Sebirblu, 10 aprile 2023
Proprio come ho espresso nel titolo, il
testo che segue è indirizzato soltanto a coloro che con tutto il
cuore e in assoluta purezza d'animo sono alla ricerca di risposte e di
Conoscenza vera.
Purtroppo, i tempi che stiamo vivendo non aiutano di certo la presa di coscienza, né ci si può aspettare che le indicazioni arrivino dalle cattedre giuste.
Purtroppo, i tempi che stiamo vivendo non aiutano di certo la presa di coscienza, né ci si può aspettare che le indicazioni arrivino dalle cattedre giuste.
I falsi richiami si moltiplicano nel
mondo come specchietti per le allodole e l'umanità intera ha perso
l'orientamento senza sapere dove andare.
Solo lo Spirito potrebbe salvarla da
naufragio sicuro, ma la sua Voce non viene udita, soffocata dagli
allettamenti delle sirene e dal fragore della tempesta.
Eppure al "Porto" bisogna
ritornare! E quando tutto sembra perduto... ecco che dai cieli oscuri arriva un raggio provvidenziale che raggiunge le anime in pericolo.
Persino la barca di Pietro è alla
deriva! Questo antico punto di riferimento che le folle per millenni
hanno seguito, si è tramutato in scoglio minaccioso che insidia
maggiormente il loro navigare.
Ma tutto ciò era scritto... e lo
Spirito soffia dove vuole...
...e la Nuova Chiesa avanza...
"E Gesù allora, vedendo la madre
sua e accanto a lei il discepolo prediletto, disse alla madre:
«Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua
madre!». E da quel momento il discepolo la prese con sé." (Gv.
19,26)
Questa è la seconda espressione (di
sette) pronunciata dal Cristo sulla Croce e determinante per iniziare a spiegare quello che oggi sta succedendo nella Chiesa di Roma.
Ebbene, ad una prima analisi, risulta
molto strano il modo usato da Gesù per rivolgersi a sua madre:
«Donna, ecco tuo figlio!» e sembra addirittura irrispettoso, ma i
giudizi affrettati spesso ingannano perché il valore sostanziale è
altissimo.
Emerge infatti con estrema chiarezza il rapporto esistente fra Divinità e Creatura, non tra Figlio e Madre,
esattamente come avvenne al Tempio quando, da pargolo, Gesù
insegnava ai Dottori della Legge e apostrofò alla stessa maniera sua
Madre, sopraggiunta trafelata con Giuseppe perché lo stavano
cercando.
(Altro che "scappatella" di Gesù, come dichiarato dal Falso Profeta! Ved. QUI lo sproposito detto, insieme ad altri ancora più madornali, descritti QUI, QUI e QUI).
(Altro che "scappatella" di Gesù, come dichiarato dal Falso Profeta! Ved. QUI lo sproposito detto, insieme ad altri ancora più madornali, descritti QUI, QUI e QUI).
(Autore non rintracciato) |
Sono proprio questi aspetti, che non vengono considerati, a sollevare i veli su una centralità sconosciuta e talvolta anche negata dagli stolti, che viene però scoperta solo dai semplici, dagli insignificanti, da coloro che il mondo ignora...
"Ti ringrazio Padre, Signore del
cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai grandi e ai
sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli." (Mt. 11,25)
Nell'ora attuale, le questioni
religiose, ancora presentate col linguaggio prestabilito e la forma
mentale ereditata da secoli di tradizioni rigide e dormienti, vengono
semplicemente accantonate fuori dalla vita.
Ma Cristo resta vivo nel mondo, e
l'attuale sistema di liquidarlo senza farlo conoscere in profondità alle
masse è il tentativo estremo di una Chiesa in disfacimento ormai
preda del Maligno che, sfidandolo, vuole trascinare con sé il
maggior numero possibile di "fedeli".
Il pericolo è grande, se persino il
conduttore di una Radio Mariana diffusa in tutto il mondo si
"arrampica sui vetri" pur di assecondare questo pontificato
e i suoi compromessi con il mondo!
E lo stesso vale per il Predicatore
ufficiale della Santa Sede quando asserisce, per compiacere le altre
correnti religiose, che il culto dato a Maria è "talvolta
esagerato e sconsiderato"! (Per non parlare della sua sbalorditiva asserzione, nel corso di una intervista QUI, in cui secondo lui Bergoglio è Gesù!).
Il Tradimento di Giuda di Sir Anthony Van Dyck (1599 - 1641) |
Dice Pietro Ubaldi di avere "la sensazione d'essere come un novello Diogene che va per il mondo con la lanterna, tra i Cristiani, cercando chi segue il Cristo."
E aggiunge:
"I superficiali si offenderanno di
questo linguaggio che disturba gli accomodamenti, ma i più maturi
sentiranno dietro la critica l'ansia di una rivalorizzazione del
Cristianesimo in un momento di crisi in cui è necessario ma
difficile correre, perché si è gravati da tante ormai
insopportabili sovrastrutture medioevali.
Oggi il gregge è diverso. Il mondo si
è messo a pensare e vuole capire. La fede non serve per questo, anzi
la si usa per proibire l'approfondimento cristico come se ciò fosse
una colpa. Allora si fa di tutto un fascio: fede, religione, misteri,
perché in questo momento l'incomprensibile non serve alla vita che
ha di fronte altri problemi da risolvere.
E visto che le masse, assecondate dalla
Chiesa, si sono adattate ad una religione comoda e non sono disposte
a rinunciarvi, l'autorità si è abituata a comandare e i fedeli a
ridurre al minimo il lavoro interiore, evitando la fatica di
riflettere.
Così ciascuno soddisfa il suo
desiderio ed è tutt'altro che disposto a cambiare e a fare sacrifici
per prendere la spiritualità sul serio.
Una consapevolezza vera, con un Dio
presente sempre ed implicante una continua condotta ad Esso relativa,
è un peso che non si accetta più e col tempo è diventato
addirittura un modo incomprensibile di concepire l'esistenza.
Di fronte ad una Conoscenza sostanziale
la massa dei cristiani si è accomodata in un materialismo religioso
che in pratica vale quanto essere atei.
Il culto è diventato ambientalismo,
politica dell'accoglimento, problema finanziario, azione sociale, autorità, potere temporale; la spiritualità è la cosa di cui meno si parla.
Tutto ciò può dare un'illusione di
forza, perché oggi la parte terrena è in auge. Ma così, la Chiesa
tradisce il suo mandato, poiché si trova al polo opposto del potere
spirituale di Cristo, proprio dalla parte del mondo che Egli
più condannò."
Harry Anderson |
Ma ritornando alle parole di Gesù sulla Croce e al mandato trasmesso a sua Madre Maria e a Giovanni, viene ad essere svelato il dono più grande che Dio-Amore abbia potuto offrire al genere umano dopo la Caduta iniziale. (Cfr. QUI e QUI).
Alla Vergine in quell'attimo solenne
venne affidata l'intera Umanità (rappresentata da Giovanni) della
quale diventava la Madre spirituale, mentre il discepolo che sarebbe
dovuto "rimanere" nel mondo fino alla Sua Seconda Venuta
(Gv. 21, 21-22), ricevette in eredità Maria affinché se ne
prendesse cura e la amasse con devozione filiale. (Cfr. QUI, QUI e QUI).
Ora, siccome il termine "chiesa"
significa assemblea, riunione, comunità di fedeli, Maria ne è la
Madre, dunque è Madre della Chiesa di Cristo, proprio per espresso
desiderio di Gesù.
Ma quale tipo di "chiesa"
auspicava il Cristo? Egli lo spiega chiaramente alla donna samaritana
incontrata al pozzo di Sichem, QUI, e alla quale aveva chiesto
dell'acqua. In Giovanni (cap. 4,1-30) troviamo la frase emblematica:
"Ma è giunto il momento, ed è
questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e
Verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito, e
quelli che lo adorano devono adorarlo in Spirito e Verità». (Gv. 4,
23-24).
Simon Dewey |
Dunque, la chiesa voluta dal Cristo non è certamente quella che per circa duemila anni è andata sempre più compromettendosi scendendo a patti con "Mammona" (denaro e potere) e irrigidendosi nei dogmi e nei riti, bensì quella umile e povera esemplificata da Francesco d'Assisi! (Cfr. anche QUI, QUI e QUI).
E men che meno il Divino Maestro
desidera quella di oggi, con a capo colui che ha osato assumere il
nome del santo fraticello e addirittura appropriarsi del «Laudato
si'» con un'enciclica impertinente ed estranea al suo ruolo!
D'altra parte, già dai tempi della Sua
ineffabile Risurrezione, il Volere supremo si offre all'occhio
attento di chiunque aneli realmente alla Luce e alla Verità.
Il Vangelo di Giovanni riporta che sia lui che Pietro corsero al luogo di sepoltura non
appena seppero che Gesù era risorto:
Simon Dewey |
"Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra vi era stata ribaltata.
Corse dunque e andò da Simon Pietro e
dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno
portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno
posto!».
Uscì perciò Simon Pietro insieme
all'altro discepolo, e si recarono alla tomba. Correvano insieme
tutti e due, ma l'altro fu più veloce di Pietro e vi giunse per
primo. Chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che
lo seguiva ed entrò nell'avello e vide le fasce al suolo, e il
sudario che gli era stato posto sul capo non vicino alle fasce, ma
piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo,
che vi era giunto per primo, e vide e credette." (Gv. 20,1-8)
Eugène Burnand (1850 - 1921) |
Adesso, analizzando l'intero movimento possiamo notare che Giovanni, essendo più giovane, arriva prima al sepolcro ma non vi entra per rispettare la priorità di Pietro, sia come anziano che come capo degli apostoli. Poi, una volta entrato quest'ultimo, vi accede anche lui, subito dopo.
Ebbene, fu in quel momento che iniziò
sostanzialmente la Chiesa di Pietro, di Simon Pietro, chiamato "Cefa
= Pietra", nome imposto dallo stesso Cristo perché doveva
essere il fondamento, la roccia sulla quale si sarebbe edificata la
Chiesa temporale:
"E io ti dico: Tu sei Pietro e su
questa pietra edificherò la Mia Chiesa e le porte degli inferi non
prevarranno contro di essa." (Mt. 16,18).
Doveva essere Pietro, dunque, ad
entrare per primo nella tomba vuota, come a stabilire una continuità
tra il Cristo che aveva appena concluso la sua Missione ed il suo
successore che ne diventava il Vicario in Terra.
Pietro, dal temperamento impetuoso e
intransigente raffigura la Chiesa di Roma, con la sua incongruenza ed
eccessi, ma anche con la sua ottusità e l'attaccamento alla materia
tanto che per salvarsi tradì il Maestro.
Ma è Giovanni il Prosecutore effettivo
della Chiesa voluta dal Cristo, quella mistica, ardente e vera. Ecco
perché è entrato nel sepolcro dopo aver dato la precedenza al capo
degli apostoli! (Consiglio di leggere anche QUI, per l'aspetto esoterico di quanto ho descritto, confermato pure, sorprendentemente, a Medjugorje).
Pietro e Giovanni: principio e fine di
un movimento inteso come parabola umana, perché sarà proprio la
Chiesa di Giovanni, rinnovata e vitale più che mai, ad accompagnare
l'Umanità nella nuova dimensione, dove finalmente lo Spirito avrà
riconquistato la sua Signoria nel cuore degli uomini ormai
incamminati verso un meraviglioso futuro.
Il brano di Pietro Ubaldi è tratto da "La Discesa degli Ideali" ‒ Om Edizioni.
Nessun commento:
Posta un commento