Sebirblu, 13
maggio 2020
In questo settimo
anno di pontificato del Falso Profeta, riscontrabile molto bene nel
libro di Daniele (9, 27), i "segni" per chi ha occhi
per vedere si moltiplicano, ed ogni tessera va ineluttabilmente al
suo posto nel grande mosaico cosmico.
Due astri
chiomati non previsti sono apparsi nei cieli recentemente, ed è noto
sin dall'antichità che spesso sono forieri di determinate svolte
nella vita del pianeta, come la Manifestazione cristica, ad esempio;
non sempre annunciano catastrofi e sventure, ma sicuramente sono dei
moniti voluti e diretti dalla "mano" di Dio per allertare
il genere umano a cambiare atteggiamento.
L'articolo che
segue lo dimostra. Beati coloro che prestano attenzione ai segnali
che di continuo il Padre manda per riportare a "Casa" i
Suoi figli dispersi.
Atlas e Swan: le Comete dell'Avvertimento?
I due papi Leone
XIII e San Pio X, che nelle visioni di Malachìa (cfr. anche QUI) si trovano
rispettivamente nella posizione 102 e 103 dell'elenco da lui
preconizzato, hanno i motti: "Lumen in Cœlo" (Luce in
Cielo) e "Ignis Ardens" (Fuoco Ardente).
L'uno per via
della presenza di una stella cometa sullo stemma pontificio e l'altro
per la fede ardente dimostrata da san Pio X, al secolo Giuseppe Sarto. La numerazione che li contraddistingue non è un caso, perché
corrisponde ai 102/103 anni trascorsi, "guarda caso", proprio fino ad oggi dalla prima
apparizione di Nostra Signora di Fatima, come vedremo più avanti.
Il 28 dicembre
2019 è apparsa nel firmamento, in tutto il suo splendore, la cometa
Atlas C/2019 Y4 la cui luminosità era talmente intensa da far
sognare ad occhi aperti gli astronomi di tutto il mondo, ma l'11
aprile 2020 avvicinandosi al sole è andata vieppiù disgregandosi ed
ora appare frammentata in 4 parti.
Foto di Atlas frammentata in 4 parti |
Lo stesso giorno, nel frattempo, una nuova cometa ha catturato l'attenzione su di sé, Swan C/2020 F8, proveniente dalla zona australe e diretta a
settentrione, verso il sole ed Atlas, appunto.
L'11 aprile
scorso era il Sabato Santo, il giorno in cui si commemora Gesù nel
sepolcro in attesa che sopravvenga la Sua gloriosa Risurrezione, ma
questa nota la riprenderò più avanti.
E non ci si deve
dimenticare che il numero 11 è anche emblematico per l'Oligarchia
occulta che con il blocco delle chiese a Pasqua crede che il Cristo
sia ormai "morto", così come pensavano i
farisei del Suo tempo.
Tornando di nuovo alle
comete, si tratta di un evento astronomico iniziato dapprima
nell'emisfero nord e poi a sud, durante la cosiddetta "fase due"
della pandemia in cui l'attacco del Maligno prosegue nel far
perdurare il divieto di celebrare le Messe e i Sacramenti (esclusi questa
volta i funerali, perché insistere sarebbe stato oltremodo impopolare per i parenti dei troppi deceduti).
Un "segno"
molto significativo nel periodo critico che stiamo vivendo. Le due
comete si troveranno nella costellazione di Perseo, quasi in
congiunzione, ed affinché tale segno sia visibile all'intero globo non c'è che un solo frangente possibile: deve essere accomunato necessariamente al sole, in modo che tutti lo vedano.
Nessuno finora (a
meno che lo si nasconda) ha notato che le traiettorie di Atlas e di
Swan si incrociano: ciò, perché gli astronomi tendono a
guardare soltanto l'uno o l'altro dei due corpi in movimento.
La probabilità
che si scontrino fra loro è praticamente nulla, soprattutto perché questo
accadrebbe in prossimità del sole. Ma... siccome "Le vie del
Signore sono infinite", ciò diventa fattibile.
Fattibile perché
a Garabandal, in un'intervista dell'agosto 1980, Conchita disse che
la Vergine Maria annunciò l'«Avvertimento» (ved. QUI) e la
veggente lo descrisse con l'esempio di due stelle in collisione che producevano un gran boato ed una luce indescrivibile. (Ved. anche QUI).
Conchita González nacque il 7 febbraio
1949
|
Aggiunse anche:
"Sembrerà
come se il comunismo avesse invaso il pianeta e fosse diventato
difficile praticare la religione; per i sacerdoti sarà proibito dire
Messa e aprire le chiese ai fedeli."
Non è
impressionante questa frase rispetto al periodo che l'umanità sta
vivendo ora per via del blocco alle funzioni? Ecco un video de "La Repubblica" sull'abuso di potere perpetrato dall'Arma mentre don Lino Viola celebra la Messa a Gallignano, frazione di Soncino a Cremona. Chi non dovesse vederlo sullo smartphone clicchi QUI.
Ma non è tutto,
anche un'altra mistica molto conosciuta, Luz de Maria (ved. QUI) ha confermato il messaggio di Garabandal
dicendo:
"L'Avvertimento
sarà collegato ad un fatto astrale, come due stelle che cozzano
fra loro, non produrrà danno fisico ma ci
spaventerà, perché in quel preciso istante vedremo nelle nostre
anime il danno da noi stessi provocato." (cfr. QUI).
E ancora, sempre
tramite Luz de Maria, il 20 gennaio 2018 ci è stato detto che tutti
vedranno due corpi celesti che scontrandosi a grande distanza dalla
terra causeranno una gran luce e fuoco cadrà su alcuni luoghi poco
prima dell'Avvertimento.
Ecco l'animazione delle due comete con le traiettorie comunicate dalla NASA.
Come si vede,
Atlas giunge dall'alto e discende verso il sole, mentre Swan proviene
dal basso e passa a destra di Marte salendo verso il nostro astro. Le
due posizioni sono molto vicine.
Ebbene, le due
stelle caudate che si approssimano a vicenda sono influenzate dalla
gravità. Dunque l'una attira l'altra. Ed Atlas, suddivisa in
quattro parti per essersi avvicinata al sole, aumenta la
possibilità di un contatto potenziale.
Qual è la
conseguenza di un urto anche parziale tra due comete (evento mai
osservato prima dall'astronomia moderna)?
Secondo gli studiosi di fisica,
una collisione frontale provocherebbe quasi certamente la loro
disgregazione in frammenti più piccoli. Inoltre, la grande quantità
d'energia termica causata dallo scontro potrebbe vaporizzare il
ghiaccio in acqua gassosa e produrre piccole particelle fuse simili a
vetro.
Ma pure nel caso
di un impatto mancato, l'espansione dei gas e delle particelle di
entrambi i corpi celesti in avvicinamento al sole e pressoché nello
stesso punto, produrrebbe un velo spaziale.
Si è già
assistito a questo fenomeno di "parelio" in qualche notte
invernale molto fredda: il sole si rifrange attraverso le nubi
superiori, chiamate cirri, dando luogo all'apparente comparsa di due altri soli
laterali.
Evento di "parelio" nel Nord Dakota presso il lago Madison |
Un sole al centro
e "due" ai lati sembrano una croce...
L'urto delle
due comete avrebbe dunque per effetto di frantumare il ghiaccio in
minuti cristalli che produrrebbe lo stesso esito di rifrazione
della luce solare come accade attraverso un prisma in cui il raggio
luminoso viene deviato. Quello che avviene dopo una tempesta, quando
le gocce d'acqua fanno da filtro producendo l'arcobaleno.
Atlas e Swan
dovrebbero incontrarsi tra il 21 e il 24 maggio, giorno
dell'Ascensione di Nostro Signore e questo, a Dio piacendo,
permetterà a tutte le nazioni di vederle.
L'osservazione
celeste che condivido rientra nei fatti che riguardano il Miracolo
del sole a Fatima, l'apparizione della Vergine alle Tre Fontane di
Roma (ved. QUI) e le dichiarazioni
di Malachi Martin (ved. QUI) sul "segno
nel cielo" che, secondo lui, si sarebbe prodotto in un
determinato arco di tempo.
Il primo evento
accadde il 13 ottobre 1917 – 103 anni fa (cfr. il significato di questo numero QUI) – e si riferiva alla fine dei Tempi.
Il secondo
avvenne il 12 aprile 1980, 40 anni fa, durante la commemorazione del 33° anniversario della mariofanìa
occorsa a Bruno Cornacchiola. Si noti ancora una volta la cifra 33,
il numero del Cristo menzionato anch'esso nel link
soprastante e il 40 appena menzionato che riprendo a fine post.
Il terzo evento
si ebbe con Padre Malachi che, nel 1997, avendo letto il famoso Terzo
Segreto, dichiarò che il fattore scatenante finale sarebbe iniziato
con un "segno" nel cielo fra i 10 e i 20 anni successivi...
ed è incredibile come ciò sia avvenuto proprio il 23 settembre
2017, ad un ventennio esatto dalla sua predizione. (ved. QUI e QUI).
Come dicevo
poc'anzi, è l'arcobaleno che lega questi tre punti fra loro (violato
da Satana con l'istituzione del simbolo LGBT), perché sia a Fatima
nel 1917 che alle Tre Fontane nel 1980 fu il sole il grande
protagonista che permise con la "sua danza" di osservarne i
colori.
D'altronde, la
profezia di Malachi Martin sul grande Segno celeste, come «avviso»
all'umanità dalla Donna vestita di Sole (desunto dal quadro astrale) su questi "tempi
finali", proprio nel 103° anno dalle apparizioni di Fatima (cfr. ancora il link
sopra, al 1° evento) lega il tutto in uno scenario sorprendente.
Se gli
accadimenti previsti riguardo alle comete, al loro scontro, alla
luce, al rumore tonante e alla gran Croce nel cielo dovessero davvero
verificarsi in concomitanza tra l'Ascensione del Signore (24 maggio)
e la Pentecoste (31 maggio), come intervento divino per risvegliare i
popoli dormienti e succubi del Maligno, allora la Nuova Terra
Promessa, passati i 40 anni biblici di penitenza e di deserto (ved. QUI e QUI),
segnati dal 33° anniversario delle apparizioni della Vergine della
Rivelazione nel 1980, sarebbe all'orizzonte come una Vera
Risurrezione dalla "tomba" di questo mondo.
Certo, potrebbe
essere un sogno... ma che strane "coincidenze" però!...
Come quella dei due motti pontifici, menzionati all'inizio, che delineano
contemporaneamente (secondo il posto dato loro nella profezia malachiana 102 e
103) la Purificazione per mezzo della "Luce in Cielo (la cometa
sullo stemma di Leone XIII, arricchita di questo "13"
indicante il giorno conclusivo del Miracolo del sole) e del "Fuoco
Ardente" di San Pio X, che cadrà dall'alto per liberare il pianeta
dalla tirannia di Satana.
Spunti presi e
tradotti liberamente da: cyberquebec.ca
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