Il Maestro:
‒ Un Arciere con l'arco teso: parte una Freccia che precipita sulla Terra disegnando una parabola feconda tra l'Universo e il mondo fisico; l'Arciere è la Legge, la Freccia è Colui che scese nel tempo, Colui che prese sembianze umane... Egli dimora nel mondo da sempre.
Oltre l'eternità, nel profondo mistero dell'Uno, maturò l'espansione d'Amore che raggiunse il punto mirabile nella Manifestazione del Figlio.
La Terra crebbe e si moltiplicò per l'Amore di Lui; gli uomini uscirono dalle tenebre per il Soffio di Lui; il mondo umano segue l'immancabile rotta che si è volutamente tracciata dalla libertà acquisita nell'attimo stesso in cui l'Uno si manifestò con l'Amore.
Voi testimoni del passato, voi testimoni del presente, sarete tali e quali in quel movimento successivo definito "futuro"; l'Orbita contrassegnata dalla Legge è rimasta tale e quale nella sua profonda origine.
"Abbà ‒ dice il Figlio immutabile al Padre ‒ Io sono in Te e Tu sei in Me... Abbà, perdona loro, perdona tutti, perdona Me".
Quale profondo linguaggio esce dalla bocca del Divino? È un linguaggio ermetico, è il Sigillo dei sigilli. "Perdona Me"... cosa doveva perdonare il Padre al Suo Sé stesso?
In questa espressione è racchiuso tutto il Potere dell'Unità: Io Figlio, uscito dal Tuo Fuoco, rivestito delle membra dell'umanità, ho preso su di Me i peccati del mondo... "Abbà, Ti chiedo perdono".
Brian Jekel |
Quando l'uomo dice: "Io mi sento buono", commette superbia; per essere buoni, della sostanza naturata Divina, si rende necessario l'annientamento dell'io, per assurgere "nuovo" in Lui e per Lui.
Il mondo è in pieno vituperio fin dall'attimo in cui chiese, volle per sé l'intero Moto... e nella concessione elargita sta racchiuso il Soffio della Bontà Divina.
Egli è sempre davanti a voi e dietro di voi, nell'arsura quotidiana dell'anima che non sa attingere acqua alla Divina Fonte, è là nel dolore, chiuso nel palpito angoscioso della carne dilaniata nella contorsione dello spirito che non sa ascendere... guai a coloro che osano sminuzzare la Divinità come se fosse posta nel mondo alla mercé del giudizio umano.
Ciascuna manifestazione pulsante è viva, laddove la Natura compie il suo Ritmo ininterrotto Egli è Manifesto e Immanifesto: "Noi siamo, o Signore, perché Tu sei", così sussurra l'anima presa dal desìo ardente di fondersi coll'Unità.
L'uomo, stretto e chiuso nelle tre dimensioni, elaborando le capacità umanizzate dell'intelletto, si è allontanato sempre più dal Principio; l'ostinazione, che fa parte dell'orgoglio, rimane fissa, indurita nel cuore e nella mente degli uomini, i quali sono usciti dal Sentiero prima ancora di compiere il tragitto da essi stessi chiesto... ed Egli attende da sempre. (Cfr. QUI; ndr).
Nella mirabile Manifestazione Infinita i Cieli ininterrottamente si aprono, ed ecco scendere per Potenzialità una pioggia inesauribile di energie salutari, e la pioggia è elargita per Amore... gli Angeli porsero a Lui il Cibo Sostanziale, gli stessi Angeli somministrarono all'Umanità il Cibo della Grazia.
E ancora la Mano si alza in un'invocazione estasiante, ed Egli grida: "Abbà... Abbà". Vi è forse dell'angoscia in Lui? Vi è il tremito dell'umano che sente strapparsi la vita? No, vi è il gemito dell'Amore, invocante su quell'umanità che si lacera volutamente, ed Egli cerca di arginare e di porsi fra l'uno e l'altro.
"Io sono fatto di Te, Abbà"... voi siete fatti di Lui, uomini del tempo, e ogni volta che la vostra mano si alza per compiere un gesto di infrazione alla Legge, voi battete e ribattete i chiodi nelle Membra Divine.
Quanto pianto inutile e vano... le lacrime del mondo non basteranno a riparare il delitto; la vostra preghiera è debole, manca ad essa il fuoco della fede, accendete tutte le lampade della vostra "casa", e guardate se in qualche angolo vi è polvere da buttar fuori. (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI; ndr).
Siete pronti al Battesimo?
Vi siete rivestiti della candida tunica che fascia dall'alto al basso?
Siete voi riusciti a ritmare il vostro pensiero, le vostre opere, attraverso di Lui?
Non Io rispondo all'interrogativo... guardando in voi stessi risponderete a Lui.
Ed Egli è uscito fuori dalla Casa del Padre, ha camminato per i sentieri del mondo, si è fatto Fanciullo per Amore, Adulto per Amore, è Asceso per Amore. Lo vedete voi?
Greg Olsen |
Muore il Cristo? Muore il Dio crocifisso?
No, muore l'umanità nel Sigillo della Croce, muore quel Parto Divino che ha cercato nei meandri del mondo troni, altari, da opporre a Colui che è senza trono; ma Egli vive perché L'Uno non ha notte, non ha tempo, Egli è la Vita, Vita perenne che si condensa nell'immensità degli Universi siderali eterei, che si condensa maggiormente nel cosmo, s'imprime totalmente in voi tutti.
Egli nulla chiede, il Suo invito è dolce come acqua che zampilla dal ruscello montano: "Venite a Me, prendete la vostra croce e seguiteMi, chi non porta la croce non è degno di Me", parole strane che si ripetono ininterrottamente, la di cui eco è in tutti coloro che hanno fede.
Ma Io vi dico non parole, Fuoco che vi compenetra, Luce che vi invita. "Guardate ‒ dice Lui ‒ e chiudete gli occhi, operate".
Astraetevi da voi stessi... a che servono anni moltiplicati di vita, dimenticando l'Opera Una? A che serve lasciare orme umane? E che serve chiudersi nei cerchi egoistici del "mio", del "tuo", del "suo"?
Egli ribadisce: "Io Amo". Abbraccia l'infedele e il fedele: "I peccatori e le meretrici saranno davanti a voi, e guai a chi alza la mano e scaglia la pietra".
Qui è tutta la saggezza dell'insegnamento Divino, perché Egli dice:
"Io guardo in te, uomo della Terra, in ogni istante, specialmente quando sei solo. Il lavacro è elargito, do a voi per Legge ritmica tutto quello che ho raccolto: fuoco e acqua; rinnovo questi elementi affinché voi li possiate usare per un benefico influsso, perché nasca il Bene, perché il mondo esterno riceva esempio da voi", così venne detto allora, così Io ripeto a voi, poiché siete ancora quelli e non altri.
Venite, siete in sufficiente forza per salire sul Monte, fermatevi là dove incomincia il sentiero ancor più stretto, disponetevi a cerchio, raccogliete le infinite opportunità che fuoriescono da esso, una preghiera mormori l'anima vostra nell'attesa.
Che cosa attende l'umanità? Chi potrà rispondere all'interrogativo? LUI.
Ed Egli cammina senza lasciare orma, è trasportato come sempre da Mano invisibile, il Suo Volto è un Sole, i Suoi Occhi lampeggiano, un Tuono si ode da un punto all'altro della Terra: è l'Oriente che viene incontro all'Occidente (ved. QUI; ndr), sembra che l'ira esca dal Divino, ed Egli è l'opposto poiché si noma Amore... il gemito delle forze, contenute entro ai limiti segnati dalla Legge, hanno lo stesso spasimo dell'attesa.
"Io sono l'Alfa e l'Omega", si forma nel Cielo, non visibile, un cerchio e un contro cerchio, immedesimato l'uno nell'altro, la Sposa e lo Sposo, l'Unità si qualifica ancora una volta, e la Manifestazione non cessa di dare testimonianza.
Vi ho condotto a metà del Monte, lasciandovi soli... siete capaci di compiere l'Ascesa? Una voce sussurra attorno a voi: "No, se Egli vi abbandona siete perduti", perduti veramente come si disperde il pulviscolo che danzando nell'aria è sbattuto nelle correnti negative.
"Io so che nulla potete senza di Me"...
... ed è per Lui che Io Mi aggancio alla Terra, ed è per Lui che Io rivesto il pensiero di parola, parola minuscola, atta a percuotere il vostro udito d'anima, ad imprimere sul vostro intelletto i caratteri di fuoco... dovete purificarvi, e allora solo sarete i figli dell'Eterno.
Ed ecco che le pietre divennero pane... allungate la mano, prendete il Pane, cibatevi e datene a coloro che sono digiuni; bevete dell'Acqua che scorre vicino, levatevi l'arsura, e date da bere a chi ha sete.
Il tramando dell'Assunzione è giunto fino a voi attraverso dettami di uomini che videro, coi loro occhi, allontanarsi dalla Terra Colui che vi aveva camminato... voi avete letto, avete analizzato, avete creduto.
Chi erano quegli uomini, e come vi è giunto il tramando? Siete certi che nessuno vi abbia arbitrariamente posto un proprio giudizio, una sua espressione?
La fede ha sempre un valore quando spinge all'Opera... qual è la certezza che potete estrarre dalla Conoscenza che vi è stata elargita?
Non vi colga dubbio quando guardate al Cielo, non vi colga ansietà quando guardate alla Natura, non siate titubanti allorquando le analisi umane vi portano ad obiezioni, a drastici giudizi più o meno logici... non dimenticate che il Cristo non può essere imprigionato nelle tre dimensioni, Egli non è il Profeta, È Colui che È.
"Ascendo al Padre Mio e Padre vostro"... ecco il Mistero, Io ritorno là da dove sono uscito, perché Io sono Lui, Io sono la Madre Spirito, ecco perché voi umani avete un Padre che vi ha generato, e avete una Madre Spirito che è la Sua stessa Sapienza.
Brian Jekel |
Ascendete... e l'ascendere sia per voi un mutare intrinseco; non fate una larvale promessa a Colui che ode, Egli sa che gli uomini sono fallaci, Egli sa che la materia è debole; fate che le vostre membra non divengano gravose, e fate che il vostro spirito vada avanti ad esse. "Laddove il Mio Spirito è, ivi Io sono"... cercate di tradurre in realtà questo insegnamento.
Nell'Ascesa tutte le energie si aprirono come si apre la corolla del fiore in attesa della rugiada; ad ogni vibrazione fu elargita molteplice capacità, ad ogni pulviscolo fu impresso il segno della Croce; un nuovo Parto emise Colui che lasciando la Terra lasciava su di essa il Sangue e la Carne.
I Cieli sussultarono... e il sussulto è paragonabile ad una precipitazione del Moto Infinito sul finito, quindi l'intreccio del Non Manifesto sul manifesto fu stabilito da una Legge che tuttora rimane.
"Chiudo il primo Cielo e ne apro un secondo", dice Colui che è a guardia dei Cieli.
L'Amore ha fallito alla Missione? Gli uomini hanno vinto Dio? Orrore... no!
L'Invincibile, Colui che È, ancora è spettatore del tradimento ininterrotto. L'Ascesa si compie ogni volta che l'uomo cerca, attraverso il Cristo, di raggiungere la Vetta del Monte; non soffermatevi sulle circostanze che portano a voi speciali ricordi di fede, siate sempre in ardore, siate permeati dal Soffio di Lui, e ricordate:
Non pronunciate mai più "raca" ('stupido', Mt. 5,22; ndr), e quando udite questa ingiuria qua e là, quando sentite il serpe che s'insinua per farvela pronunciare, fuggite lontano, e allora sarete i Figli di Lui.
La vostra dimora è pronta, guardate ad essa con occhi sereni, e i vostri sforzi si moltiplichino, affinché l'Amore possa fiorire laddove voi entrate. Cercate di lasciare ovunque un profumo di Bontà, allora conoscerete che cosa sia il donare: "Signore, ciò che mi elargisci, io lo dono".
Siete venuti al Monte, avete udito il Tuono, avete partecipato all'Ascesa, vi siete immedesimati nelle energie, avete raccolto la pioggia salutare che vivifica la vita.
Se Tu, o Signore, sei con noi, che dobbiamo temere?
Siate come dei fanciulli, siate dolci, della dolcezza di Lui: "Donna, dove sono i tuoi accusatori?" Ricordate, nessuno pronunci mai l'umano giudizio, perché Egli disse: "Io non ti condanno". (Gv. 8, 1-11; ndr).
«Eterno, noi siamo davanti a Te, generati dalla materia, Tu ci vedi andare per il mondo in cerca di Te, è il nostro possesso, o Signore, la scintilla Divina; concedi alla nostra miserabilità il Fuoco vivificatore; il cammino è aspro, noi lo seguiremo tutto, portando in noi la Tua Grazia.
E quando il soffio della tempesta ci coglie, Signore, percuotici, fa che essa non ci travolga, ma Tu batti su di noi colla Tua Divina Potenza.
Ti abbiamo trafitto, dilaniato, ingiuriato, e Tu ci dai l'Amore... fa che questo Amore si tramuti per noi in vampa ardente, e usaci come Tu vuoi, sminuzza la nostra carne se così è necessario, ma che la Tua Volontà si compia sempre.
Signore, Ti preghiamo per coloro che non sanno, T'invochiamo per coloro che sono lacerati e percossi, aiuta quelli e annienta noi.
Signore, Tu che Sei il Sole Unico, irradia sulle nostre coscienze, fa che ognuno di noi possa essere Tuo servo fedele.
Così sia.»
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