Immagine tratta dal film "Favole": storia vera sulle "Fate di Cottingley" in Inghilterra. |
Sebirblu, 31 luglio 2023
Cari amici, l'argomento che ho scelto
non è certamente nuovo, specialmente in rete, ma spesso viene
presentato in modo frettoloso e un po' superficiale tanto da non
renderlo sufficientemente credibile a chi volesse documentarsene.
Ai nostri occhi razionali e smaliziati
riesce d'altra parte difficile prendere coscienza di una realtà a
noi tanto lontana, perché purtroppo l'asprezza della vita ci ha
induriti al punto da non lasciar più tanto spazio al sogno,
all'immaginazione, alle voci sommesse della natura...
Il mondo degli "Elementali",
vale a dire quello degli esseri che fanno parte integrante dell'aria,
della terra, dell'acqua, del fuoco (e dell'etere) esiste davvero, e
ormai sono molte le testimonianze di gente che li ha incontrati,
visti (come me) e relazionato con loro.
Prima di presentarvi l'estratto
dal testo di Leadbeater ‒ vescovo e chiaroveggente britannico ‒
"Il Piano Astrale", vi propongo il messaggio ultrafànico
che segue, inerente a questa delicata realtà, perché di fonte
elevatissima e sicura.
Mi auguro che tutto questo possa
ingentilire gli animi ed accompagnarvi sempre più ad una frequenza
vibratoria consona all'imminente Transizione che desideriamo tutti.
Gli Spiriti di Natura
"Voi vi guardate intorno, e nel soffio della Natura divenuta realtà pulsante, scorgete la bellezza artisticamente composta; ignorate chi genera la Bellezza, ignorate la doppia fisionomia delle cose.
L'aspetto, per esempio, esteriore di un monte non è che un minimo di quella caratteristica interna nascosta che contiene in sé tutto il pulsare delle energie, cosicché l'umano non sa veramente gustare la grandiosità infinita pur vivendo nel finito.
Non conoscete la vitalità del fiore e
il calice, che ha il significato profondo del calice di Vita, di
quello che il Cristo ha sorbito per redimere, ha il suo astrale
luminoso, ed è in continua vibrazione di energie.
I petali sono doppi, sono di un candore
inimitabile, ed è la loro frequenza vibratoria che dà la variazione
alle tinte, alla parte visibile.
Non recidete mai i fiori, essi piangono
e dolorano perché impedite ad essi la loro evoluzione. Teneteli
attaccati alle loro radici e lasciate che essi cadano in virtù della
stessa vitalità che dà e toglie e rinnova. E così è di tutto ciò
che la Terra contiene.
Voi non avete capacità visive nel
senso spirituale, perciò non potete vedere la popolazione dei
boschi, e soprattutto degli altri esseri che vivono ai piedi delle
montagne e sulle alture di esse, quelli che vivono a fianco dei rivi,
dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde del mare, in mezzo alle acque,
sui ghiacciai enormi, sui laghi tristi e dolci.
Per se stesso l'elemento acqua non ha
un pulsare, il suo vibrare è dato da coloro che le stanno intorno,
che se ne alimentano, che signoreggiano le acque, che si moltiplicano
in continuità. La loro vita sembra effimera, tuttavia è vita di
pensiero intensa.
Si rendono manifesti quando trovano la
necessità, quando la Legge li sprona, e allora gli gnomi si
rivelano, le fate occhieggiano, le ondine mormorano, i contemplativi
dei laghi si fanno vedere, e i torrenti hanno vicino dei "colossi"
alti 10 cm che col furore degli occhi impongono alle acque di non
fermarsi.
Tutta questa è la reale vita della
Natura, ma molti si limitano a camminare guardando e dicendo: "Che
meraviglia!". E che cosa hanno visto? Uno sfondo di cielo, una
montagna che svetta in cielo, il mare che si perde col cielo, ma non
assaporano la Luce maestosa che arriva da tutto questo pulsare.
L'umanità, relegata sulla terra, in
continua lotta, che cosa può dare di grande, e che cosa può
imprimere? Le sue incisioni sono torbide, i bagliori si spengono
prima di nascere e quei pochi uomini d'eccezione restano isolati, non
sentiti, molte volte dimenticati o mal compresi.
Attorno a questa umanità fluttuante,
irrequieta, pazza, ve n'è un'altra, quella che vi ho già reso nota.
Questa è la vera umanità, non nel senso cadùco dell'espressione,
ma nel senso vivo della manifestazione.
Un'umanità calda, che è fatta solo di
Amore, che alimenta gli altri prima di se stessa, che intercede
perchè le energie armonizzanti pacifichino le ire degli uomini neri,
non neri di colore ma neri d'anima.
È questa umanità radiosa che si fa
interprete dei doloranti e chiede alla Legge un rinnovo non fatto di
veemenza.
È sempre la stessa che, intercedendo,
trattiene le ire degli elementi pronti a scattare, pronti a
precipitarsi non appena il Movimento Eterno segnerà con la sua
vibrazione l'ORA scottante per gli uomini chiusi, che imprigionano il
pensiero, che lo deturpano, che calpestano il Bene ed amano il Male."
Estratto dal libro "Brani Ultrafanici" - Vol. 1°
Il Regno degli Elementali
Gli Spiriti di natura non sono mai
stati e non saranno mai membri di un'umanità come la nostra; la loro
linea evolutiva è totalmente diversa, e il loro unico legame con noi
è dovuto al fatto che occupiamo temporaneamente lo stesso pianeta.
Ovviamente, poiché per il momento siamo vicini, è giusto che ci trattiamo l'un l'altro con gentilezza
quando capita di incontrarci, ma le nostre linee di sviluppo
differiscono così tanto che non possiamo fare molto gli uni per gli altri.
Molti scrittori hanno incluso questi
esseri fra gli Elementali, e in realtà è così. Esistono Spiriti
intelligenti della terra, dell'acqua, dell'aria, del fuoco e
dell'etere che risiedono e agiscono proprio negli elementi.
Ci si può chiedere come è possibile
per una creatura abitare nella dura sostanza di una roccia, o nella
crosta terrestre.
La risposta è che, poiché gli Spiriti
di natura sono costituiti da materia astrale, la consistenza della
pietra non è un ostacolo al loro movimento o alla loro vista, e
inoltre la materia fisica, nel suo stato solido, è il loro ambiente
naturale – il solo al quale sono abituati e nel quale si sentono a
casa.
La medesima cosa è vera per quelli che
vivono nell'acqua, nell'aria, nel fuoco o nell'etere. Nella
letteratura medioevale, gli Spiriti di terra sono spesso chiamati
Gnomi, mentre le entità dell'acqua si chiamano Ondine, quelle
dell'aria Silfidi, e gli Spiriti del fuoco Salamandre.
Foto vera di un folletto del Fuoco (visibile sulla destra mentre attizza il falò) scattata nella bergamasca. |
Nel linguaggio popolare essi sono
conosciuti in molti modi – fate, pixies, elfi, brownies, trolls,
satiri, fauni, goblins, folletti, peri, coboldi, ecc… – alcuni di
questi nomi sono applicati solo ad una varietà, ed altri
indiscriminatamente a tutti.
Le loro forme sono molte e varie, ma
più frequentemente con fattezze umane e in qualche modo di
dimensioni ridotte.
Come quasi tutti gli abitanti del piano
astrale, sono capaci di assumere qualsiasi aspetto vogliano ma,
senza dubbio, essi hanno sembianze proprie ben delineate o forse
dovremmo dire preferite, che adottano quando non hanno nessuna
ragione particolare per assumerne altre.
Naturalmente in condizioni comuni essi
non sono affatto visibili all'occhio fisico, ma hanno il potere di
rendersi tali attraverso la materializzazione, quando desiderano essere
visti.
Esistono moltissime razze o
suddivisioni, e gli individui differiscono tra loro in intelligenza e
caratteri precisamente come gli Esseri umani.
A quanto pare, la grande maggioranza
tra essi preferisce evitare l'uomo. Le sue abitudini ed emanazioni
sono per loro spiacevoli, ed il costante tumulto delle correnti
astrali causato dagli sregolati ed incessanti suoi desideri li disturba e li infastidisce.
D'altro canto, non mancano gli esempi
in cui degli Spiriti di natura siano diventati amici di certe persone
ed abbiano offerto loro quell'aiuto che è in loro potere, come nelle
ben note storie raccontate sui brownies scozzesi o sulle fate
scintillanti della letteratura spiritualistica.
Tuttavia, tali atteggiamenti di
soccorso sono relativamente rari e in molti casi, allorché entrano
in contatto con l'uomo, essi mostrano indifferenza o disgusto e, a
volte, traggono un piacere malizioso nell'ingannarlo o nel giocargli
scherzi infantili.
Molte storie illustrano questa curiosa
caratteristica e possono essere rintracciate nei racconti dei
contadini di quasi tutti i paesi solitari di montagna.
Questi "folletti" sono
decisamente agevolati nelle loro birichinate dal formidabile
potenziale che possiedono di gettare incantesimi su coloro che
soggiacciono alla loro influenza.
Josephine Wall |
Così, le vittime momentanee vedono e
sentono soltanto ciò che viene loro impresso, esattamente come un
soggetto ipnotizzato scorge, percepisce e crede qualsiasi cosa
l'ipnotizzatore voglia.
Gli Spiriti di natura, però, non hanno
il potere di dominare la volontà umana, eccetto il caso di persone
con un'intelligenza debole, o che si terrorizzano al punto che il
loro libero arbitrio venga azzerato.
Questi esseri non possono andare oltre
l'inganno dei sensi, se non con quell'arte di cui sono indubbiamente
maestri, e non mancano casi in cui hanno compiuto sortilegi su un
considerevole numero di persone contemporaneamente.
È invocando il loro aiuto
nell'esercizio di queste capacità peculiari, che vengono effettuati
alcuni dei più strabilianti giochi di prestigio indiani – essendo
di fatto l'intero auditorio sotto allucinazione e quindi indotto ad
immaginare di vedere e sentire tutta una serie di eventi che in
realtà non esistono.
Potremmo considerare queste creature
come una sorta di umanità astrale, se non fosse per il fatto che
nessuna di loro – nemmeno la più elevata – può assumere corpo
fisico.
La durata dell'esistenza nelle
differenti razze varia grandemente, essendo alcune volte assai breve
e in altre molto lunga rispetto alla vita umana.
Siamo così lontani da un tale genere
di vita, che ci è impossibile comprendere bene la loro condizione,
ma nel complesso appare semplice, gioiosa e irresponsabile, come
quella che potrebbe condurre un gruppo di bambini felici in un
ambiente fisico eccezionalmente favorevole.
Mario Duguay |
Anche se dispettosi ed ingannevoli, i
folletti (da folleggiare, appunto; ndr) sono raramente maliziosi, a
meno che non vengano provocati e infastiditi da intrusioni gratuite.
In genere prendono parte all'universale
sentimento di sfiducia verso l'uomo tanto da sembrare inclini a
turbarsi o ad offendersi alla prima comparsa di un neofita sul piano
astrale; cosicché egli molte volte fa la loro conoscenza attraverso
aspetti sgradevoli o terrificanti.
Se, tuttavia, decide di non spaventarsi
per i loro tiri, essi rapidamente lo accettano come un male
necessario e non lo considerano più, mentre alcuni tra loro possono,
dopo un certo tempo, diventare amichevoli e manifestare piacere
nell'incontrarlo.
Fra le numerose varietà di
quest'ultima classe, alcune sono molto meno infantili e più
dignitose di quelle sopra descritte, ed è da simili gruppi che
provengono le entità che talvolta sono state riverite come divinità
dei boschi, o dei villaggi.
Tali creature sarebbero sensibili
all'adulazione mostrata loro, la amerebbero e, senza dubbio, per
riceverla farebbero in cambio qualsiasi piccolo favore.
Il "risvegliato" a livello
spirituale sa come fare uso dei loro servizi all'occorrenza, ma un
operatore ordinario può ottenere la loro assistenza solo mediante
processi di invocazione o evocazione, vale a dire o attraendo la loro
attenzione supplicandoli e stipulando un patto con loro, o
esercitando influenze che li possano costringere all'obbedienza.
È ovvio che entrambi i metodi siano
assolutamente indesiderabili e l'ultimo anche notevolmente
pericoloso, perché l'esecutore in questo modo scatenerebbe una
certa ostilità che potrebbe risultargli fatale.
È doveroso dire che a nessuno, seguito
da un vero Maestro, sarà mai permesso di tentare qualcosa del
genere.
Relazione, adattamento e cura:
Sebirblu.blogspot.it
Estratto dal libro "Il Piano
Astrale" di C. W. Leadbeater
Post Scriptum
Il video che segue è una splendida
documentazione dell'esistenza di questi piccoli esseri, e lo dimostra
il numero di visite raggiunto con quasi 15 milioni di utenti. Chi non lo dovesse vedere sugli smartphone clicchi QUI.
Ne ho tradotto la storia, che appare
scritta in spagnolo e in inglese, pubblicata da coloro che sono stati
incaricati della sua divulgazione in rete; la troverete subito dopo.
12 Aprile 2014
Pochi giorni fa è arrivato nelle
nostre mani questo video registrato da Silvia, nel 2011, con un
cellulare.
Si può vedere chiaramente apparire una
piccola creatura mentre ella sta riprendendo suo figlio durante il gioco.
Secondo Silvia, questo piccolo essere
veniva dalla cucina e scappava in giardino, lasciandosi dietro un
odore nauseabondo ed intenso che le ha impregnato il telefono.
La famiglia del bimbo ha osservato che
egli giocava e parlava sempre da solo negli angoli della casa e nella
sua stanza al momento del pisolino, però non se ne preoccupava,
pensando che alla sua età fosse normale.
Nel gennaio 2011, Benjamin stava
giocando come al solito nel corridoio quando Silvia, notando un po'
di nervosismo, ha deciso di prendere il suo telefono cellulare per
registrarne il comportamento, allorché ha intravvisto qualcosa
muoversi in secondo piano.
Ha pensato trattarsi solo di un
topolino di campagna (molto comune nella zona)... ma poi, nel
rivedere il filmato, ha scorto la sua forma reale e, in preda al
panico si è messa ad urlare chiamando il suo vicino (il marito era
al lavoro).
Per diversi anni è stato mantenuto il
segreto fino ad oggi, in cui è stato deciso di mostrare questa
prova al mondo attraverso Internet.
Ci viene chiesto in particolare, nel
diffondere il video (visto che siamo di loro fiducia e sappiamo
districarci nel web) di rispettare l'anonimato del piccolo e della
sua famiglia.
Le cose non finiscono qui... Benjamin
(che ora ha cinque anni), ha seguitato a "giocare" con
queste entità durante tutto il tempo, incoraggiando la continua
presenza degli "Elfi" che, sebbene non sembrino aggressivi,
hanno un odore insopportabile e talvolta la notte emettono suoni
acuti ed inquietanti.
Questo è il primo video di cinque che
pubblichiamo, oltre ad un'intervista con Silvia dove tutto era appena
accaduto.
Traduzione: Sebirblu.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento