...le Sue ricchezze non le tengo solo per me. Per gli uomini esse sono un tesoro inesauribile. Sap. 7, 13-14
giovedì 24 febbraio 2022
Sarete dove dovrete essere... al Momento giusto!
lunedì 21 febbraio 2022
Cos'è il PENSIERO? Da dove giunge? Ecco la RISPOSTA!
Già altre volte ho parlato dell'importanza assoluta dell'Ultrafanìa (ved. QUI, QUI e QUI). Perché assoluta? Perché, contrariamente allo "spiritismo", che trova la sua massima espressione nelle entità "anontiche", ved. QUI, essa provvidenzialmente giunge dai piani superiori dove vibrano gli Enteli e le Intelligenze purissime.
Ma anche del Pensiero avevo già parlato QUI e QUI, tuttavia, quello che più conta da tenere a mente è la possibilità umana di poter vagliare bene le proprie scelte in rapporto alla Legge divina, per non incorrere poi in spiacevoli se non drammatiche conseguenze.
QUI, infatti, ho esposto la triade ‒ Pensiero, Ragione e Coscienza ‒ di cui Dio ha dotato l'umanità in conseguenza della sua tragica Caduta (ved. QUI, QUI e QUI), al fine di agevolarne la risalita dopo il sublime Sacrificio di Riscatto operato dal Cristo, che ha riaperto le porte dei Cieli rimaste chiuse per i reprobi.
L'ammaestramento che segue, per sua natura accessibile solo a chi sente in cuor suo l'impellente necessità di "mettersi in regola" con il volere del Padre e con la propria coscienza, è di una linearità e potenza incontestabili, atte a preparare l'anima ad una maggiore Conoscenza sostanziale elargita dalla Bontà suprema.
Beati coloro che sanno prestare orecchio, senza pregiudizio alcuno, alle sante parole che l'Altissimo, nella Sua infinita Misericordia, permette che arrivino agli uomini di Buona Volontà.
Anzitutto, che cos'è il Pensiero? L'estrinsecazione di una volontà. Non la volontà nasce dal pensiero, la volontà è e viene estrinsecata e tradotta, plasmata dal pensiero.
Nel finito (cioè nel tempo, in tutto quello che ha impronta di materia; ndr) per raggiungere definitivamente la plasmatura vi è la parola; "Nel principio la Parola era" (cfr. QUI; ndr), ma era il pensiero, era la volontà, e nella volontà di essere ciò che l'Eterno esigeva vi era la giustizia, la perfezione, l'amore da trasmutarsi in forma potenziale.
Come usate il pensiero? Come lo valutate in rapporto al movimento umano, al moto vitale e a quello sociale?
Il pensiero rappresenta per voi una ininterrotta distorsione della verità in quanto vi porta a seguire delle vie legate intimamente, profondamente ed unicamente con la materia e con i palpiti di questa. In ciò sta la distorsione.
Il Pensiero ha in sé la potenza, la sapienza, la giustizia, l'amore, cioè i requisiti divini; ciò significa che esso nella sua forma più alta e nobile deve considerarsi come potenza assoluta e non soggetta, asservita.
Voi lo dominate, lo costringete e, ancor quando Ragione e Coscienza, entrando in espansione e potenziandosi, giungono a giudicare e a condannare il Pensiero, per voi, ha un seguito umano, non sostanziale.
Fu detto da taluno: se il Pensiero è legato nella sua forma trina alla Ragione ed alla Coscienza, perché sono necessari questi due coefficienti al fine di ottenere da esso la sua espressione pura, la sua manifestazione superiore?
Perché, cioè, l'individuo, singolo o collettivamente inteso, deve portare in espansione le altre due quantità della triade, affinché la prima possa rifulgere?
| Il Pensiero è al vertice, mentre alla base vi sono la Coscienza a destra e la Ragione a sinistra. |
Disse il Cristo: "Colui che non venderà quanto possiede e non saprà portare la propria croce non potrà seguirMi". Perché, allora, non deponete, perché non vendete, perché non restituite a Satana ciò che Satana vi ha affidato, la superbia?
È dal peso di questa che il pensiero viene costretto!
Il Pensiero è la manifestazione dell'Eterno, è sempre Lui che si racchiude, che si perpetua nella forma umana, nella forma Parto, come Figlio.
Siamo di fronte, ancora una volta, alla divina figura dell'Unigenito, al Cristo; Egli fu "il pensiero" anche inteso umanamente, e la Sua potenza stabilì senza equivoci la via ed il regime vitale da seguire per raggiungere il Padre, così come Egli lo avrebbe raggiunto dopo l'umano percorso.
Il Cristo fu pensiero e fu potenza. Perché fu potenza, unicamente per sete di dominio? No, Lo fu per umiltà, per amore, fu potenza chinandosi e soggiacendo alle leggi umane, essendo lieto di essere da queste perseguitato, punito fino alla crocifissione.
Fu potenza di pensiero, perché fu potenza di amore: fu sapienza, perché fu potenza di amore. Chi ama è saggio, chi ama è potente, chi ama è sapiente. Chi è umile e saggio è potente e sapiente. È un circolo chiuso, ma potenziale.
Non è per nulla un circolo negativo, è la Trinità che si chiude e si riafferma in una sola espressione: Pensiero. La Creazione è tutta nel pensiero, vive per quel pensiero che né è il sospiro, che è il respiro dell'Universo.
È il pensiero sotto la costante pressione del "volere" che mantiene l'equilibrio e la Legge di Armonia in essere. È il Pensiero che governa, è il pensiero che salva e alimenta.
Allora il tempo è giunto ed egli proclama il Regno di Dio e dice: "Il Regno dei Cieli è venuto". Voi umani siete sordi al richiamo...
Mai vi siete mai chiesti in cosa consistesse questo richiamo del Cristo? Nel semplice pensiero cristico vi era l'invito, l'ammaestramento, il monito, la spinta verso il raggiungimento di quella Mèta che, prima o poi, tutti dovete raggiungere.
"Il Regno dei Cieli è venuto": Io vi ho portato la Luce, Io vi ho detto la grande Parola, vi ho lasciato l'eredità di amarvi l'un l'altro come Io amo voi. Io ho detto a voi Dodici* una cosa sola, "Vi impongo di amarvi". Vi impongo... Ogni altro moto secondario di arbitrio è lasciato agli umani e lasciato anche ai Dodici.
*[I Dodici apostoli rappresentavano le 12 tribù di Israele e perciò tutta l'umanità. Numero che al quadrato fa 144.000, come gli "eletti" salvati dell'Apocalisse. Cifra simbolica naturalmente che, sommata, dà un 9 indicante il 3 x 3 = potenza triplicata, quindi il massimo, il "Piccolo Resto" fedele. Ndr].
Egli dice "vi impongo solo amore" e, imponendo amore, Egli impone tutto il pensiero vitale: se si ama si è sapienti e la sapienza non può essere disgiunta dalla potenza e dalla giustizia.
Amarsi: ecco il punto scottante! Amarsi è tanto più difficile quanto più si sconosce l'essere che si deve amare. Voi dovete amare il vostro prossimo, è una necessità; se non amerete il prossimo non raggiungerete la Mèta.
Come amare allora questo sconosciuto prossimo? Attraverso il pensiero, attraverso la elaborazione potenziale del pensiero formando e proiettando delle figure potenziali che sappiano raggiungere le masse e irrorarle di energie.
Cercate di entrare in meditazione, cercate di staccarvi dalle faccende umane, cercate di isolarvi da quelle che sono le strettoie del tempo. Le necessità umane possono urgere per talune ore del giorno, non per intere giornate.
Dedicate un'ora, un attimo del vostro pensiero alle faccende del Padre; pensateLo al di là delle fatturazione fisiche, pensateLo nella Sua Potenza che abbraccia tutto il Creato e quindi tutta l'umanità, che ne segue tutti i componenti, individualmente.
Cercate di potenziare il moto vibratorio della Monade (lo Spirito, l'IO divino; ndr) affinché il pensiero raggiunga la necessaria potenzialità di proiezione, di irradiazione atta a consentire allo stesso di raggiungere gli estremi margini del finito.
Ognuno di voi ha una determinata soma da sopportare e trasportare: ognuno di voi ha il dono ‒ voi non lo considerate tale ‒ della fatica, dell'angoscia, del dolore.
Il giorno in cui questo dolore, questa fatica e questa angoscia cesseranno di essere tali, cesseranno di essere soma e peso per trasformarsi in premio, il giorno in cui voi avrete finalmente la percezione esatta del dono superbo che l'Eterno consente a chi più soffre, quel giorno avrete raggiunto la Mèta.
Il cammino è ancora lungo, ma è giocoforza proseguire, superare gli ostacoli che vi dividono e vi separano da essa.
Staccatevi per un attimo, quotidianamente, dalle traversie che talora vi prendono nel vortice quasi a distruggervi e chiedete all'Eterno la quiete e la pace d'anima, la Sua Pace, onde poter trovare la vostra pace, la pace che ancora rimane in voi dopo essere stati squassati dalla fatica, chiedeteGli che vi doni la Sua Pace per donare la vostra all'umanità.
Il movimento di pensiero, movimento primo, è base e vetta del colle da salire, è fondamento indistruttibile dell'edificio da costruire, è quantità da potenziare e rendere ognor più luminosa affinché ciascuno possa dire: chi è figlio della Luce sa seguire le orme del Cristo, perché conosce l'Opera di Pensiero e sa come questa sia più possente, seppur più faticosa, dell'opera fisica.
Amatevi! Questo amarsi è l'alimento necessario per potenziare il pensiero; "amarsi" è l'energia indispensabile per illuminare il pensiero.
Umiliarsi significa raccogliere le quantità ulteriori necessarie per raggiungere la Vetta ed entrare nella Dimora del Padre. Cercate in voi stessi la Pace del Cristo perché Egli la dona a tutti nel tempo.
Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonte: estratto dall'Opera "Scintille dall'Infinito" – Ediz. Il Cenacolo, QUI.
venerdì 18 febbraio 2022
La Vostra SCIENZA si è cacciata in un VICOLO CIECO!
| "Vicolo cieco" ‒ foto di Gianni Krattli (Se si aguzza la vista, si vedrà un grande lupo sulla roccia sovrastante con la bocca aperta) |
Penso che in tanti, dopo dieci anni di vita del blog, avranno ormai letto qualche scritto sul prof. Pietro Ubaldi, insigne scrittore, mistico e biosofo, autore di un'Opera omnia incredibilmente profonda sui valori etici e spirituali non solo dell'uomo ma dell'universo intero, di cui fa parte. (Cfr QUI la sua breve biografia e la produzione letteraria che lo ha inserito nei candidati al Nobel).
Ebbene, nell'articolo di oggi riporto un piccolo brano iniziale del suo primo libro "La Grande Sintesi" che secondo me non ha eguali, poiché la Voce che ha ispirato l'eminente folignate proviene dai Cieli infiniti ed è vano tentare di punteggiarne i contorni, in quanto Fiamma viva che in lui trovò la sua più naturale espressione.
A seguire, espongo una fugace ma intensa lettera di Manuel Emygdio da Silva, dedicata a ciascun lettore del suo grande amico italiano, e di questi coetaneo e collaboratore, con cui ebbe una relazione fantastica di ore, giorni ed anni, ricca di conversazioni interminabili e di un'ampia corrispondenza epistolare.
Il dr. Emygdio, oltre che traduttore dei libri di Ubaldi, e disponendo forse della più fornita e completa libreria brasiliana, lasciò scritto che i suoi diciassette anni di stretta vicinanza con quest'anima eccezionale fecero sì che lui ne diventasse uno dei maggiori testimoni per diffondere la "nuova semenza" che in un giorno futuro il mondo avrebbe accolto.
| Pietro Ubaldi e Manuel Emygdio da Silva in Brasile |
«La vostra Scienza si è cacciata in un vicolo cieco, senza uscita, in cui la vostra mente non ha domani. Che cosa vi ha dato l'ultimo secolo? Macchine come mai il mondo ne ebbe (ma che sono pur tuttavia delle macchine) e in compenso ha disseccata la vostra anima. (Cfr. QUI, cosa dice l'Ultrafanìa sulla scienza umana; ndr).
Essa è passata come un uragano distruttore di tutte le fedi e vi ha imposto, con la maschera dello scetticismo, un volto senz'anima, una specie di angoscia metodica, fatale, senza più speranza. Voi sorridete noncuranti, ma il vostro spirito muore d'inedia e ha gridi strazianti.
Ha forse essa risolto il problema del dolore? Che uso sa fare dei mezzi potenti che le hanno dato i segreti strappati alla natura? Il sapere e la forza nelle vostre mani si trasformano sempre in mezzi di distruzione. (Cfr. QUI e QUI; ndr).
E a che serve allora il sapere se invece di farvi salire verso l'alto, rendendovi migliori, è per voi strumento di perdizione? Il dolore vi insegue e vi troverà ovunque; voi siete bambini che credete di schivare il pericolo nascondendo il capo e chiudendo gli occhi, ma vi è una Legge, invisibile a voi, più forte della roccia, potente più dell'uragano, che procede inesorabile, tutto muovendo e animando: tale Legge è Dio.
Essa è dentro di Voi; la vostra vita è una Sua estrinsecazione; secondo giustizia essa spargerà su voi gioia e dolore, come voi avrete meritato (Legge di Causa e di Effetto).
Ecco la sintesi che la vostra Scienza, perduta nell'infinito dettaglio dell'analisi, mai potrà ricostruire. Ecco la visione unitaria, la concezione apocalittica a cui Io voglio portarvi.
Perché Io possa farmi comprendere è necessario che parli secondo la mentalità vostra, mi ponga nel momento psicologico che il vostro tempo vive. È necessario che Io parta appunto dai postulati di questa vostra scienza per darle oggi tutto un diverso indirizzo.
L'analisi non potrebbe dare la grande sintesi (che è la vasta aspirazione che trema in fondo a tutte le anime) se non mediante un tempo infinito di cui voi non disponete. La vostra scienza rischia di non definire mai e l'«ignorabimus» vuol dire: fallimento.
Il compito della scienza non può essere solo quello di moltiplicare le vostre comodità (magari fosse solo così oggi! Ndr); non strangolate, non soffocate la Luce del vostro spirito, che è l'unica gioia e scintilla della vita, fino al punto di fare di essa, nata dal vostro intelletto, una fabbrica di comodità. Questa è prostituzione spirituale e oscena vendita di voi stessi alla materia.
| Joel Rea |
Io non parlo per sfoggio di sapienza al fine di soddisfare la curiosità umana, vado dritto allo scopo di migliorarvi moralmente poiché vengo per farvi del bene.
Non mi vedrete compiere alcuno sforzo per riconnettere ed inquadrare questo mio pensiero a quello filosofico umano, a cui mi riferirò il meno possibile. Mi vedrete invece restare continuamente in contatto con la fenomenologia dell'universo.
Questa Voce necessita veramente ascoltare, la quale contiene il pensiero di Dio. Comprendetemi, voi che non credete, voi scettici, che reputate sapienza l'ignoranza delle alte cose dello Spirito seppure ammirate lo sforzo di conquista che l'uomo ogni giorno compie sulle forze della natura.
Io vi insegnerò a vincere la morte, a superare il dolore, a vincere nella grandiosità immensa di una "vostra" vita eterna; e non vi accosterete voi con entusiasmo, alla fatica necessaria per raggiungere così grandi risultati?
Animo dunque, uomini di buona volontà, ascoltatemi! Prima comprendetemi con l'intelletto, e quando in questo sarà fatta chiarezza e vedrete nitida la via nuova che Io traccio, palpiterà allora anche il vostro cuore e si accenderà la fiamma della passione affinché la Luce si tramuti in Vita e il concetto in azione.
Il momento è critico, eppure bisogna avanzare. E allora una Verità nuova vi viene comunicata, con mezzi che voi misconoscete, affinché possiate trovare la nuova Via.
L'Alto, invisibile a voi, è sempre intervenuto nelle grandi svolte della storia. Che sapete voi del domani, del perché Io parlo? In qual modo potete immaginare cosa il tempo vi prepara mentre siete immersi nell'attimo che fugge?
Le vie dell'arte, della letteratura, della scienza, della vita sociale sono chiuse, senza domani. Voi non avete più il cibo dello spirito e rimasticate le vecchie cose che ormai sono prodotti di rifiuto e devono essere espulsi dall'esistenza.
Ascoltatemi dunque. La "Ragione" che voi adoperate è uno strumento che possedete per provvedere alle necessità vitali più esterne: conservazione dell'individuo e della specie.
Quando voi la lanciate nel gran mare della Conoscenza, essa si perde, perché in questo mare i sensi (che vi servono benissimo per i vostri scopi immediati) non sfiorano che la superficie delle cose, e questa loro assoluta incapacità di penetrare l'essenza, voi la sentite.
Per avanzare ancora è necessario risvegliare, educare, sviluppare una facoltà più profonda: l'Intuizione. Qui entrano in funzione elementi completamente nuovi per voi; quale scienziato ha mai concepito che per comprendere un fenomeno, fosse necessaria la propria purificazione morale?
Partendo dalla negazione e dal dubbio, la scienza ha messo a priori una barriera insormontabile fra lo spirito dell'osservatore e il fenomeno; l'Io che osserva è rimasto sempre intimamente estraneo al fenomeno, che ha toccato solo per la via stretta dei sensi.
Mai lo scienziato ha aperto la sua anima perché il mistero guardasse in faccia il mistero ed essi comunicassero e si capissero. Lo scienziato non ha mai pensato che bisogna amare il fenomeno, diventare ciò che si osserva, viverlo; bisogna trasferire il proprio Ego, con la sua sensibilità, nel centro del fenomeno stesso, non solo in comunione, ma addirittura in una trasfusione d'anima.
Mi comprendete? Non tutti potranno capire, perché ignorano il gran Principio d'Amore, non sanno che la materia è in ogni sua forma (anche nelle più infime) sorretta, guidata, organizzata dallo Spirito divino, che in gradi diversi esiste ovunque.
Per realizzare l'essenza delle cose, dovete aprire le porte dell'anima e stabilire a livello profondo questa comunicazione intima fra spirito e spirito; dovete sentire l'unità della vita che tutti gli esseri, dal minerale all'uomo, affratella in scambi vicendevoli, in un'unica legge comune; dovete percepire questo legame d'amore con tutte le altre forme di vita, perché tutto, dal fenomeno chimico a quello sociale è vita, retta dal Principio spirituale.
Per comprendere è necessario che voi possediate un animo puro e che un legame di simpatia vi leghi alla totalità del Creato. La scienza ride di tutto questo e perciò deve limitarsi a produrre delle "comodità materiali" e non altro. In ciò che vi dico sta il nuovo orientamento che la personalità umana deve intraprendere se vuole avanzare.»
Essa si manifesta e si espande attraverso sintonie sottili, con frequenze vibratorie affini, di un incanto e di una forza poderosa, difficilmente definibile, impossibile da classificare o schedare coi parametri finora utilizzati da gruppi religiosi o correnti di pensiero filosofico.
Per merito della fascia di vibrazione in cui si colloca, non appartiene in alcun modo al piano fisico e alle manifestazioni che lo circondano.
Anche per questo motivo, la sua adozione per la massa o il suo imprigionamento limitativo in una qualsiasi organizzazione non avrebbero senso.
E sicuramente, coloro che un giorno, anche con le migliori intenzioni, pretenderanno di appropriarsi dell'Opera, si sorprenderanno vedendola sfuggire dalla rete che forzatamente le avranno teso.
Questa idea non appartiene a nessuno e appartiene a tutti. Porta con sé, per la prima volta nella storia del pensiero umano, una universalità assoluta e totale. Universalità nel vero senso della parola, e non andrà mai denigrata.
Che ogni essere umano, giunta l'ora, ascenda fino ad essa, con la sua sensibilità più fine, con la sua totale sincerità di propositi, con il suo amore, con la sua passione.
La visione è grandiosa e il nostro sarà un compito da piccoli eroi, nell'apprenderla e trasmetterla, dopo aver superato tutti i limiti e gli schemi del passato.
Con l'ingresso nella super-Coscienza, automaticamente ci dissoceremo da qualsiasi preconcetto, come da qualsiasi tipo di obsoleta e malata istituzione.
Abbiamo acquisito delle ampie ali; con queste avremo il diritto di volare in libertà, considerando solo il limite della volontà di Dio.
È questa un'atmosfera che ci incanta e che ci offre qualcosa di veramente nuovo. Soltanto un forte ideale con queste caratteristiche potrà unire, in un piano superiore, un'infinità di individui che siano già passati attraverso le tristi esperienze dei separatismi religiosi, filosofici e politici.
"Le opere antropiche saranno tutte escluse, perché non necessarie. Il Nuovo Regno deve nascere, non nelle sue organizzazioni, ma nel cuore degli uomini... Non fu previsto altro Capo che non sia Dio, nessun altro comando che non sia la Voce giusta della Coscienza...
Non consiste in una religione, ma in una forza che deve ravvivare tutte quelle esistenti. Ecco l'assoluta novità di questo movimento nella storia degli esseri umani. Da ciò sono esclusi il comando, la ricchezza, e la forza; è una costruzione eterna e non si possono usare che materiali eterni.
Se il movimento non adotterà questo principio, sarà vano e caduco come tutte le cose dell'uomo; e qualunque elemento umano verrà da voi introdotto, sarà per esso simile ad un tarlo roditore, una forza lenta, in tensione continuativa verso la distruzione." (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI; ndr).
Questa Opera non fu fatta per essere analizzata, ma per essere sentita; ciò non significa che non debbano essere studiate amorosamente le sue particolarità, ma bisogna usare cautela perché non se ne distrugga l'essenza. Non metterla in dubbio, amala! Polemizzare sarebbe, proprio come disse Ubaldi: "...regredire di millenni nel cammino dell'evoluzione".
Dio non fa proseliti. Si avvicini a Lui soltanto colui che lo desidera. La libertà e la responsabilità sono marchi inconfondibili in questo cammino.
Che niente di umano possa oscurare questa Luce o corrompere con vizi materiali ciò che è Eterno.
Manuel Emygdio da Silva (contemporaneo e amico di Pietro Ubaldi)
Brasilia, Novembre 1980
Relazione, traduzione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonte del testo: "La Grande Sintesi" di Pietro Ubaldi (pag. 12) e della Lettera, QUI.
lunedì 14 febbraio 2022
Finalmente un modo valido di PERDONARE SÉ STESSI!
Il titolo può sembrare provocatorio, ma in questo periodo in cui cade proprio l'anniversario della rinuncia coatta di Benedetto XVI, nove anni or sono, con il fulmine caduto sulla Basilica di San Pietro, la Chiesa di Roma praticamente non c'è più, e quindi trovare un sacerdote GIUSTO per una CONFESSIONE VALIDA, non è cosa facile.
Perciò, questo articolo può essere molto utile a tutti coloro che vengono di continuo tormentati dai propri sensi di colpa per aver commesso degli errori che ai loro occhi risultano imperdonabili, a volte spingendoli pure a pensieri estremi.
Nella mia attività di internauta ho trovato questo scritto – di uno psicoterapeuta brasiliano, Vital Frosi – molto interessante e degno di considerazione in vista del cambio dimensionale e dell'imminente "Avvertimento" profetizzato da parecchi mistici, ma soprattutto dalle piccole veggenti di Garabandal. Ved. QUI, QUI, QUI e pure QUI.
I brani virgolettati sono dell'autore, mentre i miei commenti sono in corsivo. Auspico che molte persone possano, prima che sia troppo tardi, passare al vaglio il proprio operato (ved. QUI, QUI e QUI), che non "evapora" col tempo, ma rimane ben inciso nel singolo "nastro di vita", non solo durante l'evento menzionato sopra, ma ineluttabilmente nell'attimo della dipartita. (Cfr. QUI , QUI e QUI).
«La Terra è un 'Pianeta-Scuola', dove le anime sono venute per sperimentare la dualità, ossia vivere alternativamente la contrapposizione fra Luce ed Ombra.
Come se non bastasse l'oblio* delle vite passate, la difficoltà alla quale gli esseri incarnati devono far fronte è di sentirsi disconnessi dalla Fonte divina, senza sapere chi siano veramente, né cosa sono venuti a fare qui. (*nota a piè pagina).
Seguendo i Piani del Creatore, ad un certo punto questa 'Scuola' uscirà dalla categoria delle "Espiazioni" e delle "Prove" perché il livello di coscienza passerà ad un grado superiore, instaurando una gran diversità di vedute da quel momento. La maggior parte dell'umanità ha già appreso molte di tali lezioni necessarie, sebbene non se ne rammenti.
L'apprendimento acquisito nelle esistenze remote (ved. QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI; ndt) non può ancora essere ricordato, ma v'è sempre stata un'ininterrotta evoluzione interiore anche in quelle incarnazioni in cui l'«Ombra» dominava lo 'studente-sperimentatore'. (Venuto qui per imparare e di conseguenza anche a sbagliare, perché «sbagliando si impara»; ndt)."
La somma degli apprendimenti, nell'ambito del saliscendi reincarnativo vissuto, determinerà la frequenza raggiunta da ogni essere e la conseguente ascensione di anime (un terzo dell'umanità) che salirà ad altri livelli vibrazionali.
La Luce aumenta progressivamente di intensità (come ho evidenziato QUI; ndt), perché i flussi fotonici si fanno sempre più intensi e rapidi, portando la Terra ad una superiore elevazione dimensionale. Il suo stato attuale non esisterà più.
Ed aumentando la Luce, analogamente si espanderà la coscienza, fino al punto che tutto cambierà per chi si desta nel Tempo Nuovo. La Consapevolezza emergerà dal suo interno, come è sempre stato. Le esperienze acquisite nello scenario duale terrestre serviranno, in un certo senso, a convalidare questo risveglio. [...]
[Nell'Universo esiste un grande 'archivio' chiamato "Cronaca dell'Akasha" (leggere QUI) dove TUTTO viene registrato: dal più piccolo pensiero individuale agli estesi movimenti stellari. Per l'origine del concetto ved. QUI.
Ebbene in tale immenso archivio rimangono indelebilmente incise non solo le manifestazioni di qualsiasi natura ma, nello specifico, ogni espressione umana formulata nell'arco vitale di ciascun individuo, come se fossero le sequenze di un film; ndt].
[...] "E in questo film scopriremo che nel dualismo c'erano anche state delle battute d'arresto o degli sbagli. Ma questo è del tutto normale, perché non esiste altro modo più efficace di imparare se non nella Scuola tridimensionale della Terra.
Ogni volta che facciamo l'esperienza di una polarità immersa nell'Ombra (ossia nell'ignoranza; ndt), noi 'edifichiamo' la parte fittizia chiamata 'Sé inferiore' oppure personalità. [...] (Ved. QUI; ndt).
[...] L'Anima perciò (ossia la Scintilla Divina con tutti i suoi corpi sottili, ved. QUI; ndt) è pronta ad ascendere quando ha sperimentato e compreso le lezioni vissute nelle due polarità: Luce ed Ombra. Non si potrebbe conoscere la differenza fra loro senza aver vissuto le fasi alterne della vita, gli 'alti e i bassi'.
Ed è proprio questo, ora, a determinare chi potrà accedere alla quinta dimensione (5D) della Nuova Terra e chi invece dovrà ancora continuare le 'lezioni' nei mondi tridimensionali.
Ci troviamo nell'ultimo tratto del viaggio nella materia densa. È il momento di sgomberare gli «scantinati» cioè di illuminare il lato oscuro che è stato «toccato» nel corso delle esperienze contrarie alla Legge." [...]
[Qui l'autore e psicoterapeuta brasiliano dice che da segnalazioni ricevute si sono registrate numerose perturbazioni psichiche nel mese di gennaio e febbraio di quest'anno. Cosa della quale non c'è da meravigliarsi perché, come ho linkato sopra e pubblicato pure QUI, dei flussi enormi di Luce spirituale stanno giungendo dalla nostra galassia, attraverso il Sole, proprio in questo periodo.
Tali perturbazioni si verificano in seguito all'esposizione alla Luce che le svela sin nel profondo, illuminandone gli anfratti più bui e ripugnanti. Per questo, molta gente – riporta il signor Frosi – pensa di essere vittima di entità disincarnate o demoni insidiosi, non realizzando che si tratta invece soltanto della propria parte in ombra (il polo negativo di sé stessi) facente capo al Sé Inferiore che governa la nostra personalità. Ndt].
"Quello che accade ora è che il Sé Inferiore si manifesta, al fine d'essere rischiarato e compreso. Colui che sembra apparire come 'spirito cattivo' (che comunque insieme a tanti altri esiste, eccome! ‒ Ved. QUI, QUI, QUI e QUI; ndt) non è altro che la parte umana, il piccolo Ego, in opposizione al grande EGO, lo Spirito divino."
[Ogni Anima che si incarna scende per mettersi alla prova, testare il suo livello di apprendimento spirituale derivato da altre vite passate e superare diligentemente gli ostacoli che si è prefissa nella polarità Ombra dell'energia-materia, dalla quale però può essere travolta e trascinata, scivolando nei suoi gorghi tumultuosi e quindi infrangendo la Legge di Dio. Sono le 'tentazioni' sataniche del Serpente Antico.
L'evoluzione, dopo la Caduta iniziale, ved. QUI, QUI e QUI, consiste proprio in questo: acquisire la Conoscenza superiore attraverso gli 'esami terreni' che, una volta superati, porteranno alla consapevolezza di essere «Particella' di Dio» (ecco il SÉ DIVINO) e all'anelito, dopo essersi emendati, di 'servire' gli altri, per poi tornare alla "Casa" del Padre. Ndt].
"Senza le esperienze – riprende l'Autore – voi non sareste pronti per la Transizione planetaria. Ora fareste parte dei 2/3 che ancora abbisognano della Terza Dimensione. Così, piuttosto che procedere nel dubbio e nel panico, entrate nella vibrazione amorevole dell'abbraccio!
Abbracciate le vostre ombre! Guardate la vostra controparte umana, l'Io Inferiore, immerso nel mondo e negli errori compiuti, con amore e comprensione!
[Così come osserveremmo con indulgenza e tolleranza un bimbetto che combina guai senza saperlo... e poi dedurne che avrebbe solo bisogno di insegnamento e di tanta amorevolezza! Ndt].
È così che comprendiamo ciò che è lecito e quello che non lo è. Non esiste altra maniera per comprendere, se non di farne esperienza e pagarne lo scotto prima o poi, se abbiamo varcato i limiti stabiliti."
[Limiti sanciti dalla Sapienza Eterna, che è anche Legge morale incisa nel cuore degli uomini, da quando l'Eterno dette a Mosè le Tavole incise sulla pietra e che gli uomini, in attesa, rigettarono, preferendo adorare il "Vitello d'Oro", cioè il mondo, "Mammona", e i suoi godimenti transitori ed effimeri.
Ma Dio non abbandonò il suo popolo a sé stesso, malgrado la scelta sbagliata in balìa dell'ignoranza e quindi del Male, perché il Legislatore fu richiamato una seconda volta sul monte Sinai a cui furono ridate le Tavole (che prima aveva infranto per lo sdegno), con le 10 Regole di Vita sulle quali attenersi.
Parimenti (riportando con parole mie quel che aggiunge Vital Frosi), non rigettate, negandola, la vostra vecchia personalità che avete utilizzato per diventare migliori, dopo aver capito i vostri sbagli ed esservene pentiti, ma accoglietela con amore e compassione come fareste con un personaggio teatrale di cui avete rivestito il ruolo e che oggi non esiste più. Ndt].
"Se sentite qualcosa che vi rimorde (un cruccio provvidenziale dico io; ndt), cercate di capire, accettate e lasciate andare. Fatelo con amore! È il ricordo di un momento difficile in cui l'amara esperienza, benché importante e necessaria, non deve essere ripetuta più, in quanto rappresenta l'antitesi della Luce.
È il vostro contrario, perché Voi siete la Luce! Essa è l'Ombra! Ed è per questo che voi percepite qualcosa di pesante guardando lei; è un'energia più bassa, più densa..."
[Di solito, noi la rigettiamo, non la riconosciamo come nostra controfigura, la condanniamo aspramente (ed è l'orgoglio che ci suggerisce di farlo), senza cercare di comprendere la sua funzione passata... Ma Dio, davanti al pentimento sincero di uno dei suoi figli (leggiamo il Figliol Prodigo QUI) non agisce così... gli va incontro commosso, con grande Amore lo accoglie e lo "rimette a nuovo". Ndt].
L'Autore conclude dicendo:
"Non dimenticate che abbiamo soltanto queste poche settimane (lui dice cinque dall'inizio di gennaio, chissà perché, forse per questo QUI?) al fine di rischiarare queste ombre. Il fatto di resistere loro le farà durare più a lungo. È un'opportunità unica perché tempo fa bisognava cercarle per definirne la portata. Ora, affiorano da sole, spontaneamente... senza alcuna fatica di scovarle...
Esse necessitano della Luce, chiedono il vostro gesto di Carità e di Perdono. Fatelo! Poi lasciatele andare e la vostra energia sarà molto più leggera. Tutto questo fa parte degli 'aggiustamenti' finali che il momento esige.
Sì, ADESSO è arrivato il tempo di ricevere queste informazioni, perché la nostra coscienza è pronta a comprenderle. Le ha rese note il SÉ SUPERIORE, ossia la polarità positiva o Spirito. Noi stiamo per rientrare a 'Casa'! È il tempo tanto atteso da quando siamo giunti su questo mondo!" ».
N o t a (mia)
La Legge d'Oblio è stata applicata misericordiosamente dall'Eterno Padre a tutti gli Spiriti che a Lui si sono ribellati allontanandosi e rivestendosi man mano delle energie che, trattenute e non emanate, andavano condensandosi.
Questo, per evitare ai rivoltosi, con il sovraccarico di ricordi, il rallentamento del loro percorso evolutivo e la presa di coscienza del grave arbitrio commesso verso il Divino Genitore, che poi li avrebbe riportati a 'Casa', pentiti.
In tal modo, vita dopo vita, pur mantenendo nel singolo 'corpo causale' la memoria complessiva comportamentale sin dall'inizio del grande "Dramma Cosmico", le energie sempre più dense facevano da schermo a qualsiasi rimembranza remota, permettendo di ricordare, e spesso a stento, solo i fatti di un'esistenza per volta.
Chiosa di Sebirblu
In sintesi ci troviamo di fronte a due "Ego": uno VERO, l'IO divino, seppur come piccolo frammento, e l'Io umano, costruito da noi e quindi destinato a dissolversi nel nulla, quindi falso, inconsistente.
Dobbiamo perciò imparare a guardarlo sotto quest'ottica, cercando di considerarlo come uno strumento utilizzato per crescere e misurarsi nelle lotte della vita, come farebbe un gladiatore che, purtroppo, non sempre ne esce vincitore e soccombe...
Una volta assimilato il concetto, riusciremo meglio ad accettarlo, a comprenderlo... e ad abbandonarci alla Misericordia di Dio senza più 'ruminare' di continuo le sconfitte ricevute, ma ringraziando l'Altissimo delle grandi opportunità elargiteci mediante le severe lezioni imparate.
In prossimità del grande Avvertimento, che vedrà ognuno di noi affrontare l'altra parte di noi stessi, cioè il 'gladiatore' ferito e sanguinante, se non 'ucciso' dal "peccato mortale", conviene fin d'ora analizzarci a fondo e, mettendo a nudo la nostra anima al cospetto dello Spirito Rivelatore (collegato con la Sapienza infinita dell'Altissimo e i suoi 10 articoli di Legge), impetrarne il Perdono, proponendoci fermamente di non reiterare mai più i medesimi errori.
Interrogati "I Ching" o Libro dei Mutamenti (ved. QUI), per avere la conferma esatta sul concetto sopra descritto, ecco la risposta.
L'esagramma uscito è stato il n° 38 (la Contrapposizione), proprio il conflitto tra Luce ed Ombra, Spirito e Materia, Fuoco ed Acqua ecc. con l'unica linea mutevole al 5° posto che dice così:
"Il compagno si fa strada coi denti attraverso l'involucro.
Il 'compagno' è la linea 2 (contando dal basso) ossia l'Io Inferiore. La linea 5 mutevole (in colore rosa) è il SIGNORE del segno, cioè l'IO DIVINO. Entrambi si trovano nel trigramma della Luce, (la linea 2 all'inizio, e la 5 al centro) perciò possiedono la stessa natura.
Andando tutto il movimento delle linee sempre verso l'alto, la seconda si muove facendosi strada con difficoltà nel pentimento verso la quinta, ad essa affine perché al Centro della Luce e superiore in quanto, come Signore, è l'IO DIVINO.
In questo caso, come il padre del figliol prodigo menzionato sopra, è quest'ultimo che va incontro alla linea 2 proveniente dal basso, la quale è appena entrata timidamente nella Luce dopo essersi pentita uscendo dall'Ombra.
Dunque, viene convalidato senza alcun dubbio che l'IO DIVINO o Superiore, davanti alla sincera contrizione dell'Io Inferiore, debba andargli incontro, accogliendolo con Amore e Compassione per poi procedere all'unisono verso "Casa".
Infatti l'esagramma in mutazione dà il n° 10 che corrisponde al "Procedere".
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Concludo con l'ultimo messaggio dei Fratelli galattici, ricevuto da Monique Mathieu, perché incredibilmente adatto al testo qui proposto.
Fonte: eusemfronteiras.com.br