Sebirblu, 13 aprile 2024
A distanza di undici anni ripropongo questo mio lavoro perché indispensabile a moltissime anime, ormai entrate nel mondo dei "risvegliati", che attendono con ansia il compimento della tanto sospirata "Transizione" e la riunione cosmica con i Fratelli dello spazio.
In pochi però compiono o hanno messo
in atto una corretta introspezione animica per valutare la singola
situazione interiore e considerare se esistono le condizioni ideali
per immettersi nei nuovi ritmi di energia che contraddistinguono i nuovi
piani vibratori.
L'uomo, in generale, è ancora troppo appesantito da vizi ed errori comportamentali, ai quali difficilmente pensa, mentre si tratta di un'autentica e indiscutibile zavorra che gli impedisce di librarsi ad altezze più idonee allo Spirito.
È assolutamente necessaria invece, una "conditio sine qua non", ossia una condizione senza la quale non si può ascendere se non dopo essersi sufficientemente ripuliti da tutte le "scorie" che impediscono la risalita stessa.
Ho deciso perciò di affrontare il tema spinoso dei vizi e delle perversioni che assillano l'Umanità da millenni deturpandola e bloccandone lo sviluppo evolutivo e, nello stesso tempo, suggerendone anche la cura per eliminarli, possibilmente prima che arrivi l'Avvertimento (ved. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
Conoscenza e cura dei vizi o delle passioni
dell'uomo
Le inclinazioni o le tendenze naturali
spinte all'eccesso, sono chiamate passioni (dal latino "patire")
perché l'uomo non se le procura ma ne è succube; è soggetto alla
loro azione e quindi "passivo". Diviene "attivo"
nel momento in cui le reprime.
Generalmente si fa confusione con i
termini e spesso vengono definiti "sentimenti" quelli che
corrispondono per esempio, all'orgoglio, alla gelosia o all'invidia
ma sono delle "passioni", perché l'Essere le subisce.
Quando tali propensioni si assecondano
volontariamente diventano vizi, mentre quando si perfezionano i
sentimenti come la carità, la compassione o la tolleranza, otteniamo
le virtù.
È essenziale fare chiarezza su queste
tematiche, se ci sta a cuore il miglioramento di noi stessi, per
prepararci adeguatamente alle nuove dimensioni superiori.
Non dimentichiamo che è stata la "superbia" a caratterizzare la Caduta iniziale nelle basse frequenze e da allora, sempre più immergendoci nell'io
inferiore, ci siamo lasciati costantemente condizionare dalle sue
venefiche propaggini.
Per metter mano al nostro risanamento
spirituale è indispensabile dunque conoscere le passioni e in un
certo qual modo classificarle.
Quando l'IO superiore parla all'io inferiore. |
Gli interni contrasti dell'uomo che instaurano una lotta continua tra il Sé superiore, lo Spirito divino (ved. QUI, QUI e QUI) e il sé inferiore che si esprime nell'anima o psiche, hanno come obbiettivo di conquistare l'assoluto dominio della Individualità sulla Personalità.
Il vocabolo "persona" deriva
dal latino e significa "maschera" (ved. QUI), quella che appunto
indossiamo ripetutamente durante il continuo saliscendi reincarnativo.
Siamo venuti sulla Terra (la scuola più rigida in assoluto per l'evoluzione dell'anima), solo per apprendere la padronanza dello Spirito sulla materia e, purtroppo, da come procedono le cose sono ancora molto pochi coloro che se ne rendono conto.
È necessario dunque conoscere le passioni e la loro origine per poterle combattere e non essere soggetti ad esse. Diventano maggiormente insaziabili e tiranniche quanto più le si soddisfa, e l'abitudine le converte in un bisogno imperioso.
Con l'esserci resi loro schiavi, non
rimane allora altra guida che una ragione falsa e corrotta, la quale
o ce le nasconde, mimetizzandole (ad esempio facendo passare la
gelosia per troppo amore), oppure giungendo addirittura a
giustificarle per salvare il nostro piccolo ego.
Esse sono come l'Idra dalle sette teste di cui la principale è la superbia. Tutte le altre, con le rispettive diramazioni derivano da questa e sono associate tra loro come gli organi; nessuna di esse viene vivamente eccitata senza che le altre ne risentano.
Isaia attribuì al re di Babilonia (simbolicamente Lucifero, da Origene in poi), le seguenti parole: "Voglio salire fino al Cielo, porre il trono sulle stelle; intendo salire sulle nubi più alte, diventando uguale all'Altissimo".
Questa è la superbia! Dunque è la
radice di ogni devianza del genere umano e da essa provengono
l'avarizia, la lussuria, l'ira, la gola, l'invidia e l'accidia.
Ma ognuna di queste si può rivelare in
svariate sfumature e connettersi o intrecciarsi anche con altre.
Innanzitutto l'orgoglio, che affligge quasi completamente gli uomini,
la vanità, l'arroganza, la presunzione, l'alterigia, la iattanza dei
ricchi, la vanagloria o l'ambizione di emergere.
L'avarizia si collega con l'egoismo, la cupidigia, la paura di perdere, la gelosia che
qualcun altro ci superi o ci oscuri.
Come la superbia si combatte con l'umiltà; questo vizio si contrasta con il donare generosamente, rinnegando in modo deciso le nostre odiose inclinazioni.
Certe passioni possono manifestarsi
anche sotto l'aspetto dello Spirito, per esempio l'orgoglio di sapere e
di sentirsi più avanti di altri, o lesinare (avarizia) la
conoscenza sostanziale con il timore che alcuni possano superarci nel cammino.
La lussuria nasconde l'egoismo e il
desiderio sfrenato di soddisfare prima di tutto sé stessi, mascherando sotto un falso altruismo certe azioni che conducono
sempre ai propri interessi più abbietti.
La temperanza, l'equilibrio, il
rispetto verso il nostro Sé divino, ma principalmente l'Amore vero ed
altruistico verso il prossimo, ne sono i rimedi.
Dante e Virgilio nell'Inferno di William Bouguereau 1825 - 1905 |
L'ira è sempre connessa all'orgoglio e alla presunzione di sé ed anche se dipende molto dal temperamento, si combatte con la pazienza, con il senso di comprensione e di sopportazione, con il perdono, ma soprattutto con l'umiltà.
Anche la passione della gola, che
apparentemente sembra innocua, è strettamente correlata con la
lussuria perché anche questa, essendo permeata di egoismo, mira
soltanto a soddisfare i suoi appetiti smodati.
La concupiscenza è sempre una
manifestazione negativa perché accentrante nell'ego ogni desiderio
di ricavarne piacere. Se non la si taglia alla radice con la sobrietà
e la semplicità rappresenta un serio impedimento per il progresso
animico.
Questa tendenza si può manifestare
anche nell'àmbito spirituale, specialmente in questo periodo,
desiderando continuamente i poteri dello Spirito, come la brama di
rivelazioni speciali o locuzioni interiori, trascurando però la
propria crescita per cercare altre vie più gratificanti.
Ma il vizio di gola si può esprimere
in senso figurato anche attraverso l'impulso continuo a mormorazioni
e pettegolezzi fino ad arrivare al giudizio vero e proprio o
addirittura alla calunnia devastante e diabolica.
Le parole hanno sempre un peso (cfr. QUI); non
dimentichiamo il detto evangelico di Gesù: "Sia il vostro
parlare Sì [se è] sì, No [se è] no, il di più viene
dal maligno". Mt. 5,37.
Infatti è quest'ultimo il grande Bugiardo (cfr. QUI), sempre in contrapposizione al Cristo che è la Verità assoluta: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" Gv. 14,6.
Infatti è quest'ultimo il grande Bugiardo (cfr. QUI), sempre in contrapposizione al Cristo che è la Verità assoluta: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" Gv. 14,6.
Inserisco qui una nota speciale sull'ipocrisia, pianta velenosa che alligna ovunque nel cuore degli
uomini. Questa maschera tremenda appare bonaria e sorridente e nel
frattempo pugnala alla schiena.
È il veleno micidiale che contamina tutto e tutti e del quale dobbiamo liberarci assolutamente se non vogliamo affondare nella melma disgustosa e letale delle sabbie mobili!
Questa orrenda passione deriva dal
desiderio continuo di volersi presentare con un aspetto diverso dal vero, che
vogliamo coprire spesso con la scusa di non voler ferire gli altri, e ci auto-inganniamo.
È sostenuta dall'orgoglio che
induce al timore di essere scoperti e dall'autostima che, non volendo essere messa in discussione, ricerca troppo spesso le giustificazioni
a sua difesa.
L'invidia, apparentemente, sembrerebbe un vizio minore, invece è uno dei più pericolosi per l'evoluzione spirituale perché colpisce il cuore stesso della Carità che è Amore incondizionato. Chi ne è vittima può essere portato all'odio e alla vendetta. Va sempre a braccetto con la gelosia.
Questa "scoria"
affonda la radice nel terreno di coltura di tutti e sette i vizi,
dunque nell'orgoglio, nell'amor proprio centrato su sé stessi,
perché l'io non tollera che altri riescano, desiderando essere il
solo ad eccellere e a suscitare ammirazione.
Se questa tristezza non venisse
bloccata in tempo, potrebbe uccidere, se non con la spada almeno con
la lingua. Gli effetti di questa passione sono devastanti perché, se
covata nel cuore, ha la facoltà di annientare la vita spirituale,
anche non colpendo nessuno.
Prima che si radichi, va contrastata subito con la carità ed imponendosi di gioire per i successi del prossimo anzi cercando di agevolarlo il più possibile.
È indispensabile una volontà ferrea,
ma soprattutto è necessario acquisire la consapevolezza profonda che
tutto appartiene a Dio, avendo Egli disposto nella Sua giusta
Economia che i doni personali non siano soltanto nostri ma vengano
distribuiti a vantaggio della totalità umana.
Eccoci all'ultima passione, l'accidia,
vale a dire la poca volontà di combattere; è la resa, è la
rinuncia all'evoluzione vitale, è il rinnegamento del patto
stipulato con la Legge dell'Eterno prima di incarnarci nel percorso
terrestre.
L'etimologia di questo vocabolo, dal
greco akedìa, è noncuranza, trascuratezza, indolenza e a volte
anche tristezza, noia, infiacchimento.
Tale vizio è pericoloso per tutti
perché per crescere spiritualmente necessita l'azione, che a sua
volta richiede la buona volontà per arrivare alla "Meta" finale e quando si
è immersi nelle cose del mondo risulta molto gravoso cambiar vita e
compiere una totale inversione di marcia!
Se si è tristi ed annoiati quando ci
si trova a contatto con le cose dello Spirito, vuol dire che non si è
per nulla entrati nella logica del vero significato della vita e si
sperimenta quindi un senso di costrizione, come se fosse un obbligo
accettare il Nuovo e lasciare il vecchio sistema materialistico.
Per dirla in breve, l'accidia è lo
sbadiglio dell'Anima ed ha purtroppo conseguenze distruttive perché
il tempo che ci viene concesso è prezioso e non spenderlo bene, come
ci si era ripromessi, porterebbe inevitabilmente a seri rimorsi
di coscienza per l'occasione perduta.
Il rimedio per questa passione è prendere coscienza dell'epoca straordinaria che stiamo vivendo, chi siamo in realtà e dove si sta dirigendo l'Umanità tutta.
Questo vuol dire coltivare certi
interessi per poi iniziare ad alimentare lo Spirito onde entrare in
una maggiore coscienza, uscendo dal torpore che l'attanaglia e
rientrando nel ritmo che accompagna l'intero Universo.
Molto determinante in questo caso è il non sovraccaricarsi, oltre misura, del lavoro quotidiano o di altre "esigenze" o peggio "evasioni" in modo da lasciare spazio ed energie alla Nuova Ricerca di Sé stessi e quindi alla nostra Origine divina.
Completato il quadro sintetico delle debolezze umane, è doveroso per me ricordare che secondo la Legge di attrazione ogni tipo di frequenza ne attira una analoga e quindi, a livello invisibile ai nostri occhi, diventiamo dei veri magneti quando ci abbandoniamo ai vizi, ved. QUI.
A seconda delle singole passioni che ci governano, diverremo quindi facile preda di entità baròntiche (dal greco "barus" = gravoso, e on-ontos = essenza o ente), di egregore varie, di larve e simili che vibrano nei più bassi piani dell'astrale.
Le Essenze dimoranti nelle rispettive Biotesi |
Queste essenze o agglomerati energetici potenzieranno, caricandole ulteriormente, le inclinazioni negative rendendo il cammino di rinascita spirituale sempre più difficile.
Bisogna sapere che noi stessi siamo gli
artefici della maggior parte delle malattie che si manifestano in un
punto o in un altro del nostro organismo, a seconda del modo di
pensare, di comportarsi e di affrontare le varie prove della vita.
Infatti le somatizziamo e, in
quest'opera deleteria e inconsapevole, non sono estranee tali
influenze nascoste perché, attratte dalle nostre scelte insane,
vibrano in sintonia con noi. (cfr. QUI, QUI, e QUI).
Sembrano discorsi da medioevo o da
caccia alle streghe, ma posso assicurare che ne ho avuta un'ampia
esperienza nell'arco della mia lunga vita e non sono espressioni
esagerate o lontane dalla realtà.
D'altra parte basterebbe documentarsi, non solo sul Vangelo, ma su quasi tutti i testi sacri tramandatici in
ogni parte del pianeta, per rendersi conto che presenze immateriali "afose" hanno sempre afflitto subdolamente l'essere umano.
Le stesse "tentazioni" di cui
parla la Chiesa, da dove vengono? Semplicemente da entità che per le loro brame spingono a compiere atti che loro stesse non
potrebbero realizzare perché sprovviste del corpo fisico ed impossibilitate quindi a ricavarne piacere, voluttà, appagamento dei
sensi. (Cfr. QUI).
Affiancano inoltre gli individui per assorbirne l'energia eterica o prànica. Così, moltissimi umani, in balìa delle proprie passioni, vengono maggiormente indotti all'alcolismo (ved. QUI), al gioco d'azzardo (infatti si dice "il demone del gioco"), alle droghe, al suicidio, all'omicidio e via dicendo.
Affiancano inoltre gli individui per assorbirne l'energia eterica o prànica. Così, moltissimi umani, in balìa delle proprie passioni, vengono maggiormente indotti all'alcolismo (ved. QUI), al gioco d'azzardo (infatti si dice "il demone del gioco"), alle droghe, al suicidio, all'omicidio e via dicendo.
Ci sono inoltre essenze involute che
operano per vendetta, verso la vittima designata o verso la sua
discendenza e in questo caso abbiamo i frequenti "Karma di famiglia", come QUI.
Questi esseri che si trovano ancora nel
"letargo" e nel "rimorso" (cfr. QUI) i bassi strati delle biòtesi (dal greco biòs = vita e thesis = stato,
condizione) a più lento ritmo energetico, dove esiste la sensazione
di gelo, di buio e l'aria permane irrespirabile come fosse lezzo di
palude se non addirittura acre come zolfo, hanno necessità dei
nostri pensieri d'Amore e non di condanna.
Posizione delle Biotesi nel Sistema Solare e oltre, secondo l'Ultrafanìa |
Questo è il motivo di un tale articolo: aiutare qualsiasi Anima assetata di Conoscenza affinché celermente diventi conscia della Realtà che ci attornia e ci compenetra tutti, in modo che acceleri il passo verso il rientro alla Dimora Celeste.
È scritto che "La Verità verrà
gridata dai tetti" e che "Nulla vi è di segreto che non sarà
svelato" (Lc. 12, 2-3).
Così si compiono le Scritture secondo lo Spirito di Sapienza: "Il vento soffia dove vuole e tu senti la sua voce, ma non sai né donde venga né dove vada" (Gv. 3,8).
Per avere maggiori informazioni su ogni singola passione vedere anche QUI.
Così si compiono le Scritture secondo lo Spirito di Sapienza: "Il vento soffia dove vuole e tu senti la sua voce, ma non sai né donde venga né dove vada" (Gv. 3,8).
Post scriptum
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