Sebirblu, 14 Marzo 2013
Ecco, gentili Lettori, la terza parte
delle lettere dall'aldilà di Gino Trespioli come promessovi. Per la
prima e la seconda parte, alfine di avere una panoramica maggiore,
visionare QUI e QUI.
Buona lettura.
15 Giugno 1941
Cara amica,
Ritorno a te dopo un viaggio di
perlustrazione negli splendidi mondi che potrebbero paragonarsi a
delle nazioni; la vita vi si svolge in piena armonia di pensiero.
Masse di individui si intrattengono per la ricerca dei fili che
congiungono tra loro gli ambienti; altre invece lavorano
individualmente.
Vi sono qui biblioteche magnifiche, i
volumi sono allineati grazie alla potenziale forza legislativa; chi
fa ricerche su dati argomenti, sa benissimo di trovare fra i volumi
ciò che necessita all'irradiazione di pensiero; di conseguenza,
tutta l'intensità concettiva è legata a questa nostra vita definita
umanamente spirituale.
Cessa il concetto spirito, nel senso
fantasmagorico, e si ha la dimostrazione dell'Individualità
essenziale pensativa. Quindi è logico che i mondi siano creati dallo
stesso Uno, onde elargire alle masse l'ambiente adatto.
Ritenere che l'Infinito sia il
risultato della fantasia umana avente la necessità di avere davanti
a sè una copia migliore del mondo fisico, è sbagliato.
Gli studiosi della Terra (me compreso),
dedicandosi alla ricerca di una Verità unificata nella Potenza, è
giocoforza che abbandonino i soliti sistemi inadatti per approfondire
un Tutto mirabilmente disposto.
Non chiedermi come usano fare gli umani
«dove sei?» perché a questo interrogativo non esiste risposta.
Sono vivente, posso andare dove il mio pensiero desidera, non scorgo
barriere che delimitino la possibilità di spaziare.
La grande ricchezza di tutti è
precisamente costituita dall'offerta meravigliosa che la Legge dona a
tutti indistintamente. Questa mia affermazione è convalidata
dall'espressione Divina: «Cercatemi e Mi troverete».
Gentile amica, in questo istante il tuo
«io» può pensare così: «Tu mi dici cose piacevoli, mi descrivi ambienti che non vedo, riaffermi la tua
personalità, ma io ho diritto al dubbio».
Difatti così succede, quando si è
ancora nell'incerta via terrena. Se ti nasce il dubbio ciò significa
che il tuo «io» è preso dal desiderio di assimilare la Verità.
Sono sempre pronto a dissipare la nebbia che può offuscare il tuo
cielo spirituale.
Ti lascio ricordandoti che la bellezza
della vita, è la più grande ricchezza che noi si possegga.
Dal mondo astrale.
Tuo Gino
16 giugno 1941
Cara amica,
Ti avevo promesso dei brevi cenni sullo
svolgimento della vita, sia in forma fisica che in forma sostanziale;
ricordandomi i miei lavori terreni, mi soffermo su quel punto che è,
e rimane un mistero.
Crearne un altro con la mia
spiegazione, no certo; sfondare quello che già è, richiede forza
titanica, di ordine trascendentale.
I tre famosi interrogativi rimangono
fissi per i materialisti e per i realisti. «Chi siamo, donde
veniamo, e dove andiamo?».
Il materialista affermando che egli è
nato da un gettito fisiologico, senza bagliori speciali, vuole
ritornare pulviscolo, embrione generatore di altri succhi
fisiologici. I lampi dell'intelligere, secondo lui, restano scritti
nel libro della vita e tramandati ai successori.
Ne consegue, che se l'individuo non ha
intelligenza superiore, non ha perciò nessun tramando. Si dovrebbe
dedurre che dal connubio si fattura l'uomo nelle varie disuguaglianze
vitali.
L'innesto fisiologico, in un
congiungimento limitato per percezione intelligente, perchè è
capace allora di far sorgere un Essere che nel mondo farà parlare di
sè?
Questa speciale potenza dell'intelletto
da dove è venuta se i genitori non la possedevano? Il materialista
continuerà nel suo ragionamento, e non potrà uscirne, se non quando
avrà lasciato la dimora terrena.
Il realista più o meno si comporta
nello stesso modo; egli vuole toccare con la sua mente tutte le
realtà. Per deduzione, non è che un affiancatore del materialismo.
Le Religioni hanno tentato di portare
le masse involute ed evolute verso la Divinità, sia inserendo dogmi,
sia imponendosi con minacce, castighi o altro. Come risultato, il
Rito è rimasto quale forma suggestiva per i primi e per i secondi.
Tuttavia, non disconosco il bene che
possono apportare le Religioni estrinsecando la fede.
Ritorno al punto di partenza; nella
parola «vita» è racchiusa la vibrazione che contiene un movimento che si estrinseca in
molteplici altri formando così delle masse energetiche che, dominate
dalla Legge, danno per risultato la manifestazione tangibile vitale.
I vari aspetti di essa, non sono che
gli effetti della Grande Causa. L'Emanatore Primo, Unico, esternando
il Suo Sé per vibrazione d'Amore, formò la vita.
Ti prego, cara amica, di seguirmi
attentamente. Un padre può delimitare la vita dei suoi figli? Può
egli annientarla, riassorbirla? No certo. Il padre è felice nel
vedere la continuazione del proprio sè nella figliolanza.
Così avviene nella Potenza-Padre, la
nostra Individualità assunta ad Essenza e la nostra personalità che
si evolve, rappresentano i figli che sviluppano il dono che hanno
ricevuto, moltiplicando la vita.
Chimera? No. Ecco la Realtà per i
realisti.
Fai riposare il tuo ego e ripensami, io
ti seguo.
Tuo Gino
17 Giugno 1941
Cara amica,
Ti vorrei portare negli abissi oceanici
astrali laddove le masse delle Energie si costituiscono forze.
È un lavorìo formidabile e semplice,
è un chiarore che si accende, paragonabile a lampeggìo, dopo di
che, tu vedi masse che precipitano a spirale, in alto, in basso,
orizzontalmente, ed ogni vortice magneticamente si lega all'altro,
formando così cerchi o catene ben distinte ed aventi uno scopo.
Gli agglomerati che delineano centri o
anelli, sono i fattori che dovranno proiettare sulla Terra grandi
metamorfosi nell'ordine fisico degli elementi.
Le spirali che compongono catene
preparano gli ambienti sociali e psichici; nell'espressione «sociali»
intendo risveglio e incanalamento delle coscienze sotto il controllo
psichico Superiore.
Cara amica, ti affaticherai un poco
leggendomi, quando dico psichico intendo l'«io» che si plasma
come coscienza ed anima.
Queste magnifiche trasformazioni
stabiliranno dei punti base per una nuova evoluzione che può essere
definita così: - Il cerchio dell'Ombra verrà assorbito dalla Luce.
Come si può sentire il Soffio della
Divinità? Tu che sei entrata sotto l'Arco della Grande Porta,
percepisci a sufficienza l'Alito Divino. Per il mondo, in genere,
pochi sono coloro che ne sentono la Reale Presenza.
Normalmente la Divinità è vista in
forma religiosa, quindi temuta, o negata completamente. La negazione
è quindi la determinante «Ombra»; i popoli nordici, vivono a
contatto della vita astrale.
I Latini si sono ridotti a controllarne
la fenomenologia. Questa differenza di percezione Divina crea solchi
incolmabili che poi determinano conflitti in tutti i campi, sia
sociali che economico-politici.
Quando tu riuscirai a dar luce a queste
mie lettere, il mondo sarà meno stupito di vedere una donna
occuparsi dell'unico problema interessante, la Vita.
Con molta tenerezza, ti saluto.
Gino
Relatore: Sebirblu.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento