Cerchio chiuso attorno all'Uno". (Il Tre è il numero potenziale perfetto; il Sette indica evoluzione; ved. QUI; ndr).
Io chiesi: "Ma che è mai questo?" E la Voce, simile a tuono, rispose: "È l'Amore che torna agli uomini. Esso è il Sole della Vita, irradia le pupille, aumenta il seme nelle viscere della Terra, fa tremare il filo d'erba; i venti della tempesta inneggiano a Lui, unico Signore".»
"Il Cristo glorificato" di Howard David Johnson |
In questo attimo, vi svestite della figura corporea, allentate le energie pesanti per spaziare in quel Principio di Luce, che si rende manifesto per grazia. Che cos'è la grazia? L'ignorate? No. È uno stato di purezza che s'innesta nell'anima quando questa sa librarsi come colomba verso l'Infinito.
Venite con Me! Guardate coi Miei occhi, ascoltate, e raccogliete. Chi osa definire il Cristo? Gli umani hanno tentato tutte le vie, si sono addentrati nei labirinti filosofici, si sono portati qua e là alla ricerca di documenti.
Le voci di tramando molte volte si sono fermate, e nella trasmissione si è incisa la parola che non fu pronunciata, perché essa costituiva il mistero di Lui, Cristo! Gesù! Due Nature Sostanziali, e qui è tutto il mistero.
L'una appartenente all'Infinito, perché Unità Potenziale Assoluta; la seconda facente parte del movimento intrecciato della vita, ed era il veicolo, mediante il quale il Cristo Potenza si manifestava all'umanità.
Che cosa hanno visto gli umani di Lui, che cosa hanno udito e che cos'hanno raccolto? Si è raccolto ben poco, si è udito ancora meno, perché il sigillo ermetico di ogni Sua espressione è e rimane. "E allora a che è servito il suo passaggio sulla Terra, se nulla dice, se tutto resta come se Egli non fosse venuto?"
Questa è l'espressione di coloro che non hanno inteso, che non sanno intendere, e che dovranno camminare assai, prima di poter dire: "Sì, Egli È".
Ma che cos'è, che cosa rappresenta, perché la tragedia si è compiuta, a quale scopo, se tanti altri prima di Lui e dopo ancora sono venuti? Sì, sono venuti umanamente, come tutti voi, con qualche sigillo in più.
La piena Verità chi l'ha posseduta, se non Lui? La Sua figura bianca scompariva e riappariva nella dimensione temporale; Egli era manifesto a coloro che sapevano guardarlo, e ognuno vedeva in rapporto alla propria capacità evolutiva spirituale.
Greg Olsen |
Può fisicamente un uomo mutarsi così, da un istante all'altro? No. Ecco il Principio manifesto della Sua Divinità. È vano quindi far congetture: di Lui non si può parlare, ve l'ho detto e ve lo ripeto.
I tentativi fatti sono da considerarsi come aspirazioni d'anima, quando chi ha scritto ha cercato di tradurre di Lui, l'AMORE; ma tutti gli altri, coloro che hanno voluto analizzare nel senso umano di critica, costoro hanno deviato, si sono smarriti, perché Egli non si lascia afferrare se non da chi ama.
Voi possedete il Suo Volto, lo possedete tale e quale Egli era, ma solo in quegli attimi in cui il vostro io e la vostra anima sanno attingere alla Sua unica fonte. Proseguo:
– Il segreto è qui: vi furono due nascite (quella di Maria e quella del Cristo; ved. QUI; ndr), non nel senso fisico bensì sostanziale. Di quale natura? Non si tratta di natura umana, ma di vibrazione divina che permise di avvolgere ciò che si chiama "mistero" entro una nebulosa dal chiarore stellare.
Si continua a parlare di una Madre, senza riflettere che il suo Spirito è essenzialmente femminile, materno. Ecco perché si può dire: Egli ebbe una Madre, ebbe in Sé l'ala della Colomba. Se lo Spirito di Sapienza è di raffigurazione maschile, perché Lo si rappresenta come Colomba? Leggete nel simbolo. Madre: Colomba. (Cfr. QUI; ndr)
L'espressione tangibile della Sua Divinità, della Sua "non nascita terrena", sta nel sigillo: "Questo è il Mio Figliolo, nel* quale Io Mi sono compiaciuto, perché oggi L'ho generato". Questa è la Realtà. Che cosa si intende per "oggi"? L'attimo stesso in cui si mostrava; perciò, ogni volta che la Sua manifestazione si rendeva tangibile, Egli era nato per l'umanità. (*nel e NON del, quindi Dio stesso! Ved. QUI; ndr).
"Io sarò con voi sino alla fine dei secoli, per l'eternità". Questa è l'espressione, e non è vana; non è più un fatto di fede, è un fatto reale, tangibile, vivo, come voi vi sentite vivi dentro la vostra figura fisica, dentro il vostro pensiero, che pulsa, spazia, irradia.
Che cosa dovete credere? Al miracolo per fede? E Io vi chiedo: "È la fede che genera il miracolo, o è il miracolo che genera la fede?" Ciascuno risponda entro di sé. É sufficiente che questo linguaggio arrivi direttamente.
Corpo Luminoso, Radiazione Ininterrotta! ("Io sono la Luce del mondo"; Gv. 8, 12-20, ndr). Ecco perché Egli ebbe tutti i volti e nessuno: uno soltanto, quello di Luce e Potenza in unione al Padre. Io definisco il Suo Volto terreno "il triangolo geometrico che contiene tutti i triangoli potenziali della Vita", solo così si può esprimere il Cristo umano, Gesù manifesto.
Non soffermatevi su tutto quello che è stato scritto; molte furono le aggiunte per necessità di dare in lettura alle menti ristrette qualcosa perché venisse concepita una fede. La fede è un innesto. Si sveglia nell'essere quando il dolore maciulla e quando la sofferenza porta il sigillo dell'Amore. (Cfr. QUI; ndr).
L'impronta di Lui è ovunque! Camminava sulle acque; chi Lo vedeva Fanciullo, chi Lo vedeva Uomo già adulto, ed altri vedevano un Uomo gigante, la cui testa si perdeva nei cieli.
Questo suggerisce la diversità evolutiva spirituale di coloro che guardavano. Anche i Suoi, anche quelli, Lo sentivano e Lo percepivano in modo diverso. "Egli è con noi" e l'altro soggiungeva: "Non c'è più, è scomparso".
Mantenete voi la fede che avete assorbito leggendo? Se ciò non disturba la vostra anima accoglietela, se non è sazia di quel che leggete, andate oltre e cercate, troverete sempre la corrispondenza.
Non vi è nascita, ricordate. Scese e si formò per la necessità del vostro riscatto e della vostra evoluzione. In quel sublime intervento Egli fu Quale doveva essere, la Manifestazione Figlio, e più tardi, quella dell'Uomo Dio.
Con ciò, non intendo trascinarvi dove non potete arrivare. Non rivoluziono il vostro pensiero. Mantenete la fede giacché la possedete, seguite la via che vi siete tracciati, non lasci uno la sua strada per entrare in quella dell'altro per mimetismo, soprattutto ricordate questo: Egli si manifesta ai peccatori, a coloro che stanno per perdersi, perché sono quelli che Egli vuol salvare, non gli altri.
Costoro hanno già l'equilibrio, conoscono il Suo Volto e non lo cercano perché già Lo posseggono. È la dimostrazione del Suo Amore: è questo il Suo ininterrotto donarsi. Quando voi Lo guardate, chiedetevi: posso io alzare gli occhi dell'anima mia in questo istante? Come Lo vedrò?
Ripeto: tutti i Volti Egli possedeva, e il Suo sguardo penetrante arrivava là dove la congiunzione animica si lega all'organismo, e quindi Egli conosceva intrinsecamente le due Nature. Ed è per questo che fu umano, Egli, il secondo Adamo.
Vi trascino ancora all'interno del mistero. Perché il secondo Adamo? Perché Egli rinnovò la prima umanità caduta, riscattò la deviazione arbitrale (ved. QUI, QUI e QUI; ndr), volle lasciare il proprio Sigillo armonioso ovunque, anche verso quelli che Lo guardavano con pietà.
Si può avere pietà per l'Iddio vivente? Costoro erano dei meschini, e ve ne sono ancora nel mondo, tantissimi, troppi. Ecco perché l'umanità oscilla. Qualcuno può soggiungere: "E allora, tutto quello che c'è stato tramandato? Si parla di tentazioni, si parla di lotta accanita col demonio. Tutto questo deve essere gettato via, lasciato da parte, non analizzato?"
Un Dio che lotta col demonio? Esiste il demonio? Si è visto precipitare dal cielo, squarciare la Terra, innestarsi in essa come fuoco acceso con fiamma fumosa. Sì, il Male.
"La Caduta di Lucifero" di Gustave Doré |
Non è solo un insegnamento, è la manifestazione tangibile della caduta involutiva delle forze, della totalità delle energie: il demonio va inteso come il graduale impeto magnetico elettrizzante che afferra l'anima quando questa entra nella via del Tempo.
Avvicinatevi al Volto di Lui, cercate di penetrare nella Sua Luminosità trasparente. Giovanni posò la testa sul Suo petto e disse qualcosa che non è stato riportato:
"Sentivo il palpito di un Cuore ed un calore corporeo ma, pur toccandoLo, percepivo il vuoto, eppure Egli era là, in mezzo agli altri, e parlava, ed esponeva il grande Mistero".
Ma che cos'è tutto ciò se non il palesamento vivo della Divinità? Non parlò Giovanni per suggestione o per infatuazione, rivelò la Realtà che sperimentava in quell'attimo. "Io sono Uno col Padre". Diceva così per non rendere manifesto il Suo Sé Potenziale.
E su questo gli uomini si sono fermati, lungamente fermati. Tutti i dotti che hanno raccolto qua e là, e coloro che hanno tanto meditato cos'hanno prodotto di Lui? Un Gesù umano, una "carne" troppo caduca, simile a tutte le altre, mentre in sostanza non lo era. Ecco perché giustamente si può dire "Natura Divina": Fuoco che consuma donandosi di continuo.
Sul monte, presenti tutti gli altri, Egli scompare, eppure si ode la Sua Voce. Quella stessa Voce parla a voi nelle ore crude della vita, parla soprattutto quando vi sentite abbattuti, quando il dolore bussa alla vostra anima, quando dite: "Perché... perché, oh Signore?!". Allora il Volto che voi supponete è un Volto umano.
Voi volete un Cristo che dolori con voi: eccolo là, con la testa in abbandono, con gli occhi tristi. Se invece dite: "Signore, Tu Sei, io so che Tu Sei", allora davanti a voi avrete la Potenza Solare che vi investe e vi vivifica. "Chi sa ascendere a Lui?". Egli disse "ascendete", non fermatevi! Le trasparenze diafane del Suo Corpo, voi le vedete inalterate andare qua e là, senza gravame.
Questa è rivelazione tangibile e viva. È concesso a voi dissuggellare? Per rompere il sigillo occorre mano d'Angelo. Siete voi puri come gli Angeli? No, perché abitate la Terra. E allora il suggello viene tolto da Lui stesso.
Egli apre i Cieli infiniti, si manifesta e dice: "Io sono Padre e Madre perché nella Mia Potenza contengo il duplice Amore: con Esso vi sorreggo; mantengo il movimento celestiale degli astri, ed è sempre per tale possente vibrazione d'Amore che aumento il pulsare infinito delle energie e do a voi umani quel tanto che vi necessita quale realtà idonea ai vostri sensi e alla capacità intellettiva".
L'umanità scarta tutto ciò che non può afferrare, che non può porre sotto il controllo della logica, della ragione, e quindi è la sicurezza che occorre all'essere. Da essa estrae una norma, una dottrina, una scienza.
Distrugge per contraddizione, perché l'uomo adamitico vuole dominare nel Tempo. "Tutte le leggi si rendono palesi ‒ dice l'uomo ‒ tramite l'indagine si arriva a demolire ciò che altri hanno edificato ritenendolo un credo certo". No, voi non demolite affatto, voi constatate, e la constatazione vi porta lontano dalla Realtà. Miglior cosa sarebbe dichiarare l'impossibilità di afferrare coi sensi umani e con la mente il Vero, il Divino.
Egli non è un mito, è un Volto vivo, pulsante, è nel vostro respiro. E così fu detto del Cristo: Egli era ed è l'alito vitale, il soffio delicato del vento, la fiamma ardente che s'innalza al cielo, l'acqua dolce che scorre nei bacini. Egli è il canto ininterrotto della natura. Egli È in voi. (Ved. QUI, QUI e QUI; ndr).
Tutto in Lui è innestato. Che cosa vedranno i vostri occhi lasciando la vita terrena? Dovete pur pensare a questo viaggio eterno! Essi vedranno la Potenza-Cristo. E come Lo vedrete? Chi Lo ha amato come semplice Gesù, tal quale Lo rivedrà; chi Lo ha sentito come forza dominante non oserà guardarLo, poiché sa che il Suo Volto non ha linee; chi Lo avrà mirato come Potenza innestata nella natura e nelle energie si sentirà scosso come fosse in un turbine.
Così si svelano i tre gradi evolutivi esistenti negli umani. Voi siete quelli di allora. Siete l'umanità seconda. La terza ammirerà il Cristo nel mutamento radioso della Sua Eterna Manifestazione, perciò gli uomini di domani (ovvero quelli di oggi; ndr), avranno rotto gli argini e la Terra sarà trasformata in raggiante moto, per poter accogliere direttamente la Verità senza veli. Così voi sentite il procedere armonioso della Giustizia.
E ancora ricordate: il geometrico triangolo sta al di sopra di voi, non in un cielo fisico che voi mirate nelle trasformazioni atmosferiche dell'energia, no, nel cielo dell'anima, nella vostra singola individualità.
E il soffio del Fuoco giungerà alla Terra per la sua purificazione. La Terra presa nel senso fisico ha necessità di essere purificata. La massa delle energie è sottoposta ad una Legge di rinnovo? Ebbene sì, per evoluzione energetica di tutte le forze singole e composte.
Sarete avvolti voi dal Fuoco, che arriverà dal cielo. Prima del Fuoco giungerà una Colomba. Colomba = Spirito per la Legge, Spirito significa forza, ali che s'intrecciano e che si legano.
I due simboli: il Pesce rappresenta la radiazione del Corpo luminoso del Cristo (lo Spirito) nel passaggio terreno; la Colomba dalle ali tese, frementi d'Amore, raffigura la forza Sublime Eterna.
La tentazione arrivò ai piedi della Croce: "Se tu sei Figlio di Dio scendi da quella Croce". La medesima tentazione fu detta (dopo essere stato trasportato; ndr) sul Tempio: "Se Tu sei Figlio di Dio buttati giù".
Era una voce reale o un insegnamento per avvertire gli uomini di guardarsi dal Male? La voce era reale e costituita da tutta la massa umana che nega, che ama soltanto la materia passionale piena di infecondazione.
Non a Lui dunque andava la tentazione! Il Divino non poteva essere tentato! Ma a tutti coloro che sedotti dalle vibrazioni delle energie, dalle bellezze delle forme si sarebbero smarriti dentro di esse.
Salvare. Ecco perché Egli si manifesta a quelli che vogliono perdersi. Fermatevi sull'espressione "che vogliono perdersi". Una forza potenziale d'arbitrio è in questa parola: siete liberi di penetrare nei labirinti e di scendere sempre più in basso, e quindi di entrare nelle "portae inferi". Ma Egli è la scala: salite se potete, e se non potete fermatevi ai piedi di essa, invocate il Suo Volto, quello solo è vivo e VERO.
In questa realtà Io vi chiamo e vi schiudo la Porta Infinita: entrate. La luminosità che emana dall'apertura è potenza d'attrazione; l'altra porta è al fianco, la destra e la sinistra. Anche questa vi invita, ma ha miraggi di luce assai opaca, è la seduzione passionale, è la vita della contingenza.
Voi replicate: "È la necessità". Ed Io vi dico che essa è in proporzione alla vostra capacità spirituale. Più vi innalzate e meno la sentite. Non gridate: "La nostra natura ha bisogno d'essere alimentata, occorre pane materiale, non pane sostanziale".
Egli vi ha elargito il duplice pane di vita. Entrate dunque, troverete un angolo per riposare lungamente. Non vi parlo di eternità in questo momento, vi parlo della vostra esistenza che può essere sostenuta, se lo volete, dalla Forza Potenziale, dalla Luce del Suo Corpo Luminoso. Sarete lavati dall'acqua che è la stilla rugiadosa delle Sue lacrime, le quali stabilirono il contatto fisico con la parte sostanziale.
La congiunzione fu precisa, netta, unica, fate che queste lacrime entrino nel vostro io in ogni attimo. Allora le vostre membra saranno quelle Sue e la vostra anima sarà il volto di Lui, l'Unico, Colui che in eterno È!»
Ad Maiorem Dei Gloriam
Fonte: pagina iniziale del 1° vol. dei "Brani Ultrafanici" ‒ scaricabile QUI.