"Rapimento" di Barry Jackson |
Avendo appena ripubblicato QUI, due brani del noto libro "Angeli in Astronave" dell'altrettanto noto contattista Giorgio Dibitonto, ritengo complementare esporre questa mia libera trascrizione da un suo audio, dove l'autore legge ciò che ha dettato durante una visione sull'imminente "Rapimento" dei "Giusti", secondo le Scritture.
La propongo per riflettervi, in quanto fa parte della relazione presentata nel mio libro: "Angeli in astronave".
Si parla spesso di "Fine dei Tempi", che non significa affatto "fine del Mondo", nel senso che questo sparirà, bensì al termine dell'attuale stato di cose che molti, in attesa, sperano che cambi in un regno d'Amore Universale coincidente con la Venuta del Cristo di cui parla la Bibbia, e annunciata da Lui stesso.
La leggo così come l'ho vissuta:
‒ Mi fanno vedere la Terra assai sconvolta, non riesco a distinguere bene le cose perché l'atmosfera è carica di fuliggine, il cielo non è proprio azzurro, appare quasi sporco... vedo parecchie persone allo sbando, non capisco cosa possa essere successo, se qualche terremoto, guerra o quant'altro.
Attorno c'è tanto disordine, molto affanno, l'impressione è che sia accaduto qualcosa di veramente grave, di catastrofico... ma non mi è concesso di osservare più di questo. È maggiore ciò che percepisco di quello che posso vedere.
Sento delle voci univoche nel dire: "È proprio la fine"... ricordo Firkon che precisava "la fine delle fini". Ciò che provo è simile ad una sensazione senza ritorno; la gente è impaurita, spaventata... deve avere avuto luogo davvero l'irreparabile e non posso nemmeno definire da quale posizione osservo tutto questo.
Tuttavia vedo... e nel mio intimo capto molto di più di quanto vedo e dico. Mi vengono in mente le parole di Gesù nel Vangelo di Matteo (cfr. QUI; ndr): "Vi sarà allora una tribolazione così grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino ad ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe, ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati."
È come se sulla Terra vi fossero grida e lamenti, mentre dal cielo proviene un silenzio abissale... È uno scenario somigliante ad un campo, a battaglia finita, quando i pochi superstiti si aggirano fra i deceduti e i feriti, mentre i moribondi si lamentano. È un'impressione di questo tipo, al pari di certi film.
Dio mio che sgomento! È il culmine della grande Tribolazione! Tutto appare come se il tempo fosse stato sospeso... se il Sole si fosse fermato, se il giorno e la notte non esistessero... non si capisce... sembra che le Potenze del Cielo e della Terra siano state sconvolte... e tutto il dolore dei millenni dell'umanità fosse deflagrato, al pari di un bubbone ormai maturo.
Non vedo né Dio né il demonio, tutto è in sospeso come nel vuoto... ad un tratto sento un canto implorante: "Fino a quando tarderai, oh Signore, a fare giustizia e a dare vittoria al Tuo Cristo? Ormai è giunta l'ora. Non vi sarà più dilazione di tempo" – e ancora – "Fino a quando tarderai, oh Signore, a dare giustizia al sangue dei martiri? Questa è l'ora... Tutto è compiuto!"
Da ogni parte del cielo vedo spuntar delle luci... la volta si riempie di luci e di Luce, tutto si muove molto velocemente. Avanzano da ogni direzione, da ogni lato... È senz'altro la Gloria del Signore che viene a salvare il mondo!
Il firmamento sta rosseggiando come un grande fuoco. Laddove una sua vampa fortissima e potentissima giunge sparisce la fuliggine. In questo istante, vedo arrivare migliaia e migliaia di brillanti astronavi da ogni punto cardinale... ne sbucano anche dalla terra, dal mare, da tutti i lati, è un incendio di luci che avvolge a gran velocità l'intero globo.
Non capisco da quale angolazione osservo, ma sicuramente dall'alto, anche se le vedo giungere dal basso come dall'alto, molto al di sopra di me. La terra sta tingendosi di un rosso abbagliante, sembra fuoco, ma non lo è, pare che il sole non abbia più ragion d'essere, e neppure le stelle... questo strano rogo è davvero fuori della norma.
Il cielo è saturo di presenze. Non c'è un punto dove non ci siano navi scintillanti. Adesso scorgo altre luci che si muovono in mezzo ad esse. Non comprendo bene cosa siano, ma non sono altri vascelli... ma angeli, angeli che si spostano rapidamente tra i veicoli spaziali, per ogni dove. Non so cosa facciano... ma sono più raggianti delle astronavi... che spettacolo! Assolutamente inimmaginabile!
Ora, le navi sostano ad una determinata altezza da terra, mentre gli angeli scendono approssimandosi al suolo a migliaia, dappertutto, e sento che qualcuno di loro urla verso il basso dicendo: "È arrivato il giorno maestoso e grande del Signore!" E qualche altro annuncia: "È giunta l'ORA, Non c'è più tempo!" Ed altri ancora con voce tonante gridano: "Siate pronti, stiamo per sollevarvi, per rapirvi..."
È uno spettacolo!... Mamma mia... Qualcuno mi dia la forza di rimanere in me! Il contesto è davvero sovrumano, grandioso, possente... tutto si muove ad una rapidità incredibile... Adesso le astronavi si posizionano mentre le entità angeliche si portano ovunque sulla Terra, che ne è gremita.
Vedo delle folle spostarsi, e tante persone correre, anche singole. Qualcuna di esse alza le mani al cielo... i loro volti sono colmi di gioia quando gli Angeli si avvicinano, quelli che tendono le braccia in alto si illuminano, diventano sempre più luminosi e più simili alla radianza degli "aiutatori celesti".
Anche la superficie della Terra si va illuminando, parimenti a tutti gli individui che con le braccia alzate si "accendono" di un chiarore nuovo. Li distinguo per la forte luce che irraggiano, a differenza di altri che, nonostante l'intensa emissione angelica su di loro, rimangono opachi, bui oscuri... si nascondono il viso, sono spaventatissimi e scappano correndo, come se ci fosse qualcosa che li traumatizzi.
Pare che siano proprio gli Esseri celesti e la presenza delle astronavi a terrorizzarli grandemente: c'è chi si butta per terra e nasconde la faccia sotto il braccio cercando riparo, come se venisse fortemente abbagliato dalle navi stesse e quasi accecato entrasse nel panico.
Coloro invece che hanno alzato le braccia, divenendo "lampade accese", sono molto felici e cercano, muovendole di continuo, di sollevarsi per raggiungere in anticipo i "salvatori celesti".
È un contrasto sicuramente profondo, due posizioni del tutto opposte: una gioia immensa da un lato e il panico cieco dall'altro; c'è chi si protende verso gli Esseri di Luce e chi vorrebbe scavare una buca per nascondersi alla loro vista. Mamma mia... come si fa a reggere una cosa del genere! Ho una voglia di gridare...
Ora scorgo vaste zone della Terra. Ovunque vedo uomini, donne e bambini che già rifulgono dello stesso chiarore degli angeli come se da costoro e dagli umani venissero proiettati raggi luminosi. Noto i volti degli "Inviati divini" radiosi e belli, di una bellezza paradisiaca; c'è un grande Amore che fluisce da essi agli abitanti della Terra presenti e che si riflette su questi, sublimandone i tratti.
La Luce è solo l'espressione di quell'Amore, e la Terra ne viene avvolta. Tuttavia, sono tanti i terrestri che non ne beneficiano, perché si ritraggono, non vogliono, fuggono, rifiutano... Signore, dammi più forza altrimenti non reggo!
Adesso la luce delle astronavi è molto, molto aumentata, sembra proprio un fuoco, come se tanti soli si fossero accesi in cielo e sul nostro pianeta. Le sue vampe ora stanno riversandosi sulle astronavi e su tutti gli esseri, divini e non.
Tutta la Terra ne viene investita, penetrata da tale fuoco... ed ecco che, ad un tratto, coloro che ne vengono raggiunti e illuminati iniziano a sollevarsi dal suolo alzandosi nell'aria... e percepisco, non so in quale modo, che in tanti altri mondi, in simultanea, sta accadendo la stessa cosa.
Non so spiegarlo meglio, ma e proprio come dice Gesù nel messaggio cosmico (QUI e QUI), in cui parla del sollevamento o meglio del "rapimento" universale. I "Giusti" sono effettivamente "rapiti" dalla forza di questo "incendio" che è sicuramente la manifestazione di Dio.
Ecco, sia gli uomini che gli angeli vengono tutti attirati verso le navi, ascendono a gran velocità... entrano dentro di esse... come se ne fossero "fagocitati", "risucchiati"; non vedo sportelli, non vedo nulla; vi penetrano proprio come fa la luce quando entra in un ambiente.
Mi sto accorgendo, adesso, che sul pianeta non c'è più nessuno di coloro che, avvolti dal fuoco divino, sono diventati luce come i "salvatori celesti". Sono tutti stati sollevati... e si trovano ora all'interno di un numero enorme di veicoli spaziali, perché le genti rapite si contano a milioni e milioni... Ora, il medesimo "ardore" continua ad avvolgere la Terra e a penetrarla... Che spettacolo stupendo!
Nel frattempo, però, osservo anche una notevole quantità di terrestri divincolarsi in mezzo a quelle "fiamme" che, sebbene siano espressione divina, per loro diventano un rogo, un tormento: si buttano per terra, corrono, scappano, si rotolano...
Noto che, mentre costoro hanno la sensazione di bruciare, le altre persone sollevate per mezzo dello stesso agente "focoso" sono felici. Che differenza!... Perciò non è l'elemento "fuoco" a straziarle, ma il loro rifiuto a Dio ne è la causa. Il dolore se lo infliggono da sole.
In questo momento vedo arrivare numerose flottiglie di veicoli oscuri, quasi informi come i nembi ‒ le nuvole nere di un temporale ‒ il loro numero è incalcolabile, sono bruttissime e non si fermano in aria ma vanno tutte verso coloro che si contorcono, rigettando la Salvezza.
Ho compreso che è il "Male" ad appropriarsene, sono le Potenze tenebrose che portano via quelli che a loro appartengono, che sono scesi a patti con le stesse... È una visione triste, molto dolorosa, provo un'amarezza davvero grande! Mi metterei a piangere come un disperato... Essi sono sicuramente più numerosi dei giusti "rapiti". Mio Dio... perché?
Le Forze Oscure se ne sono andate tutte; i figli del "Male" sono spariti, non ci sono più. Adesso la Terra è completamente un mare di fuoco che prosegue come brace ardente, incenerendo e devastando qualsiasi cosa, tanto che non dovrebbe restare alcunché di intatto, invece... mi dicono che Dio sta purificando l'intero pianeta per la Creazione nuovissima, per il Regno dei mille anni... Che meraviglia... stupefacente!
Non so come, tuttavia ho anche il modo di osservare altri mondi che ardono, sebbene il nostro pianeta mi impressioni di più, forse perché lo conosco meglio e la maggiore operazione è avvenuta su di esso.
Una dolce voce mi precisa: "Sulla Terra ci fu il peccato d'Adamo (la condensazione dell'uomo dopo la Caduta iniziale, ved. QUI, QUI e QUI; ndr); sulla Terra morì e risuscitò il Figlio di Dio; sulla Terra è stato finalmente sconfitto Lucifero e tutte le sue schiere ribelli insieme a coloro che l'hanno voluto seguire."
In questo momento, sembra che quel fuoco si stia ritirando verso le astronavi, verso il cielo, indietreggia sempre più. Il mondo sta ritornando ‒ mi dicono ‒ allo stato originario, di gran lunga più bello dell'antico e lussureggiante giardino dell'Eden.
Mi fanno vedere una vegetazione tornata ad essere incontaminata, assomiglia a quella che ho visto visitando il "pianeta meraviglioso" descritto in "Angeli in astronave": oceani, mari, boschi, pianure, monti, vallate, prati, alberi, fiori; scorgo pure parecchi animali.
A quanto sembra, questi ultimi non sono stati rapiti, ma il fuoco è come se li avesse rigenerati, rivitalizzati. Non ha nuociuto alla flora e alla fauna, anzi... le ha fatte risorgere entrambe più magnifiche delle precedenti.
"E quel fuoco purificherà, a suo tempo, anche coloro che non hanno accettato di essere sollevati." ‒ dice una voce ‒ "Il mondo di prima non c'è più... Dio ha fatto nuove tutte le cose."
Adesso, è come se venissi rapito anch'io, non dal fuoco ma da una forza misteriosa... Sto spostandomi verso le astronavi ed entro nel raggio d'azione di un bagliore meraviglioso. Le navi sono tutte comunicanti fra loro, come se fossero un ente unico sotto la volta del cielo.
Odo canti, suoni, musica... il chiarore ovattato e omogeneo non disturba gli occhi, sebbene risplenda... non riesco a descrivervi al meglio ciò che sento e vedo. È una gioia generale indicibile.
Gli pongo una domanda, come d'altronde avevo già fatto anni fa: "Raffaele, ma tutti quelli là che sono stati prelevati dalle Forze del Male, lo hanno scelto? Lo vogliono davvero ostinatamente?"
Raffaele, rispondendomi, precisa che il Padre penserà poi anche a tutti coloro che Lo hanno rifiutato, poiché anch'essi, a tempo debito, faranno ritorno a Casa.
Io aggiungo: "Trovo giusto però che i martiri, i quali hanno lottato e combattuto contro la violenza del mondo, che hanno sofferto con Gesù, abbiano adesso questa gioia! Il Padre intende far festa per loro, una festa mai avvenuta prima (cfr. QUI). È l'inizio del tempo ultimo dei mille anni."
L'Arcangelo riprende a parlare ‒ e qui la visione finisce ‒ dicendomi:
"Tra poco noi scenderemo tutti sulla Terra, dove per mille anni il Male non vi sarà più. E una volta trascorsi, le Potenze Oscure tenteranno di nuovo di riconquistare le città dei santi, ma ancora il fuoco dell'Altissimo li divorerà sconfiggendoli, e tanti di coloro che erano stati condotti ai quattro angoli della Terra si convertiranno e saranno salvati nella Risurrezione finale."
Chiosa di Sebirblu
Purtroppo, Giorgio Dibitonto, dopo più di 40 anni dall'uscita del suo testo, continua ad essere un personaggio controverso per la sua sorprendente testimonianza.
In questo pianeta diventato ormai invivibile per quelli che hanno una certa sensibilità volta alle cose dello spirito, il suo carattere mite e rassicurante è un balsamo e una speranza per un futuro migliore.
Diceva Nostro Signore:
«Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli» (Mt. 11, 25).
Che importa quindi che i "dotti" e gli "intellettuali", ma anche i beffardi e i maligni lo deridano e lo denigrino per ciò che racconta con tanta semplicità, il più delle volte con rassegnata sofferenza, per quello che sente di dover dire?
"Tutto è puro per i puri" scriveva san Paolo a Tito (1, 15) e dunque, dal momento che quest'uomo, "per chi ha gli occhi per vedere", è un puro in senso spirituale, conviene farsi piccoli e umili se si vuole riuscire, alla fine dei giorni, ad "entrare nel Regno di Dio" (Mt. 18, 3).
Trascrizione libera di Sebirblu.blogspot.it
Fonte dell'audio, QUI.
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