Sebirblu, 23 marzo 2021
Pochi teologi hanno saputo finora
approfondire i sacri testi biblici che parlano della Parusìa* intermedia indicante la "Venuta – o Presenza di Gesù – in questo mondo".
*Questo termine è di origine greca.
Il suo significato etimologico è: "Arrivo provvidenziale di un
personaggio potente, che tramite la sua presenza salva delle persone
cadute in disgrazia (e incapaci di rialzarsi da sole).
La maggioranza dei moderni studiosi di teologia non
si interessa dei messaggi che il Cielo manda alla Terra tramite
molti mistici dei nostri tempi, spesso dotati di carismi
straordinari.
In mancanza di questo aiuto, essi
finiscono per compiere lo stesso errore dei "capi" del
Sinedrio alla prima Venuta di Gesù. Lo hanno respinto, e non hanno
voluto cambiare pensiero a favore di un'interpretazione più elevata
delle antiche Scritture.
Questa visione materialistica li ha
resi schiavi allora − ed altrettanto li rende oggi − di un'utopia
letale, quella che li spinge a concepire il "Regno di Israele"
(che attende ancora il suo Messia; ved. QUI e QUI) come un Governo mondiale fatto di potere politico. (Ved. QUI e QUI).
Il prof. Johannes De Parvulis, del
quale ho pubblicato gli scritti in alcuni post, come QUI, si è
occupato in modo ampio della Parusìa intermedia e del Millennio
Felice* (ved. QUI) menzionato in Apoc. 20:1-6.
*Tale
Millennio, per precisione, non c'entra nulla con il "Millenarismo"
condannato dalla Chiesa sotto vari aspetti: origeniano, cerintiano,
agostiniano. Cfr. QUI ‒ pag. 17 ‒ par. 3
Per questo motivo, ho deciso di
riportare un brano tratto da un suo ispirato lavoro
(QUI) riguardante proprio il tema
dell'imminente "Ritorno del Signore" in questi tempi oscuri
e travagliati.
Le Tre Parusìe del Cristo
Secondo molti profeti
cristiani contemporanei, la Trinità divina ha stabilito che
Dio-Figlio si presentasse all'Umanità in tre riprese:
La prima come REDENTORE. la seconda come RE. la terza come GIUDICE.
Ciò significa che il numero delle
Parusìe non è di due, bensì di tre. Parecchi studiosi rigettano
questa rivelazione.
Parlano regolarmente della sua prima
venuta, quella della Redenzione, e della sua ultima, quella
della Fine del Mondo, ma ignorano volontariamente quello che
da qualche anno i mistici rivelano al mondo circa il numero totale
delle Venute del Signore.
Il grafico che segue permette di
identificare rapidamente e facilmente il posto dei tre "Arrivi" nell'arco della "Settimana universale". La "Parusia
intermedia" (quella che coincide con l'inaugurazione del Regno
messianico) si presenta agli inizi del settimo millennio.
I nuovi profeti affermano che due mila
anni fa la prima Parusìa segnò la fine dell'Era di Giustizia
e l'inizio dell'Era di Misericordia, che la seconda,
imminente, segnerà la fine dell'Era di Misericordia e l'inizio
dell'Era di Santificazione. La terza, che è prevista tra
mille anni, segnerà la fine dell'Era di Santificazione (con la "Fine
del mondo").
Lo schema mostra il punto esatto in cui si posiziona la "Parusìa
intermedia" nel computo dei 7 millenni o "Settimana universale" con le suddette caratteristiche.
Essa (situata tra il 6° ed il 7° millenario) fa da ponte tra l'Era
di Misericordia e l'Era di Santificazione. (Cfr. anche QUI; ndr).
Questo dimostra che il "Piano per
l'Umanità" (e nulla è più ovvio) fu concepito da Dio in modo
trinitario. Ecco, a convalida, un passo profetico
presente nel "Libro azzurro" (QUI, scaricabile) di don Stefano Gobbi:
«La seconda comparsa di Gesù, il Suo
Ritorno nella gloria, sarà prima della Sua ultima apparizione per il
Giudizio finale, la cui ora è invece ancora nascosta nei segreti del
Padre.*
Assomiglierà alla Sua prima venuta, la
notte di Natale, [nel senso che] il mondo si troverà tutto avvolto
nella tenebra della negazione di Dio, e quasi nessuno sarà pronto ad
accoglierlo. [...]
Verrà all'improvviso, quando gli
uomini non si aspetteranno il Suo Ritorno. Verrà per un giudizio che
troverà l'uomo impreparato. Verrà per instaurare nel mondo il Suo
Regno dopo aver sconfitto ed annientato i Suoi nemici. Anche in
questa seconda venuta, il Figlio verrà a voi attraverso Sua Madre.»
(24 dicembre 1978).
*Nel Vangelo troviamo scritto che "il momento esatto della Fine
del mondo è conosciuto solo da Dio Padre". E il Figlio? E lo
Spirito Santo? Non sono essi nell'unità perfetta delle tre Persone?
Come mai le tre Persone Trinitarie non si scambiano
all'istante tutte le Conoscenze?
La
risposta che intravvedo è questa: Alcune conoscenze appartengono a
Dio Padre in maniera esclusiva, e questo è voluto non solo dal
Padre, ma anche dal Figlio e dallo Spirito Santo.
Tutto ciò che la Persona del Padre preferisce riservare in maniera esclusiva a Se stessa non è affatto richiesta dalle altre due
Persone trinitarie, che accettano questa situazione coscienti del
fatto che... va bene così (finché il Padre non decide Lui stesso di
condividere).
Il Ritorno di Cristo, ormai prossimo,
non merita forse una preparazione? Ebbene, il vantaggio di conoscere
i diversi aspetti della "Parusìa intermedia" è quello di
dare ad ognuno di noi la possibilità di arrivarci in modo adeguato.
Il contesto in cui oggi viviamo mi
fa pensare ai contadini che in passato raccoglievano il grano
manualmente. Alla raccolta seguiva un grande e impegnativo lavoro,
quello della battitura. Tale lavoro veniva eseguito nel cortile della
fattoria con l'ausilio dei flagelli.
L'uso di questi aveva per scopo di
separare il grano dalla paglia, perché la vera ricchezza non è la
paglia, ma il grano.
Purificarlo tramite i flagelli
significava batterlo per mezzo di essi. I colpi servivano a separarlo
dalla paglia e dalla pula (che altrimenti lo avrebbero reso
indigesto).
L'esempio della battitura ci fa capire
il significato delle purificazioni apocalittiche. Quale senso hanno i
flagelli che oggi si abbattono sull'Umanità? Non hanno forse lo
scopo di separare la paglia dal buon grano? Certo! Il fatto mi sembra
evidente.
Un'altra cosa risulta per me chiara.
Il "granaio" rappresenta il Paradiso: Dio vuole riempirlo
di grano buono... "Come in Cielo, così in Terra..."
Per colmare il "vuoto dogmatico"
sulla "Parusìa intermedia" il Cielo è intervenuto con
molti messaggi. Fra i più interessanti ci sono quelli dell'«ODS».*
*ODS: "Opera della Divina Sapienza". Titolo completo: "Opera
della Divina Sapienza per gli eletti degli Ultimi tempi". La
persona che ha ricevuto questi messaggi è una madre di famiglia che
abita nella regione di Montecassino (Italia). Ha scelto l'anonimato
per ragioni personali. I messaggi che il Cielo le ha affidato sono
diffusi in lingua italiana via Internet: www.sapienzaweisheit.com.
Ecco, a seguire, cinque estratti tra quelli che più meritano d'essere conosciuti:
1) – Nel primo di questi, Gesù ripete che il piano concepito da Dio in nostro favore si svolge
in tre periodi. Egli dice:
– «Amata sposa [...] Il mio progetto
d'Amore per l'Umanità si svolge in tre fasi: la Mia prima Venuta
sulla Terra è stata per redimere le anime, la seconda (prossima) è
per restaurare tutte le cose*, la terza sarà per concludere la
storia umana che avverrà con il Giudizio universale.» (12
agosto 2000).
*Questo rinnovamento coincide con la "Restaurazione di tutte le
cose" di cui parla S. Pietro in Atti 3, 20-21.
2) – Il secondo comunicato contiene
alcune parole che Gesù rivolge a Sua Madre. La messaggera umana ci
informa che nel parlarLe, Gesù si esprime così:
– «Rallégrati, Madre santissima:
[...] Il mistero nascosto da secoli e millenni ora viene palesato, e
tutti ne conosceranno l'essenza. La Mia prima Venuta sulla Terra è
stata l'Inizio, la seconda sarà la Continuazione, la terza la
Conclusione.» (27 maggio 2000).
3) – Nel terzo messaggio, Gesù parla
della sua "Venuta intermedia" presentandola come imminente,
e invitando i suoi seguaci a prepararsi per questo grandioso
evento. Egli dice:
– «Oggi, amata sposa, sono in parecchi a
scrutare nelle Scritture per capire il senso del tempo attuale.
Molti di costoro non intendono quello che più volte annuncio palesemente,
che cioè tornerò. Tornerò non solo nell'ultima Venuta finale, ma in una seconda, intermedia, che la precederà.
I Miei amati piccoli che hanno il loro cuore
nel Mio Cuore e palpitano del Mio stesso Amore, mi attendono perché hanno compreso tutto alla Mia Luce. Si preparano di giorno in giorno
con l'adorazione continua, con una dedizione completa.
I razionalisti, senza la Mia Luce ma
solo con la propria, non mi attendono, non si preparano.
Ripetono : "Non si parla mai nelle Scritture di una Venuta
intermedia". Essi non saranno pronti al Mio Ritorno, e non potrò
dare loro i doni sublimi che ho preparato per chi si è lasciato
avvolgere dalla Mia Luce e ha cercato tutto da Me.» (28 maggio,
2000).
4) – Nel quarto messaggio, Gesù
spiega la differenza che esiste tra la "Fine dei tempi" e
la "Fine del mondo", dicendo:
– «Questa fine prossima [...] non sarà ancora la
"Fine del mondo", ma la "Fine dei tempi", quella di un sistema vecchio. Non sarà
la conclusione della storia ma di una sua fase lunga e dolorosa, che
ha visto l'uomo ribellarsi a Dio come mai prima. [...]
Come quando vedete sull'albero crescere
le nuove gemme e dite "Ecco, è giunto il tempo nuovo", così, vedendo i germi della Nuova Terra, siate pieni di viva speranza.
Anche se ogni rinnovamento è preceduto da un po' di disordine, poi
vedrete compiute le meraviglie del Mio Amore.» (20 giugno, 2000).
5) ‒ Nel quinto (ed ultimo) di questi
messaggi, Gesù ci avverte in anticipo che il giorno in cui Dio
interverrà per purificare la Terra "la grande clessidra della
storia sarà capovolta..." :
– «Sposa amata, ancora una volta,
la finale, chiamerò a Me con voce possente l'intero genere umano. Tutto
il mondo sentirà e capirà. Voglio che anche gli estremi confini
della Terra sentano il Mio richiamo d'Amore.
Questa sarà l'ultima fase, la più
grande e decisiva. Anche i sopiti, i superficiali, i distratti
sentiranno la potenza del Mio richiamo. Nessuno potrà dire: "Nulla
ho compreso perché nulla ho udito".
Sentirai, amata sposa, che tremendo
rimbombo! Pensa ad un forte tuono che all'improvviso scuota cielo e
terra e desti le popolazioni intere. Ognuno si affaccia alla
finestra. Tutti accorrono sui balconi. Il cuore trema.
Ecco, voglio che il Risveglio sia
generale, e che tutti capiscano quanto ciò che avviene non sia opera
d'uomo ma di Dio offeso e dimenticato, Dio Creatore di Tutto, Dio
Salvatore di ogni uomo, Dio Spirito d'Amore che non vuole perduta una
sola anima. [...]
Amata, ripeti alle creature che seguono il
cammino di Luce che possono donare ancora molto ai fratelli giacenti nel Buio,
fino al momento del mio "Basta".
Allora ogni cosa si fermerà. La
grande clessidra della storia sarà capovolta e farà scendere il suo
primo nuovo granello. Del passato nulla resterà, nulla si ricorderà,
perché "Io avrò fatto nuove tutte le cose".» (25 maggio, 2000).
Conclusione
Il Ritorno del Signore, nell'attuale momento storico in cui tutto sembra precipitare in un
abisso senza fondo, è di una necessità estrema per instaurare il
"Suo Regno"! D'altronde, le anime di buona volontà non
l'attendono forse da secoli con la recita del "Padre nostro"?
Relazione, adattamento e cura di
Sebirblu.blogspot.it
Fonte: parvulis.com
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