venerdì 24 agosto 2018

I Segni si moltiplicano! Eccone una Miscellanea.


"Geremia detta le sue profezie a Baruch" di Henri Lehmann  (1814-1882)

Sebirblu, 23 agosto 2018

L'articolo che segue riporta alcuni tratti di interessanti osservazioni condotte da due diversi siti che si occupano di analisi profetiche, comparate ai tempi d'oggi dal punto di vista cristiano, e rivolte agli accadimenti globali ad ampio raggio e in qualsiasi forma.

Ciò denota che, pur essendo talvolta difficile per un individuo comune, intravedere qualcosa di specifico, tuttavia, tenendo presente che il "caso non esiste" ‒ poiché tutto è retto dalla Sapienza Divina che governa e regge ‒ è incoraggiante constatare che sempre più "menti" si dedicano con fervore alla "ricerca", per scoprirne i lati nascosti e collegarne i puntini.

L'anno scorso, il 23 settembre 2017, un "Grande Segno" descritto nell'Apocalisse è apparso nei cieli (ved. QUI). Raffigurava la costellazione della Vergine, la "Donna vestita di Sole" in attesa di partorire un bimbo. (Ap. 12).

È la Madre dell'umanità, da molti identificata anche come Israele, le cui 12 tribù, moltiplicandosi, hanno popolato la Terra. Il bambino è l'emblema del corpo mistico di Cristo, la Chiesa fedele.

Esattamente a 300 giorni dalla sorprendente conformazione celeste, il mondo è stato testimone della maggiore accelerata profetica in mezzo secolo, dal momento in cui il Parlamento ebraico ha promulgato la controversa legge dello Stato-Nazione (ved. QUI), il 19 luglio scorso alle 3 del mattino, tanto che gli osservatori mediatici hanno assimilato il decreto ad "un ladro nella notte".




Questo,  è  avvenuto a  43  settimane  da  quella  straordinaria  congiunzione  stellare (che è l'arco massimo di tempo corrispondente al termine della gestazione umana), coincisa con la Festa giudaica delle Trombe o Rosh Hashanah.*

*(Secondo le comunità biblico-cristiane tale festa prefigura il Ritorno del Signore, la risurrezione dei santi e il "Rapimento". Ved. QUI; ndt.) 

Quarantotto ore più tardi, sabato 21 luglio o 9 di Av ‒ il giorno più buio della storia d'Israele per la distruzione di entrambi i Templi antichi (ved. QUI; ndt) e l'espulsione degli ebrei da vari paesi d'Europa ‒ un numero record di israeliti è salito al Monte del Tempio (ved. QUI): ben 1.440!*

*(Questa cifra moltiplicata per 100 ‒ come i 144.000 eletti di Ap. 7:1-8 ‒ corrisponde alle tribù menzionate sopra che, incrementandosi (12 X 12 = 144), forma per riduzione esoterica (1+4+4) il numero 9 che, a sua volta, corrisponde al 3 X 3 = Potenza triplicata, ossia simbolicamente il "Resto fedele" della fine dei Tempi; ndt).

La lettura di Apocalisse 14:1 ‒ relativa all'inizio della tribolazione, con i 144.000 segnati sulla fronte con il nome di Dio e dell'Agnello ritti con Lui sul Monte Sion ‒ riporta alla mente la terribile serie di incendi che ha colpito Israele alla fine del 2016, quando il fuoco è iniziato a divampare sulla cima di una montagna la cui altezza è proprio di 1.440 metri (144.000 centimetri).

Ebbene, in quel luogo, tra alcuni resti inceneriti, è stata trovata una singola pagina di una Bibbia bruciata che mostrava un passo di Gioele dove c'era scritto che il "Giorno del Signore" è vicino, e tutto ciò nel tempo in cui, nei cieli, avveniva il primo formarsi del "Segno" astronomico quando Giove (emblema del Cristo) aveva cominciato ad entrare nel grembo della Vergine.




(D'altronde, gli avvisi si moltiplicano, anche in modo prodigioso come QUI, QUI e QUI; ndt).

Quel magnifico "Grande Segno" dell'anno scorso ha indicato l'imminenza della più importante tra le profezie: il sollevamento del "Resto fedele" rappresentato dal Primogenito nato (e rapito in Cielo come tramandatoci da Giovanni in Ap. 12:5 congiuntamente a San Paolo in 1Tess. 4:13-18 e in 1Corinzi 15:50-54 ). (Cfr. anche QUI; ndt).

Tornando agli eventi attuali, domenica 22 luglio, il giorno dopo il 9 di Av (che come detto sopra, riguarda con precisione impressionante la distruzione dei due Templi antichi di Gerusalemme) un masso di 220 libbre si è staccato dal Muro Occidentale del Monte del Tempio e ha quasi ucciso una donna israeliana in preghiera.

Un pezzo di muro di queste dimensioni non è mai caduto da decenni, e ciò sta rendendo improvvisamente nervosi gli ingegneri civili e gli archeologi della Città Santa  sull'integrità dell'antica  struttura e della Cupola  islamica  della  Roccia.

Si dice che quando le cose iniziano a tremare sulla Spianata, si tratta di un segnale certo che la costruzione del Terzo Tempio seguirà a ruota (ved. QUIQUI QUI; ndt). Ed è interessante sapere che, secondo la "concordanza biblica" (o chiave) di Strong, il numero 220 corrisponde alla parola greca "gallo" (ved. QUI). E quando il gallo canta... ci si risveglia dal sonno...

Questo macigno, perciò, si è schiantato pochi giorni dopo un'insolita sequenza di terremoti che ha scosso il nord di Israele, la stessa area (Megiddo ved. QUI; ndt) attraverso la quale marceranno gli eserciti di Gog, realizzando la profezia di Ez. 38.


La signora Daniella Goldberg di 79 anni scampata per miracolo alla morte.

Un altro "segno" si è mostrato con la lunga eclissi che non si ripresenterà più prima dei prossimi cent'anni (nel 2123). L'intera nazione di Israele e quasi tutto il Medio Oriente hanno assistito al suggestivo evento della "Luna di Sangue" durato quasi due ore, venerdì 27 luglio.

Ma c'è ancora qualcosa che ha reso ancor più significativo tale accadimento: innanzitutto, si è verificato nella ricorrenza del Tu B'Av (simile alla festa di San Valentino) e quindi, in questo caso, il senso esoterico è che si è oscurato l'amore, poi, apparendo in stretta vicinanza e direttamente sopra un Marte bellicoso dall'insolita luminosità, addirittura maggiore a quella di Giove.

Tutti sanno che il "pianeta rosso" rappresenta la guerra... (E stranamente, proprio il 1° agosto ho pubblicato un articolo un po' inquietante su questo tragico tema; ved. QUI; ndt).

In più, riflettendo sul numero dei 1.440 ebrei recatisi a pregare sul Monte del Tempio il 21 luglio scorso, è rilevante notare che il 18 agosto 2014 erano iniziate varie congiunzioni Giove-Venere, che molti hanno definito ogni volta come "Ricomparsa della Stella di Betlemme".

Orbene, esattamente 1.440 giorni dopo, è apparsa la storica «Luna di Sangue» sopra Israele (fonte QUI).

Dopo il 9 di Av, molti altri incendi terribili hanno devastato la Grecia (ved. QUI; ndt), l'antica culla del cristianesimo.

La Sacra Scrittura paragona spesso il giorno futuro del Signore ad un fuoco consumante. Finora, almeno 74 vittime sono state tragicamente uccise dall'incendio in quello che il governo greco ha etichettato come "disastro biblico".

Le persone sopravvissute all'inferno sono fuggite correndo verso il mare proprio come gli antichi israeliti fecero per sottrarsi all'esercito egiziano.




Similmente, la Bibbia paragona il "Giorno del Signore" ad una fornace ardente e poco tempo fa in molti paesi americani sono stati segnalati parametri di calore che hanno superato tutti i record. (E non solo là; ndt). Di fatto, la temperatura più alta mai registrata in Africa è stata da poco raggiunta in Algeria.

Ma le "coincidenze" strane non finiscono qui perché, sebbene l'anno scorso sia stato caratterizzato da una ricca serie di importanti anniversari (ved. QUI), esiste una propaggine che si protende fino al 2018 nel contesto delle apparizioni di Akita in Giappone, chiamate anche "proseguimento di Fatima" (ved. QUI).

Durante la mariofania, avvenuta proprio nella stessa data del 13 ottobre in cui era avvenuto il "Miracolo del Sole" in Portogallo e con il quale si era conclusa la parabola fatimita, suor Agnese Sasagawa si sentì dire questo dalla Vergine:

"Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l'umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima.

Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una gran parte dell'umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio...

L'opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi.

I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli... chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore.

Satana sarà implacabile specialmente contro coloro che sono consacrati a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro." (Cfr. in etichette le voci «Bergoglio, Profezie e Don Minutella»).


Nostra Signora di Akita (Giappone)

Come si vede, oltre ad esserci un riscontro con gli incendi sospetti sopra menzionati e provenienti dall'alto per via dei raggi o altro che li provocano (perché i fatti indicano esser causati ad hoc, come in California, in Grecia e in Israele; ved. QUI, QUI e QUI), c'è il contenuto di entrambe le fonti ‒ Fatima e Akita ‒ che in sostanza risulta pressoché lo stesso.

Ora, ritornando alla "propaggine" su accennata, essa è dovuta alle 101 lacrimazioni emesse dalla statua lignea raffigurante la Signora di Akita tra il 1974 e il 1982, il cui valore numerico spirituale è stato chiarito dalla stessa Vergine alla mistica suora:

"La cifra 101 vuole raffigurare il peccato che è entrato nel mondo attraverso una donna ed è per mezzo di una Donna che si apriranno le porte della Salvezza. Lo «zero» tra i due «uno» rappresenta Dio, l'Eterno (l'Alfa e l'Omega ‒ il Principio e la Fine che si rincorrono all'infinito; ndr) che esiste da eternità a eternità. Il primo «1» è il simbolo di Eva, mentre il secondo è l'emblema di Maria (Ave) ‒ Corredentrice del mondo."

È interessante notare che il numero 101 per la Massoneria corrisponde alle porte d'iniziazione con le due colonne ai lati e al centro il Santo dei Santi (simbolo del Tempio di re Salomone), il campo sacro caratterizzato dallo «zero» o cerchio del compasso.

Perciò,  il  legame  tra  l'avvenuto  compimento  del  centenario  di  Fatima  ed  Akita  è  diventato  sostanzialmente  ‒ 1917 + 101 = 2018 ‒  che sta ad indicare come il Tempo di Maria sia entrato nella sua fase finale con il prossimo trionfo del Suo Cuore Immacolato, come annunciato in Genesi 3,15:

«Io porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».




Inoltre...

40 anni sono passati dal decesso di Paolo VI al 6 agosto.

40 anni, nell'ottobre 2018, vedranno anche la sua canonizzazione.

40 anni di traversata nel deserto per la Chiesa, grazie a colui che ha concretizzato le riforme del Concilio Vaticano II, ossia Giovan Battista Montini, che il 3 aprile 1969 sostituì la tradizionale Messa in latino con la lingua volgare.

40 anni sono trascorsi da allora per raggiungere la grande apostasia.

Nel 2018, il traguardo è stato raggiunto: l'uomo si è divinizzato, è divenuto il 666 dell'Apocalisse.

"Il postulatore della causa di canonizzazione, il padre redentorista Antonio Marrazzo, ricorda a Vatican News che «il messaggio d'umanità di Paolo VI lo troviamo nel "Pensiero sulla morte" ma anche nel suo testamento: lì c'è la sintesi di come lui intendesse l'uomo, e in particolare l'uomo al centro come immagine di Dio.» (ved. QUI; ndt).

La sua santificazione avverrà, dunque, il 14 ottobre prossimo, dopo un vespro di preparazione alla vigilia, ossia il 13 ‒ giorno del 101° anniversario di chiusura delle apparizioni di Fatima che coronerà la vittoria di Satana, dopo i cent'anni concessigli dall'Alto. (ved. QUI).

Ma la posta in gioco rimane sempre la Messa, l'eliminazione della "Presenza Reale" alla Consacrazione che, molto probabilmente verrà presentata come ecumenica o "ad memoriam" del Sacrificio di Cristo, dando inizio così alla "Nuova Chiesa Universale". 
(Cfr. QUI, QUI e QUI).

Quale migliore occasione sarebbe quella di ufficializzarla proprio tra marzo e aprile 2019, ossia a 50 anni dalla promulgazione del Messale Romano "Novus Ordo" di Paolo VI?

50 anni equivalgono, secondo l'antica tradizione ebraica, ad un giubileo, quando si dava respiro alla terra per un anno intero e gli schiavi venivano liberati... (cioè noi...).




Quella data segnerebbe, senza ombra di dubbio, lo spartiacque dei tre anni e mezzo (iniziati nel 2015 con il sinodo sulla "distruzione della famiglia") descritti in Daniele 9:27, in cui viene detto che sarà abolito il sacrificio sull'altare del Tempio, dando inizio così agli altri tre anni e mezzo della "settimana" da lui profetizzata sotto il tremendo dominio dell'Anticristo.

Ma, come annunciatoci dal "Segno astronomico" dell'anno scorso, il "piccolo Resto" sarà "rapito in Cielo" prima della grande Tribolazione, esattamente come accadde agli ebrei che, dopo 40 anni di deserto (e nella primavera prossima saremo proprio in Quaresima), finalmente arrivarono alla Terra Promessa.

Paolo VI è una chiave per posizionarci nella fine dei Tempi. Nessuno conosce il giorno né l'ora, ma analizzando i segni, possiamo almeno rimanere in allerta come siamo stati invitati a fare da Nostro Signore:

"Estote parati, quia qua hora non putatis, Filius hominis veniet" (Siate pronti, perché nell'ora in cui non pensate, il Figlio dell'Uomo verrà). Mt. 24:44 (Cfr. QUI).

Traduzione, relazione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it 

Fonti degli estratti: unsealed.org  e  cyberquebec.ca
                     

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