domenica 31 maggio 2020

"NOSSO LAR" più bello di "Aldilà dei Sogni"




Sebirblu, 31 maggio 2020

Gentili Amici, otto e quattro anni fa pubblicai l'articolo che ora vi ripresento perché molta gente non conosce per nulla la Verità ultraterrena. Ma potrà apprendere molto QUI, QUI, QUI, QUI e QUI.

Perciò,  nonostante  la campagna denigratoria e stolta messa  in  atto  da  siti cattolici che compaiono sul web contro l'Opera d'oltre oceano, ribadisco che tutto quello che qui è esposto collima perfettamente con le ricerche e le esperienze personali da me effettuate nel  corso  degli  anni. 

Possa la Luce Vera illuminare le coscienze e risplendere in tutto il suo Fulgore!

Ad Maiorem Dei Gloriam!

Questo articolo è dedicato a quanti non conoscono ancora "NOSSO LAR" (la nostra Dimora) un film brasiliano straordinario che, a mio avviso, supera di molto persino la bellezza di "Al di là dei Sogni".

Tratta del tema della Vita dopo la morte con una dovizia di particolari che, secondo i miei studi approfonditi, corrisponde davvero alla Realtà delle cose. (Cfr. QUI).

Infatti i primi tre "ambienti", descritti e sceneggiati magnificamente, riflettono il modo di essere e di sentire delle anime, sul piano astrale, in prossimità della Terra.

Viene descritta la vita di André Luiz, celebre medico e padre di tre figli che muore di cancro; si risveglia in una valle devastata, ben lungi da ciò che tutti noi chiamiamo Paradiso.

Vive come un paradossale sopravvissuto, fugge dalle Entità negative che lo attaccano, fino a che viene condotto a Nosso Lar, la città spirituale.

Qui trova nuovi amici, apprende molto e, dopo dure prove, riceve il permesso di visitare moglie e figli.

Sulla Terra sono passati dieci anni: sua moglie si è risposata e i suoi figli sono cresciuti. Imparerà ad accettare la propria condizione, ad amare e ad essere amato.


  Da "Nosso Lar" - Immagine del dottor Luiz (di fronte) che viene istruito da un Maestro spirituale.

André Luiz, da spirito, è riuscito a mettersi in contatto con un famosissimo medium brasiliano Francisco Cândido Xavier, detto "Chico" che psicografando, come i suoi libri asseriscono, gli ha descritto la sua vita ultraterrena tanto efficacemente che in Brasile si è pensato di farne un film. (Cfr. anche QUI e QUI). 

Esso contiene così numerosi insegnamenti da renderlo  assolutamente  consigliabile, farlo conoscere ad altri e visionarlo di nuovo, perché in questi tempi minacciosi è più che indispensabile essere consapevoli della Realtà che ci aspetta tutti.

Purtroppo questo splendido capolavoro continua ad essere tolto dalla rete; l'audio del libro QUI, e QUI è acquistabile il testo tradotto. Per consolazione, pubblico un altro film interessante sempre tratto dalla medianità di C. Xavier.


Comunque, consiglio vivamente di scaricare subito sia questo film che quello a seguire. 

Più avanti troverete la biografia di Chico Xavier che prima di essere stato un grande medium ha dato l'esempio, con la sua esistenza, di cosa voglia dire averne capito il senso profondo per poi mettersi a disposizione del prossimo. 

È la dimostrazione lampante di come tutto quanto possa contribuire a risvegliare le coscienze dia un enorme fastidio all'Oscurità. Speriamo che abbia ancora vita breve!

C'è anche una novità recente. Un gruppo di doppiatori "NovArteScenica" ha deciso di dargli voce in lingua italiana ma, pur essendo già stato ultimato, non è esposto in nessun luogo, ma QUI sì.  

Ed ecco il film sottotitolato in italiano della straordinaria vita del famoso Chico che è stato più e più volte eliminato dalla rete.

Ribadisco perciò di scaricarlo immediatamente fintanto che qualcuno non lo censuri per l'ennesima volta! 




Piccola biografia di un Apostolo del Bene

La maggior parte degli uomini non costruisce niente e vuole essere deificata. L'uomo di cui parliamo ha messo la sua vita al servizio delle nobili cause e nel libro "Chico Xavier, Medianità e Cuore", dice di essere stato soltanto un granello di polvere.

Segnalato per il Premio Nobel della Pace, viene considerato cittadino del mondo per i più di cento titoli ricevuti. Chico ha scoperto che non siamo nulla in Terra se non semplici depositari dei doni che Dio ci ha dato.

Nato il 2 aprile 1910 a Pedro Leopoldo - Stato di Minas Gerais, fu un bambino povero e fino alla morte la sua vita fu una sequenza di prove, che seppe affrontare con pazienza e rassegnazione proprie delle anime nobili.


Francisco Cândido Xavier, detto Chico.

Nell'introduzione alla sua prima opera a scrittura psicografica, "Parnaso dopo la Morte", dettata da Spiriti diversi, lui così si espresse:

"Non vengo nel campo della pubblicità per farmi un nome, perché il dolore, molto tempo fa, mi convinse già dell’inutilità delle cose futili che ancora sono stimate in questo mondo."

Le sue prove cominciarono all'età di 5 anni (quando rimase orfano di madre, la signora Maria João de Deus) essendo obbligato a vivere con la matrigna Rita che lo picchiava tre volte al giorno, sempre alla stessa ora.

Quando gli sorsero le prime visioni, ella, su raccomandazione del prete locale, lo obbligò a recitare mille "Ave Maria" e a mettersi una pietra di 15 kg sulla testa durante le processioni, oltre ad alcune bottiglie come "premio di consolazione", le cui cicatrici sono rimaste fino ad oggi.

Tuttavia, non si è mai sentito che Chico si lamentasse contro la sua matrigna. Il temperamento  di  lei  era  considerato  da  lui,  come  "benevolo".


Cascate dell'Iguazù - Brasile

Contatto con Emmanuel

La prima esperienza di Chico nel campo della medianità fu la conversazione con lo Spirito di Maria João de Deus (sua madre), che gli consigliò di avere molta pazienza per sopportare le sevizie che sarebbero venute.

Un esempio di questo, fu l'occasione in cui la matrigna lo obbligò a leccare, durante il digiuno, una ferita che un altro suo figlio adottivo aveva sulla gamba.

Passate tre settimane, Chico vide Maria (sempre sua madre in spirito, ndr) collocare una polvere sulla ferita che poco tempo dopo guarì.

Dopo aver vissuto 2 anni con la matrigna, suo padre João Cândido Xavier sposò una ragazza di nome Cidalia che cercò di riunire sotto la sua custodia i 9 figli del primo matrimonio di lui.

Furono 10 anni di pace, di comprensione e di tenerezza. In questo contesto familiare ebbe il primo contatto con Emmanuel, suo Spirito Guida che, dopo un po' di tempo, fece conoscere a Chico più cose su sé stesso.

Gli rivelò che fu Publio Lentulo, che trapassò a Pompei durante l’eruzione del Vesuvio ed anni più tardi si reincarnò come Nestorio, schiavo romano cristiano gettato tra i leoni del Circo Massimo. La più recente incarnazione di Emmanuel fu come sacerdote, Manuel da Nobrega. (Ved. QUI e QUI).

Fin dall'età di 8 anni, Chico Xavier lavorò per aiutare e sostenere la famiglia. Fu operaio in una fabbrica di tessuti, inserviente in una filatura, aiutante in cucina, cassiere in un magazzino ed infine, ispettore agricolo.

Infatti, fu funzionario pubblico in pensione con uno stipendio irrisorio, dato che gli Spiriti Missionari non si reincarnano con l'ambizione di guadagnare grandi sostanze, per loro il denaro rimane solo uno strumento per ciò che è strettamente necessario.

Un bellissimo libro tradotto in italiano e consigliato è  "Duemila Anni Fa - Chico Candido Xavier - Spirito Emmanuel"  (pdf)  in cui lo stesso Emmanuel racconta una delle sue vite, come senatore Publio Lentulo, ai tempi di Gesù.




Proprio il Bene incarnato

Con un'esistenza piena di tribolazioni, Chico non ha avuto l'opportunità di proseguire gli studi; non ha concluso neanche il 4° anno del corso delle elementari.

Questo è uno dei componenti che in maggior misura attestano la veridicità delle comunicazioni  medianiche  che  lui  riceveva,  attraverso  la  psicografia.

Molte di queste relazioni sono documentate in libri tradotti in spagnolo, esperanto, francese, greco, inglese, giapponese, cecoslovacco e trascritti anche in Braille (il codice per i non vedenti; ndr), che ci trasmettono informazioni nelle più diverse aree della conoscenza umana, parecchie sconosciute al medium.

Oltre alle attività medianiche nel Gruppo Spiritista della Preghiera (Grupo Espírita da Prece), a Uberaba - Stato di Minas Gerais, Chico sviluppò anche un'estesa Opera nel campo della carità.

Distribuì minestra ai poveri e, durante il Natale, generi alimentari e giocattoli alle famiglie e ai bambini indigenti; visitò tutti gli anni il "Lar da Caridade" ed altre istituzioni  assistenziali  ad  Uberaba  e  in  diverse  regioni  brasiliane.

Concesse anche il suo nome per la realizzazione di spettacoli con finalità benefiche, oltre a donare totalmente i diritti d'autore delle opere da lui psicografate ai soli fini assistenziali.

All'inizio del libro "Parnaso dopo la Morte", Chico definì in modo appropriato la sua estesa produzione medianica:

"Ho vissuto tre periodi differenti nella mia vita di medium.

Il primo, totalmente incomprensibile a me, va dai 5 anni di età, nel tempo in cui vedevo mia madre proteggermi, fino ai 17 anni quando la dottrina spiritica (quella di Allan Kardec; ndr) penetrò in casa.

Il secondo, dal 1928 al 1931, fu allorché compii la psicografia di centinaia di messaggi che poi alcuni benefattori spirituali decisero di non diffondere perché, a loro avviso, erano soltanto abbozzi ed esercizi.

Il terzo, cominciò con la presenza di Emmanuel che, con grande abnegazione, dal 1931 si assunse l’incarico di orientare tutte le attività medianiche sino ad ora.

Con 60 anni di medianità*, Francisco Cândido Xavier è l'esempio perfetto del BENE incarnato, una personalità sempre al Servizio dell'Amore più Alto e con l'Obbedienza sottomessa alla Volontà divina.

Ad oggi sono state pubblicate più di 300 opere, ricevute attraverso la sua psicografia; sono testi di comunicazioni familiari: "Speranza ed Allegria"; e raccolte di messaggi: "Abbi buon Animo" e "Tema della Vita".

Altamirando Carneiro 

*Articolo estratto dalla rivista: "Chico Xavier, 60 anni di medianità" - 2ª edizione, ottobre 1991.

Chico è trapassato nel 2002 con più di 400 opere pubblicate.



Immagine tratta da "Nosso Lar"

Profilo di André Luiz

Lo Spirito che noi conosciamo come André Luiz, nella sua ultima reincarnazione è stato un medico brasiliano residente a Rio de Janeiro. Con una buona conoscenza scientifica e grande capacità di osservazione, ha avuto il permesso di rivelare, per mezzo  del  sensitivo  Xavier,  detto  "Chico",  le sue  esperienze  come  disincarnato.

Il primo testo di André Luiz è del 1943. In questo libro egli descrive il suo arrivo nel piano astrale, a partire dal periodo di turbamento subito dopo la morte, seguito dalla sua riabilitazione e le prime attività, fino a diventare un cittadino di Nosso Lar, colonia spirituale da cui prende nome lo scritto.

Attraverso la medianità di Francisco Cândido Xavier, egli ha trasmesso innumerevoli testimonianze che descrivono le sue esperienze e gli studi effettuati sui piani sottili; lavoro sempre più finalizzato al compito di chiarire la Realtà del livello in cui si trova. 

L'Opera di André Luiz ha avuto, e ancora ha, una notevole influenza sul movimento sostanziale evolutivo.

Le sue accurate descrizioni del piano astrale, che rendono più precisa e dettagliata la nostra conoscenza di esso, hanno fissato un nuovo livello di comprensione della vita dell'Oltre e incoraggiato la creazione di movimenti dedicati ad attività spiritualiste, di assistenza e numerosi gruppi di studio.

Ad esempio, abbiamo la "Casa André Luiz" e il gruppo "Nosso Lar", dedicato alla cura dei bambini disabili; la "Casa Fabiano di Cristo" che è impegnata nella cura alle donne incinte in difficoltà; la squadra "I Messaggeri" che si occupa della distribuzione dei messaggi spirituali, la stessa "Associazione Medica Spiritica" che ha approfondito lo studio delle opere di André Luiz e la sua relazione con la pratica medica.




È interessante notare che il primo suo libro ebbe un grande impatto, causato dalle novità delle sue informazioni, alcune anche difficili, per la sua descrizione di una esperienza spirituale molto simile a quella che abbiamo sulla Terra.

Gli elementi di prova che illustrano in modo particolareggiato la vita ultraterrena, si riscontrano anche in altre opere di numerose entità, tramite medium diversi, come ad esempio Yvonne A. Pereira, che convalidano la loro autenticità.

La cosa più notevole è che descrizioni simili esistono fin dai giorni del "Modern Spiritualism" e queste sono state raccontate da Andrew Jackson Davis (1826 - 1910) ma sono cadute nell'oblio.

Relazione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.com


martedì 26 maggio 2020

Macron: la BESTIA dell'EVENTO è QUI... e ARRIVA...




Sebirblu, 25 maggio 2020

Due anni fa, pubblicai un articolo (ved. QUI) dedicato alla visita che il presidente francese, Emmanuel Macron, fece a Bergoglio in Vaticano e alle stranissime, quanto inusitate effusioni, che i due si scambiarono come fossero compagni di.... MISSIONE.

Questa mia tesi oggi viene avvalorata dai fatti a seguire, puntualizzando nel frattempo che le NOVE nazioni europee, unitesi come esercito di pronto intervento voluto da Macron, sono diventate DIECI (ved. QUI), una volta mutato il governo condotto da Salvini. In questo modo si attua in pieno la visione apocalittica di Giovanni (Ap. 17, 12-14), anche perché alle 10 corna (nazioni) si aggiungono le 7 teste del G7; il tutto descritto nel post sopra indicato.

Tornando a noi, è accaduto che il mese scorso lo stesso Macron è stato intervistato all'Eliseo dal Financial Times e precisamente da Roula Khalaf e da Victor Mallet sulla pandemia e la crisi esistenziale che ha colpito l'Europa in questo periodo.

Roula Kahlaf - Direttrice del Financial Time.

Ebbene, una delle domande finali che gli è stata posta (al minuto 18,26) è questa:

"Ha mai immaginato di trovarsi in una situazione simile (riferendosi al coronavirus) e cosa cambia in lei, signor Presidente, nel modo di essere?

Macron (minuto 18,47):

"Ascolti, non mi sarei mai immaginato questo, ma sono sempre stato sottomesso al destino, e in fondo è la cosa più semplice a farsi. Bisogna essere disponibili ad esso e perciò mi sono reso ben disposto ad agire.

Ho convinzioni profonde su quello che è il mio Paese, la nostra Europa e qual è il corso ideale del mondo ai miei occhi, che sono fatti di libertà, di cooperazione reciproca, aiuto, amicizia, nel senso ampio del termine, e poi... (al minuto 19,35 aggiunge):

‒ credo che la nostra generazione debba sapere che la Bestia dell'Evento è  QUI...  ed essa arriva...  (la Bête de l’Évènement est là... elle arrive...) che si tratti di terrorismo, di questa grande pandemia o di altri shock. Necessita combatterla, quando sopraggiunge, con quello che ha di profondamente inatteso e implacabile.

Bisogna farlo rimanendo conformi ai suoi principi e non cedere in nulla se non restando disponibili all'evento affinché accada qualcosa di nuovo." [...]

Qui il video inerente, e subito dopo quello specifico con la frase "sospetta" (se non fossero visibili sullo smartphone cliccare QUI e QUI):






Ora, mentre in tutto il web si sono scatenate le più varie interpretazioni di sapore "complottista" o  a  sua difesa arrampicandosi  sui  vetri come  "Le Monde"  QUI, uno dei tanti giornali di regime, spunta un altro video del novembre 2016 (reportage di France 3) che "inchioda" i media alla veridicità delle convinzioni di Macron.

Alla domanda postagli: "Lei è in Missione?" egli risponde:

"Sì, è così che la vivo" ‒ e guardando senza vedere continua ‒ "non sono in procinto di fare carriera... non ho d'altra parte mai ricercato questo nella mia vita, ho perseguito degli obbiettivi, ho cercato di comprendere e apprendere delle cose... a combattere, ma non ho mai pensato di fare carriera e dopo che sono entrato nel campo politico vivo questo come una Missione."

Domanda del giornalista: "È una dimensione di spiritualità?"

Risposta di Macron: "C'è una dimensione di spiritualità... (ha lo sguardo freddo, nel vuoto) e in ogni caso esiste la convinzione di una trascendenza... qualcosa che oltrepassa... che vi supera,  che vi ha preceduto e che resterà..."

Chi non dovesse visualizzare il video sullo smartphone clicchi QUI.




È naturale che ascoltando queste parole si rimanga increduli e basiti, ma è la reazione immediata soprattutto di coloro che fan parte del "sistema" mondo, non di chi si è risvegliato alla realtà amara che stiamo vivendo tutti.

Unendo le tessere, infatti, emerge un mosaico ben diverso da quanto si tenta di farci apparire:

"Dopo aver conquistato il potere in una vittoria elettorale a sorpresa nel 2017 con il 66,06% dei voti (guarda caso), il presidente francese iperattivo ha annunciato una bufera di ambiziose proposte riformatrici per la UE che ha lasciato perplessi i suoi partner europei più prudenti.

Quando ha presieduto il gruppo delle grandi economie del G7 l'anno scorso, ha cercato di riconciliare gli Stati Uniti e l'Iran e di indurre alla pace Russia ed Ucraina."

"Vuole che l'Unione europea lanci un fondo d'investimento d'emergenza di centinaia di miliardi di euro, attraverso cui i membri del Nord, restii, dovrebbero sostenere l'Italia e la Spagna, dove diverse migliaia di persone sono decedute per la pandemia.

Vuole pure che i paesi più ricchi aiutino l'Africa tramite una moratoria immediata sui pagamenti del debito bilaterale e multilaterale." (Dal "Financial Time" del 16 aprile 2020,  manovrato dai Rothschild).

Tutto questo avviene mentre blinda i confini e continua a respingere illegalmente i migranti in tempo di coronavirus; ved. QUI. D'altra parte, è tipico della corrente anticristica parlare continuamente di pace, blandendo ed ingannando i popoli per meglio asservirli e trarne i maggiori vantaggi, ovviamente per sé.


I "respinti" di Ventimiglia, 18 novembre 2019; ved. QUI. 

Ed è proprio così che si è presentato Macron l'11 aprile 2018 davanti alla Conferenza dei Vescovi francesi. Il suo discorso è intriso di ogni aspetto che Solovëv ha riservato all'Anticristo nel suo celebre romanzo distopico (cfr. QUI), concernente il Pacifismo, l'Ecologismo e l'Ecumenismo, ma soprattutto l'Umanesimo (ved. QUI) tanto caro al Falso Profeta Bergoglio, insieme al finto «Misericordismo».

Ecco alcuni passaggi delle sue parole:

"L'urgenza della nostra politica contemporanea è di ritrovare il suo radicamento nella questione dell'uomo o – per dirla con Mounier – della persona.

Noi non possiamo più, in questo mondo che va come va, essere soddisfatti di un progresso economico o scientifico che non si interroghi sull'impatto che procura all'umanità e al mondo.

È ciò che sono andato a dire alla tribuna delle Nazioni Unite a New York, ma anche a Davos o ancora al Collège de France qualche giorno fa, quando ho parlato di intelligenza artificiale: abbiamo bisogno di dare un fine alla nostra azione, e questo fine è l'uomo.

Ora, non è possibile avanzare su questa strada senza incrociare il cammino del cattolicesimo, che da secoli pazientemente cesella tale interrogarsi in un dialogo con le altre religioni."[...]

"In questa libertà di parola io relego la volontà della Chiesa di avviare, di condurre e di rafforzare il dialogo con l'Islam, di cui il mondo ha tanto bisogno, e che lei (Monsignore) ha evocato." [...]


L'intesa fra le 2 "Bestie apocalittiche" - ved. QUI, QUI, QUI e QUI.

"Ci saranno sempre situazioni difficili, inaccettabili, e bisognerà ogni volta, insieme, fare di tutto per risolverle. Ma non dimentico nemmeno che portiamo anche la responsabilità di territori spesso difficili in cui i migranti arrivano.

Sappiamo che i flussi di nuove etnie gettano la comunità locale nell'incertezza, la spingono verso opzioni politiche estreme, scatenano sovente un ripiego che sembra un riflesso di protezione. Vede la luce una forma d'angoscia quotidiana che alimenta una guerra tra poveri.

La nostra esigenza sta appunto in una tensione etica continua fra questi principi. Quello di un umanesimo che è il nostro senza risparmiare alcunché – specialmente a protezione dei rifugiati. È lì che abbiamo bisogno della vostra sapienza... (sic!)." [...]

E concludendo il suo dire:

"Certo, le istituzioni politiche non hanno le promesse dell'eternità; ma la Chiesa stessa non può correre il rischio di estirpare anzitempo il grano e la zizzania (assolutamente mefistofelico! Ndr) E in questo punto mediano in cui ci troviamo, in cui abbiamo ricevuto il carico dell'eredità dell'uomo e del mondo, sì, se sappiamo giudicare le cose con esattezza, potremo compiere grandi cose insieme." (Il testo completo QUI).




Dunque, il presidente francese, arrivato sullo scacchiere internazionale come una meteora, che ruolo riveste effettivamente in relazione ai tempi apocalittici che stiamo vivendo?

La risposta verrà dall'ottima analisi fatta da GianLuca Valpondi (ved. QUI) sul discorso presidenziale appena esposto da me in piccoli brani. Del suo lavoro riporto solo la frase conclusiva che mi trova perfettamente d'accordo:

"La religione umanitaria di Macron è la religione dell'anticristo, cioè del 666, il numero dell'uomo che mette se stesso al posto di Dio, additando se stesso come dio, istigato da Satana.

Qualcuno parla già del futuro "Presidente degli Stati Uniti d'Europa" (riferendosi sempre al  "Racconto dell'Anticristo di Solovëv; ndr).

A quel punto, la "a" potrebbe anche diventare "A". Non glielo auguriamo. Piuttosto, preghiamo per lui. Emmanuel accetterà di non essere l' «Emmanuele»? Questo, sì, glielo auguriamo.

Traduzione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it

Fonte della notizia: fawkes-news.com

giovedì 21 maggio 2020

Il Piano Astrale... il nostro futuro Habitat...


Philip Straub

Il Piano Astrale... il nostro futuro Habitat...

Sebirblu, 21 maggio 2020

Come ho già spiegato diverse volte (ad esempio QUIQUI e QUI), al di là della dimensione fisica esistono altri ambienti vitali (chiamate "Biotesi") che andrebbero meglio definiti come modi di essere piuttosto che delinearli con una connotazione spazio-temporale.

Per questo, oggi, mi voglio occupare ancora un poco della descrizione di quello che comunemente viene chiamato "Piano Astrale".

Il nome stesso lo inquadra (come tutti i ricercatori di esoterismo ben sanno) nell'àmbito delle emotività, delle passioni, delle manifestazioni impulsive e non in quelle ponderate e raziocinanti del "Piano Mentale".

D'altronde, è necessario considerare che sono innumerevoli gli stati d'animo con le loro infinite sfumature, come lo sono i contesti dove soggiornano le individualità spirituali.

Per questo motivo, sebbene siano fondamentalmente sette le "Biotesi" (cfr. QUI), esse sono costituite da miriadi e miriadi di sottopiani che, a loro volta, vanno sempre di sette in sette come la scala musicale o quella cromatica.




Perciò, anche il piano astrale è composto dal medesimo numero di livelli (compreso il nostro), ognuno dei quali ha il suo rispettivo grado di densità energetica, parimenti allo stadio evolutivo dei suoi abitanti.

Accantonando per ora il livello dove viviamo, in cui le vibrazioni sono più lente, distanziate e gravose, consideriamo le successive dimensioni astrali che mantengono la stessa impronta del mondo a noi familiare ma che, gradualmente, diventano sempre meno soggette alla materialità, agli interessi e alle impellenze dell'organismo terreno.

A titolo d'esempio, dirò che quelle più prossime alla densità del nostro ambiente sono equiparabili, in termini di energia, alla differenza risultante tra l'acciaio e la sabbia, mentre le superiori possono essere paragonate al divario esistente tra un solido e un liquido.

Anche lo scenario sembra simile alla Terra così come noi la conosciamo, ma è molto più di questo, poiché osservandolo con la nuova ottica dei sensi astrali, appare l'aspetto radiante di tutto ciò che esiste.

Infatti ogni cosa, anche la più piccola particella, essendo energia in movimento, si mostra come realmente è, e non nascosta come nella dimensione fisica.

Non solo, ma la stessa visione permette di scorgere e di compenetrare nel medesimo tempo tutti i lati degli oggetti sui quali rivolgiamo la nostra attenzione, anche quelli più nascosti o interni.


Dale Terbush

Dobbiamo sapere che qualsiasi elemento, compreso l'uomo, ha una controparte astrale costituita da vari gradi di energia che possono essere visti da tutti coloro che vivono più in alto o sullo stesso piano.

È proprio quell'alone luminoso che si irradia tutt'intorno a noi che svela, a chi ha gli occhi per vedere, il nostro stato evolutivo con le sue virtù o difetti. Tale emissione più o meno lucente, se non addirittura opaca, è chiamata "aura" e costituisce una vera carta di identità psichica.

Sono proprio i suoi raggi colorati, dai più scuri e densi dello spettro cromatico ai più brillanti e trasparenti (ossia dagli infrarossi agli ultravioletti) a caratterizzare la propensione dell'individuo verso lo Spirito o le passioni degradanti che lo affliggono.

Per maggiore chiarezza, le entità più elevate hanno la facoltà di osservare tutta la gamma delle vibrazioni partendo dalla personale prospettiva in giù, ma gli esseri che stanno più in basso non possono percepire la vita invisibile sopra di loro, così come avviene per noi sulla Terra.

Rendo più comprensibile il concetto con un esempio: immaginiamo che i piani o livelli astrali si presentino come delle reti che partendo dalla nostra dimensione, a maglie larghe, man mano si infittiscano e si restringano in relazione all'aumento vibrazionale energetico sempre più rapido e corto.

Ebbene, se un ipotetico sassolino venisse lanciato dai piani più alti, passerebbe attraverso l'intreccio fitto sottostante giungendo sul piano fisico, ma non viceversa, perché il volume e la pesantezza di una pietra, dipartentesi dal nostro ambiente, non riuscirebbe a penetrare nei reticoli superiori per via della loro struttura energetica stretta e veloce.




Quando noi decidiamo, per evolverci, di scendere nella dimensione temporale, ci avviluppiamo man mano nei vari strati di energia che costituiscono i nostri corpi sottili (Cfr. QUIQUI e QUI) attirando le corrispondenti vibrazioni al nostro modo di essere, di sentire e di esprimerci.

Soltanto lo Spirito insieme al suo corpo più tenue e divinizzato (il corpo causale) resistono ai vari saliscendi reincarnativi fino ad evoluzione ultimata allorché anche quest'ultima intercapedine si dissolverà e noi ritorneremo ad essere delle pure Intelligenze come lo eravamo all'inizio, prima della rovinosa Ribellione che ci ha trascinato tragicamente nella materia densa. (Cfr. QUI e QUI).

Ma ritornando al piano astrale, è necessario anche sapere che un medesimo spazio può essere abitato contemporaneamente da diverse entità che vibrano sui rispettivi piani senza interferire tra loro, né averne contezza, permettendo però a chi è più avanti spiritualmente di soccorrere e vedere coloro che si trovano indietro, per lo stesso principio che ho descritto sopra.

Ma quello che è molto essenziale dire concerne il fatto che siamo noi a creare lo scenario circostante che sarà sereno, colorato e luminoso se il nostro stato d'animo sarà tale o, al contrario, ci risulterà angosciante, buio e deprimente se saremo preda delle paure e di impulsi indesiderabili.

Molte delle cose immaginarie che qui prendono forma sono davvero belle, anche se temporanee a seconda dei pensieri che le sostengono, e un visitatore che non conosca nulla di più elevato potrebbe vagare lì con sufficiente soddisfazione tra foreste e montagne, amabili laghi e piacevoli giardini fioriti, o potrebbe anche costruire taluni ambienti per realizzare i propri sogni.

Le comunicazioni tra gli esseri seguono la stessa regola: più permangono le abitudini umane e maggiormente si è condizionati dagli stereotipi terrestri riproducendone gli aspetti consuetudinari come, per esempio, l'uso della parola e del linguaggio.




Se non viene acquisita la consapevolezza della meravigliosa opportunità che il piano astrale ci fornisce, come lo scambio telepatico con qualsiasi essere, inclusa la natura e i suoi abitanti, saremo molto limitati nelle nostre relazioni.

L'altro lato straordinario è quello che riguarda gli spostamenti che si possono effettuare, alla velocità del pensiero, coprendo le più incredibili distanze ed alzandoci letteralmente in volo senza la benché minima necessità di mezzi di alcun genere.

Ma questo, ovviamente lo si può raggiungere soltanto se insisteremo nella nostra determinazione di prendere coscienza della nostra Origine divina per comportarci coerentemente giorno dopo giorno, cercando di non farci risucchiare dai gorghi satanici sempre più minacciosi che tentano di bloccare la nostra evoluzione.

Questa lotta tra il buio e la Luce prosegue ancor più accanita nei bassi livelli in prossimità della Terra, dove le passioni e gli odi più sfrenati fagocitano un numero enorme di individui sia sul piano fisico che su quello eterico-astrale non permettendo loro di elevarsi.

Necessita dunque, se vogliamo raggiungere le dimensioni superiori durante il sonno, oppure abitarvi una volta abbandonato l'involucro fisico dopo il trapasso, dominare gli istinti, eliminare i vizi (cfr. QUI e QUI) e moltiplicare l'Amore incondizionato verso chiunque, perché siamo Scintille divine e tutto questo ci è profondamente peculiare.

Com'è fondamentale, perciò, prepararci da subito ad approfondire il senso della vita! Conoscere l'aspetto spirituale di tutto ciò che esiste e riscoprire, finalmente, il sublime Creatore di ogni cosa, facendo in modo di rinvigorire la Fede, quasi planetariamente spenta, incrementare la Speranza e potenziare proprio quell'Amore che rimane il fattore indispensabile a qualsiasi espressione vitale nel Cosmo intero!


Philip Straub

Post Scriptum

Ancora una volta consiglio a tutti di scaricare il libro "La Vita" di Gino Trespioli (ormai introvabile ma che QUI troverete) il quale racchiude, a mio avviso, il più completo insegnamento ultrafànico che l'Umanità possa avere: l'ampia descrizione delle Entità più diverse (spesso anche conosciute) sul senso della Vita terrena, ma soprattutto sull'Aldilà e sui vari piani astrali o Biotesi fino ad arrivare ai livelli angelici. (Cfr. anche QUI, QUI e QUI).


mercoledì 13 maggio 2020

Atlas e Swan: le COMETE dell'AVVERTIMENTO?




Sebirblu, 13 maggio 2020

In questo settimo anno di pontificato del Falso Profeta, riscontrabile molto bene nel libro di Daniele (9, 27), i "segni" per chi ha occhi per vedere si moltiplicano, ed ogni tessera va ineluttabilmente al suo posto nel grande mosaico cosmico.

Due astri chiomati non previsti sono apparsi nei cieli recentemente, ed è noto sin dall'antichità che spesso sono forieri di determinate svolte nella vita del pianeta, come la Manifestazione cristica, ad esempio; non sempre annunciano catastrofi e sventure, ma sicuramente sono dei moniti voluti e diretti dalla "mano" di Dio per allertare il genere umano a cambiare atteggiamento.

L'articolo che segue lo dimostra. Beati coloro che prestano attenzione ai segnali che di continuo il Padre manda per riportare a "Casa" i Suoi figli dispersi.

Atlas e Swan: le Comete dell'Avvertimento?

I due papi Leone XIII e San Pio X, che nelle visioni di Malachìa (cfr. anche QUI) si trovano rispettivamente nella posizione 102 e 103 dell'elenco da lui preconizzato, hanno i motti: "Lumen in Cœlo" (Luce in Cielo) e "Ignis Ardens" (Fuoco Ardente).

L'uno per via della presenza di una stella cometa sullo stemma pontificio e l'altro per la fede ardente dimostrata da san Pio X, al secolo Giuseppe Sarto. La numerazione che li contraddistingue non è un caso, perché corrisponde ai 102/103 anni trascorsi, "guarda caso", proprio fino ad oggi dalla prima apparizione di Nostra Signora di Fatima, come vedremo più avanti.

Il 28 dicembre 2019 è apparsa nel firmamento, in tutto il suo splendore, la cometa Atlas C/2019 Y4 la cui luminosità era talmente intensa da far sognare ad occhi aperti gli astronomi di tutto il mondo, ma l'11 aprile 2020 avvicinandosi al sole è andata vieppiù disgregandosi ed ora appare frammentata in 4 parti.


Foto di Atlas frammentata in 4 parti

Lo stesso giorno, nel frattempo, una nuova cometa ha catturato l'attenzione su di sé, Swan C/2020 F8, proveniente dalla zona australe e diretta a settentrione, verso il sole ed Atlas, appunto.

L'11 aprile scorso era il Sabato Santo, il giorno in cui si commemora Gesù nel sepolcro in attesa che sopravvenga la Sua gloriosa Risurrezione, ma questa nota la riprenderò più avanti.

E non ci si deve dimenticare che il numero 11 è anche emblematico per l'Oligarchia occulta che con il blocco delle chiese a Pasqua crede che il Cristo sia ormai "morto", così come pensavano i farisei del Suo tempo.

Tornando di nuovo alle comete, si tratta di un evento astronomico iniziato dapprima nell'emisfero nord e poi a sud, durante la cosiddetta "fase due" della pandemia in cui l'attacco del Maligno prosegue nel far perdurare il divieto di celebrare le Messe e i Sacramenti (esclusi questa volta i funerali, perché insistere sarebbe stato oltremodo impopolare per i parenti dei troppi deceduti).

Un "segno" molto significativo nel periodo critico che stiamo vivendo. Le due comete si troveranno nella costellazione di Perseo, quasi in congiunzione, ed affinché tale segno sia visibile all'intero globo non c'è che un solo frangente possibile: deve essere  accomunato  necessariamente al sole,  in modo che tutti lo vedano.

Nessuno finora (a meno che lo si nasconda) ha notato che le traiettorie di Atlas e di Swan si incrociano: ciò, perché gli astronomi tendono a guardare soltanto l'uno o l'altro dei due corpi in movimento.

La probabilità che si scontrino fra loro è praticamente nulla, soprattutto perché questo accadrebbe in prossimità del sole. Ma... siccome "Le vie del Signore sono infinite", ciò diventa fattibile.

Fattibile perché a Garabandal, in un'intervista dell'agosto 1980, Conchita disse che la Vergine Maria annunciò l'«Avvertimento» (ved. QUI) e la veggente lo descrisse con l'esempio di due stelle in collisione che producevano un gran boato ed una luce indescrivibile. (Ved. anche QUI).


Conchita González nacque il 7 febbraio 1949

Aggiunse anche:

"Sembrerà come se il comunismo avesse invaso il pianeta e fosse diventato difficile praticare la religione; per i sacerdoti sarà proibito dire Messa e aprire le chiese ai fedeli."

Non è impressionante questa frase rispetto al periodo che l'umanità sta vivendo ora per via del blocco alle funzioni? Ecco un video de "La Repubblica" sull'abuso di potere perpetrato dall'Arma mentre don Lino Viola celebra la Messa a Gallignano, frazione di Soncino a Cremona. Chi non dovesse vederlo sullo smartphone clicchi QUI.




Ma non è tutto, anche un'altra mistica molto conosciuta, Luz de Maria (ved. QUI) ha confermato il messaggio di Garabandal dicendo:

"L'Avvertimento sarà collegato ad un fatto astrale, come due stelle che cozzano fra loro, non produrrà danno fisico ma ci spaventerà, perché in quel preciso istante vedremo nelle nostre anime il danno da noi stessi provocato." (cfr. QUI).

E ancora, sempre tramite Luz de Maria, il 20 gennaio 2018 ci è stato detto che tutti vedranno due corpi celesti che scontrandosi a grande distanza dalla terra causeranno una gran luce e fuoco cadrà su alcuni luoghi poco prima dell'Avvertimento.

Ecco l'animazione delle due comete con le traiettorie comunicate dalla NASA.




Come si vede, Atlas giunge dall'alto e discende verso il sole, mentre Swan proviene dal basso e passa a destra di Marte salendo verso il nostro astro. Le due posizioni sono molto vicine.

Ebbene, le due stelle caudate che si approssimano a vicenda sono influenzate dalla gravità. Dunque l'una attira l'altra. Ed Atlas, suddivisa in quattro parti per essersi avvicinata al sole, aumenta la possibilità di un contatto potenziale.

Qual è la conseguenza di un urto anche parziale tra due comete (evento mai osservato prima dall'astronomia moderna)?

Secondo gli studiosi di fisica, una collisione frontale provocherebbe quasi certamente la loro disgregazione in frammenti più piccoli. Inoltre, la grande quantità d'energia termica causata dallo scontro potrebbe vaporizzare il ghiaccio in acqua gassosa e produrre piccole particelle fuse simili a vetro.

Ma pure nel caso di un impatto mancato, l'espansione dei gas e delle particelle di entrambi i corpi celesti in avvicinamento al sole e pressoché nello stesso punto, produrrebbe un velo spaziale.

Si è già assistito a questo fenomeno di "parelio" in qualche notte invernale molto fredda: il sole si rifrange attraverso le nubi superiori, chiamate cirri, dando luogo all'apparente comparsa di due altri soli laterali.


Evento di "parelio" nel Nord Dakota presso il lago Madison

Un sole al centro e "due" ai lati sembrano una croce...

L'urto delle due comete avrebbe dunque per effetto di frantumare il ghiaccio in minuti cristalli che produrrebbe lo stesso esito di rifrazione della luce solare come accade attraverso un prisma in cui il raggio luminoso viene deviato. Quello che avviene dopo una tempesta, quando le gocce d'acqua fanno da filtro producendo l'arcobaleno.

Atlas e Swan dovrebbero incontrarsi tra il 21 e il 24 maggio, giorno dell'Ascensione di Nostro Signore e questo, a Dio piacendo, permetterà a tutte le nazioni di vederle.

L'osservazione celeste che condivido rientra nei fatti che riguardano il Miracolo del sole a Fatima, l'apparizione della Vergine alle Tre Fontane di Roma (ved. QUI) e le dichiarazioni di Malachi Martin (ved. QUI) sul "segno nel cielo" che, secondo lui, si sarebbe prodotto in un determinato arco di tempo.

Il primo evento accadde il 13 ottobre 1917 – 103 anni fa (cfr. il significato di questo numero QUI) – e si riferiva alla fine dei Tempi.

Il secondo avvenne il 12 aprile 1980, 40 anni fa, durante la commemorazione del 33° anniversario della mariofanìa occorsa a Bruno Cornacchiola. Si noti ancora una volta la cifra 33, il numero del Cristo menzionato anch'esso nel link soprastante e il 40 appena menzionato che riprendo a fine post.  

Il terzo evento si ebbe con Padre Malachi che, nel 1997, avendo letto il famoso Terzo Segreto, dichiarò che il fattore scatenante finale sarebbe iniziato con un "segno" nel cielo fra i 10 e i 20 anni successivi... ed è incredibile come ciò sia avvenuto proprio il 23 settembre 2017, ad un ventennio esatto dalla sua predizione. (ved. QUI e QUI).

Come dicevo poc'anzi, è l'arcobaleno che lega questi tre punti fra loro (violato da Satana con l'istituzione del simbolo LGBT), perché sia a Fatima nel 1917 che alle Tre Fontane nel 1980 fu il sole il grande protagonista che permise con la "sua danza" di osservarne i colori.




D'altronde, la profezia di Malachi Martin sul grande Segno celeste, come «avviso» all'umanità dalla Donna vestita di Sole (desunto dal quadro astrale) su questi "tempi finali", proprio nel 103° anno dalle apparizioni di Fatima (cfr. ancora il link sopra, al 1° evento) lega il tutto in uno scenario sorprendente.

Se gli accadimenti previsti riguardo alle comete, al loro scontro, alla luce, al rumore tonante e alla gran Croce nel cielo dovessero davvero verificarsi in concomitanza tra l'Ascensione del Signore (24 maggio) e la Pentecoste (31 maggio), come intervento divino per risvegliare i popoli dormienti e succubi del Maligno, allora la Nuova Terra Promessa, passati i 40 anni biblici di penitenza e di deserto (ved. QUI e QUI), segnati dal 33° anniversario delle apparizioni della Vergine della Rivelazione nel 1980, sarebbe all'orizzonte come una Vera Risurrezione dalla "tomba" di questo mondo.

Certo, potrebbe essere un sogno... ma che strane "coincidenze" però!... Come quella dei due motti pontifici, menzionati all'inizio, che delineano contemporaneamente (secondo il posto dato loro nella profezia malachiana 102 e 103) la Purificazione per mezzo della "Luce in Cielo (la cometa sullo stemma di Leone XIII, arricchita di questo "13" indicante il giorno conclusivo del Miracolo del sole) e del "Fuoco Ardente" di San Pio X, che cadrà dall'alto per liberare il pianeta dalla tirannia di Satana.


Spunti presi e tradotti liberamente da: cyberquebec.ca