Sebirblu, 18 giugno 2025
Tra le svariate premonizioni avute nell'arco della mia vita ve ne sono alcune che si sono già concretizzate ‒ come quella del disastro di Chernobyl del 1986, allorché, tre mesi prima di quel fatidico aprile, sognai di trovarmi a Lecco e di veder arrivare dal nord, a tutta velocità, un treno che viaggiava in aria unitamente ad un'immensa nuvola nera ad altezza d'uomo, contrassegnato da una targa sulla motrice indicante il numero 86.
Un'altra visione fu quella in cui vidi, sempre in sogno, una casa a ridosso di una montagna che stava per essere colpita da una frana della quale già vedevo cadere i primi detriti, mentre una voce mi svelava il cognome dei suoi residenti: era la famiglia del cognato di mio fratello che in seguito avrebbe perso il suo bambino a scuola, soffocatosi con una pallina di carta aspirata da una cerbottana.
Ve ne sarebbero altre da raccontare, ma per non dilungarmi vado direttamente alla visione avuta una quarantina d'anni fa, che si sta attuando ora sotto i nostri occhi.
Da pochi anni era avvenuta la destituzione dello Scià Reza Pahlavi ad opera della Rivoluzione islamica, promossa e diretta dall'esilio da colui che vi era stato confinato e che sarebbe divenuto poi il capo supremo dell'Iran, a conduzione teocratica.
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Ruhollāh Khomeynī (1902-1989) |
Sto riferendomi all'Ayatollah Khomeini che nel 1979 partì dalla Francia per tornare in patria ad assumere la reggenza del suo Paese. Ed è proprio lui che io vidi in sogno su un monitor televisivo, a cui porgevo degli estratti spirituali di altissimo livello che gettò via con un atto brusco e sprezzante, respingendoli.
La scena cambiò e lo rividi, sempre sullo schermo, con in mano la carta n° 14 dei Tarocchi, ossia l'Arcano della Temperanza riferentesi all'Armonia tra gli opposti, rappresentato da una figura femminile (spesso un angelo) che travasa del liquido da un anfora all'altra, rispettivamente d'oro e d'argento.
Allora prese un punteruolo dalla scrivania e con una rabbia incredibile lo affondò nell'ombelico dell'immagine descritta... In quel momento compresi che avrebbe tolto l'equilibrio dalla Terra.
Ma non è finita qui, perché in un successivo contesto, apparso ai miei occhi d'anima, vidi chiaramente l'interno di un circo con gli spalti vuoti, salvo la presenza di un'unica famiglia composta di padre, madre e figlio, raffigurante l'intera umanità, ed un fiero quanto altezzoso ed arrogante «leopardo»* seduto sul palco, che girava la testa a 180 gradi, con l'occhio vigile di un dominatore assoluto.
* [Nel "Libro di Daniele"(cap. 7, 6) il profeta menziona proprio questo felino tra la quadriade degli esseri che sale dal mare: «Dopo ciò, continuai a guardare e vidi un'altra bestia simile ad un leopardo ma con quattro ali d'uccello sul dorso. Essa aveva quattro teste, e le fu data l'autorità di governare.»
Il leopardo alato simboleggia l'impero persiano, che con una rapidità sconcertante (raffigurata dalle ali), estese la sua egemonia su tutte le terre conosciute dagli ebrei. Proprio per tal motivo, secondo la Scrittura gli venne «dato il dominio»: i Persiani furono i primi a soggiogare quello che per l'antico Israele era l'intero mondo].
Dunque, sapendo questo, nella visione percepii che quel «leopardo», rappresentava un regime oppressivo, come quello degli Imam dopo la rivoluzione islamica promossa da Khomeini, il quale pretendeva di signoreggiare la popolazione per mezzo dei suoi funzionari religiosi.
Ma quello stesso «leopardo» ‒ parimenti ad altri governanti del mondo ‒ doveva sottostare ad un potere più grande impersonato dalla "massa nera e informe" che vidi alle sue spalle, cioè il quarto orribile animale visto da Daniele*, operante su di esso per mezzo di un «guinzaglio rigido» obbligandolo così a muoversi come lo stesso potere voleva.
* [Riporta ancora il "Libro di Daniele" al cap. 7, 7-8: «Dopo questo continuai a guardare, e nelle visioni della notte vidi una quarta bestia, spaventosa, terribile ed eccezionalmente forte. Aveva enormi denti di ferro. Divorava e stritolava, e quello che rimaneva lo calpestava con le zampe. Era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva 10 corna. Mentre osservavo queste, spuntò fra loro un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime furono tolte via. In questo corno c'erano occhi d'uomo e una bocca che parlava con arroganza». (Che potrebbe essere il veniente anticristo, a considerare il seguito di questa profezia)]
Tale bestia mostruosa e indefinita corrisponde proprio a quel potere finanziario occulto (menzionato più avanti nell'articolo che esporrò) che tiranneggia il mondo, usando spesso il sopruso e la violenza verso gli stati "scomodi" che si ribellano ai suoi diktat.
Proseguendo nella visione, quella "massa nera", a sua volta, era succube e schiava di un personaggio misterioso che agiva dietro le quinte dirigendola astutamente... poi mi accorsi all'improvviso che il «leopardo» stava per cadere in un terribile tranello che lo avrebbe indotto ad essere aggredito alla nuca, cogliendolo di sorpresa... e nel sonno urlai, ribellandomi all'inganno pronunciando le parole: "No!... così Nooo!..." e mi svegliai...
Ora, ritorniamo al presente, ai giorni nostri, e a ciò che sta accadendo non solo in Europa tra Russia e Ucraina ma, ancor più, in Medio Oriente tra Israele ed Iran. I due conflitti hanno delle analogie precise: sembra infatti, almeno finora, che entrambi vengano combattuti per procura.
Dietro tutto ciò vi è la regia ambigua dell'America che, attraverso il suo Presidente, mostra di volere la pace ma poi aiuta subdolamente la nazione sionista e fa dichiarare al suo Segretario di Stato, Rubio, il non coinvolgimento all'attacco preventivo in corso.
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Pepe Escobar - giornalista d'inchiesta brasiliano - (classe '54) |
Ecco cosa scrive Pepe Escobar riportando alcune dichiarazioni di Trump:
«Andiamo al sodo. Il devastante attacco all'Iran da parte dello psicopatico genocida "prescelto" etno-suprematista con sede a Tel Aviv – una dichiarazione di guerra di fatto – è stato coordinato nei minimi dettagli con il presidente degli Stati Uniti, il Capocirco Donald Trump. (Si consideri la strana "coincidenza" dell'uso della parola "circo" con la mia visione; ndr).
Questo Narciso Annegato nello Stagno della Propria Immagine, affetto da infantilismo, ha svelato il gioco lui stesso con un post sconclusionato. Ecco alcuni punti salienti (dichiarati da Trump e messi da me in corsivo e in colore arancio; ndr):
«Ho dato all'Iran una possibilità dopo l'altra per raggiungere un accordo». Ma che "accordo" – in realtà si trattava delle sue richieste unilaterali. Dopotutto, ha affossato il patto originale, il JCPOA, perché non era il suo "accordo".
«Ho detto loro che sarebbe stato molto peggio di qualsiasi cosa avessero mai visto, previsto o sentito dire». La decisione di attaccare era già stata presa.
«Alcuni integralisti iraniani hanno parlato con coraggio, ma (...) ora sono tutti MORTI, e le cose non potranno che peggiorare!» Il gongolare è una conseguenza naturale.
«I prossimi attacchi già pianificati saranno ancora più brutali». Allineamento totale con la tipica strategia israeliana di "decapitazione".
«L'Iran deve stringere un accordo, prima che non rimanga più nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l'Impero iraniano». Era l'Impero persiano – ma dopotutto si tratta di un uomo che non legge né studia. Notiamo l'«Arte della Diplomazia: O accettate la mia intesa o crepate». [...] (Lo scritto intero potrà essere letto QUI; ndr).
A seguito di questo breve accenno all'articolo di Pepe Escobar, che commenta le parole inequivocabili di Donald Trump, espongo il pezzo successivo del prof. Andrea Zhock, in quanto rivelatore dell'esattezza premonitrice di ciò che vidi in sogno più di quattro decadi fa.
L'anello di Gige e l'orizzonte della violenza illimitata
«Dopo l'aggressione a freddo di Israele all'Iran e la robusta risposta iraniana, e prima che eventi ulteriori ci travolgano, alcuni bilanci possono essere già fatti. In particolare credo che due considerazioni possano essere tratte.
La prima è che il fallimento conclamato della politica di Donald Trump è l'ultima definitiva conferma che niente può modificare la rotta di collisione dell'Occidente a guida americana col resto del mondo.
Trump non è mai stato un cavaliere bianco mosso da ideali di pacificazione, ma si è ritrovato ad incarnare il ruolo di rappresentante di quell'America profonda che non ha interesse a proiezioni di potenza internazionale e vorrebbe mettere a posto le cose a casa propria.
La sequenza dei fiaschi dell'amministrazione Trump, dai colloqui russo-ucraini, agli scontri di Los Angeles, all'attacco israeliano all'Iran mostrano chiaramente come tutte le promesse trumpiane di pacificazione internazionale e ripresa del mercato interno sono impercorribili.
Non credo che Trump abbia ingannato volontariamente il suo elettorato. Credo che, più semplicemente, né gli USA né l’Europa siano più governati dal ceto politico che nominalmente li governa.
Qui non è neanche questione di "Deep State", perché siamo proprio al di fuori del perimetro statale, che serve soltanto da albero di trasmissione di decisioni prese altrove*.
* (Proprio come il "guinzaglio rigido" della visione; ndr).
Ora, io so benissimo che ogni qual volta si introduce questo tema dei "poteri occulti" un sacco di babbei che si credono astuti cominciano ad agitarsi sulla sedia e a gridare al complottismo.
Purtroppo, che oggi il vero potere passi attraverso il governo dei flussi monetari, e che l'oligarchia che li dirige eserciti la sua influenza* da dietro le quinte, sono semplici dati di fatto, abbastanza ovvi se li si guarda da vicino.
* (E tale influenza occulta corrisponde alla "massa nera e informe" col "guinzaglio rigido", vessata a sua volta dalla "entità misteriosa" sullo sfondo, ossia da Satana in persona; ndr).
Spesso ci stupiamo della pochezza culturale, della miseria umana, della sfacciata contraddittorietà dei personaggi che apparentemente vediamo ai vertici del potere mondiale.
Che Trump sia un personaggio dei Simpsons, la Baerbock una gaffe ambulante, la Kallas il nulla con la russofobia intorno, Merz un eterno perdente recuperato dalla differenziata politica, Starmer un "quaquaraquà" inviso anche a chi lo ha eletto, Macron l'epitome (sintesi; ndr) delle comunità BDSM (ved. QUI; ndr), ecc. ecc. sono cose che stanno davanti agli occhi di tutti, e che spesso ci ostiniamo a non vedere perché vederlo con chiarezza ci farebbe troppa paura.
Preferiamo pensare che questi pupazzi "c'hanno una strategia". Invece no, sono pupazzi e basta. E la strategia qualcuno anche ce l'ha, ma sta al piano di sopra* a muovere i pupi con le stringhe.
* (E sopra sta appunto la "massa informe e oscura", al soldo del Maligno, che muove i capitali e i "pupazzi" politici presuntuosi ed arroganti dell'Occidente ottuso; ndr).
L'Occidente, a causa del lunghissimo processo di presa del potere reale da parte delle oligarchie finanziarie, ha raggiunto un livello di non ritorno dal punto di vista della degenerazione della sua classe politica.
Il problema in tutto ciò è solo uno: siccome chi esercita il potere è dietro le quinte e non può venire chiamato a prendere alcuna responsabilità, di fatto oggi siamo nella condizione di più straordinaria deresponsabilizzazione delle classi dirigenti della storia dell'Occidente: chi comanda non risponde in nessun modo di ciò che fa, né formalmente, né istituzionalmente, né moralmente.
E l'esercizio del potere al riparo dagli sguardi altrui conduce di sicuro all'abiezione, inevitabilmente, come rammentava Platone nel racconto dell'Anello di Gige. (Ved. QUI; ndr).
È così che la crisi interna della società occidentale, la sua perdita progressiva di egemonia economica e politica, genera una tendenza completamente fuori controllo alla degenerazione perpetua dei comportamenti, all'uso sempre più sfacciato della violenza, dei doppi standard, della menzogna strumentale.
Israele è un caso esemplare: prima della "distrazione del Mossad" del sette ottobre Israele era un paese a pezzi, spaccato da anni a metà, incapace di formare governi che non fossero effimeri. L'uscita da questo stato di paralisi e crisi è stata l'adozione di una serie di rilanci continui, prima verso Gaza, poi verso il Libano, la Siria, l'Iran.
E temo che i rilanci non siano finiti: come un giocatore che deve recuperare una grande somma, ogni perdita è un invito a rilanciare ancora nella speranza di poter chiudere la partita con un grande colpo finale. Spesso, per i giocatori d'azzardo, questo colpo finale è alle proprie cervella, ma intanto hanno disseminato miseria intorno a sé.
Ma Israele è solo un esempio. Questa dinamica di tentativo di uscita da un'impasse attraverso continui rilanci è la medesima prassi che vediamo in Europa verso la Russia. La sequenza quasi incredibile di errori (cioè, quelli che sarebbero errori se l'interesse dei propri popoli fosse l'obiettivo), prosegue in un continuo rilancio.
L'Europa ha perso la propria competitività, ha impoverito e continua ad impoverire la propria popolazione, mette tutti a rischio di una guerra totale e anzi la fomenta apertamente. Tutto questo si pensava all'inizio fosse un tributo alla predominanza USA.
Ma non è così. Anche quando gli USA hanno iniziato a ritirarsi, l'UE ha proseguito e continua a proseguire nell'esacerbare la situazione. Questo perché, come si diceva, né gli USA sono governati da Trump, ne l'UE da quei quattro scappati di casa della Commissione. Sono solo pupazzi ventriloqui mossi da oligarchie multinazionali che vestono «l'Anello di Gige».
Questo quadro ci porta alla seconda, breve, considerazione. Siccome l'inaffidabilità, i doppi standard, la mancanza di responsabilità e credibilità dell'Occidente in blocco è percepito ovunque nel mondo (salvo in quella parte di Occidente che ancora si abbevera all'informazione più venduta della storia), ne segue che lo spazio degli accordi, dei patti fra gentiluomini, del calcolo reso affidabile dal bilanciamento degli interessi, è svanito.
Tutto il mondo extra-occidentale ‒ e oggi sono in primo piano Russia e Iran, ma la Cina è dietro l'angolo ‒ non crede più ad una parola di quanto proviene dai nostri ventriloqui, perché ha capito di star trattando con attori e prestanome, maschere che devono recitare una parte per i propri elettorati ma devono rispondere a tutt'altre strategie per appagare il vero potere occulto.
Questa completa mancanza di credibilità delle classi dirigenti occidentali non è un crimine senza vittime, non è qualcosa cui ci possiamo sottrarre con la proverbiale alzata di spalle dicendoci che "tanto noi non ci caschiamo".
La principale conseguenza della inaffidabilità conclamata dell'odierno Occidente è che la parola verrà ovunque lasciata sempre di più alle armi, alla violenza all'esterno e al controllo all'interno, perché è l'unica cosa che rimane quando le parole hanno perduto valore. E questo processo degenerativo coinvolgerà tutti, scettici e grulli, scaltri e boccaloni.»
Ecco un resoconto VERO della situazione in cui ci troviamo da Arnaldo Vitangeli; video che consiglio di scaricare prima che lo censurino.
Chiosa di Sebirblu
Dal quadro generale, emerge sostanzialmente che Trump, malgrado tutte le promesse elettorali, ha ceduto alle pressioni fortissime dell'oligarchia finanziaria, in gran parte sionista, (ossia "la massa nera e informe" della visione), permettendo a Netanyahu di colpire a sorpresa l'Iran ‒ ecco l'inganno ‒ prima che venisse completato* il nuovo accordo sul nucleare, voluto dallo stesso "tycoon". Sorpresa che, comunque, era stata pianificata già da diverso tempo; ved. QUI.
* (L'attacco all'Iran è avvenuto nella notte fra il 12 e il 13 giugno, mentre due giorni dopo, domenica 15, i negoziatori iraniani avrebbero dovuto recarsi in Oman per il sesto incontro, al fine di arrivare ad un'intesa di normalizzazione sul nucleare per usi pacifici. È per questo che la Repubblica islamica si è trovata spiazzata, tradita, e che nel sogno premonitore ha provocato il mio brusco risveglio.)
Acuendo lo sguardo su una realtà più profonda, si può scorgere sull'intero scacchiere planetario una regia diabolica fondata su una lotta spirituale durissima tra l'Antico Serpente, che agisce mediante i suoi vassalli aschenaziti* (cfr. QUI), e tutto il resto dell'umanità apostata e materialista.
* (Gli ebrei aschenaziti, di origine Kazara, cioè i sionisti convertitisi all'ebraismo nel VII secolo per interesse e sopravvivenza, non sono affatto gli ebrei sefarditi autoctoni della Palestina. È fondamentale conoscere questa civiltà che ha permeato e inciso in modo determinante gli sviluppi della Finanza Globale nel corso dei secoli e scoprire che sin da allora si è scontrata ripetutamente non solo con il mondo arabo-persiano ma pure, e soprattutto adesso, con quello cristiano.)
Nonostante gli "Accordi di Abramo" (ved. QUI), stipulati fra le tre grandi religioni monoteiste nel 2019, i focolai bellici e rancorosi non si sono di fatto mai spenti, e il vento della discordia, alimentato dal grande Nemico dell'uomo, soffia ora più minaccioso che mai perché il Maligno sa che il suo tempo sta per scadere.
Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
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