Caldera dello Yellowstone (dai turisti piccolissimi se ne può immaginare la vastità!) |
Sebirblu, 12 aprile 2014
Da un po' di tempo, gentili Lettori,
sto focalizzando la mia attenzione su tutto ciò che concerne il
super-vulcano statunitense Yellowstone ed ora ho deciso di rendervi
partecipi di tutte le strane "coincidenze" e "anomalie"
che lo riguardano.
In un articolo del 5 febbraio 2014
(QUI) si riporta questo:
"Un attacco terroristico sembra
essere stato perpetrato, per molte ore fra ieri ed oggi, contro il
Parco Nazionale dello Yellowstone e specificamente diretto al
super-vulcano situato sotto l'omonimo lago.
I sismometri dello Yellowstone hanno
registrato vibrazioni cronometrate con precisione, che non possono
prodursi naturalmente, essendo incentrate sulla caldera (bocca) del
super-vulcano attraverso alcuni mezzi esterni.
Qualsiasi dispositivo sia stato
utilizzato è riuscito a raggiungere la risonanza delle vibrazioni
sotterranee all'interno dell'enorme conca la quale è peggiorata di
ora in ora.
L'unico scopo di questo tentativo può
essere stato SOLO quello di destabilizzare l'interno del vulcano con
l'intenzione di provocare un'eruzione catastrofica. Il senso comune
dice che una simile iniziativa può essere intrapresa soltanto da uno
stato-nazione.
Se essa non venisse bloccata, una
devastante esplosione potrebbe essere indotta spazzando via l'intero
quadrante nord-occidentale degli Stati Uniti e uccidendo milioni di
persone in un atto di terrorismo grazie all'uso di un'arma a
risonanza energetica.
Secondo i dati restituiti dai
sismografi del Parco Nazionale dello Yellowstone, ieri 4 febbraio
2014 alle 8:30 am dell'ora locale, qualcuno ha cominciato ad
utilizzare la tecnologia artificiale contro la caldera del
super-vulcano.
Tale azione ha creato, come
sopraddetto, delle forti scariche vibrazionali in sequenza
cronometrica, inesistenti in natura, verso il sottosuolo del grande
Lago Yellowstone.
Quattro ore più tardi, alle 12:30, la
risonanza si è ripetuta con impulsi sincroni, tutti perfettamente a
tempo e distanziati, ricominciando a colpire il sottosuolo.
Tre ore dopo, verso le 15:30, le
vibrazioni sono riprese ancora ad intervalli precisi mostrando un
notevole effetto che è peggiorato ad ogni ora successiva sempre più.
I grafici (che ora sono scomparsi; ndt)
hanno chiaramente evidenziato l'arresto improvviso di questa attività
non appena passata la mezzanotte. È avvenuto come se qualcuno avesse
«girato un interruttore» e le frequenze si fossero fermate.
Mentre i terremoti e i tremori possono
durare pochi minuti, con scosse di assestamento al seguito per ore o
giorni, quelli di cui stiamo parlando sono stati improvvisi e
sorprendenti.
Normalmente, i fenomeni spontanei non
sono mai meticolosamente cronometrati, a tempi regolari e
continuativi per più di sedici ore ininterrottamente.
Ecco perché tutto ciò non è normale
e siccome la profondità del sismografo è a circa 2400 piedi
sottoterra (intorno ai 720 metri; ndt), nessuno strumento meccanico in quella
posizione potrebbe rilevare un eventuale errore.
Appare dunque chiaro che qualcuno sta
tentando di provocare un'eruzione del super-vulcano e adesso che
l'esperimento tramite la risonanza al suolo ha dato l'esito che si
voleva, potrebbe anche protrarsi scatenando su tutti noi, a volontà,
effetti terribili e mortali.
Nel frattempo, a corollario di tutto
ciò, il 10 gennaio 2014 la FEMA (Federal Emergency Management
Agency) ha visitato il sito web «fedbizopps.gov» per
l'acquisisizione di 1000 ospedali-tenda in tutti gli Stati Uniti e 40
cassonetti da cantiere.
Ha cercato anche degli imprenditori che
potessero assicurare lo smaltimento rapido, con preavviso da 24 a 48
ore, di una grande quantità di materiale medico a rischio biologico.
(Vedere QUI)
Viene da pensare che se lo Yellowstone
scoppiasse, causerebbe sicuramente centinaia di migliaia di cadaveri
e allora ce ne sarebbe la necessità...
La stessa FEMA ha pure fatto richiesta
di 100.000 camicie e pantaloni sia per l'inverno che per l'estate. Non ce ne sarebbe bisogno
per una pandemia di influenza, ma per un'eruzione vulcanica, sì.
Dalla fornitura di numerosissime unità
abitative prefabbricate con beni e servizi ad una massiccia varietà
di elementi necessari ad un'emergenza di questo tipo, per esempio le
bevande, la lista è lunga.
Un altro brutto dettaglio è che la
FEMA sta sollecitando le imprese a fornire un supporto operativo con
pullman per l'evacuazione generale della popolazione americana in
caso d'urgenza per disastro naturale.
L'invito è apparso su «fedbizopps.gov»
in ottobre, ma è stato recentemente rivisitato dopo che le società
interessate hanno cominciato a porre domande sul contratto relativo.
Qualunque cosa essa stia approntando,
gli elementi che si riferiscono a determinati quantitativi di
materiale indicano l'inadeguatezza a garantire la sopravvivenza alla
maggior parte della popolazione."
In un altro articolo (QUI) del 30
settembre 2013 dal titolo "Preparativi della FEMA. Sacchi e
bare per defunti inviati a Portorico. Dobbiamo aspettarci delle
catastrofi?" c'è scritto:
"Ci sono voci che si riferiscono
ad un ipotetico tsunami che potrebbe colpire la Costa Orientale
statunitense ma, riflettendo meglio, perché portare un simile carico
in un'isola che in pratica sarebbe spazzata via?
Quindi, è più facile pensare che il
tutto sia stato spedito là a motivo di eventuali corpi rigettati
sulla riva.
Altre dicerie parlano di virus. Ma
allora, perché inviare soltanto sacchi e bare?
Sicuramente, se Portorico fosse in
procinto d'esser colpito da una piaga, anche gli antibiotici ed altro
che la FEMA sta spostando sarebbero arrivati lì. Invece stanno
giungendo alla Regione 3. (Nella cartina è segnata in rosso).
Ampia è la speculazione che qualcosa
di GRANDE stia per accadere in quella zona. Certo, è un'ipotesi;
resta però il fatto che quell'area possa rivelarsi un luogo sicuro
per accogliere rifugiati.
Area distruttiva di un'eventuale eruzione dello Yellowstone |
Le considerazioni sopra espresse su
Portorico, come bersaglio dell'ondata di tsunami, valgono anche per
la Regione 3 che pure ne sarebbe esposta. Perché quindi portarvi
carichi di forniture?
Certamente, nessuno vorrebbe ritrovarsi
in un altro uragano simile a Katrina e quindi, quale posto migliore
per stoccare rifornimenti a pro di un'emergenza nazionale se non un
territorio di cui sia ha la certezza che non sarà toccato?
Esso risulterebbe inoltre (guarda caso)
facilmente accessibile ai fini della distribuzione per le zone
colpite. Se si è a conoscenza che una bomba nucleare stia per
giungere, non si pongono le riserve in soffitta o in cortile ma nel
sottosuolo.
Ecco perché si pensa che non stia per
succedere nulla sia a Portorico che nella Regione 3 della FEMA, dove
stanno appunto arrivando le forniture.
Ma allora cosa starebbe per accadere?
Dopo aver a lungo pensato, l'unica possibilità molto reale sarebbe
l'attesa eruzione del super-vulcano Yellowstone.
Se ciò dovesse verificarsi, i 2/3
degli Stati Uniti sarebbero inservibili con una terra incolta e
coperta di cenere, simile ad un deserto buio. Le aree più sicure?...
Sono sulla costa orientale, proprio dove si trova la Regione 3.
Secondo il raggio di distruzione (qui
sotto nell'immagine), l'isola di Portorico non sarebbe toccata, ma
migliaia di corpi si riverserebbero sulle sue spiagge.
Queste merci stanno confluendo ora in
entrambi i luoghi suddetti.
L'analisi potrebbe essere sbagliata ma,
in questo caso, si accolgono con favore altre spiegazioni sul perché queste forniture vengano inviate contemporaneamente."
In quest'altra relazione del 1 aprile
2014 proveniente dal Sud-Africa dal titolo «L'ANC (African National
Congress) rifiuta 100 miliardi di dollari nel timore di troppi
"bianchi"», viene svelata una singolare offerta inoltrata
al Presidente Zuma che è descritta così:
"Il governo ANC ha ricevuto una
richiesta dagli Stati Uniti per entrare a far parte di un piano di
gestione delle catastrofi americane ed ottenere in cambio 100
miliardi di dollari nell'arco di una decade, ovvero 10 miliardi di
dollari l'anno (corrispondenti a 100 Rand locali) che è stata
respinta.
Il progetto concerneva la costruzione
di alloggi temporanei per milioni di americani in Africa del Sud se
la caldera del supervulcano Yellowstone in Wyoming presto o tardi
fosse esplosa.
I paesi che parteciperanno a tale piano
sono il Brasile, l'Argentina e l'Australia.
Un portavoce del Ministero degli Affari
Esteri, il Dott. Sipho Matwetwe, ha detto che il Sud Africa non
prenderà parte al programma perché c'è il rischio che milioni di
americani bianchi, in una situazione di emergenza per il paese,
possano essere inviati e minacciare la cultura e l'identità
nazionale.
Gli scienziati statunitensi da anni
studiano la caldera nel Parco Nazionale dello Yellowstone. Un
super-vulcano è cento volte più potente di uno normale e non è
giusto lasciare che milioni di persone muoiano; sarebbe una macchia
per l'intera civiltà.
Se lo Yellowstone dovesse esplodere,
tutto il Nord America e l'intera Terra entrerebbero per alcuni anni
in un «inverno vulcanico».
I medesimi scienziati hanno
identificato il Sud Africa come posto ideale in cui le persone
potrebbero sopravvivere al clima che la grande eruzione
provocherebbe.
Anche se i Ministeri sudafricani degli
Affari Esteri, della Scienza e della Tecnologia sono stati ampiamente
informati dagli USA, così come sono state offerte grandi quantità
di denaro per edificare alloggi temporanei nel Karoo e nel Kalahari,
il Governo ha deciso di respingere la proposta.
I miliardi sarebbero stati erogati a
partire dal 2014 e frazionati in 10 anni come pagamento al Sud Africa
dopo che il progetto fosse stato riveduto.
Il Dott. Sipho Mathetwe ha aggiunto che
«Il nostro governo ha simpatia per la sfida americana allo
Yellowstone, ma pure noi abbiamo le nostre in Sudafrica.
Ci sono 200 milioni di bianchi in
America, e se troppi di loro venissero qui sarebbe un grosso
problema, anche se ci fossero sufficienti abitazioni e infrastrutture
disponibili.
Si destabilizzerebbe il paese e
potrebbe ritornare l'Apartheid. Il Sud Africa non è in vendita.»
L'Ambasciatore statunitense a Pretoria
non si è reso disponibile per un commento."
Ma cosa comporterebbe un'eruzione dello
Yellowstone? Così titola «infowars.com», il sito di Alex Jones
nell'articolo di Michael Snyder del 1° aprile 2014 che scrive:
"Domenica (30 marzo), il peggior
terremoto in circa 30 anni ha scosso il super-vulcano.
Nell'insieme, ci sono stati almeno 25
terremoti significativi al Parco Nazionale dello Yellowstone dal
giovedì precedente, ma è quest'ultimo di magnitudo 4.8 che rende
molti osservatori estremamente preoccupati.
Potrebbe un così elevato scuotimento
essere un segno che l'immensa caldera stia cominciando a ruggire alla
vita dopo tutto questo tempo?
E se lo facesse scoppiare, che
significato avrebbe per il resto del paese? Come si vedrà in
seguito, un risveglio improvviso sarebbe assolutamente catastrofico.
Si è valutato che una tale eruzione
potrebbe depositare una coltre profonda 10 piedi di cenere (circa 3
metri e mezzo) fino a 1000 miglia di distanza (circa 1610 chilometri)
e far diventare inabitabile gran parte della Nazione per gli anni a
venire.
In sostanza metterebbe letteralmente in
ginocchio gli Stati Uniti.
Un comunicato di un'Università dello
Utah ha precisato che la zona del terremoto presenta un «innalzamento
del terreno» sin dal mese di agosto e che «la sismicità
nell'intera regione è rimasta piuttosto alta per diversi mesi».
C'è da aggiungere, aprendo una
parentesi su un'altra notizia, che ora il super-vulcano sta
rilasciando elio. Questo gas nobile è infatti considerato uno degli
indicatori geochimici più precisi per segnalare in anticipo quando
un'eruzione potrebbe avvenire.
Ma continuando con lo scritto
pubblicato da «infowars», in molti hanno visto, e per questo si
sono avute parecchie segnalazioni, che intorno alla zona in questione
moltissimi animali hanno cominciato ad avere strani comportamenti
prima di quest'ultima forte scossa di fine marzo.
Il video a seguire, che riguarda i
bisonti in fuga e che ha fatto ormai il giro del web, lo dimostra.
Ma c'è pure un altro filmato, molto
più recente, che mette in evidenza come anche le antilocapre si
allontanino in massa dalla zona che sentono ostile e minacciosa.
(Tenerissimo l'ultimo giovane animale che sembra non farcela, ma...
soprattutto, non viene lasciato indietro dal resto del branco!)
È risaputo che tutte queste creature
sono dotate di una sensibilità particolare e che spesso, per il loro
comportamento, mettono in guardia l'uomo. Speriamo che questo non sia
il caso! Comunque il pericolo rappresentato dallo Yellowstone non
deve essere sottovalutato.
Tra l'altro, gli scienziati ultimamente
hanno scoperto che è molto più grande di quanto in precedenza non
si fosse analizzato.
Verso la fine dell'anno scorso, un
nuovo studio sull'enorme super-vulcano ha individuato che la camera
magmatica sotterranea si estende di ben due volte e mezzo in più
della passata valutazione. Una caverna di 90 km per 30, capace di
contenere 300 miliardi di chilometri cubici di roccia fusa.
Se il gigante addormentato si dovesse
svegliare, il deflusso di lava, cenere e fumo devasterebbero gli
Stati Uniti e influenzerebbero il mondo intero. Una sua eruzione
totale sarebbe diversa da qualsiasi altra cosa mai vista prima da
nessuno di noi."
E qui l'autore dell'articolo fa una
lunga lista delle conseguenze tragiche che un evento simile
causerebbe, ma non voglio attardarmi su questo perché il mio compito
non è quello di incutere paura ma di informare soltanto.
E a proposito di questo, pare che dopo
l'ultima grande scossa del 30 marzo, i dirigenti USA abbiano deciso
di non diffondere più notizie sullo Yellowstone... mah... che siano
diventati così «solleciti» per non creare panico?...
"Di conseguenza, scrive sempre il
giornalista, non dovreste aspettare che il governo vi avvisi della
potenziale minaccia eruttiva del super-vulcano se non all'ultimo
momento. In linea generale, esso è molto più preoccupato di
«mantenere la gente calma» piuttosto che dirci la verità."
"Gli Illuminati, come si dice QUI,
stanno mettendo in atto il «Progetto Rewilding» che prevede, dopo
l'eliminazione dei 2/3 dell'Umanità, di ridisegnare la mappa per
ogni nazione della Terra indicante dove l'uomo sarà autorizzato a
vivere nell'ultima fase del Nuovo Ordine Mondiale.
Un esempio ne è la carta geografica
degli Stati Uniti che riproduce esattamente tale scenario.
Come si può vedere, il territorio è
stato diviso in tre settori:
Le «Zone di natura selvaggia» (Core Reserves),
destinate solo all'habitat delle piante e degli animali. Ogni
attività antropica vi deve essere interdetta.
Le «Zone cuscinetto» (Buffer Zones) confinanti con
quelle menzionate sopra. Rigorosamente controllate e limitate, con
accessi consentiti solo da esseri umani preposti. Non vi sono ammesse
case o agglomerati urbani, né attività organizzate come il lavoro.
Sapendo come funziona un governo
dittatoriale, ogni individuo che vorrà entrare in queste aree sarà
obbligato a presentare dei permessi speciali. E, ovviamente, le forze
paramilitari le pattuglieranno per far applicare tale disposizione.
Le «Zone di Cooperazione» (Zones of Cooperation),
unici spazi dove sarà concesso alla gente di vivere e
presumibilmente di lavorare. Saranno allestite dal Nuovo Ordine
Mondiale che con il suo progetto spazzerà via ogni vivente e
qualsiasi edificazione umana.
Ciò fa parte del programma di
Protezione della Biodiversità creato dalle Nazioni Unite nel 1972.
Esso contempla di predisporre enormi regioni del mondo dove gli
esseri umani non potranno risiedere per vivere, lavorare o ricrearsi.
Anche se questo disegno concerne la
totalità della Terra e dunque concepito a livello globale,
esamineremo solo l'ambito degli Stati Uniti.
(L'intero piano è stato pubblicato in
una relazione dal titolo «Il nostro Quartiere Planetario - Rapporto
della Commissione sulla Governance Mondiale» - Oxford University
Press, ISBN 0 -19-827997-3, di 410 pagine. È possibile ordinarlo in
qualsiasi libreria usando il numero di ISBN dato.)
Il termine "Re-Wilding"
significa riportare allo stato brado, primitivo.
Le Georgia Guidestones sono l'emblema del pensiero di decimazione planetaria degli Illuminati. |
In altre parole, la Cabala ha
intenzione di «fare piazza pulita» di tutte le testimonianze di
attività umana, ossia abitazioni, aziende, strutture, intere città,
permettendo all'ambiente di ritornare al suo stato naturale, com'era
prima che il «Cattivo Uomo Bianco» predasse le terre degli Indiani
d'America.
Utilizzando una direttiva
presidenziale, normalmente esercitata attraverso vari organismi del
Governo Federale, il progetto "Rewilding" sarà realizzato
dichiarando immense distese nazionali completamente off limits agli
umani.
Tali estensioni verrebbero chiamate
«riserve», comprendenti aree selvagge a riforestazione spontanea e
parchi nazionali, mentre le limitate «Zone cuscinetto» senza
agricoltura, consentirebbero bivacchi temporanei solo in caso di
incendi boschivi.
Il numero del 25 giugno 1993 della
rivista Science, riporta che il piano prevede il 23,4% del territorio
da rendersi incolto (senza intervento umano) e il 26, 2% in corridoi
e zone tampone per uso umano molto limitato.
(Da Marilyn Brannan, "Rapporto
speciale: Il Progetto Wildlands lancia la sua guerra contro
l'Umanità", p.2)
Si tratta del 50% dell'America!
Questi provvedimenti di "Rewilding"
(raggruppati in blocchi; ndt) riguardano gli stati: Oregon,
Washington, Idaho, Utah, Montana, Wyoming, Colorado, New Mexico,
Arizona.
Wisconsin, Michigan.
Maine, New Hampshire, Vermont,
Massachusetts, Connecticut, New York.
Parti della Virginia, West Virginia,
Carolina, Tennessee e Georgia seguendo i principali sistemi fluviali.
Alcune regioni della Florida.
Ricordate, il 50% degli Stati Uniti sta
per essere vietato a noi uomini disgustosi e non graditi!!
Come si può vedere dalla cartina, il
blocco "Rewilding" dell'Oregon, Washington, Idaho, Utah,
Montana, Wyoming, Colorado, New Mexico e Arizona rientra nella
previsione di «ripulitura» dalla presenza umana, un piano
plausibilmente reso concreto da una massiccia eruzione del
super-vulcano Yellowstone!
Anche se questa possibilità potrebbe
sembrare troppo grande per essere vera, vi invitiamo a prendere in
considerazione tutti i fatti, compresa la realtà che le enormi
deformazioni del terreno diventano "indicatori affidabili"
di una probabile esplosione.
Che strana combinazione! In questo
momento della storia della Terra, si verificano troppi «casi» che
coincidono con il desiderio degli Illuminati-Sionisti di produrre
l'Anticristo.
Proprio ora che il mondo ha un
microchip impiantabile sotto la pelle! (Il Marchio della Bestia senza
il quale non si può né vendere, né comprare... Ap. 13,17).
Proprio ora che l'economia del Pianeta
sta inabissandosi per lasciare il posto ad un Nuovo Ordine Mondiale e
ad una moneta unica!
Proprio ora che il Messaggio Cristico,
quello autentico però, e non imbastardito dal Potere Temporale che
ha coadiuvato ad affossarlo e a demistificarlo, si è allontanato dal
cuore degli uomini provocando un'apostasia e un disinteresse senza
precedenti!"
Questi e tanti altri sono i fatti che
aprono la strada alla corrente devastatrice e diabolica dei nemici di
Dio, vale a dire i nemici dell'Amore e della Fraternità tra i
popoli.
Concludendo... penso che se le cose
sono veramente così, quale «delizioso piattino caldo, caldo» tenta
di servirci la Cabala!...
Non resta che continuare a dedicarci al
nostro miglioramento interiore affinché, in qualunque modo vadano le
cose su questo mondo, almeno ci trovino preparati a trascendere lo
sfacelo in cui siamo immersi e a raggiungere velocemente l'alba tersa
e cristallina di una nuova e più elevata dimensione.
Fonti: jhaines6.wordpress.com
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