Tomasz Alen Kopera |
Sebirblu, 5 agosto 2022
Ripropongo a tutti un articolo che
scrissi nel 2015, a motivo della ricorrenza del vero compleanno di Maria Santissima il 5 agosto, come da Lei dichiarato proprio a Medjugorje nel lontano 1984, in cui avrebbe compiuto 2000 anni. (Cfr. QUI).
Tra l'altro, oggi ricorre il miracolo accaduto a Roma in piena estate, nel 358 d.C. ad opera della stessa Vergine, che per questo è stata chiamata "Madonna della Neve". (Cfr. QUI).
E non è finita, perché la prima domenica d'agosto (o il giorno 7, che coincide con essa proprio quest'anno, è data specialissima, visto che è stata indicata e richiesta addirittura da Dio Padre a suor Eugenia Elisabetta Ravasio (cfr. QUI). Egli le ha affidato un lunghissimo messaggio che ha ricevuto l'Imprimatur e che si può scaricare QUI.
Di questo fatto straordinario ne ha parlato anche Don Minutella, il cui video si può trovare QUI e recentemente anche QUI.
Ma, tornando all'articolo che segue, lo ripresento perché le apparizioni della Regina della Pace continuano a rimanere controverse e a far discutere, soprattutto dopo che la Santa Sede ha inviato come supervisore permanente il vescovo Hoser.
Tra l'altro, oggi ricorre il miracolo accaduto a Roma in piena estate, nel 358 d.C. ad opera della stessa Vergine, che per questo è stata chiamata "Madonna della Neve". (Cfr. QUI).
E non è finita, perché la prima domenica d'agosto (o il giorno 7, che coincide con essa proprio quest'anno, è data specialissima, visto che è stata indicata e richiesta addirittura da Dio Padre a suor Eugenia Elisabetta Ravasio (cfr. QUI). Egli le ha affidato un lunghissimo messaggio che ha ricevuto l'Imprimatur e che si può scaricare QUI.
Di questo fatto straordinario ne ha parlato anche Don Minutella, il cui video si può trovare QUI e recentemente anche QUI.
Ma, tornando all'articolo che segue, lo ripresento perché le apparizioni della Regina della Pace continuano a rimanere controverse e a far discutere, soprattutto dopo che la Santa Sede ha inviato come supervisore permanente il vescovo Hoser.
(Deceduto però nell'agosto 2021 e rimpiazzato "prontamente" da un altro visitatore apostolico, mons. Aldo Cavalli, ved. QUI.
È certo che gli introiti del luogo, dovuti ai molti pellegrinaggi e alla fede popolare - mentre è stata bollata la Madre Celeste come "postina e laica" dal Falso Profeta, ved. QUI - interessano molto l'Usurpatore Bergoglio & C.!).
Così, in questi tempi terribili di deriva della Chiesa di Roma, che sempre più sprofonda nell'abisso satanico e in un probabile Scisma, è essenziale non perdere l'orientamento cristico e analizzare tutto perché, da sempre, "lo Spirito soffia dove vuole!"
Ma ecco il testo che sicuramente offre
l'opportunità di una più profonda valutazione sugli eventi di
Medjugorje iniziati il 24 giugno 1981 in terra bosniaca.
Gentili Lettori,
in occasione di quanto il "Papa" ha esternato sulle apparizioni di Medjugorje, amareggiando moltissimo tutti coloro che da quel luogo hanno ricevuto soltanto del bene, specialmente per la loro fede rifiorita ma talvolta anche per veri e propri miracoli di guarigione fisica, sento il dovere di esporvi quanto da me scoperto, intuitivamente, nel corso della mia ricerca spirituale.
in occasione di quanto il "Papa" ha esternato sulle apparizioni di Medjugorje, amareggiando moltissimo tutti coloro che da quel luogo hanno ricevuto soltanto del bene, specialmente per la loro fede rifiorita ma talvolta anche per veri e propri miracoli di guarigione fisica, sento il dovere di esporvi quanto da me scoperto, intuitivamente, nel corso della mia ricerca spirituale.
Ogni evento che si manifesta sulla scena del mondo nasconde sempre un motivo esoterico che si inserisce in una trama più ampia di cause e di effetti e, in questo frangente, forma un immenso mosaico raffigurante la storia vera dell'Umanità e dell'intero Universo.
Non dimentichiamoci che Dio è Sapienza
Assoluta e che, per questo, il "caso" non esiste MAI! Ma
prima di iniziare a spiegarvi di cosa si tratta, premetto una piccola
parte di ciò che ha riportato il quotidiano "la Repubblica"
del 9 giugno 2015:
Dopo il viaggio a Sarajevo, il
Pontefice torna sull'argomento delle visioni nell'omelia a Santa
Marta e pur senza mai citare Medjugorje parla di chi ha sempre
bisogno di novità nell'identità cristiana e chi attende
quelli che annunciano «la lettera odierna della Madonna»: "Non
annacquate la fede cristiana in una religione soft".
Città del Vaticano. ‒ Papa Francesco
menziona ancora le apparizioni e i veggenti, criticando chi dimentica coloro che sono stati scelti,
«unti»; quelli che hanno la «garanzia» dello Spirito.
Critica, con un interrogativo ironico,
quelli che si chiedono: "Ma dove sono i veggenti che ci dicono
oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio?...
Questa non è identità cristiana ‒ sottolinea Bergoglio ‒ L'ultima
parola di Dio si chiama Gesù e niente di più".
Orbene, nel lontano 24 giugno 1981,
giorno celebrativo di San Giovanni Battista, appariva per la prima volta
la Vergine Maria a sei giovani veggenti in un paesino tra i monti
(Medjugorje vuol dire proprio questo) della Bosnia-Erzegovina.
Foto vera rimasta impressa su pellicola. |
Ma prima di proseguire debbo, necessariamente, fare una doverosa premessa affinché possiate avere un quadro più preciso mettendo al giusto posto ogni tessera del puzzle.
INDISPENSABILE PREAMBOLO
Il Vangelo di Matteo (17, 1-9) narra
della Trasfigurazione del Cristo sul Monte Tabor:
"Sei giorni dopo, Gesù prese con
sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in
disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo
volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la
luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con
Lui... " [...]
Cominciamo col notare la presenza di
questi tre apostoli che in molte occasioni evangeliche affiancavano
la vita del Cristo come ad apporne un sigillo sostanziale.
PIETRO ‒ rappresenta come sappiamo la Chiesa temporale, la Chiesa del Rito.
GIACOMO ‒ è colui che ha fondato la
Prima Chiesa di Gerusalemme tra la Comunità cristiana.
GIOVANNI ‒ ne è il Prosecutore, con
l'instaurazione della Chiesa Mistica dopo il disfacimento di quella
petrina.
Lo schema seguente è formato da due
triangoli che delineano la Stella di David, ossia la
discendenza davidica di Gesù, di Sua Madre e di Giuseppe, nonché il ruolo di Pietro come base granitica del cristianesimo, vista la sua richiesta di essere martirizzato sulla croce a testa in giù, a Roma.
I 2 triangoli intersecati rappresentano, inoltre, non soltanto la Trasfigurazione del Cristo-Amore davanti ai tre apostoli, ma tutta la parabola di Salvezza per il genere umano, messa in atto dal Padre sin dall'epoca del Vecchio Testamento:
in totale 7 millenni: 4000 anni per il tempo dei Profeti ‒ 2000 per la Manifestazione Cristica ‒ 1000 per l'ultimo, come riportato nell'Apocalisse. (Cfr. anche QUI, QUI e QUI).
Sul Tabor ai lati del Cristo, splendente nella sua veste candida, appaiono Mosè ed Elia. (Lc. 28,36)
MOSÈ ‒ emblema della PRIMA LEGGE data da Dio con i Dieci Comandamenti.
ELIA ‒ cioè GIOVANNI BATTISTA (nota dopo l'immagine), l'ultimo dei Profeti, ripresentatosi al momento opportuno per
annunciare al mondo ‒ "la Voce che grida nel deserto" ‒ la "SVOLTA" portata dal Redentore a
riscatto dell'Umanità schiava del Maligno sin dai tempi della
Caduta; QUI e QUI.
Dal Vecchio Testamento (2Re 2, 7-13) si
legge che Elia e il suo discepolo Eliseo si fermarono al fiume Giordano.
Elia prese il mantello, lo arrotolò e percosse con esso le acque,
che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto.
Mentre passavano, Elia disse ad Eliseo:
«Domanda che cosa io debba fare per te
prima che sia rapito lontano». Eliseo rispose: «Due terzi del
tuo Spirito diventino miei». Quegli soggiunse: «Sei stato esigente
nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da
te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non l'avrai».
Mentre camminavano conversando, ecco
che un carro e cavalli di fuoco si interposero fra loro due.
Elia salì nel turbine verso il cielo. [...] ed Eliseo non lo vide
più. Allora questi strappò le proprie vesti in due parti, quindi raccolse
il mantello che era caduto ad Elia (simbolo della Missione che
passava da Elia ad Eliseo), e tornò indietro fermandosi sulle rive
del Giordano.
Ora consideriamo il punto in cui Malachia (3,23) profetizza: «Ecco, io invierò il Profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore» ‒ ed è per questo che Pietro Giacomo e Giovanni chiedono al Cristo, di ritorno dal Monte Tabor dopo la Trasfigurazione: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?»
In Mt. 11, 13-14, il Cristo dice:
«Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a
Giovanni. Se lo volete accettare, egli è l'Elia che doveva venire».
E proseguendo in Mt. 17, 11-13, Gesù
risponde alla loro domanda:
«Certo, Elia deve venire a ristabilire
ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno
riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto
[...]». Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di
Giovanni il Battista.
Come si vede, Gesù stesso attesta
il "ritorno" dello Spirito di Elia nella persona di Giovanni Battista come
annunciatore della Sua Venuta. (Cfr. QUI, QUI e QUI).
Egli è anche l'ultimo dei Profeti, il 24°.
Egli è anche l'ultimo dei Profeti, il 24°.
Dunque, tornando al discorso di prima sullo schema dei triangoli, proviamo a tracciare un'ipotetica linea verticale da Elia fino a Giovanni nel triangolo inferiore e identifichiamo questi come quell'Eliseo sul quale, attraverso il "mantello" erano state trasfuse le Energie divine per il proseguimento della Missione.
Perciò Giovanni l'Apostolo che prima
era Eliseo, il discepolo di Elia, con la sua investitura è diventato
il Prosecutore della parabola Cristica.
Ricapitolando:
ELIA = GIOVANNI BATTISTA = IL PRECURSORE
ELISEO = GIOVANNI APOSTOLO = IL PROSECUTORE.
Quest'ultimo, come detto dal Cristo, doveva
restare nel mondo fino al completamento dell'evoluzione umana e
contribuire ad edificare la Nuova Chiesa Mistica sorta dalle ceneri
dell'attuale, già in evidente declino (cfr. anche QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
"Or Pietro, voltatosi, vide che li
seguiva il discepolo che Gesù amava, quello che durante la cena era
reclinato sul petto di Gesù e aveva chiesto: «Signore, chi è colui
che ti tradisce?». Al vederlo, Pietro disse a Gesù: «Signore, e di
costui che ne sarà?». Gesù gli rispose: «Se voglio che lui
rimanga finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi!» (Gv. 21,
20-22)."
Tracciando adesso un'altra immaginaria
linea verticale da Mosè a Giacomo, avremo rispettivamente:
La PRIMA LEGGE Mosaica, quella detta
del Taglione ‒ "Occhio per occhio e dente per dente".
La
SECONDA LEGGE che ha completato e superato la Prima, ossia quella
dell'Amore e del Perdono instaurata dal Cristo ed attuata da Giacomo con la nuova Chiesa di
Gerusalemme.
Nello schema dunque:
Il CRISTO sta a PIETRO
come
MOSÈ sta a GIACOMO
e come
ELIA = GIOVANNI BATTISTA sta ad ELISEO = GIOVANNI APOSTOLO.
La Chiesa di S. Giacomo, ormai famosa
in tutto il mondo, è stata edificata in ben 35 anni per mezzo di
immensi sacrifici da parte della comunità locale, ma il fatto
straordinario è che quando l'architetto la progettò (un frate
francescano) e dette inizio ai lavori di costruzione, ci fu chi disse
che era troppo grande e sproporzionata per un villaggio (Medjugorje)
così piccolo.
Ma l'architetto francescano ribatté,
profetizzando il futuro: "Verrà il giorno in cui questa Chiesa
non riuscirà a contenere i fedeli che verranno qui dai quattro
angoli della Terra". E così è stato.
LA VERGINE MARIA
è apparsa la prima volta a Medjugorje il 24 giugno 1981,
il giorno di SAN GIOVANNI BATTISTA,
sul Monte Podbrdo, nella circoscrizione della
Parrocchia di SAN GIACOMO,
e già così, per chi ha gli occhi per vedere,
prendiamo atto che un disegno straordinario voluto dal Cielo
ha iniziato a
manifestarsi.
(Cfr. il piccolo triangolo interno nello schema soprastante)
Ma ciò che risulta veramente incredibile è
la strana "coincidenza" dei nomi dei sei veggenti:
VICKA IVANKOVIĆ ‒ il cognome significa
GIOVANNI
MIRIJANA DRAGIČEVIĆ ‒ il nome
significa MARIA
MARIJA PAVLOVIĆ ‒ il nome significa
MARIA
IVAN DRAGIČEVIĆ ‒ il nome significa
GIOVANNI
IVANKA IVANKOVIĆ ‒ il nome e il cognome
significano entrambi GIOVANNI
JAKOV ČOLO ‒ il nome significa GIACOMO
Per concludere, aggiungo che il Cristo
rivolgendosi a Sua Madre e a Giovanni che erano ai piedi della Croce
disse:
"Donna, (non usa il termine Madre
ma Donna, sigillando così il rapporto fra Dio e Creatura) ecco Tuo
Figlio!" (Riferendosi
a Giovanni che, rimanendo nel Tempo, rappresentava tutta l'Umanità).
E rivolto a Giovanni aggiunse:
"Figlio, ecco tua Madre!"
(Gv. 19, 26-27).
Eredità sublime! In quell'attimo il
Cristo affidava a Maria Santissima tutta l'Umanità della quale
diventava Madre-Spirito e, nel contempo, chiedeva a Giovanni-Umanità
di prendersene cura e considerarla come Madre.
William Dyce (1806 - 1864) |
Tanto è vero che l'Apostolo la condusse con sé ad Efeso per il resto dei suoi giorni, mentre suo fratello Giacomo fondava la Prima Chiesa tra i discepoli di Cristo a Gerusalemme.
Come si vede, è come se la Sapienza Divina avesse voluto apporre il Suo Sigillo sulle apparizioni di
Medjugorje, checché ne dica la Chiesa di Roma e il suo attuale
Pontefice che, a mio avviso, potrebbe anche esimersi dai suoi
commenti sarcastici che denigrano lui agli occhi di tutti e
rattristano molto coloro che invece sperano ancora in un suo positivo
pronunciamento ufficiale.
Post Scriptum di Sebirblu
Se a qualcuno sta a cuore che si conosca davvero la Verità sull'Operato della Vergine Maria, sappia che la diffusione di questo post è profondamente gradita. Grazie a chi vorrà mettere in atto ciò che domando.
Sebirblu.blogspot.it
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