Stonehenge - Wiltshire - Inghilterra |
Sebirblu, 7 giugno 2023
Riporto in primo piano un articolo sulle energie emanate da monumenti e luoghi speciali, redatto da
un dotto biologo e studioso, per rispondere ad un commento (esposto di seguito) rilasciato su Gloria TV in base al mio post
su Notre-Dame.
Eccolo:
«Il mio personale consiglio è di
usare ogni cautela possibile quando si sente parlare di "energie"
in senso new age come in questo articolo. E' naturalmente denso di
esoterismo quando fa riferimento agli iniziati che sapevano come
collocare le travi.
Lasciamo l'arte del feng shui ai
cinesi. Perché, senza dire feng shui, in questo articolo, di questo
si parla.
Poi ciascuno è assolutamente libero di credere
personalmente in quello che vuole, anche nelle guglie che captano le
onde elettromagnetiche con valenza esoterica, ma ricordiamo che
essere Cattolici vuol dire restare aderenti alla Parola di Dio senza
inseguire gli aquiloni colorati che distraggono lo sguardo
dall'azzurro del Cielo.
Come sempre ricordo che la new age
semina un semino molto piccolo, quasi invisibile, per avvelenare
verità piccole e grandi.»
Che dire... Ecco la condizione mentale
(sic!) in cui si trovano ancora molti sedicenti "cattolici"
che, stigmatizzando in questo modo la loro appartenenza "esclusiva"
ad una tradizione che hanno seguito ciecamente senza alcun bagliore
di ricerca, sono rimasti ancorati come bambini alle sommarie
direttive loro impartite.
(Basta notare l'equivoco ricorrente sul
termine "esoterismo" demonizzato da sempre nell'ambito miope e bigotto della Chiesa).
Hanno però la spinta e la presunzione, malgrado questo, di montare in cattedra ostentando la
propria ignoranza (per la quale potrebbero ancora essere scusati) per
"mettere in guardia" chi, mosso dallo Spirito, "osi"
avventurarsi fuori dal seminato, con una saccenteria addirittura
stucchevole come in questo caso.
Speriamo che la "Nuova Pentecoste",
annunciata da molti santi e mistici come le veggenti di Garabandal
(ved. QUI ma anche QUI, QUI e QUI), possa aprire loro il cuore e la mente onde rendersi conto
della ristrettezza concettiva in cui ristagnano e della quale, per
eccesso di stoltizia "voluta" e carenza di umiltà, dovranno rispondere davanti a Dio!
Non mi meraviglierei se proprio costoro
appartenessero alla moltitudine di "fedeli" che, senza
nemmeno accorgersene, seguono ed esaltano il Falso Profeta, Bergoglio.
James Tissot: "Il cieco che guida altri ciechi" (Mt. 15,14) |
Gentili Amici,
l'articolo che oggi vi invito a leggere riguarda un aspetto quasi del tutto sconosciuto ai più, ma che è indispensabile conoscere per capire meglio l'ambiente nel quale viviamo e poter scegliere con maggiore consapevolezza come muoverci e perché.
Lo scrittore biologo di questo lavoro,
Sergio Costanzo, merita di essere menzionato per la sensibilità e la
cultura (1° premio al concorso nazionale "Italia medievale
2011", con il romanzo "Io Busketo") che lo hanno
indotto a far parte di varie missioni in giro per il mondo con il
"Gruppo di Chirurgia d'Urgenza" (vedere QUI e QUI).
Ritengo che persone come questa contribuiscano ad arricchire il genere umano aiutandolo ad evolversi più
celermente, sempre che si abbia il desiderio di porvi la dovuta attenzione e
riflettere. (Consiglio di confrontare anche QUI).
Luoghi ad Alta Energia
Il luogo è per definizione "una
porzione di spazio dalla rete materialmente o idealmente delimitata".
Dalla notte dei tempi, le necessità fondamentali dell'essere umano
sono rimaste inalterate: reperire il nutrimento fisico e spirituale.
È per rispondere a questo bisogno
primordiale che l'uomo nel corso dei millenni ha delimitato
fisicamente, ma soprattutto idealmente, siti particolari per
connotazioni geofisiche ed energetiche.
Energia, un termine derivato dal greco,
dato dalla fusione di due parole: "en" = dentro ed "ergon" = lavoro, opera.
Dunque, "Luoghi d'Energia",
ovvero porzioni di spazio idealmente o concretamente circoscritti in grado di produrre autonomamente e intimamente un lavoro.
In altre parole località capaci di
emanare energie di varia natura che inevitabilmente si
compenetrano e interagiscono con tutte le altre forme energetiche,
inclusa quella condensata, ossia, la materia.
Associare i due termini e i
significati che sottendono è invero abbastanza arduo ed inusuale
almeno per l'uomo moderno, ma questo concetto è stato il fondamento
su cui si è basata la ritualità e la quotidianità umana in ogni epoca
e ad ogni latitudine.
I "Luoghi d'Energia o Luoghi Alti" come
li definiscono i francesi, hanno da sempre rappresentato un punto di
riferimento per l'uomo alla ricerca del benessere e della salute
fisica, ma soprattutto del contatto col Trascendente.
Nel corso dei millenni, in virtù delle loro caratteristiche, questi siti sono divenuti aree di culto, in
onore di divinità le più disparate, o luoghi di cultura e potere.
Paradossalmente questo intimo legame tra energia e fede, energia e
conoscenza, ne ha decretato l'alienazione e l'oblio.
Sacra di San Michele in Val di Susa - Torino |
Le nebbie del passato vanno
gradualmente dissolvendosi e da più parti si alzano voci autorevoli, nel tentativo di portare l'uomo a riappropriarsi di quella cultura e
quella conoscenza che gli erano proprie.
Purtroppo, agli albori del terzo
millennio, vittima consapevole eppur complice di una fretta
imperante, l'uomo ha poco tempo e poca voglia di porsi domande e, in
questo contesto di cultura preconfezionata, preferisce assumere una
forma mentis non sua alla quale si adegua e si adatta.
"Cogito ergo sum" sembra così fuori moda
da apparire offensivo e molte riflessioni sulla natura dei luoghi e sul rapporto intimo con la terra sono relegate al mondo degli
"esoteristi", degli "studiosi del paranormale",
degli "scienziati di frontiera" o dei curiosi come me.
Così, purtroppo, molti richiami cadono
nel vuoto. Se per esempio le teorie del Dottor Hartmann (QUI) fossero state recepite con più attenzione, oggi forse saremmo
qualche passo avanti nell'irto ed erto cammino per il recupero della
Conoscenza e padroneggeremmo un sapere che è invece relegato ancora
al mondo delle cose oscure e nascoste.
Una conoscenza che era insita in tutte le
culture antiche e che era stata trasmessa e conservata con cura da
generazioni di sciamani, sacerdoti, veggenti, sensitivi, druidi,
profeti, monaci e architetti.
Ecco dunque il perché di questo sito
ideale e concreto, un tentativo modesto di aprire uno spiraglio, di
esplorare il nostro mondo, di concepire la Terra come un essere vivo
e pulsante capace di agire, reagire e soprattutto interagire con
l'uomo e la sua energia.
Templi, caverne, menhir, piramidi,
moschee, piccole pievi romaniche o maestose cattedrali, chi di noi in
certi luoghi non si è sentito almeno una volta accolto, abbracciato,
sollevato, e il suo respiro si è fatto sincrono, ritmato, con un
altro soffio più ampio, immenso...
Questi luoghi che dalla preistoria
hanno richiamato a sé l'uomo, sono stati frequentati, armonizzati,
modificati, usurpati, ma ancora oggi il battito della Terra è forte
e presente.
Tombe dei Giganti a Coddu Vecchiu in Sardegna |
I Luoghi
Che cos'è dunque un luogo d'energia? È
scientificamente provato che utilizziamo solo il 10% delle nostre
potenzialità cerebrali. Anche la percezione, attraverso i nostri
sensi, è parziale. Riusciamo ad udire solo determinate frequenze,
così come riusciamo a vedere e a percepire solo una gamma limitata di
radiazioni cromatiche.
Tutto ciò è considerato normale,
mentre non si pensa altrettanto di persone che manifestano capacità
"extrasensoriali". Un rabdomante per esempio riesce a
sentire l'acqua a diversi metri sotto terra, un radioestesista riesce a
captare le energie sottili o le onde di forma. Tali facoltà erano
nei tempi passati considerate doni, coltivate, e utilizzate.
Ebbene i luoghi d'energia, naturali o creati dall'intervento umano, sono quei posti che contribuiscono ad
aumentare le nostre percezioni, il nostro benessere, il nostro
metabolismo, fino a giungere a diretto contatto con il Trascendente.
L'attenzione estrema che i nostri
antenati ponevano nell'ascoltare il ritmo della terra, li portava non
solo ad identificarne i punti energetici, ma anche le aree dove fosse
malsano abitare, vivere, lavorare.
Le conoscenze della loro salubrità o
meno sono state quasi sempre appannaggio della casta sacerdotale.
Nell'antichità i cinesi sceglievano le zone dove costruire secondo
lo studio delle simmetrie dell'ambiente circostante. Greci e latini facevano pascolare e dormire le greggi per un anno sui terreni dove
volevano costruire.
Nei vecchi monasteri in Himalaya si
orientavano le celle per i monaci in modo che fossero contenute entro
uno spazio del reticolo di Hartmann, e quindi in zona neutra. Gli
antichi luoghi sacri pagani e paleocristiani sono saturi di energia
positiva.
Dolmen, obelischi, menhir, piramidi e
poi le grandi cattedrali: i costruttori hanno sempre tenuto in
considerazione lo studio e la ricerca di ambienti carichi di energie
positive e della neutralizzazione di quelle negative.
Dai Menhir alle Cattedrali
I menhir punteggiano la superficie della Terra dall'estremo Oriente all'Irlanda, sull'isola di Pasqua come in Africa o in Australia, in Sud America come negli attuali Stati Uniti. La cultura megalitica permetteva all'uomo di rilevare i nodi geo-patogeni, o zone ad energia nociva.
Collocare a terra un menhir equivaleva a praticare una sorta di agopuntura per trasformare le griglie vibratorie negative, una sorta di sanificazione del terreno, e gli obelischi di pietra fungevano da trasmettitori che irradiavano nella zona circostante energia positiva, una funzione che anche oggi continuano ad avere.
Gli antichi Romani non solo
orientavano tutte le costruzioni in relazione ai reticoli, come del
resto i Celti prima di loro, ma il tracciato delle loro strade,
seguendo le indicazioni degli àuguri (QUI), evitava dove possibile
luoghi ad energia deleteria.
Questo per ridurre l'affaticamento dei
loro soldati in marcia. Così nell'antica India, le griglie sono
state usate per definire il concetto degli otto dishas (una sorta di
sesto senso) e più precisamente per stabilire l'orientamento delle
tempie (e quindi della testa) in relazione alle zone ove risiedere,
come è spiegato nei Vastushastras.
I costruttori di cattedrali nel
medioevo, oltre ad usufruire delle località già conosciute sotto il profilo cultuale ed energetico, eressero meravigliose torri aventi,
tra l'altro, la funzione di antenne ricetrasmittenti di energie
cosmo-telluriche.
In definitiva alcuni luoghi furono
selezionati, frequentati, modificati, al fine di potenziarne gli effetti benefici e quindi migliorare le condizioni vitali degli uomini; altri invece furono scelti e potenziati a fini
terapeutici o per innalzare lo Spirito verso mondi superiori.
I Megaliti
Le civiltà che ci hanno preceduto su
questa terra hanno lasciato, sin dall'epoca eneolitica (eneo = di
bronzo), tracce evidenti e affascinanti che le culture
successive hanno tentato di spiegare, plagiare, demonizzare.
In alcune zone del pianeta riscontriamo
un'ampia quantità e qualità di testimonianze, ma si può
considerare che i menhir siano dispersi in tutto il mondo.
"Menhir" è un termine di
derivazione brétone e significa "luogo delle pietre" o
"lunghe pietre" e proprio la Britannia è forse uno dei
paesi dove è possibile rilevarne un numero maggiore.
Nella foresta di Montargis si trova
un menhir presso il quale ancora adesso si recano le donne che non
riescono a concepire.
Oltre all'aspetto vibrazionale, è
importante sottolineare lo sforzo e le implicazioni tecnologiche che
hanno permesso l'escavazione, il trasporto e la posa di
questi enormi massi, aspetti ancora non del tutto chiariti.
Dove non arrivò la ragione poté
l'immaginazione o ancor più la Chiesa. Così i vari siti megalitici
che oggi conosciamo vennero considerati opera dei pagani o del
diavolo, identificando i menhir come fanciulle pietrificate per aver
violato un comandamento, o buoni cristiani ridotti in pietra da
Satana in persona.
Ci fu così nel tempo il tentativo di
"cristianizzare" i menhir, certamente con scarso successo.
Queste pietre infisse nel terreno si ritrovano dunque in tutto il
mondo.
Anche se i cultori della storia
dell'arte e dell'archeologia non hanno azzardato accostamenti, dal
punto di vista del ruolo deputato a tali strutture, si possono tentare
delle ipotesi.
Citerei ed accomunerei ad esse gli
obelischi, presenti soprattutto in Africa e in Medio Oriente (quelli
di Karnak, in Egitto, risuonavano come enormi diapason), ma anche le
enigmatiche figure antropomorfe dell'Isola di Pasqua, le colonne
ferree e le nostre steli di Luni, in Toscana.
Anche nei centri oracolari, che erano
caratterizzati dalla presenza di pietre fittili (plasmate con la
terracotta; ndr) e spesso ad una certa distanza dal blocco
principale, erano collocati altri massi minori, quasi a costituire
una rete per la circolazione delle energie.
A Delfi esiste ancora una copia
dell'Omphalos (ombelico), una pietra infissa a terra. Si narra che il
luogo era dedicato a Gaia, ed era protetto dal serpente Pitone.
Apollo uccise il serpente e sul luogo della contesa fece erigere una
colonna.
Analoga storia si racconta per Delo, o per
Montovolo (centro oracolare etrusco sull'appennino tosco emiliano). A
Pergamo in Turchia, la pietra che indica l'omphalos ha due serpenti scolpiti in
bassorilievo, animali utilizzati per simbolizzare le
forze energetiche sotterranee.
Una nota particolare per reperti litici
poco conosciuti, ma anch'essi dispersi in tutto il mondo. Si tratta
di sfere di dimensioni e peso considerevoli, alcune volte rinvenute
isolate, altre inglobate in complessi architettonici di successiva
edificazione.
Le Sfere litiche di Moeraki - Nuova Zelanda |
In Europa si rilevano più numerose in Serbia, ma segnalazioni certificate le collocano in 122 nazioni. Queste pietre infisse nel terreno, dunque, hanno costituito antenne ricetrasmittenti di energia cosmo-tellurica a beneficio degli uomini che seppero come usarla.
Nei primi secoli del cristianesimo, un
gruppo di asceti (chiamati stiliti; ndr) scelse come luogo di meditazione l'apice di
monoliti infissi nel terreno e in alcuni casi lo elesse a propria
dimora. Il più famoso di essi è sicuramente San Simeone Stilita che in
Siria dimorò per quasi trent'anni alla sommità di una colonna alta 17
metri.
È logico pensare che oltre alla loro
carica votiva, questi uomini ricevessero e usassero una particolare
energia proprio dal luogo ove risiedevano. Vicino alla colonna,
intorno al 490, fu edificato un complesso monumentale abbandonato in
seguito per l'avvento dell'Islam.
Oggi, di quella colonna rimane solo un
moncone eroso dal tempo e dall'incuria. Sarebbe interessante
analizzare, anche da un punto di vista radioestesico, l'energia di
tali aree.
Rovine della chiesa di San Simeone, in Siria, con al centro i resti della sua colonna. |
I menhir di pietre isolate sono stati poi messi in modo da formare dei complessi in fila, talvolta di poche unità, come nell'area sacra di Sa Perda Longa in Sardegna. Questi allineamenti, seguivano verosimilmente vie d'acqua sub-aeree o linee di energia particolarmente potenti.
Impressionante il numero e le
dimensioni dei menhir allineati a Carnac, in Francia. La leggenda
vuole che una folla inferocita inseguisse un tale e che per
intervento divino venisse pietrificata.
Altre strutture organizzate sono
definite "Cromlech", (dal gallese crom = rotondo, e lech = pietra) costruzioni circolari la cui funzione era forse
molteplice, sacrale ed astronomica.
Anche se la maggior parte di questi
recinti sacri si ritrova nel nord Europa, vi sono alcuni esempi anche
in Italia e in particolare in Valle d'Aosta. Il più famoso e
studiato rimane quello di Stonehenge, ma vale la pena di ricordare
anche il cerchio di Avebury.
Altre edificazioni litiche posizionate in
luoghi a particolare carica energetica sono i "Dolmen" (dal bretone
dol = tavola, e men = pietra) lastre poste
orizzontalmente su sostegni verticali.
La Sardegna può vantare il più
importante Dolmen di tutta l'area mediterranea, un insieme roccioso del peso complessivo di 27 tonnellate. (Alto m 2,70 e lungo m 5).
Le Vie Cave o Tagliate Etrusche
Altre zone abbastanza misteriose per
origine e significato, sono le Tagliate Etrusche. Disseminate in
tutta la Toscana ed il Lazio, sono vere e proprie vie cave intagliate
nella roccia. Sono state avanzate alcune ipotesi, ma tutte fumose e
poco convincenti.
È noto che la religione etrusca fosse
impregnata di concetti divinatori ed esisteva un vero corpus
letterario che i Romani chiamarono "Disciplina etrusca".
Erano abili minatori e molto del loro sapere era attribuito alla
Terra.
La leggenda narra che il dio Tàges,
sotto le spoglie di neonato, era apparso tra le zolle del campo che
il leggendario eroe Tarconte stava arando. Il fanciullo spiegò i
segreti della divinazione da cui il nome "Disciplina Tagetica".
È verosimile che le vie cave seguano vere e proprie linee di forza e che i luoghi di culto, oggi abbandonati e spesso irraggiungibili, fossero luoghi di alta energia, come le aree scelte dagli stiliti. Sarebbe interessante valutarne il reale stato energetico.
Analizzare la miriade di sorgenti ed
acque alle quali nel tempo sono state attribuite proprietà
particolari, è pressoché impossibile.
Vale la pena ricordare tutte le fonti
termali di cui la nostra Italia è particolarmente ricca. È risaputo
che ogni acqua ha effetto terapeutico per l'una o l'altra patologia,
ma nessuno ha mai saputo dare una spiegazione scientifica al
fenomeno.
Sono dell'opinione che la ragione vada
ricercata nell'ambito delle energie che l'acqua con la sua capacità
chimica, ma anche con la sua memoria specifica è in grado di
veicolare. Molti dei santuari edificati in epoca cristiana hanno
incorporato pozzi o fontane ed ancor oggi all'acqua sono legati
fenomeni denominati "miracoli".
Voglio qui ricordare il Pozzo di Santa
Cristina in Sardegna. La vista dall'alto ne evidenzia una struttura
esterna a "serratura" forse in assonanza con l'organo
generatore della Dea Madre. Al centro del monumento una scalinata
scende nel sottosuolo.
Il Pozzo Sacro nel complesso nuragico di Santa Cristina a Paulilatino - Oristano - Sardegna |
Tutte le strutture murarie sono di pietra basaltica, facilmente reperibile ma di eccezionale durezza alla lavorazione. La costruzione risale al XII secolo avanti Cristo e da allora è stata sede di cerimonie liturgiche che hanno attraversato il tempo e la storia.
È stata condotta un'attenta analisi e
sono stati diagrammati i livelli energetici che variano man mano che
si scende la scalinata, fino ad arrivare in contatto con l'acqua.
Seguendo quanto affermato da Mario Aresu e Lello Fadda, al primo
gradino, sono stati rilevati 2.000 Bovis (per questa unità di misura ved. QUI).
Il livello sale via via che la discesa
procede, fino ad arrivare a 7.800 Bovis al decimo gradino. Scendendo
ancora si arriva al ventiquattresimo gradino con 34.000 Bovis e al
contatto con l'acqua se ne raggiungono 410.000.
Questi livelli energetici fanno pensare
che l'avvicinamento alle acque rappresentasse un vero e proprio cammino di
iniziazione o comunque un percorso di scarico e ricarico di energie
per chi si fosse recato giù al pozzo e si fosse immerso nelle sue acque.
Fonti greche e latine riportano
dell'usanza dei Sardi di recarsi presso i loro monumenti per i riti
di "incubazione". Si trattava di rituali di guarigione in
cui, per cinque giorni e cinque notti una persona soggiornava o
addirittura dormiva in queste aree ad alta vibrazione.
(La descrizione sui pozzi e le sorgenti
prosegue con un altro esempio che potrete continuare a leggere al
link della fonte di provenienza al termine di questo post; ndr).
Pozzi analoghi sono numerosissimi in
Sardegna, almeno 50, alcuni come quello di Milis a Golfo Aranci sono
in pessime e degradate condizioni. Ne esistono anche nel resto
d'Italia e d'Europa. Sicuramente però, o se ne è perduta la traccia o
sono stati immessi e snaturati da costruzioni posteriori.
Cito solo per cronaca il pozzo druidico
di Chartres, posto 37 metri sotto il pavimento e ormai
sacrificato alla splendida cattedrale gotica. Sarebbe interessante
riuscire a scorgerne altri.
Molto, forse troppo, si è detto e
scritto intorno alle piramidi. Ancora pochi, o relegati al mondo del
paranormale, sono i contributi che affrontano l'argomento da un punto
di vista vibrazionale.
Mi piace ricordare che tre grandi
personaggi della storia, che non esiterei a definire "iniziati"
decisero di dormire, (vedi sopra riti di incubazione), nella grande
piramide di Cheope.
Se Alessandro Magno, Giulio Cesare e
Napoleone Bonaparte fecero tanta strada e condussero perigliose
campagne militari allo scopo di sperimentare in prima persona le
proprietà energetiche di questa enorme struttura, un motivo ci sarà stato di
certo.
La grande piramide è dunque la più
studiata; grande interesse destano le sue dimensioni, gli
allineamenti rispetto ai sistemi stellari, il ripetersi, nelle sue
proporzioni, delle più importanti costanti matematiche.
È definita di Cheope o Khufu in modo
erroneo, giacché la stele scoperta da Auguste Mariette e attualmente
conservata al museo del Cairo riporta che "Khufu pensò al
restauro del tempio di Iside (Signora della Piramide), situato vicino
alla Sfinge".
Ma questa edificazione è innanzitutto una macchina energetica capace di convogliare e amplificare le
energie, e del resto l'origine del suo nome (pyr = fuoco) traducibile
come "fuoco nel mezzo" lascia pochi dubbi.
Nel 1930 monsieur Bovis notò che gli
animali rinvenuti morti al suo interno, non erano putrefatti, ma
mummificati. Il filosofo Paul Brunton ottenne dal Cairo
l'autorizzazione a trascorrere una notte nella camera del Re, e stilò
un dettagliato resoconto dell'incredibile esperienza.
Successivamente grazie agli studi di
Verne Cameron e Karl Drbal, si arrivò alla conclusione che le
strutture geometriche a forma piramidale sono dei generatori di
energia e che la loro massima emanazione si manifesta a circa un terzo dell'altezza totale.
Infatti, in questa posizione nella piramide di Cheope è collocata la Camera dei Re, la quale più che una tomba, è un luogo di culto e di guarigione.
(Assolutamente da rivedere e da rileggere il post sul grande evento cosmico QUI, che con un'eclissi anulare strabiliò il mondo ed anche me, per le visite ricevute: ben 123.019; ndr).
Relativamente a tali costruzioni sono stati osservati due fenomeni particolari:
Relativamente a tali costruzioni sono stati osservati due fenomeni particolari:
1. L'energia viene concentrata e
convogliata intorno all'asse verticale che passa attraverso l'apice
della piramide stessa.
2. L'energia esce dalla sua sommità in
una forma a spirale.
Sono stati annotati molti fenomeni
importanti utilizzando modelli fatti di pietra, legno, carta,
plastica. Ponendo un alimento all'interno della piramide, ad
un'altezza di circa un terzo del totale, l'alimento si disidraterà e
se mantenuto a lungo verrà mummificato.
Il latte non va incontro a degradazione
ma si trasforma in formaggio senza alcun additivo. I semi sottoposti
a tale trattamento germinano più rapidamente e sono più sani di
quelli comunemente trattati.
Potendo usufruire di grandi modelli
dove un uomo può sedersi, si sono riscontrati benefìci rispetto a
patologie in atto. Matematicamente, le piramidi sono proiezioni degli
emisferi terrestri e quella di Cheope è in perfetta armonia con
le espressioni del creato.
Come è noto, i monumenti più
conosciuti aventi una struttura piramidale sono in Egitto e Messico,
ma è doveroso ricordare anche, oltre agli Ziggurat babilonesi,
l'insieme dei templi disseminati in estremo Oriente.
Essi, sebbene non presentino una
struttura piramidale canonica, hanno però diverse caratteristiche in
comune e spesso sono sovrastati da pinnacoli altissimi aventi
verosimilmente le stesse funzioni attribuite ad un Menhir.
Contrariamente a quanto si pensa, le
piramidi sono diffusissime in tutto il mondo. Si hanno testimonianze
in Ucraina, in Brasile e Perù, in Mauritania, Mozambico e Namibia,
ma anche in Australia e grande interesse destano quelle sommerse al
largo dell'Isola di Pasqua e delle Bermude.
Anche l'Italia ha le sue: a
Montevecchia in Lombardia, in Sicilia nei pressi di Enna ed in
Sardegna a Monte d'Accoddi.
Quando si parla di luoghi d'energia,
forse viziati da una certa moda o tendenza, la mente corre
immediatamente alle popolazioni celtiche, bretoni o egizie e
compiendo un salto epocale enorme, si approda come d'incanto alle
cattedrali gotiche.
A titolo informativo, come ho già detto, si riporta ormai
dappertutto come la cattedrale di Chartres fosse stata costruita ove
anticamente c'era un pozzo druidico. È solo un esempio e ne potrei
citare altri, ma quello che mi preme ricordare, sia pur brevemente, è
che fra i Celti e gli architetti medievali, vissero, pregarono ed
edificarono i Greci e i Romani.
Oggi tali culture sono relegate al pari
dei Goti o degli Alani, fra le tradizioni pagane, per la sola colpa
di essere vissute con splendore prima della predicazione di Cristo.
Le due grandi civiltà classiche ci
hanno tramandato divinità proprie legate indissolubilmente ai boschi
e alla terra, ma hanno anche teso un ponte tra l'Oriente e
l'Occidente, introducendo in Europa alcuni riti di cui ancora si
celebrano i misteri come quello Zoroastriano, o quelli legati alla
grande Madre.
A partire dal III sec. a.C., il culto
della dea egizia Iside, ebbe un ruolo di particolare importanza.
Venne adorata sotto le sembianze di tenera madre del dio Horo
fanciullo (Iside Lactans), ma anche in associazione a molte divinità
del pantheon romano, quali Iside-Fortuna, Iside-Faria e
Iside-Demetra.
Proprio quest'ultima associazione è
particolarmente importante, dato che Iside-Demetra fu invocata dai
romani come Cerere-Demetra, dea dei boschi e dei campi. In tutte le
province romane il culto di Iside lasciò nei luoghi deputati alla
sua adorazione, vestigia e testimonianze, che con la
cristianizzazione furono assimilate o modificate.
In Francia, un piccolo villaggio sorse
nelle vicinanze di un luogo dedicato a Iside. Per indicare il piccolo
paese, si cominciò ad identificarlo come "par Isis",
ovvero, vicino ad Iside. Questo toponimo attraversando i secoli e
sopravvivendo nella cultura celtica al latino Lutetia, divenne
Paris, attuale capitale Francese.
L'avvento del cristianesimo, innestato
quasi a forza in un tessuto sociale fortemente politeista, portò
anche frutti amari. I luoghi che da millenni venivano frequentati per
le loro caratteristiche energetiche e talvolta terapeutiche, furono
piano piano assimilati ad una religione che ne snaturò quasi per
intero le connotazioni iniziali.
Inoltre ciò che era patrimonio
culturale di molti, divenne in modo ancor più marcato che in
passato, appannaggio di una classe sacerdotale che nei secoli
conquistò un potere temporale mai raggiunto prima.
Nel tentativo di demonizzare tutto ciò
che poteva costituire un legame col passato, anche le conoscenze
profonde delle energie finirono al bando e fu solo grazie ad una
nuova categoria di persone che furono preservate e non scomparvero
per sempre.
La capacità di riconoscere un luogo d'energia passò lentamente dalle classi sacerdotali, alle varie compagnie di architetti e costruttori, che fin dall'Alto Medio Evo tentarono di recuperare e praticare le antiche conoscenze.
Lo stile Romanico segnò indiscutibilmente i primi secoli medievali per poi lasciare spazio al Gotico.
(Da questo punto ometto
un'interessantissima, profonda, e dotta esposizione, con tanto di
planimetrie sulle linee di forza e sull'importanza dell'acqua, entrambe presenti in alcune chiese, che troverete, come detto sopra, al link
finale indicante la fonte dell'articolo; ndr).
Un breve accenno ad altri tipi di
edifici sacri.
Innanzi tutto l'avvento dell'Islam non
comportò la distruzione degli edifici sacri preesistenti, anzi tutte
le chiese di matrice egizio-siriaca rimasero intatte. In molti
frangenti, le chiese furono modificate ed adattate al culto
musulmano.
È il caso della grande Moschea
Omayyade in Siria. Sorge nel luogo ove nel XI secolo a.C. gli Aramei
eressero un tempio al dio Hadad. Con la romanizzazione ci fu la
trasformazione del tempio e fu dedicato a Giove e in seguito fu
eretta la grande basilica di San Giovanni Battista.
Quando nel 636 i musulmani entrarono in
Damasco lasciarono ai cristiani l'uso parziale della chiesa e una
parte fu adibita a moschea. A testimonianza di ciò, è ancora
consentito ai cristiani entrare nella moschea e venerare presso la
cappella dove ci sono i resti della testa decollata del
Battista, oppure pregare, sia pure in silenzio.
Questa intesa durò fino al 705 quando
il califfo Al-Walid decise di erigere la più grande moschea mai
vista. La struttura fu ampliata, dotata di un cortile, le acque
subaeree furono regimentate e convogliate alla grande fontana centrale.
L'insieme moschea-cortile, forma un
rettangolo di 155 x 96 metri, dimensioni in rapporto aureo perfetto.
La presenza dell'acqua è elemento comune a chiese e moschee.
Considerando le condizioni climatiche del Medio Oriente, l'acqua
acquista una plusvalenza.
Un luogo ove fosse presente l'acqua,
oltre ad avere caratteristiche energetiche, diveniva automaticamente un
luogo di potere, un luogo ambìto anche per il valore materiale
dell'acqua. Possedere un pozzo è ancora oggi considerata una
ricchezza.
Mi preme sottolineare che tutte le
moschee hanno al loro esterno un pozzo ove attingere acqua
indispensabile per le abluzioni. Ultimo elemento, se le cattedrali
gotiche hanno imponenti torri, le moschee hanno snelli minareti.
La grande moschea di Damasco ne ha
addirittura due, uno a metà del lato Nord, ossia il Minareto della Sposa, e l'altro all'angolo sud orientale, il Minareto di Gesù.
Secondo la tradizione musulmana
infatti, nel giorno del Giudizio Universale, Gesù tornerà in terra
e apparirà sul minareto. Un luogo d'energia importante direi, capace
di unire nel rendiconto ultimo due religioni così lontane...
Tornando alle nostre chiese cristiane,
aguzzando la vista, noteremo che molte hanno all'esterno un pozzo, di
solito posto lateralmente.
Addirittura secondo la regola di San
Bernardo, tutti i conventi venivano edificati seguendo precise
disposizioni e il pozzo, di solito collocato al centro del chiostro e
quindi a fianco della chiesa, era un elemento fondamentale.
Gli esempi di Friburgo e Grandson (che
leggerete se lo desiderate, come detto sopra, al sito dell'autore; ndr) non sono
che uno spiraglio in un mondo di Luce che ancora dobbiamo scoprire.
Probabilmente sarà necessario
spogliarsi del nostro habitus di uomini moderni, rinunciando un pochino alla nostra estrema ratio, ma passo dopo passo potremo riappropriarci
di molte cose che, sordi e ciechi, al momento, non riusciamo a
cogliere.
Relazione, adattamento e cura:
Sebirblu.blogspot.it
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