Sebirblu, 29 giugno 2020
Già altre volte ho parlato della potenza del suono, per esempio QUI, QUI e QUI, ma è soprattutto nella Bibbia, e precisamente nella storia dell'abbattimento delle mura di Gerico che ne troviamo una traccia evidente. L'ho descritta QUI, inserendola nei segni celesti iniziati.
Oggi, però, ne ho voluto cogliere l'aspetto più sorprendente, da sempre taciuto o ignorato, che riguarda il come siano stati mossi ed eretti gli enormi e pesantissimi megaliti situati un po' ovunque nei luoghi archeologici di tutto il mondo.
Per questo, ho tratto da qualche sito interessante alcune testimonianze reali della potenzialità assoluta delle onde soniche.
Già altre volte ho parlato della potenza del suono, per esempio QUI, QUI e QUI, ma è soprattutto nella Bibbia, e precisamente nella storia dell'abbattimento delle mura di Gerico che ne troviamo una traccia evidente. L'ho descritta QUI, inserendola nei segni celesti iniziati.
Oggi, però, ne ho voluto cogliere l'aspetto più sorprendente, da sempre taciuto o ignorato, che riguarda il come siano stati mossi ed eretti gli enormi e pesantissimi megaliti situati un po' ovunque nei luoghi archeologici di tutto il mondo.
Per questo, ho tratto da qualche sito interessante alcune testimonianze reali della potenzialità assoluta delle onde soniche.
I megaliti di Sacsayhuaman in Perù |
Gli incredibili Segreti della Levitazione acustica
Diversi antichi
manoscritti riportano la levitazione sonora di pesantissime rocce;
probabilmente il mezzo stupefacente per erigere immense piramidi e
monumenti maestosi. I testi arcaici sparsi per il mondo descrivono il
suono come un metodo efficace per spostare e sollevare la materia
fisica densa.
Secondo la
saggezza ancestrale, più era grande il numero dei partecipanti per
cantare o suonare strumenti a percussione, e soprattutto a fiato,
maggiormente la potenza sonora si incrementava e compiva prodigi, a
dir poco inconcepibili per l'uomo d'oggi.
Ogni individuo
accedeva ad un'energia proveniente dai Cieli. Due cantori emettevano
insieme più forza di un singolo, come se le loro voci, combinate, la
moltiplicassero in modo logaritmico. Il suono celeste di grandi
corali cantava senza sosta per rendere un paese potente e pressoché
invincibile.
La precisione e
lo schema della potenza sonica
L'autore Bruce
Cathie (un uomo eccezionale, ex pilota e scopritore delle linee di
forza magnetica percorse dagli UFO intorno alla Griglia della Terra.
Di lui si è occupato ampiamente David Wilcock QUI) ha reso pubblica
la testimonianza di un gran numero di monaci tibetani che hanno
sollevato enormi massi rocciosi con la loro voce e gli strumenti
musicali.
La collocazione
esatta dei cantori e dei musicisti era basilare affinché
funzionassero gli "effetti sonori antigravità". Diversi
scritti antichi descrivono i suoni direzionali come una fonte di
potenza meccanica, simile a quello che fuoriesce da una pistola ad
acqua: l'obbiettivo era importante.
Un articolo
tedesco dell'ingegnere svedese Olaf Alexanderson svela la levitazione
sonora:
"Noi
sappiamo tramite i monaci dell'Estremo Oriente che sono stati in grado di sollevare delle pesanti rocce nelle alte montagne con l'aiuto di
suoni differenziati... diverse vibrazioni della gamma audio
dimostrano ad uno scienziato di fisica che un campo sonoro vibrante e
condensato può annullare il potere gravitazionale."
I rapporti dal
Tibet sono stupefacenti
Le osservazioni
compiute in Tibet solo vent'anni fa da Henry Kjellson, un ingegnere
civile, hanno indicato che un medico svedese, il dottor Jarl, si era
recato in quella regione himalayana nel 1939 per visitare un Gran
Lama infermo. Questi gli permise di osservare la levitazione sonora e
la traslazione di un enorme masso da un vasto pianoro ad una falèsia
(parete rocciosa) alta 250 metri circa.
Il blocco era di
1 metro di larghezza per 1 e ½ di lunghezza. Intorno ad esso furono
posti 19 strumenti musicali in un arco di 90°, ad una distanza di 63
metri dallo stesso. Tale raggio veniva misurato con la massima
precisione.
L'«orchestra»
era composta da 13 tamburi e da 6 trombe tipiche chiamate Ragdons: 8
grancasse avevano una sezione trasversale di 1 metro e una lunghezza
di 1 e ½; 4 erano di taglia media di 0,7 metri per 1 di lunghezza,
mentre una sola, piccola, era di 0,2 metri per 0,3. Tutte le trombe,
invece, erano identiche, con un'estensione di 3,12 metri e
un'apertura di 0,3.
Sia gli strumenti
a percussione che a fiato erano fissati su dei supporti
regolabili in direzione del masso. Le botti, o grancasse, aperte da
una parte, avevano dall'altra un fondo in metallo sul quale i monaci
battevano con grandi mazze di cuoio; pesavano 150 kg. Dietro ogni
strumento, c'era una lunga fila di religiosi.
Una volta
posizionato il tutto, un monaco dietro il piccolo tamburo dava il
segnale di partenza. Esso emetteva un suono acuto che riusciva a
sovrastare tutti gli altri in una sarabanda terribile. In sincronia,
anche i monaci davano inizio al canto ritmato di una cantilenante preghiera che
aumentava man mano in velocità contribuendo al fracasso assordante.
Durante i primi
quattro minuti non accadeva nulla, poi, mentre il suono dei
tamburi, dei canti e delle trombe entrava sempre più in
accelerazione, il grosso blocco di pietra cominciava ad oscillare, a
dondolarsi e di scatto a sollevarsi dal suolo raggiungendo la
piattaforma stabilita a 250 metri d'altezza, dove vi si posava. [...]
In questo modo si
compiva esattamente "il miracolo" che, prima di loro, in
tempi remotissimi erano riuscite a compiere le popolazioni
indo-europee (i Celti) – come a Stonehenge – i popoli Egizi delle
piramidi e quelli precolombiani (Atzechi e Maya) di tutte le altre
gigantesche strutture al di là dell'oceano. (Nota di Sebirblu).
Il dottor Jarl fu
il primo straniero ad aver visto questo straordinario spettacolo. E
siccome all'inizio pensava d'essere stato vittima di una psicosi di
massa, impresse su pellicola due filmati dell'evento, ma essi
mostravano esattamente le stesse cose alle quali aveva assistito.
La società
inglese per la quale il medico lavorava confiscò i due film e li
dichiarò classificati. Non sarebbero più stati esposti fino al
1990. Questa azione è assai difficile da spiegare o da comprendere.
La levitazione
sonora di Coral Castle (Castello di Coralli)
Edward
Leedskalnin ‒ nato a Riga (in Lettonia) il 10 agosto 1887 e
deceduto a Miami il 7 dicembre 1951 ‒ uomo dalle risorse
finanziarie modeste e con un'istruzione di quarta elementare, edificò
un monumento al suo amore perduto, Agnes, che annullò il loro
matrimonio un giorno prima della cerimonia nuziale.
Nella regione di
Homestead, in Florida, il calcare oolitico (chiamato coral stone) può raggiungere 4000 piedi di spessore (km
1,2192) nei fondali marini. Leedskalnin tagliò e spostò da solo,
incredibilmente, blocchi individuali di diverse tonnellate. (Ved. QUI
l'affascinante storia).
Lasciò il suo
"Castello" come prova che era in grado di traslare grosse
pietre senza un'attrezzatura adeguata. Egli affermava di conoscere come gli egizi avevano edificato le loro piramidi. Di
conseguenza costruì il suo Coral Castle "cantando" per
sollevare i pesantissimi massi megalitici.
Leedskalnin
poggiava le sue mani sulla roccia da levitare, poi iniziava a cantare
modulando la voce su una precisa gamma sonora fintantoché percepiva
una risposta dalla stessa pietra.
La nota
giusta che produceva il ritmo vibrazionale più forte veniva da
lui mantenuta per un po' al fine di trasmettere alla roccia un
potente 'dosaggio' onde sfuggire alla forza di gravità e fluttuare,
sollevandosi, senza peso specifico.
Il geniale
lettone lavorò al progetto del suo 'Castello' per quattro lustri
(dal primo '900 agli anni quaranta) e nel 1936, quando la costruzione
di nuovi lotti edilizi nelle vicinanze della sua opera minacciava la
sua privacy, decise di trasferire l'intero cantiere da un'altra
parte, a sedici chilometri di distanza: il villaggio di roccia venne
dunque spostato nella cittadina di Homestead, dove Edward aveva
acquistato 10 acri di terra, a pochi passi dalla South Dixie Highway.
I Blocchi
Fluttuanti
Proprio
quest'ultima destinazione, a quanto risulta da varie testimonianze, fu
area di avvistamenti, da parte di numerosi bambini che giocavano da
quelle parti, di enormi blocchi di pietra fluttuanti nell'aria "come
palloni ad idrogeno", mentre l'uomo, cantando, li sollevava con
il semplice gesto delle mani.
L'autista che
accompagnò Leedskalnin lungo il tragitto per il trasporto dei massi
di pietra, dichiarò che un giorno, appena arrivato a Florida City,
parcheggiò il camion nei pressi del villaggio.
Edward chiese
all'autista di essere lasciato solo durante la fase di trasferimento
dei megaliti al mezzo di trasporto. Il guidatore, che aveva
dimenticato il suo pasto sul camion, dopo essersi allontanato a
piedi, ritornò indietro, scoprendo, con meraviglia, che le grandi
pietre erano già state posizionate sull'autocarro in pochi minuti di
orologio.
Numerosi furono,
nel tempo, i vari tentativi di scienziati ed ingegneri di ricostruire
'location' simili a quella ideata dall'egocentrico lettone, nella
speranza di carpirne i segreti e i meccanismi.
Negli anni
'70, ad esempio, alcuni studiosi di Coral Castle cercarono di
riprodurre l'omonima struttura scavando un blocco di pietra calcarea
del peso di 30 tonnellate, ma il bulldozer adoperato per sollevare i
monoliti non riuscì a smuoverne neanche una parte.
A quel punto,
essi decisero di affidarsi agli stessi studi pubblicati da
Leedskalnin dove c'era un manoscritto "Magnetic Current"
contenente una serie di prescrizioni e di norme che evidenziavano la
sua incredibile consapevolezza riguardo alle teorie sul magnetismo. (Consiglio di leggere anche QUI; ndt).
Edward, nelle sue fitte pagine, dichiarava di conoscere i segreti relativi alle piramidi
dell'antico Egitto e dei costruttori in Perù, Yucatan e Asia che,
con il solo ausilio di strumenti rudimentali ("primitive tools")
avevano sollevato e posizionato blocchi di pietra pesanti molte
tonnellate. Tuttavia, egli non svelò mai tali arcani.
Dopo anni di
indagini, si scoprì che Edward aveva eretto il sito di Coral Castle
nel rispetto di una cartografia del mappamondo terrestre nota sin dal
tempo degli Egizi e dei Babilonesi, fondata su uno schema invisibile
di traiettorie energetiche, oggi chiamate Ley Lines. (Cfr. QUI l'interessante articolo).
L'incredibile linea di San Michele Arcangelo |
Queste linee
connettono tra loro siti archeologici e luoghi sacri (ved. QUI), tutti costruiti
in prossimità di punti magnetici particolari, costituendo una mappa
di coordinate chiamata World Grid (Griglia del mondo).
A tal proposito,
lo scienziato Bruce Cathie, sopra menzionato, autore del libro "The
Energy Grid", sostenne che Leedskalnin aveva stabilito il
preciso luogo per edificare Coral Castle in prossimità di alcune
'ley lines' ideali per sfruttare l'energia del moto gravitazionale
terrestre, adoperando certe tecniche geometriche.
Gli stessi
parametri che, secoli prima, con tutta probabilità hanno contribuito
alla realizzazione delle grandi piramidi, ma anche di Stonehenge, il complesso megalitico che la leggenda racconta fosse stato
prodigiosamente trasferito, fluttuando nell'aria, dall'Irlanda
all'Inghilterra, per opera di Mago Merlino.
Ma lasciando
stare i miti, ecco un esempio moderno di alta tecnologia: una
sonorità potente che può sollevare e spostare gli oggetti nell'aria.
Yoshiki Hashimoto, della società Kaijo di Tokyo, ha messo a punto
uno speciale congegno per la levitazione acustica.
Il suono vibra 20.000 volte al secondo per mantenere una piccola placca di silicio
in sospensione stazionaria ad un millimetro al di sopra di una
superficie. Ecco un esempio in questo video dell'Argonne National Laboratory:
Alcuni scienziati
hanno anche condotto delle sperimentazioni nello spazio, perché
l'assenza di gravità permetteva loro di analizzare, in condizioni
ideali, l'impatto sonoro sulla materia.
Conclusione di Sebirblu
L'abbondanza di
prove dirette ed esaurienti sulle tecniche di levitazione acustica
concernenti gli antichi costruttori di vestigia colossali è stata
completamente ignorata dagli storici e dalle università competenti.
Non solo, ma
anche da certe mentalità condizionate dai tempi a rigide tradizioni
religiose che relegano tutto nel diabolico (ved. prefazione QUI), come la levitazione
umana indagata dai migliori studiosi agli inizi del '900,
dimenticando che moltissimi santi e mistici, nei secoli, hanno avuto
la medesima esperienza.
Inoltre, sin dal
secolo scorso, le scoperte o le invenzioni più disparate,
specialmente quelle di Nikola Tesla riguardo al nostro tema, rivolto alle tecnologie sulla levitazione acustica, vengono fagocitate dal
buco nero dei "Segreti di Stato", impedendo così
al genere umano di progredire perché lo si vuole così, perfettamente
sottomesso, retrogrado e servile per gli avidi interessi di pochi.
(Cfr. QUI e QUI).
Traduzione libera, relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it
Fonti: fr.linkedin.com/pulse