mercoledì 10 giugno 2020

ATTESA da MILLENNI l'ECLISSI ANULARE del 21‒6‒2020




Sebirblu, 10 giugno 2020

Tra 11 giorni (e non è un caso) un grande evento si manifesterà nei cieli. Nell'agosto 2017 già parlai della grande eclissi che oscurò gli Stati Uniti, ved. QUI.

Dopo un mese si presentò un altro grande Segno che per i ricercatori attenti fu di somma importanza: la Donna vestita di Sole, descritta nell'Apocalisse, apparve nella volta celeste con una precisione tale da lasciare sbalorditi anche i più scettici: cfr. QUI e QUI i post relativi.

Ora, è imminente una configurazione astrale così incredibile e rara che sin dalla più remota antichità ha fatto parlare di sé gli scienziati dei più vari settori: astronomico, matematico, geometrico, astrologico, religioso, numerico, cabalistico e simbolico.

Si tratta dell'allineamento tra il solstizio d'estate e l'Equatore galattico (nell'emisfero nord), un fenomeno che gli studiosi attendono da millenni. Il verificarsi di un'eclissi nel giorno preciso del prossimo 21 giugno 2020 è una circostanza unica, destinata a non ripetersi per centinaia o migliaia di anni.

Lo studio schematico di questo maestoso evento stellare non smette di sorprendere: lo si può trovare codificato nei monumenti più arcaici del pianeta: Stonehenge, Giza, Lalibela, Sana'a...

Il complesso megalitico di Stonehenge fu edificato nella pianura di Salisbury, in Gran Bretagna, intorno al 3200 a.C., nel tempo in cui furono costruite le grandi piramidi d'Egitto. (Cfr. anche QUI).




La struttura ha forma circolare, del diametro di qualche decina di metri; è composta da vari anelli di pietre alte e strette, alcune delle quali sormontate da lastre di granito. Nel terreno vi si può osservare anche una serie di buche disposte in tondo.

Si pensa che questo complesso sia stato progettato dagli antichi abitanti della regione non soltanto ad uso di culto, ma innanzitutto come immenso calendario, derivato da un'attenta osservazione astronomica per computare poi il trascorrere dei mesi, delle stagioni e degli anni.

Certamente Stonehenge contiene molti riferimenti al moto del Sole e della Luna; il numero di pietre e fori degli anelli risulta legato a determinati cicli astronomici, come quelli inerenti alle fasi lunari.

Le direzioni degli allineamenti fra le pietre coincidono con certi punti del firmamento che, a loro volta, corrispondono al sorgere e al tramontare del Sole, unitamente ai solstizi, quando ad esempio il Sole sorge in un punto più a settentrione rispetto agli altri giorni dell'anno.

Ebbene, il 21 giugno, in questo luogo enigmatico e misterioso accadrà qualcosa di eccezionale perché, non solo sorgerà il Sole al di sopra della pietra speciale chiamata "Heel Stone" (posta lungo l'asse della costruzione), ma avverrà anche una strabiliante conformazione che vedrà allineati Sole, Luna e Terra congiuntamente all'Equatore galattico.




È assolutamente straordinario che a distanza di poco più di due ore dall'allineamento di Stonehenge, se ne produrrà un altro sulla Grande Piramide di Giza durante l'eclissi anulare.

Lì, avrà luogo una stupefacente connessione tra il "percorso" che il Sole e la Luna tracceranno nel cielo durante l'oscuramento e la disposizione della "Camera del Re" e "della Regina" all'interno dell'edificio egizio. La configurazione dei due astri, infatti, replicherà esattamente quella presente all'interno della Grande Piramide.

Ma non è tutto, perché entrambi, sovrapponendosi in modo che la circonferenza di ognuno attraversi il centro dell'altro (Imm. 1) si troveranno in dirittura perfetta con l'Equatore galattico che ne traverserà i relativi punti centrali, formando nel contempo la figura geometrica della "vesica piscis" (come in un cerchio nel grano QUI) proprio in linea diretta con la sommità piramidale.


Imm. 1 - 21 giugno 2020, ore 5:13 UTC (tempo coordinato universale).

In quell'istante preciso, la retta congiungente i due centri della "camera del Re" e la "camera della Regina", all'interno della Piramide, assumerà la stessa inclinazione della linea rossa dell'Equatore Galattico (Imm. 2).


Imm. 2 - Interno della Piramide con le camere del Re e della Regina che,
analogamente all'eclissi, formano la "vesica piscis" 

Ma questo straordinario evento non coinvolgerà soltanto i due luoghi primordiali appena descritti ma anche una parte dell'Etiopia che, in quanto a storia sacra non è seconda a nessuno (ved. QUI), specialmente con i siti di Axum e Lalibela con le sue chiese in tufo rosso scavate nel sottosuolo e dichiarate patrimonio dell'UNESCO.

Proprio quest'ultima città sarà adombrata dall'eclissi anulare il 21 giugno. Il suo nome deriva da un re cristiano che nel XII secolo volle trasformare l'antica città di Roha in una "replica" di Gerusalemme: una città sacra, che i pellegrini avrebbero potuto raggiungere senza correre rischi nel pericoloso viaggio in Terra Santa.

Re Lalibela ordinò la realizzazione di 11 (attenzione a questo 11) chiese monolitiche che non furono costruite, ma intagliate nella roccia tufacea dando poi all'agglomerato il proprio nome. Si dice che in questa impresa venne aiutato e forse finanziato dai Cavalieri Templari, e in tal maniera ebbe vita uno dei luoghi più stupefacenti della Terra.

Lalibela: la Chiesa di San Giorgio o Bete Giyorgis 

Sulla pagina del sito della Nasa dedicata alla descrizione dell'eclissi, si evidenzia come il percorso dell'Umbra lunare non si limiti ad attraversare Lalibela (e le sue 11 chiese) ma la separi esattamente nel mezzo, lungo il fiume "Giordano" che divide in due la zona santa, proprio come nella Palestina di un tempo.



Lalibela - percorso dell'Umbra e del "Giordano" tratto dal sito
"Profezie Evangeliche",
unitamente ad alcune parole di presentazione del luogo, sopra e sotto l'immagine.

Ma c'è di più: l'oscuramento dell'eclissi anulare lambirà anche un'altra città sacra, che prende anch'essa il nome da Gerusalemme: si tratta di Sana'a, la capitale dello Yemen, anticamente capitale del Regno di Saba (la famosa Regina Makeda che dette un figlio a Re Salomone, Menelik, il quale si appropriò dell'Arca dell'Alleanza per portarla in Etiopia, secondo l'antico testo del Kebra Nagast; ved. QUI).



Yemen, la capitale Sana'a nella sua parte antica: la "Old city"

In queste enormi strutture arcaiche sono spesso presenti i numeri 3711, numeri primi utilizzati nella geometria sacra, ma che sorprendentemente appaiono anche nelle coordinate astronomiche dell'eclissi di cui stiamo parlando.

Il filmato che seguirà mostra la struttura geometrica dell'allineamento del Sole, della Luna e della Terra lungo l'Equatore galattico e il suo asse. Rivela come la sua unicità sia legata nello stesso tempo alla formazione interna del Fiore della Vita (la Vesica Piscis) e al Cerchio Cosmologico.

La visione conferma gli schemi di numerose armoniche che si trovano a Stonehenge (soprattutto quella del cerchio di Aubrey) e nella Grande Piramide di Giza, ma definisce anche questi punti:

‒ la geometria della Nuova Gerusalemme al termine del libro dell'Apocalisse di Giovanni.

‒ l'inizio del ciclo ascendente (Transizione) dall'età del ferro (Kali Yuga) a quella dell'oro (Satya Yuga).

‒ l'assetto della città felice di Magnesìa, narrata negli scritti di Platone e quello... 

‒ dell'Abbazia di Glastonbury in Inghilterra.

Ecco il meraviglioso video, purtroppo con le indicazioni in inglese ma dalla musica stupenda. QUI per gli smartphone. 




Tutto  ciò  annuncia  l'inizio  di  un  processo  di  rinnovamento,  una  nuova partenza, una trasformazione e un ripristino dell'equilibrio e dell'armonia sul nostro pianeta, confermando pure fino a che punto il numero 9 è connesso al sistema solare e al Cosmo nel suo insieme.

C'è poi un'ulteriore convergenza e interazione, entrambe affascinanti, in relazione ai numeri 3711 sull'esagramma "Ttai" dell'antichissimo ‒ Libro dei Mutamenti, detto "I Ching" (ved. QUI) ed ha il significato di Pace.



Esagramma 11 - Ttai = La Pace

L'esagramma n°11, che è metà chiaro (linee intere Yang) e metà scuro (linee yin), allude all'eclissi anulare sulla sommità della Grande Piramide e indica di nuovo, nella filosofia cinese, l'equilibrio e l'armonia. Ciò aggiunge un interesse supplementare al quadro d'insieme. Il testo lo presenta con queste parole:

«La Pace. Il piccolo se ne va, il grande se ne viene. Salute! Riuscita!

Il segno grafico accenna alla natura in un'epoca nella quale, per così dire, vi è il cielo in terra. Il cielo si è posto sotto la terra. In questo modo le loro forze si uniscono nella più intima armonia e ne nascono prosperità e pace per tutti gli esseri. I piccoli (insignificanti) deboli e cattivi stanno andandosene e i grandi, forti e buoni sono in ascesa.»

Il messaggio molto positivo de "I Ching" delinea chiaramente quale sarà il risultato magnifico del solstizio d'estate 2020 e la sua influenza cosmica sull'evoluzione del pianeta e di tutti gli uomini, attraverso l'impronta emblematica che lascerà sui siti millenari sopra descritti.

D'altra parte, gli astronomi hanno sempre pensato che la geometria sacra per mezzo della quale sono stati eretti, sia stata concepita per avvertire l'umanità sulla data unica del 21 giugno 2020.

I professori Gerald Hawkins e Fred Hoyle hanno scoperto che i 56 fori del cerchio Aubrey di Stonehenge (la cui cifra sommata dà sempre 11) potrebbero essere stati scavati per predire le eclissi e le coordinate fra cielo e terra e il suo sistema solare...

Dice Pitagora dai piani infiniti:

"Non disprezzate né cifra, né linea, né matematica, né geometria, perché esse vi parlano di Perfezione e di Giustizia; sono quindi elementi necessari, indispensabili al vostro vivere, se questo deve avere per meta il ritorno alla purezza."

Ed è esattamente questo anelito di purezza e di equità che verrà appagato dalle nuove energie cosmiche in arrivo, le quali daranno una spinta ascensionale formidabile ai "giusti", negligendo i "furbi", gli ipocriti e i malvagi sempre pronti a calpestare e a sommergere i propri simili per i loro abbietti interessi personali.




Relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it

Spunti diversi, e all'occorrenza da me tradotti, dal sito: thenumbernine.weebly.com

e dal sito: profezieevangeliche.blogspot.com

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