giovedì 27 aprile 2023

Il Discernimento viene dal "Conoscere Sé stessi"!

 


Sebirblu, 26 aprile 2023

In un mio articolo passato, QUI, scrissi che la Luce viene da Oriente, e non viceversa, ed è per questo motivo che il Cristo si manifestò sulla linea che congiunge l'Oriente illuminato (ricordiamoci di Buddha, che visse 500 anni prima di Lui) all'Occidente oscuro pagano e politeista.

Dalla "Caduta" iniziale che vide la rivolta di miriadi di Essenze purissime al seguito di Lucifero (l'angelo ribelle che si oppose altezzosamente a Dio; cfr. QUI, QUI e QUI), la massa precipitante passò dallo stato assolutamente spirituale della sua unica Coscienza a quello sempre più compatto e materiale delle forme, divenute tali per la gravosità del loro arbitrio nei confronti del divino Genitore.

Questa è l'immane tragedia che si compì nei Cieli infiniti e che ancora oggi l'umanità, "condensatasi" nelle sue energie trattenute e non erogate al Tutto come scambio vicendevole d'Amore, sta pagando in affanni e dolori quale conseguenza pesantissima della sua ribellione al Principio supremo.

Il mito di Adamo ed Eva è soltanto la raffigurazione di questo dramma consumatosi ai danni dei rivoltosi diventati uomini (periodo adamitico, appunto, segnato dalla separazione dell'Essenza divina in due parti: maschio/femmina; ved. QUI e QUI) succubi del "Serpente antico" (Lucifero) che avevano seguito sin dall'inizio.

Costui,  insieme a tantissimi  altri accoliti,  non intesero  mai  accogliere  la possibilità di emendarsi rivestendo corpo di materia nel saliscendi reincarnativo, al fine di ritornare purificati alla Casa del Padre dopo la dura scuola della vita, perché rimasero pervicacemente immateriali ed invisibili all'uomo, onde impedirgli di ritornare sui suoi passi prendendo coscienza della realtà di sé stesso e del suo grande errore.

Molte  di  queste Essenze,  in fase di  "discesa"  nella materia,  si resero  però  conto di aver sbagliato e nel rimorso più cocente, messo in espansione dal loro pentimento, evitarono di peggiorare la propria situazione nell'assumere corpo fisico, ma tentarono la risalita mettendosi alla prova su altri piani del cosmo in dimensioni energetiche meno dense, superiori alla nostra.

Ma coloro che non si fermarono prima di assumere la completa fisicità, allettati ed ingannati dalle lusinghe dei piaceri e delle delizie che indubbiamente la materia dà, rimasero prigionieri e schiavi di sé, perdendo non solo la libertà senza confini di cui beneficiavano nei Cieli, ma anche tutte le prerogative celesti delle quali disponevano come figli di Dio.


Marcello Ciampolini - "La Caduta degli angeli"

Tuttavia, la piccola Scintilla divina che albergava in loro rimase, seppur rinchiusa nell'involucro soffocante della carne, impossibilitata a far udire la sua voce se non attraverso la Coscienza, vera espressione del Principio originario che non sbaglia, a meno che l'essere umano non la metta a tacere, inascoltata.

Il Padre nella sua immensa Bontà lasciò ai reprobi (cioè a noi) il Pensiero, la Ragione e la Coscienza (ved. QUI), affinché, dotati di questi strumenti potessero far fronte alle insidie luciferine e agli ostacoli che la vita, nel tempo, avrebbe riservato loro.

Passarono gli eoni, mentre la Terra era abitata da individui ancora un po' diafani nella loro struttura fisica i quali popolavano il vastissimo continente di Lemuria e, dopo, di Atlantide che, per le sue perversioni dedite alla magia nera e al satanismo (la storia si ripete, ved. QUI) si inabissò e scomparve con il noto Diluvio.

Poi, ecco giungere il periodo detto adamitico, in cui si avvicendarono i profeti: 4000 anni nel mezzo dei quali fu inviato Mosè, il Legislatore con le Tavole della Legge, per cominciare a dare un indirizzo alle masse sbandate.

Al termine del quarto millennio, dopo sofferenze inenarrabili, giunse per gli umani di allora, soprattutto per gli occidentali, come detto sopra, l'Avvento messianico già predetto dagli antichi Padri e concretatosi con la Manifestazione cristica:

‒ Dio medesimo, come Raggio Unigenito di Sé Stesso in veste d'Uomo, venne a portare l'Esempio su come comportarsi, e a riscattare, mediante il Suo volontario Sacrificio, il genere umano dalla schiavitù satanica nella quale era caduto.

Lui, il Cristo, l'Amore per antonomasia, si offrì vittima innocente al pari di un agnello per aprire la strada* all'umanità prigioniera del Maligno (ecco il significato vero della Pasqua cristiana, in analogia a quella ebraica col passaggio del mar Rosso; ved. QUI) affinché potesse rientrare LIBERA alla Casa del Padre.

* (Fino a quel  precipuo momento, infatti, le  "porte dei Cieli"  erano rimaste chiuse sin dal "Peccato d'Origine" ‒ corrispondente alla ribellione iniziale ‒ convogliando al Limbo, in attesa, anche le anime migliori).


"Cristo scende al Limbo" di Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico (e aiuti)

Intanto, l'evoluzione delle genti proseguiva in tutto il pianeta con gradi diversi di maturità spirituale a seconda delle latitudini, delle culture, delle tradizioni e dello sviluppo intellettivo singolo nell'affrontare i problemi, le lotte e le prove esistenziali, dando più o meno credito al soprannaturale.

Laddove i popoli, pur negli stenti ma nella semplicità, soffrivano di più, prestavano maggior orecchio alla "Discesa degli Ideali", come li chiama Ubaldi, ossia agli impulsi e agli insegnamenti elargiti dagli "Inviati" opportunamente scelti dal Padre per quelle specifiche popolazioni.

Laddove invece, la prosopopea e l'orgoglio umano si ergevano a sfidare il Cielo con la forza dell'intelletto e con la superbia mentis non filtrava dall'Alto nessuna Luce, in quanto ogni nuova conoscenza veniva oscurata dalla presunzione di saperne di più (ved. QUI e QUI)  o dal desiderio di manipolarla per interessi personali. 

È quello che è accaduto, nel corso dei secoli, alla Chiesa voluta e istituita dal Cristo con a capo Pietro.

Gli esordi furono meravigliosi e dettero molti frutti infiammando i cuori e portando il Vangelo ovunque anche a costo della vita (gli apostoli morirono tutti martiri, tranne Giovanni, e nel tempo moltissimi altri discepoli e mistici seguirono le loro orme immolandosi), ma non appena fu favorita la sete di lustro e di autorità a discapito del bene delle anime, la Sacra Istituzione si svuotò gradatamente del suo più profondo Spirito primario.

Perché questo mio dire? Perché ancora una volta l'Occidente nonostante il Sacrificio del Cristo si è mostrato, nell'alveo della sua Chiesa bimillenaria, miope, ipocrita, materialista e troppo incline a chiudersi nei riti e nelle disposizioni dogmatiche, non tenendo conto che nel frattempo il pensiero umano sarebbe progredito cercando risposte alla gran sete di spiritualità e conoscenza e, non potendole trovare, si sarebbe rivolto altrove.

Per maggior chiarezza, faccio riferimento a quanto detto poc'anzi sulla Scintilla divina che, rimasta chiusa nel «bozzolo» del corpo psico-fisico nell'attimo della massima concentrazione atomica delle energie, non poté più liberamente esprimersi se non dietro un'umile e precisa richiesta all'Eterno da parte dell'uomo o da qualche aiuto provvidenziale, come accaduto a san Paolo sulla strada di Damasco.

Ebbene, l'Oriente più evoluto è arrivato prima a concepire che quella "Scintilla" avrebbe potuto essere risvegliata tramite una certa disciplina interiore, un riordino della propria vita, dei comportamenti e delle scelte, dando perciò la precedenza assoluta alle "cose" dello Spirito piuttosto che a quelle della materia.

L'Occidente, al suo contrario, si è sempre più allontanato dal principio spirituale, abbracciando maggiormente la scienza, il raziocinio, la tecnologia ed ora anche il transumanesimo, in nome di una pseudo libertà, spostandosi quasi completamente al di fuori dell'orbita morale, fino a raggiungere, specialmente in questi ultimi tempi, una connotazione dal taglio satanico in tutto lo scibile umano.




La  Chiesa,  da par suo,  un tempo moderatrice  e  ago  della  bilancia  per  gli  equilibri del mondo, nonostante i suoi gravissimi abbagli di cieco giudizio, eccedendo nelle persecuzioni  per il suo stolto vaglio,  dal Concilio Vaticano II,  e soprattutto adesso con Bergoglio al comando, si è allineata ai poteri occulti che governano il pianeta, addirittura incoraggiando i fedeli ad eseguire "per amore e misericordia" tutte le istanze da essi presentate per "il bene dell'umanità"...

Per questo le persone, disorientate dal caos e deluse dal sistema, stanno vieppiù aprendo gli occhi cominciando finalmente a porsi delle domande, le solite antiche e reiterate domande: "Chi sono, da dove vengo e dove vado".

Coloro che riescono ad ottenere delle risposte sono ancora pochi in verità, ma quei pochi vanno davvero a fondo, e cominciano a scoprire non solo la propria Divina Provenienza con tutto ciò che ne segue in un deciso cambio di rotta, ma anche ad indagare in profondità le Sacre Scritture alla luce di ampi e sublimi insegnamenti, come l'«Ultrafanìa», ad esempio (ved. QUIQUI e QUI), per completare e rafforzare la Conoscenza della parabola cristica e l'autenticità dei Vangeli.

Sin dai tempi di Origene, forse il più grande tra i Padri iniziatori della Chiesa antica, con il suo "Contra Celsum" e i "De Principiis", si pensava che l'Essenza interiore dell'uomo fosse immortale, ma solo lui parlò della "preesistenza delle anime" ante-nascita, così, nel Sinodo provinciale del 543 gli fu dato l'ostracismo, poi ratificato a distanza di un decennio (sembra con un'azione non proprio limpida) nel Concilio di Costantinopoli del 553.

Si preferì alla sua intuizione illuminata la versione secondo la quale l'anima verrebbe insufflata ogni volta ex-nihilo dall'Eterno nell'attimo del concepimento, dando vita ad una nuova creatura.

Non si capisce, però, perché un'anima immortale, o eterna, in quanto sopravvivente alla morte, non dovrebbe esistere anche in precedenza al suo affacciarsi al mondo.

Ma siccome tutto ciò avrebbe dato luogo ad una serie di problemi concernenti la reincarnazione, che la Chiesa si ostina a negare, quando invece è il perno centrale dell'avvicendarsi delle Scintille divine dopo la loro Caduta, per redimersi e tornare alla Casa paterna (Ved. QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI),  la si rigettò.

Accettando il saliscendi ciclico delle anime, la Sacra Istituzione, prima sommamente spirituale poi divenuta mondana con le sue debolezze sull'oro, sugli onori e sulla carne, non avrebbe più potuto avere il controllo del "gregge" perché, nel frattempo, evolvendosi ed espiando, questi l'avrebbe estromessa dalla propria vita come un ente "limitato" nel dare risposte chiare.



Così, mentre in Oriente viene insegnato ai bambini, sin dalla tenera età, che sono Spiriti incapsulati dentro un corpo, in Occidente si dice loro (quando va bene, perché ora per un'«Ave Maria» i docenti vengono sospesi) che sono corpi aventi un'anima. Peggio ancora, da noi si usa dire, superficialmente, che abbiamo un corpo senza definire mai quale sia il soggetto, ossia quell'«IO» che la possiede!

Questo è il punto chiave! Questa è la differenza abissale che non permette ai cristiani indottrinati dalla Chiesa Cattolica di pervenire alla Verità "che li renderebbe liberi", perché perenni dipendenti dal suo Magistero, non avendo ricevuto la direttiva di ESSERE, e non di AVERE la Particella divina o Spirito.

Noi SIAMO Spiriti, fatti ad immagine e simiglianza* di Dio, con un corpo fisico che ci riveste, insieme ad altri involucri più sottili (ved. QUI, QUI e QUI) formanti l'anima che muta di pari passo all'evoluzione; ed è altrettanto fondamentale sapere dove andremo dopo la morte fisica, perché NON ESISTE!  (Cfr. QUIQUI, QUI e QUI).

*(Simiglianza, non somiglianza, perché un conto è essere simili, cioè della stessa sostanza, ed un altro è somigliare).

Se non si cerca di prendere coscienza di ciò, acquisendo così anche il discernimento insito nello Spirito divino, non si potrà distinguere il Bene dal Male: ossia il lato maligno che il mondo rigetta con sdegno, quale fattore fantasioso appartenente alla superstizione medievale oscurantista allorché, invece, è drammaticamente reale, ORA più che mai! (Ved. QUIQUI, QUI , QUI, QUI, QUIQUI).

Il mio insistere  spesso  sulla Chiesa e sulla spiritualità  in senso lato  non è dovuto ad una forma di bigottismo fine a sé stesso, ma ad una chiara consapevolezza che il genere umano volente o nolente dovrà presto fare una scelta: o con Dio o contro di Lui, abbracciando o facendosi abbracciare, per ignoranza, dal grande Nemico che "manovra" e "dirige" non solo il "deep state" e la "deep church", ma anche la grande maggioranza dei governanti del mondo. (Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).

Quando si percorre questo Cammino di ricerca, gradualmente l'orizzonte si allarga per la semplice ragione che, elevandosi, la visuale spazia assai più lontano, facendo sentire l'Essere parte dell'Universo e libero da qualsiasi pastoia che ne impedirebbe il volo.




D'altronde, il Cristo stesso disse che "la Verità rende liberi" (Gv. 8,32) e siccome Egli è la Verità, chi segue Lui, mettendo in pratica il Suo ammaestramento, lo diventerà davvero.

Detto questo, mi sento di indicare la Via Maestra e il percorso da seguire a coloro che veramente vogliono intraprendere il Sentiero verso la Vetta.

La Legge dell'Altissimo non si può ingannare; non sono concesse scorciatoie. Da essa abbiamo ricevuto norme precise: i Dieci Comandamenti, e il primo di essi dice:

"Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all'infuori di Me".

Chi di noi non ha messo al posto primario il problema del denaro, l'interesse per la famiglia, per i figli, per la carriera, per l'eredità, per la salute, per l'ambizione e per il potere? Come possiamo soltanto supporre che possa bastare qualche preghiera od una seppur ricorrente meditazione per risolvere la nostra vita?

Dobbiamo sapere che l'osservanza del Decalogo, che Mosè ricevette sul Sinai, È UN OBBLIGO, una conditio sine qua non per tutti gli uomini, nessuno escluso!

Questa è la prima tappa se vogliamo veramente immetterci nella Via della Risalita al Padre. Se non è così, necessita un approfondito esame introspettivo, altrimenti ci illudiamo e ci auto-inganniamo.

Se abbiamo le "carte" in regola, allora possiamo procedere verso la seconda tappa: seguire scrupolosamente la Nuova Legge di perfezionamento portata dal Cristo e magistralmente da Lui esemplificata attraverso l'Amore e l'Umiltà.

Queste sono le colonne portanti dell'edificio spirituale, senza le quali è impossibile raggiungere la terza tappa, il Battesimo di Fuoco, il Risveglio dell'Io, il "Nosce te ipsum" menzionato da Socrate. (Cfr. anche QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).

Ecco, al riguardo, il soffio sublime della Voce d'Oriente:


"Come dal limo del fiume il fiore del loto erge il suo stelo
che facendosi strada attraverso l'acqua giunge alla superficie
ed apre la sua splendida corolla all'aria e alla luce,
così dal fango della terra, la pianta della vita
attraversa l'acqua dell'Immanenza
per giungere all'aria e alla luce della Trascendenza,
ed ivi fiorire."

Relazione e cura di Sebirblu.blogspo.it

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