Sebirblu, 4 giugno 2021
Da un po' di anni, specialmente dal
momento in cui è salito al soglio pontificio Jorge Mario Bergoglio,
le prese di posizione si sono arroccate su poli opposti, allontanando
sempre più tra loro i cattolici conservatori da quelli detti
"progressisti".
Ma se è pur vero, come spesso ho
scritto su questo blog, che stiamo assistendo ad una grande impostura
religiosa con l'avvento del Falso Profeta seduto sul seggio di
Pietro, è altrettanto vero che ho ribadito pure la necessità di
svincolarsi dai riti e dalle forme, trascendendoli, per entrare nella
sostanza che ci "renderà liberi" come assicuratoci dal
Cristo. (Cfr. QUI, QUI, QUI e QUI).
Il concetto che esporrò è molto più
profondo di quanto non appaia a prima vista tanto da sembrare
un'utopia, perché sono ancora pochi rispetto alla maggioranza coloro
che l'hanno sperimentato nella propria crescita spirituale.
È indubbio che, come l'universo è un
tutt'uno con l'immensità delle sue galassie e agglomerati stellari,
così la singola coscienza degli Esseri si integra e fa parte di una
più vasta consapevolezza spirituale che li unifica tutti in un Ente
poliedrico e vibrante facente capo al Creatore.
Se l'individualismo era necessario nei
tempi passati per garantire la sopravvivenza e la difesa personali,
ora è il tempo dell'unità, delle aggregazioni sociali e di
pensiero, per ritornare a quell'armonia iniziale che arbitrariamente
abbiamo lasciato.
È ineluttabile, dunque, che il cammino
dell'umanità sia convergente verso una stessa Meta: il ritorno alla
Casa del Padre. Se si sono formate le varie correnti religiose nei
millenni, è perché era necessario che i differenti gradi evolutivi
degli uomini avessero qualcosa di adatto per aggrapparvisi nell'aspra
lotta della vita e avvicinarsi di nuovo al Divino.
La svolta decisiva per la salvezza
dell'intero genere umano però l'ha data Gesù, l'Uomo-Dio, con la
Sua immolazione spontanea, riscattando le masse che ancora
indugiavano nella trasgressione e nel materialismo più ostinato.
Ed è proprio questo il punto! In che
modo assemblare cristiani di tutte le specie (compresi i cattolici),
ebrei, musulmani, buddisti e miriadi di altre fedi, come pianificato
dalla Chiesa con l'ecumenismo sin dal Concilio Vaticano II ‒ ed ora
con la spinta potentissima di Bergoglio ‒ senza produrre danni
incalcolabili alla "Struttura" bimillenaria voluta dal
Cristo?
Incontro ecumenico con i capi delle religioni alla Pontificia accademia delle Scienze il 4-12-2014 |
Il modo c'è, ma non è attuabile per incameramento di dissidenti, così come impostato dalla Santa Sede (ed ecco l'INGANNO!), ma per espansione oltre le forme attuali.
È necessario ritrovare al di là del
Cristo ‒ fondatore di una sola religione ‒ il Cristo universale con
tutte connesso, in cui quindi può riunirsi il consenso dei giusti
che seguono i princìpi del Vangelo, anche se formalmente aderiscono
a diversi riti, espressioni o gerarchie.
Una vera apertura non può avvenire che
in questo senso, perché è l'unica che non genera reazioni e
naturali difese. Gli ostacoli nascono tutti da ciò che è materiale
e terreno ‒ cioè immanente.
Quando l'idea religiosa tocca sempre
meno la sfera fisica dell'uomo e il campo dei suoi antagonismi,
allora diventa sempre più indipendente dalle limitazioni che ne
derivano e le è possibile perciò essere libera di unificarsi e
fraternizzare con chiunque altro.
Ma allo stato presente, l'essere umano
è ancora infantile nel suo sviluppo spirituale, e si perde se non
trova uno schema preordinato e rassicurante che gli tracci il cammino
da percorrere senza troppa fatica.
Sono ancora pochissimi coloro che, superando il proprio credo formale religioso, si spingono in profondità nel
cercare la propria realizzazione interiore, in collegamento con Dio,
riuscendo a concepire di far parte di un Tutto che è Amore ‒ e che
si è manifestato come Cristo nel mondo ‒ anche se gli stessi non
lo riconoscono sotto questo Nome! Eccone QUI un esempio dal Mahatma Gandhi.
"Credo che Gesù appartenga non solo al cristianesimo, ma al mondo intero, a tutte le razze e a tutti i popoli." Mahatma Gandhi. |
Di conseguenza all'impreparazione dell'umanità, il progetto del Maligno (cfr. QUI, QUI, QUI, QUI e QUI) trova facile gioco nell'ingannare tutti spingendoli verso un accoglimento fittizio ed una "fratellanza" di superficie, per via di un credo diverso che tutto omologa, finendo per oscurare completamente il concetto cristico e la Chiesa Cattolica stessa.
Infatti, ecco le parole iniziali di
Bergoglio all'incontro pre-sinodale con i giovani del 19 marzo
2018, senza nessun segno che lo contraddistingua come Vicario di
Cristo, né una benedizione, né tanto meno alcun segno sacro alle
sue spalle, se non un crocifisso appena visibile ‒ perché non se
ne poteva fare a meno ‒ relegato fuori dal campo delle telecamere
(cfr. QUI, QUI e QUI):
"Adesso, ognuno nella propria
fede, nel proprio dubbio, in quello che ha nell'anima, pensi a Dio,
pensi al bisogno di Dio, pensi al dubbio che ha (se Dio c'è...),
pensi alla propria coscienza e chieda la benedizione (di chi? Ndr) e la
bontà su tutti noi. Amen."
E a conclusione del discorso ha detto:
"Già da ora vi dico grazie; e vi
chiedo, per favore, di non dimenticarvi di pregare per me. E quelli
che non possono pregare, perché non sanno pregare, almeno mi pensino
bene. Grazie."
Come si legge, non è certo questo il
modo di infondere la Fede, la Speranza e l'Amore (o Carità) nel cuore di quanti
l'ascoltano con disarmante fiducia perché espressioni provenienti dal "papa"! (E spesso, erroneamente, attribuite alla sua infallibilità).
Nella bellissima parabola del "Buon
Pastore" (capitolo 10 del Vangelo di Giovanni), al versetto 16 c'è
scritto: «E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche
queste Io devo condurre; ascolteranno la Mia voce e diventeranno un
solo gregge e un solo pastore».
Non è certo recandosi a far visita a luterani, valdesi, buddisti, ebrei, musulmani e così via,
"rispettando" le loro "esigenze" nel fare sparire
crocifissi e presepi, o minimizzando al massimo persino la figura
della Madonna, (cfr. QUI), che il "Pastore-lupo" (non entrato
nell'ovile per la porta principale, ved. QUI) riuscirà ad
unificare i popoli in un'unica religione gradita a DIO! (Cfr. QUI e QUI).
Ma se tali popoli avessero ricevuto una
"base" adeguata (specie in Occidente) e soprattutto
sostanziale nell'ambito dell'insegnamento cristico, scevro da dogmi e
precetti chiesastici atti unicamente ad intimorire e a vietare senza
farne emergere la Potenza trasformante le persone, non sarebbero oggi
in balìa dell'«intontimento» generale che li ha resi
ciechi, avulsi e freddi nel rapporto con il Padre di tutti!
L'Unità vera non si costruisce sui fragili cardini del "volemose bene" raggruppando
individui che in cuor loro dissentono gli uni dagli altri, o peggio
sono nel dubbio e nella confusione più totali, perché campi incolti
devastati dalle scorribande sataniche.
Ma è sbagliato anche insistere
caparbiamente sulle proprie concezioni religiose cercando di
presentarle come un assoluto senza le quali gli "altri",
non appartenenti ad esse, non sarebbero inclusi nel "Piano di
Salvezza" trasmessoci dal Cristo stesso: «Io sono la Via, la
Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me».
È chiaro che sarebbe un'ingiustizia
verso il mondo se le cose dovessero rimanere così come sono, con
tutte le divisioni scaturite dalle credenze espresse in culti
diversi, ma sicuramente, pur essendo vero ciò che ha detto Gesù ‒
in quanto Unico Salvatore della razza umana ‒ è anche sacrosanto
che Egli è l'Amore e che quindi senza di Lui, ossia senza Amore,
l'umanità non può tornare al Padre.
Da qui, ne consegue la necessità
assoluta di FRATERNIZZARE davvero con i nostri simili, al di là di
ogni ostacolo apparente, considerando che la Scintilla divina (di cui
il Cristo fa parte con il Padre e lo Spirito Santo) alberga in ognuno
di noi.
Ed è proprio questo il "gran segreto" che porterà tutti gli esseri umani ad unificarsi nella maestosa Legge di Dio,
non più chiamata "religione", perché Realtà Palpitante,
Indiscutibile ed Eterna; immensa Verità scoperta ed accolta
universalmente.
Allora ognuno capirà cosa vuol dire "Via della Croce" perché attraverso di essa, le sofferenze e le ambasce della vita, ossia l'Immanenza, saranno superate e dissolte dalla Trascendenza che le sublimerà rendendo ciascuno un "Cireneo" provvidenziale per il suo prossimo. (Cfr. QUI).
Altro che Religione Unica, approntata
maldestramente in nome di un ecumenismo fittizio, in una sorta di
caravanserraglio dove si cerca a tutti i costi, ed è quello che sta
succedendo, di uniformare le formule e gli atti liturgici per
celebrare insieme i riti sacri.
La Messa, ad esempio, alla
Consacrazione del pane e del vino ‒ momento supremo del Sacrificio di Cristo ‒ diventerebbe NULLA, convalidando quanto annunciato nel
discorso profetico di Gesù in Matteo 24,15 (QUI) e dal profeta Daniele
(9,27) sull'«abominio della desolazione» in luogo santo, dando
inizio così alla comparsa dell'Anticristo.
Dunque, ben venga l'Unificazione
religiosa, ma innalzata ad un piano superiore dello Spirito, quello
delle coscienze risvegliate e concordi nel riconoscere la Legge
d'Amore che Dio, immolando sé stesso, ha messo in espansione per
riscattare tutti i suoi figli ribelli dalla morsa infernale dalla
quale erano tenuti in ostaggio.
Ma affinché si compia questo miracolo,
al punto di apostasia e di indifferentismo religioso in cui siamo
precipitati oggi, sarà ancora una volta la Misericordia infinita
dell'Altissimo ad intervenire per ridestare i "dormienti",
mettendoli di fronte alla loro situazione interiore onde scegliere
con chi stare: o con Lui o contro di Lui.
Indubbiamente sarà un grande shock a
livello planetario ‒ come descritto QUI, QUI, QUI, QUI e QUI ‒ ma anche un
ineffabile Dono, ultimo tentativo del Padre prima che questa
generazione (quella appartenente ai duemila anni del tempo cristico) si
spiritualizzi, trasformandosi, per entrare in una Nuova Era: quella
dei mille anni descritti nell'Apocalisse.
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