...le Sue ricchezze non le tengo solo per me. Per gli uomini esse sono un tesoro inesauribile. Sap. 7, 13-14
domenica 28 aprile 2024
Quando Benedetto XVI parlò di S. Ildegarda di Bingen
martedì 23 aprile 2024
Il nesso tra Iperborea, Russia e battaglia finale.
"Iperborea" di Vsevolod Borisovich Ivanov |
"Dea di Iperborea" di Vsevolod Borisovich Ivanov |
"Esodo degli Iperborei coi mammuth" di Vsevolod Borisovich Ivanov |
"Starets" di Vsevolod Borisovich Ivanov |
"Rituali di Iperborea" di Vsevolod Borisovich Ivanov |
giovedì 18 aprile 2024
Pulizie di "Casa"... in attesa dell'Avvertimento.
Sono molto pochi, purtroppo, coloro che volgono lo sguardo dentro di sé, nell'intima "cameretta" interiore, per verificare se davvero tutto è in linea, o almeno presentabile alla "prova del pulito", come ripeteva un vecchio slogan, ossia all'Avvertimento (ved. QUI, QUI e QUI) che ormai è alle porte.
Per questo motivo, chi si ritenesse "a posto", e non avesse nulla da rimproverarsi, ignori questo articolo perché NON è per lui, ma senz'altro lo è per tutti coloro che, liberi da qualsiasi pastoia frenante, volessero farsi trovare abbastanza pronti alla nuova "VISITA" super-annunciata, in cui ognuno di noi, illuminato dallo Spirito, vedrà sé stesso quale veramente è e non come pensa di essere, forse illudendosi.
Già altre volte QUI, QUI e QUI ho ritenuto di occuparmi di questo delicatissimo argomento di cui, al di fuori dell'àmbito prettamente religioso, i più pensano sia poco interessante. Ma quanto si sbagliano!!!
Ed è proprio per evitare loro spiacevoli sorprese che riporto, dopo averle tradotte, le riflessioni di Janet Klasson (sposa, madre e nonna, nonché insegnante appartenente al terz'ordine francescano; QUI, il suo profilo in inglese) che ha dedicato tutta la sua vita al bene del prossimo e al Risveglio delle coscienze.
Ben Goossens |
Siamo sicuri di avere tutto in Ordine?
Allora Gesù disse ai suoi discepoli:
"Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà."
«È uno dei tre versetti scritturali che San Francesco d'Assisi ha utilizzato come base per le regole di vita dei suoi tre ordini. Ma Gesù non pensava questo soltanto per i monaci, ma per tutti i suoi discepoli. "Morire a sé stessi" dovrebbe essere un impegno continuo... dice Janet.»
Ed io aggiungo che questo è l'impegno più nobile, sacro e basilare per correggere l'umana indole ribelle ed assurgere alle alte vette dello Spirito; lotta in cui consiste, d'altronde, il vero scopo dell'esistenza!
Perché la vita è una scuola! Non si nasce per "caso"! E chi ancora non se ne fosse reso conto, farebbe bene ad affrettarsi perché i "segni" della fine dei tempi ‒ NON la fine del mondo, beninteso ‒ ci sono tutti! Cfr. QUI.
Ben Goossens |
«Noi potremmo domandarci se le piccole cose contano davvero... Verifichiamo con Santa Faustina. Nel suo diario ella delinea con una semplicità sorprendente quello che ha vissuto nella sua personale illuminazione di coscienza:
"All'improvviso, ho visto lo stato della mia anima così come Dio la vede. Potevo chiaramente vedere tutto ciò che all'Altissimo non piace. Non sapevo che anche le più piccole trasgressioni verranno tenute in conto. Che attimo! Chi può descriverlo? Stare davanti a Dio tre volte Santo!" (Ed è quanto ci accadrà nell'Avvertimento; ndt).
È molto chiaro! ‒ continua Janet ‒ non posso evitare di chiedermi: se l'esperienza è stata così dolorosa per santa Faustina, come sarà per tutto quanto concerne noi?
Sovente, nei nostri pensieri, abbiamo tendenza a concentrarci sulle "erbe" più grosse e invasive del nostro giardino spirituale. Questo è un bene! Ma una volta sradicate, sarà utile e fruttuoso pentirsi (in atteggiamento di umiltà) e scavare la terra alla ricerca delle più piccole, quelle più insidiose e persistenti, che non sembrano poi così cattive ma possono diventare, crescendo, dei seri problemi in futuro. [...]
Il Lamentarsi: una volta, durante la Quaresima, ho chiesto a Dio cos'era necessario abbandonare e il primo difetto che m'è venuto in mente era "la lamentela". Provate ad eliminarla nel corso di quaranta giorni e vedrete fino a che punto si introduce insidiosamente nella vita quotidiana.
Lagnarsi è l'apice dell'ingratitudine. Anche le "piccole piante" offendono il nostro Dio che ci ama e fa che tutto funzioni per il meglio. Esse sono un veleno che nutre la già immensa negatività del mondo. [...]
Il Correggere: c'è una correzione fraterna che è gentile, dolce e fatta in privato. Ma ce n'è un'altra, quella degli ipocriti, che spesso è pubblica, fiera e soprattutto inutile.
Io sono una (dice sempre Janet) che valorizza l'esattezza e la trasparenza. Talvolta, è importante esprimerle, come in un rapporto di polizia o in un'equazione matematica. Ma in una conversazione informale, per amore di carità debbo imparare a lasciar correre!
Il Criticare: è una erba velenosissima. Anche le piccole critiche fanno sanguinare, che la persona sia presente o assente. Si tratta di piccoli tagli... ma quelle reiterate o implacabili si presentano piuttosto come piaghe.
Gesù sente ogni "colpo" inferto dalla lingua come se fosse Lui il "criticato"... Non bisogna indugiare, ma strappare questa pianta pericolosa immediatamente!
Questo aiuta a ricordare che la continua ricerca del proprio comodo è collegata al lamentarsi ed ha le sue radici nell'ingratitudine. Noi saremo infinitamente a nostro agio in Cielo, ma qui, fintanto che ci sono delle anime da salvare, troviamo almeno delle piccole cose da «offrire»...
Il Commentare: è un'insidiosa pianta maligna al tempo dei "social network", ed è anche una grande tentazione nella maggior parte dei rapporti comunitari. Abbiamo forse la necessità di esprimere la nostra opinione su tutto? Cosa cambia altrimenti? Si edifica o si demolisce? Teniamo ogni pensiero prigioniero del Cristo!
Nell'attuale periodo, visto che le maschere facciali sono un po' ovunque, possiamo considerarle come un richiamo a pregare di più (ved. QUI; ndt) e a parlare di meno. Il Padre, così, ci darà la Saggezza... e sapremo quali cose dire!
La Curiosità: il carosello delle informazioni dalla televisione ad internet favorisce la convinzione che tutto ci possa riguardare, ma è così veramente? La curiosità è una enorme distrazione dalla vita spirituale. Sarebbe meglio rivedere ciò a cui accordiamo il nostro interesse e sopprimere l'eccedenza.
Ho dovuto ridurre le notizie sul coronavirus perché diventavo ansiosa. Ora, consulto semplicemente il sito web dei servizi sanitari per vedere se esiste qualche minaccia immediata. Tutto è nelle mani di Dio. [...]
La Compiacenza: viene definita come "impulso di soddisfazione sufficiente o di non critica verso sé stessi", tanto che pone il proprio «io» al di sopra degli altri. Sono tempi complessi. Tempi confusi. La forza motrice delle nostre vite deve essere la Volontà Divina e il bene comune, NON la nostra volontà e il nostro bene personale.
Sia chiaro che per generosità non si intende soltanto un dare di moneta, ma di un atteggiamento naturale dell'anima che si manifesta pienamente quando è maturata in noi la spinta superiore accomunante più al divino che all'animale.
Allorché diventiamo consapevoli che nulla ci appartiene e che ogni cosa ci è stata concessa da Dio, diventa quasi imperioso metterla al servizio dell'uomo per la sua elevazione e la relativa crescita spirituale.
D'altronde, i grandi Spiriti non si sono mai preoccupati che mancasse loro qualcosa; confidavano in pieno e senza riserve nella Provvidenza Divina, cosicché nelle loro vite, non tenute spesso in considerazione dal mondo e a volte anche disprezzate, avvenivano dei miracoli sorprendenti!
Ma questo lo può capire soltanto chi ne ha avuto la prova, e si noti bene, Dio e la Sua Legge non intervengono che solo a certe condizioni (descritte ampiamente QUI), la prima delle quali è la FEDE!
Non la Fede cieca e bigotta che snocciola rosari senza alcuna partecipazione interiore, ma quella Vera, Consapevole e matura di colui che, avendo conosciuto l'inganno del mondo, ha deciso di schierarsi dalla parte di Dio in ogni attimo della sua vita, costi quel che costi, senza compromessi o ammiccamenti di alcun genere.
Ben Goossens |
Ma, tornando alle piante del "giardino spirituale", mi sento di indirizzare il lettore, se già non lo conoscesse, ad un libriccino antichissimo (e se lo si potesse trovare più datato avrebbe meno "manomissioni moderniste"), ossia "L'Imitazione di Cristo".
Per mezzo di tale testo (provare per credere), si verrà "guidati" come da una mano invisibile ad aprire la pagina provvidenziale al momento giusto per una maggiore consapevolezza dei nostri difetti e manchevolezze (le erbacce appunto), ma anche per consolarci quando siamo provati dalla sofferenza o dalla disperazione, specialmente in questo periodo critico di incertezza a causa della pandemia e l'oscuro avvento del Nuovo Ordine Mondiale.
L'ho aperto "a caso", per chiunque dovesse leggere questo post, e dice così:
«Il Maestro:
"Ascolta, figlio, le Mie parole soavissime che sorpassano tutta la scienza dei filosofi e dei sapienti di questo mondo. Le parole che Io vi dico sono Spirito e Vita (Gv. 6, 64), e non vanno intese in senso materiale.
Non sono fatte per produrre una vana compiacenza, ma devono essere ascoltate in silenzio e devono essere ricevute con perfetta umiltà e grande amore."
Il discepolo:
"Beato l'uomo che Tu istruisci, o Signore, e ammaestri nella Tua Legge, per dargli pace nei giorni di sventura (Sal. 94, 12-13), affinché non resti abbandonato sulla Terra." [...] »
Mi pare proprio che il consiglio dato dall'Alto (e NON dal caso) sia più che pertinente!
Traduzione libera, relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonte: joyofpenance.wordpress.com
domenica 14 aprile 2024
Conoscenza e cura dei vizi o passioni dell'uomo
Sebirblu, 13 aprile 2024
Quando l'IO superiore parla all'io inferiore. |
Gli interni contrasti dell'uomo che instaurano una lotta continua tra il Sé superiore, lo Spirito divino (ved. QUI, QUI e QUI) e il sé inferiore che si esprime nell'anima o psiche, hanno come obbiettivo di conquistare l'assoluto dominio della Individualità sulla Personalità.
È necessario dunque conoscere le passioni e la loro origine per poterle combattere e non essere soggetti ad esse. Diventano maggiormente insaziabili e tiranniche quanto più le si soddisfa, e l'abitudine le converte in un bisogno imperioso.
Esse sono come l'Idra dalle sette teste di cui la principale è la superbia. Tutte le altre, con le rispettive diramazioni derivano da questa e sono associate tra loro come gli organi; nessuna di esse viene vivamente eccitata senza che le altre ne risentano.
Isaia attribuì al re di Babilonia (simbolicamente Lucifero, da Origene in poi), le seguenti parole: "Voglio salire fino al Cielo, porre il trono sulle stelle; intendo salire sulle nubi più alte, diventando uguale all'Altissimo".
Dante e Virgilio nell'Inferno di William Bouguereau 1825 - 1905 |
L'ira è sempre connessa all'orgoglio e alla presunzione di sé ed anche se dipende molto dal temperamento, si combatte con la pazienza, con il senso di comprensione e di sopportazione, con il perdono, ma soprattutto con l'umiltà.
Infatti è quest'ultimo il grande Bugiardo (cfr. QUI), sempre in contrapposizione al Cristo che è la Verità assoluta: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" Gv. 14,6.
È il veleno micidiale che contamina tutto e tutti e del quale dobbiamo liberarci assolutamente se non vogliamo affondare nella melma disgustosa e letale delle sabbie mobili!
L'invidia, apparentemente, sembrerebbe un vizio minore, invece è uno dei più pericolosi per l'evoluzione spirituale perché colpisce il cuore stesso della Carità che è Amore incondizionato. Chi ne è vittima può essere portato all'odio e alla vendetta. Va sempre a braccetto con la gelosia.
Prima che si radichi, va contrastata subito con la carità ed imponendosi di gioire per i successi del prossimo anzi cercando di agevolarlo il più possibile.
Il rimedio per questa passione è prendere coscienza dell'epoca straordinaria che stiamo vivendo, chi siamo in realtà e dove si sta dirigendo l'Umanità tutta.
Molto determinante in questo caso è il non sovraccaricarsi, oltre misura, del lavoro quotidiano o di altre "esigenze" o peggio "evasioni" in modo da lasciare spazio ed energie alla Nuova Ricerca di Sé stessi e quindi alla nostra Origine divina.
Completato il quadro sintetico delle debolezze umane, è doveroso per me ricordare che secondo la Legge di attrazione ogni tipo di frequenza ne attira una analoga e quindi, a livello invisibile ai nostri occhi, diventiamo dei veri magneti quando ci abbandoniamo ai vizi, ved. QUI.
Le Essenze dimoranti nelle rispettive Biotesi |
Queste essenze o agglomerati energetici potenzieranno, caricandole ulteriormente, le inclinazioni negative rendendo il cammino di rinascita spirituale sempre più difficile.
Affiancano inoltre gli individui per assorbirne l'energia eterica o prànica. Così, moltissimi umani, in balìa delle proprie passioni, vengono maggiormente indotti all'alcolismo (ved. QUI), al gioco d'azzardo (infatti si dice "il demone del gioco"), alle droghe, al suicidio, all'omicidio e via dicendo.
Posizione delle Biotesi nel Sistema Solare e oltre, secondo l'Ultrafanìa |
Questo è il motivo di un tale articolo: aiutare qualsiasi Anima assetata di Conoscenza affinché celermente diventi conscia della Realtà che ci attornia e ci compenetra tutti, in modo che acceleri il passo verso il rientro alla Dimora Celeste.
Così si compiono le Scritture secondo lo Spirito di Sapienza: "Il vento soffia dove vuole e tu senti la sua voce, ma non sai né donde venga né dove vada" (Gv. 3,8).
Per avere maggiori informazioni su ogni singola passione vedere anche QUI.