"Nel Tempo e fuori dal Tempo" di Marcello Ciampolini |
C. Michael Dudash |
...le Sue ricchezze non le tengo solo per me. Per gli uomini esse sono un tesoro inesauribile. Sap. 7, 13-14
"Nel Tempo e fuori dal Tempo" di Marcello Ciampolini |
C. Michael Dudash |
Duccio da Buoninsegna (1255-1319) |
Gustave Doré |
Gustave Doré - "Lot fugge da Sodoma con le figlie" |
Chiunque abbia gli occhi per vedere, non può non accorgersi del degrado abissale dei valori e dell'etica, specialmente nell'ambito delle grandi istituzioni planetarie (VATICANO in primis), l'OMS, l'ONU, l'UNESCO, la FAO e via dicendo, che dietro la facciata del perbenismo, intento a pianificare il meglio per l'umanità, di fatto ne decreta l'annientamento. (Cfr. QUI).
L'articolo che presento oggi è destinato a far riflettere ogni singola persona, perché la condotta individuale incide particolarmente sulla coscienza comune, peggiorando o migliorando la condizione animica dei popoli, a seconda dell'uso che se ne fa.
Come un organismo qualsiasi, composto da molteplici elementi grandi e piccoli in stretta relazione fra loro al fine di assicurarne il buon funzionamento, il genere umano collegato con il Cosmo e il sistema terracqueo che lo circonda, ved. QUI, viene continuamente influenzato non solo sul piano fisico, ma soprattutto spirituale.
Ecco allora che le energie disgregative emesse, tramite pensieri, parole e azioni (ved. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI) formano delle eggregore (QUI), ossia delle vere e proprie "bombe" energetiche le quali, condensandosi sempre più, causano accumuli scoordinati nei quattro elementi basilari ‒ aria, acqua, terra, fuoco e in più nell'etere invisibile ‒ causando sconvolgimenti e catastrofi, tutto distruggendo e decimando.
La legge di Causa e di Effetto (ved. QUI, QUI e QUI), retta sapientemente da Dio, è in azione in tutto l'Universo e quando un "virus" o un "cancro" nocivi minacciano un'intera compagine vitale mettendone a rischio l'esistenza, come nel caso dei nuclei "infetti" di Sodoma e Gomorra, tale legge-boomerang si ritorce contro coloro che l'hanno pesantemente infranta (cfr. QUI). Ci si ricordi che "Chi di spada ferisce, di spada perisce" (Mt. 26,52).
Pertanto, in questa palude insidiosa che ha ammorbato il mondo, cerchiamo di far del nostro meglio per contrastare il Male riconnettendoci col Principio divino, da cui noi tutti siamo scaturiti, emettendo Amore "a fiumi" per preservare l'umanità incosciente dalla nuova imminente catastrofe che sta attirando su sé stessa per la dimenticanza del suo Dio. (Ved. QUI).
«Se la maggioranza delle persone ha sentito parlare di Sodoma e Gomorra, una gran parte di essa ritiene che la storia della distruzione di tali città depravate sia solo leggendaria, una sorta di parabola di cui dovrebbe conservarsi soltanto il contenuto teologico.
Andiamo perciò ad esaminare se esistono prove archeologiche che potrebbero attestarne la veridicità, dando prima di tutto un'occhiata al tramando biblico. La narrazione si svolge al tempo di Abramo, antecedente a Mosè e pressoché mille anni prima che i re governassero Israele.
Il testo riporta che Lot, nipote di Abramo, era seduto una sera presso la porta fortificata di Sodoma quando due angeli gli vennero incontro. Lui li invitò al suo domicilio ma, nel frattempo, i cittadini incuriositi e "interessati" si ammassarono nello spazio antistante casa, pretendendo di "conoscerli" (nel senso biblico; ndt). In breve nacque un alterco violento, seguito da un pronto intervento soprannaturale*, i messaggeri celesti avvisarono Lot che stavano per distruggere non solo Sodoma, ma anche tutti i popolosi borghi limitrofi.
* [Gli inviati divini colpirono con la cecità gli astanti che avrebbero voluto usare violenza su di loro e su Lot, che si era rifiutato di consegnarglieli, per abusarne; ndt].
Ecco la clip tratta dal film "Abramo" di Joseph Sargent.
Il nipote di Abramo cercò allora di convincere i suoi (futuri) generi a lasciare la città, ma essi pensarono fosse solo uno scherzo. Il giorno dopo, all'alba, egli fuggì nella piccola cittadina di Zoar* e mentre il sole sorgeva ‒ riporta la Bibbia ‒ il Signore fece piovere su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, specificando che tutta la piana, compresi gli abitanti dei paesi vicini e le piante del suolo subirono uno "sconvolgimento" immane.
* [Zoar fu l'unico luogo che, dietro preghiera di Lot, fu preservato dalla sciagura. Ndt].
Poi il testo prosegue precisando che Abramo, quella stessa mattina, vide elevarsi un fumo dalla terra simile a fornace, proveniente da Sodoma e Gomorra e dall'intera pianura. Mentre tutto questo accadeva (Gn. cap. 18), egli abitava presso le Querce di Mamre (30 km a sud-est di Gerusalemme. Ndt), ossia vicino all'attuale città di Hebron, nel Negev.
Lo storico Giuseppe Flavio rapportò che la Pentapoli (Sodoma, Gomorra, Zeboid, Adma e Zoar), si trovava in prossimità del Mar Morto, similmente ad altri autori cristiani dei primi secoli, come Tertulliano o san Giustino, che citarono le vestigia di tali centri abitati come prova della veridicità biblica, localizzandoli anch'essi a nord del Mar Morto. Quindi, in quell'epoca, essi erano ancora visibili e molto reali per essere menzionati:
Ecco cosa scrisse Tertulliano, il grande teologo della fine del 200 d.C.:
«Osserva la Palestina, dove il fiume Giordano gli fa da confine. Cosa vedi? Deserto immenso; regione desolata; pianure sterili. Tuttavia molti paesi, popoli numerosi la ricoprivano una volta; il suo territorio era di grande fama.
Poi, siccome Dio è un terribile vendicatore, la corruzione di queste città attirò su di esse una pioggia di fuoco. Da quel giorno non si parlò più di Sodoma, né di Gomorra. Al loro posto, la cenere; e il mare che è vicino vive della morte, così come questo suolo maledetto.» ("De Pallio": cap II ‒ par. II).
Da migliaia d'anni i dintorni del Mar Morto mostrano un paesaggio lunare, un'ampia area completamente desertica e ostile, con un terreno saturo di sale. È possibile che le persone come le città possano aver prosperato in un posto del genere?
Un altro sito sempre a sud, Bab edh-Drah, ha mostrato i resti di un grande incendio, ma questo era avvenuto secoli addietro, nel periodo della prima Età del Bronzo. Poi il complesso abitato fu ricostruito e successivamente abbandonato, così come altri centri urbani nella zona, in tempi diversi.
Più di recente, invece, gli scavi a nord del Mar Morto hanno portato indizi inattesi, anzi, sorprendenti. Se leggiamo con precisione il testo biblico in Genesi al cap. 13, riguardante il tempo poco prima della catastrofe, abbiamo un'indicazione precisa che permette di localizzare Sodoma:
"Lot alzò gli occhi e vide l'intera pianura del Giordano irrigata in ogni sua parte. Prima che l'Eterno distruggesse Sodoma e Gomorra, era come un giardino, come il paese d'Egitto, fino ai pressi di Zoar. Egli, dunque, scelse per sé tutta la valle del Giordano e partì verso Oriente".
La storia arcaica mostra quindi una visione assai diversa da quella che vediamo oggi, poiché evoca una distesa estremamente produttiva, persino in relazione all'Egitto che veniva fertilizzato dal limo del Nilo, deposto tramite le alluvioni ad ogni sua piena.
L'interessante è che il Vecchio Testamento indica che Abramo si trovava tra Bethel e Aï mentre osservava la piana del Giordano, e il tramando aggiunge che Lot andò ad Oriente. Siamo quindi necessariamente a nord del Mar Morto, là dove inizia a scorrere il biblico fiume – e l'est sembra indicare l'allora fiorente area situata a lato dell'attuale Giordania.
Un testo del profeta Isaia (15, 5) relativo all'antica terra di Moab menziona proprio la città di Zoar, dove si rifugiò Lot:
"Il cuore di Moab geme; i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar. Ah, la salita di Luchìt... salgono piangendo. Sulla via di Coronàim mandano grida strazianti."
Inoltre, nell'opera ebraica originale, il termine reso in inglese "plain" corrisponde alla parola "Kikar". È un vocabolo trovato una cinquantina di volte nella Bibbia e richiama una forma rotonda od ovale, come un tortino di focaccia circolare o allungata. E c'è davvero, appena a nord del Mar Morto, un territorio pianeggiante pressapoco così, di circa trenta chilometri di diametro.
È in questa landa sterile, già esaminata più di un secolo fa, che l'archeologo Steven Collins, in associazione con il Dipartimento delle Antichità della Giordania, ha ripreso le campagne di scavo dal gennaio 2005. Si è concentrato su diversi reperti dell'area e ha portato alla luce residui impressionanti e spettacolari indizi scientifici.
Innanzitutto, l'esistenza stessa di tali indizi prova che c'erano davvero molto tempo fa in questa regione diversi mega-centri di una certa importanza. In quel periodo ‒ quasi due millenni prima di Cristo ‒ la popolazione era generalmente organizzata attorno a città-stato, sovente fortificate e dirette da un re, e circondate talvolta da altri borghi più piccoli.
Scavando a Tall el-Hammam (ampia zona dove si pensa fosse situata Sodoma, come da video; ndt) – presso la borgata giordana di Ar Rawda, Steven Collins ed altri archeologi, come David Graves, professore universitario ad Aberdeen e ad Oxford, trovarono le vestigia di un esteso abitato, con un palazzo, dei fortilizi e tutte le tracce di un'agricoltura copiosa con magazzini per le derrate alimentari.
Gli studiosi si sono concentrati dapprima sull'epoca di Abramo, corrispondente alla media Età del Bronzo. I pezzi di muro che vediamo qui al centro sono quelli di un grande palazzo dell'epoca, e in più punti sono stati scoperti anche strati di cenere intrappolata all'interno.
Dai dati reperiti in loco, l'archeologa Leen Ritmeyer è riuscita a ricomporre la porta dell'antica urbe. Si può notare che è piuttosto impressionante e dà un rilievo molto particolare al testo che ci narra di Lot seduto una sera al varco d'ingresso di Sodoma.
Dà anche un'idea delle dimensioni dell'agglomerato cittadino e della popolazione che avrebbe potuto viverci quasi 4000 anni fa. Si stima che avrebbe potuto raggiungere i 40.000 abitanti, un numero enorme per quel periodo.
Ma c'è di più, il professor Yassine dell'Università di Amman in Giordania ha elencato – dai reperti rinvenuti – una lunga, incredibile lista di ciò che un tempo coltivavano gli abitanti di quella fertile pianura:
‒ due tipi di grano, viti, ulivi, fichi, datteri, piselli, lenticchie, fave di vario genere ed ogni sorta di alberi, querce, salici, acacie, cipressi... ma anche tracce di animali domestici, come pecore, oche, cavalli, maiali, asini, cammelli... e persino cani e gatti! È difficile da credere, vero?!
La presenza di resti di uccelli conferma anche quanto un tempo fosse rigogliosa la zona. Allora il Giordano non era il piccolo fiume stretto di oggi, ma un corso d'acqua abbondante che straripando, come suddetto, fecondava l'intera piana, tanto che gli abitanti vi avevano costruito un ingegnoso sistema di irrigazione.
Alla luce di tutti questi elementi si comprende meglio l'espressione biblica usata per descrivere questa florida terra lussureggiante: "Era come un giardino dell'Eterno".
Noi ci troviamo perciò di fronte ad una regione che una volta era effettivamente molto prospera, esuberante di colture, il che spiega la presenza di città importanti cinte da mura a causa delle frequenti spedizioni guerriere condotte verso di loro!
Quelle edificazioni sono totalmente scomparse e l'antico habitat è irriconoscibile, ma l'archeologia ci apporta una conferma eclatante della situazione di allora come viene descritta nella Bibbia.
(Il video che segue, sottotitolato in italiano, mostra il ritrovamento di zolfo e pietre laviche su tutta l'area interessata; ndt).
E non è tutto...
Si possiedono dei segni indiziari su ciò che ha potuto trasformare una pianura così popolosa in un territorio talmente desertico e inabitabile? S'è verificata forse qualche guerra terribile, che avrebbe annientato i residenti? O un altro evento di grande ampiezza può forse spiegare l'abbandono in cui è caduta una terra così fiorente e prosperosa?
Fra i detriti di una muraglia, gli scavi hanno messo a nudo una mescolanza di ceneri, sassi, mattoni e cocci di vasellame che sembrano essere stati frantumati sul posto, misti con legni carbonizzati e diversi resti umani: Tutto ciò prova che un certo tipo di cataclisma ha polverizzato ogni cosa.
Gli archeologi hanno anche trovato, in alcuni punti, fondamenta e pavimenti di pietre rosse, sepolti sotto uno strato di cenere di quasi un metro di spessore.
Non si tratta quindi di un segno d'avvenuta battaglia, ma di una sorta d'immane deflagrazione che ha distrutto la pianura completa.
L'ubicazione dei residui murari sembra indicare anche la direzione di un violento scoppio, una sorta d'esplosione, che avrebbe disintegrato tutto e disperso i pezzi verso il nord-est del paese.
Sono stati ritrovati più di 10.000 frammenti di stoviglie sbriciolate, come se tutto fosse detonato sotto l'impeto di un calore immenso.
Più precisamente, abbiamo trovato cocci di ceramica la cui superficie era vetrificata, e alcuni mostravano addirittura bolle simili a quelle che si formano nella lava fusa, ma in questo caso apparivano solo su un lato di essi.
Affinché questo frantume possa essere riscaldato per un tempo molto breve a 2.000 °C, gli studiosi stimano che debba essere sottoposto ad una fonte calorica molto intensa, stimata tra i 6.000 e gli 8.000 °C. Nessuna fonte umana, soprattutto a quel tempo, poteva creare una tale quantità di calore – e per di più su un'intera regione!
Un articolo del dottor Phillip Silvia mostra addirittura una pietra vetrificata trovata nel deserto ad una distanza di dieci chilometri. Alcuni scienziati hanno suggerito la possibilità che un corpo celeste possa essere esploso vicino al suolo, forse... o forse no.
Anche se non conosciamo affatto la natura del cataclisma scatenatosi, siamo obbligati a riconoscere la veridicità del racconto. Nemmeno un'eruzione vulcanica avrebbe potuto causare quel tipo d'irradiazione breve ed intensa... e, comunque, non v'è traccia di alcun vulcano nella zona.
(Riporto la prima parte di un video che racconta la storia di quanto accaduto in quel tempo remoto; ndt).
La Bibbia menziona soltanto la distruzione mediante il fuoco dal cielo, inviato da Dio. Un calore impensabile, forte e improvviso.
Le analisi sono state fatte sia al "US Geological Survey Laboratory" del New Mexico Tech, per quanto riguarda l'elevata temperatura in un arco temporale brevissimo, sia nel laboratorio "Activation Laboratories Limited" di Ancaster, in Ontario, per quanto concerne l'esame geochimico del suolo.
Quest'ultima ricerca ha mostrato che il terreno conteneva un'alta concentrazione di sale e di solfati: circa 300 parti per milione, vietando così qualsiasi forma di coltura. Nella cenere ne sono state trovate persino 600 parti per milione.
Ciò dimostra che il terrificante scoppio ha depositato sale su tutto il territorio, rendendone totalmente impossibile la coltivazione. L'analisi degli strati superiori evidenzia pure che l'intera zona è rimasta disabitata, successivamente, per un periodo che va dai 500 ai 700 anni, quindi, per più di mezzo millennio!
Pertanto, secondo un ricco rapporto pubblicato QUI ‒ a disposizione di chiunque voglia cimentarsi con una panoramica approfondita e dettagliata ‒ la distruzione di Sodoma e paesi circostanti potrebbe essere collegata alla caduta di un asteroide sopra la città di Tall el-Hammam (l'odierna Giordania).
Si presume che intorno al 1650 a.C. in quest'area si verificò un'esplosione atmosferica di un corpo celeste con una capacità di 12-23 megatoni e, di conseguenza, una vasta distesa di circa 50 chilometri di diametro fu ricoperta da uno strato di sale e circa 120 insediamenti furono abbandonati per 600 anni.
Dunque, è un dato di fatto che, dopo tutti gli studi e le ricerche intraprese da eminenti scienziati ‒ malgrado alcuni pareri contrastanti ‒ la Bibbia, descrivendo la vasta regione a nord-est del Mar Morto come un luogo lussureggiante e prospero per gli esseri che vi abitavano, certissimamente ha subito un improvviso potente trauma da "FUOCO", che ne ha spazzato via in un lampo qualsiasi soffio di vita.»
Patrick Vauclair
(Ecco la seconda parte della storia su Sodoma, tramandataci dalla Sacra Scrittura).
Chiosa di Sebirblu
La distruzione di Sodoma e Gomorra, quindi, non è un mito, ma un evento storico riportato fedelmente dal Vecchio Testamento, nonostante coloro che, per primi, come mons. Galantino QUI, investiti da una specifica missione, avrebbero l'OBBLIGO di diffondere la VERITÀ e NON di inventarsi la MENZOGNA dicendo che Sodoma sia stata preservata da Dio per le preghiere d'intercessione di Abramo!
Vale dunque la pena di leggersi l'articolo appena indicato, tenendo presente che i tempi d'oggi non sono da meno di quelli di Sodoma e Gomorra, anzi li superano, se pensiamo cosa l'OMS sta progettando per "educare" i bimbi di 4 anni (e dico quattro!) ai piaceri intimi! Ved. QUI, non ci sono parole, purtroppo...
Cosa dobbiamo aspettarci dall'Eterno Padre per il nostro mondo, viste le peggiori condizioni diaboliche in cui è precipitato dall'inizio della Sua Creazione?
Johan Swanepoel |
La vostra apatìa può ritorcersi contro di voi
«Ecco i tempi della Fine, quelli che inevitabilmente chiuderanno quest'epoca senza Dio e apriranno il tempo di una Nuova Era... La Mia Voce sarà quella di un tuono che andrà in crescendo... che andrà alla ricerca dei figli che in capo al mondo si sono perduti, Io sono il loro Padre [...]
Devo fermare questo disordine, creato da uomini Senza Nome, dallo spirito satanico, che si ritorcerà contro di essi. Ma prima devo strappare dalle loro grinfie i "Miei figli dissennati" [...]
Su ciò che accadrà sulla vostra Terra, ti chiedo di precisare che non sarà un segno, ma un MALE, una forza malvagia, incontrollata e incontrollabile che verrà da "oltre il vostro sistema solare", bruciando nella sua lunga e folle corsa.
Nessun uomo potrà fermare né deviare questa massa infuocata, incandescente, nella sua caduta vertiginosa centrata sul mondo. Pregate l'Eterno, che la farà deviare verso il nulla. Pregate! [...]
Niente è previsto: tutti pensano che sia follia. Nessun congegno potrà avvistare con anticipo questo fenomeno naturale, perché mai visto prima d'allora. In quel momento sarà riconosciuta l'ultima profezia di Gesù sulla Sua prossima Venuta. "E si farà il raffronto". [...]
Sodoma e Gomorra vivono nella memoria per gridarvi che voi state vivendo gli ultimi istanti di una civiltà malvagia ed ipocrita che si auto-distrugge per la sua volontà nefasta, e non secondo il Volere dell'Altissimo. Io devo bloccare ciò che è malvagio.
Pertanto, tutti coloro che tacciono di fronte ai numerosi massacri di esseri umani, alla distruzione del vostro pianeta e tutti coloro che collaborano per questa devastazione mondiale, TUTTI devono passare per la grande sofferenza che voi infliggete al Mio Santo Cuore.
La vostra indifferenza, il vostro disprezzo vi conducono al Castigo che DIO, nella sua grande Misericordia, vi infliggerà per aver commesso questo crimine di Lesa-Maestà.
Allora Io permetto agli astri di destabilizzarsi, con questa massa infuocata che arriva da un mondo che non è il vostro! Non ingannatevi: niente vi è mandato da "esseri viventi altrove". È proprio una forza incontrollata e incontrollabile. Essa arriva per il vostro tempo. Entra nel vostro tempo.
Abbandonatevi alla Mia Infinita Misericordia. Vivete come se nulla dovesse accadere. Diventate più buoni, caritatevoli, devoti. Se Mi aveste amato veramente! Sarei venuto in vostro aiuto, molto prima di tutto questo. L'Amore non è mai stato amato! [...]
Pochi furono salvati in Sodoma e Gomorra! Ancora una volta Io vi chiedo di non guardare indietro. Avanzate verso di Me. Io sono l'Unico Rifugio.»
"L'Angelo dell'Apocalisse - seconda tromba" (dettaglio) di Howard David Johnson |
Fonte, con qualche notizia anche sull'autore, QUI.
Fonte dei brani di JNSR: 4° vol. di "Testimoni della Croce" ‒ Ed. Segno.